Mostra diffusa
Luca Crippa
Pioniere del Surrealismo italiano
Seregno, dal 6 al 29 giugno 2022
Orari: giovedì-domenica // 10-12 e 16-19
- Acquarelli e opere grandi, Galleria Civica Ezio Mariani, Via Cavour 26
- Disegni e grafiche, Museo Vignoli, Via Santino de Nova 26
- Collage, L'Auditorium, piazza Risorgimento
- Polimaterici, (Il falso) Palazzo Landriani Caponaghi, Piazza Martiri della Libertà 1
- Monografie e pubblicazioni, Biblioteca Civica Ettore Pozzoli, Piazza Mons. Gandini 9
Inaugurazione mostra diffusa: sabato 9 aprile, ore 17,30, Museo Vignoli
a cura di Carlo Franza, con la partecipazione di Livia Pomodoro
Catalogo della mostra.
a cura di Carlo Franza.
Milano, 2022; pp. 176, Skira edizioni
In occasione dei cent'anni della nascita di Luca Crippa (Seregno 1922- 2002) e dei vent'anni della sua morte, questa monografia intende documentare il poliedrico e vastissimo lavoro di questo artista, grazie al suo eclettico lascito al comune di Seregno.
Nelle creazioni di Crippa assistiamo, rapiti, non solo alla sapiente combinazione di oggetti e segni ma alla qualità della loro più riconoscibile funzione educativa, diretta e specifica: sperimentare la meraviglia.
È quella che gli anglofoni chiamano "awe", una condizione emozionale diversificata, che unisce timore a sorpresa, reverenza e ammirazione, incantamento, stupore e appunto meraviglia.
Se l'arte di Luca Crippa è anche e soprattutto educazione alla meraviglia, gli strumenti, i supporti e le tecniche impiegati, dalla diversificata ricchezza materica e di trattamento, evocano la maestria del fare artigiano.
Come ricorda il curatore della mostra Carlo Franza, Luca Crippa fu "incisore, pittore e scenografo seregnese, il più grande disegnatore italiano del secondo dopoguerra, e non solo; è stato l'artista lombardo e brianzolo, singolare poeta del fare, ma anche un personaggio che oggi potremmo definire vulcanesco, talmente creativo e in costante eruzione artistica che dagli anni Cinquanta del Novecento in poi, ha calcato la scena di un Surrealismo italiano".
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Il caso di Luca Crippa, ovvero del rapporto tra un artista visionario e anticonformista e Seregno, la sua città natale, che a lungo ne ha ignorato l'opera e l'eredità.
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