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Immagine tratta dal web
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Lo scorso mese, abbiamo sollevato
alcune critiche riguardo alle dichiarazioni di Gianni Del Pero, presidente delegato del WWF Lombardia, rilasciate durante un evento organizzato da Pedemontana Lombarda. Le nostre osservazioni hanno generato diverse reazioni, culminate in
un comunicato da parte di alcune associazioni ambientaliste e liste civiche. In risposta, Gianni Del Pero richiama un commento del 2017 (
che potete leggere cliccando qui), in cui sottolinea il percorso attivo e costruttivo intrapreso dal Cordinamento ambientalista "
Insieme in Rete" nella lotta contro l'autostrada.
Del Pero respinge l'etichetta di essere "inutilmente antagonisti" e ribadisce la volontà di lavorare per ottenere risultati concreti. La nota riconosce che ci sono ancora sfide da affrontare, ma enfatizza l'importanza di sfruttare le opportunità disponibili per contrastare l'espansione dell'autostrada.
Rispondiamo a Del Pero, dicendo che le nostre perplessità non riguardano la posizione espressa sette anni fa dal Coordinamento "Insieme in Rete", ma il fatto che il WWF Lombardia sia stata l'unica associazione ambientalista ad essere stata invitata all'evento di Pedemontana Lombarda e abbia offerto una collaborazione in controtendenza con le altre associazioni: "Ci siamo proposti per un controllo, un presidio territoriale che
consenta di realizzare l'opera con il miglior impatto possibile sul
consumo di suolo e rischi sanitari legati alla diossina."
Luciano P., in un commento, ha centrato bene la questione: "Mi sono sempre chiesto come mai il WWF, che si propone come un'importante Associazione ambientalista dedita alla conservazione della natura, non avesse mai preso una ferma posizione contraria all'opera. Ne sarebbe scaturita un'opposizione 'globale' sul nostro territorio che avrebbe avuto un peso decisamente più rilevante e che, magari, sarebbe riuscita a convincere la Regione a desistere dall'occupare pesantemente territori 'verdi' con questa striscia d'asfalto e opere connesse, ed evitare in un futuro prossimo la costruzione di altre fabbriche, altre case, attratti dalla presenza di un'arteria veloce."
Tommaso, in un altro commento, ha chiesto al WWF l'esatto significato della proposta avanzata a Pedemontana.
Alle osservazioni e alle domande presentate, Gianni Del Pero ha, per ora, risposto proponendo il copia e incolla di vecchi documenti di "Insieme in Rete". Sono documenti che conosciamo bene, in quanto a suo tempo avevamo collaborato alla loro redazione, ma che oggi andrebbero contestualizzati e non rispondono ai dubbi da noi sollevati. Forse è meglio ricapitolare le domande:
- Quali sono i motivi per cui il WWF ha preferito offrire la propria collaborazione a Pedemontana piuttosto che ricercare l'unità d'azione con le altre associazioni?
- Non pensa così di aiutare l'operazione di greenwashing che sta attuando Pedemontana?
Riguardo al comitato di controllo sui lavori di cui si è proposto di far parte:
- I possibili impatti verranno davvero ridotti?
- Le raccomandazioni fornite saranno sufficienti?
- Chi lo verificherà? In altre parole, chi validerà il successo o il disastro socio-ambientale del controllo dei lavori di Pedemontana?
Riteniamo importante che Gianni Del Pero risponda a queste domande, in quanto le eventuali risposte potrebbero chiarire aspetti controversi e riaprire un confronto interrotto. Ribadiamo il nostro impegno per l'unità e lo scambio di esperienze, auspicando una collaborazione costruttiva delle associazioni "in rete" anziché perseverare con le attuali divisioni.
Riceviamo e pubblichiamo
Pedemontana: le risposte del WWF
1) Quali sono i motivi per cui il WWF ha preferito offrire la propria collaborazione a Pedemontana piuttosto che ricercare l'unità d'azione con le altre associazioni?
La domanda presenta una subordinata impropria: il WWF non ha offerto la propria collaborazione ma è stato invitato da Pedemontana a portare il punto di vista ambientalista, fortemente critico da sempre, con la competenza tecnica che in questi 15 anni ci è stata riconosciuta per gli aspetti giuridico-amministrativi e per quelli naturalistico-ambientali con il Comitato Scientifico WWF e nell'Osservatorio Regionale, ma anche sino al 2018 con le osservazioni critiche, le proposte alternative e le richieste di modifiche e stralci fatte a Regione, Pedemontana e CAL come Insieme in Rete (che per noi WWF non ha mai smesso di lavorare nelle azioni di contrasto all'inutile ma impattante autostrada, ancora oggi nella pagina Facebook e nel GoogleGroup tuttora attivi, nonostante alcuni gruppi e associazioni abbiano deciso di uscirne) e dal 2016 al servizio dei Comuni della tratta B2-C per i quali abbiamo chiesto e ottenuto la Caratterizzazione (che i NOPed avrebbero voluto boicottare e "sabotare") e la Bonifica dell'area di progetto con l'analisi di rischio di esposizione alla Diossina Residua con FLA e il coinvolgimento di ARPA nel controllo degli scavi, della bonifica e dell'opera nel suo complesso che Regione (Cattaneo) avrebbe voluto evitare. In Insieme in Rete e in seguito abbiamo sempre cercato l'unità d'azione con tutti gli Ambientalisti e anche con le amministrazioni comunali e provinciali. Ma altri hanno ritenuto di privilegiare lo scontro invece del confronto e siamo arrivati al 2023 quando Pedemontana ha ribadito al WWF l'invito a confrontarsi.
2) Non pensa così di aiutare l'operazione di greenwashing che sta attuando Pedemontana?
A noi interessa poco che Pedemontana si voglia dare un'immagine migliore di quella che ha costruito negli anni. Molto più importante che Pedemontana (e Regione) prendano atto dell'enorme impatto ambientale prodotto dall'inutile autostrada e quindi cercheremo di evidenziare le maggiori criticità del progetto ancora in fase di redazione e, al contrario le aree meritevoli di tutela integrale e le modifiche progettuali necessarie per ridurre al massimo il consumo di suolo ed il rischio legato alla presenza della Diossina. E visto che ci è stata data la possibilità di "dire la nostra" ne abbiamo approfittato e ne approfitteremo per "(riba)dire la nostra"
3) I possibili impatti verranno davvero ridotti?
Questo non possiamo garantirlo ma certamente avremo la possibilità di chiederlo direttamente a Pedemontana, proponendo alternative e motivando tecnicamente le richieste come abbiamo fatto dal 2013 al 2019...
4) Le raccomandazioni fornite saranno sufficienti?
Il WWF ha avuto l'onore e l'onere di elaborare il parere dei Comuni della tratta B2 e C nella conferenza dei servizi del 17 settembre 2019 che approvava con prescrizioni il «progetto operativo di bonifica delle aree influenzate dall’incidente ICMESA» con le seguenti conclusioni "Ritenuto che tutte le osservazioni e prescrizioni impartite dalle Amministrazioni presenti in Conferenza di Servizi, per quanto non modificate e/o integrate dalla determinazione di conclusione della stessa ed evidenziate nei punti precedenti dovranno essere recepite dalla Società Autostrada Pedemontana Lombarda, attraverso la presentazione di un documento di aggiornamento del Progetto: «Tratta B2- C: Progetto Operativo di Bonifica (P.O.B.) delle Aree influenzate dall’incidente ICMESA» che sarà oggetto di valutazione da parte delle Amministrazioni interessate, circa la congruità delle prescrizioni impartite (riproporremo anche le osservazioni non accolte relative alla riduzione del consumo di suolo e all'aumento dello spessore degli scavi di "bonifica")
5) Chi lo verificherà? In altre parole, chi validerà il successo o il disastro socio-ambientale del controllo dei lavori di Pedemontana?
Anche in questo caso nel parere redatto per i Comuni era contenuta la richiesta che il controllo dei lavori (in particolare quelli relativa alla "Bonifica") fosse assegnato ad ARPA con un conseguente aumento dei costi di circa 400.000 euro, appunto per tali operazioni. Al WWF è stata offerta l'attività di Supervisione ai lavori di Bonifica dei terreni contaminati da Diossina TCDD, Collaudo e Certificazione che sarà prestata gratuitamente.
WWF LOMBARDIA
Riceviamo e pubblichiamo
La replica di Sinistra e Ambiente, Meda
C'è una grossa confusione e una serie di affermazioni non corrispondenti alla realtà in ciò che il delegato del WWF Lombardia scrive. La più macroscopica è che sulla caratterizzazione del 2016 e sull'elaborazione del POB, l'incarico non venne affidato "al WWF" bensì al geologo Del Pero in quanto libero professionista. Fu proprio questa confusione di ruoli che determinò la chiusura dell'esperienza del coordinamento Insieme in Rete per uno Sviluppo Sostenibile che, differentemente da ciò che afferma il delegato WWF non è più attivo da fine 2017 e che da tale data non fa più iniziative o elaborazione di documenti, mentre lo fanno con cognizione di causa, i gruppi locali anche insieme a quelli delle tratte C e D.
All'oggi, difficile che la soc. APL abbia "offerto l'attività di Supervisione ai lavori di Bonifica dei terreni contaminati da Diossina TCDD, Collaudo e Certificazione" al WWF. Più probabile che in quanto geologo professionista, il delegato WWF regionale si sia proposto per l'attività sulla bonifica, senza nemmeno porsi il problema della confusione di ruoli e del fatto che la soc APL userà questa vicenda a sua convenienza, grazie alla frammistura dei ruoli.
Per fortuna, i gruppi ambientalisti e le liste civiche della tratta B2, queste si in coordinamento da tempo e in possesso e a conoscenza dell'ultima versione del Piano Operativo di Bonifica, si stanno già rapportando con i sindaci e con ARPA con un approcio ben differente da quello spregiudicato e in totale isolamento del delegato WWF Lombardia.
Le nostre considerazioni
Ringraziamo
il WWF Lombardia per aver risposto prontamente alle nostre domande e
Sinistra e Ambiente per le puntuali precisazioni. Nella replica, il
Delegato WWF per la Lombardia afferma di "non aver offerto la propria
collaborazione a Pedemontana, ma è stato invitato da Pedemontana a
portare il punto di vista ambientalista"; tale affermazione sembra contraddire l'intervista che lo stesso Delegato ha rilasciato al TGR il 15 dicembre scorso: "Ci
siamo proposti per un controllo, un presidio territoriale che consenta
di realizzare l'opera con il miglior impatto possibile sul consumo di
suolo e rischi sanitari legati alla diossina."
Concordiamo
anche con Sinistra e Ambiente quando precisa che l'incarico "sulla
caratterizzazione del 2016 e sull'elaborazione del POB" è stato affidato
a Gianni Del Pero in qualità di libero professionista. In quegli anni,
le varie associazioni si erano riunite "In Rete" per contrastare il
progetto di Pedemontana, e Gianni Del Pero rappresentava il WWF Groane
nel Coordinamento. Questo duplice ruolo causò tensioni, portando alla
sospensione delle attività di "Insieme in Rete" e, di fatto, al suo
scioglimento.
Le risposte del WWF confermano le nostre valutazioni. Il WWF afferma: "A noi interessa poco che Pedemontana si voglia dare un'immagine migliore di quella che ha costruito negli anni" e "visto
che ci è stata data la possibilità di 'dire la nostra', ne abbiamo
approfittato e ne approfitteremo per '(riba)dire la nostra'." Ci
dispiace che il WWF, di fronte alla devastazione causata da Pedemontana,
si accontenti di 'dire la sua' alla società autostradale e non si
unisca alle lotte delle altre associazioni per contrastarne la
realizzazione. Noi continueremo a esprimere le nostre opinioni in
maniera indipendente senza aspettare che 'questa possibilità' ci venga
concessa da altri.
Volevo ringraziarvi per ciò che state facendo. Vedere che di fronte a un grosso problema come Pedemontana qualcuno si accontenti di qualche piccolo contentino (un incarico in un comitato) mi fa stare solo male. Su questa questione bisogna essere chiari. Il vostro richiamo all'unità è essenziale; se in passato "Insieme in Rete" è riuscita a ottenere qualcosa, è stato proprio grazie al fatto che il fronte ambientalista era compatto. Spero davvero che il vostro impegno contribuisca a ritrovare quell'unità che ultimamente è mancata.
RispondiEliminaGrazie per il tuo messaggio di apprezzamento e condivisione delle preoccupazioni sulla questione Pedemontana. È vero che l'unità nel fronte ambientalista è fondamentale per affrontare con successo le sfide legate a grandi progetti infrastrutturali come l'autostrada Pedemontana.
RispondiEliminaLeggere queste cose mi amareggia. Sono sicuro che riceverete una risposta esauriente che farà cessare questa polemica.
RispondiEliminaGrazie Zeno per questa ulteriore occasione per comunicare, informare e capire. Un servizio che con il tuo Blog offri da anni con la qualità editoriale che ti abbiamo sempre riconosciuto e la gentilezza e chiarezza dei tuoi commenti, solo in parte induriti da una recente incomprensione frutto di un equivoco che mi auguro di riuscire a chiarire, prima che poi. Rispondo con piacere alle tue domande e spero di essere utile anche ai tuoi lettori ed a tutti quelli che hanno a cuore il nostro territorio ed il suo Ambiente. Iniziamo con la prima.
RispondiEliminaQuali sono i motivi per cui il WWF ha preferito offrire la propria collaborazione a Pedemontana piuttosto che ricercare l'unità d'azione con le altre associazioni? La domanda presenta una subordinata impropria: il WWF non ha offerto la propria collaborazione ma è stato invitato da Pedemontana a portare il punto di vista ambientalista, fortemente critico da sempre, con la competenza tecnica che in questi 15 anni ci è stata riconosciuta per gli aspetti giuridico-amministrativi e per quelli naturalistico-ambientali con il Comitato Scientifico WWF e nell'Osservatorio Regionale, ma anche sino al 2018 con le osservazioni critiche, le proposte alternative e le richieste di modifiche e stralci fatte a Regione, Pedemontana e CAL come Insieme in Rete (che per noi WWF non ha mai smetto di lavorare nelle azioni di contrasto all'inutile ma impattante autostrada, ancora oggi nella pagina Facebook e nel GoogleGroup tuttora attivi, nonostante alcuni gruppi e associazioni abbiano deciso di uscirne) e dal 2016 al servizio dei Comuni della tratta B2-C per i quali abbiamo chiesto e ottenuto la Caratterizzazione (che i NOPed avrebbero voluto boicottare e "sabotare") e la Bonifica dell'area di progetto con l'analisi di rischio di esposizione alla Diossina Residua con FLA e il coinvolgimento di ARPA nel controllo degli scavi, della bonifica e dell'opera nel suo complesso che Regione (Cattaneo) avrebbe voluto evitare. In Insieme in Rete e in seguito abbiamo sempre cercato l'unità d'azione con tutti gli Ambientalisti e anche con le amministrazioni comunali e provinciali. Ma altri hanno ritenuto di privilegiare lo scontro invece del confronto e siamo arrivati al 2023 quando Pedemontana ha ribadito al WWF l'invito a confrontarsi.
2) Non pensa così di aiutare l'operazione di greenwashing che sta attuando Pedemontana? A noi interessa poco che Pedemontana si voglia dare un'immagine migliore di quella che ha costruito negli anni. Molto più importante che Pedemontana (e Regione) prendano atto dell'enorme impatto ambientale prodotto dall'inutile autostrada e quindi cercheremo di evidenziare le maggiori criticità del progetto ancora in fase di redazione e, al contrario le aree meritevoli di tutela integrale e le modifiche progettuali necessarie per ridurre al massimo il consumo di suolo ed il rischio legato alla presenza della Diossina. E visto che ci è stata data la possibilità di "dire la nostra" ne abbiamo approfittato e ne approfitteremo per "(riba)dire la nostra"
RispondiElimina3) I possibili impatti verranno davvero ridotti? Questo non possiamo garantirlo ma certamente avremo la possibilità di chiederlo direttamente a Pedemontana, proponendo alternative e motivando tecnicamente le richieste come abbiamo fatto dal 2013 al 2019...
RispondiElimina4) Le raccomandazioni fornite saranno sufficienti? Il WWF ha avuto l'onore e l'onere di elaborare il parere dei Comuni della tratta B2 e C nella conferenza dei servizi del 17 settembre 2019 che approvava con prescrizioni il «progetto operativo di bonifica delle aree influenzate dall’incidente ICMESA» con le seguenti conclusioni "Ritenuto che tutte le osservazioni e prescrizioni impartite dalle Amministrazioni presenti in Conferenza di Servizi, per quanto non modificate e/o integrate dalla determinazione di conclusione della stessa ed evidenziate nei punti precedenti dovranno essere recepite dalla Società Autostrada Pedemontana Lombarda, attraverso la presentazione di un documento di aggiornamento del Progetto: «Tratta B2- C: Progetto Operativo di Bonifica (P.O.B.) delle Aree influenzate dall’incidente ICMESA» che sarà oggetto di valutazione da parte delle Amministrazioni interessate, circa la congruità delle prescrizioni impartite (riproporremo anche le osservazioni non accolte relative alla riduzione del consumo di suolo e all'aumento dello spessore degli scavi di "bonifica")
5) Chi lo verificherà? In altre parole, chi validerà il successo o il disastro socio-ambientale del controllo dei lavori di Pedemontana? Anche in questo caso nel parere redatto per i Comuni era contenuta la richiesta che il controllo dei lavori (in particolare quelli relativa alla "Bonifica") fosse assegnato ad ARPA con un conseguente aumento dei costi di circa 400.000 euro, appunto per tali operazioni. Al WWF è stata offerta l'attività di Supervisione ai lavori di Bonifica dei terreni contaminati da Diossina TCDD, Collaudo e Certificazione che sarà prestata gratuitamente.
C'è una grossa confusione e una serie di affermazioni non corrispondenti alla realtà in ciò che il delegato del WWF Lombardia scrive. La più macroscopica è che sulla caratterizzazione del 2016 e sull'elaborazione del POB, l'incarico non venne affidato "al WWF" bensì al geologo Del Pero in quanto libero professionista. Fu proprio questa confusione di ruoli che determinò la chiusura dell'esperienza del coordinamento Insieme in Rete per uno Sviluppo Sostenibile che, differentemente da ciò che afferma il delegato WWF NON E' PIU' ATTIVO da fine 2017 e che da tale data non fa più iniziative o elaborazione di documenti., mentre lo fanno con cognizione di causa, i gruppi locali anche insieme a quelli delle tratte C e D. All'oggi, difficile che la soc APL abbia "offerto l'attività di Supervisione ai lavori di Bonifica dei terreni contaminati da Diossina TCDD, Collaudo e Certificazione " al WWF. Più probabile che in quanto geologo professionista, il delegato WWF regionale si sia proposto per l'attività sulla bonifica, senza nemmeno porsi il problema della confusione di ruoli e del fatto che la soc APL userà questa vicenda a sua convenienza, grazie alla frammistura dei ruoli.
RispondiEliminaPer fortuna, i gruppi ambientalisti e le liste civiche della tratta B2, queste si in coordinamento da tempo e in possesso e a conoscenza dell'ultima versione del Piano Operativo di Bonifica, si stanno già rapportando con i sindaci e con ARPA con un approcio ben differente da quello spregiudicato e in totale isolamento del delegato WWF Lombardia.
Ringraziamo il WWF Lombardia per aver risposto prontamente alle nostre domande e Sinistra e Ambiente per le puntuali precisazioni. Nella replica, il Delegato WWF per la Lombardia afferma di "non aver offerto la propria collaborazione a Pedemontana, ma è stato invitato da Pedemontana a portare il punto di vista ambientalista"; tale affermazione sembra contraddire l'intervista che lo stesso Delegato ha rilasciato al TGR il 15 dicembre scorso: "Ci siamo proposti per un controllo, un presidio territoriale che consenta di realizzare l'opera con il miglior impatto possibile sul consumo di suolo e rischi sanitari legati alla diossina."
RispondiEliminaConcordiamo anche con Sinistra e Ambiente quando precisa che l'incarico "sulla caratterizzazione del 2016 e sull'elaborazione del POB" è stato affidato a Gianni Del Pero in qualità di libero professionista. In quegli anni, le varie associazioni si erano riunite "In Rete" per contrastare il progetto di Pedemontana, e Gianni Del Pero rappresentava il WWF Groane nel Coordinamento. Questo duplice ruolo causò tensioni, portando alla sospensione delle attività di "Insieme in Rete" e, di fatto, al suo scioglimento.
Le risposte del WWF confermano le nostre valutazioni. Il WWF afferma: "A noi interessa poco che Pedemontana si voglia dare un'immagine migliore di quella che ha costruito negli anni" e "visto che ci è stata data la possibilità di 'dire la nostra', ne abbiamo approfittato e ne approfitteremo per '(riba)dire la nostra'."
Ci dispiace che il WWF, di fronte alla devastazione causata da Pedemontana, si accontenti dell'opportunità che la società autostradale gli ha dato di esprimere il proprio parere. Noi continueremo a esprimere le nostre opinioni in maniera indipendente senza aspettare concessioni da parte di altri.
Caro Zeno, le dichiarazioni rese alla stampa non sono affatto contraddittorie. L'articolo citato da Tommaso richiama l'invito che è stato fatto al WWF a partecipare alle operazioni di bonifica a seguito del quale "Ci siamo proposti per un controllo, un presidio territoriale che consenta di realizzare l'opera con il minor impatto possibile sul consumo di suolo e rischi sanitari legati alla diossina." Anche per quanto riguarda il ricordo imperfetto degli eventi del 2014-2015 è opportuno informare che la collaborazione che si attivò con i Sindaci, prima di Desio e Seveso e poi anche con i Sindaci degli altri Comuni delle tratte B2 e C di Pedemontana riguardò l'intero coordinamento e si sviluppò con svariate riunioni che si tennero nei Comuni di Desio e Seveso in particolare, alla presenza di quello che allora era una sorta di triumvirato (Gemma, Alberto e lo scrivente) che collaborava con le istituzioni e si confrontava con Pedemontana (che vergogna, si direbbe oggi...). Ovviamente l'incarico di seguire i lavori venne affidato dai Sindaci a chi aveva le competenze tecniche per espletarlo, di fatto quello che è successo con Pedemontana "oggi". Anche il WWF non ha mai atteso concessioni per ribadire il proprio parere, alzando anche la voce, ma facendo richieste in modo che fossero ascoltate e, spesso, accolte.
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