Il fontanile detto "ul Tombon" |
Tratto da "La Pagina di Cremnago", n. 1, 2021. Newletter dell'associazione Calnach
Lo scioglimento dei ghiacciai nell'ultima glaciazione terminato 12.000 anni fa lasciò nei territori attorno a Cremnago un immenso acquitrino con fiumi impetuosi. Negli ultimi millenni le acque si sono gradualmente ritirate, tuttavia affioramenti d'acqua contrassegnavano fortemente il territorio fino a poco tempo fa. Il paesaggio, antropizzato da secoli ma ancora pochissimo urbanizzato fino agli anni '50 del secolo scorso, presentava sorgenti, rogge, stagni, peschiere, lavatoi ed estese aree umide. A testimonianza di quel passato, ancor oggi sono attive alcune sorgenti che scaturiscono nella parte nord del paese (all'interno del PLIS del Zoch del Peric), rimasta naturale a bosco, in località "Cascine", a quota 370 m s.l.m. La maggior parte dei reticoli idrici che ne scaturiscono scende verso sud (nel versante della Valsorda e del Privo arrivando in entrambi i casi a quota 300 m circa), passando sul lato di levante del borgo (ora via Roma), area che sino agli anni '50 del Novecento non fu edificata. Una parte secondaria d'acqua tuttavia scivola verso il versante idrico a nord in direzione dello stagno dello Zoch del Peric, anch'esso in quota 300 m. circa.
Il nome "la Peschèra" appare su un'antica mappa in zona Cascine come un laghetto di forma ovoidale che, pur scomparso, denomina ancora la zona con tale appellativo. Gli anziani riferiscono che Cremnago era denominato "Calnach del pèss" e tutto fa supporre che proprio lì ci sia stato un allevamento di pesci come trote e lavarelli. Subito appresso si trova una piccola costruzione in pietra, detta "ul Casin de sass", da cui derivava l'acqua per alimentare villa Perego, detta la Fonte.
Non lontano vi è ancora "ul Tombon", l'antico fontanile pubblico che forniva acqua al Paese tramite una roggia, "ul reè", il riale che alimentava i due lavatoi pubblici di Cremnago. "I Fontanei", alle Fontanelle in Comune di Lurago d'Erba, ma vicinissime al confine comunale di Cremnago d'Inverigo, sono sorgenti sul colmo del colle e origine del ruscello che oggi resta perenne solo in una fontanella sul lato di Colciago e che versa nella Valfrancia. Tutta questa zona tuttavia è ancora molto ricca di risorgive dimenticate, specie nei periodi di piogge e di disgelo.
L'Associazione ha iniziato un progetto per restaurare, preservare e far conoscere queste ultime preziose zone umide rimaste nella Brianza.
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