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«Si tratta dell’ennesimo caso di incendio in una discarica di rifiuti indifferenziati – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia -. Le dinamiche e le cause devono essere accertate al più presto per individuare eventuali responsabilità di quello che a tutti gli effetti potrebbe essere un reato ambientale. Quel che è certo è che ancora una volta ci troviamo difronte ad un evento drammatico dove a farne le spese sono la salute dei cittadini e l’ambiente: siamo preoccupati per l’incremento di episodi di questo tipo. È necessario uno sforzo ulteriore da parte dell’autorità giudiziaria e di controllo per comprendere se esiste un filo conduttore tra tutti questi casi. Torniamo a chiedere a gran voce la chiusura di discariche obsolete, insicure, ai confini di aree abitate».
Secondo i vigili del fuoco ci vorranno alcuni giorni per domare le fiamme e evitare che scoppino altri focolai, la discarica sorge vicino all’abitato e la zona boschiva è a rischio. Siamo difronte ad un disastro ambientale dettato ancora una volta da una gestione dei rifiuti insostenibile.
«Troppo spesso in Brianza assistiamo a miasmi, fumate nere e odore di materiali plastici bruciati: chiediamo maggiori controlli - dichiara Antonello Dell’Orto, del direttivo del circolo di Legambiente Seregno -. Non vorremmo che le discariche venissero consideraste al pari di capannoni industriali, che abbiamo già assistito bruciare nei mesi scorsi, che diventano luoghi di stoccaggio di materiali che non si sa dove conferire. Serve una gestione più oculata dei rifiuti, in particolare quelli plastici».
Assistiamo ad un paradosso: le aziende a rischio di incidente rilevante inserite nel censimento ufficiale che recepisce la direttiva europea Seveso III vengono costantemente monitorate secondo un rigido protocollo, rispetto ad altre che trattano materiali altrettanto pericolosi o, come in questo caso, rifiuti speciali, ma il cui ciclo produttivo è sottoposto solamente ad Aia (Autorizzazione integrata ambientale). Cresce la preoccupazione per tutte quelle realtà che si trovano in una zona grigia e non sono costantemente controllate.
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