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martedì 12 novembre 2024

Pedemontana, bonifiche e tutela ambientale: Gianni Del Pero chiarisce la posizione del WWF


Dopo la pubblicazione di un articolo su "Il Post" riguardante le bonifiche per la Pedemontana (leggi qui) e del successivo commento critico di Domenico Corrusco (leggi qui), Gianni Del Pero, Presidente del WWF Lombardia, ci ha scritto per precisare la posizione dell'associazione. Del Pero evidenzia alcune contraddizioni nelle osservazioni di Corrusco: in particolare, respinge l’interpretazione secondo cui il WWF avrebbe un atteggiamento di collaborazione nei confronti del progetto Pedemontana e chiarisce che la richiesta di bonifica del WWF è stata una costante sin dal 2009, senza alcun sostegno implicito all’autostrada. Inoltre, Del Pero smentisce l’affermazione secondo cui le bonifiche sarebbero limitate esclusivamente alle aree attraversate dal tracciato autostradale, ribadendo invece che si stanno effettuando interventi anche al di fuori del sedime dell'autostrada Pedemontana. Nella nota riportata qui sotto Gianni Del Pero risponde puntualmente ai punti di critica.

 

Pedemontana e bonifiche:
il WWF risponde alle critiche

di Gianni Del Pero, Presidente del WWF Lombardia


I tentativi di trovare presunti conflitti di interesse o incoerenze nell’attività del presidente della prima associazione ambientalista della Lombardia stanno perdendo vigore. Insistere nel confondere la costante richiesta ambientalista (avanzata fin dal 2009 da tutte le associazioni ambientaliste allora attive) di una bonifica dei terreni con un presunto sostegno al progetto Pedemontana è una vera e propria “panzana” o “fake”, come ormai riconosciuto da quasi tutti. Si tratta infatti di un’affermazione infondata, poiché la richiesta di bonifica è sempre stata nettamente separata dal giudizio, negativo, sull’infrastruttura autostradale.

Inoltre, l’affermazione secondo cui la bonifica riguarderebbe esclusivamente le aree attraversate dal tracciato autostradale, lasciando altre zone storicamente inquinate senza prospettive di risanamento, è altrettanto errata. Infatti, bonifiche e analisi di rischio sono in corso nei diversi comuni coinvolti e stanno procedendo anche al di fuori del sedime della Pedemontana. In tal senso, è importante essere informati correttamente.

Negli ultimi giorni, due procedimenti di bonifica sono stati completati. Anche la frase “una ferita riaperta [...] riportare alla superficie quella che era sepolta aggrava il rischio” per sottintendere incoerenza sembra ignorare (forse volutamente) i risultati ottenuti da associazioni ambientaliste che collaborano da anni su questi temi. Già nel 2016, su diverse reti televisive italiane e svizzere, il geologo aveva commentato i progetti di bonifica che prevedevano una movimentazione di circa 1 milione di metri cubi di “terreni contaminati da diossina,” presentando queste argomentazioni poi discusse in conferenza dei servizi per modificare il progetto autostradale e quello di bonifica.

Attualmente si prevede la bonifica fisica di circa 44.000 metri cubi di terreno, da trattare secondo norme di massima sicurezza, come stabilito dalle prescrizioni della conferenza dei servizi. Su Radio Popolare è ancora disponibile un’intervista del 2016 che riprende questi argomenti (cliccare qui).

“L’allarme era stato lanciato da tempo, poi è arrivata la certificazione dell’ARPA, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente. Ora i dati sono stati consegnati da Pedemontana ai sindaci dei comuni interessati, e confermano l’inquinamento da diossina. Il 40% dei prelievi effettuati nel tratto tra Lentate e Cesano Maderno ha registrato valori oltre i limiti di legge, una percentuale che sale al 56% per i terreni superficiali, quelli più esposti al rischio di contaminazione in caso di movimentazione. ARPA ha effettuato oltre 600 prelievi.
Il dato è preoccupante, e la bonifica risulta costosa. Gli ambientalisti chiedono nuovamente che il tracciato si fermi a Lentate, limitando l’intervento alla sistemazione della viabilità sulla Milano-Meda. La Pedemontana è progettata per collegare la provincia di Varese con quella di Bergamo, passando dal Comasco e dalla Brianza, per un totale di 157 km e un costo stimato di 4,1 miliardi di euro, di cui 1,2 miliardi pubblici e oltre 400 milioni in sgravi fiscali.

L’area inquinata è quella limitrofa a Seveso, colpita dal disastro dell’Icmesa nel luglio 1976. Si tratta del tratto classificato come B2, ma tracce di diossina sono state riscontrate anche a Cesano, nel tratto C in direzione Vimercate.

La società Pedemontana ha ora trenta giorni per presentare un piano di bonifica preliminare e sei mesi per completare quello definitivo.

'Le analisi confermano la contaminazione diffusa che temevamo,' dice Gianni Del Pero, geologo incaricato dai comuni di Barlassina, Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Desio e Seveso di monitorare i campionamenti.

Il destino dell’opera è incerto, e la bonifica molto onerosa. La diossina è uno degli inquinanti più pericolosi, per cui serve la massima cautela. Riguardo ai costi, avevo stimato, in base ai progetti preliminari, una spesa minima di 40 milioni di euro.” Pedemontana aveva invece previsto 4 milioni di euro per la bonifica. Chi coprirà la differenza? I precedenti proprietari dei terreni? I responsabili dell’inquinamento? La società Pedemontana? La Regione Lombardia? Nei prossimi trenta giorni si attendono risposte anche su queste questioni.”


Per ascoltare l’intervista rilasciata a Radio Popolare da Gianni Del Pero cliccare qui.

23 commenti:

  1. Trovo interessanti e calzanti gli articoli di Domenico Corrusco che mostrano le contraddizioni delle dichiarazioni del rappresentante WWF. Per replicare, ecco ora riproposta dal sig. del Pero la solita minestra con i soliti ingredienti. Tra questi cercare di dimostrare che solo a lui si devono risultati. Poi si favoleggia di "bonifiche e analisi di rischio in corso nei diversi comuni coinvolti e stanno procedendo anche al di fuori del sedime della Pedemontana.". Queste bonifiche (da diossina o da altro? fatte da chi ? in quali luoghi ?) le vede solo lui visto che non c'è alcuna dichiarazione ne pubblicazione ufficiale che confermi questa affermazione. Giusto un po' di confusione per buttare lì argomenti e far intendere che lui sa (verbo sapere) e altri no. Insomma, niente di nuovo sotto il sole. C'è da essere sollevati sapendo che gruppi ambientalisti si sono smarcati da queste imbarazzanti atteggiamenti.
    Grazie per l'ospitalità.

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  2. E' stato aperto un altro varco per le esternazioni di Alberto Colombo, questa volta alias "lettore", che continua a non accogliere l'invito di BrianzaCentrale ad usare toni costruttivi per mantenere la discussione su un livello di confronto civile e utile per tutti. Anche se non servirebbero altre precisazioni, che peraltro non sono dovute, di seguito un elenco non completo delle aree sulle quali sono state effettuate operazioni di bonifica, completate tra il 2022 e il 2024: Meda - Via Adda Meda - Via Vignazzola Seveso - Via Prealpi Seveso - Via della Roggia Cesano - Via Indipendenza Cesano - Via Monte Rosa Cesano - Via De Medici Desio - Via Risorgimento Desio - Via dei Boschi Desio Via Bezzecca Desio Via Ferravilla Desio - Via Serao
    Aree nelle quali la bonifica è in corso: Seveso - Via San Clemente Seveso - Via Vignazzola Cesano - Via Indipendenza Cesano - Via Puccini Desio - Via Molino Arese Desio - Via Vicenza Desio - Via Monselice
    Il fatto di non essere informati non dà a nessuno il diritto di fare disinformazione specie su un argomento così delicato come è la prevenzione del rischio di esposizione alla diossina residua e, se mi è consentito, di mancare di rispetto a chi da decenni ci mette la faccia e le mani nei terreni contaminati dalla Diossina per mettere in sicurezza o bonificare le aree colpite dall'accidente dell'Icmesa del 1976. 

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    1. Non sono in grado di smentire che siano state eseguite o che siano in corso opere di bonifica nelle aree e vie indicate, trovo però difficile comprendere come queste possano essere state eseguite senza che ne i gruppi ambientalisti locali, ne le liste civiche fortemente ostative sulla realizzazione di Pedemontana ed estremamente preoccupate per le opere di bonifica che dovranno avviarsi a breve, si siano accorte che queste opere siano state eseguite o che sono in corso. Dando uno sguardo rapido su Google Maps, si nota che queste aree e vie sono a stretto contatto con abitazioni. Possibile che nessuno si sia accorto della bonifica in corso? Ma di che tipo di bonifica si tratta?

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    2. Gianni,

      dopo la tua comunicazione sui vari interventi di bonifica, ci sono arrivati alcuni messaggi da lettori che chiedono chiarimenti su alcuni punti. Ad esempio, ci hanno segnalato perplessità su via San Clemente a Seveso, che si trova nell’insediamento storico di Baruccana, senza capire esattamente di quale bonifica si tratti. Anche su via Monte Rosa a Cesano Maderno, che pare sia tutta asfaltata, non risulta che siano mai stati fatti interventi di bonifica, quindi è poco chiaro di cosa stiamo parlando.

      Ti chiediamo, se possibile, di fornire qualche dettaglio in più su ciascun intervento, specificando per ogni zona il tipo di operazione svolta e i riferimenti esatti, così da chiarire eventuali dubbi e dare ai lettori di questo blog informazioni più precise.

      Grazie della disponibilità.

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    3. E perchè mai dovresti cercare di smentire che siano in corso o siano state effettuate operazioni di bonifica? Dal 2012 a Desio e poi a Cesano e Seveso per qualsiasi scavo in programma nella ex zona B sono obbligatorie analisi di diossine e furani. E quindi capita che se fai le analisi trovi superamenti e devi fare la bonifica. Da questo le decine di bonifiche di cui ne ho elencato solo alcune. Possibile che nessuno se ne sia accorto? Possibile che alcuni non se ne siano accorti ma comunque non sapendo nulla commentano in stile negazionista. C'è chi ricorda ancora che nessuno ( o meglio solo pochi) fino al 2008 ha mai visto le migliaia di camion che andavano e venivano con decine di migliaia di tonnellate di terreni e rifiuti dalle discariche di Via Molinara e di Via Baraggiole a Desio, o dalle discariche ancor oggi in parte ignote a Seveso e Cesano.

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    4. Alberto Colombo, si proprio io.13 novembre 2024 alle ore 19:14

      Fare un elenco dove sono state effettuate o sono da effettuare da privati bonifiche per nuove edificazioni o di bonifiche per presenza di discariche non ha nulla a che fare con la bonifica per eliminare la diossina laddove passerà la pedemontana. Negli altri luoghi dove la diossina è presente in buona parte del nostro territorio, solo una prescrizione di ARPA del 2013 obbliga alla caratterizzazione nel caso si voglia edificare in zona B. Che dire, fare confusione è controproducente.

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    5. Dr. Del pero, scusi se insisto riproponendo l'ultimo quesito, al quale mi pare lei non abbia dato riscontro: di che tipo di bonifica si tratta? Se dello stesso tipo di quello che dovrà eseguire APL non comprendo perché su quest'ultima c'è grande allarme e su quelle invece da lei elencate tutto si sia svolto nel più assoluto riserbo. Dove avranno portate le terre inquinate? Non avranno avuto prescrizioni di eseguire i lavori con le medesime cautele per la sicurezza dei lavoratori in primis e per gli abitanti nelle vicinanze? Mi pare tutto un po' strano. Ad APL "si fanno le pulci", agli altri operatori privati non si pongono le stesse avvertenze? Non è questione di negazionismo ma di ragionamento logico. Almeno credo di proporre un ragionamento logico.

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    6. Caro Anonimo, la bonifica fisica di un sito contaminato si svolge sempre con le medesime modalità disciplinate dal D. lgs. 152/06. Quindi tutte le bonifiche dei siti che ho elencato sono dell' steso tipo di quelle "APL". E non sono fatte di nascosto, solo non si fa la gara iper vederle pubblicate su giornali locali e social. Il piano viene sottoposto a Comune e ARPA, coinvolgendo ATS, Provincia e Regione e il terreno contaminato viene portato presso impianti e discariche autorizzate dopo analisi effettuate dal soggetto interessato e da ARPA. Ma adesso faccio anch'io una domanda: ma perché i commentatori piu' sono disinformati, impreparati e incompetenti e più pubblicano post e commenti? E perché un paio di loro "sparano" contro chi da decenni ci mette la faccia e le mani nei terreni contaminati da diossina riuscire a costringere Pedemontana a riattare le regole come tutti gli altri e quindi a fare finalmente quella Bonifica che aspettiamo da 48 ani?

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  3. Ho letto la tua risposta al mio commento e ho visto che hai citato una tua intervista a Radio Popolare del 2016, in cui ribadivi la tua posizione sull'autostrada Pedemontana e sulla necessità di bonifica. Quella dichiarazione è coerente con quanto affermato alla televisione svizzera nello stesso anno, e ci mancherebbe. Tuttavia, il mio recente post – e ringrazio Brianza Centrale per aver ospitato questa discussione – puntava a mettere in luce l'approccio attuale del WWF Lombardia, e tuo in particolare, rispetto a Pedemontana.

    In sintesi, il tuo messaggio dice che l'infrastruttura autostradale e la bonifica sono due questioni separate: dichiari di essere contrario all'autostrada, ma favorevole alla bonifica perché necessaria. Su questa distinzione posso anche concordare, ma il problema è come queste intenzioni vengono tradotte nei fatti e nella comunicazione.

    Mi riferisco a diverse dichiarazioni, riportate da testate importanti come il Post e la Repubblica, che hanno suggerito una posizione più ambigua rispetto a Pedemontana. Riporto un passaggio da Il Post:

    "La maggior parte delle associazioni locali sono contrarie all'autostrada e scettiche sulle bonifiche, considerate troppo rischiose per il rischio di dispersione nell'aria. Una delle poche associazioni favorevoli è il WWF, che ha ottenuto la nomina del suo delegato Gianni Del Pero, geologo e professore all'Università Bicocca, come supervisore dei cantieri."

    In un articolo di Repubblica si legge:

    "La bonifica può essere pericolosa? Assolutamente no. Non ha dubbi Gianni Del Pero, geologo, docente della Bicocca e presidente del WWF Lombardia. Da ottobre 2023 è supervisore delle operazioni tecniche della bonifica dei terreni su cui passerà la Pedemontana."

    In un altro articolo sempre su Repubblica:

    "Fusco tiene a precisare che l'autostrada Pedemontana è stata progettata per essere ambientalmente sostenibile. Questo principio ha convinto le persone ragionevoli che si dovevano esprimere dal punto di vista ambientale."

    Queste dichiarazioni, per come vengono riportate, dipingono una Pedemontana attenta all’ambiente, accolta positivamente anche dal WWF. Qui entra in gioco una questione di greenwashing: separare il tema della bonifica da quello dell’autostrada, per quanto corretto sul piano tecnico, non evita che l’opinione pubblica percepisca una sorta di endorsement per il progetto complessivo. Al contrario, queste affermazioni trasmettono inconsapevolmente l’immagine di un WWF favorevole a un’infrastruttura che altre associazioni e comitati ritengono dannosa per il territorio.

    Inoltre, a livello di mobilitazione, ho notato una differenza tra il WWF e altre associazioni e comitati locali. Organizzazioni come Legambiente, varie associazioni ambientaliste, comitati civici, gruppi locali e partiti politici hanno dato vita a diverse iniziative sul territorio: assemblee pubbliche, conferenze, presidi e manifestazioni, per mantenere alta l’attenzione sul progetto Pedemontana. Hanno anche diffuso comunicati per tenere informati i cittadini sui progressi delle bonifiche.

    In questo contesto, invece, non mi risulta (ma posso sbagliarmi) che il WWF abbia organizzato eventi informativi rivolti alla popolazione e non ha pubblicato alcun comunicato dettagliato per aggiornare la cittadinanza sulle operazioni di bonifica, a parte qualche annuncio formale. Questo è ancor più significativo considerando che il WWF, attraverso te come supervisore delle bonifiche, è in prima linea nel monitoraggio di questi interventi.

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    1. Caro "Domenico" non metto altri punti sulle "i" e mi limito a rispondere all'ultima parte del tuo intervento. Quando chi scrive seguito le indagini per la caratterizzazione della diossina di Pedemontana (2016 e 2018) aveva curato report periodici pubblicati sui siti dei Comuni di Lentate, Meda, Seveso, Cesano, Desio e Bovisio. Quando ha fatto parte del Comitato Scientifico della Fondazione Lombardia per l'Ambiente ha fatto la stessa cosa con le analisi effettuate per l'Analisi di Rischio FLA, presentando i risultati anche in due convegni tenuti a Seveso. Chi vuole essere informato può quindi benissimo esserlo, se esce ogni tanto dal recinto dei social. Un solo accenno alla condivisione delle attività con gli "Ambientalisti": l'Associazione che rappresento ha in Lombardia oltre 15.000 soci ordinari costantemente informati e coinvolti delle attività svolte dal "WWF" che opera anche in coordinamento con tutte le altre Associazioni Ambientaliste Regionali e locali su decine e decine di criticità ambientali che continuano a colpire il nostro territorio,

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    2. Chiedo a chi è in grado di trascrivere l'audio di un'altra intervista a Radio Popolare del 2019 dopo che erano state ottenute modifiche sostanziali nel progetto operativo di bonifica dalla quale estraggo alcuni passaggi: "abbiamo ottenuto l'introduzione di sistemi di sicurezza modalità per impedire dispersioni di polveri con diossine senza semplificare le operazioni di bonifica a favore del proponente" "finalmente riusciamo afar rispettare le regole anche per pedemontana!" questo il link all'audio https://fb.watch/vQGaveGGyU/

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  4. Da grande estimatore del progetto della Pedemontana Lombarda sinceramente mi sarei aspettato per lo meno un report mensile sul sito del WWF Lombardia riguardo lo stato di avanzamento delle bonifiche, seppur questo compito potrebbe anche spettare alla stessa Pedemontana. Confido in un cambiamento per il prossimo periodo. Saluti.

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    1. Si consoli. Parecchi report sui contenuti del Piano di Bonifica, e sulle richieste degli ambientalisti che hanno chiesto e fanno parte del Tavolo Permanente sui Lavori di Bonifica (il WWF non lo ha chiesto e ci è entrato il delegato Del Pero con una solitaria autocandidatura accettata da Pedemontana) li può vedere pubblicati sul blog di Sinistra e Ambiente. (link: https://sinistra-e-ambiente-meda.blogspot.com/). C'è anche molta documentazione, non ultima quella relativa al previsto sbancamento di 2 ettari del Bosco delle Querce. Noi le informazioni preferiamo condividerle, renderle pubbliche e non tenerle nel cassetto.

      Sinistra e Ambiente Meda.

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    2. Per accedere al blog di Sinistra e Ambiente cliccare qui

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    3. Quando chi scrive seguito le indagini per la caratterizzazione della diossina di Pedemontana (2016 e 2018) aveva curato report periodici pubblicati sui siti dei Comuni di Lentate, Meda, Seveso, Cesano, Desio e Bovisio. Quando ha fatto parte del Comitato Scientifico della Fondazione Lombardia per l'Ambiente ha fatto la stessa cosa con le analisi effettuate per l'Analisi di Rischio FLA, presentando i risultati anche in due convegni tenutisi a Seveso. Chi vuole essere informato può quindi benissimo esserlo, se esce ogni tanto dal recinto dei social.

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    4. Chi vuole essere e si è informato sa benissimo che la realtà è differente da quella descritta dal delegato WWF Lombardia che fa anche il geologo. Lo studio della FLA 2018/2019, tanto per fare un esempio, era chiuso nel cassetto e solo dopo la pubblicazione integrale fatta da Sinistra e Ambiente e Legambiente Seveso, il loro pressing e la loro richiesta di diffusione pubblica, la FLA organizzò un convegno in orario impossibile (lunedì 16-12-019 ore 9.00) con solo 30 partecipanti (noi e Legambiente c'eravamo) e criticammo la modalità. Sarebbe tempo di smettere di modificare la realtà a proprio uso e consumo. Ne abbiamo trattato su: https://sinistra-e-ambiente-meda.blogspot.com/search/label/FLA.
      Sinistra e Ambiente Meda

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  5. La discussione su questo argomento prosegue qui.

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  6. Grazie per il link Sinistra & Ambiente, ma vi seguo già ovunque sia sulle pagine social che sul vostro sito, in quanto riuscite sempre a fornire informazioni dettagliate su tutta la questione. Quello che intendevo io nel mio messaggio precedente era di poter ottenere da Del Pero e da WWF Lombardia, un report mensile riferito al progresso delle lavorazioni riguardanti i vari lotti stabiliti, elencando per esempio i m3 di terra rimossa o comunque altre informazioni utili al comune cittadino a capire cosa sta facendo APL all'interno di quei cantieri tanto chiacchierati. Sappiamo quali sono le tempistiche, già comunicate da APL, ma avere un report di chi è delegato a controllare e vigilare su queste attività sarebbe molto utile a mio modo di vedere. Ringrazio in anticipo Del Pero e il WWF Lombardia nel caso riuscissero a mettere in piedi un sistema di reportistica semplice, intuitivo ed accessibile a tutti.

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    1. il report ufficiale dei cantieri di bonifica sarà reso pubblico alla stessa società Pedemontana ai soggetti coinvolti nel procedimento dopo la validazione da parte di ARPA delle analisi sui campioni di fondo scavo. Nei verbali ARPA verranno registrate le aree campionate e le analisi effettuate e nei formulari I quantitativi di materiali portati ai vari impianti e discariche. Il Geologo del WWF non ha titolo per fornire report ne ufficiali ne ufficiosi (il suo compito è quello di vigilare affinchè la operazioni di bonifica rispettino rigorosamente le norme) ma cercheremo di condividere pubblicamente le informazioni di cui entreremo in possesso.

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    2. Al Tavolo permanente sulla Bonifica da Diossina dove c'è Pedemontana, siede Sinistra e Ambiente di Meda insieme a Legambiente Seveso, Seveso Futura, Passione Civica per Cesano, Altra Bovisio, Comitato Ambiente di Bovisio, Cittadini per Lentate. Noi questa operazione di comunicazione la stiamo già facendo sia sulla Bonifica e il suo iter sia sulle attività del Tavolo Permanente. Il sig Del Pero, delegato WWF, si è però autocandidato a Pedemontana in solitaria autoproponendosi come "supervisore" ma gli unici ad avere un ruolo autorizzato di controllo e supervisione sono ARPA per la Bonifica e ATS per i cantieri. il delegato WWF non è poi tra i richiedenti di questo Tavolo (cioè gli 8 gruppi sopra menzionati). Il suo atteggiamento e le sue azioni, attuate in totale solitudine, non sono condivise da questo coordinamento. I report che noi facciamo sono basati su documentazione ufficiale e diffusi con conoscenza e consapevolezza di ciò che vi è scritto. Il nostro percorso è totalmente differente da quello individualista di Del Pero che non può fregiarsi del titolo di unico conoscitore dell'argomento bonifica, come invece fa sempre in ogni suo intervento, cercando di denigrare o sminuire il nostro lavoro e le nostre azioni. Le sue dichiarazioni sulla stampa (Repubblica etc) sono solo state strumentali a Pedemontana. Non pensiamo che la sua sia una narrazione obiettiva che rispecchia la realtà.
      Sinistra e Ambiente

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