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martedì 12 luglio 2011

Case nel Parco Brianza Centrale: chi ha consigliato l’acquisto dell’area all’interno del PLIS?


A proposito delle edificazioni di case all'interno del Parco Brianza Centrale deliberate dal consiglio comunale di Seregno pubblichiamo l'intervento della consigliera Maria Teresa Viganò apparso sul notiziario comunale on-line e l'interpellanza della consigliera Giuseppina Minotti sulla lettera del FAI sullo stesso argomento.

Case nel PLIS? No, grazie

di Maria Teresa Viganò (gruppo consiliare degli Apoti)
tratto da "Seregno inform@" - luglio 2011

Nella seduta del 7 giugno scorso il consiglio comunale è stato chiamato ad esprimersi a riguardo di una decisione non certamente tecnica, come qualcuno ha voluto tentare di far credere.

E’ stata infatti una delibera quanto mai politica quella riguardante la permuta di un terreno comunale sito in via Ancona con un altro appezzamento, sempre situato all’interno del parco, in via alla Porada e di proprietà di cittadini seregnesi. Sempre che si usi l’aggettivo “politico” nel suo significato originale, ovvero l’arte di governare la “polis”, la città, per il bene di tutti. Gli Apoti, in linea di principio, sono certamente d’accordo sul fatto che alle famiglie interessate dallo sfratto per la realizzazione della pedemontana debba essere riconosciuta una degna sistemazione sul territorio di Seregno; la nostra contrarietà è sulla scelta dell’ubicazione dove costruire queste tre abitazioni, che non poteva essere all’interno del PLIS.

Ci sono almeno quattro ragioni che motivano il nostro voto contrario, e cerchiamo di spiegarle:
1. chi ha consigliato l’acquisto dell’area all’interno del PLIS, quando è noto che nei parchi è proibita la costruzione di immobili residenziali?
2. perché non è stata accettata la nostra proposta di proporre le nuove costruzioni all’interno del P.L. (piano di lottizzazione) San Giuseppe, un’area molto più vicina alla zona dove queste famiglie attualmente vivono, nel rispetto della loro storia e del contesto sociale condiviso fino ad oggi?
3. la legge 12 di Regione Lombardia permette, in caso di esproprio per interesse pubblico, la riallocazione, ma non definisce dove e, a nostro parere, si potevano evitare i parchi
4. per quale motivo si è enfatizzata l’importanza di stilare un documento di salvaguardia dei confini del PLIS, quando si era già pensato di disattenderlo, con la sterile giustificazione che sarebbe stata l’unica deroga?

A noi sembra schizofrenico votare un documento all’unanimità per poi, alla prima occasione, non rispettarlo.

Questi amministratori hanno giustificato il loro operato con motivazioni legate al disagio che stavano vivendo alcune tra le famiglie interessate all’esproprio. Un buon amministratore non può prendere decisioni sull’onda dell’emotività, ma deve pensare alle ricadute che nel tempo darà una simile scelta. Noi pensiamo al tempo in cui dovremo dare delle risposte ai cittadini che subiranno gli espropri per il quadruplicamento della linea ferroviaria Milano - Chiasso: è pura miopia politico – amministrativa scaricare sui futuri amministratori responsabilità che nascono dalle nostre decisioni lacunose di oggi che hanno creato un pericoloso precedente. Siamo contenti che si è arrivati ad una conclusione della vicenda, ma ricordiamo che una volta approvata una deroga sarà difficile negarla ad altri. Come valuteranno allora l’urgenza, il bisogno, il disagio? Potranno ancora dire che i cittadini sono tutti uguali, oppure per quelli che arrivano dopo è tanto peggio per loro?


Interpellanza sulla lettera del FAI

di Giuseppina Minotti (gruppo consiliare Federazione della Sinistra)

Come intende rispondere l’amministrazione di Seregno alla lettera nella quale il FAI (Fondo Ambiente Italiano)  sostiene la protesta di coloro che sono contrari alle nuove edificazioni nel PLIS?

Signor sindaco,
dovrebbe essere a conoscenza della lettera che il FAI (Fondo Ambiente Italiano) ha fatto pervenire al Presidente della Provincia di Monza e Brianza e all’Assessore alla Pianificazione Territoriale e Parchi della stessa provincia.

La lettera si riferisce alla possibilità concessa dai comuni di Seregno e Macherio di costruire all’interno del PLIS in deroga al regolamento dello stesso e con la scusa dell’urgenza derivante dagli espropri relativi all’autostrada Pedemontana.

Contro tale decisione si erano levate le proteste di molti cittadini ed associazioni e soprattutto del coordinamento Insieme in rete per uno sviluppo sostenibile e di Brianza Centrale.

Il FAI appoggia la sostanza di queste proteste facendo riferimento all’elevatissimo tasso di consumo di suolo in Brianza e sostenendo che “La scelta localizzativa per la realizzazione delle nuove abitazioni, è avvenuta senza bilanciare la necessità di nuove costruzioni con la perdita di matrici ambientali di rilievo, in variante agli strumenti di pianificazione locale. Nel caso di Seregno le nuove edificazioni ricadono all’interno del PLIS Brianza Centrale, mentre, nel caso di Macherio, parzialmente in aree definite strategiche dal punto di vista agricolo e forestale.”

Chiedo, signor sindaco, quali sia la risposta dell’amministrazione di Seregno.

Cordiali saluti

Leggi qui la risposta all'interpellanza.

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