PAGINE

lunedì 27 maggio 2013

Impariamo a riconoscere le piante del Bosco delle Querce


Sabato 22 giugno 2013
Bosco delle Querce di Seveso e Meda

Secondo corso per il riconoscimento delle piante con ERSAF

Dopo la grande partecipazione al primo corso di riconoscimento piante, svolto al Bosco delle Querce di Seveso, Legambiente Lombardia ha deciso di replicare la giornata formativa. Ai primi di giugno verrà comunicato il programma dettagliato e le modalità di iscrizione. Nel frattempo segnatevelo sull'agenda!

sabato 25 maggio 2013

Il nuovo insediamento produttivo a Usmate Velate bocciato in modo inappellabile. La rete ecologica regionale è una vera e propria infrastruttura strategica e prioritaria


Comunicato stampa di Legambiente Lombardia

La Provincia di Monza e Brianza si è vista riconoscere il proprio buon diritto di tutelare il territorio da previsioni urbanistiche di quei comuni che consumano il poco suolo ancora libero da edifici e infrastrutture. E’ questo l’esito della sentenza pronunciata nei giorni scorsi dal Consiglio di Stato, che stabilisce finalmente un principio che appare quasi rivoluzionario: in pratica il giudice amministrativo ha stabilito che la rete ecologica regionale è una vera e propria infrastruttura strategica e prioritaria, tanto quanto lo sono ferrovie e autostrade, e quindi a nessuno è concesso di interromperla con nuove urbanizzazioni. La rete ecologica è il sistema delle connessioni territoriali fatte di spazi aperti che, secondo il Pianto Territoriale Regionale, deve essere salvaguardato per impedire la frammentazione e l’isolamento dei residui ambienti naturali.

La Provincia brianzola si era opposta alla realizzazione di un vasto insediamento produttivo approvato attraverso lo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) del comune di Usmate Velate, ma il tribunale amministrativo regionale, in prima battuta, aveva dato ragione al comune. Dopo la sentenza del TAR, nell’area posta a confine tra i comuni di Usmate e Vimercate, erano partiti i cantieri per la realizzazione del polo produttivo, oggi quasi completato e prossimo all’avvio delle attività.
Ma con la sentenza del Consiglio di Stato l’intera operazione entra in un limbo difficilmente districabile. Il giudice, di fatto, ha annullato tutti gli atti autorizzativi dell’intervento edilizio, che ora si configura come un gigantesco e inservibile abuso.

A essere a rischio sono pertanto anche i posti di lavoro che l’attività industriale avrebbe dovuto assicurare, dal momento che la soluzione della vicenda non si prospetta per nulla semplice né scontata.

“Condividiamo ogni virgola della sentenza, che chiarisce, una volta per tutte, che il territorio non può essere consumato per inseguire profitti e interessi di tipo speculativo – dichiara Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia-. Bene ha fatto la provincia brianzola a far valere principi che troppo spesso vengono messi in discussione. Auspichiamo che si trovi una via di uscita positiva che salvaguardi ambiente e lavoro, ma deve essere chiaro che non potrà essere a costo zero: chiediamo che da parte di tutti si lavori con trasparenza a un accordo che garantisca una congrua compensazione paesaggistica e ambientale del consumo di suolo”.

Fonte: Salviamo il paesaggio

Pomelasca d'Inverigo: S.O.S Paesaggio


di Tiziano Grassi, Presidente del Comitato per il parco regionale della Brughiera

Domenica pomeriggio 26 maggio a Inverigo (CO)  nella Tenuta Pomelasca  dalle ore 15,00 alle 18,30 in una cornice naturalistica e rurale stupenda della Brianza, si terrà una manifestazione organizzata dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) a cui partecipiamo all'organizzazione come Comitato assieme ad altre realtà locali.

L'evento ha come tema il NO alla realizzazione dell'inutile e dannosa autostrada Varese Como Lecco che passerebbe proprio su questi bellissimi territori oltre che anche nella Brughiera (da Orsenigo a Senna Comasco). Ci saranno anche qui alla Pomelasca una mostra sull'autostrada, giochi e aquiloni per i bimbi, musica, interventi sul tema e, come evento principale se il tempo lo permetterà e i terreni saranno asciutti, parcheggeremo il maggior numero di auto possibile sui prati in modo da simulare il passaggio autostradale e il suo impatto devastante che avrebbe su questi territori agricoli.

E' consigliabile, per chi arriva in auto, fermarsi in zona Santa Maria e parcheggiare. Poi, durante l'evento se si potrà fare la "simulazione", gli organizzatori  chiederanno, a chi sarà disponibile, di recuperare l'auto.

Intervenite numerosi a queste iniziative... più siamo più la nostra voce potrà essere ascoltata o almeno "sentita". Per chi può e vuole dare una mano al montaggio e all'organizzazione, si può presentare un'ora / un'ora e mezza prima dell'inizio delle iniziative.

Guardare il cielo sopra il Parco Valle Lambro


Anche quest’anno il Parco Regionale della Valle del Lambro, in collaborazione con il circolo astrofili La famiglia Adams di Carate Brianza, il GAC - Gruppo Amici del Cielo di Barzago, e il GAV - Gruppo Astrofili di Villasanta, propone alcune serate di osservazione astronomiche in luoghi peculiari del Parco e particolarmente adatti alle osservazioni del cielo, notturne e diurne.

Sono proposti quattro appuntamenti, ognuno dei quali dedicato ad un peculiare tema. Per le serate presso il lago di Alserio, sarà possibile effettuare un’escursione in barca ed osservare il cielo direttamente dal lago.

Le osservazioni sono a numero chiuso. Si richiede quindi l’ISCRIZIONE, che può essere fatta sino alle ore 12 del giorno precedente l’osservazione,

per e-mail all’indirizzo: ilcieloenoi@famigliadams.it
per telefono al numero:   0362 970961 int. 2
(per gli appuntamenti festivi, l’ultimo giorno utile per telefonare è il venerdì).

Chi si iscriverà via E-mail riceverà conferma di iscrizione e, il giorno stesso dell’osservazione, una conferma o informazioni relative all’eventuale rinvio dell’osservazione per cause meteorologiche.

La partecipazione è GRATUITA:

SI CONSIGLIA DI PORTARE UN BINOCOLO E UNA TORCIA.

Per informazioni su come raggiungere i luoghi di osservazione, consultare il sito del Parco: www.parcovallelambro.it

Concorezzo ricicla - La differenza la facciamo noi!

Parte la campagna del Comune di Concorezzo per invitare la cittadinanza a differenziare meglio i rifiuti e a portarsi da casa i sacchetti per la spesa.

Siamo nel 2013, non si può continuare a sprecare preziose risorse naturali e a buttare i soldi dalla finestra con una tassa rifiuti che potrebbe calare grazie al ricavato dalla vendita dei rifiuti differenziati dai cittadini. Questa è l'idea perseguita con tenacia dalla Commissione sostenibilità del comune di Concorezzo.
Per convincere i cittadini, la Commissione ha chiesto l'aiuto degli alunni delle scuole materne, elementari e medie che hanno risposto con entusiasmo.

Fantasiosi oggetti fatti con materiali riciclati preparati dalle scuole materne saranno esposti in sala rappresentanza (Piazza pace 1) da domenica 26 maggio sino a martedì 28 dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.

Gli alunni delle scuole elementari hanno preparato bellissimi disegni per invitare a comportamenti più virtuosi: saranno esposti per tre settimane nei negozi aderenti all'Associazione commercianti di Concorezzo. Il logo è stato ideato dai ragazzi delle scuole medie: dice "Concorezzo ricicla - La differenza la facciamo noi!" (vedi allegato)

La campagna prevede anche la distribuzione alla cittadinanza di un manuale per spiegare come differenziare i rifiuti che sarà distribuito in giugno alla cittadinanza.

Concorezzo: "No alle torri mostro!"

Comunicato stampa

Martedì 21 maggio gli attivisti di Lista civica italiana- Concorezzo hanno distribuito al mercato e in via Adda un volantino per sollevare il problema della avanzata del cemento (leggi due torri da 50 metri!) e dei danni ambientali (dovuti all'alta concentrazione umana) e sociali (strutture del comune insufficienti per una crescente popolazione) che queste opere generano.

Via Adda: cementificare diabolicum!

Nell’ultimo consiglio comunale è stata consegnata ai capigruppo la variante proposta dai costruttori interessati e riguardante la realizzazione delle famose torri - due mostri di 50 metri! - nel comparto 8 di Via Adda.

Tale comparto prevedeva la follia di ben 10.572 metri quadrati di superficie destinata ad abitazioni e 9.400 metri quadrati di commerciale dislocati nelle citate torri affacciate su via Dante. In questo periodo di crisi, la difficoltà di vendere o affittare spazi commerciali ha spinto i costruttori a chiedere una variante per ridurre a solo 3.390 mq la parte commerciale e per destinare ad abitazioni i restanti 6010 mq, incrementando in tal modo di più del 50% il numero di abitanti previsti in questo comparto che passerebbero da 300 a ben più di 450.

Ricordiamo che nella ex area Frette sono già previste 250 nuove abitazioni e che i costruttori interessati, pur avendo già versato al Comune un milione di euro, per ora non hanno iniziato a costruire visto il gran numero di abitazioni invendute presenti nel nostro territorio.

Nel 2010 abbiamo contestato il massacro di 40.000 metri di verde pubblico di proprietà dei concorezzesi per costruire l’Aquapark,il “meraviglioso regalo” di fine legislatura del Centrosinistra che il Centrodestra si è ben guardato dal bloccare.

Purtroppo ora, come avevamo previsto, l’Aquapark non gira a dovere e dei nuovi posti di lavoro tanto sbandierati si è visto ben poco. Tanto fumo per i concorezzesi e molto arrosto per pochi. Bel risultato!

Allo stesso modo – in questo periodo di crisi - ci chiediamo perchè l'Amministrazione perseveri sulla strada della cementificazione e del congestionamento del territorio permettendo la realizzazione delle due torri di Via Adda di fronte alle altre case popolari col rischio di realizzare un secondo eco-mostro.

Perchè l'Amministrazione comunale asseconda gli interessi di pochi anziché tenere conto della qualità della vita di tutta la cittadinanza? Non è bastata l'esperienza dell'Aquapark?

Cari cittadini aprite gli occhi!

www.listacivicaconcorezzo.org       www.listacivicaitaliana.org

Acque poco trasparenti in Brianza

Riceviamo e pubblichiamo

MERCOLEDI' 22 MAGGIO 2013: UNA GIORNATA NERA PER L’ACQUA PUBBLICA, I BENI COMUNI E LA TRASPARENZA.

di Biagio Catena Cardillo, Referente Comitato Beni Comuni di Monza e Brianza

L'ennesima commedia è andata in scena. Se ci fosse stato presente il grande Eduardo De Filippo avrebbe provato un moto di invidia; certo, perché nei confronti dei navigati attori che hanno messo in scena la rappresentazione dell’Assemblea dei soci di ALSI del 22 maggio, anche un genio della commedia partenopea come lui avrebbe potuto sembrare un novellino.
Sceneggiata perché, nonostante la pantomima delle discussioni fini a se stesse, tutto era stato deciso nelle buie segreterie partitiche bipartisan di PDL e PD meno L.

Tutto era determinato, ovvero l'avvio dell'iter che porterà alla disintegrazione della storica patrimoniale nata nel 1930, tramite uno schema di delibera preparato ad arte dalla provincia e dall'ATO, i cui esiti saranno devastanti per l'acqua pubblica, per i lavoratori del settore e per il valore della trasparenza . Questa delibera, votata all’unanimità dai bravi 20 sindaci soci di Alsi presenti, prevede la sparizione di ALSI mediante fusione inversa in Brianzacque, progetto irrealizzabile, che però consente di poter dar avvio allo smantellamento della patrimoniale brianzola che possiede i requisiti per l’affidamento in house del ciclo idrico integrato.
Per portare a termine il progetto, lor signori, “rappresentanti delle istituzioni”, hanno votato per l'elezione dell'amministratore unico, il quale, dal 23 maggio 2013, deterrà tutto il potere decisionale in mano sua, senza vincoli di confronto democratico e, quindi, senza fastidiosi ostacoli nel mettere in atto quanto prevede il suo mandato.

Tra le altre cose, gli ubbidienti sindaci alla voce dei padroni hanno sottovalutato quale sia la figura individuata per assurgere al ruolo di amministratore unico.
La scelta non è stata casuale, anzi siamo certi che la sua individuazione è avvenuta dopo un’accurata selezione che non ha di certo tenuto conto che il prescelto ha enormi conflitti di interessi di natura etica e, forse, anche giuridica.

Infatti è stato amministratore di Brianzacque per due mandati, (nel primo, addirittura, Presidente insieme a Raho, Perri, Giordano, Gavazzi; nel secondo solo Consigliere insieme a Raho, Alioli, Alinovi, Panizzut) oltre ad essere difensore del Presidente di Brianzacque, rinviato a giudizio per falso ideologico a seguito di denuncia di un dirigente di Alsi.
Il pensiero unico del potere ha imposto la sua volontà.

Nell'assise era presente anche il Sindaco di Monza, detentore del 24. 6% delle quote di Alsi, che si è limitato a una piccola polemica con il Sindaco del Comune di Monticello Brianza e a una disquisizione sulla durata del mandato dell’Amministratore unico.
Al Sindaco Scanagatti, invece, vorremmo porre noi qualche domanda: al bando relativo alle nomine nei Consigli di amministrazione delle partecipate ha partecipato l’avv. Filippo Carimati? Se la risposta dovesse essere negativa, il Sindaco Scanagatti poteva votare a favore dell’avv. Filippo Carimati? Il bando è servito solo a far perdere tempo a chi ha presentato la candidatura e a dare una veste candida a chi lo ha indetto?

Tutta questa operazione finalizzata alla distruzione di ALSI sembra nascondere alcuni inconfessabili motivi, tra i quali ci permettiamo di individuare:
  • l'ottimo bilancio di esercizio di ALSI;
  • gli appetitosi investimenti programmati per i prossimi 3 anni, pari a 130 milioni di euro;
  • i noti collegamenti della casta brianzola con la casta milanese; l’operazione sembra quasi fatta apposta per rendere più facile l’ascesa di Cap Holding nelle terre brianzole.
Tutto ciò avviene nel solito assordate silenzio del sindacato di categoria, che si è limitato ad esultare perché ora Brianzacque ha il 100% di capitale pubblico, ultimo dei problemi per ottenere i requisiti in house che non ha.

Speriamo che i criteri di scelta del nuovo CdA di Brianzacque non siano gli stessi utilizzati per ALSI; in ogni caso, il Comitato Beni Comuni sarà instancabile oppositore di questi loschi progetti, denunciando puntualmente,in ogni possibile sede, le operazioni poco trasparenti come quella messa in atto il 22 maggio 2013 nell’Assemblea di ALSI.

domenica 19 maggio 2013

All'Oasi WWF del Caloggio è uscito il nuovo numero di "Panda delle Groane" 2013

Anche quest'anno il WWF Groane, in occasione della Festa delle Oasi, ha pubblicato il nuovo numero di Panda delle Groane. Come al solito il notiziario si presenta ricco di informazioni naturalistiche riguardanti la nostra zona.

In questo numero:
  1. Il Fosso del Ronchetto e il censimento dello scoiattolo rosso
  2. I ……colori del Fosso del Ronchetto
  3. 1993 – 2013 - Vent'anni dell'oasi del Caloggio: una tessera del grande puzzle della natura
  4. Osservazione Ornitologiche: Fosso del Ronchetto 2013
  5. La zona umida “Cava Carotta” a Limbiate
  6. Vicende di una brughiera nelle Groane, del suo brugo e dei suoi proprietari
  7. Così rinasce il laghetto di San Carlo
  8. Tre anni di salvataggio rospi al Laghetto Mirabello




Un'autostrada a casa nostra: la Pedemontana a Seregno


Mercoledì 22 maggio 2013 alle ore 21,00 si terrà a Seregno (sala civica di via XXIV Maggio) una assemblea pubblica, organizzata dall'Associazione culturale "Dare un'anima alla città".

Durante la serata verrà proiettato il documentario:"Pedemontana: uscita Seveso", realizzato da M. Tagliabue e prodotto da RSI Radiotelevisione svizzera.

Sarà presente Dario Balotta, portavoce di Legambiente Lombardia.

Al termine seguirà un dibattito dove il pubblico potrà intervenire sull'argomento.

WWF Lecco: 1.000Euro per il Progetto Orso Bruno


In occasione della giornata delle Oasi WWF, l'Associazione WWF Lecco contribuisce con una donazione di 1.000Euro al Progetto Orso Bruno lanciato dal WWF Italia con l’obiettivo di valorizzare un’area tra le più preziose di tutte le Alpi, un’area che si trova sul Massiccio dell’Adamello Brenta: l’area di Maso Fratton e del torrente Sporeggio, abbandonata per quasi 50 anni e acquistata nel 1993 dal FAI (Fondo Ambiente Italia) per salvaguardare uno dei siti di alimentazione degli ultimi esemplari di orso bruno delle Alpi.

sabato 18 maggio 2013

Aiutateci a salvare l'area agricola Dufour di Albiate!


Il PD di Albiate ha promosso una raccolta firme per cercare di fermare la cementificazione di un importante corridoio ecologico della RER (Rete Ecologica Regionale) posto al confine con Seregno. Di seguito riportiamo il testo dell'appello che potete sottoscrivere cliccando qui.

Pochi mesi fa, l’amministrazione di Albiate ha dato il via alla procedura per la costruzione di nuovi appartamenti, di discutibile utilità, nei campi dell’area area Ex-Dufour (zona tra le vie Battisti-Europa-Trieste). Diminuiscono così le aree verdi ed il suolo coltivato nel nostro comune.

Quando il suolo rimane una superficie naturale, svolge importantissime funzioni: è terreno coltivabile, ospita spazi aperti dove le persone trascorrono il tempo libero, rende il paesaggio gradevole migliorando la qualità della vita. Quando invece viene trasformato, coperto e impermeabilizzato, perde queste inestimabili funzioni per sempre. Il suolo dunque è un bene comune primario e limitato, una risorsa finita e non rinnovabile.

La provincia di Monza e Brianza è la prima in Italia per consumo di suolo: oltre il 50% del nostro territorio è urbanizzato. In quest’ottica le ancora numerose aree verdi, campi e boschi, di cui il Comune di Albiate ancora dispone, sono un bene prezioso da custodire.

Dobbiamo pertanto pensare ad un’efficace difesa da ulteriori cementificazioni.

I terreni verdi di Albiate potrebbero essere protetti a livello provinciale con apposite norme, che resterebbero però insufficienti da sole a proteggerli da futuri interventi.

Invece, nei termini delle norme vigenti, è possibile raccogliere queste aree all’interno di un Parco Regionale, un ente posto a sorveglianza e tutela di una specifica area. Per salvare in modo duraturo il suolo agricolo e boschivo chiediamo al Sindaco di Albiate che le aree verdi, attualmente classificate aree agricole strategiche, vengano tutelate dando il via alla realizzazione di un Parco Regionale.

Un gesto simile si pone al servizio degli albiatesi di oggi e di quelli che verranno, negli interessi della nostra terra.

giovedì 16 maggio 2013

Una cava nel Parco Brianza Centrale?

L'area a nord del cimitero principale di Seregno (maggio 2013)
Non tutti sanno che il terreno posto a nord del cimitero fa parte del Parco Brianza Centrale, anche se un cartello sta lì a ricordarcelo.

Da qualche mese questo terreno è stato cintato da una rete da cantiere e un foglio, contenuto in una busta di plastica trasparente, ci avvisa che la Soc. San Vitale 2005 s.r.l. "In ottemperanza alla nota prot. 50237 del 12 settembre 2012 del Dirigente Area Infrastrutture e Qualità Urbana Ing. Franco Greco" ... provvederà alla "rimozione della terra di riporto, così da eliminare l'inconveniente segnalatoci".


La nota del Comune indicava semplicemente che nel terreno in oggetto erano presenti "diversi ristagni d'acqua meteorica presumibilmente accumulatasi a seguito dei recenti eventi temporaleschi" e che "tale situazione" poteva "indurre alla formazione di rilevanti fenomeni infiltrativi di umidità" del muro di cinta del cimitero.

Or dunque, direte voi, qual è il problema: un semplice lavoro di canalizzazione e/o drenaggio per uno spessore di qualche decina di centimetri sarebbe stato sufficiente a risolvere il problema.

Invece che succede: inizia lo scavo dell'intera area e l'asportazione di ghiaia e sabbia di pregio e valore, che si vede bene dalle foto essere presente da un paio di metri di profondità, e il successivo riempimento con materiali inerti che certamenente determineranno anche maggiori problemi di drenaggio delle preesistenti ghiaie e sabbie.
L'ambito più direttamente a ridosso del cimitero, che in teoria necessitava di intervento, non sembra essere stato "bonificato" .

 
 
 
 

L'operazione di scavo, che ha visto l'andirivieni di numerosi automezzi, ha avuto luogo nei mesi di gennaio e febbraio in una zona abbastanza frequentata in quanto adiacente al Cimitero Principale e nei pressi della piattaforma ecologica per la raccolta differenziata dei rifiuti di via Reggio.

Uno dei tanti autocarri che hanno trasportato il terreno
Cartelli di divieto di sosta per riservare il parcheggio ai camion
Sull'argomento è intervenuto anche il consigliere comunale Mauro Ballabio che, all'inizio di febbraio, ha presentato una interpellanza al riguardo dove si legge che: "la vasta area è stata oggetto di un vastissimo e profondo scavo (minimo 6-7 metri) con la movimentazione della terra anche all'esterno del cantiere che ha comportato tra l'altro l'abbattimento di alcune alberature". Purtroppo l'interpellanza non ha ricevuto a tutt'oggi alcuna risposta. Ci auguriamo che quanto prima l'Amministrazione Comunale (Assessorati ai Lavori Pubblici e ai Parchi) dia una esauriente risposta in modo tale che ogni dubbio venga fugato.

Il terreno come si presenta in questi giorni (maggio 2013)
Chi può autorizzare questo tipo di scavi?

La competenza per scavi di notevoli dimensioni (cava) è della Provincia così come la discarica.

L'unica possibilità di scavare con autorizzazione comunale (e comunque non a profondità così elevate) è quella di farlo per un intervento edilizio, e in questo caso bisogna sottostare al procedimento per la tracciabilità delle terre e rocce da scavo.

In nessun modo, invece, un ambito libero (per giunta con vincolo cimiteriale) può diventare dalla sera alla mattina discarica incontrollata di rifiuti (tali sono considerati anche i terreni, qualora i conferimenti non siano autorizzati e con documenti che attestano la qualità del materiale). Anche qui il sito deve essere specificatamente e preventivamente autorizzato dalla provincia, così come devono essere autorizzati gli operatori.

Se fosse stato commesso un illecito cosa si dovrebbe fare?

Si dovrebbe procedere alla caratterizzazione dei materiali (cioè la loro analisi chimica per stabilirne la qualità) abusivamente conferiti. Se risultassero conformi dovrebbero essere smaltiti presso una discarica per rifiuti inerti. Dovrebbe poi fare seguito il recupero ambientale che dovrebbe avvenire mediante il conferimento di "mista di cava certificata", cioè adeguato materiale ghiaioso-sabbioso proveniente da una cava autorizzata che certifica la qualità e la quantità del materiale che dovrebbe essere portato.

mercoledì 15 maggio 2013

Giornata delle Oasi: tutti al Caloggio con il WWF Groane!


Domenica 19 maggio 2013 il WWF Italia apre le sue oasi al pubblico nell’ambito dell’evento Giornate delle Oasi. Il WWF Groane a, partire dalle ore 10 e fino alle ore 18, invita le famiglie, i cittadini, amici e simpatizzanti, a visitare l’oasi “il Caloggio”, sito a Bollate, nella zona più meridionale del Parco delle Groane.

L’Oasi è una vera e propria “porta del parco”, a impatto zero, visitabile in ogni sua parte e consente l’accesso alle campagne e alle brughiere di Castellazzo, permettendo una visione di insieme dei diversi ambiti che rendono stupendo e unico il Parco delle Groane.

L’oasi è facilmente raggiungibile a piedi dal centro di Bollate (servita da due stazioni ferroviarie) percorrendo via Verdi fino alla zona delle piscine/centro sportivo; pochi metri più avanti si apre la sterrata via Caloggio, da percorrere a piedi fino al ponte di accesso all’area protetta.

E’ altrettanto facilmente raggiungibile tramite il sentiero delle sette cascate, che da Villa Arconati declina a sud e tramite le piste ciclabili del Parco Groane.

Il programma della giornata prevede visite guidate con finalità naturalistiche nell’oasi e negli annessi fontanili, volte alla conoscenza, all’ascolto e alla “lettura” delle caratteristiche ambientali di questa porta del parco.

Per ulteriori informazioni sono attivi telefoni cellulari (3404539547), posta elettronica (groanewwf@yahoo.it), pagina facebook (cercare oasiwwfcaloggio). Non è necessaria la prenotazione, si consigliano scarponcini o stivali e un abbigliamento consono a una gita nel verde.

Legambiente Desio: "Tutti i giorni ci possano essere 100 strade per giocare!"


Grande successo per la manifestazione 100 strade per giocare, organizzata dal circolo locale di Legambiente “R. Giussani”, con il patrocinio della Città di Desio ed il contributo di Arbovita di Marco Nicolodi (www.arbovita.it). Il bilancio dell’iniziativa è presto fatto: un Cedro Deodara la cui potatura ha messo in risalto ancora di più la monumentalità e l’eleganza, e più di cento bambini che nel pomeriggio di domenica, con i genitori, hanno riempito di gioco le strade chiuse al traffico per l’occasione e si sono cimentati con l’arrampicata su questo “gigante verde”.


E proprio il team di Arbor Work & Training, capitanato da Marco Nicolodi di Arbovita (che ha offerto gratuitamente il proprio intervento di potatura in arrampicata sull’albero e l’assistenza per le arrampicate dei bambini) ha ridato luce e sicurezza ad uno dei due splendidi Cedri Deodara che fanno, da più di un secolo, bella mostra di sé (ora ancora di più), di fronte alla villa Tittoni. In precedenza, per lavorare in piena sicurezza, il Cedro era stato certificato con il metodo VTA (Visual Tree Assesment) dall’agronomo Dante Spinelli che, per l’amicizia che lo lega al circolo di Legambiente e per lo spirito dell’iniziativa, ha prestato i suoi servizi gratuitamente. Anche a lui va il ringraziamento dei soci Legambiente. “Dopo il via libera e le indicazioni date dall’agronomo, l’intervento è stato eseguito durante l’intera giornata di sabato da me e da altri due miei collaboratori con cui formiamo l'Arbor Work & Training”, racconta Marco Nicolodi – tecnico certificato ed European Tree Worker – di Arbovita. “La pianta è sana, ma aveva bisogno di un intervento di pulizia e di messa in sicurezza – spiega Marco, che la settimana prossima sarà impegnato nei campionati italiani di arrampicata – il Cedro, infatti, si trova più a suo agio in climi non nevosi, i suoi rami di forma allungata soffrono durante le forti nevicate. Soprattutto in alto abbiamo trovato molti rami secchi e rotti per le nevicate precedenti che si erano affollati uno sull’altro e che, se non si fa come noi in arrampicata, sono estremamente difficili da affrontare”.


La potatura in arrampicata, è nata nel corso degli anni Novanta del Novecento nel Varesotto (patria di molte ville e parchi storici con alberi secolari di alto fusto), ma è solo da qualche anno che si è diffusa con intensità fra gli operatori più abili ed interessati a questa disciplina.

La manifestazione ha avuto poi il suo vero clou la domenica pomeriggio. Il circolo di Legambiente, grazie al permesso dell’amministrazione comunale, ha potuto chiudere al traffico via Lampugnani e via Sovicana. I bambini presenti alla manifestazione hanno potuto scatenarsi nei giochi più diversi, dal gira colore, ai gessetti, alle tempere, senza dimenticare, il tiro al barattolo, il banchetto dei libri per bambini e l’intramontabile hula-op. Una semplice merenda con pane marmellata o cioccolata è riuscita anche a sfamare tutti.

A metà pomeriggio c’è stato il grandissimo spettacolo di magia e di simpatia del mago Edo, che si è fatto ammirare, ma ha anche divertito, grandi e piccini con i suoi equilibrismi, la sua abilità e le sue incredibili minibiciclette.

Durante l’intero pomeriggio il tutto è stato completato con l’agognata scalata (ideata da un’intuizione della presidentessa del circolo di Legambiente) sull’albero dei bambini. Spiega ancora Marco Nicolodi, “abbiamo installato una scala di corde, su cui i bambini con l’imbragatura ed il caschetto protettivo, hanno potuto provare l’ebbrezza dell’arrampicata a diretto contatto con questo splendido albero, il percorso poi proseguiva su un ponte di corde o su una corda singola di risalita”.


E’ stato proprio un bel pomeriggio, che ha restituito salute e sicurezza ad una splendida pianta ed ha fatto ricordare a tutti quanto sia bello incontrarsi e giocare per strada quando le macchine non ci sono o devono andare piano. Bisognava ricordare che a Desio ci sono molti altri alberi monumentali che attendono di essere curati con la stessa attenzione con cui è stato curato questo. Il nostro circolo auspica, che con il nuovo Piano di Governo del Territorio, oltre a tutelare gli spazi aperti con la creazione di un nuovo parco sovra comunale e gli alberi monumentali, si diano vita quanto prima alle zone a 30 Km/h all’interno della nostra bella città e al potenziamento delle piste ciclabili, perché … tutti i giorni ci possano essere 100 strade per giocare!

Maggio 2013: agenda affollata per il Comitato per il Parco Regionale della Brughiera

di Tiziano Grassi, Presidente del Comitato per il Parco Regionale della Brughiera

Agenda molto affollata di impegni quella nostra del Comitato per il Parco Regionale della Brughiera in questo periodo.....
Oltre alla definizione del programma escursioni 2013 che stiamo ultimando nonostante siano già partite le uscite, vi informo di nuovi eventi in cui siamo coinvolti in questo maggio 2013.

1- Sabato 18 maggio dalle ore 21,30 alle 24,00 siamo tra i promotori dell'evento NOTTURNO VERDE che si terrà a Vill Dho a Seveso (MB) nell'ambito del progetto GREEN FOR YOUNG che ci ha visti impegnati nei mesi scorsi con alcune classi delle scuole superiori del nostro territorio (cliccare qui).

2- Domenica 19 maggio a Cantù partecipiamo ad un aperitivo per parlare ai giovani della Brughiera al Blablabla Festival presso il Campo Solare di via G. Cermenate a Cantù dalle ore 19,00

3- Domenica 26 maggio a Inverigo presso la Tenuta  Pomelasca dalle ore 14,00 per tutto il pomeriggio è in fase di organizzazione, una iniziativa contro il progetto per l'autostrada Varese Como Lecco che passerebbe anche su quei territori bellissimi.
E' un'iniziativa organizzata dal FAI a cui aderiscono le associazioni di Inverigo (Le Contrade, L'Orrido, Il circolo Fotografico ecc.) la proprietà della tenuta interessata dal passaggio autostradale, noi e altri. Come evento simuleremo il percorso dell'autostrada parcheggiando più auto possibili lungo le aree di grande valore ambientale e paesaggistico che attualmente sono ancora a prato. Invieremo a breve la locandina con i riferimenti. Organizzeremo anche un'aquilonata e giochi per i bimbi.
Allego per il momento la locandina del concorso fotografico di Inverigo da cui gli organizzatori hanno voluto prendere spunto per questa iniziativa.


Chiaramente, come potete immaginare, lo sforzo nostro per organizzare e partecipare a queste iniziative è notevole, quindi chiedo a tutti di dare una mano per quello che può ad una o più iniziative scrivendomi una e-mail (cliccare qui) segnalandomi per quale appuntamento si può impegnare.

Il WWF Lecco lancia il progetto BarroBugBox


Proseguono senza sosta le attività dell’Associazione WWF Lecco che grazie alla collaborazione con Parco Monte Barro e Apilombardia (Associazione Regionale Produttori Apistici) lancia un’iniziativa per contribuire a fermare il declino degli insetti impollinatori.

Lo scorso mese di aprile Greenpeace ha pubblicato il rapporto “Api in declino - le minacce agli insetti impollinatori e all’agricoltura europea”. Il rapporto mette in evidenza “l'importanza sia ecologica che economica di proteggere e mantenere in buone condizioni le popolazioni di api e la necessità di eliminare dalle pratiche agricole i pesticidi che le minacciano ... per salvaguardare la loro attività di impollinazione, un servizio vitale per la produzione di cibo e per l’ecosistema”.

WWF Lecco punta l’attenzione in particolare sul ruolo degli impollinatori selvatici, un vasto gruppo di insetti di straordinaria importanza per la conservazione degli ecosistemi. Essi infatti, raccogliendo nettare e polline dai fiori, realizzano la fecondazione incrociata, assicurando la riproduzione di gran parte della flora esistente nonché la produzione di frutti e semi.

Molte delle api selvatiche, contrariamente alle api domestiche che vivono negli alveari, sono solitarie e dipendono da un’unica specie di pianta che impollinano e dalla quale ricevono nutrimento. Di conseguenza la sopravvivenza di determinate piante dipende dalla presenza di api selvatiche, e viceversa.

Esistono prove scientifiche di un continuo declino di impollinatori selvatici, determinato da diversi fattori tra cui la scomparsa dei loro habitat naturali e la conseguente scarsità di luoghi di nidificazione: nasce così l’iniziativa “BarroBugBox 2013” promossa dal WWF Lecco che con la collaborazione di Parco Monte Barro e Apilombardia valuterà tempi, luoghi e modalità per il posizionamento di nidi artificiali per gli insetti, nell’ambito di un progetto finalizzato a favorire la presenza di impollinatori e il conseguente incremento delle specie floristiche tipiche dei prati magri del Barro. Il posizionamento, la manutenzione e il rilevamento dei risultati sarà operato direttamente dagli attivisti dell’Associazione WWF Lecco.

Le prime bugbox sono state posizionate entro i confini del Parco Monte Barro: sulla base dei risultati che saranno raccolti e resi pubblici, l’Associazione auspica di poter allargare l’iniziativa ad altre aree del territorio provinciale, a cominciare dai Parchi e dalle aree protette, ma rivolgendosi anche ai Comuni, alle aziende o a privati cittadini interessati alla proposta, che possano rendere disponibili aree verdi naturali a prato o piantumate a ortaggi o alberi da frutto (ovviamente non trattate con antiparassitari, diserbanti o altri veleni purtroppo molto diffusi in agricoltura) e che possano ospitare le bugbox del WWF.

Le casette per gli insetti sono poco ingombranti, non necessitano di particolare manutenzione e rappresentano un importante contributo per l’impollinazione naturale, oltre a rappresentare un impegno per preservare la varietà della natura e per migliorarla con iniziative concrete.

Per contatti ed informazioni
Segreteria telefonica: 0341 1716138
Sito: wwf.lecco.it
Email: sezione@wwf.lecco.it

Il PTCP di Monza e Brianza è allergico agli ambientalisti

La seduta di Consiglio Provinciale sul PTCP

Intevento dell'Osservatorio PTCP di Monza e Brianza

In Provincia di MB prosegue l'iter per l'approvazione del PTCP che continuiamo a seguire con attenzione e con la nostra costante presenza durante i Consigli Provinciali.
Ancora una volta, la maggioranza PdL + Lega Nord in Provincia ha deciso che questo PTCP non va migliorato, ma che è più utile annacquarlo concedendo scappatoie che possono risultare utili ai cementificatori nostrani.

Così, anche nella nuova seduta di Consiglio Provinciale, alcuni dei nostri emendamenti migliorativi in tema di tutela, presentati dai Consiglieri del Pd, sono stati respinti.
Questo PTCP si sta sempre più caratterizzando per le sue debolezze, in aperta contraddizione con le "dichiarazioni d'immagine" fatte da Allevi.
C'è un'ipocrisia di fondo: le dichiarazioni non sono confermate da quanto la maggioranza PdL + Lega sta facendo.

Rimane infatti nel PTCP la facoltà di "monetizzare" negli ambiti fuori tutela, le aree inferiori a 1000mq CONSUMATE, dato che l'emendamento che ne chiedeva la cancellazione è stato respinto.
Respinto anche l'emendamento che chiedeva le Compensazioni Ambientali nel territorio comunale. Le stesse, rimangono diluite sull'intero territorio provinciale.
Ci è oscuro chi si occupera di evidenziare le zone dove queste saranno possibili.
Respinta la richiesta di inserire tra i componenti del costituendo Osservatorio Provinciale i rappresentanti delle Associazioni ambientaliste, ma accolto l'emendamento PdL per l'allargamento della composizione dell'osservatorio al delegato dell'Assemblea dei Sindaci e al Presidente della Commissione Territorio e Parchi.
Tutto quindi fuorchè avere gli AMBIENTALISTI in un'assise seppur consultiva. Evidentemente POSSONO DISTURBARE.
C'è un' "allergia" palese nei confronti di chi, da anni, si batte per la tutela ambientale.
Per Lega e PdL, meglio tenerci fuori, altrochè "PTCP rivoluzionario e ambientalista" (Allevi).
Al capitolo "Modalità di Governo del Consumo di Suolo", nelle aree prive di tutela (ora al 3,6% del territorio provinciale), bocciate le nostre richieste di incrementare le quote di superfici da cedere gratuitamente al Comune in qualità di "Compensazioni Territoriale" qualora si edifichi in zone non urbanizzate.
Chiedevamo il raddoppio della quota. Da 0,25 mq/mq a 0,5 mq/mq per le aree di completamento e da 0,5 mq/mq a 1 mq/mq per le aree di espansione.

Singolare il parere dell'Assessore Cristiano Crippa che non vuole equiparare le compensazioni sugli ATR (Ambiti di Trasformazione) a quelle per gli ambiti tutelati.
Concedono solo un "rialzo" a 0,6 mq/mq (invece di 0,5 mq/mq) per le aree di complemento.
Rispetto alla normativa sulle AREE DISMESSE, l'articolato ha un ambiguità di fondo notevole.
C'è un ampia discrezionalità lasciata alle scelte dei comuni sulla conferma o meno della destinazione ad uso produttivo e  si assegna pure un "premio volumetrico" per residenziale e commerciale riversato su altre superfici qualora la proprietà recuperi l'area ad uso produttivo. Non proprio quindi una filosofia atta ad una riqualificazione anche ambientale a verde pubblico ne tantomeno una restrizione atta a fermare il consumo di suolo.

Ora la fase di discussione e approvazione si sposta sulle osservazioni e relative controdeduzioni.

venerdì 10 maggio 2013

Gran Tour del Lambro: trekking ad anello da Nibionno a Rogeno

Alla scoperta di luoghi un po' discosti dai rituali itinerari festivi, unite dai comuni interessi escursionistici, naturalistici e culturali, la Sezione del Club Alpino Italiano e l'Associazione Torrette Bini Dosso Boscone, hanno deciso di dedicare la domenica del prossimo 2 giugno al Grand Tour del Lambro, un trekking ad anello lungo il settore più settentrionale della Valle del Lambro, ovvero quello compreso tra la località di Tabiago di Nibionno, a sud, e quella di Maggiolino di Rogeno, a nord.

La lunga camminata di complessivi 18 chilometri (accorciabile a 15), per nulla impegnativa dal punto di vista tecnico, si prefigge di andare alla scoperta di uno dei tratti sicuramente più significativi dal punto di vista naturalistico di tutto il corso del corso d'acqua. Per questa ragione non poteva assolutamente mancare, nel pacchetto messo a disposizione dagli organizzatori, la preziosa presenza di Francesco Ornaghi, esperto ornitologo, che guiderà la comitiva alla scoperta dell'avifauna che vive lungo le rive del fiume e dei suoi affluenti nonché di quella che si avrà modo di incontrare nei boschi e durante la visita all'Oasi di Baggero.

Numerosi sono gli aspetti geo-naturalistici di rilievo che, ormai preservati da quasi un trentennio dal Parco Regionale della Valle del Lambro, si incontrano lungo l'itinerario. Oltre ai boschi ripariali di grande fascino che ornano le sponde dei corsi d'acqua, ai querco-carpineti che fasciano i declivi e le numerose vallette laterali, val la pena di evidenziare l'intricato, quanto affascinante, sistema del reticolo idrico minore (riaffioramenti, sorgenti, ruscelli, rogge, torrenti altrimenti localmente conosciuti come “bevere”) che alimenta costantemente le acque del Lambro e l'orografia modellata, a più fasi, dalle colate glaciali che ci hanno restituito incantevoli scorci di paesaggio collinare (con alture di stratificazione sedimentaria alternate a balze, pianalti, torbiere e zone umide di origine morenica) che fanno da proscenio suggestivo ai sempre più vicini e maestosi rilievi prealpini.

Non meno interessanti sono gli spunti di interesse storico-culturale. Dalle antiche vie di comunicazione anche di origine romana, alle sopravvissute vestigia di medioevali fortilizi come le torri di Tabiago, Camisasca, Brenno e Tregolo, passando per il sistema dei mulini idraulici che, per secoli, furono alla base dell'economia del nostro territorio (è prevista la visita al Museo dei Mulini di Baggero), fino allo sfruttamento minerario delle cave di marna - talvolta veramente devastante a livello ambientale e paesaggistico - che garantiscono, ancor oggi, la materia prima per il vicino cementificio di Merone.

L'escursione, per la quale sono indispensabili scarponcini da escursionismo e la preventiva protezione contro le zanzare già fin da ora numerose, prevede circa 5 ore e trenta di cammino (escluse le soste), la colazione al sacco, il trasferimento con auto private e l'iscrizione obbligatoria - ma gratuita - presso la sede del CAI Macherio (via Milano 25 - martedì e venerdì dalle 21 alle 23). L'assicurazione è totalmente a carico dei partecipanti.

Per ulteriori informazioni: Gianni 339.8446553 – caimacherio@alice.it - http://caimacherio.it/

domenica 5 maggio 2013

Le Stagioni del Parco "tra il lago ed il monte"


Domenica 12 maggio 2013
Ritrovo alle ore 8,30
Escursione al Lago di Montorfano (CO) a cura dell'associazione "L'Ontano" di Montorfano

E' questa la quarta uscita del programma "Le Stagioni del Parco 2013" e prevede un itinerario “NARRANTE” di circa 5 km. della durata di 4 ore alla scoperta dell’antico castello, del “Giazzerun” (la fabbrica del ghiaccio)  e della Riserva del Lago, Sito di Interesse Comunitario (SIC).

Studiosi e appassionati dei luoghi ci accompagneranno in un percorso di conoscenza dei nostri territori e del loro valore storico-ambientale.

Anche la Poesia ci seguirà in questa occasione, e chi lo vorrà potrà esprimere propri pensieri a “voce alta”.

Inutile sottolineare il valore ambientale inestimabile di questi luoghi pieni anche di storia geologica e storia umana, nonché "fonte" per alcuni dei corsi d'acqua più familiari per i nostri territori come il Terrò che poi cambia nome in Tarò (a Cabiate e a Meda) e prima di confluire nel Seveso diventa Certesa.....

mercoledì 1 maggio 2013

Bimbi al Parco Valle del Lambro 2013

Le iniziative sono gratuite ma a numero chiuso: E’ NECESSARIO ISCRIVERSI entro le ORE 12  del VENERDI’ PRECEDENTE CIASCUNA INIZIATIVA, telefonando al n. 0362 970 961 int. 2, o scrivendo all’indirizzo e mail    sabina.rossi@parcovallelambro.it

Si precisa che le letture si svolgono  all’aperto: consigliamo un abbigliamento idoneo, anche per sedersi in mezzo al bosco o sul prato.

In caso di maltempo la manifestazione si terrà in luogo al coperto: è possibile consultare sul sito web del Parco il programma dettagliato della giornata qualche giorno prima di ciascun evento, in modo da verificare eventuali variazioni di luogo o data.

Corso di formazione sulle reti ecologiche


Il Parco del Lura, nell’ambito del progetto “Collegamento a rete tra il Parco del Lura e le Aree Protette limitrofe: individuazione di corridoi ecologico-fruitivi e attuazione di un progetto pilota nel Comune di Cermenate” co-finanziato da Fondazione Cariplo, propone un corso di formazione intitolato "Reti ecologiche: pianificazione, conservazione e gestione attiva del territorio", con particolare riferimento agli ambienti urbani e periurbani.

Il corso, che si svolgerà dal 7 al 9 maggio 2013, è rivolto ad amministratori e dipendenti pubblici, liberi professionisti e studenti universitari.

La partecipazione al corso è gratuita; iscrizioni aperte sino ad esaurimento posti (saranno ammessi al massimo 10 studenti universitari in base alla data di iscrizione). Per effettuare l’iscrizione al corso è necessario compilare la Scheda di iscrizione (pag. 5 del programma) in tutte le sue parti e inviarla via fax: 0141 918403 oppure via Email: training@skuanature.com entro e non oltre il 22 aprile 2013. I pranzi sono a carico del partecipante.

Indirizzo

Sede del Parco del Lura, via IV Novembre 9/A, loc. Caslino al Piano, 22071 Cadorago (CO)

Laboratorio di pulizia e riparazione della bici a Lissone


Domenica 5 Maggio 2013

dalle 9.00 alle 12.30 in piazza Libertà - Lissone

Equibici organizza, in collaborazione con la Cooperativa “LA BOTTEGA”

Laboratorio di pulizia e riparazione bici

Troverai tutta l’attrezzatura per mettere a punto la tua bicicletta per la nuova stagione e il supporto degli esperti che ti insegneranno come tenere la bici sempre in ordine.

In caso di pioggia l’iniziativa si svolgerà presso la sede della Cooperativa “La Bottega” con ingresso da via Baracca n°31 — Lissone

Evento organizzato con il Patrocinio del Comune di Lissone - Settore Sport

La riqualificazione fluviale in una guida


Nell’ambito del progetto Life+ Restore è stato pubblicato “River by Design”, un’interessante guida rivolta e progettisti e tecnici, col fine di favorire l'inserimento dei principi della riqualificazione fluviale nelle progettazioni. Uno strumento indubbiamente utile per coloro che operano/progettano all'interno dei Contratti di fiume.

La guida raccoglie una numerosa serie di interessanti case studies, best practices e studi rilevanti relativi alla riqualificazione fluviale.

Il documento è scaricabile liberamente online.