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Il cantiere visto da via Cadore a Seregno |
Anche a Seregno è arrivata la Pedemontana. In silenzio, senza annunci pubblici e senza la dovuta attenzione da parte della cittadinanza, è stato aperto un nuovo cantiere al confine con Meda. I primi interventi hanno già comportato l’eliminazione di un’area verde a nord della ferrovia, mentre a sud si stanno delimitando nuove aree destinate alla realizzazione della cosiddetta “Tangenziale Meda-Seveso-Seregno”.
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L'ingresso del cantire da via Cadore |
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Cartello di cantiere con la planimetria della tangenziale a nord della ferrovia |
Questa infrastruttura viaria è destinata a divorare ettari di suolo libero, compromettendo la continuità ecologica tra i comuni e spezzando definitivamente la connessione con le aree naturali che avrebbero potuto essere integrate nel PLIS GruBria.
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La delimitazione di cantiere nella zona sud |
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La delimitazione segue la curva della rotonda |
A destare forte preoccupazione è ora l’estensione delle nuove delimitazioni nella zona a sud, che sembrano non rispettare gli accordi precedentemente annunciati tra le amministrazioni di Seregno e Meda: ovvero l’eliminazione della rotonda all’interno del parco e lo spostamento del tracciato il più vicino possibile all’area artigianale.
In rosso il progetto originario. In giallo il percorso senza la rotonda |
Se le modifiche concordate non sono state recepite nel tracciato in corso d'opera, è doveroso che l’amministrazione seregnese - che si è spesa pubblicamente in tal senso, ricevendo rassicurazioni dalla controparte medese - intervenga immediatamente per verificare quanto sta realmente accadendo sul campo. È essenziale assicurarsi che si stia seguendo il tracciato corretto e non quello previsto dal progetto originario, ben più impattante.
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Il percorso della tangenziale nel PGT medese |
Il percorso della tangenzialina attraversa il quartiere Meredo di Seveso, piega verso Seregno e si insinua nel cuore del Parco Agricolo del Meredo, per poi scavalcare la ferrovia e raggiungere il quartiere del Ceredo. Con un tracciato asfaltato, si cancellano boschi, habitat naturali e aree agricole, in nome di una viabilità “migliorativa” che, nei fatti, rischia solo di peggiorare la qualità della vita dei residenti.
Le ricadute sul traffico urbano sono facili da prevedere: vie come Cadore e Wagner, già oggi congestionate, rischiano di trasformarsi in corridoi di transito per il traffico in uscita dalla nuova infrastruttura, con gravi conseguenze sulla vivibilità dei quartieri.
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Il bosco appena a sud della ferrovia recentemente "disboscato" |
A questo punto, parlare di “soluzioni alternative” appare ormai fuori tempo massimo. I lavori sono iniziati, gli alberi sono stati abbattuti, il territorio è stato violato. Ora è urgente ottenere misure compensative concrete: non semplici opere accessorie, ma interventi strutturali per mitigare l’impatto ambientale, salvaguardare quanto resta del parco, attuare ampliamenti compensativi del verde e implementare correttivi efficaci sulla viabilità urbana, per evitare che le strade cittadine vengano ulteriormente sovraccaricate.
Purtroppo, il grido d’allarme lanciato più volte dal nostro blog, dai comitati e dai cittadini è rimasto inascoltato. Né la popolazione ha reagito con la necessaria consapevolezza, né l’amministrazione comunale ha mostrato la determinazione utile a bloccare o almeno condizionare davvero l’opera.
Ora che la tangenziale sta diventando una realtà, è il momento di agire per salvare ciò che è ancora salvabile. Servono vigilanza, mobilitazione, trasparenza e una visione chiara di quale futuro vogliamo per il nostro territorio.
Continueremo a monitorare l’evoluzione del cantiere e a informare passo dopo passo tutti i cittadini.
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Vista da sud. Il tracciato della delimitazione di cantiere si allarga seguendo il perimetro della rotonda |
In seguito alla pubblicazione del nostro post e a ulteriori accertamenti, abbiamo ricevuto rassicurazioni ufficiali sul fatto che la rotonda prevista all’interno del Parco del Meredo non verrà realizzata. Ne prendiamo atto: si tratta di un primo segnale positivo che risponde, almeno in parte, alle preoccupazioni espresse da cittadini e comitati.
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Vista da nord. Si noti, in alto sulla sulla sinistra l'allargamento a semicerchio |
Tuttavia, le nostre recenti visite lungo le strade vicinali che costeggiano il cantiere raccontano una realtà ancora ambigua. Le delimitazioni visibili sul terreno sembrano seguire ancora il tracciato originario, inclusivo della rotonda, così come riportato nei progetti iniziali. Le foto che pubblichiamo a corredo di questo aggiornamento documentano con chiarezza l’estensione dell’area cantierizzata, confermando le nostre perplessità.
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L'allargamento a semicerchio |
Per questo motivo, chiediamo con forza trasparenza e chiarezza. Ci auguriamo che al più presto gli enti preposti - i Comuni di Meda e Seregno e la società Pedemontana Lombarda - pubblichino integralmente e in forma accessibile i progetti aggiornati sui rispettivi siti istituzionali. I cittadini hanno il diritto di conoscere nel dettaglio le trasformazioni che stanno avvenendo sul proprio territorio.
Per leggere gli altri post dedicati alla tangenziale Meda-Seregno cliccare qui
È meglio non leggere le decine di post segnalati. Ci si intristisce e/o ci si incazza. Pezzo per pezzo il terreno viene "mangiato" e questo non lo si recupera più..... non per qualche anno ma per sempre! Non è sentimentalismo ma semplicemente salute, equità e benessere non solo personale ma sociale (=di TUTTI) ... Sono concetti forse troppo complicati? Chiedo al mio Comune se tutto quanto è stato descritto é corretto. Se lo fosse che si farà?? Devo chiederlo con una raccomandata?
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