Lo scorso 26 giugno è stato firmato dal Presidente del Parco Grugnotorto Villoresi e dai sindaci di Desio e Seregno il Protocollo d’intesa per dare il via alla nascita di un grande parco che collegherà Seregno con i Comuni a nord di Milano.
Nel comunicato stampa diffuso dal Comune di Seregno abbiamo letto la seguente dichiarazione del Sindaco Giacinto Mariani «Con questo Protocollo mettiamo le basi per dare alla Brianza un «super parco» di oltre 1.600 ettari con un bacino potenziale di utenti di oltre 300 mila abitanti. Ma non ci possiamo accontentare. Per questo lo scorso aprile ho lanciato ai Sindaci di nove Comuni (N.d.r. Albiate, Cabiate, Carate Brianza, Cesano Maderno, Giussano, Lissone, Mariano Comense, Meda e Seveso) la proposta di aderire al progetto, vincolando a verde le aree di confine con il “super parco”»
Purtroppo queste buone intenzioni sono state contraddette dalla notizia che l'amministrazione comunale seregnese, per far cassa, ha modificato la destinazione d'uso di un terreno agricolo di sua proprietà - posto al confine con il Comune di Albiate ed in prossimità del Parco Brianza Centrale - trasformandolo in produttivo. E' paradossale che, mentre esorta le altre amministrazioni a tutelare i terreni confinanti con il parco, la Giunta di Seregno faccia l'esatto contrario.
«Evitare una cementificazione degli spazi inedificati è sempre stato un nostro obiettivo, ma non abbiamo mai nascosto di voler valorizzare questo terreno», questa la frase contraddittoria che l'assessore Mazza ha utilizzato per "giustificare" la modifica. Questa frase, purtroppo, rivela anche che per questa amministrazione il verde non è un valore.
La coerenza non è mai stato il punto forte dell'Amministrazione comunale seregnese, ma questa volta crediamo si sia superato ogni limite.
Pgt: il Pd abbandona il «tavolo»
tratto da Il Cittadino del 30/6/2012
(p.col.) «Non parteciperemo più ad alcun tavolo inerente il Piano di governo del territorio». Il capogruppo Mauro Ballabio ha uffìcializzato così giovedì, in Consiglio comunale, la polemica presa di posizione del Partito democratico, che si tradurrà in un addio di Francesco Tagliabue alla commissione Politiche di pianificazione territoriale. «Nella nuova versione del piano delle alienazioni - ha continuato Ballabio - l'amministrazione ha raddoppiato l’importo di vendita, portandolo a 2 milioni, di un terreno di sua proprietà in via delle Valli, oggi libero, prevedendo la modifica della sua destinazione d’uso da agricola a produttiva. Questo perché l'area è vicina ad un comparto sul territorio di Albiate, caratterizzato da quattro fabbrichette quattro, mentre è stata ignorata la sua prossimità con il parco locale di interesse sovracomunale «Brianza Centrale». Questo contravviene con gli indirizzi di piano, che il Consiglio comunale ha votato e contemplavano la salvaguardia del verde». Dispiaciuto è apparso l'assessore all’Urbanistica Edoardo Mazza: «Evitare una cementificazione degli spazi inedificati è sempre stato un nostro obiettivo, ma non abbiamo mai nascosto di voler valorizzare questo terreno».
(p.col.) «Non parteciperemo più ad alcun tavolo inerente il Piano di governo del territorio». Il capogruppo Mauro Ballabio ha uffìcializzato così giovedì, in Consiglio comunale, la polemica presa di posizione del Partito democratico, che si tradurrà in un addio di Francesco Tagliabue alla commissione Politiche di pianificazione territoriale. «Nella nuova versione del piano delle alienazioni - ha continuato Ballabio - l'amministrazione ha raddoppiato l’importo di vendita, portandolo a 2 milioni, di un terreno di sua proprietà in via delle Valli, oggi libero, prevedendo la modifica della sua destinazione d’uso da agricola a produttiva. Questo perché l'area è vicina ad un comparto sul territorio di Albiate, caratterizzato da quattro fabbrichette quattro, mentre è stata ignorata la sua prossimità con il parco locale di interesse sovracomunale «Brianza Centrale». Questo contravviene con gli indirizzi di piano, che il Consiglio comunale ha votato e contemplavano la salvaguardia del verde». Dispiaciuto è apparso l'assessore all’Urbanistica Edoardo Mazza: «Evitare una cementificazione degli spazi inedificati è sempre stato un nostro obiettivo, ma non abbiamo mai nascosto di voler valorizzare questo terreno».
Gentilissima Redazione del Blog "Brianza Centrale"
RispondiEliminasolo per un chiarimento, anche a nome di diversi altri cittadini desiderosi de essere ben informati, soprattutto alla luce delle recenti news (qui riportate) che arrivano dalla (poco) ridente città briantea, vi chiedo la cortesia se potete, per favore, precisare, in via definitiva, quale era l'esatta denominazione data dagli amministatori di Seregno al nuovo grande parco della Brianza?
"Superparco" oppure invece il più coerente "SuperPACCO" ?
Mille Grazie
Vera Bevera