Ricordiamo che giovedì 28 luglio è previsto un presidio, organizzato dal comitato SOS Parchi, per protestare contro la nuova legge regionale sui parchi. Tra le varie iniziative di SOS Parchi cè stata anche quella di inviare una cartolina via e-mail chiedendo fra le altre cose di "rispettare la pianificazione dei parchi senza distruggerla con devastanti deroghe".
L'assessore regionale Colucci ha risposto via e-mail dichiarando che "è da più di vent’anni che le opere pubbliche possono essere realizzate in deroga. Lo prevede già la legge vigente. Con questa proposta di legge si è voluto semplicemente adeguare la normativa alle nuove disposizioni vigenti. Non si pensi che si possa derogare per realizzare autostrade o aeroporti , per i quali, già da anni, vigono procedure abbreviate (legge obiettivo, procedure per la localizzazione di interesse statale, etc.). La Pedemontana, ad esempio, non è certo stata realizzata con le deroghe della Regione".
Paolo Conte, coordinatore di "Insieme in rete per uno sviluppo sostenibile" ha prontamente replicato che: "l'esempio scelto da Colucci su Pedemontana non è certo dei più indovinati. Basti osservare la vicenda del Parco Regionale Naturale Bosco delle Querce dove, grazie proprio ad una DEROGA concessa da Regione Lombardia con l.r. 15/2008 sulla l.r. 60/85 che aveva istituito il vincolo di inedificabilità assoluta all'interno del perimetro del Parco stesso, si sta permettendo ad Autostrada Pedemontana di fare scempio di 1/3 del bosco - tanto è infatti il quantativo totale del piano degli espropri, temporanei e non, reso pubblico da Pedemontana - violando quel perimetro sacrale purtroppo sancito dal 1976 dall'emissione in atmosfera della diossina dell'ICMESA all'interno della ex-zona A, e per pudore taccio sul timore che il territorio ha a riguardo della movimentazione dei terreni delle ex-zone B ancora inquinate di diossina che la cantierizzazione di Pedemontana porterà con se. Su tutto questo e sul mancato governo ed investimento economico di Regione Lombardia nei riguardi delle opere di mitigazione e compensazione ambientali (nelle quali non è stato investito un solo centesimo del bilancio regionale) è solamente scandaloso il silenzio istituzionale sino a qui perpetrato nonostante tutti gli stimoli pervenuti dalle associazioni ambientaliste che da anni operano sul territorio interessato dal passaggio di questa inutile e devastante opera autostradale che cancellerà ampi brani del paesaggio regionale lombardo famoso per secoli in tutto il mondo (ricordo fra tutti anche la cancellazione di uno degli ultimi boschi di pianura il Bosco della Moronera che verrà spazzato via nell'indifferenza generale)".
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