mercoledì 22 gennaio 2014
Seregno: «L’obiettivo è il rifiuto zero. Una politica che non va d’accordo con gli inceneritori»
IL MICROCHIP VERDE
Un monitoraggio elettronico della raccolta dei rifiuti
Comunicato stampa Comune di Seregno
La nuova tecnologia prevede l’inserimento di un microchip all’interno del sacco grigio, con il sistema Rfid.
«L’obiettivo è lo “Zero Waste”, cioè rifiuti zero». Il Sindaco Giacinto Mariani lancia la sfida. «Già oggi a Seregno - spiega - ricicliamo il 62 per cento dei rifiuti. Vogliamo alzare l’asticella della raccolta differenziata all’80 per cento».
Obiettivo che potrà essere raggiunto con il sistema Rfid (Radio frequency identification, evoluzione del codice a barre dei supermercati), tecnologie da intelligence che riconoscono il conferimento. Il nuovo sistema sarà introdotto nelle prossime settimane, in via sperimentale, nei sacchi grigi in un quartiere di Seregno che sarà individuato dall’assessore ai Parchi, all’Ecologia e all’Ambiente Flavio Sambruni con cui il progetto è stato condiviso e sviluppato.
«Gelsia Ambiente – ha dichiarato il presidente Alessandro Boneschi - ha come obiettivo primario quello di massimizzare il riutilizzo dei materiali riciclabili presenti nei rifiuti conferiti dai cittadini. Un’importante azione concreta che la società sta mettendo in atto è quella di adottare la tariffa puntuale per la corresponsione del servizio di igiene ambientale seguendo il principio “chi più inquina più paga”. È quindi necessario un sistema di misurazione puntuale dei rifiuti conferiti che sia in grado di associare ad ogni singola utenza la reale produzione di rifiuto».
Seguendo questa direzione negli ultimi mesi Gelsia Ambiente ha sperimentato l’applicazione di sacchetti, dotati di TAG RFID passivi per la raccolta dei rifiuti indifferenziati, che, una volta conferiti nei mezzi di raccolta, permettono un’identificazione univoca dei dati di conferimento da parte dei cittadini e la loro trasmissione automatica nei sistemi di fatturazione. «È un’importante innovazione che cambierà il sistema della raccolta rifiuti in Brianza», dichiara Alessandro Boneschi.
Nei primi tre mesi di sperimentazione, a Lissone, gli ottimi risultati conseguiti nella zona di sperimentazione portano ad ipotizzare che, nei comuni gestiti, la raccolta differenziata, partendo dall’attuale media del 65%, potrà attestarsi a valori oltre il 75%, una volta che il sistema sarà a regime e che sarà introdotta la tariffa puntuale.
«Il nostro obiettivo non è controllare i residenti, ma farli risparmiare. Il progetto Rfid è un incentivo a produrre sacchi neri meno pesanti. Meno produci, più risparmi, conclude il Sindaco. Questa importante rivoluzione nel sistema di raccolta dei rifiuti porterà ad una minor produzione di rifiuti destinati all’incenerimento e quindi ad una riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera. Una politica che non va d’accordo con gli inceneritori».
Immagine tratta dal web
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Decisamente poco in linea con i fatti la dichiarazione sulle sue politiche aziendali fatta da Gelsia: "una politica che non va d’accordo con gli inceneritori»:
RispondiEliminaI fatti sono che AEB/Gelsia sta operando per un accorpamento con ACSM-AGAM (vedi lettera congiunta sul sito http://www.acsm-agam.it/), azienda mista con presenza anche del privato e con quota fluttuante, che ha un forno inceneritore a Como di pari potenzialità di quello di Desio. Insomma, un tentativo di accreditarsi come azienda "in alternativa" a Bea, decisamente irreale. Insomma, questi riposizionamenti (Gelsia) e questi piani industriali (Bea) si muovono nella pura logica economica,/politica gestita dai rispettivi referenti politici (PdL+Lega per Gelsia, PD per Bea). Questa logica e queste dinamiche complicano nei fatti quella che dovrebbe essere il vero obbiettivo da perseguire: il controllo pubblico del ciclo integrato dei rifiuti, con la mission dello spegnimento nel tempo degli inceneritori, ottenuto con piani industriali che lo contemplino anche con l'attivazione in parallelo di nuove tecnologie di trattamento dei rifiuti e l'accantonamento di una quota economica per questo scopo.