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giovedì 19 marzo 2020
L’allerta Coronavirus costringe gli organizzatori della Rassegna "4 colpi alla 'ndrangheta" a sospendere tutti gli eventi
Verrà riproposta, possibilmente, in autunno la Rassegna antimafia "4 colpi alla 'ndrangheta". L’allerta Coronavirus ha infatti costretto gli organizzatori ad annullate tutti gli incontri previsti, quindi anche quelli che erano stati fissati per il 19 marzo a Alzate Brianza e per il 26 marzo a Mariano Comense.
In autunno verrà quindi riprogrammata la Rassegna, con lo scopo di indagare su: “Come agiscono le mafie nei territori: ambiente, economia e società”, ovvero di approfondire e dibattere il tema della presenza della criminalità organizzata in Italia e nel territorio della Brianza comasca.
Si ricorda che la Rassegna "4 colpi alla 'ndrangheta" è organizzata dal Circolo Ambiente "Ilaria Alpi", in collaborazione con i Comuni e le Biblioteche di Alzate Brianza, Cabiate, Carugo, Inverigo, Lurago d'Erba e Mariano Comense.
Dichiarano i responsabili del Circolo Ambiente "Ilaria Alpi": “Con dispiacere abbiamo dovuto annullare tutti gli incontri. In ogni caso noi non abbasseremo la guardia: per contrastare le mafie occorre mantenere la massima attenzione sul territorio. Il processo di appello sui ‘fatti di Cantù’, in corso in queste settimane a Milano, testimonia che la presenza mafiosa nel nostro territorio è ancora una situazione concreta. In questo processo noi sosteniamo le richieste della Procura, che sostanzialmente ha chiesto la conferma delle condanne di primo grado per i responsabili delle sparatorie e dei pestaggi verificatisi a Cantù. Ma ci sono altri episodi che testimoniano la presenza mafiosa, come ad esempio i traffici illeciti di rifiuti, che hanno visto Como come lo snodo principale di alcuni scambi tra il Nord e il Sud Italia. Proprio nell’ultimo incontro, che era fissato per il 26 marzo a Mariano Comense, era previsto un dibattito sul tema, alla presenza del magistrato Silvia Bonardi che ha seguito, per conto della DDA di Milano, le principali inchieste sui roghi di rifiuti verificatisi negli ultimi anni in Lombardia. L’obiettivo è tornare a parlarne in autunno”.
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