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domenica 28 maggio 2017

Briosco: radiografia di un fiume e di un paese quarant'anni dopo

Alcuni degli studenti del 1977 e di oggi che hanno svolto la ricerca sul Lambro
1977 - Ventiquattro ragazzi della classe 3° A della Scuola Media Statale di Briosco, con l'aiuto di due insegnanti, durante le ore libere e in parte anche in classe, hanno lavorato insieme per due mesi a una ricerca approfondita sul loro paese. Briosco, in provincia di Milano.

Lo scopo principale dell'indagine era quello di individuare le zone inquinate e le relative fonte inquinanti che, a conclusione del lavoro, dovevano essere riprtate sulla planimetria del territorio comunale.

Una pagina della ricerca tratta dal libro "La ricerca ambientale e la scuola" pubblicato da Paravia nel 1979
2017 - Quarant'anni dopo due scuole, l'I.C. Manzoni di Cologno Monzese e l'I.C. Alfredo Sassi di Renate-Veduggio-Briosco, hanno voluto ripetere la stessa esperienza. Il lavoro volto è stato presentato domenica 28 maggio presso il Mulino di Peregallo a Briosco (MB).

Ettore Fiorina apre il convegno della mattina leggendo "Requiem per una biscia d'acqua" di Carlo Annoni
 
Il Mulino di Peregallo
La discesa in canoa lungo il fiume Lambro
Presentazione della ricerca effettuata dai ragazzi delle medie di Briosco e Cologno Monzese alla presenza dei ragazzi della 3°A del 1977

sabato 27 maggio 2017

La Brianza scomparirà sotto una colata di cemento


La Lista per Biassono, con il suo Consigliere Comunale Alberto Caspani, ha informato il coordinamento ambientalista de l'Osservatorio PTCP dell'avvenuta approvazione nel CC del 2 maggio 2017 di un Masterplan concernente previsioni edificatorie sulla porzione biassonese di un'area sovraccomunale oggetto di piani di trasformazione.
Una prima ricerca a mezzo di accesso agli atti nei comuni interessati ha evidenziato che da circa un anno è stato attivato presso la Provincia di MB un tavolo di discussione ai fini della procedura d'intesa (art. 34) prevista nel Piano Territoriale di Cooordinamento Provinciale (PTCP) con i Comuni di Biassono, Vedano al Lambro, Lissone e Monza.
Oggetto della discussione, l'intenzione, riportata anche nei PGT, di operatori privati di edificare su aree ancora libere facenti parte degli Ambiti di Interesse Provinciale (AIP) nella fascia di confine dei comuni sopracitati.
Si sono tenuti già 3 incontri e sono risultate palesi le pressioni esercitate in particolare dalle amministrazioni di Vedano e di Biassono affinchè l'intesa sia concretizzata, possibilmente "al ribasso" (poche compensazioni ambientali, poca riduzione volumetrica e poche fasce di ricostruzione del verde).
A Biassono, a guida Lega Nord, la maggioranza ha dunque approvato il Masterplan che delinea le previsioni d'interventi consentiti sui terreni ricadenti nei confini comunali biassonesi.
Sono interventi preoccupanti. Si tratta di una colata di cemento costituita da capannoni ad uso produttivo industriale, commerciale e terziario direzionale con due torri di 10 piani e un certo grado di "libertà" nella configurazione dei lotti.
L'intervento, suddiviso in due fasi, dovrebbero sorgere a ridosso dell'ipotetica SP6, strada facente parte della viabilità complementare dell'autostrada Pedemontana Lombarda.
Sugli altri comuni i dettagli di quanto previsto negli AT non ci sono ancora noti.
Complessivamente per l'area AIP interessata si tratta nel complesso di 429.700 mq di CONSUMO DI SUOLO pari al 31% della superficie ancora non urbanizzata (1.391.644 mq su 1.939.440 totali) distribuiti come segue:

  • 129 000 mq su Vedano al Lambro rispetto ai 258.333 mq liberi
  • 257.036 mq su Biassono rispetto ai 293.875 mq liberi
  • 42.836 mq su Lissone rispetto agli 828.364 mq liberi
  • 0 mq su Monza dove sono previsti Servizi (che non fanno consumo di suolo ndr) su 11.072 mq liberi.
E' evidente che gli interventi più pesanti riguardano i Comuni di Biassono e di Vedano.
Il 26 maggio 2017, per accendere i riflettori sull'ennesimo pericolo di consumo di suolo per questa zona della Brianza, già pesantemente urbanizzata e sulle debolezze costituite dalla normativa provinciale sugli AIP, il coordinamento ambientalista Osservatorio PTCP ha tenuto unitamente con la Lista per Biassono (che in CC s'è espressa contro il Masterplan) e la partecipazione della Lista LabMonza una conferenza stampa distribuendo il seguente comunicato.



BRIANZA: FERMIAMO IL CONSUMO DI SUOLO!

Capannoni sfitti e aziende in condizioni precarie. L’area industriale di Biassono non ha bisogno di nuovi Masterplan, né di colate di cemento, ma di un  rilancio economico fatto aiutando le realtà esistenti, valorizzando gli ultimi terreni rimasti liberi inserendoli nei parchi del Grugnotorto e della Brianza Centrale. Si realizzerebbe così una cintura verde in linea con le indicazioni europee sulla creazione di barriere di mitigazione ambientale, dando altresì ai cittadini e ai proprietari dei lotti interessati la possibilità di sviluppare attività redditizie di carattere ecosostenibile.
Biassono, oltre ad avere un indice di consumo di suolo insostenibile (67%), fa parte della Provincia più cementificata d’Italia. Eppure si continua a pensare e a volere nuove e inutili edificazioni.
L’attuazione del Masterplan di Biassono, presentato dallo Studio Archetipo per costruire sui terreni del Consorzio Blasionum West Promotion, è il primo passo di una più vasta operazione edificatoria che interessa anche i Comuni di Vedano al Lambro, Lissone e Monza.
Un ulteriore colpo che ci priverebbe di aree libere e verdi essenziali per gli equilibri ambientali e per la valorizzazione paesaggistica del territorio.
In questa rincorsa al cemento, trovano conferma anche i timori dei gruppi ambientalisti aderenti all’Osservatorio PTCP di Monza e Brianza che da tempo giudicano insufficienti le tutele per il territorio previste nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) soprattutto in relazione agli Ambiti di Interesse Provinciale (AIP).
E’ proprio nelle aree classificate come AIP che ricade l’intervento del Masterplan per il quale è previsto solo l’obbligo d’una procedura d’intesa con la Provincia. Un intesa che consentirebbe solo parziali compensazioni ambientali e qualche riduzione di volumetrie, permettendo comunque l’edificazione e il consumo di suolo.
Solo la voce dei cittadini può allora bloccare questa colata di cemento che non porta benefici pubblici, ma finisce per arricchire i pochi e soliti noti.

SERVE UN REFERENDUM PER DIRE NO ALLA CEMENTIFICAZIONE DI BIASSONO E DELLA BRIANZA

Contro l’emergenza Masterplan, è oggi necessario che i biassonesi prendano posizione. Dopo l’approvazione della “Valutazione di procedibilità e ammissibilità della proposta di Masterplan per l’attuazione dell’ATR1”, la delibera che il 2 maggio scorso ha dato il via al disegno di cementificazione degli ultimi 300mila metri quadrati verdi al confine col Comune di Lissone (con volumetrie non inferiori al milione di metri cubi), non resta che l’indizione di un referendum consultivo: strumento previsto dall’articolo 25 (Capo VI) dello Statuto Comunale, ma pienamente efficace in presenza del relativo regolamento (che dovrà essere adottato quanto prima, essendo Biassono inadempiente alle procedure fissate nello Statuto e in base alle quali il regolamento andava approvato entro un anno dal 2004).
Lista per Biassono, appoggiata da tutte le associazioni che compongono l’Osservatorio PTCP di MB, intende costituire un comitato referendario aperto per chiedere ai cittadini di pronunciarsi contro un progetto inutile, devastante per l’ambiente e sul quale pende oltretutto un ricorso al Tar.
Secondo le disposizioni dell’articolo 25 dello Statuto Comunale, per andare al voto occorre raccogliere un quinto delle firme degli elettori biassonesi (inclusi i ragazzi fra i 16 e i 18 anni), pari a circa 2000 sottoscrittori. 

E la risposta dovrà essere un “NO” senza appelli:
  1. NO a costruire nuovi edifici industriali e commerciali su una superficie coperta massima di 90mila metri quadrati (40+50 in due fasi distinte) e 180mila di superficie lorda di pavimento (60+120);
  2. NO alla scomparsa del confine naturale di divisione fra i Comuni di Biassono, Lissone, Vedano e Macherio, saldando i nostri territori in un’unica grande periferia urbanizzata da Milano al cuore della Brianza;
  3. NO all’alterazione delle già precarie condizioni climatico-ambientali del nostro territorio (surriscaldamento delle temperature medie, riduzione dell’abbattimento delle polveri sottili, perdita dell’habitat di riproduzione e attraversamento avi-faunistico);
  4. NO allo sfregio paesaggistico degli ultimi spazi liberi e verdi.
Lista per Biassono
Coordinamento ambientalista Osservatorio PTCP di MB


 

Il regolamento del verde a Lissone

Immagine tratta dal sito del Comune di Lissone
Il comune di Lissone (MB) ha approvato un nuovo regolamento che ha l’obiettivo di tutelare il verde come bene comune, sia negli spazi pubblici sia in quelli privati.

Tra i punti salienti
  • Particolare tutela per alberi con circonferenza del tronco di almeno 80 cm e per piante di qualsiasi dimensione facenti parte di architetture vegetali con più di 50 anni. L’abbattimento deve essere autorizzato dall’Ufficio ecologia ed un numero uguale di esemplari deve essere reimpiantato a  compensazione . Nel caso di alberi con circonferenza superiore a 250 cm è richiesta la perizia di un tecnico abilitato con competenza in arboricoltura. E’ prevista una protezione specifica per gli alberi monumentali e per formazioni in macchie arboree.
  • Obbligo  per i proprietari di aree a verde private di effettuare interventi periodici di pulizia, taglio dell’erba, rimonda delle porzioni di chioma secche, difesa da parassiti e interventi necessari a tutela della pubblica incolumità.  Vietati  gli interventi di capitozzatura  (ammessa solo per gelso e salice).
  • Nel caso di nuove costruzioni, la documentazione relativa dovrà includere una planimetria riportante gli alberi presenti nell’area e l’indicazione di quelli da abbattere – previa autorizzazione subordinata alla reintegrazione con nuovi alberi in sostituzione di quelli rimossi.
  • Divieto di raccogliere fiori e frutti, accendere fuochi e abbandonare mozziconi accesi nelle aree verdi.

venerdì 26 maggio 2017

Bicipace colora le provincie di Milano e Varese


di Silvia Valenti, Ufficio stampa Legambiente Lombardia

Domenica 28 maggio 2017 torna Bicipace, giunta quest’anno alla 35esima edizione. La carovana in bicicletta, che nella passata edizione ha visto la partecipazione di 2mila ciclisti, attraversa i territori del varesotto e dell’alto milanese, portando i colori dell’arcobaleno in ben 42 comuni: da Abbiategrasso a Gallarate, passando da Somma Lombardo, Olgiate, Legnano e ancora Busto Arsizio, Saronno, Castellanza, Lainate, Rho e tanti altri. L’arrivo per tutti è previsto alla splendida Colonia Fluviale di Turbigo per un pranzo conviviale. E poi ancora musica dal vivo, animazione e giochi per adulti e piccini, Truccabimbi, Ludobus, “Conoscere gli alberi”, massaggi shiatsu e la visita guidata al Mulino del Pericolo.

«Siamo orgogliosi che quest’anno Bicipace si faccia promotrice della campagna #salvailsuolo, che propone l’iniziativa dei Cittadini Europei People4Soil, sostenuta da 500 organizzazioni appartenenti a gran parte dei Paesi dell’Unione Europea. Durante l’evento sarà possibile firmare la petizione che chiede un quadro legislativo a tutela del suolo da speculazioni edilizie, dalla contaminazione e dall’erosione – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – La bellezza dei paesaggi che ci circondano è un patrimonio importante che va difeso dalle minacce del cemento e scoperto anche con giornate come questa».

Non solo il piacere di condividere una giornata di attività all’aria aperta, immersi negli splendidi panorami della campagna lombarda, ma anche la solidarietà è un elemento che caratterizza questo evento. Bicipace sostiene due progetti: il primo promosso da Les Mamans d’Afrique Onlus con la Scuola di Babele che prevede la creazione di un laboratorio di sartoria associato a un corso di alfabetizzazione rivolto a 20 donne e ragazze del villaggio di Agbanou, in una delle zone più povere del Togo; il secondo sarà invece realizzato in Congo dall’Associazione Amici Sostenitori dei Bambini di Don Crispino Onlus che, oltre a promuovere la scolarizzazione dei bambini, aiuta famiglie e piccole comunità a soddisfare i bisogni primari.

«Legambiente si fa promotrice di un’iniziativa che unisce aggregazione, solidarietà e cooperazione, alla riscoperta di una mobilità sostenibile – dichiara Flavio Castiglioni, Coordinatore di BiciPace – Questo evento, però, si fa anche testimonianza di come l’utilizzo della bicicletta sia sempre più diffuso e pertanto vada sostenuto e incentivato da parte della amministrazioni comunali. Chiediamo un’attenzione maggiore alla sicurezza dei ciclisti e una valorizzazione attraverso sistemi di piste ciclabili della valle dell’Olona e del parco del Ticino».

Il programma prevede anche momenti di musica e intrattenimento con i Ciapa No e i Rock Around The Pop, lo spettacolo del gruppo teatrale I Sbandattori, il Truccabimbi, il Ludobus a cura di Dire, Fare e Giocare, la visita guidata al Mulino del Pericolo, e poi laboratori, animazione ed una lettura animata a cura dell’Associazione Teatro Dietro Le Quinte. Per informazioni sui tutti i percorsi, gli orari delle partenze nei diversi comuni e prenotazioni: www.bicipace.org

Il romanzo di Milano: una storia lunga 500 anni

Venerdì 26 Maggio 2017
ore 18,15
Sala Civica Monsignor Gandini
Via XXIV Maggio, 10
Seregno

In occasione dell'inaugurazione della quinta edizione del festival storico-letterario "Voci della Storia"  
Tito Livraghi presenta il suo nuovo libro "Il romanzo di Milano"

Con proiezione di immagini e reading a cura di Nellina Galla
Modera l’incontro Eva Musci
Ingresso libero, fino a esaurimento posti

Le città somigliano a un grande teatro. Le quinte sono le vie, le case, le chiese, le fabbriche, i negozi. Gli attori sono gli abitanti, che hanno costruito e continuano a costruire la trama dello spettacolo, interpretandola. Sul palcoscenico si sono esibiti milioni di comparse e primi attori. A volte è stata rappresentata una commedia, a volte una tragedia.

La casa al civico 14 di via Borgonuovo è stata completamente distrutta dai bombardamenti del 1943. Dopo la ricostruzione si ritrova senza memoria. Gli uomini non lo sanno, ma le case sono vive, vedono, pensano, giudicano; il loro cervello si trova nella chiave di volta del portone. Casa Landriani, la più antica della via, viene incaricata dalle altre di raccontarle la loro storia. E lei incomincia dal 1491, quando è nata. Ne esce una storia milanese lunga cinquecento anni, narrata come un romanzo, ma con attori veri.


Tito Livraghi, milanese, medico, è noto a livello internazionale per avere proposto un innovativo metodo per la cura dei tumori epatici. È l’autore più citato nella letteratura radiologica. Amante della fotografia, dei viaggi, della montagna e grande conoscitore e cultore della storia di Milano, ha pubblicato svariati volumi, fra i quali A spasso con la storia di Milano; Milano: i luoghi e la storia (Meravigli, 2014) e il fortunato romanzo storico La Riviera di Milano (Meravigli, 2015).

giovedì 18 maggio 2017

Sagraria 2017 presenta il progetto Fragenziane: insieme per la difesa della biodiversità


di Silvia Baldo, responsabile Oasi LIPU Cesano Maderno

Il 20 e il 21 Maggio presso l’I.I.S. “Luigi Castiglioni” di Limbiate, si terrà “Sagraria 2017” la tradizionale festa di fine anno scolastico.

Tra le molte attività proposte, si segnala in particolare il seminario che siterrà nella mattinata di Sabato 20 Maggio 2017 dal titolo “IL PROGETTO FRAGENZIANE: INSIEME PER LA DIFESA DELLA BIODIVERSITA’ ”.
Aprirà il seminario la dirigente scolastica Prof.ssa M. C. Scarpini.
Durante il convegno interverranno i rappresentanti dei partner coinvolti nel progetto per illustrare lo stato di avanzamento dei lavori, iniziati nel 2015.

A conclusione della mattinata i partecipanti verranno accompagnati a visitare un’aiuola realizzata presso l’istituto stesso per il monitoraggio della Genziana e verrà offerto un rinfresco.

L’evento rientra in una delle azioni previste nel “Progetto FraGenziane Fragmented Gentiana pneumonanthe populations, habitats and associated fauna in local ecological network” iniziato nel 2015 i cui capofila sono il Parco Regionale del Monte Barro e il Centro Flora Autoctona della Regione Lombardia affiancati da Parco Regionale delle Groane, Consorzio Parco Brughiera Briantea, Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Milano Bicocca, Università degli Studi di Pavia, Associazione LIPU onlus e Istituto di Istruzione Superiore Luigi Castiglioni oltre a degli Distretto Florovivaistico Alto-Lombardo WWF Lombardia.


Fiabe nel bosco all'Oasi Lipu di Cesano Maderno

Sabato 20 maggio 2017, ore 21

Visita guidata serale alla ricerca di civette, allocchi e di altri piccoli abitanti del bosco.

Sabato 20 Maggio è in programma una notturna “speciale” durante la quale i bambini dai 5 anni in sù verranno  accompagnati dai giovani volontari Lipu in una visita guidata tematica.

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA allo 0362.546827, POSTI LIMITATI.

In caso di maltempo l’evento verrà rinviato a sabato 27 Maggio.
Donazione richiesta a partecipante:
bambini € 5; bambini Soci Lipu € 3

mercoledì 17 maggio 2017

Il Lambro torna a scuola (1977-2017)


di Paolo Pirola, Associazione Culturale Brianze

L'iniziativa "Il Lambro torna a scuola 1977-2017" nasce dalla "scoperta" di un libro edito da Paravia nel 1979 in cui si dedica grande spazio ad una ricerca effettuata dalla terza media sez A  di Briosco nel 1977, relativa al fiume Lambro e al problema ambientale (Radiografia di un fiume e di un paese).


A distanza di 40 anni abbiamo pensato, come associazione culturale Brianze (www.brianze.it) di ripetere questa ricerca, per confrontarla con la precedente. A tal fine abbiamo coinvolto le Scuole Medie di Briosco, cui si sono aggiunte quelle di Cologno Monzese, grazie alla passione per il Lambro di un docente che ivi insegna.


Abbiamo poi coinvolto alcune associazioni della parte settentrionale del fiume ( Associazione Canoa Pusiano), soggetti privati (Tecnologie Impresa Cabiate - Albergo Ristorante Il Corazziere Merone), la Cooperativa Aretè ( storico Mulino di Peregallo a Briosco) e, naturalmente, comune di Briosco, Brianzacque e Parco Regionale Valle Lambro, che hanno contribuito economicamente alla realizzazione del progetto.


In estrema sintesi, il progetto prevede la campionatura delle acque del Lambro effettuata dai ragazzi a Merone/Pusiano, Briosco e Cologno ( nord- centro - sud ). Il conferimento dei campioni in laboratori attrezzati per l'analisi (grazie alla disponibilità di Tecnologie Impresa), con la possibilità di un coinvolgimento diretto degli studenti. Prevediamo inoltre l'intervento di un esperto di analisi IBE (indicatori biotici), profondo conoscitore del Lambro.


Il lavoro comprende anche:
  • Interviste a imprenditori, cittadini, rappresentanti delle istituzioni - sempre sul modello della ricerca 1977 - , per confrontare la mutata sensibilità ambientale di oggi con quella di allora.
  • La pubblicizzazione e la divulgazione di questa ricerca, con gli strumenti più idonei.
  • Una manifestazione finale di chiusura, presso il Mulino di Briosco, aperta a tutta la popolazione della valle, che potremmo definire "Festa del Lambro". Abbiamo poi invitato  gli ex ragazzi classe 1963 e i professori protagonisti della ricerca di allora per confrontarli coi ragazzi di oggi; mettendo a disposizione canoe ed accompagnatori per alcune discese lungo il fiume.
Il piccolo sogno sarebbe poi quello di istituire con le stesse scuole una sorta di osservatorio permanente delle acque del Lambro, ripetendo ogni anno analisi e divulgazione dei dati.


Per prenotare il giro in canoa: Fabio 3356846108
Per prenotare la visita al Mulino: Gabriella/Paolo 3338024913

sabato 13 maggio 2017

Vertemate con Minoprio: una conferenza itinerante in Brughiera alla scoperta delle piante spontanee da gustare in cucina


a cura del Comitato per il Parco regionale della Brughiera

DOMENICA 21 maggio 2017 escursione la mattina in Brughiera alla "caccia" di erbe spontanee per la cucina. Una nostra tradizionale escursione alla sua 4^ edizione!

Un percorso verso l’Abbazia di Vertemate seguendo le erbe spontanee
Scopriamo i luoghi di Vertemate - Minoprio e le piante spontanee da gustare in cucina


Le quote di iscrizione all'escursione sono completamente devolute al Comitato dai curatori della "conferenza itinerante sulle erbe" Pietro e Stefania per aiutarci con le tante spese che affrontiamo durante le nostre iniziative (e li ringraziamo ancora, per questo).

Chi sceglie di condividere con noi anche il pranzo alla sede della Cooperativa di Minoprio a fine escursione, segua le indicazioni della locandina e potrà assaporare l'ottima cucina di Michele (ristoratore del Time Cafè) con il seguente menù a €. 15,00 per persona:
  • Risotto Borragine e Toma
  • Ossobuco al Chianti con Funghi e Polenta
  • Torta di Mele e Menta
  • 1/4 di Vino  o 1 birra Piccola o 1/2 Acqua e Caffè
PRENOTATEVI....

mercoledì 10 maggio 2017

Grave furto ai danni di Legambiente all'interno del Parco del Grugnotorto


di Angelo Fabretto e Ivan Fumagalli, Legambiente Cinisello Balsamo ONLUS 

Una brutta notizia per la nostra Associazione. Ieri pomeriggio abbiamo trovato recisa la recinzione sul retro del Centro di Educazione Ambientale in via Cilea angolo via Giolitti e scassinati i lucchetti del deposito dove tenevamo tutte le attrezzature per la manutenzione del Parco Grugnotorto Villoresi. Probabilmente stanotte, dei delinquenti sono entrati e ci hanno rubato il trattorino, la trancia BCS, un tagliaerba professionale, due  decespugliatori (di cui uno appena acquistato),  due biciclette che usavano i volontari e altro materiale per la cura del verde.  Praticamente si tratta di tutta l’attrezzatura che il Circolo utilizzava per tenere in ordine le aree verdi che ci hanno assegnato nel Parco.

Si tratta di un danno del valore stimato di oltre 10.000 euro. E questo dopo che pochi anni fa avevamo subito un altro grosso furto (la tensostruttura bianca che era ubicata nel Parco in prossimità della vecchia casetta di legno). Anche in quel caso la somma stimata del danno era di circa 8-9.000 euro. Con pazienza avevamo raccolto in questi  anni meno della metà della somma attraverso donazioni, pranzi ed iniziative specifiche di raccolta fondi, tanto da farci mettere in cantiere il suo ripristino l’estate prossima anche attraverso altri fondi ricevuti attraverso progetti che partono quest’anno.
Ora siamo ancora a terra e veramente sconfortati. Tra l’altro se con il furto della tensostruttura abbiamo potuto supplire in qualche modo, senza gli attrezzi agricoli non possiamo resistere molto, l’erba cresce e la manutenzione non può essere troppo rimandata.

E’ triste vedere che nonostante ci mettiamo tempo e lavoro volontario, qualcuno non si fa il minimo scrupolo di rubare le preziose attrezzature che riusciamo ad acquistare con l’aiuto di tutti.
Non sappiamo ancora come affrontare questo secondo grave furto e nei prossimi giorni cercheremo di capire come far fronte.

Contiamo fin da subito comunque sulla vostra comprensione e solidarietà.

Se vuoi contribuire puoi:
  • indicare il codice fiscale 94576460151 nell'apposito spazio dedicato al 5x1000 in fase di dichiarazione dei redditi. In questo caso a voi non costa nulla ma a noi potrà far comodo quando incasseremo gli importi relativi.
  • donare l'importo che ritieni più opportuno attraverso un bonifico bancario. L' IBAN è IT87M0886532930000000172859 mentre la causale deve essere "Donazione a fini istituzionali". È importante mettere questa causale perché in questo modo l'importo sarà detraibile nella prossima dichiarazione dei redditi e recupererete dal 20 al 38% della somma versata (a seconda del regime fiscale vostro o della vostra azienda) l'anno successivo.
  • lasciare un'offerta presso i banchetti che faremo in occasione dei prossimi eventi (il primo sarà il Banco del Riuso il 21 maggio in Piazza Costa dalle 10 alle 18 nell'ambito della Festa del VO.CI.). 
  • reperire sul mercato o da conoscenti e amici macchinari agricoli del tipo di quelli che ci hanno rubato. In questo caso contattateci preventivamente perché le caratteristiche di questi macchinari devono essere valutati insieme.
Nelle prossime settimane organizzeremo delle cene e/o dei pranzi di raccolta fondi, potete fin da subito offrire il vostro aiuto per l'organizzazione e/o partecipare alle stesse invitando parenti e amici.

Legambiente Cinisello Balsamo Onlus
Web -
cinisellobalsamo.legambiente.org
FB - facebook.com/legambientecinisello
Flickr - flickr.
com/legambientecinisello

martedì 9 maggio 2017

Herpethon 2017: gli Amici della Natura di Triuggio presentano l'iniziativa "Allarme rosso anfibi"


Venerdì 12 maggio 2017 alle ore 21 si terrà il secondo appuntamento organizzato dagli Amici della Natura di Triuggio con Herpethon, la Campagna Salva Anfibi.

Luciano, uno dei volontari, presenta così l'iniziativa: "Conosceremo i  pericoli e le minacce causa della drastica riduzione  e quali strategie possiamo  mettere in atto per conservare  gli anfibi del nostro territorio."

I relatori saranno   Maurizio Valota  naturalista e divulgatore scientifico  e Cristian Civati  presidente dell' Associazione l'Ontano di Montorfano.

La serata è adatta a tutti, ingresso libero.

domenica 7 maggio 2017

La Regione cede il timone di Pedemontana, l'opera è diventata una patata bollente

di Dario Balotta, responsabile trasporti Legambiente Lombardia

A sorpresa il c.d.a. di Pedemontana ha nominato Giuseppe Sambo Direttore generale della Società che assume contestualmente anche il ruolo di Direttore tecnico operativo, nonchè Responsabile unico dell'opera (ferma da svariati mesi). Si tratta di un dirigente indicato dall'azionista minoritario di Serravalle che detiene il 13% della concessionaria controllata da Regione Lombardia che a sua volta detiene l'85% delle azioni di Pedemontana.

La Regione ha ceduto il timone del comando ad un socio privato, dopo la fallimentare gestione di Di Pietro per condurre una nave che è  rimasta senza soldi per comprare il carburante. Infatti lo scorso anno il bilancio ha registrato ben 22 milioni di perdite e quest'anno ne sono previste altrettante.

Nessuno pensa sia possibile la ripresa dei lavori. Infatti  Banca Europea Investimenti e Cassa depositi e Prestiti sono titubanti, e le banche italiane hanno fatto sapere che non sono proprio disponibili a finanziare l'opera. A convincerle non sono bastati neppure i 450 milioni di garanzia regionale e i 350 milioni di defiscalizzazione, veri e propri aiuti di Stato, vietati dall’Unione Europea, cui si è ricorso per finanziare ,senza successo, l’opera. Se le banche non si fidano a  sostenere l’infrastuttura, vuol dire che il mercato ha bocciato il progetto.

Un'eventuale ripresa dei lavori incontrerebbe il pesante macigno della diossina visto che il tracciato dovrebbe attraversare i terreni della ex Icmesa a Seveso. I tre tronconi aperti, i due pezzi incompleti delle tangenziali di Como e Varese e la tratta Cassano Magnago-Lentate sono praticamente inutilizzati, date le tariffe "salatissime", doppie rispetto a quelle della media nazionale. I Comuni chiedono invano compensazioni e mitigazioni che sono sempre più inattuabili.

Da Santa Maria Hoè a Casternago: una passeggiata tra le bellezze della Valletta


Oltre 100 persone hanno partecipato alla passeggiata organizzata dalla Pro Loco di Rovagnate domenica 30 aprile 2017 nell'ambito delle proposte di "Sei in Brianza".

La partenza ha avuto luogo dalla Casetta degli Alpini di Santa Maria Hoè; dopo un breve tragitto si è giunti ad Hoè Inferiore dove si è potuto visitare Villa Semenza, monumento di interesse nazionale.


L'ingresso alla corte principale avviene da un portale settecentesco.


L'edificio posto ad ovest è la parte più antica; una pietra collocata sul frontone di ingresso al locale del torchio porta la data del 1588. Il corpo centrale dovrebbe risalire al sei-settecento; presenta sei colonne in Arenaria di Malnate (pietra molera), pavimento in granito e volte ad archi incrociati.


Notevoli le sale di rappresentanza: il salone principale di circa 130 mq presenta un pavimento in "seminato alla veneziana" con motivi decorativi. Sempre a pian terreno troviamo la biblioteca, un salotto con pianoforte, la sala del biliardo e la sala da pranzo.

 

Dal porticato si diparte un ampio scalone, forse opera dell'arch. Richini, che porta ai piani superiori.


Nella zona ad est del complesso si trova una seconda corte, dove in origine si affacciavano gli edifici rurali, ora adibiti ad abitazione.


Il complesso comprende anche una cappella privata, posta a sud-est, risalente al XVIII secolo.

 

Notevole il giardino, anch'esso tutelato.

 

La proprietà originaria era della famiglia Erba, che nel 1621 si imparentò con gli Odescalchi; il marchese Alessandro Erba sposò infatti Lucrezia Odescalchi, sorella del futuro Papa Innocenzo XI. Dopo diversi passaggi di proprietà avvenuti tra la prima metà dell'800 e l'inizio del '900, la villa appartiene oggi alla Famiglia Semenza.


Notevole la cantina che nasconde un cunicolo utilizzato come "passaggio segreto" per uscire di nascosto dalla villa.

Viene aperta al pubblico solo in alcune occasioni - come ad esempio le Giornate FAI - o può essere affittata per ricevimenti.


Usciti dalla villa e costeggiata la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Hoè, ci si è addentrati lungo il sentiero che conduce alla località di Perego. Lungo il percorso si è potuta vedere una "croce della peste" a testimonianza della pestilenza che colpì questi luoghi verso il 1630.

 

Arrivati a Perego si è potuto visitare il cinquecentesco "chiostro di San Giovanni", dove gli organizzatori hanno offerto un piccolo rinfresco.

 
 

Risaliti alcuni sentieri panoramici verso la Valcurone si è giunti prima alla "collina dei cipressi" e successivamente alla frazione di Galbusera Nera dove era prevista la sosta per il pranzo.

 
 
 

Nel pomeriggio, raggiunta la vicina frazione della Galbusera Bianca, si è visitato il piccolo borgo, ora sede dell'Oasi WWF della biodiversità, e la chiesetta di San Francesco risalente al 1841 sorta sul sedime di un oratorio del Cinquecento.

 

La piccola navata è ingentilita da una fronte neoclassica a timpano e mezzaluna e un protiro ben delineato retto da due colonne ioniche.

 

Saliti verso la frazione Monte il gruppo ha poi raggiunto la chiesetta di San Martino a Casternago dove si è conclusa la passeggiata.