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martedì 28 novembre 2023
Meda più verde grazie alla Giornata dell'Albero con il WWF Insubria
In occasione della Giornata della Festa dell'Albero, un evento significativo ha animato la città di Meda, grazie all'impegno del WWF Insubria e della comunità locale. Il Presidente delegato del WWF Lombardia, Gianni Del Pero, ha dichiarato con entusiasmo: "Oggi siamo tutti più ricchi!"
Il centro dell'attenzione è stato il Plesso Scolastico Diaz di Meda, dove i bambini hanno dato vita a un'emozionante celebrazione dedicata agli alberi. Leggendo pensieri e poesie sull'importanza e l'utilità degli alberi, i giovani hanno reso omaggio a questi custodi verdi della natura con un toccante canto di ringraziamento.
La collaborazione tra i volontari di WWF Insubria, la Cooperativa Sociale La Brughiera, il Comitato Parco Groane-Brughiera e il Circolo XX Settembre ha portato alla messa a dimora dei primi 250 alberi e arbusti. Questa iniziativa fa parte del progetto di Forestazione Urbana del WWF Insubria, il quale non solo mira a incrementare il verde urbano ma prevede anche il ripristino del Sentiero della Vigna e del Vecchio Mulino. Un contributo fondamentale è giunto dal finanziamento del Bilancio Partecipato 2022 del Comune di Meda.
Nel dettaglio, sono stati piantati 100 farnie, tipiche dei boschi di brughiera, 30 alberi da frutto, 20 carpini e 100 arbusti, tra cui noccioli e biancospini, nei giardini della scuola e nei prati circostanti. Tuttavia, questo impegno ambientale è solo l'inizio: nei prossimi mesi, centinaia di nuovi alberi, tra cui querce, aceri e carpini, arricchiranno ulteriormente l'arredo urbano di Meda.
Un obiettivo ambizioso del progetto è incentivare il percorso pedonale protetto, incoraggiando i residenti, in particolare gli studenti, a utilizzare vie più sostenibili per raggiungere la scuola. L'auspicio è che questa iniziativa promuova un cambiamento positivo nelle abitudini di mobilità, riducendo l'uso delle auto e contribuendo a rendere la città più vivibile e verde.
Meda, grazie al suo impegno ambientale congiunto, sta dimostrando come l'unione di comunità e associazioni possa portare a risultati tangibili per la sostenibilità e la bellezza del proprio territorio. Il progetto di Forestazione Urbana del WWF Lombardia rappresenta un passo avanti significativo verso un futuro più verde e consapevole.
sabato 25 novembre 2023
Festa dell'Albero con Legambiente Seregno: la città si arrichisce di 260 alberi
🌳 Unisciti a noi per una celebrazione ecologica: piantumazione a Seregno! 🌳
Ti invitiamo calorosamente alla nostra straordinaria Festa dell'Albero, in programma per oggi, 25 novembre, alle 15:00 presso l'area comunale dedicata a questa emozionante iniziativa di piantumazione.
Un totale di 260 alberi verranno piantati, trasformando una porzione della nostra città in un vivace santuario verde destinato a diventare uno dei polmoni verdi di Seregno.
Ogni albero piantato rappresenta un passo avanti verso una città più sostenibile.
La tua partecipazione è fondamentale. Ti aspettiamo alle 15:00 presso il parcheggio dell'Istituto Tecnico Commerciale Martino Bassi, in via Briantina, 68.
Non vediamo l'ora di condividere questo momento unico con te. Diventa parte integrante della storia di Seregno, contribuendo a piantare le radici di un futuro più verde! 🌿
venerdì 24 novembre 2023
Il successo di Pedala Foreste Urbane nel Parco GruBrìa
Il ritrovo a Seregno, parco "2 Giugno" (Plis GruBrìa) |
a cura di Legambiente Seregno
🚴♀🌿 Grazie a tutti per aver reso "Pedala Foreste Urbane" 2023 un successo eccezionale! 🌿🚴♂
Grazie a voi, la domenica scorsa è stata una giornata indimenticabile, dedicata alla natura e alla sostenibilità! Oltre 100 persone hanno pedalato con noi, di cui ben 30 orgogliosamente cittadini di Seregno, dimostrando un forte impegno per la nostra comunità e l'ambiente.
Un caloroso ringraziamento va agli assessori Elena Galbiati e Giuseppe Borgonovo, che hanno onorato l'evento con la loro presenza e il loro sostegno.
Il nostro viaggio in bicicletta ci ha portato al cuore verde del Parco Urbano di Lissone, dove abbiamo avuto l'opportunità di esplorare il progetto di rinaturalizzazione.
Grazie a voi, Pedala Foreste Urbane non è solo un evento ciclistico, ma una dimostrazione tangibile di come insieme possiamo fare la differenza. Continuiamo a pedalare verso un futuro più verde e sostenibile! 🌍💚🚴♂
Molteno: un nuovo supermercato nel Comune più cementificato della provincia di Lecco!
di Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente "Ilaria Alpi"
Nuova cementificazione di un'area verde tra Molteno e Rogeno, dove sorgerà un nuovo supermercato, oltretutto a pochi metri dal corso del torrente Bevera.
E' quanto vogliamo denunciare pubblicamente come Circolo Ambiente "Ilaria Alpi": è partito nei giorni scorsi il cantiere per costruire un nuovo, ennesimo, supermercato, che comporta nuovo consumo di suolo!
In rosso area indicativa nuovo cantiere, in blu area torrente Bevera |
Questo su di un'area verde tra Molteno (che, ricordiamo, è già il comune più cementificato della provincia di Lecco!) e Rogeno. Si tratta di un'area che oltretutto si trova a ridosso del corso del torrente Bevera, corso d'acqua già bistrattato da opere di regimazione e cementificazione, sia nel tratto che attraversa il centro di Molteno, sia in corrispondenza dell'area industriale - sempre di Molteno - ubicata a ovest rispetto alla superstrada 36. In pratica già oggi il corso moltenese del Bevera è accerchiato da cemento: quello degli argini artificiali e quello dei capannoni realizzati a pochi metri dalle sue sponde. Lo stesso rischia di succedere col nuovo supermercato in costruzione e i relativi parcheggi.
Abbiamo chiesto ai 2 comuni interessati dal cantiere (Molteno e Rogeno) di sapere a che distanza dal Bevera verrà realizzato il nuovo intervento edilizio, parcheggi inclusi.
Il pericolo è che, in caso di piena, il Bevera si trovi ancora più costretto nel suo corso, trovando quindi sfogo su altre aree, rischiando magari di mettere a repentaglio le abitazioni vicine.
Come Circolo riteniamo che questa ennesima edificazione rappresenti un grave danno ambientale, per il suolo e per il Bevera.
Lo ripetiamo: quello che serve è una totale inversione di tendenza: rivedere i piani urbanistici (PGT) portandoli a consumo di suolo a zero, stop a nuove costruzioni e basta nuove strade, a Molteno, Rogeno e in tutti i comuni del territorio.
Ricordiamo che Molteno si è confermato ancora una volta il comune più cementificato nella nostra provincia: oltre il 46% del territorio comunale risulta coperto da cemento e asfalto.
Paradossale che nello stesso comune di Molteno sia stata progettata la tangenzialina di Raviola che comporterà la cementificazione di una delle poche aree agricole rimaste, anche in questo caso a ridosso del torrente Bevera.
giovedì 23 novembre 2023
Piccoli amici alati con il WWF Lecco
Appuntamento per sabato 2 dicembre 2023, con il tradizionale incontro del WWF Lecco con i bambini, per un pomeriggio di giochi, laboratori e creatività
Per l’ottavo anno, forti del gradimento delle scorse edizioni, l’Associazione WWF Lecco ripropone il tradizionale evento dedicato ai bambini, organizzato in collaborazione con il Parco Monte Barro e con il supporto di Il Campo dei Fiori di Galbiate.
La proposta è rivolta quest'anno ai nati negli anni 2013/14/15/16 per un pomeriggio di gioco, disegno e creatività.
Il programma dell’evento prevede proiezioni di video a tema naturalistico, seguiti da giochi a tema e disegni, per insegnare ai bambini a riconoscere le più comuni specie di uccelli che popolano il nostro territorio. A seguire la realizzazione delle fantastiche "Palline Babadou", con tanti semini gustosi, che ogni bimbo potrà appendere sugli alberi dei proprio giardino o sui terrazzi o davanzali delle finestre di casa, per aiutare gli uccellini nella stagione fredda.
Non mancherà una gustosa merenda bio a chilometro zero, offerta dall’Azienda Agricola Conca Sandra di Perledo.
Al termine della giornata a tutti i bambini verrà rilasciato un attestato di partecipazione, insieme ad alcuni gadgets e a una simpatica sorpresa offerta da “Il Campo dei Fiori” di Galbiate, anche quest’anno prezioso partner dell’evento WWF.
È previsto un numero massimo di partecipanti: tutte le informazioni e il modulo per le iscrizioni sono disponibili sul sito WWF Lecco: https://wwf.lecco.it/piccoli-amici-alati.
Pedemontana tra presunti risparmi di tempo e costi ambientali reali
Immagine tratta dal web |
Sabato Fusco, direttore generale di Pedemontana Lombarda, ha recentemente presentato il progetto di realizzare l'autostrada che attraversa la Brianza come una "rivoluzione" negli spostamenti, promettendo una significativa riduzione dei tempi di percorrenza.
Secondo Fusco, l'autostrada consentirebbe di percorrere il tratto tra Desio e Vimercate in circa 22 minuti, rispetto ai 45 attuali nell'ora di punta del mattino. Questo risparmio di tempo, valutato con un Valore del Tempo (VOT) medio di 20 €/h, avrebbe un valore di circa 6,7 €, superiore al costo del pedaggio previsto di 2,5 euro.
Tuttavia, la lista civica Sinistra e Ambiente di Meda ha sollevato diverse critiche. Oltre a elogiare in maniera sarcastica la presunta "efficienza della proposta", ha evidenziato l'importanza di considerare altri "valori" nel bilancio complessivo. In particolare, la lista ha menzionato il "valore del disastro ambientale", il "valore del costo realizzativo altissimo", il "valore dell'uso di risorse tutte Pubbliche", e "il valore del traffico indotto sulle strade intercomunali".
Il commento della lista civica riflette un dibattito più ampio sulla sostenibilità e gli impatti sociali ed economici delle infrastrutture proposte. Mentre Fusco enfatizza i presunti benefici in termini di tempo e il potenziale risparmio economico per gli utenti, la lista civica sottolinea giustamente la necessità di considerare attentamente il prezzo ambientale e i costi complessivi della realizzazione dell'autostrada.
lunedì 20 novembre 2023
Il WWF Insubria celebra la Giornata Nazionale degli Alberi a Meda il 27 novembre
Una visita didattica organizzata dal WWF Insubria al parco del Meredo |
Il WWF Insubria invita tutti a partecipare e festeggiare la Giornata Nazionale degli Alberi a Meda il 27 novembre. L'evento, aperto a tutti, si svolgerà nei prati attorno alla Scuola Diaz di Meda e sarà arricchito dalla collaborazione tra il WWF Insubria, il Comune di Meda e la Direzione Scolastica Plesso Diaz, con il supporto della Cooperativa La Brughiera, del Comitato Parco Groane-Brughiera e del Circolo XX Settembre.
La Festa dell'Albero prevede un'attività di piantumazione che coinvolgerà la partecipazione di 300 alunni delle scuole locali. Saranno messi a dimora 100 Querce Farnia e 100 arbusti, tra cui Biancospino, Corniolo, Ligustro, Nocciolo, Pallon di Maggio e Sanguinello. Questo progetto si inserisce nell'ambito del Bilancio Partecipato 2022 del Comune di Meda, che include anche la realizzazione di un frutteto didattico con oltre 30 esemplari. Nei mesi successivi, saranno piantumati ulteriori esemplari, tra cui alcune decine di carpini distribuiti in città. Inoltre, il progetto contempla il primo intervento per il collegamento pedonale tra le aree protette medesi, con la riapertura del Sentiero della Vigna e del Vecchio Mulino.
Il Presidente Delegato del WWF Lombardia, Gianni Del Pero, esprime l'invito a partecipare e sottolinea l'importanza di unire gli sforzi per preservare e valorizzare il patrimonio ambientale: "La collaborazione tra istituzioni, scuole e organizzazioni locali è fondamentale per promuovere la consapevolezza ambientale e contribuire al miglioramento del territorio. L'evento non solo celebra la bellezza degli alberi, ma rappresenta anche un passo concreto verso la tutela dell'ambiente e la promozione di pratiche sostenibili."
Merone: Il Circolo Ambiente critica il 'Museo del cemento' e le 'Vie del cemento', sottolineando le ferite ambientali della cementeria
La cava di Brenno |
A Merone, l'inaugurazione imminente del 'Museo del cemento' e il progetto delle 'Vie del cemento' stanno sollevando polemiche, con il Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" che critica aspramente l'iniziativa. Secondo il presidente del Circolo Ambiente, Roberto Fumagalli, tali progetti sembrano servire esclusivamente a celebrare l'attività della cementeria, trascurando le gravi conseguenze ambientali.
I fumi della cementeria |
Il comunicato del Circolo Ambiente esprime perplessità sul fatto che progetti di questo genere siano stati promossi da un ente pubblico, il Comune di Merone. Il Circolo Ambiente, attivo dal 1990 e impegnato per circa 25 anni nell'affrontare le problematiche ambientali legate alla cementeria di Merone, solleva dubbi sul reale interesse pubblico di promuovere l'attività privata di un'azienda anziché considerare i danni inflitti all'ambiente.
La critica si focalizza su diversi aspetti, tra cui l'emissione di polveri e inquinanti per circa 80 anni da parte della cementeria, che hanno interessato principalmente gli abitanti di Merone, Monguzzo e altri comuni circostanti. L'incenerimento dei rifiuti, autorizzato dalla metà degli anni '80 fino alla chiusura dei forni, è stato un ulteriore punto di criticità, con la combustione di migliaia di tonnellate di rifiuti, inclusi scarti delle industrie chimiche.
La protesta del Circolo Ambiente |
Il comunicato del Circolo Ambiente evidenzia anche le ripercussioni ambientali dell'attività di escavazione, citando la cava di Baggero, definita "Oasi" dal marketing aziendale e successivamente donata al Parco Valle Lambro. Tuttavia, il Circolo Ambiente sottolinea che la cava ha causato danni significativi, letteralmente mangiando una collina. Altre ferite ambientali menzionate includono le ex cave e miniere di Pusiano, Suello e Cesana Brianza, nonché l'immensa voragine della miniera di Brenno a Costa Masnaga.
Le cave sul Monte Cornizzolo |
Il presidente del Circolo Ambiente, Roberto Fumagalli, dichiara che l'ente pubblico dovrebbe considerare questi elementi quando si commemora l'attività della cementeria sul territorio, invece di promuovere un museo autocelebrativo del cemento. Il comunicato sottolinea la necessità di affrontare le questioni ambientali e di considerare il benessere della comunità locale.
La CNN parla del Monte San Primo: "Una stazione sciistica italiana chiusa a causa dei cambiamenti climatici ha intenzione di riaprire con neve artificiale. Non tutti sono contenti."
La notizia sul sito della CNN |
Nei giorni scorsi la CNN si è occupata dell'infausta decisione di costruire un impianto sciistico sul Monte San Primo, un'area del triangolo lariano ormai priva di neve. Questa decisione ha guadagnato rilevanza europea e ha generato controversie tra i sostenitori del progetto e gruppi ambientalisti. Il Monte San Primo, nonostante la presenza di infrastrutture sciistiche preesistenti, non riceve più sufficiente neve a causa del cambiamento climatico, nonostante ciò è stato elaborato un piano da 5 milioni di euro per costruire un grande impianto sciistico.
Questa la sintesi dell'articolo pubblicato sul sito della CNN (qui l'articolo originale):
Il piano prevede la costruzione di un parcheggio, piste da slittino e nuovi impianti di risalita in un'area che un tempo era una destinazione sciistica fiorente ma che ha chiuso a causa dell'aumento delle temperature e della scarsità di neve. Sebbene ci sia un sostegno locale considerevole per il progetto, gruppi ambientali come il World Wildlife Fund e il Club Alpino Italiano, aderenti al Comitato "Salviamo il Monte San Primo," stanno cercando di fermare l'iniziativa, sollevando preoccupazioni ecologiche e logistiche.
Il gruppo propone alternative più sostenibili, come investire in trasporti pubblici anziché ristrutturare il parcheggio e potenziare i sentieri escursionistici invece di ripristinare artificialmente le aree innevate. Preoccupazioni riguardano anche il consumo energetico delle macchine per la produzione di neve, i danni causati alla montagna dall'uso di attrezzature pesanti e il possibile onere finanziario per i contribuenti locali.
Nonostante i tentativi di dialogo, i sostenitori del progetto sembrano evitare il confronto. La principale critica del gruppo di protesta è che il Monte San Primo, nonostante la sua storia come destinazione sciistica, non riceve più abbastanza neve, e la crisi climatica potrebbe peggiorare la situazione.
In risposta alle preoccupazioni sulla scarsità d'acqua, le autorità locali di Bellagio e della Regione Lombardia intendono costruire un lago artificiale per produrre neve artificiale. Il sindaco di Bellagio, Angelo Barindelli, sostiene che il progetto contribuirà a rilanciare l'attrattiva turistica dell'area, mentre Alessandro Fermo, capo del Consiglio Regionale della Lombardia, afferma che l'investimento di 5 milioni di euro è cruciale per lo sviluppo turistico.
Nonostante la resistenza dei manifestanti, il progetto potrebbe anche essere ostacolato dalla burocrazia italiana, che ha storicamente rallentato anche i piani più ottimistici. Sebbene i primi piani siano stati approvati e finanziati all'inizio del 2022, ad oggi non ci sono progressi concreti oltre alle proteste e alla mancanza di neve nel futuro prevedibile.
sabato 18 novembre 2023
I Comitati di Monza: annullate il "Light Art Festival"! è incompatibile col parco!
Conferenza stampa dei Comitati. Immagine da Facebook |
Una segnalazione urgente è stata inviata alle autorità di tutela dal "Comitato per il Parco Monza" e dal Comitato "La Villa Reale è anche mia" in relazione alla prossima manifestazione LIGHT ART FESTIVAL, annunciata all'ultimo momento, che si svolgerà nei Giardini della Villa Reale da oggi 18 novembre fino al prossimo 7 gennaio 2024.
La manifestazione prevede l'utilizzo di impianti luminosi ad alta intensità e sonori lungo i percorsi dei Giardini, insieme a stand di Street Food per i 40 giorni della sua durata. L'evento comporterà il fatto che la fruizione gratuita dei giardini sarà preclusa dopo le 16.30, inoltre la manifestazione si protrarrà per 5 ore serali per ben 40 serate, comportando un possibile grave disturbo al delicato equilibrio faunistico.
La sorpresa e la mancanza di consultazione con la cittadinanza e le forze di rappresentanza politiche e civili hanno sollevato preoccupazioni sull'iniziativa. Già durante la fase di allestimento sono stati segnalati episodi che indicano la sofferenza della fauna presente nei Giardini Reali, che sono vincolati paesaggisticamente e ambientalmente.
Il "Comitato per il Parco Monza" e il Comitato "La Villa Reale è anche mia" evidenziano che l'evento potrebbe violare la Legge Regionale 31/2015 sull'inquinamento luminoso, che impone restrizioni sull'illuminazione esterna per proteggere specie, habitat, flora e fauna selvatiche. I Giardini e il Parco di Monza sono considerati zone particolarmente protette da tale inquinamento secondo l'art. 9 della stessa Legge.
Immagine tratta dal sito che pubblicizza l'evento |
I rappresentanti dei Comitati hanno dichiarato: "La manifestazione, così come presentata, sembra violare anche il Regolamento del Parco e dei Giardini, che vieta qualsiasi forma di disturbo e molestia agli animali presenti. Inoltre, solleva preoccupazioni sulla compatibilità dell'evento con il valore artistico e storico del complesso monumentale."
Per tutte queste ragioni, i comitati chiedono urgentemente l'annullamento della manifestazione, sottolineando la necessità di preservare l'ambiente, la fauna e la tranquillità del luogo rispetto a un evento che sembra mettere a rischio tali valori.
Dissesto idrogeologico in Brianza, Como e Lecco: 17,4 milioni di Euro per 10 opere
Roggia Vecchia a Mariano. Immagine tratta dal web |
Il piano triennale 2023-2025 per contrastare il dissesto idrogeologico in Lombardia ha ottenuto un finanziamento complessivo di circa 48 milioni di euro. Di questi, poco più di 17,4 milioni distribuiti in 10 interventi sono stati destinati alle province di Como, Lecco e Monza Brianza.
La provincia di Como è la principale beneficiaria, con 15,4 milioni di euro, seguita da Lecco con poco più di 1,1 milioni, e Monza Brianza con 830.000.
Ecco una sintesi degli interventi pianificati:
Como (5 interventi - Totale 15.469.267,71 euro):
- Alzate Brianza, Cantù, Carugo, Mariano Comense: Riduzione del rischio idrologico nei torrenti Terrò e Certesa e Roggia Vecchia (11.529.216,71 euro).
- Blevio: Messa in sicurezza del tratto nel torrente Girola e dei manufatti in località Monti di Sopravilla (700.000 euro).
- Dongo e Stazzona: Messa in sicurezza Valle di Lesio a tutela dell’abitato di Dongo a seguito degli eventi calamitosi di luglio 2023. Realizzazione di vasche di espansione e opere idrauliche complementari (1.745.051 euro).
- Erba: Sistemazione idrogeologica, stabilizzazione dei versanti, delle sponde e dell’alveo del tratto terminale del torrente Bova (380.000 euro).
- Mariano Comense: Interventi nel sottobacino idrografico torrenti Terrò e Certesa e Roggia Vecchia (1.115.000 euro).
Lecco (3 interventi - Totale 1.120.000 euro):
- Civate e Valmadrera: Intervento di regimazione tratto terminale torrente Toscio, lotto di valle confluenza Rio-Torto (490.000 euro).
- Erve: Opere di difesa da caduta massi a protezione dell’abitato (480.000 euro).
- Olginate, Airuno, Brivio, Calco, Imbersago, Robbiate, Paderno d’Adda, Cornate d’Adda, Trezzo sull’Adda: Messa in sicurezza, in particolare, dell’alzaia del fiume Adda nel tratto Olginate (Lecco)- Trezzo sull’Adda (Milano) (150.000 euro).
Monza e Brianza (2 interventi - Totale 830.000 euro):
- Besana in Brianza: Area di esondazione controllata del rio Brovada, lotto 1 area di monte (580.000 euro).
- Usmate Velate: Intervento di ripristino spondale del torrente Molgoretta alla confluenza del torrente Molgora (250.000 euro).
venerdì 17 novembre 2023
Pedemontana: il caso del Comune che fa pagare l'IMU sui terreni che verranno espropriati
La lettera pubblicata su "Il Corriere della sera" del 12/11/2023 |
La storia di Tiziana Tarantola, pubblicata recentemente sul Corriere della sera, getta luce sulla controversa gestione delle aree destinate al progetto dell'autostrada Pedemontana. Mentre leggiamo delle disavventure di chi vede i propri terreni espropriati per la causa pubblica, ci imbattiamo in una vicenda che svela un'ingiustizia ulteriore.
Nel 1956, il padre di Tiziana Tarantola investì i propri risparmi in un terreno ad Arcore. Col passare degli anni, l'area, ereditata da Tiziana e sua sorella, divenne oggetto del progetto Pedemontana, con il conseguente blocco del terreno. Fin qui nulla di nuovo, molti proprietari stanno affrontando situazioni simili.
La vera sorpresa arriva quando, nonostante il blocco per procedere all'esproprio, il Comune di Arcore invia una raccomandata che intimerebbe il pagamento dell'IMU dal 2018, con una sanzione per ritardo. Ciò che desta sconcerto è che il Comune ha deciso di applicare questa tassa anche sui terreni agricoli che verranno espropriati per far passare la nuova autostrada.
L'ingiustizia emerge chiara: proprietari costretti a rinunciare ai propri terreni in nome di un presunto progresso, solo per trovarsi poi vessati da una tassazione che sembra non tenere conto della loro situazione. Terreni destinati ad una infrastruttura di uso pubblico, che non possono essere venduti né regalati, ma sui quali il Comune decide di far pesare l'onere dell'IMU.
Ciò che doveva essere un contributo alla collettività si trasforma così in una beffa per chi, in buona fede, ha accettato le condizioni imposte dal progetto Pedemontana. La storia di Tiziana Tarantola diventa il simbolo di una gestione discutibile e priva di sensibilità nei confronti dei cittadini.
Fino Mornasco. La Cascina Pozzetti a Valle Mulini, ovvero la rinascita della “cascina confiscata alla mafia”
di Raffaele Introzzi
(in memoria dei nonni mugnai)
Premessa
All’inizio del secolo scorso in Valle Mulini si contavano 16 mulini e 2 torchi attivi, azionati ad acqua. Le macine producevano farine destinate all’alimentazione umana (semola per polenta) e al consumo animale. I torchi consentivano tramite la macinazione dei semi di lino di ottenere un olio di semi. Dopo la schiacciata restava “ùl panèl” che si dava come cibo ai maiali e alle mucche.
Pozzetti Renzo conosciuto anche come “l’ùliatt” iniziò l’attività con il torchio di Corte Pozzetti, prima di trasferirsi a Fino. Un suo torchio fa bella mostra di sé nel nostro Parco comunale. Al vecchio Robbione, prima che ci giungesse la ferrovia, era ubicata una fantomatica “cà de l’oli”.
I mugnai e contadini vivevano in grandi corti pressoché autonome con le abitazioni contigue alle stalle e cascine, con il mulino inglobato tra le mura domestiche, salvo qualche eccezione (ùl murinèl ai Tabalitt). Dalla Pazzea in giù la proprietà residenziale e terriera era appannaggio praticamente di una sola famiglia, la famiglia Tittoni di Desio.
La storia della cascina
Nella corte dei Pozzetti in fondo alla Valle dei Mulini al confine con il comune di Vertemate viveva, tra le altre, anche la famiglia di Pozzetti Lauro (1866 – 1931) sposato ad Amalia Introzzi (1869 – 1955) con 4 figli, tre maschi, Felice (1894 – 1967), Natale (1896 – 1962), Ermenegildo (1906 – 1936) e una femmina, Luigia (1898 – 1990). Poco dopo la fine della Grande Guerra i tre fratelli Felice, Natale ed Ermenegildo riuscirono ad acquistare nel gennaio del 1926 dall’ingegner Antonio Tittoni di Tomaso nato a Roma e domiciliato a Cheren (Eritrea) un vecchio mulino del 1722 con stalla, cascina e appezzamento di terreno su cui costruirono la casa inglobando il mulino. Dei tre fratelli solo Felice proseguì l’attività di mugnaio, mentre Natale si dedicò all’attività agricola, al commercio del vino e continuò l’attività del fratello Gildo, dalla sua scomparsa sino alla fine degli anni cinquanta.
Ermenegildo detto Gildo divenne commerciante di bestiame, in particolare di suini, che acquistava anche in Toscana facendoli arrivare con carro bestiame allo scalo merci (binario morto) dell’attigua stazione FS di Cucciago. E questa Cascina Pozzetti fu da lui utilizzata fino alla sua morte (13.4.1936) e poi dal fratello Natale come ricovero di transito e rifocillamento delle mandrie di maiali, in attesa dello smistamento ai compratori della zona.
Dalla fine degli anni cinquanta l’immobile rimase inutilizzato fino al 1968 quando venne riadattato da due famiglie siciliane, sfollate da Santa Margherita di Belice a seguito del catastrofico terremoto accaduto nella notte tra il 14 e il 15 gennaio 1968, che ci vissero per alcuni anni in attesa di trovare una nuova casa.
Nel 1990 i proprietari acconsentirono alla richiesta di acquisto avanzata da un artigiano marmista, cedendogli l’immobile ormai vuoto da anni.
L’artigiano per finanziare l’acquisto si affidò ad una terza persona che qualche anno dopo divenne oggetto di indagini giudiziarie e alla fine condannato per associazione mafiosa. Il bene, non completamente pagato dall’artigiano al suo finanziatore, restò intestato al finanziatore e rientrò tra i beni confiscati dall’Autorità Giudiziaria allo stesso.
“L’Agenzia del Demanio con atto del 28 giugno 2002 ha assegnato al Comune di Fino Mornasco il complesso immobiliare confiscato alla criminalità organizzata sita in via Molinetto 8 in località Valle Mulini”.
La fruizione del bene da parte del Comune di Fino presupponeva però il verificarsi di un utilizzo a scopo sociale.
Dopo più di 15 anni finalmente l’Amministrazione comunale è riuscita a produrre un progetto e trovare il finanziamento per il recupero della “Cascina Pozzetti”.
“Il progetto è stato costruito con il Parco Regionale delle Groane e della Brughiera Briantea in modo che venisse realizzata una sede distaccata dello stesso.
Si è pertanto concretizzata la necessità di proseguire la collaborazione istituzionale tra i due Enti mediante la concessione da parte del Comune di Fino Mornasco al Parco Regionale dell’utilizzo oneroso per 14 anni del piano terra dell’immobile di proprietà comunale, con l’accollo da parte del Comune di Fino Mornasco della quota di finanziamento dell’intervento per la parte non finanziata con contributo regionale.” (Deliberazione della Giunta comunale n. 111 del 30 giugno 2021)
I lavori, iniziati a novembre 2021, dopo una pausa invernale sono ripresi a gennaio 2022 con previsione di terminarli a primavera inoltrata.
Oltre alla sede operativa per le guardie ecologiche volontarie del parco al piano terra, al primo piano verrà realizzato un ampio salone a beneficio della Cittadinanza.
Va comunque ricordato che, contrariamente a quanto erroneamente affermato da qualche organo di stampa, la “Cascina Pozzetti” non è mai stata testimone di riunioni di affiliati alla ‘ndrangheta.
Con l’inaugurazione si chiuderà un’amara vicenda, con la possibilità di volgere lo sguardo, con nuove speranze, verso il futuro.
Valle Mulini, 12 marzo 2022
Intervento comparso su FINO NOTIZIE - Pasqua 2022
Il blog Brianza Centrale ringrazia l'autore per averne autorizzato la pubblicazione.
L'inaugurazione della "Cascina confiscata Valle Mulini" si terrà il 25 novembre 2023 alle ore 10 (per approfondire cliccare qui).
giovedì 16 novembre 2023
Alzate Brianza: vietato il lancio dei palloncini per tutelare l'ambiente
Il Comune di Alzate Brianza ha recentemente emesso un'ordinanza che vieta il lancio di palloncini, un'iniziativa che potrebbe porsi come un precedente nella provincia di Como.
Immagine tratta dal web |
Il Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" esprime la propria soddisfazione per questa decisione, e ringrazia il Sub Commissario Prefettizio, il dott. Gesuele Bellini, per la sensibilità dimostrata e l'attenzione dedicata a una questione precedentemente sollecitata dal Circolo. Questa decisione viene vista come un atto di responsabilità nei confronti dell'ambiente. La problematica legata alla dispersione di palloncini nell'ambiente, seppur di dimensioni apparentemente ridotte, rappresenta un'occasione per sensibilizzare la comunità, specialmente i bambini, sugli impatti dell'inquinamento e dei danni causati dalla plastica.
Il testo dell'ordinanza, in riferimento al lancio dei palloncini, menziona studi internazionali che evidenziano le gravi conseguenze dannose in natura causate dai frammenti di palloncini. In particolare, una volta scoppiati o sgonfiati, i palloncini lasciano residui di plastica o lattice che possono provocare danni ambientali e, se ingeriti, perfino la morte di animali e organismi presenti in natura, inclusi vari tipi di uccelli.
Il Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" aveva precedentemente sensibilizzato il Comune e la Proloco di Alzate riguardo al pericolo della dispersione di plastica derivante dal lancio di palloncini previsto il prossimo 26 novembre ad Alzate. Questa iniziativa rende Alzate Brianza uno dei primi comuni nella provincia di Como ad adottare una decisione di questo tipo, seguendo l'esempio di altri comuni in Italia che hanno già emanato ordinanze simili. Si auspica che altri comuni del territorio seguano l'esempio di Alzate, promuovendo la tutela dell'ambiente e la consapevolezza sulla gestione responsabile dei rifiuti.
Fino Mornasco: inaugurazione di "Cascina confiscata in Valle Mulini": un nuovo inizio e un tributo a Emanuela Loi
Il prossimo sabato 25 novembre 2023, a Fino Mornasco, in Via Molinetto, dalle ore 10.00, si terrà un evento di grande rilevanza: l'inaugurazione della Cascina confiscata in Valle Mulini. Questo momento tanto atteso rappresenta una svolta nella destinazione di un antico cascinale, il cui passato è intricato e intimamente legato alla lotta contro la criminalità organizzata.
La Cascina in stato di abbandono |
La Cascina ristrutturata |
Nel 2018, il cascinale risultava ancora intestato al catasto al vecchio proprietario, un dettaglio che ha complicato il processo di riqualificazione. Inoltre, il lungo periodo di abbandono aveva reso la struttura fatiscente, simile a una specie di stalla. Nonostante le difficoltà e i costi significativi, questa struttura è finalmente disponibile alla collettività, rappresentando una vittoria sulla criminalità organizzata e aprendo la strada a nuovi orizzonti per la comunità locale.
Per approfondire la storia della cascina cliccare qui.
Il tributo a Emanuela Loi
Emanuela Loi |
Durante il suo servizio, le furono affidati incarichi delicati, tra cui piantonamenti e scorte a figure di rilievo. Dopo la strage di Capaci nel giugno del 1992, fu assegnata al magistrato Paolo Borsellino. Emanuela aveva solo 24 anni quando cadde nell'adempimento del proprio dovere. Una ragazza solare, sorridente e spensierata, aveva il sogno di tornare presto nella sua Cagliari. Lasciò i genitori, una sorella, un fratello e il fidanzato con il quale sperava di sposarsi. Nonostante fosse consapevole dei pericoli del suo lavoro, amava profondamente ciò che faceva.
La cerimonia di intitolazione a Emanuela Loi rappresenta un tributo doveroso a una figura coraggiosa che ha sacrificato la propria vita per la giustizia. Un momento che, insieme all'inaugurazione della Cascina, simboleggia la volontà di una comunità di costruire un futuro migliore, preservando la memoria del passato e onorando coloro che hanno dedicato le proprie vite al bene comune.
Mostra fotofrafica NOI SIAMO LORO
inagurazione: sabato 25/11/2023 ore 11.15
orari:
sabato 25 novembre 14:30-18:00
domenica 26 dicembre 10:00-12:30 / 14:30-18:00
Immagini tratte dal web.
mercoledì 15 novembre 2023
Poesia d’ombra e de lûs. La Brianza di Giuseppe Croci
Il Circolo culturale "Seregn de la memoria" presenta
Poesia d’ombra e de lûs
La Brianza di Giuseppe Croci
a cura di Zeno Celotto
fotografie di Giuseppe Croci
digitalizzazione e restauro delle fotografie di Maurizio Esni
liriche, arguzie e distici di Alberto Airoldi e Augusto Banfi
Il nuovo volume della collana Pomm Granàa, intitolato "Poesia d’ombra e de lûs - La Brianza di Giuseppe Croci", dedicato al fotografo Giuseppe Croci e alla bellezza della Brianza, sarà presentato in Sala Gandini, via XXIV Maggio, Seregno, sabato 25 novembre 2023, alle ore 17.
Il libro rappresenta il risultato del recupero di un prezioso archivio fotografico creato da Giuseppe Croci tra il 1950 e il 1980, testimoniando la sua dedizione e passione per il lavoro. Le fotografie raccontano il percorso poetico-artistico di Croci, unendo magistralmente la poesia all'arte della fotografia, con l'obiettivo di catturare i panorami più suggestivi della Brianza e esaltarne la bellezza unica.
Il volume include anche i lavori di due poeti dialettali significativi, Alberto Airoldi e Augusto Banfi, i quali hanno creato testi inediti appositamente per accompagnare le straordinarie riprese fotografiche di Giuseppe Croci, arricchendo il significato complessivo dell'opera.
Il libro è strutturato in diverse sezioni tematiche, tra cui "L’oltra Brianza," "Quand i regord deventen on sogn…," "Temp indrée," "Che paesagg… che quader…," "Acqua, bell’acqua…," e "Scénn brianzoeul," ciascuna dedicata a un aspetto specifico della Brianza.
Ogni capitolo offre uno sguardo alla magnificenza della Brianza in tutte le sue sfumature, narrando con amore e passione le montagne, i campi, la vita cittadina, le acque del Lambro e dei laghi, e i paesaggi rurali.
Zeno Celotto, presidente del Circolo culturale Seregn de la memoria e curatore della pubblicazione, ha condiviso l'emozione di scoprire che Giuseppe Croci aveva già avuto l’idea di realizzare un libro: “Sfogliando i documenti dell'archivio della famiglia Croci, sono stato sorpreso ed emozionato nello scoprire che l'idea di realizzare un libro era già passata per la mente di Giuseppe Croci. Sulla copertina di un grande quaderno, aveva incollato una foto e scritto alcuni possibili titoli. Ho pensato: 'Finalmente quel momento è arrivato!'”
La realizzazione del volume è stata resa possibile grazie al prezioso contributo delle società Brianzacque, AEB e BBC Carate Brianza.
martedì 14 novembre 2023
Questioni viabilistiche tra Pedemontana, Meda e Seregno: la nuova tangenziale nel parco e la complessità dello spostamento dei problemi
La via Cadore a Seregno che verrà interessata dal traffico generato dalla tangenziale di Pedemontana. |
In relazione alle dichiarazioni del Sindaco di Meda durante il consiglio comunale del 9 novembre scorso, riguardanti la tangenziale Meda-Seregno, in cui si esprime la necessità della sua realizzazione con alcune piccole modifiche migliorative, come l'aderenza dell'infrastruttura alla zona artigianale di Meda e l'eliminazione di una inutile rotatoria nel parco, un lettore di questo blog ha espresso il seguente commento critico: "Se, e ribadisco se, questa è la soluzione viabilistica più attendibile, realistica e definitiva, occorre valutare fin da ora tutte le previsioni di traffico, impatto ambientale e salute, considerando adeguate contromisure risolutive e di ingegneria trasportistica."
La tangenziale Meda Seregno nel PGT di Meda |
Le modifiche proposte dal Sindaco Santambrogio, sebbene apportino miglioramenti, non risolvono completamente i problemi. Secondo la nostra opinione, la tangenziale, interessando una parte del Parco del Meredo, interromperebbe la realizzazione di un corridoio ecologico di interconnessione con il vicino Bosco delle Querce. Oltre al problema del traffico, menzionato nel commento, possiamo prevedere un possibile, ma non scontato, alleggerimento su via Tre Venezie a Meda, ma sicuramente un suo aggravio su via Cadore nel Quartiere Ceredo di Seregno.
Stralcio del PUT di Meda (2018). Il tratto finale di via Indipendenza diventerà a senso unico in direzione di Seregno, via Cadore. |
Va sottolineato che il Piano Urbano del Traffico di Meda prevede la trasformazione del tratto finale di via Indipendenza in senso unico in direzione di via Cadore. Le dinamiche del traffico, tuttavia, sono complesse e difficili da prevedere. La nuova tangenziale, deviando il traffico in uscita dall'autostrada su via Vignazzola (al confine tra Meda e Seveso), potrebbe riversarsi oltre che su via Cadore di Seregno anche su via Saronno, congestionando l'uscita su via Nazioni Unite.
Possibile traffico generato dalla nuova tangenziale. |
Purtroppo, il Piano Urbano del Traffico recentemente approvato dal Comune di Seregno non ha tenuto conto di questo aspetto, nonostante le segnalazioni di diverse associazioni. La risposta del Comune alle osservazioni è stata che il progetto di via Cadore si coordinerà con le progettazioni interferenti, ma le questioni legate alla Pedemontana saranno affrontate in tavoli specifici, essendo il progetto ancora in evoluzione e non recepibile nel PUT.
A quanto sappiamo, associazioni ambientaliste del territorio e comitati di quartiere stanno affrontando la questione con un approccio propositivo, a differenza dell'atteggiamento del Sindaco di Meda, che sembra favorire gli interessi "NIMBY" (Not In My Backyard) del suo territorio.
Per leggere gli altri post dedicati alla tangenziale Meda-Seregno cliccare qui
Le associazioni del "Coordinamento per una mobilità sostenibile" chiedono di arrestare il consumo di suolo: No alla Canturina Bis e alla tangenziale di Mariano Comense
Manifestazione con simulazione della strada nel Parco |
Il consumo di suolo e il suo incremento sono ormai una malattia endemica del nostro territorio.
Secondo i dati dell’annuale rapporto Ispra, nell'arco del 2022, la Lombardia si conferma ancora una volta la regione che detiene il non invidiabile record della più alta percentuale di suolo consumato e del più alto incremento di consumo rispetto all'anno precedente. In Lombardia si è passati da una percentuale di consumo di Suolo dell’11,54% nel 2006 al 12,16% nel 2022, con un incremento di 908 ettari nel solo 2022. Il Consumo di suolo continua dunque a trasformare il territorio a velocità elevata e crescente, modificandone la naturalità e la biodiversità e privandoci di preziosi servizi ecosistemici. In tutte le Province della Lombardia si assiste ad una costante erosione della superficie libera con la Provincia di MB che continua a mantenere il primato nazionale del 40,72% di suolo consumato. Una evidenza che dimostra come la Legge Regionale 31/2014 e l’applicazione della soglia di riduzione del consumo di suolo lì definita, non funzioni.
Per quanto concerne il comasco che con il contiguo territorio nord-ovest della provincia di MB condivide le aree tutelate della Brughiera, inserite nel Parco Regionale Groane-Brughiera, ciò che emerge è come ancora una volta a riportare i dati più allarmanti sia il Canturino. Nella sola Cantù il consumo di suolo nel 2022 rispetto all'anno precedente è stato di 3,5 ettari, ma è Carimate a detenere il primato provinciale, con oltre 6 ettari consumati tra il 2021 e il 2022. Carimate e Cantù, insieme a Mariano (che nel 2022 ha consumato 1,1 ettari) e Figino (dei quattro comuni, quello con l’incremento minore) sono i Comuni che dovrebbero essere attraversati dalla Canturina bis con la sua appendice tangenziale ovest di Mariano Comense, opere ancora in fase progettuale e senza copertura economica. E’ evidente che l'eventuale costruzione di queste infrastrutture, non farà altro che incrementare il consumo di suolo, privandoci di aree libere e boscate di pregio, comprese nel Parco Regionale Groane-Brughiera.
L'impermeabilizzazione e l’artificializzazione del suolo sono decisioni irreversibili, che impegnano per il lungo periodo. Come insegna Paolo Pileri, il Suolo è una risorsa vitale, limitata, non rinnovabile e insostituibile. Una risorsa creatasi con un processo naturale durato molti anni, una risorsa che ci rende servizi essenziali e che non possiamo distruggere con leggerezza e superficialità con infrastrutture stradali pressoché inutili alla risoluzione delle criticità viabilistiche e dal notevole impatto ambientale.
Per tutti questi motivi le Associazioni componenti del Coordinamento continueranno le azioni a sostegno della mobilità sostenibile e per il consumo di suolo zero, contrastando i nefasti progetti stradali.
Il Coordinamento per una mobilità sostenibile - no Canturina Bis:
Amici della Brughiera, Arci Como, Circolo ambiente "Ilaria Alpi", Comitato Parco Regionale Groane -Brughiera, Fridays For Future - Cantù, Gruppo Naturalistico della Brianza, Legambiente Cantù, Legambiente Seveso, Comitato No alla strada nel Parco, Officina Mariano, Sinistra e Ambiente Meda, WWF Lombardia, WWF Insubria
Ieri sera, 17 gennaio 2024, il Delegato WWF Lombardia ci ha inviato la seguente rettifica:
"Questo è il comunicato stampa con la firma di Amici della Brughiera, Circolo ambiente "Ilaria Alpi", Comitato Parco Regionale Groane -Brughiera, Fridays For Future - Cantù, Gruppo Naturalistico della Brianza, Legambientecantu , No alla strada nel Parco, Officina Mariano, WWF Lombardia, WWF Insubria.
E la mail con la quale viene distribuito si conclude con: Proseguiamo quindi in questa chat le azioni di contrasto a Canturina Bis e Tangenzialina di Mariano di cui le più recenti (Osservazioni agli Enti e organizzazione serata "Pileri" ) sono state sottoscritte dalle singole associazioni: Amici della Brughiera, Circolo ambiente "Ilaria Alpi", Comitato Parco Regionale Groane -Brughiera, Fridays For Future - Cantù, Gruppo Naturalistico della Brianza, Legambientecantu , No alla strada nel Parco, Officina Mariano, WWF Lombardia, WWF Insubria, e non dal coordinamento dal quale alcuni di noi sono stati esclusi".
Dieci domande su Pedemontana: le risposte del Sindaco di Meda
L'interrogazione, presentata il 15/9/2023, dal Consigliere Marcello Proserpio per conto di Sinistra e Ambiente - Impulsi, Medaperta e Partito Democratico comprendeva 10 quesiti cui ha dato risposta direttamente il Sindaco Luca Santambrogio che ha anche la delega su "Grandi opere e opere strategiche, Bilancio e partecipate, Fund raising, Viabilità, Mobilità".
1) Progettazione Esecutiva
2) Richieste dei Sindaci di migliorie e potenziamenti di Compensazioni Ambientali e mitigazioni
Tavoli di confronto tra Comuni, tra Comuni e Provincia di MB e a seguire con CAL e APL.
C'è la prospettiva condivisa tra i Comuni della Tratta B2, di un coordinamento per avere una logica di tratta sulle mitigazioni.
Dalle dichiarazioni del Sindaco, risulta chiaro che pressochè nulla è stato chiesto in ambito di rafforzamento delle Compensazioni Ambientali e del connesso budget.
É stata avanzata una richiesta di esenzione del pedaggio per l'utilizzo breve e locale dell'autostrada.
Qui la narrazione si discosta però dalle dichiarazioni di APL che ha parlato solo di "possibilità, tutta da verificare nella sostenibilità economica, di sconti fino al 20%"
3) Compensazioni Ambientali
La cifra assegnata a Meda per le Compensazioni Ambientali è pari a 2,3 Mln di cui 1,7 Mln destinati al Progetto Locale (PL) 15 denominato "la Valle dei Mulini". Compensazione ambientale che l'amministrazione conferma anche se la cifra di 1,7 Mln andrà sicuramente rivalutata.
Con i rimanenti 600 mila euro o con quel che ne resta dopo l'aggiornamento costi, l'amministrazione intende coprire la spesa per la parte nel nostro Comune della ciclovia Milano-Meda, dal Parco Groane-Brughiera attraverso via Trieste verso il Parco della Porada che è parte del PLIS GruBria.
Santambrogio, informa, come già fatto durante il precedente incontro, che il progetto del WWF Insubria, assegnatario di fondi del Bilancio Partecipato, non interesserà aree del PL 15 ma altre superfici anche in zone differenti sul territorio medese.
I contenuti della risposta di Santambrogio sull'oggetto del quesito, resi ora in seduta pubblica, convalidano pertanto il report di Sinistra e Ambiente e di Legambiente Seveso sulla riunione tenutasi il 21-9-023 pubblicate in: Pedemontana: Sinistra e Ambiente - Impulsi e Legambiente Seveso hanno incontrato il Sindaco di Meda.
La tangenzialina Meda-Seregno è considerata dal Sindaco molto importante per Meda ed è stata oggetto di incontri tra le amministrazioni, il Parco GruBria e la soc Autostrada Pedemontana Lombarda (APL).
La soc. APL ha però definito irrealizzabile la proposta di modifica presentata da Seregno e dal Parco GruBria.
Per ridurne l'impatto, Meda prevede di spostare il manufatto in aderenza all'urbanizzato,eliminare una rotatoria e realizzare un sottopasso ciclopedonale al nuovo scavalco della linea ferroviaria Milano-Como-Chiasso, alfine di consentire un collegamento con il Parco GruBria.
Questa soluzione non ci soddisfa e la riteniamo insufficiente perchè consuma suolo, non preserva gli spazi liberi rimasti e non risolve le criticità viabilistiche indotte.
La risposta di Santambrogio non dà però evidenza su una volontà politica di perseguire convintamente l'ampliamento con una richiesta ufficiale da parte delle amministrazioni di Seveso e Meda a Regione Lombardia ne tantomeno di proporre ad APL il prolungamento della galleria artificiale "Seveso", lì prossima, onde consentire il collegamento a mezzo ponte verde tra le superfici d'ampliamento di via della Roggia e l'attuale perimetro del Bosco delle Querce.
Unico particolare aggiuntivo rispetto a quanto già noto per il POB - consegnato a Meda il 5/7/2019, sono le recenti analisi chimiche di approfondimento su alcune aree (sponde Tarò e scarpata svincoli) effettuate a Meda.
Il lotto 1 è quello che interessa il Comune di Meda nell'area dello svincolo.
Come già noto, il volume di terreno contaminato da asportare è di circa 40.000 m3, pari a 71800 t.
Sull'argomento, rimarchiamo che il gruppo di Sinistra e Ambiente ha seguito sia la Caratterizzazione dei Suoli sia l'intera fase di stesura del Piano Operativo di Bonifica, facendo osservazioni, informando in merito e pubblicandolo integralmente.
Il POB è a nostro giudizio insufficiente e le operazioni di bonifica non sono a rischio nullo per la cittadinanza e i lavoratori coinvolti.
Proprio perchè al corrente dei contenuti del POB, ci attendavamo una risposta più dettagliata da parte del Sindaco che è apparso poco informato sui particolari contenuti nei documenti tecnici e sulla loro applicazione.
É stato sottolineato l'impegno ad un ruolo di supervisione sulle attività da parte delle amministrazioni.
Per parte nostra continuiamo a evidenziare la delicatezza che riveste la Bonifica, unitamente alla pericolosità associata alla movimentazione di terreno contaminato. Fattori che meritano una elevata attenzione e una trasparenza totale nella comunicazione con i cittadini e i gruppi ambientalisti che seguono dall'origine questa criticità.
L'affermazione, sicuramente positiva e necessaria, non risponde però pienamente ad una sollecitazione da noi avanzata di tavoli d'informazione e aggiornamento costante che coinvolgano ARPA e le amministrazioni interessate, allo scopo di relazionare con continuità la cittadinanza sulle attività in atto e le possibili criticità.
La parte di Consiglio Comunale con l'intervento di Marcello Proserpio, illustrativo dell'interrogazione e le successive risposte del Sindaco Luca Santambrogio, si trova a partire dal minuto 1:43:29 al link della seduta in streaming del Consiglio Comunale del 9/11/2023.
Sinistra e Ambiente continuerà ad operare con gli altri gruppi del territorio per contrastare il completamento dell'Autostrada Pedemontana Lombarda, comunque occupandosi, con adeguato livello di conoscenza, delle criticità indotte sulle tratte e controllando gli interventi previsto nel progetto.