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lunedì 31 maggio 2021

Proseguono le visite guidate nel Parco GruBrìa


 

Proseguono le visite guidate organizzate da Legambiente Cinisello Balsamo al Parco GruBrìa.

Domenica 6 giugno 2021
IL RAPPORTO TRA PIANTE ED ANIMALI

Ritrovo alle ore 10 presso Centro di Educazione Ambientale, via Giolitti 33, Cinisello Balsamo.

Le visite guidate sono gratuite ma necessitano di prenotazione inviando una mail a cinisello.balsamo@legambiente.org 

Nella mail indicare nome, cognome e recapito telefonico delle persone che richiedono di partecipare.

I posti disponibili sono solo 25. Viste le numerose richieste si prega di inviare la mail quanto prima e, nel caso di sopraggiunti impegni, di disdire la prenotazione per lasciare il posto alle persone in lista di attesa.

venerdì 28 maggio 2021

Una domenica al parco di Villa Padulli a Cabiate


 

Anche il Parco delle Groane e della Brughiera Briantea partecipa al progetto di recupero del Castello di Villa Padulli a Cabiate che l’Amministrazione comunale ha ribattezzato agli inizi del processo di riqualificazione e valorizzazione come “Casa delle Arti e dei Mestieri” ovvero la casa degli artigiani del mobile a Cabiate dove vivere la realtà artigiana locale. Il primo a essere interpellato fu l’allora PLIS della Brughiera Briantea, ora la palla passa al parco regionale che darà il suo contributo mettendo in campo tutto il suo know-how e le risorse umane a disposizione in tema di educazione ambientale assumendosi il compito di coinvolgere le scuole del territorio e la cittadinanza, promuovendo e valorizzando il patrimonio ambientale e culturale della villa.

Nell’anno scolastico 2020/21, nonostante tutte le difficoltà legate alle pandemia, sono stati comunque 4.000 gli studenti gli studenti che hanno partecipato ai corsi organizzati dal Parco delle Groane a cui andranno ad aggiungersi le classi che aderiranno alla proposta didattica fornita dalla cooperativa Eliante nell’ambito del progetto intitolato “Alla scoperta di arte naturale e mestieri antichi nel Parco delle Groane e della Brughiera Briantea” legato a doppio filo a quello di recupero di Villa Padulli.

Le attività previste di educazione ambientale inizieranno a giugno 2021 e termineranno a settembre 2022 e sono programmate in quattro diverse tipologie per un totale di 1.723 ore da svolgere attraverso incontri sia presso i plessi scolastici e uscite all’interno del Parco delle Groane, sia nei locali del castello di Villa Padulli e nel giardino circostante di 20mila metri quadrati.

La prima attività, che si svolgerà tra giugno e settembre 2021, è indirizzata ai cittadini di Cabiate, del territorio locale ma anche a più ampio raggio considerando che la villa è facilmente raggiungibile dalla stazione ferroviaria posta lungo la linea Milano-Asso, con 6 week-end alla scoperta del parco della villa, dell’arte, del bosco e degli antichi mestieri legati alla natura.

La seconda attività è rivolta principalmente alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado dei comuni di Cabiate, Mariano Comense, Meda e Lentate sul Seveso (ma anche di altri Comuni circostanti) e verrà svolta nell’anno scolastico 2021/2022.

La terza attività è indirizzata, ancora una volta, alla cittadinanza, con 9 visite tematiche in programma da ottobre 2021 a luglio 2022 nei giorni festivi e prefestivi, nei locali e nel giardino di Villa Padulli, con escursione nella zona del parco delle Groane e della Brughiera briantea circostante la villa.

La quarta attività, da svolgersi nei mesi più caldi, consiste in 4 settimane di centro estivo nell’estate 2022, rivolta ai bambini dai 6 anni fino ai ragazzi di 13 anni.

Sono stati individuati sei percorsi tematici da sviluppare che fondono perfettamente ambiente, cultura e mondo artigiano:

  • Arte della natura
  • Il bosco e la risorsa legno
  • Il bosco, il cibo… e altro
  • Il prato e la fienagione
  • L’argilla e le fornaci
  • La casa del contadino

Si stima di poter coinvolgere un totale di circa mille alunni e 300/400 persone interessate alle attività proposte, provenienti da diverse parti del territorio lombardo.

Per lo sviluppo di questo progetto (presentato dal Comune di Cabiate in partnership con il Parco e la Scuola d’Arte di Cabiate) il Parco delle Groane ha ottenuto un finanziamento di 40mila euro da Fondazione Cariplo.

Ma non solo educazione ambientale. Domenica 6 Giugno, per tutta la giornata, Villa Padulli ospiterà “La domenica al Parco” con visite guidate alla villa e al parco alla scoperta dell’arte naturale e dei mestieri antichi, mostre, bancarelle, gastronomia e attività per i bambini.

Per info: educazioneambientale@parcogroane.it

Il Piano territoriale del Parco delle Groane Brughiera slitterà di un (ulteriore) anno

La carta del Parco (cliccare qui)
 

di Gianni Del Pero, Presidente Delegato WWF Lombardia

Con la prima legge di revisione ordinamentale 2021, Regione Lombardia ha approvato il 18 maggio 2021 un lungo elenco di provvedimenti di cui alcuni discutibili e altri decisamente negativi per l'Ambiente e il Territorio. Dall'introduzione della pistola al peperoncino a quella della stargun (un teaser "nostrano" anche se in inglese,  pistola stellare!...boh?) alle nuove non-regole per agevolare la caccia indiscriminata con norme in contrasto con il diritto comunitario e i provvedimenti giudiziari.
 

"Illuminante" il commento del Consigliere Regionale Massardi: "In questo contesto mi è stato possibile portare avanti numerose istanze provenienti dal mondo venatorio. Si tratta di importanti conquiste, ottenute con non poche difficoltà, a tutela della nostra amata passione: la caccia".
 

Si prevede di regolamentare la logistica...con il contenimento del consumo di suolo (?!?), di favorire l'agricoltura sostenibile e di intervenire sul dissesto idrogeologico. Termini antitetici che, accostati, ci lasciano perplessi e preoccupati.
 
Per quanto ci riguarda più da vicino, la legge prevede la proroga del termine di adozione della variante al Piano territoriale di coordinamento del Parco del Groane, che slitta di un (ulteriore) anno rispetto al termine del 30 giugno 2021! Questo provvedimento dovrebbe servire a non far scadere le norme di salvaguardia ma la Regione inviterà il Parco a elaborare la propria variante in tempi più celeri, prevedendo anche l'accorpamento al Parco Regionale del Bosco delle Querce.

Vedremo...


Seregno. Paolo Berizzi presenta "L'educazione di un fascista"

Sabato 5 giugno 2021, alle ore 17.30, a Seregno nello spazio antistante l’Auditorium o, in caso di maltempo, in sala Gandini
 

Paolo Berizzi     
presenterà il suo ultimo libro     
“L’educazione di un fascista”    
Seguirà dibattito.

a cura del 

Comitato Unitario Antifascista per la difesa delle Istituzioni Repubblicane “Pierino Romanò”, Seregno

Seveso: viviAMO il Parco di Villa Dho


 

Domenica 30 maggio 2021 nel pomeriggio si terrà una bella iniziativa a Seveso Altopiano (MB) in via Cacciatori delle Alpi, 3 nell'ambito del progetto "Villa Dho casa aperta". Finalmente ci potremo re-incontrare in un bel parco sempre però mantenendo le precauzioni e i dispositivi anti Covid.

 



Il pomeriggio sarà diviso in tre parti in cui, quella centrale delle ore 15.30, ci sarà il laboratorio per bimbi dedicato alla costruzione dei "famosi" aquiloni del Comitato Parco Brughiera.... ma non solo!


martedì 25 maggio 2021

Liberiamo libri: una free library per Luigi Dottesio

Ritratto di Luigi Dottesio, patriota comasco, conservato presso il museo civico di Como. Fonte: Wikipedia Commons

 

Riceviamo e pubblichiamo
di Pietro Berra, presidente associazione Sentiero dei Sogni


Domenica 30 maggio 2021 alle ore 15 completeremo uno dei nostri progetti cui teniamo di più, la Lake Como Poetry Way e celebreremo l'autore, tra i 16 che scandiscono il percorso, alla cui riscoperta abbiamo dato il contributo maggiore: Luigi Dottesio, catturato e ucciso dagli austriaci nel 1851 per aver introdotto libri proibiti in Italia, quelli che hanno contribuito a cerare la nostra identità nazionale. Non essendo ancora consentito dalle normative anti Covid ripercorrere gli ultimi passi di Dottesio, ovvero varcare con una passeggiata il valico pedonale tra Maslianico e Vacallo, per questa volta ci accontenteremo di ricordarlo con letture e racconti a più voci sulla piazza adiacente al valico, dove saranno disponibili cinquanta posti a sedere.
 

Nell'occasione inaugureremo la dodicesima casetta dei libri della Lake Como Poetry Way e una targa dedicate a Luigi Dottesio.  

 

Il punto di ritrovo è il piazzale di Roggiana, situato in fondo a via Scaletto presso il valico, nella parte alta di Maslianico, e vi sono numerosi posti auto gratuiti nelle immediate vicinanze. Per visualizzare la mappa cliccare qui.
 
Intervengono:

  • Tiziano Citterio, sindaco di Maslianico
  • Pietro Berra, giornalista/scrittore, biografo di Dottesio e presidente dell'associazione Sentiero dei Sogni
  • Giordana Ingrassia, Mariaida Ortelli e Sara Tognela, curatrici delle audioguide della Lake Como Poetry Way
  • Fabrizio Sgheiz, attore

Tutti i partecipanti sono invitati (se lo vorranno, non è un obbligo) a portare un libro da liberare nella free libray, seguendo le regole del bookcrossing e apponendovi la relativa etichetta (info qui: https://www.bookcrossing.com/ o direttamente sul posto durante l'evento).

 



Potete iscrivervi a questo link : https://www.eventbrite.it/e/biglietti-liberiamo-libri-una-free-library-per-luigi-dottesio-156165847253

Un'iniziativa promossa dall'associazione Sentiero dei Sogni nell'ambito del progetto "Sentieri parlanti", sostenuto dalla Fondazione provinciale della Comunità comasca onlus, con la collaborazione del Comune di Maslianico e della biblioteca Amici di Anna.


Il verde urbano come risorsa per il territorio


 

Giovedì 27 maggio 2021 ore 17.30


Il verde urbano come risorsa per il territorio
 

Un momento di approfondimento sulla gestione del verde pubblico anche in funzione del potenziamento del Capitale Naturale e della biodiversità

Introduce i progetti: Stefania Mazzaracca – Istituto Oikos
Modera: Lorenzo Baio – Legambiente Lombardia

Ne parliamo con

  • Paolo Lassini – autore del manuale “Spunti per una gestione sostenibile del verde urbano”
  • Barbara Raimondi – autrice del manuale “Il verde urbano come rifugio e fonte di alimentazione per gli insetti impollinatori”

Segui la pagina fb: Sistema Olona – Diario dei Testimoni

Registrazione dell'evento al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=2IYSOc4Qo6I
Per informazioni scrivere alla mail: lorenzo.baio@legambientelombardia.it

lunedì 24 maggio 2021

Fermiamo Pedemontana, fermiamo il consumo di suolo, difendiamo la biodiversità!

Il presidio contro l'autostrada Pedemontana organizzato a Seregno

Riceviamo e pubblichiamo.

di Alberto Colombo


Il 23/05/2021 si sono tenuti i 9 presidi nell'ambito dell'iniziativa Fermiamo Pedemontana organizzata da diversi gruppi ed associazioni (vedi nota 1). Molti gli articoli usciti sulle testate on line e in edicola prima e dopo l'iniziativa. 

 

MBNews ha ripreso l'iniziativa dei presidi sia ad ovest che ad est (cliccare qui).  Per il presidio di Seveso, ha dedicato una cronaca con interviste agli organizzatori locali di Sinistra e Ambiente, Impulsi, Legambiente Seveso, Seveso Futura (cliccare qui) che hanno informato sui problemi indotti dalla Pedemontana sulle tratte B2 e C soffermandosi sullo spazio verde di via della Roggia, attualmente non cementificato e potenziale area di espansione del Bosco delle Querce, che con la Pedemontana verrebbe irrimediabilmente compromesso dalle opere di viabilità complementare, da una vasca di laminazione, dalla presenza del cantiere e dagli sbancamenti in sua prossimità. Tutti interventi da attuare in un terreno contaminato dalla diossina TCDD del disastro ICMESA del 1976, come certificato dalla caratterizzazione dei suoli, e con il rischio di movimentare terreno inquinato dal potente tossico. In questo presidio abbiamo anche parlato del Piano Operativo di Bonifica, insufficiente e al "risparmio".

Serve fermarsi, serve rinunciare a terminare questa impattante infrastruttura. Chi ostinatamente vuole il completamento dell'autostrada ci inganna, perpetuando un modello di sviluppo insostenibile.

 



Nota 1 - Elenco delle associazioni organizzatrici: Ass. Colli Briantei, Alternativa Verde Desio, Casa della Sinistra Seregno, Comitato Parco Groane Brughiera, Coordinamento No Pedemontana, Comitato Ambiente Bovisio Masciago, Legambiente Biassono, Legambiente circolo Gaia Usmate e Velate, Legambiente Seregno, Legambiente circolo Laura Conti di Seveso, Legambiente Desio, Lista per Biassono, Lista Altra Bovisio, Lista Passione Civica Cesano M, Sinistra e Ambiente Meda, Impulsi Sostenibilità e Solidarietà Meda, Gruppo Valle Nava Casatenovo, ImmaginArcore, Meltingpot Arcore, Monza per un Buon Clima, Fridays For Future Brianza, Fridays For Future Vimercate, Fridays For Future Bellusco, Seveso Futura, Sinistra per Desio, Un Parco per Bernareggio.

 

RASSEGNA STAMPA 

 

 Clicca qui per guardare le foto dei presidi NO Pedemontana in Brianza (da il Cittadino MB)

 Proteste contro la Pedemontana in Brianza (da MB News)








domenica 23 maggio 2021

Circolo Ambiente: Ilaria Alpi avrebbe compiuto 60 anni il 24 maggio, un video la ricorda

I genitori (ora purtroppo deceduti) di Ilaria Alpi nel 2003 a Erba, in occasione della dedica del Circolo Ambiente alla giornalista uccisa

 

Lunedi 24 maggio 2021 ricorre il 60esimo  anniversario della nascita di Ilaria Alpi, la giornalista della RAI assassinata in Somalia nel 1994, insieme al cineoperatore Miran Hrovatin.

Tra le varie  iniziative a ricordo di questo grande personaggio, verrà proposto un video, patrocinato dall’Ambasciata d’Italia a Mogadiscio, dalla Casa delle artiste di Milano e dal Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” (il link al video verrà proposto sui canali social a partire da lunedi 24 maggio 2021: cliccare qui).

Numerosi gli enti patrocinanti tra i quali: Radio Italia Africa (Kenya), Associazione Papa Giovanni XXIII, Ambasciata dei diritti, Università per la pace, Casa delle culture, AMAD, Cooss Marche, Con..tatto, Polo 9, Servizio di Strada, Hexperimenta, Tenda di Abramo, Avvocato di strada, Free Woman ODV, Caritas diocesana, Opere Caritative Francescane.

L’opera, di Paolo Rosato, ha per titolo “Erano canti di guerra” per tuba e voce recitante, sarà interpretata in prima mondiale dal concertista italiano Gianmario Strappati, Ambasciatore di Missioni Don Bosco per la musica nel mondo.

I versi di Tonia Giansante saranno declamati dall’attrice Rossella Mattioli.

Il lavoro che nasce dallo spunto tematico tratto da antiche melodie somale, propone una profonda riflessione sul perché a distanza di anni, la vicenda di Ilaria Alpi riesca ancora a parlarci e a rivendicare verità e giustizia.

 

Leggi anche: Circolo Ambiente: "Cari Comuni, intitolate vie, piazze, scuole a Ilaria Alpi"

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venerdì 21 maggio 2021

Gli ambientalisti intervengono in merito alla prevista demolizione di due edifici di Fabbrica Durini (Alzate Brianza): "Occorre un Piano di recupero, finalizzato al restauro e risanamento conservativo, e nessuna speculazione!"


 

Le associazioni Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”, Comitato per il Parco Regionale Graone-Brughiera, WWF Insubria e Legambiente Cantù intervengono a proposito dell'Ordinanza, emessa dal Sindaco di Alzate Brianza, per la demolizione di due edifici del borgo storico di Fabbrica Durini.

Ecco la dichiarazione delle associazioni ambientaliste:

"La demolizione di due edifici del vecchio nucleo di Fabbrica Durini non deve diventare il pretesto per stravolgere la consistenza del borgo.  
Le nostre associazioni chiedono (come già fatto in occasione delle proposte per il PGT) che l'Amministrazione Comunale di Alzate vincoli gli interventi a Piano di recupero di iniziativa pubblica, finalizzato al restauro e risanamento conservativo, che comprenda tutti i vecchi edifici della frazione di Fabbrica Durini.
Il recupero degli edifici dovrà avvenire mantenendo la loro morfologia, senza cioè consentire nessuna ‘ricomposizione volumetrica’. Ovvero non deve essere consentito, in alcun modo, il recupero dei volumi degli edifici che verranno demoliti, questo per evitare ogni e qualsiasi speculazione. Deve essere pertanto mantenuta l'impronta del vecchio nucleo, di notevole importanza storica e architettonica.
Come abbiamo detto per le modifiche al PGT, l'Amministrazione Comunale deve concentrare i propri obiettivi nel recupero del patrimonio edilizio esistente, soprattutto delle frazioni di Fabbrica e di Carbusate. Questo per evitare nuovo consumo di suolo su tutto il territorio di Alzate Brianza".


Ecco quello che avevano chiesto le nostre associazioni in occasione della presentazione delle proposte di modifica del PGT Alzatese:

“Per i comparti storici di Fabbrica e Carbusate, le scelte da individuarsi per il recupero devono evitare ogni e qualsiasi speculazione. Pertanto si indica come prioritaria la necessità di vincolare gli interventi a piano di recupero di iniziativa pubblica, finalizzato al restauro e risanamento conservativo (vietando pertanto la ricomposizione volumetrica), evitando le singole concessioni, per salvaguardare non solo le tipologie e i volumi ma per garantire la permanenza del contesto ambientale, la  morfologia dei luoghi, i sedimi, gli accessi e  la fruibilità propria dei comparti storici. Una modalità che consenta quindi una valutazione complessiva degli impatti delle trasformazioni per non alterare e stravolgere l'immagine di questi luoghi e la loro indiscussa qualità ambientale”.
 



Sintesi delle Proposte presentate dal Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” insieme a Comitato per il Parco Regionale Groane-Brughiera, WWF Insubria e Legambiente Cantù.

PROPOSTE E SUGGERIMENTI PER REVISIONE PGT ALZATE BRIANZA (sintesi)

RECUPERO VECCHI NUCLEI FRAZIONI DI FABBRICA DURINI E CARBUSATE


Ci riferiamo ai vecchi nuclei delle frazioni di Fabbrica Durini e di Carbusate, costituiti da edifici abbandonati da alcuni decenni. Come affermato nell’Avviso, datato 15.06.2020, di avvio del procedimento del nuovo PGT, relativamente alla frazione di Fabbrica Durini siamo in presenza di un contesto che comprende “… le cascine e le vaste aree agricole che lo circondano, vasto patrimonio storico costruito, per la maggior parte sottoposto a vincolo monumentale , dismesso e/o sottoutilizzato”.  …
Su tali comparti la nostra proposta è che il recupero dei vecchi edifici, di Fabbrica Durini e di Carbusate, incluse le cascine dette “Case nuove”, debba costituire una delle priorità per il nuovo PGT. Questo con un duplice obiettivo: da una parte per riportare ad un nuovo uso i vecchi edifici e le cascine delle due frazioni, recuperando l'importante patrimonio edilizio e la memoria storica. Dall'altra parte il medesimo recupero permetterebbe anche di evitare la possibilità di nuova edificazione su tutto il territorio del comune di Alzate (cfr. paragrafo precedente sul consumo di suolo).
Per i comparti storici di Fabbrica e Carbusate, le scelte da individuarsi per il recupero devono evitare ogni e qualsiasi speculazione. Pertanto si indica come prioritaria la necessità di vincolare gli interventi a piano di recupero di iniziativa pubblica, finalizzato al restauro e risanamento conservativo (vietando pertanto la ricomposizione volumetrica), evitando le singole concessioni, per salvaguardare non solo le tipologie e i volumi ma per garantire la permanenza del contesto ambientale, la  morfologia dei luoghi, i sedimi, gli accessi e  la fruibilità propria dei comparti storici. Una modalità che consenta quindi una valutazione complessiva degli impatti delle trasformazioni per non alterare e stravolgere l'immagine di questi luoghi e la loro indiscussa qualità ambientale.

Caccia: in Regione Lombardia dettano legge le doppiette

Approvata l’ennesima norma che rende impossibili i controlli favorendo il bracconaggio.

 


 


Il 18 maggio scorso nella seduta del Consiglio Regionale della Lombardia è stata approvata la “legge di revisione ordinamentale 2021” che prevede modifiche alla legge regionale sulla caccia: veri regali al popolo delle doppiette che riducono i livelli di tutela della fauna selvatica.

Ormai è acclarato che in Regione Lombardia la caccia sia considerata una priorità. L’influenza del mondo venatorio nei corridoi del Pirellone è tale da far letteralmente scrivere ai cacciatori le norme che regolano la propria attività. Ciò accade grazie all’impegno costante di assessori e consiglieri regionali che non mancano di manifestare pubblicamente la loro vicinanza al mondo venatorio postando trionfalistici selfie mentre imbracciano fucili e promettono di far sparare sempre di più, rinunciando a ogni forma di dialogo con le associazioni di protezione ambientale. 

 



La Lombardia è tristemente famosa a livello mondiale per il numero di reati commessi contro la fauna selvatica e in particolare contro gli uccelli, catturati illegalmente per farli diventare “richiami vivi”, condannati a passare tutta la vita in minuscole gabbie e costretti a cantare incessantemente per richiamare i propri simili verso la morte, continuamente trasportati e sottoposti al frastuono dei fucili.

Per impedire la cattura illegale di uccelli da richiamo la legge nazionale vieta l’uso di richiami “che non siano identificabili mediante anello inamovibile” (art. 5 L. 157/1992). Ma da oggi in Lombardia non sarà più consentito verificare l'inamovibilità degli anelli, in quanto la nuova legge regionale stabilisce che l'attività di vigilanza e controllo sugli anellini utilizzati per gli uccelli da richiamo dovrà essere svolta verificando unicamente la presenza dell’anellino sull’esemplare. Tale gravissima e illegittima limitazione è ipocritamente giustificata dalla necessità di rispettare il benessere animale (di animali che, lo ricordiamo, vivono in gabbie minuscole per tutta la vita) che sarebbe compromesso dalla manipolazione effettuata da parte del personale di controllo. Peraltro, sarà consentito utilizzare anche anelli di materiali plastici. 

 



Una ulteriore gravissima novità consiste nella possibilità di segnare sul tesserino l’animale ucciso non subito dopo l’abbattimento ma dopo il recupero dell’animale stesso. Questo impedirà al personale di controllo di verificare quanti animali sono stati realmente abbattuti e favorirà chi intenderà abbattere animali in numero superiore rispetto a quanto consentito dalla legge.

Questi sono solo alcuni dei numerosi provvedimenti approvati.

“Siamo di fronte all’ennesimo fallimento della politica lombarda rispetto alla tutela dell’ambiente - dichiara Alessandra Prampolini, Direttore Generale del WWF Italia – È incomprensibile come in una regione in cui esiste un altissimo livello di illegalità e di bracconaggio, invece di adottare ogni strumento idoneo ad arginarlo si approvino invece provvedimenti che indeboliscono il sistema di protezione della biodiversità. Il WWF Italia denuncerà alle autorità italiane ed europee quest’azione di riduzione dei livelli di tutela ambientale reiterata e incostituzionale, che espone il Paese (tutti, non solo i cacciatori) al rischio di pesanti e costose procedure di infrazione”.



Tour del centro storico di Como in 7 curiosità... di pietra


Perché c'è una finestra diversa dalle altre sul broletto? cosa raccontano i bassorilievi sotto ai podii dei plinii sulla cattedrale? perché in diversi punti della città appare scolpita in pietra una figura simile a quella del logo di starbucks? Visita del centro di Como in 7 tappe, ciascuna legata ad aneddoti e curiosità raccontati attraverso i monumenti principali e alcuni luoghi meno noti.
 

Info: Domenica 23/05/2021 ore 14,30 - Via Vittorio Emanuele 97 di fronte all'entrata del comune di Como
Costo per persona: € 8,00 oppure gift card mondo turistico  
Guida: Alessandra Fasola 349 7129905 (solo per comunicazioni il giorno della visita)
Max. 15 persone, durata un'ora e mezza circa
Prenotazione obbligatoria (la visita sarà effettuata al raggiungimento del numero minimo e se permesso dalle disposizioni vigenti) da effettuarsi entro le 24 ore precedenti scrivendo a events@guidelagodicomo.com oppure telefonando al numero 347 8305199 (è richiesto un contatto telefonico al momento della prenotazione).

Tutti i partecipanti e la guida dovranno indossare la mascherina.
Sarà necessario mantenere il distanziamento.

Evento organizzato da: Associazione Culturale Mondo Turistico

giovedì 20 maggio 2021

Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” celebra la giornata mondiale delle api con un intervento presso il Giardino creato a Erba


 

In occasione della Giornata mondiale delle api, che ricorre il 20 maggio, il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” ha provveduto a riseminare il “Giardino delle Api” di Erba. Un’azione che ha un doppio valore: da una parte garantire nuove fioriture mellifere, ovvero fiori che attirano le api; dall'altra un’azione simbolica che ricorda il pericolo che stanno correndo questi preziosi insetti impollinatori, sempre più minacciati dall'inquinamento e dalla cementificazione. 


Lo scorso anno, in occasione della “Festa delle api” di fine settembre, gli ambientalisti avevano creato a Erba il “Giardino delle Api” presso il prato comunale di fronte all'asilo di via Bassi.
E proprio ieri, in vista della Giornata mondiale delle api del 20 maggio, alcuni volontari del Circolo Ambiente, hanno provveduto a riseminare altre essenze, che garantiranno nei prossimi mesi la nascita di nuovi fiori melliferi, che piacciono alle api. 

 



Un progetto, quello del “Giardino delle Api”, che il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” vorrebbe venisse adottato dalle scolaresche di Erba, oltre che riprodotto in altri comuni del territorio. È infatti importante sensibilizzare la popolazione, a partire dai più giovani, sull’importanza delle api nell’ecosistema, insetti a cui vanno garantiti appunto spazi verdi e un ambiente non inquinato. Da qui l’appello dell’associazione ambientalista: “stop al consumo di suolo” e un no all’uso dei pesticidi in agricoltura o nei giardini.

 



E proprio per salvaguardare l’ambiente (e le api…), per Erba il Circolo Ambiente si rivolge pertanto all’Amministrazione Comunale, chiedendo di preservare i prati e campi, anche quelli della zona urbana, ovvero evitare la cementificazione delle aree verdi. Mentre nel contempo gli ambientalisti apprezzano la scelta, assunta dallo stesso Comune, di non utilizzare il glifosato, ritenuto uno dei pesticidi più pericolosi per le api, oltre che per la salute umana.

mercoledì 19 maggio 2021

Il presidio delle associazioni di Meda e Seveso per fermare Pedemontana


 

Il 23/05/2021 i gruppi Sinistra e Ambiente, Impulsi - Sostenibilità e Solidarietà di Meda con Legambiente Circolo Laura Conti di Seveso e l'Associazione Seveso Futura organizzano un presidio presso l'area libera compresa tra via della Roggia, via dei Vignee e la superstrada Milano - Meda - Lentate S.S.
 

Si tratta di uno degli spazi residui rimasti liberi dalla cementificazione ma minacciato dal completamento dell'autostrada Pedemontana Lombarda, qui denominata Tratta B2.
La Pedemontana passerà sul sedime dell'attuale superstrada, debitamente allargata con sbancamenti che riguarderanno per 2 ettari anche il Bosco delle Querce.
Nei campi di via della Roggia  v'è la previsione di realizzare la viabilità di accesso all'infrastruttura, una vasca di laminazione a servizio e di dislocare il cantiere.
Tutto questo comprometterebbe irremediabilmente l'area e la possibilità di includerla nel Parco Regionale Naturale del Bosco delle Querce.
Oltretutto, come è noto, nei campi di via della Roggia (già zona B), così come nei vicini svincoli medesi della superstrada e su tutta la tratta B2 comprendente Meda, Seveso, Cesano Maderno e Bovisio Masciago, le analisi chimiche della Caratterizzazione dei suoli del 2016 e le precedenti analisi del 2008 e 2012 sui terreni interferiti dal percorso autostradale hanno fotografato uno stato di contaminazione diffusa da Diossina TCDD, quella del disastro Icmesa del 1976.
La Caratterizzazione del 2016 era stata fortemente voluta dai gruppi ambientalisti locali (allora riuniti nel coordinamento Insieme in Rete per uno Sviluppo Sostenibile) e aveva restituito per la tratta B2 ben 219 superamenti della soglia per l'uso a verde/residenziale (10 ng eq/kg) e 21 superamenti del limite per l'uso industriale (100 ng eq/kg) mentre ad inizio tratta C, a Desio, i valori di diossina TCDD, pur presenti erano al di sotto di tali soglie.
Nell'area di via della Roggia sono presenti superamenti di entrambe le soglie.
Ai sensi del DL 152/06, per realizzare la Pedemontana, allorquando passerà nelle zone inquinate dal potente tossico, dovrà essere attuata una bonifica. Per questo la soc Autostrada Pedemontana lombarda (APL) ha  predisposto un Progetto Operativo di Bonifica (POB), approvato da Regione Lombardia.
Del POB, Sinistra e Ambiente e Legambiente Seveso  hanno seguito tutti i passaggi dell'iter leggendone con attenzione i contenuti e divulgandoli. E' un Progetto Operativo di Bonifica "al risparmio" e insufficiente su più punti che non risolverà comunque il rischio legato alla movimentazione di terreno contaminato.
In alcuni appezzamenti dove pure v'è presenza di Diossina TCDD oltre i 10 ng eq/kg, essendo le stesse considerate ad uso industriale (così è classificato l'intero perimetro autostradale e quindi con soglia a 100 ng eq/kg) e non ad uso verde/residenziale, non vi sarà scarifica con asportazione del terreno così come su altri suoli contaminati nello strato superficiale (Top Soil) oggetto di obbligo bonifica non verrà applicata la "franchigia di sicurezza" con un'asportazione maggiore rispetto ai primi 20 cm.
L'autostrada Pedemontana è dunque un'infrastruttura che causerà la scomparsa delle residue aree verdi ancora presenti sulla tratta B2, con annesso rischio Diossina TCDD, che verrebbe rimessa in circolazione dagli scavi. La zona di via della Roggia è esemplificativa di quel che qui accadrà e ne tratteremo al presidio in loco.

La Tratta C da Bovisio Masciago a Vimercate sarà interessata da occupazione e devastazione di aree libere verdi e boscate di pregio alcune delle quali comprese in Parchi. Lo stesso avverrà per la D da Vimercate a Dalmine, anche se per ora questa tratta non è contemplata nell'affidamento d'incarico realizzativo a Webuild.

Dinanzi a tale rovinoso scenario, serve fermarsi, serve rinunciare al completamento dell’infrastruttura.

Oltre a quello di Seveso, gli altri presidi, organizzati il 23 maggio evidenzieranno il danno che la Pedemontana potrebbe infliggere al territorio brianzolo.

 

Sinistra e Ambiente e Legambiente Circolo Laura Conti Seveso



lunedì 17 maggio 2021

Le associazioni della Brianza si mobilitano per fermare Pedemontana. Domenica 23 maggio organizzati 9 presidi lungo il percorso


 
Riceviamo e pubblichiamo
 
I gruppi e le associazioni ambientaliste dopo il videoconfronto con i politici locali di sabato 8 maggio 2021 sulla Pedemontana, promuovono un'altra iniziativa per comunicare la propria contrarietà al completamento dell'autostrada.

Si tratta di una serie di presidi che si terranno in più località lungo il progettato tracciato delle tratte B2, C e inizio D dell'infrastruttura. Qui puoi cliccare e vedere la mappa e aprire le descrizioni sui presidi.
L'evento sarà adeguatamente diffuso con diretta su FB e ad ogni presidio, i gruppi locali evidenzieranno le pesanti criticità di questa inutile, dispendiosa e impattante autostrada.

 

Per Meda e Seveso, Sinistra e Ambiente, Impulsi Sostenibilità e Solidarietà, Legambiente circolo Laura Conti di Seveso e Seveso Futura organizzeranno e saranno presenti al presidio nell'area libera di via della Roggia, via dei Vignee, via Senofonte - potenziale zona di ampliamento del Bosco delle Querce.

 
Questo spazio verrebbe totalmente compromesso dalle opere di viabilità complementare, dalla vasca di laminazione e, in fase realizzativa, dal cantiere.
Da non dimenticare: lì come altrove, il suolo è ancora contaminato dalla Diossina TCDD del disastro Icmesa del 1976. Su quest'area produrremo presto una scheda informativa correlata all'iniziativa del 23/05/2021.


FERMIAMO PEDEMONTANA

 
Rieccoci con Pedemontana, un’'autostrada che si aggiunge a strade già presenti e che poi porterà a chiedere altre strade. In Brianza c'è molta ricchezza, ma un basso livello di qualità della vita, a causa dell'eccessiva urbanizzazione, del traffico caotico e della mortifera qualità dell’aria. E' un modello di sviluppo da cambiare perché la Brianza non può e non deve essere un deserto di asfalto e cemento. 

Sul tracciato dell’autostrada da completare, le criticità si sommano e le soluzioni non sono all’'altezza.
Si pensa di affrontare il problema della Diossina TCDD, prodotta dal disastro dell'ICMESA e presente sulla tratta B2 (da Meda a Bovisio Masciago) con un Progetto Operativo di Bonifica “al risparmio”, insufficiente e comunque rischioso a causa della movimentazione di terreno contaminato.
Occupazione e devastazione di aree libere verdi e boscate di pregio interesseranno la tratta C (da Cesano Maderno a Vimercate) che nella prima parte attraversa pure un territorio particolarmente antropizzato. Lo stesso avverrà per la D (da Vimercate a Dalmine). 

Non va dimenticato, per le tratte A e B1 già in esercizio, il bilancio economico insostenibile, con percorrenze ben lontane da quelle inizialmente previste e un resoconto ambientale disastroso con lo
sventramento del Bosco della Moronera a Lomazzo, il dimezzamento di quello della Battù a Lazzate e coi terreni agricoli distrutti. A questo va aggiunto il mancato completamento di tutte le compensazioni ambientali previste, alcune delle quali sono state ridotte o snaturate rispetto al progetto originale. 

Dinanzi a tale rovinoso scenario, serve fermarsi, serve rinunciare al completamento dell’infrastruttura.
 
L'idea di Pedemontana è vecchia di 40 anni ed è da sempre sostenuta dagli interessi economici forti, rappresentati non solo dalle imprese legate alle costruzioni, ma anche da quelle che traggono profitto dalla costante urbanizzazione conseguente ad ogni nuova strada. 

Pedemontana è ferma da tempo per mancanza di finanziamenti dagli investitori privati. Regione Lombardia continua però a volerne ostinatamente il completamento, cercando, di attirare capitale privato con ambigue operazioni di supporto a mezzo di risorse pubbliche e sperando di attingere alla montagna di soldi in gioco anche per le infrastrutture.
 
In Brianza queste risorse economiche sarebbero molto più utili per realizzare infrastrutture non stradali, quali tramvie e metropolitane, per rafforzare la rete ferroviaria e la ciclabilità e per la scuola, per il welfare, per il sistema sanitario territoriale e la prevenzione. 

Il dopo Covid sarà ­ ce lo auguriamo e operiamo per questo fine - un mondo diverso da quello di prima, anche in termini di mobilità e viabilità, si progetta il futuro guardando avanti e non indietro.
Pedemontana devasterebbe ulteriormente il territorio e aggiungerebbe problemi a problemi per l'ulteriore antropizzazione che essa induce. Non rappresenta la soluzione più adeguata ai bisogni di mobilità della Brianza, diversi secondo le aree. 

Servono interventi differenti da quelli offerti da un'autostrada a pagamento, meno frequentata di quanto previsto anni fa e che congestionerà ulteriormente il traffico locale invece di alleggerirlo. 

Chi si ostina a volere il completamento di questa impattante autostrada che ha un bilancio economico e ambientale disastroso, ci inganna perpetuando un modello di sviluppo sconsiderato e insostenibile e certo non vuole una vera transizione ecologica.

Si informa della possibilità di sottoscrivere la petizione “Fermiamo Pedemontana” su change.org e la petizione europea n. 0321/2020 ''No alla costruzione dell'A.P.L.''
 

Associazioni e gruppi ambientalisti per una mobilità sostenibile 
invitano i cittadini ai presidi
DOMENICA 23 MAGGIO 2021 DALLE ORE 9.00
lungo il progettato tracciato autostradale:


  1. SEVESO all’,area verde prossima al Bosco delle Querce di via della Roggia, via dei Vignee, via Senofonte
  2. BOVISIO MASCIAGO in via Cantù angolo corso Milano
  3. DESIO presso parcheggio di via Michelini in zona futuro svincolo di Pedemontana
  4. BIASSONO 1 al sentiero delle Valli, svincolo tra futura autostrada e nuova SP6
  5. BIASSONO 2 via Parco angolo via Madonna delle Nevi ad ovest del Lambro e della ferrovia MI/LC
  6. ARCORE in Piazza Durini
  7. VELASCA fraz. di Vimercate in Piazza Giordano Bruno
  8. CARNATE in Via Gargantini sul sentiero di Passirano ­ Carnate
  9. VIMERCATE/SULBIATE in Via Cascina Ca ingresso da via San Nazzaro di Vimercate

Ai presidi, gestiti dai gruppi locali, verranno illustrate le pesanti criticità indotte dall’autostrada

Promuovono:

Ass. Colli Briantei, Alternativa Verde Desio, Casa della Sinistra Seregno, Comitato Parco Groane Brughiera, Coordinamento No Pedemontana, Comitato Ambiente Bovisio Masciago, Legambiente Biassono, Legambiente circolo Gaia Usmate e Velate, Legambiente Seregno, Legambiente circolo Laura Conti di Seveso, Legambiente Desio, Lista per Biassono, Lista Altra Bovisio, Lista Passione Civica Cesano M, Sinistra e Ambiente Meda, Impulsi Sostenibilità e Solidarietà Meda, Gruppo Valle Nava Casatenovo, ImmaginArcore, Meltingpot Arcore, Monza per un Buon Clima, Fridays For Future Brianza, Fridays For Future Vimercate, Fridays For Future Bellusco, Seveso Futura, Sinistra per Desio, Un Parco per Bernareggio
 

domenica 16 maggio 2021

Riprendono le iniziative della Martesana alla scoperta del territorio della Brianza e del triangolo lariano con il progetto Terre Narrate.

Anche il Gruppo Culturale La Martesana di Erba, a causa del diffondersi del Covid-19 ha dovuto sospendere per oltre un anno tutte le sue attività culturali, ma ora che sembra migliorata la situazione pandemica è pronto a riprendere con rinnovato entusiasmo le sue iniziative culturali legate alla storia, alla tradizione e alla riscoperta delle numerose testimonianze artistiche presenti in Alta Brianza e nel Triangolo Lariano. Ed è per questo che ha formulato un piano operativo particolare finalizzato a far conoscere le bellezze, la storia ed i tesori nascosti da valorizzare. La Martesana ha aderito al Piano Integrato della Cultura, Un tesoro di Territorio realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio di Como e sostenuto con il Contributo della Regione Lombardia. Il progetto denominato Terre Narrate ha avuto così il sostegno della Regione e si svilupperà nel corso del biennio 2021/2022. Le iniziative previste per quest’anno sono diverse e si svolgeranno in sicurezza e nel rispetto delle norme Covid.
 



Il primo appuntamento è per domenica 23 maggio 2021 dove gli esperti della Martesana accompagneranno le persone ed i gruppi interessati alla scoperta del Castello di Pomerio. Le visite guidate si svolgeranno a turni prestabiliti con gruppi di 25 persone e dureranno un’ora (mattina 10 e 11 mentre pomeriggio 14,30 -15,30 dove ci sarà una visita al castello riservata ai bambini) per prenotazioni: 334 87 54 952 Antonello, 335 59 33 505 Francesco. 




Sempre nel mese di maggio, domenica 30 si svolgerà un percorso guidato sull’antica strada romana da Erba a Molena d’Albavilla, il ritrovo sarà in Via dei Castani 1 ad Erba nella vicinanza della Trattoria Al Glicine. Il percorso si svolgerà ad anello con partenza alle ore 9,30 e termine alle ore 12,30.  


Il terzo appuntamento del periodo estivo è previsto per domenica 6 giugno 2021 presso il teatro Licinium di Erba alle ore 15 dove La Martesana, con la Compagnia dei Narratori, presenterà in forma musicale storie e leggende di Brianza e Vallassina. Si racconterà della Battaglia di Tassera o della storia della Regina Aufreda che visse al piano del Tivano o del drago del Segrino ucciso da San Giorgio, ma anche si ascolterà la ballata delle Streghe nostrane ed altri racconti che parleranno dei vecchi mestieri, dei cantastorie e di Barbapedana che cantava le sue bosinate.     

Gli appuntamenti autunnali che vedranno la partecipazione della Martesana saranno il Festival delle Emozioni il 5 settembre al Licinium, il concerto dei Sulutumana il 19 settembre sempre al Licinium e il Castello in Festa il 10 ottobre al Castello di Pomerio. Ma di questi saranno dati i particolari informativi a tempo debito.

 


Regöi e mùnda… cundì e mangià. Alla scoperta di erbe e piante spontanee da utilizzare in cucina


 

Iniziativa davvero interessante quella organizzata dalle associazioni Brianze ed Alisei per sabato 22 maggio 2021, ore 14 al Mulino di Peregallo a Briosco.

 

Regöi e mùnda… 

Uscita nei prati e nei boschi lungo il fiume Lambro alla scoperta di erbe e piante con Fabio Galimberti, esperto etnobotanico

 

Cundì e mangià...

Laboratorio per audaci: osare in tavola con erbe raccolte e cucinate (c/o I Mulini di Peregallo). A cura de Il Mulino del Può e Cooperativa Aretè.




Info e prenotazioni: 3338024913 (Mulino del Può)

In caso di pioggia evento rinviato.

I 25 mila ostaggi di Pedemontana

 

Dario Balotta, presidente Osservatorio Nazionale Infrastrutture e Trasporti

Dal 2009 quando il Cipe approvò il progetto definitivo dell’autostrada Pedemontana Lombarda 35 mila lombardi proprietari di terreni, case e fabbriche vennero avvisati che le loro proprietà sarebbero state espropriate per lasciare spazio alla costruzione dell’autostrada che dovrebbe tagliare in due la Brianza per 67 km. Da allora solo il 30% della strada  è stato realizzato e  25 mila proprietari da oltre 12 anni sono ostaggi di Pedemontana, prigionieri in casa loro senza poterla vendere o ristrutturare senza avere disponibili le loro proprietà. Secondo le norme si potrebbe tenere sotto esproprio una proprietà per massimo sette anni. Due anni fa sono stati allungati i tempi fino allo scorso gennaio. Con un blitz illegittimo favorito da una azione pilatesca del MIT, il Cal (Concessioni autostradali Lombarde), parente stretto di Aria spa, ha di nuovo prorogato l’esproprio fino al 2023. Una vera e propria violazione delle prerogative dei cittadini che non ha precedenti nella storia del diritto in Italia. Una situazione insopportabile che può sfociare in ricorsi amministrativi per riaffermare il diritto e la proprietà privata

Certo la storia di Pedemontana non si può definire una di finanza di progetto, seppure sia cominciata con queste intenzioni e regole. Regole che parlavano chiaro: 4 miliardi di costi: il 33% (1,2 miliardi) a carico dello  lo Stato ma il resto doveva essere finanziato in parte dal concessionario (allora 500 mln) e il resto dal mercato. I lavori sono partiti con i soldi pubblici, saliti dal 33% all’80% ma senza quelli privati, se si esclude un prestito “ponte” da 200 milioni concesso dalle banche socie a tassi esorbitanti (oltre il 7%) che saranno pagati da pantalone.

Erba: flash mob contro il cemento in via Galilei

Continua la protesta del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” e dell’associazione “Testa di rapa”
“Anziché costruire sulle aree verdi, si devono recuperare le aree dismesse!”

 



Prosegue la protesta del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” e dell'associazione "Testa di rapa", contro la cementificazione avviata da alcune settimane in via Galilei a Erba. Sul posto è stato realizzato un breve “flash mob” (nel rispetto delle norme anti-Covid) con lo striscione "Stop al consumo di suolo" e le bandiere delle due associazioni. Una breve presenza per dire no al nuovo intervento edilizio, che interessa una superficie totale di quasi 2 campi di calcio, su una parte della quale verranno realizzate le nuove palazzine.

Presenti sul posto Moreno Casotto e Loris Galliani membri del Circolo Ambiente, che dichiarano: "Il terreno compreso tra via Galilei e via 1° maggio è forse l'ultimo appezzamento verde rimasto nella frazione di Incasate. È davvero un peccato vederlo sacrificato per farci nuove palazzine. Questo quando a Erba ci sono numerose aree abbandonate che si potrebbero recuperare, senza consumare suolo vergine. Si potrebbe puntare così ad una intera riqualificazione urbanistica del centro città, che potrebbe trasformarsi con nuovi spazi pubblici, aree pedonali, piste ciclabili; invece dobbiamo ancora assistere alla cementificazione di altre superfici verdi!"

Presenti anche Silvia Bellù, Giulia Ceciliani e Marco Galli dell'associazione "Testa di rapa", che affermano: "Già oggi Erba ha una percentuale di terreno consumato superiore alla media, soprattutto se restringiamo lo sguardo alla Piana d'Erba (escludendo pertanto la montagna), poiché negli ultimi decenni si è costruito molto, troppo. Consumo di suolo non significa solo non vedere più campi verdi e fioriti in primavera, vuol dire perdita di biodiversità ed ecosistemi preziosi. Anche se si tentasse di ripristinarli, solo dopo moltissimo tempo sarebbero in grado di tornare allo stato iniziale. È del tutto anacronistico pensare di consumare nuovo suolo quando si potrebbero recuperare le numerose aree dismesse del centro. Riteniamo inoltre che proteggere i pochi suoli liberi rimanenti nella Piana d'Erba sia un dovere di tutti, dell'Amministrazione comunale e dei cittadini."

 


 

È intenzione delle 2 associazioni proseguire con altre attività sui social e in presenza, per ribadire la richiesta per un definitivo "Stop al consumo di suolo a Erba".



lunedì 10 maggio 2021

Da Vimercate a Monza: terza tappa della Compostela in Lombardia

La terza tappa della Compostela in Lombardia: da Vimercate a Monza

Domenica 16 maggio 2021 l’Associazione Cammino di Sant’Agostino propone la terza uscita a piedi: dalla chiesa di San Giacomo e Cristoforo – Ruginello di Vimercate al Santuario di Santa Maria delle Grazie a Monza (Km 15) alla Parrocchia di San Giacomo e Donato (km 3) per l’iniziativa “La Compostela in Lombardia”: Un Cammino verso Santiago lungo le Chiese lombarde dedicate al San Giacomo maggiore.

Programma:

  • 8:45 Ritrovo alla chiesa di San Giacomo e Cristoforo – Ruginello di Vimercate, Via Diaz 17. Per chi volesse, la messa festiva è alle ore 8:00 nella medesima chiesa. Timbro delle credenziali e benedizione dei pellegrini.
  • 9:15 Partenza per Vimercate, timbro della Credenziale al Santuario della B.V. del Rosario (arrivo 9:45).
  • 10:15 Partenza per Monza, Santuario di Santa Maria delle Grazie, Via Montecassino 18. Arrivo alle 13:00, timbro e firma della credenziale e pranzo al sacco presso i frati Francescani.
  • 16:00 Bus da Monza per Vimercate, fermata in via Mentana – Linea Z321. Il bus successivo è alle ore 17:00 e 18:00.
 

Bassorilievo di San Giacomo a Monza, via Bergamo

Nota: per chi volesse raggiungere Vimercate con Mezzi Pubblici: da Milano con linea 2 MM Loreto ore 7.08 fino a Cologno Nord: da Cologno M2 bus azienda NET Z322A (direzione via Brasca Via G. Rossa Trezzo d'Adda) ore 7,35 a Vimercate Autostazione e da qui linea D70 ore 8.00 direzione Paderno Robbiate fino a fermata Via Diaz Ruginello: conviene acquistare biglietto “Io viaggio ovunque” valido 1 giorno (costo €16.50) nelle biglietterie automatiche Trenord o nelle stazioni della metropolitana.
 

Per la partecipazione, dovrà essere consegnata l’autocertificazione-liberatoria (da richiedere in fase di iscrizione). Le iscrizioni si accettano entro Giovedì 13 maggio ore 16.00 alla mail info@camminodiagostino.it

 

Ricordiamo che, pur se all'aperto, occorre tenere comunque il distanziamento di almeno un paio di metri tra una persona e l'altra: è obbligatorio, in questi casi, indossare la mascherina in modo corretto evitando contatti diretti, abbracci o strette di mano. Più rispettiamo queste regole prima si arriverà a trascorrere il tempo per un paio di birre tra amici anche in bar e locali chiusi.


venerdì 7 maggio 2021

Seregno: Storia e storie attorno alla fontana del mangiabagaj


 

Sabato 15 maggio 2021

il Circolo culturale Seregn de la memoria
presenta il libro n. 32 della collana i Ciculabèt
La Fontana del mangiabagaj
di Zeno Celotto


Programma

  • Ore 10,30: Visita alla fontana, Piazza Martiri della Libertà;
  • Ore 15,30: Presentazione del libro con letture recitate, proiezioni di immagini ed interventi dell'autore. Sala Gandini, via 24 Maggio;
  • Ore 16,30 e 17,00: Visite alla fontana, Piazza Martiri della Libertà;
  • Al termine di ogni evento sarà possibile visitare la mostra “La musica in scena: Evaristo Baschenis” presso il Palazzo Comunale, Piazza Martiri della Libertà.

Prenotazioni

Sabato 15 maggio 2021 presso Gazebo presente in piazza Martiri della Libertà (ore 9 - 18). Nei giorni precedenti (consigliato) inviando una mail a: info@seregndelamemoria.it 

Il libro verrà distribuito gratuitamente ai soci e, con una piccola offerta, ai non soci.
I partecipanti dovranno attenersi ai protocolli anti-Covid (obbligo mascherina e distanziamento).

 


Dalla presentazione di Paolo Cazzaniga, Presidente di Seregn de la memoria:


“Il sapiente e attento lavoro di Zeno Celotto, che qui si pubblica, ha arricchito di particolari finora sconosciuti la storia della fontana del mangiabagaj. Durante le mie visite guidate del centro storico di Seregno, ho raccolto spesso le confessioni di tanti concittadini che mi dicevano di non essersi mai neanche accorti che il serpente posto sulla fontana avesse in bocca un bambino: “non ho mai guardato con attenzione, pensavo fosse la lingua…”.  Se partiamo da questo, a volte sconfortante, presupposto, non possiamo quindi che rimanere increduli davanti alle tante storie che la fontana in realtà ci può raccontare e che la precisa descrizione di Zeno ci ha finalmente disvelato. Un tuffo nel passato, nell’araldica e nel simbolismo di un tempo che fu, che ci trasporta attraverso un viaggio in immagini e storie curiose, particolari ed emozionanti tanto da poterci stare per ore ad osservare i tanti particolari finora ignorati della nostra fontana cittadina.”

Meda: ecco perchè la realizzazione del sottopasso di via Seveso-Cadorna (in area inondabile) non sarà così facile

Mappa della Pericolosità Alluvionale PGRA Regione Lombardia – In rosso la traccia del posizionamento del sottopasso Via Seveso- Cadorna

Gianni Del Pero, Presidente WWF Lombardia 

 

Autostrada Pedemontana Lombarda risponde alla segnalazione del WWF Lombardia di incompatibilità del sottopasso medese di Via Seveso-Via Cadorna e dello spostamento del torrente Tarò-Certesa con una interessante comunicazione indirizzata a tutti gli Enti e le Società coinvolte, Regione, CAL, Comune di Meda e a Ferrovie Nord.
In particolare a quest'ultima ricorda che la progettazione delle opere dovrà sottostare alle prescrizioni emanate dal CIPE in occasione dell'approvazione del progetto definitivo dell'Autostrada Pedemontana Lombardia.

 



Se la prescrizione 79 sottolinea che si tratta di un "attraversamento" delle Ferrovie Nord finalizzato alla chiusura del passaggio a livello (senza alcun esplicito riferimento alla sua tipologia) è il richiamo alla prescrizione 106 che assume notevole importanza: "Ferrovienord, sulla base della Convenzione con il Comune di Meda, dovrà recepire le prescrizioni dettate dal CIPE" che recitano " fatto salvo quanto previsto dall'art. 96 del R.D. 523/1904 in merito alle opere vietate in modo assoluto".

APL ricordando poi che "la realizzazione di ogni singola opera dovrà essere regolarizzata" ..."ed ottenere la necessaria approvazione dall'Ente idraulico competente".
Autorizzazione che a oggi non è stata rilasciata anche perchè si dovrà contestualmente verificare la conformità delle opere in progetto al Piano di Gestione del Rischio Alluvionale che descrive per l’asse di Via Seveso-Via Cadorna e zone limitrofe uno scenario di PERICOLOSITA’ di Media Probabilità con Alluvioni e RISCHIO IDRAULICO MOLTO ELEVATO.

Il WWF ha quindi ribadito l’invito a rivedere il posizionamento dell’opera di superamento della Ferrovia con un sottopasso ferroviario proposto in area inondabile e a rischio idraulico molto elevato optando per altra tipologia di intervento a poche decine di metri più a valle.


lunedì 3 maggio 2021

Ecco l'operazione che nasconde una enorme erogazione di risorse pubbliche a Pedemontana


 

Dario Balotta, presidente Osservatorio Nazionale Infrastrutture e Trasporti

Con ricavi pari a 281,3 milioni (-6,4% rispetto al 2019) e un utile netto  di 23,9 milioni grazie alla non distribuzione dei dividendi, il gruppo FNM (controllato da Regione Lombardia) ha chiuso l’esercizio 2020. Ma è la posizione finanziaria negativa,  per 43,7 milioni rispetto al dato positivo di 39,9 milioni del 2019 a peggiorare gravemente i conti. Le cause non sono derivate dal Covid, ma dal gravosi e inspiegabile acquisto  della partecipazione del 13,6% di Milano Serravalle (che ha in pancia la Pedemontana) dal gruppo Gavio per un costo di 86 milioni di euro. Acquisizione sulla quale intende far luce l’ORAC, organo di controllo della Lombardia. Ma a cui le FNM non cedono i documenti di acquisizione. Per le carenti informazioni ricevute sono anche da registrare le dimissioni del presidente del collegio dei sindaci Paolo Prandi. 

 

L’operazione nasconde un’altra enorme erogazione di risorse pubbliche della Regione alla gestione fallimentare di Pedemontana i cui lavori sono fermi da 10 anni. 

 

Male anche la controllata Trenord (50% Regione e 50% FS) che gestisce il trasporto ferroviario lombardo che chiude con un pesante rosso di 7 milioni di euro e ciò nonostante i ricavi dei contributi pubblici siano cresciuti di 1,2 milioni di Euro rispetto allo scorso anno per effetto del Decreto Cura Italia, che ha trasferito gli stessi corrispettivi, nonostante la riduzione dell'offerta di treni fino al 40% attuata a seguito della pandemia, e di circa 4,1 milioni di Euro di contributi a compensazione dei mancati ricavi da bigliettazione) introdotte dal Decreto Rilancio.