Il 23/05/2021 i
gruppi Sinistra e Ambiente, Impulsi - Sostenibilità e Solidarietà di Meda con Legambiente
Circolo Laura Conti di Seveso e l'Associazione
Seveso Futura organizzano un presidio presso
l'area libera compresa tra via della Roggia, via
dei Vignee e la superstrada Milano - Meda -
Lentate S.S.
Si tratta di uno degli
spazi residui rimasti liberi dalla
cementificazione ma minacciato dal completamento
dell'autostrada Pedemontana Lombarda, qui
denominata Tratta B2.
La Pedemontana passerà
sul sedime dell'attuale superstrada, debitamente
allargata con sbancamenti che riguarderanno per 2
ettari anche il Bosco delle Querce.
Nei
campi di via della Roggia v'è la previsione
di realizzare la viabilità di accesso
all'infrastruttura, una vasca di laminazione a
servizio e di dislocare il cantiere.
Tutto questo comprometterebbe
irremediabilmente l'area e la possibilità di
includerla nel Parco Regionale Naturale del Bosco
delle Querce.
Oltretutto, come è noto,
nei campi di via della Roggia (già zona B), così
come nei vicini svincoli medesi della superstrada
e su tutta la tratta B2 comprendente Meda,
Seveso, Cesano Maderno e Bovisio Masciago, le analisi chimiche della
Caratterizzazione dei suoli del 2016 e le
precedenti analisi del 2008 e 2012 sui
terreni interferiti dal percorso autostradale
hanno fotografato uno stato di contaminazione
diffusa da Diossina TCDD, quella del disastro
Icmesa del 1976.
La Caratterizzazione del
2016 era stata fortemente voluta dai gruppi
ambientalisti locali (allora riuniti nel
coordinamento Insieme in Rete per uno Sviluppo
Sostenibile) e aveva restituito per la tratta B2
ben 219 superamenti della soglia per l'uso a
verde/residenziale (10 ng eq/kg) e 21 superamenti
del limite per l'uso industriale (100 ng
eq/kg) mentre ad inizio tratta C, a Desio, i
valori di diossina TCDD, pur presenti erano al di
sotto di tali soglie.
Nell'area di via della
Roggia sono presenti superamenti di entrambe le
soglie.
Ai sensi del DL 152/06, per
realizzare la Pedemontana, allorquando passerà
nelle zone inquinate dal potente tossico, dovrà
essere attuata una bonifica. Per questo la soc
Autostrada Pedemontana lombarda (APL) ha
predisposto un Progetto Operativo di Bonifica
(POB), approvato da Regione Lombardia.
Del
POB, Sinistra e Ambiente e Legambiente
Seveso hanno seguito tutti i passaggi
dell'iter leggendone con attenzione i
contenuti e divulgandoli. E' un Progetto
Operativo di Bonifica "al risparmio" e
insufficiente su più punti che non risolverà
comunque il rischio legato alla movimentazione di
terreno contaminato.
In alcuni appezzamenti
dove pure v'è presenza di Diossina TCDD oltre i
10 ng eq/kg, essendo le stesse considerate ad uso
industriale (così è classificato l'intero
perimetro autostradale e quindi con soglia a 100
ng eq/kg) e non ad uso verde/residenziale, non vi
sarà scarifica con asportazione del terreno così
come su altri suoli contaminati nello strato
superficiale (Top Soil) oggetto di obbligo
bonifica non verrà applicata la "franchigia di
sicurezza" con un'asportazione maggiore rispetto
ai primi 20 cm.
L'autostrada Pedemontana è
dunque un'infrastruttura che causerà la scomparsa
delle residue aree verdi ancora presenti sulla
tratta B2, con annesso rischio Diossina TCDD, che
verrebbe rimessa in circolazione dagli scavi. La
zona di via della Roggia è esemplificativa di
quel che qui accadrà e ne tratteremo al presidio
in loco.
La Tratta C da Bovisio Masciago a Vimercate sarà interessata da occupazione e devastazione di aree libere verdi e boscate di pregio alcune delle quali comprese in Parchi. Lo stesso avverrà per la D da Vimercate a Dalmine, anche se per ora questa tratta non è contemplata nell'affidamento d'incarico realizzativo a Webuild.
Oltre a quello di Seveso, gli altri presidi, organizzati il 23 maggio evidenzieranno il danno che la Pedemontana potrebbe infliggere al territorio brianzolo.
Sinistra e Ambiente e Legambiente Circolo Laura Conti Seveso
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