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lunedì 19 luglio 2021

Ampliare il Bosco delle Querce: le considerazioni dei gruppi ed associazioni che hanno avviato la raccolta firme

 
Riceviamo e pubblichiamo uno stralcio del comunicato stampa che abbiamo ricevuto da Legambiente Seveso, Seveso Futura, Sinistra e Ambiente Meda, Impulsi Sostenibilità e Solidarietà Meda
 
[Nota: per rendere più scorrevole la lettura del comunicato stampa abbiamo stralciato alcune parti.  Chi volesse leggere il testo integrale può in ogni caso reperirlo sul sito di Sinistra e Ambiente di Meda: link in fondo al comunicato stampa.]
  
 
Nel vuoto lasciato dalla politica, le associazioni e i gruppi di Legambiente Seveso Circolo Laura Conti, Seveso Futura, Sinistra e Ambiente Meda, Impulsi – Sostenibilità e Solidarietà hanno sopperito all’'assenza delle istituzioni in un momento di confusione generato dalle recenti dimissioni del Sindaco di Seveso e, soprattutto, dalle sue dichiarazioni in merito alle vasche della diossina.
 
[Ns nota: per approfondire le dichiarazioni del Sindaco vedi articoli vari su MB News: link in fondo al comunicato stampa].
 
È il dato di fatto che emerge a pochi giorni di distanza dal 10 luglio 2021, esattamente 45 anni dopo la fuoriuscita della nube tossica dallo stabilimento Icmesa. 



Sabato 10 luglio è stata avviata la campagna di raccolta firme per l'ampliamento del Parco Naturale Regionale del Bosco delle Querce di Seveso e Meda, raccolta firme che proseguirà con ulteriori iniziative su Seveso e Meda. 

L’'evento organizzato nel parco regionale dalle associazioni e dai gruppi locali, lo scorso 10 luglio, è stato importante. 
 

 
Un incontro prezioso che ha permesso un confronto sulle prospettive dell’'area con persone che conoscono il parco e hanno contribuito alla sua creazione, alla sua crescita e al suo consolidamento”. E’ questo il bilancio dopo il confronto con Paolo Lassini, partecipe ai lavori fondativi del Bosco, Fabio Lopez di Ersaf, Barbara Meggetto presidente di Legambiente Lombardia e Gigi Ponti consigliere Pd di Regione Lombardia.
Si è ragionato sulle poco convincenti attuali politiche regionali in tema di parchi e su quelle auspicabili, commentando insieme le incomprensibili azioni di Allievi e identificando percorsi virtuosi per il Bosco delle Querce. È evidente che in questo vuoto di progettualità ambientale dell’istituzione locale, le associazioni e i gruppi di Seveso e Meda devono far sentire la propria voce e quella preoccupata e sconcertata dei cittadini incontrati. 


Così, oltre a interloquire sui possibili ampliamenti, s’è cercato di delineare le affinità morfologiche e ambientali, identificando la possibile inclusione nel Bosco degli spazi facenti ora parte del PLIS GruBria, con ogni evidenza più consono ad un accorpamento rispetto al Parco Regionale Groane.
La progettualità sul Parco Naturale del Bosco delle Querce dovrà tener conto sia della necessità di ampliarlo inserendovi le aree di prossimità rimaste libere, sia del valore simbolico, di memoria per la comunità locale che conosce questo luogo indissolubilmente legato al disastro diossina del 1976, non escludendo il ripristino di una efficace gestione locale. Anche gli ampliamenti dovranno essere accompagnati da adeguati stanziamenti economici aggiuntivi a quelli attualmente definiti.
In ogni caso, qualsiasi scelta dovrà essere pensata ed attuata con il coinvolgimento, la partecipazione attiva e il consenso del territorio evitando metodi verticistici ed escludenti.
L'’ampliamento del Bosco riguarderebbe due diverse aree del territorio sevesino: una a est che si estende tra le vie della Roggia, via Vignazzola, via dei Vignee e via del Tramonto, e una a ovest in zona via Redipuglia, via Masciadri.

Una proposta che riprende un progetto del 1993 sviluppato in uno studio curato dal dott. Mario di Fidio e promosso da Regione Lombardia dove si prevedeva anche una rinaturalizzazione dei luoghi prossimi al Bosco delle Querce. 
 
 
Le aree identificate per l'ampliamento vanno coperte dal livello di tutela regionale e, in particolare quella di via della Roggia va strappata alla disponibilità per l'autostrada Pedemontana che la comprometterebbe definitivamente, andando oltretutto a movimentare terreno che risulta ancora contaminato dalla diossina TCDD fuoriuscita dall'Icmesa 45 anni fa. 
 
Chi volesse leggere il testo integrale del comunicato stampa può cliccare qui (Sito Sinistra e Ambiente Meda).
 
In merito alle dichiarazioni del Sindaco Allevi sul percolato delle vasche della diossina leggi, su MB News:

 Post aggiornato il 21/07/2021

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