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lunedì 2 dicembre 2024

Bosco delle Querce minacciato: attivisti e cittadini uniti contro Pedemontana


Domenica 1 dicembre 2024, diverse decine di persone si sono ritrovate al Bosco delle Querce di Seveso per una passeggiata organizzata dal Comitato No Pedemontana. L’evento aveva lo scopo di sensibilizzare la popolazione sui gravi danni ambientali che il progetto della nuova autostrada potrebbe causare al territorio.

Accompagnati dall’agronoma Anna Nicolodi, i partecipanti hanno esplorato il bosco in una cornice autunnale, scoprendone la complessità e la vitalità. “Un bosco non è una semplice somma di piante, ma un sistema delicato e interconnesso, dove ogni elemento, dal sottosuolo alle cime degli alberi, gioca un ruolo fondamentale”, ha spiegato Davide Biggi, attivista del comitato e promotore dell’iniziativa.


L’intervento previsto dalla Pedemontana, che comporterebbe l’abbattimento di circa tremila alberi e la distruzione di parte del Bosco delle Querce, è stato definito dagli organizzatori un danno irreparabile. “Questo bosco è molto più di un’area verde: è un simbolo della memoria collettiva legata al disastro Icmesa del 1976. Distruggerlo significherebbe non solo compromettere l’equilibrio naturale, ma anche sfregiare il ricordo di quegli eventi drammatici che hanno segnato la nostra comunità”, ha aggiunto Biggi.

Il Bosco delle Querce, infatti, è nato proprio come simbolo di rinascita dopo il tragico incidente chimico, diventando negli anni un luogo di biodiversità e memoria. Per questo motivo, l’intervento della Pedemontana è percepito non solo come un’aggressione all’ambiente, ma anche come una mancanza di rispetto verso il territorio e la sua storia.


Biggi ha concluso il suo intervento ribadendo l’impegno del comitato: “Continueremo a batterci affinché Pedemontana non venga realizzata. La salute del nostro territorio e della popolazione di Seveso non possono essere sacrificate in nome di un’opera insostenibile.”

La passeggiata si è conclusa con un momento di condivisione tra i partecipanti, uniti dalla volontà di difendere il Bosco delle Querce come patrimonio ambientale e culturale da proteggere per le future generazioni.

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