lunedì 11 settembre 2023

Tangenziale Meda-Seregno, ovvero quando ad essere NIMBY non sono i cittadini ma l'opera da realizzare

Lo svincolo della Pedemontana a Meda (dal sito di Pedemontana)

Riceviamo da Giampiero T. il seguente interessante contributo.

 

L'acronimo NIMBY (inglese per Not In My Back Yard, "Non nel mio cortile") indica la protesta da parte di membri di una comunità locale contro la realizzazione di opere pubbliche con impatto rilevante. La questione del NIMBY è complessa e spesso suscita dibattiti intensi quando si tratta di opere pubbliche e infrastrutture che possono influire sulla vita delle comunità locali. Mentre alcune persone possono essere accusate di essere NIMBY quando si oppongono a progetti per proteggere il loro quartiere o la loro area, è importante considerare che ci sono situazioni in cui l'opposizione è fondata su motivi validi e non può essere ridotta a un semplice egoismo locale.

Un esempio lampante è quello dell'opera che trasferisce il problema da un luogo all'altro senza risolverlo effettivamente. In questo caso, non è giusto accusare gli oppositori di essere NIMBY, ma piuttosto li si dovrebbe riconoscere come cittadini che cercano di proteggere i loro diritti e il loro ambiente. Questi individui possono essere etichettati come "NIMBY" solo se la loro opposizione è basata su motivi egoistici e non tiene conto delle conseguenze complessive del progetto.

La tangenziale Meda-Seveso-Seregno dal P.U.T. di Meda, anno 2018


La tangenziale Meda-Seregno di Pedemontana è un esempio di questa situazione. Mentre è comprensibile che gli abitanti di via Tre Venezie del quartiere Polo di Meda abbiano cercato di ridurre il traffico nella loro area, è altrettanto importante riconoscere che il progetto ha spostato il problema altrove, causando danni ambientali al Parco del Meredo e impattando negativamente altre comunità, come il quartiere Ceredo di Seregno.

In effetti, la responsabilità ricade non solo sugli abitanti, ma anche sulle amministrazioni locali e Pedemontana stessa, che hanno progettato un'opera che non ha affrontato il problema in modo efficace, ma l'ha solo trasferito altrove. Gli abitanti che si oppongono a queste opere non dovrebbero essere accusati di egoismo, ma dovrebbero essere incoraggiati a cercare soluzioni che possano mitigare gli effetti negativi del traffico, garantendo nel contempo la qualità della vita delle comunità coinvolte.

Opporsi a un'opera NIMBY non significa necessariamente essere NIMBY, ma piuttosto cercare soluzioni più efficaci e giuste per affrontare i problemi senza danneggiare altre comunità. La chiave sta nel trovare un equilibrio tra le esigenze locali e il benessere generale.

 

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