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martedì 13 agosto 2024

Pedemontana, bonifica e dissonanze: tra rassicurazioni e ruoli confusi

Pagina milanese de La Repubblica, 12 agosto 2024

di Domenico Corrusco

Lunedì 12 agosto 2024, sull’inserto milanese del quotidiano La Repubblica, è apparso un servizio che illustra l’avvio delle operazioni di bonifica lungo la tratta B2 della Pedemontana, che attraverserà i luoghi dell’inquinamento da diossina causato dall’esplosione del 1976 dell'Icmesa. Un racconto rassicurante, condito da garanzie tecniche e da qualche scivolone narrativo.

Sabatino Fusco, direttore generale di Pedemontana, ha cercato di tranquillizzare tutti dichiarando che «non c’è nulla da temere». Gli enti coinvolti assicurano che le misure di sicurezza impediranno qualsiasi esposizione alla diossina per gli abitanti e i lavoratori dei cantieri, con 80.000 tonnellate di terra da smaltire in un’operazione che si preannuncia tanto imponente quanto, a quanto pare, sicurissima.

Gianni Del Pero, descritto con una triplice identità: geologo, docente della Bicocca e presidente del WWF Lombardia, rilascia un'intervista che solleva più di qualche dubbio. In quale veste parla? E soprattutto, quale ruolo non sta confliggendo con gli altri?


Nella prima parte dell’intervista, Del Pero ci rassicura che non c’è «nessun pericolo» durante la bonifica. A seguire, ci offre una lezione sui livelli di contaminazione, ricordandoci che la diossina è coperta da «almeno 30-40 centimetri di terra». Afferma anche «che è la prima volta che si effettua una bonifica di questo genere su un’area così vasta per un contaminante così pericoloso. L’approccio è scientifico, ma le modalità di intervento sperimentali». Nonostante ciò, il messaggio resta rassicurante. Alla fine riappare come presidente del WWF Lombardia e la musica cambia un po’: «Come associazioni ambientaliste siamo sempre stati contrari all’opera. Ma non abbiamo il potere di bloccarla, per cui che si faccia riducendo il più possibile l’impatto». E quindi, qual è il messaggio? Siamo contrari, ma già che ci siamo, facciamola al meglio.

Nel frattempo, i comitati locali come il Coordinamento NO Pedemontana e Legambiente Seveso non abboccano. Davide Biggi del Coordinamento NO Pedemontana teme le dispersioni di polveri durante i lavori, e Gemma Beretta di Legambiente Seveso ribadisce che, sebbene siano favorevoli alla bonifica, questa «non dovrebbe essere fatta per farci passare un’autostrada».

Il dissenso si estende anche sui social, con il Coordinamento NO Pedemontana che rilancia l'articolo sulla propria pagina Facebook, accompagnandolo con un commento carico di scetticismo: «Venite a dirlo ai cittadini che non c'è pericolo. Vogliamo sapere cosa vogliono fare sul nostro territorio e con la nostra salute. Delle rassicurazioni a mezzo stampa e dei conclave non ci interessa. Non saremo cavie passive delle vostre 'modalità di intervento sperimentali'».

E così, mentre Pedemontana e i suoi sostenitori tentano di presentare la bonifica come un modello di sicurezza, i cittadini continuano a chiedere risposte chiare e a dubitare delle rassicurazioni ufficiali. In questo clima di dissonanza, la fiducia verso le istituzioni sembra sepolta – forse assieme alla diossina.

15 commenti:

  1. Domenico alias Sabato alias NonSiSaChi, che oltre a non dichiarare chi sia non spiega a nome di chi parla e con quale finalita', ripropone i suoi dubbi e l'ossessivo rifiuto di accettare che Gianni Del Pero sia considerato esperto in materia non solo da Repubblica ma anche da Pedemontana, che lo ha voluto come supervisore tecnico dei lavori di Bonifica, da ARPA, con la quale si onora di avere messo a punto il metodo per il campionamento del "top soil" per terreni contaminati da diossina, adottato dalla Comunità Scientifica dal 2016 e dal WWF di cui da 5 anni è Presidente per la Lombardia anche per le sua competenza tecnica e la sua coerenza ambientalista. WWF la prima Associazione Ambientalista che già dal 1998, ai tempi "PedeGronda", contrastava con competenza, coerenza ed efficacia l'avanzata di Pedemontana , Competenza tecnica e coerenza ambientalista che hanno conferito a Del Pero quella credibilità che gli viene riconosciuta dai diversi soggetti che richiedono il suo intervento senza chiedersi "in che veste parla" ben sapendo, peraltro, quello che può dire.

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    1. Gianni Del Pero,

      Non comprendo la tua insistenza nel chiedermi chi sono, a nome di chi parlo e con quali finalità. Sono semplicemente un cittadino attento alle vicende di Pedemontana, preoccupato per le questioni che riguardano la nostra comunità. E, per chiarezza, il responsabile del blog sa perfettamente chi sono.

      Nel mio post non avevo alcuna intenzione di mettere in dubbio la tua professionalità, che rispetto profondamente. Piuttosto, ho cercato di stimolare un dibattito su come i tuoi molteplici ruoli possano generare confusione tra i cittadini. Questo è un tema sollevato anche da diversi gruppi, che hanno richiesto un'assemblea pubblica per discutere apertamente le preoccupazioni sulla sicurezza delle operazioni di bonifica. Continuare a rispondere in modo fumoso o sviante riguardo ai tuoi ruoli multipli non fa altro che alimentare la sfiducia nei cittadini e nelle altre associazioni.

      A proposito, il riferimento al tuo incarico presso l'Università di Milano Bicocca - il geologo della Bicocca - nell'intervista sembra essere volto a rassicurare il pubblico, ma potrebbe non essere del tutto in linea con il Codice Etico dell’Università, che vieta di associare il nome dell’Università ad attività esterne, anche non remunerate.

      Riconoscere questa confusione e prendere atto delle preoccupazioni che essa genera potrebbe aiutare a ricostruire un clima di fiducia, che attualmente sembra mancare. Basta osservare i toni dei vari comunicati per rendersi conto di quanto sia importante affrontare queste criticità. Potrebbe anche aiutare la tua associazione a uscire dall'isolamento rispetto alle altre realtà ambientaliste.

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  2. E allora caro Domenico mettici la faccia! Perché continuare a muoversi nell'ombra? Da mesi continui a chiedere " in che veste" il Presidente del WWF Lombardia parli a nome dell'Associazione che rappresenta su argomenti di cui si occupa da decenni, avendone la competenza che gli viene riconosciuta da tutti i soggetti coinvolti nelle attivita' legate a Pedemontana e a nessuno di loro e' mai venuto ha mai manifestato dubbi sulla confusione di ruoli che solo qualche distratto osservatore di parte paventa. In quest'ultimo articolo l'articolista e il titolista aggiungono al testo dell'intervista la citazione della mia attività in Bicocca che non ho mai ostentato ne associato alla mia attività professionale. Quanto all'isolamento del WWF rispetto alle altre Associazioni Ambientaliste ti confermo che e' solo una preoccupazione tua e di qualche gruppo locale che forse ha qualche altro interesse in campo. Il WWF Lombardia con il WWF Insubria e altre 13 organizzazioni territoriali WWF opera in coordinamento con decine di altre Associazioni Ambientaliste, quelle genuine, in svariate attività di tutela ambientale ottenendo importanti successi, anche relativamente a Pedemontana. Ma infine questa inutile polemica a chi giova? Non certo a rendere più efficaci le azioni del movimento ambientalista.

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    1. Gianni Del Pero,

      Continuo a notare che la tua risposta gira intorno alle questioni che ho sollevato senza mai affrontarle direttamente. Ancora una volta, mi chiedi di "metterci la faccia", ma non è la mia identità ciò che è importante qui. Quello che conta sono i fatti e le preoccupazioni che ho esposto, che non hanno nulla a che fare con il mio nome, ma con la trasparenza e la chiarezza di ruoli che dovrebbero essere garantite, specialmente in questioni così delicate come la bonifica della Pedemontana.

      Hai ribadito la tua competenza e il riconoscimento che ti viene dato da vari soggetti, ma non hai risposto alla questione centrale: il potenziale conflitto che nasce dall'assumere diversi ruoli contemporaneamente, ognuno dei quali porta con sé delle responsabilità e delle aspettative differenti. Non hai affrontato la confusione che questo può generare nei cittadini e nelle altre associazioni ambientaliste. Insistere sul fatto che nessuno tra i soggetti coinvolti abbia manifestato dubbi non risponde alla domanda sul perché molte associazioni locali abbiano espresso preoccupazioni.

      Inoltre, dici che la citazione del tuo ruolo in Bicocca è stata aggiunta dall'articolista, ma la questione rimane: il semplice fatto che questo ruolo sia stato menzionato potrebbe non essere in linea con il Codice Etico dell’Università. Invece di chiarire questa possibile incongruenza, hai scelto di non rispondere nel merito.

      Per quanto riguarda l’isolamento del WWF rispetto ad altre associazioni ambientaliste, affermi che è solo una mia preoccupazione, ma ignorare i segnali di disaccordo e malcontento provenienti da altre associazioni locali non aiuta a costruire quel clima di fiducia di cui il movimento ambientalista ha bisogno per essere realmente efficace.

      Invece di considerare queste riflessioni come polemiche inutili, forse sarebbe più produttivo affrontare i punti sollevati in modo trasparente e collaborativo. Questo potrebbe davvero aiutare a rafforzare l'azione del movimento ambientalista, piuttosto che minimizzare le preoccupazioni legittime che sono state sollevate.

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    2. Gianni, abbiamo notato che continui a riportare la discussione su un piano personale, cercando di distogliere l'attenzione dalle questioni sollevate da Domenico Corrusco. Se quest'ultimo ha scelto di usare uno pseudonimo, una ragione c'è, e il focus della discussione dovrebbe rimanere sulle problematiche che riguardano l'intero mondo ambientalista, non solo le 7 associazioni della tratta B2 e il Coordinamento No Pedemontana.

      Il Coordinamento No Pedemontana ha avanzato una richiesta precisa: convocare un'assemblea pubblica in cui Pedemontana possa illustrare alla cittadinanza le varie problematiche legate alla bonifica, non limitandosi a dialogare solo con i rappresentanti delle istituzioni e alcune associazioni. Tu stesso, Gianni, hai dichiarato che le "modalità di intervento sono sperimentali." Potresti quindi appoggiare questa richiesta o, in qualità di supervisore, farti carico di organizzarla direttamente.

      Un passo del genere sarebbe un atto di trasparenza che potrebbe mettere fine a molte polemiche e aiutare a ricostruire la fiducia nella gestione di questo delicato processo. Come Presidente del WWF Lombardia, hai l'autorità e la responsabilità per farlo.

      Avanti, dai. Mostra concretamente il tuo impegno verso la trasparenza e la collaborazione con tutte le parti coinvolte.

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    3. Dai Gianni Del Pero, almeno l'onestà intellettuale. Sai benissimo e lo sanno tutti, che sulla pedemontana tu rappresenti solo te stesso e al massimo il WWF. Non c'è nessun altro gruppo che ti segue o si sente da te rappresentato, tantomeno nella figura di supervisore. Tirare fuori altri gruppi che proprio non ci sono sulla pedemontana è ridicolo e aumenta il dis-credito. Non sei stato nemmeno in grado di rapportarti con i gruppi locali che, intelligentememte, stanno muovendosi insieme nell'osservatorio sulla bonifica che anche tu stai utilizzando. La tua infinita voglia di apparire sta facendo solo danni e nemmeno ti accorgi di quanto sia ben utilizzata da pedemontana.
      PS se ti placa e soddisfa considerami il solito alberto che ti ossessiona.

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    4. Gianni Del Pero - WWF14 agosto 2024 alle ore 15:48

      Rispondo all'ultimo commento firmato Domenico Corrusco augurandomi che ciò possa interessare qualcuno oltre a chi scrive. Fuori tema rispetto a Pedemontana, ma tant'è, credo che stiamo andando fuori tema da mesi... rispondo alla nuova preoccupazione di Domenico: non sono un dipendente di Milano_Bicocca e non ho mai ostentato le attività che vi svolgo e quindi questo ruolo non si pone la questione di "non essere in linea con il Codice Etico dell’Università". E questo credo debba anche valere per il Poli...ma torniamo al WWF ed al suo isolamento ti confermo che sono decine le Associazioni locali, regionali e Nazionali con le quali lavoriamo bene Insieme da sempre, su temi locali come la Bonifica della diossina, regionali come le infrastrutture lombarde tra cui Pedemontana, fino alle grandi battaglie Ambientaliste. Lo facciamo ogni giorno, da anni, senza mai essere preoccupati dei giudizi o dei pregiudizi di gruppi e associazioni locali che forse hanno altri interessi .

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    5. Grazie per la tua risposta. Vorrei solo chiarire che il Codice Etico dell'Università Milano-Bicocca riguarda "ogni appartenente alla comunità universitaria", indipendentemente dal fatto che si tratti di dipendenti o meno. Dato che ti sei qualificato come membro di questa comunità in altre occasioni, il problema sollevato rimane.

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  3. Grazie per la tua risposta, che riteniamo costruttiva sia per il tono che per il contenuto, anche se non del tutto esaustiva. Apprezziamo il fatto che tu abbia accolto la proposta di portare la discussione sul piano dell'argomento principale. Non era intenzione del blog portare la discussione sul personale, e più volte abbiamo ribadito questo punto, ma evidentemente non siamo riusciti a comunicarlo in modo sufficientemente chiaro.

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  4. Bella ricostruzione che però ignora totalmente chi invece ha ottenuto il Tavolo Permanente sui lavori di bonifica e cioè i 7 gruppi locali, ed è a loro e non al Comitato No Pedemontana che era stato rivolto l'invito ""Se vogliono mandare un delegato a controllare i lavori lo accoglieremo volentieri" in cui il delegato WWF s'è infilato. Poi caro Del Pero, smettila di descrivere una storia differente. L'Osservatorio richiesto ed ottenuto dai 7 gruppi non è quello a cui tu fai riferimento visto che è specifico sulla Diossina ed è stato chiamato "Tavolo Permanente sui lavori di bonifica". Insomma basta favole. Il merito di un tavolo di confronto sulla diossina è solo di questi 7 gruppi che ora si trovano un imbucato che cerca pure di accreditarsi come supervisore, senza rendersi conto di quanto è funzionale a pedemontana.
    Ogni volta l'oggetto del contendere sguscia come un'anguilla.

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  5. Il commento di Gianni Del Pero contiene un refuso: la presentazione di Pedemontana si è tenuta il 13.12.2023 e non il 13.12.2024

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  6. Condividiamo l'invito di BrianzaCentrale: Chiediamo gentilmente, a chi usa questo spazio per i commenti, di usare toni costruttivi per mantenere la discussione su un livello di confronto civile e utile per tutti.

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  7. Di nuovo serve intervenire dopo aver letto sia l'intervista di Repubblica al geologo della Bicocca nonchè delegato WWF Lombardia sia i suoi commenti su Brianza Centrale. Nel caso dell'articolo, siamo in presenza di una sua ricostruzione non corrispondente alla realtà. Questo è parte del modus operandi del delegato WWF (lo abbiamo già scritto e dimostrato altre volte).Il geologo, così come Pedemontana, descrive una bonifica idilliaca trascurandone tutte le criticità che invece i gruppi Ambientalisti hanno in parte già evidenziato nel corso dell'incontro del 9-7-024 e su cui interverranno anche con richieste puntuali. A partire dalla mancanza di un ruolo decisionale terzo (ARPA e in parte anche ATS) sulla sospensione dei lavori in caso di superamento dei parametri PM 2.5, PM10, Diossine presenti nel pulviscolo atmosferico, unitamente alla velocità del vento elevata.
    Altra perla quando afferma che ci sono "aree in sicurezza perchè la diossina è coperta da almeno 20-40 cm di terra". Un'affermazione confusa visto che in buona parte delle aree da bonificare la diossina è presente, anche con valori elevati oltre il limite "industriale" dei 100 ngEq/kg, nel Top Soil ossia nei primi 20 cm di terra.
    Poi c'è il gran finale dove l'intervistato si arroga il diritto di parlare per conto delle "associazioni ambientaliste". Una scorrettezza visto che può solo rappresentare se stesso o al massimo il WWF visto che nessuno lo ha delegato al ruolo di "supervisore" per il quale si è autoproposto.
    Un articolo e un'intervista del tutto funzionale a Pedemontana.
    Scorretto poi come sempre nei commenti quando viene buttato lì " di gruppi e associazioni locali che forse hanno altri interessi". Sinistra e Ambiente e gli altri gruppi locali Ambientalisti hanno il solo interesse di cercare di conservare il territorio che verrà sconvolto dalla Pedemontana altro che queste ridicole illazioni. Questi gruppi e associazioni locali hanno invece compreso da tempo che il delegato WWF cerca con ostinazione di farsi passare come "unico ambientalista qualificato e responsabile" per avere l'esclusiva dei rapporti con le istituzioni. Per far questo, ha inondato i social e i media di post e commenti con giudizi denigratori nei confronti dei gruppi locali che collegialmente e con serietà fanno informazione, divulgano documentazione ufficiale, lavorano ed agiscono denunciando l'impatto che la Pedemontana avrà sul territorio.
    Ringraziando Brianza Centrale per l'ospitalità, per ora ci fermiamo qui.
    Sulla vicenda abbiamo pubblicato sul nostro blog:
    https://sinistra-e-ambiente-meda.blogspot.com/2024/08/bonifica-da-diossina-serve-fare.html

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    1. Per leggere il post pubblicato sul blog Sinistra e Ambiente cliccare qui

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  8. Riproponiamo l'invito di BrianzaCentrale che a quanto pare non e' compreso da tutti: "Chiediamo gentilmente, a chi usa questo spazio per i commenti, di usare toni costruttivi per mantenere la discussione su un livello di confronto civile e utile per tutti"

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