domenica 27 febbraio 2022

Dentro il Parco 2022. Escursioni guidate tra natura e storia nel Parco Valle del Lambro


 

Le Guardie Ecologiche Volontarie del Parco Valle del Lambro ti aspettano per una nuova stagione di visite guidate Dentro il Parco. Tutte le escursioni sono gratuite. I posti sono limitati, è necessaria la prenotazione. L'iscrizione può essere effettuata secondo le modalità riportate nel sito del Parco alla pagina Eventi nel Parco




 

Domenica 27 febbraio, ore 9
Ville storiche, mulini e filande nel tratto triuggese del Lambro

Parcheggio presso il ristorante Fossati di Canonica Lambro, via Emanuele Filiberto - Durata 3h 30’.
Iscrizioni dalle ore 9 del 7 febbraio
a cura delle GEV del Parco Valle Lambro e con la preziosa collaborazione del Gruppo Ecologico Amici del Lambro.
L’itinerario si snoda in uno dei luoghi più peculiari della Brianza, esempio tra i più significativi della connessione tra ambiente urbano e naturale all’interno del Parco della Valle del Lambro. L’escursione offre numerosi spunti di carattere culturale, storico-etnografico e paesaggistico: si osserveranno le splendide ville patrizie nel tratto tra Canonica e ponte Albiate, i Mulini, le Filande e splendidi esempi dell’architettura industriale di queste terre, come lo storico “Mulino Bassi” di Sovico. Durante il cammino sarà possibile scoprire le meraviglie della flora primaverile che punteggia il sentiero “Roggia del Principe”, nonché conoscere l’ambiente naturale, la qualità delle acque e, in poche parole, la condizione del nostro amato fiume Lambro.
Note: L’escursione è adatta a tutti, adulti e bambini (anche con passeggino). Non sono disponibili bar o servizi igienici.

Leggi anche: Da Canonica a Ponte Albiate lungo il sentiero "Roggia del Principe"

 


 

Domenica 13 marzo, ore 9
Fiori di primavera nella valle del Rio Pegorino

Parcheggio presso il ristorante Fossati di Canonica Lambro, via Emanuele Filiberto - Durata 3h 30’.
Iscrizioni dalle ore 9.30 del 14 febbraio
La visita inizierà nel territorio di Gerno di Lesmo, dove le acque del Rio Pegorino, scorrendo in uno stretto passaggio tra Villa Castelletto e Villa Mellerio Gernetto, arrivano a confluire nel fiume Lambro.
All’altezza del rudere dell’antico ponte in ceppo lombardo, materiale di cui è ricca tutta la valle, si inizierà ad intravedere una notevole varietà floreale che annuncia la stagione primaverile: bianche corolle di campanellino e bucaneve, tappeti di anemoni, polmonaria multicolore e primule gialle. All’ingresso nel bosco si noterà la ricchezza di piante importanti e secolari come olmi, platani, aceri, faggi, querce, castani e pini. Non mancheranno noccioli (molto amati dagli scoiattoli rossi) e robinie, o arbusti come berretta del prete e sambuco. Nel sottobosco abbonderanno altre fioriture: scilla bifolia, dente di cane, pervinche e favagelli, viole mammole, elleboro, erba trinità e altre specie ancora.
Si potranno ammirare il rudere di Cascina Pegurinash - un tempo abitata da contadini che lavoravano i campi alti di grano e granoturco – e un ponticello di tronchi assemblati, fino a giungere al guado che porta alla Cascina Zuccone Franco.
Note: Il ritorno al punto di partenza avverrà lungo lo stesso percorso fatto all’andata; per le persone stanche o con difficoltà è possibile il rientro tramite auto del parco predisposte dalle GEV. Il percorso, se si escludono alcuni saliscendi anche piuttosto ripidi, non presenta particolari difficoltà e, pertanto, è adatto a tutti, bambini compresi (no passeggini). Nei pressi del parcheggio si trova un bar gelateria. Sono raccomandate idonee calzature per la possibile presenza di tratti con terreno umido: ideale (anche se non indispensabile) un comodo paio di scarponcini.

 


Domenica 20 marzo, ore 9
Costa Masnaga: il torrente Bevera, il Parco e la Cava di Brenno

Parcheggio del cimitero di Costa Masnaga, via Parini - Durata 3h 30’.
Iscrizioni dalle ore 9.30 del 21 febbraio
L’escursione si sviluppa lungo un percorso ad anello su mulattiere che attraversano campi coltivati. Gli scorci e i paesaggi – che spaziano dalle cime delle Prealpi, alle colline della Brianza, fino alla pianura – offriranno spunti di riflessione di carattere deliziosamente ambientale e naturalistico, con particolare enfasi sull’evoluzione del territorio e l’utilizzo che l’uomo ne ha fatto. L’itinerario proseguirà sino al Parco di Brenno, ove ci sarà la possibilità di visitare l’interno della cava in cui un tempo veniva estratta la marna per la produzione di cemento, con i suoi spettacolari affioramenti geologici, testimoni di una deposizione in ambiente marino avvenuta centinaia di milioni di anni fa. Dal Parco di Brenno si ritornerà al punto di partenza lungo un percorso immerso nel paesaggio agricolo delle colline attorno a Costa Masnaga.
Note: Il percorso è semplice e quasi del tutto pianeggiante, adatto anche a bambini, ma data la lunghezza (non meno di 8 km) è comunque adatto a persone mediamente allenate. Non adatto a passeggini. Lungo il percorso non sono presenti bar né servizi igienici (tranne quelli cimiteriali); il Parco di Brenno è attrezzato con tavoli e panchine per eventuali merende. Possibilità di portare cani rigorosamente al guinzaglio. Consigliate scarpe da trekking e abbigliamento comodo e adeguato.


Domenica 3 aprile, ore 9
In bici nel Parco di Monza

Porta di Monza, viale Brianza incrocio viale Cavriga - Durata 3h 30’.
Iscrizioni dalle ore 9.30 del 7 marzo
Un itinerario in bicicletta, lungo sentieri sterrati e asfaltati, alla scoperta di aspetti storici, paesaggistici, idrografici e arborei del Parco di Monza. Si seguirà un percorso pianeggiante, ma variegato e sorprendente, punteggiato da viali, rondò, cascine, ville, mulini e rogge.
Note: L’escursione è adatta a tutti, bambini compresi, purché muniti di biciclette senza rotelle. Si raccomanda un abbigliamento idoneo (tuta, felpa o simili). È possibile noleggiare le biciclette presso il noleggio Pusterla sito in Cascina Bastia presso la porta di Monza del Parco (Viale Cavriga).


Domenica 10 aprile, ore 9
Il lago di Alserio e il bosco della Buerga con picnic a Casin del Lago

Parcheggio del cimitero di Alserio, via don Guanella - Durata 6h.
Iscrizioni dalle ore 9.30 del 14 marzo
L’escursione consentirà di immergersi in uno dei luoghi maggiormente rappresentativi della Brianza, in cui natura e cultura si completano armoniosamente, e di coglierne gli aspetti geologici, floristici, storico-etnografici, culturali e paesaggistici. Si partirà a piedi con destinazione i Giardini a lago di Alserio, dove poi il gruppo si dividerà: chi vorrà effettuare la traversata del lago, si imbarcherà sulla barca “Amicizia”; gli altri invece proseguiranno il cammino lungo il sentiero che costeggia la costa sud del lago. Ci si riunirà a Casin del Lago, ove è presente il Centro di Educazione Ambientale del Parco “Bambini di Beslan”, e si ripartirà alla volta del bosco della Buerga, più precisamente nella zona della riserva naturale orientata, lungo un percorso ad anello che riporterà a Centro di Educazione Ambientale, in tempo per il picnic.
Note: Si raccomanda di portare con sé cibi e bevande, non essendo disponibile altro servizio di ristoro oltre a quello presso i Giardini a lago. Sono invece disponibili i servizi igienici. L’escursione è adatta a tutti, compresi bambini con passeggino. Sono sufficienti scarpe da passeggio in campagna o, in caso di terreno umido, scarponcini o scarpe da trekking.


Domenica 24 aprile, ore 9
Con l’Associazione Amici della Valletta, visita a luoghi e monumenti del Parco Agricolo della Valletta
Bulciaghetto, via Sant’Agostino 45 - Durata 3h 30’.
Iscrizioni dalle ore 9.30 del 28 marzo

Domenica 15 maggio, ore 9
Sul lago di Pusiano col battello, pranzo al sacco e visita naturalistica della collina di Eupilio

Piazza Precampell di Bosisio Parini - Durata 8h.
Iscrizioni dalle ore 9.30 del 18 aprile

Domenica 22 maggio, ore 9
Con l’Associazione Colli Briantei, alla scoperta di ampi panorami, tra boschi e cascine del Parco dei Colli Briantei

Arcore (fraz. Bernate), piazza Durini – Durata 3h 30’.
Iscrizioni dalle ore 9.30 del 26 aprile

Domenica 29 maggio, ore 9
Besana Brianza – Frazione Villa Raverio: Villa Rigola-Fossati e il borgo di Rosnigo

Parcheggio Scuola Don Carlo San Martino, via Leopardi 59 - Durata 3h 30’.
Iscrizioni dalle ore 9.30 del 2 maggio
A cura delle GEV del Parco Valle Lambro e con la preziosa collaborazione dell’Associazione Pro Loco di Besana in Brianza

Domenica 5 giugno, ore 9
Cassago: camminando nella rus cassiciacum di Sant’Agostino

Parcheggio del Municipio, via Italia Libera - Durata 3h 30’.
Iscrizioni dalle ore 9.30 del 9 maggio

Domenica 19 giugno, ore 9
Mini-trekking del Parco (16 km): dentro e fuori dalla valle del Lambro, su e giù per boschi, vallette e cascine

Parcheggio della sede del Parco Valle Lambro, viale Rimembranze – Durata 7h.
Iscrizioni dalle ore 9.30 del 23 maggio

Domenica 11 settembre, ore 9
Arte, storia e natura a Inverigo

Parcheggio del cimitero di Inverigo, via IV Novembre - Durata 3h 30’.
Iscrizioni dalle ore 9.30 del 15 agosto
A cura delle GEV del Parco Valle Lambro e con la preziosa collaborazione dell'Associazione Orrido di Inverigo, dell'Associazione le Contrade

Domenica 25 settembre, ore 9
Montorfano: un monte, un lago, un paese e un po’ di storia

Parcheggio del cimitero, via Molino - Durata 3h 30’.
Iscrizioni dalle ore 9.30 del 29 agosto
a cura delle GEV del Parco Valle Lambro e con la preziosa partecipazione dell’Associazione l’Ontano

Ascoltando i rapaci notturni

Venerdì 1 aprile - Iscrizioni dalle ore 9.30 del 9 marzo
Venerdì 6 maggio - Iscrizioni dalle ore 9.30 del 14 aprile
Triuggio, ore 21
Parcheggio del Bosco del Chignolo, via Diaz - Durata 2h

Venerdì 8 aprile - Iscrizioni dalle ore 9.30 del 23 marzo
Venerdì 20 maggio - Iscrizioni dalle ore 9.30 del 27 aprile
Parco di Monza, ore 21
Porta di Monza, viale Brianza incrocio viale Cavriga - Durata 2h

Serate con le lucciole

Venerdì 13 maggio, sabato 14 maggio e venerdì 27 maggio – Iscrizioni dalle ore 9.30 del 18 aprile/2 maggio
Parco di Monza, ore 21
Porta di Monza, viale Brianza incrocio viale Cavriga - Durata 2h

Venerdì 27 maggio, sabato 28 maggio e venerdì 3 giugno – Iscrizioni dalle ore 9.30 del 2 maggio/9 maggio
Triuggio, ore 21
Parcheggio di via Vismara a Rancate di Triuggio - Durata 2h

 

(Fonte: sito del Parco)

sabato 26 febbraio 2022

Seregno ricorda il partigiano Livio Colzani

 


Domenica 6 marzo 2022 alle ore 11:00

Giardinetto nei pressi della Chiesa di Sant'Ambrogio, Via Livio Colzani, Seregno

 

In occasione dell'anniversario della sua tragica fine, si terrà una breve commemorazione per ricordare la figura di Livio Colzani, eroe della Resistenza e Medaglia d’Argento al Valore Militare.
 

Maria Adele Frigerio, Presidente dell'ANPI di Seregno ci ha detto: "Domenica 6 marzo, esattamente 78 anni dopo la sua vigliacca uccisione a Castelnuovo Nigra per mano dei nazifascisti, renderemo omaggio a Livio Colzani. Insieme all'Amministrazione Comunale, che ringraziamo per aver accolto la nostra proposta, deporremo una lapide in sua memoria. Spero di vedervi numerosi per rendere omaggio al partigiano cui è intitolata la nostra sezione. Più che mai: ORA E SEMPRE RESISTENZA".
 

Cliccando qui potrete leggere la pagina che Irene Crippa gli ha dedicato nel volume "La vita per l'Italia e per la Libertà" edito nel 1945 dal Raggruppamento Divisioni Patrioti Alfredo Di Dio.

venerdì 25 febbraio 2022

Meda: «Alter rixatur de lana saepe caprina»

Immagine tratta da Wikipedia

 

Il controverso progetto del sottopasso ferroviario di Meda - tra le vie Seveso e Cadorna - e il conseguente spostamento del torrente Tarò continua a far discutere.

 

Nei giorni scorsi, infatti, sulla pagina Fb di "Sei di Meda se" Gianni Del Pero, geologo e presidente del WWF Lombardia è intervenuto, commentando un post, per argomentare la sua contrarietà a tale ipotesi. Per sostenere le sue ragioni citava anche il sindaco Santambrogio riportando la sua dichiarazione apparsa su "Il Cittadino".

 

Dalla replica del Sindaco pensavamo scaturisse un confronto aperto e franco su un tema - quello del sottopasso - che interessa tutti i medesi. Invece no, il sindaco Luca Santambrogio contestava solo le parole che gli venivano attribuite: "quanto da lei scritto è completamente falso, sono a chiederle di modificare il commento. In caso contrario sarò costretto a procedere con querela per tutelare la mia immagine."

 

La risposta di Gianni Del Pero: "ti allego l'articolo de 'Il Cittadino' che riporta la tua dichiarazione: 'Sono allo studio alcune modifiche per adeguare il progetto alle caratteristiche morfologiche e idrogeologiche del territorio di Meda'. Se nel social scrivo che il progetto è in revisione perchè, parola del Sindaco 'ci sono dei problemi idrogeologici' (...). ... credo che quanto scritto non sia 'completamente falso' nè in alcun modo possa ledere la tua immagine".

 

La querelle finirà qui o si trasformerà in querela? Noi ci auguriamo che questa disputa finisca qui e che il confronto avvenga sul merito.

 

Nota: La citazione del titolo è tratta da Quinto Orazio Flacco, Epistulæ, XVIII, 15. Traduzione: «L'altro contende spesso sulla lana caprina».

giovedì 24 febbraio 2022

Canzo. Il Coordinamento Lambar continua la mobilitazione contro la strada di Scarenna


 

Le 9 associazioni del ‘Coordinamento Lambar’ organizzano dei tavoli informativi per tutelare le aree naturali nella zona di Scarenna, tra Asso e Caslino d'Erba, minacciate dal progetto della nuova strada voluto dalla Comunità Montana Triangolo Lariano, un progetto che ancora non è stato presentato pubblicamente ma è già finanziato.

Per l'area agricola di pregio servono soluzioni alternative più rispettose del territorio e della sua promozione turistica.

E’ doveroso analizzare i flussi viabilistici che nei fine settimana attraverserebbero l'abitato di Scarenna, nonché le relative conseguenze di inquinamento causato dal traffico, soprattutto per i residenti.

Questi ed altri aspetti potranno essere approfonditi ai tavoli informativi.

Appuntamenti a Canzo:

  • Sabato 26 febbraio dalle 8,30 alle 17,30 presso Posteggio Supermercato Famila;
  • Domenica 27 febbraio dalle 8,30 alle 12,30 in via Mazzini vicino al Comune;
  • Mercoledì 2 marzo dalle 8,30 alle 12,30 presso l’area del mercato, scalinata S.  Anna

Evitiamo la distruzione del nostro paesaggio e valorizziamo al meglio il nostro territorio.

La strada di collegamento tra Caslino d’Erba e la frazione Scarenna di Asso, venne interrotta nel 2010 da una frana. Per ripristinare questo collegamento stradale ora si sceglie di costruire un nuovo tracciato lungo le sponde del fiume Lambro (che interesserebbe i territori di Canzo e Caslino), danneggiando un ambiente naturale di pregio paesaggistico e ambientale (225mila mq è il piano delle marcite, pari a 35 campi da calcio, di cui 170mila a Canzo).

10 motivi per preservare un’area di pregio:

  1. La costruzione della nuova strada lungo le sponde del Lambro danneggerebbe irrimediabilmente un ambito di pregio paesaggistico ed ambientale, a tutt’oggi assai frequentato da pedoni e ciclisti, che potrebbe diventare una potente risorsa di turismo ambientale e di benessere della persona;
  2. Il progetto della Comunità Montana denominato “Borgo Ospitale” e finanziato da Regione Lombardia per € 16.7 milioni, comprende anche la realizzazione della strada lungo il Lambro per un importo di € 1 milione e 100mila; tali risorse economiche potrebbero invece essere utilizzate per la valorizzazione ambientale e agroturistica dell’intera piana del Lambro, le marcite di Scarenna, e per realizzare un tratto della ciclovia dalle sorgenti del Lambro al Po!
  3. E’ opportuno mettere in sicurezza il tracciato pedonale esistente tuttora frequentato dai passanti, anche per ripristinare l’accesso ai proprietari dei fondi agricoli;
  4. E’ necessario valutare la fattibilità, con una stima reale dei costi, di un percorso alternativo alla strada lungo le sponde del Lambro;
  5. Per giustificare la necessità di realizzare una nuova strada, è doveroso analizzare i flussi viabilistici che nei fine settimana attraverserebbero l’abitato di Scarenna, nonché le relative conseguenze di inquinamento causato dal traffico, soprattutto per i residenti;
  6. La zona interessata dalla nuova strada è un’area agricola coltivata, l’opera in progetto comprometterà il suolo naturale agricolo per una superficie totale di circa 10.000 mq;
  7. Lungo il vecchio tracciato è presente una palestra di roccia di grande richiamo che merita di essere valorizzata;
  8. La nuova strada è in contrasto con un progetto di rinaturalizzazione delle sponde del fiume Lambro, approvato dalla Giunta Regionale nel 2019 ed elaborato anche con il contributo della Comunità Montana (rif. DGR n. XI/2724 del 23.12.2019);
  9. Il progetto contrasta con il parere tecnico di ERSAF Lombardia trasmesso alla Comunità Montana, che prevede per questa zona: “Restituzione di spazio al fiume; Gestione sostenibile delle acque meteoriche; Continuità ecologico-ambientale; Rinaturalizzazione delle sponde”;
  10. La nuova strada potrebbe infine costituire una pericolosa promozione ed incentivo a future urbanizzazioni ed edificabilità dei terreni agricoli, vanificandone l’alto valore ecologico ed ambientale a scapito delle generazioni future.
 

Per informazioni:
www.grupponaturalisticobrianza.it
Instagram: @testadirapaerba - @circoloilariaalpi
Facebook: @testadirapaerba - circolo ambiente “ilaria alpi” 

 

Gruppo Naturalistico della Brianza, Circolo Ambiente Ilaria Alpi, Legambiente Primalpe, Associazione Testa di Rapa, Civiltà Contadina, Cumpagnia di Nost, Centro di Aggregazione Piera Mazza, Laghee MTB, Cooperativa Frate Jacopa

mercoledì 23 febbraio 2022

Seregno. Buone nuove dal laghetto di San Carlo


 

di Alberto Rossi, Sindaco di Seregno

(fonte Facebook)


🤔 Qualcuno di voi settimana scorsa passando da Seregno al laghetto di S.Carlo si sarà domandato cosa stesse succedendo (per aggiornamenti cliccare qui).

🐢 Purtroppo c'è la cattiva abitudine di abbandonare tartarughe non autoctone in questo piccolo bacino d'acqua causando seri problemi all'ecosistema. Queste tartarughe provenienti dal Sud America infatti sono onnivore e mettono per esempio a rischio la riproduzione degli anfibi.

 



✅ L'intervento è stato eseguito da un'azienda specializzata che dopo aver prelevato una ventina di esemplari provvederà a farli visitate da un veterinario e poi l'immetterà in un laghetto di proprietà, dotato di autorizzazione per questa attività.

 



👏🏻 Colgo l'occasione per ringraziare il WWF e Legambiente per il prezioso lavoro che svolgono a tutela di questo spazio della nostra Città, di cui continueremo a prenderci cura.

 


 



Canturina Bis. Già raccolte 800 firme per fermare la costruzione della nuova strada. Domenica 27 febbraio gazebo a Carimate

 

 

Riceviamo e pubblichiamo

 

Domenica 27 febbraio 2022 dalle 10.00 alle 15.00 ci sarà il gazebo informativo a Carimate in piazza Castello sul tema della Canturina Bis. Passate a trovarci, ci sarà la possibilità di firmare la petizione, che ha già superato le 800 adesioni, contro la costruzione della strada e di scambiare quattro chiacchiere in merito agli scenari futuri della mobilità del nostro territorio.

lunedì 21 febbraio 2022

Hai voglia di conoscere la storia di Laura Conti, fondatrice di Legambiente?


   
Laura Conti. Medico, politica, partigiana, divulgatrice, scrittrice, madre di Legambiente e dell’ecologismo italiano. Una grande donna capace di battersi per i suoi ideali. La sua figura è importantissima per l’intero panorama italiano e non deve essere dimenticata.

Il Circolo Legambiente Cinisello Balsamo APS vi invita a partecipare all’evento “I mercoledì delle donne”, in cui la giornalista scientifica Valeria Fieramonti presenterà il suo ultimo libro sulla storia di Laura Conti, intitolato “La via di Laura Conti. Ecologia, politica e cultura a servizio della democrazia” e scritto in occasione dei 100 anni dalla nascita della nostra Fondatrice.

L’appuntamento è:
mercoledì 23 febbraio ore 21:00, presso il Salotto Agricola


“I mercoledì delle donne” sono un ciclo di incontri con i docenti della Libera Università delle Donne, realizzato in collaborazione con Mille&UnaVoce, L’Agricola, il Circolo Culturale Pablo Neruda, con il patrocinio di Legambiente Cinisello Balsamo. Al termine dell’evento verrà offerto un piccolo rinfresco.

📍 Il Salotto Agricola si trova in via Mariani 11, a Cinisello Balsamo.

😷 Per accedere all’evento è necessario indossare i dispositivi anti-Covid ed essere in possesso di Green Pass.

📧 Per prenotare il proprio posto a “i mercoledì delle donne”, invia una e-mail a milleeunavoce@libero.it

 


 

Mini campi natura 2022 all'oasi Lipu di Cesano Maderno


 

In occasione della chiusura delle scuole, l'Oasi Lipu di Cesano Maderno organizza mini campi natura per bambini delle Scuole Primarie. I bambini potranno trascorrere le giornate con giochi, sfide e scoperte lungo i sentieri. Sarà un’esperienza stimolante e divertente, oltre che un’occasione per fare nuove amicizie e conoscere la Natura che ci circonda. Mangeremo tutti insieme con pranzo al sacco portato da casa, la merenda invece verrà offerta dall’Oasi.

 

CARNEVALE: Giovedì 3 e Venerdì 4 marzo 2022, iscrizioni aperte
PASQUA:
Giovedì 14 e Venerdì 15 aprile 2022, apertura iscrizioni dal 16 marzo 2022

A chi è rivolto: bambina e bambine delle Scuole Primarie.
Orario attività: dalle ore 9 alle 16.30 (Ingresso dalle 8.30 - Uscita entro le 17).
Donazione a giornata: € 35, Soci Lipu € 25. Previsti sconti per fratelli/sorelle.
(comprensiva di merenda pomeridiana e di tutti i materiali necessari per le attività, escluso pranzo).
Le attività si svolgeranno nel rispetto delle normative vigenti sulla sicurezza sanitaria.
Il campo verrà attivato solo al raggiungimento di un numero minimo di iscritti.
 

POSTI LIMITATI; PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA ENTRO LA DOMENICA PRECEDENTE L’INIZIO DEL CAMPO.


Maggiori informazioni in Oasi: Tel 0362.546827, da mercoledì a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17, Email: oasi.cesanomaderno@lipu.it
 

Primavera 2022. Calendario eventi all'oasi Lipu di Cesano Maderno


VISITE GUIDATE
Passeggiate tematiche alla scoperta della Natura dell’Oasi Lipu accompagnati dai volontari.
Domenica 13 Marzo, ore 15, “ASPETTANDO LA PRIMAVERA”
Domenica 27 Marzo, ore 15, “AFFINIAMO I SENSI”
Domenica 10 Aprile, ore 15, “SENTIERI IN FIORE”
Domenica 8 Maggio, ore 15, “UN MONDO DI ALI”
Domenica 22 Maggio, ore 15 “GLI ABITANTI DELLO STAGNO”
Inizio visite ore 15, ritrovo presso il Centro Visite “Langer” 15 minuti prima dell’inizio per la registrazione dei partecipanti. Durata attività circa 2 ore e mezza.
Rivolta ad adulti e bambini dai 6 anni.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA.
Donazione minima richiesta a partecipante: € 5 adulti; € 3 bambini fino ai 14 anni e Soci Lipu.

VISITE GUIDATE NOTTURNE
Visite guidate serali alla ricerca di civette, allocchi e di altri piccoli abitanti del bosco.
Venerdì 11 Marzo, ore 21
Venerdì 25 Marzo, ore 21
Venerdì 8 Aprile, ore 21
Venerdì 22 Aprile, ore 21
Venerdì 6 Maggio, ore 21
Venerdì 20 Maggio, ore 21
Inizio attività ore 21, ritrovo presso il Centro Visite “Langer” 15 minuti prima dell’inizio per la registrazione dei partecipanti. Durata attività circa 2 ore e mezza.
Rivolta ad adulti e bambini dai 6 anni.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA.
Donazione minima richiesta a partecipante: € 7 adulti; € 4 bambini fino ai 14 anni e Soci Lipu.

GIOCHIAMO CON IL BOSCO!
Uno “spazio-gioco” a contatto con la natura dedicato ai bambini della scuola dell’infanzia in compagnia di mamma o papà.
Sabato 5 Marzo, ore 10
Sabato 2 Aprile, ore 10
Sabato 7 Maggio, ore 10
Inizio visite ore 10, ritrovo presso il Centro Visite “Langer” 15 minuti prima dell’inizio per la registrazione dei partecipanti. Durata attività circa 2 ore.
Rivolta ad adulti e bambini dai 3 ai 5 anni.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA.
Donazione minima richiesta a partecipante: € 8 a coppia (un bambino + un genitore),
€ 5 Soci Lipu.

ESPLORIAMO L’OASI

Attività dedicate alla scoperta dell’Oasi per bambini della scuola primaria e secondaria di primo grado.
A fine attività i partecipanti potranno rimanere presso l’area pic nic per un pranzo o una merenda al sacco e condividere le scoperte le fatte in Oasi insieme ai nuovi amici.

SCUOLA PRIMARIA (6-11 anni)
Sabato 12 Marzo, ore 10
Sabato 9 Aprile, ore 10
Sabato 14 Maggio, ore 10
Inizio attività ore 10, ritrovo presso il Centro Visite “Langer” 15 minuti prima dell’inizio per la registrazione dei partecipanti. Durata attività circa 2 ore.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA.
Donazione minima richiesta a partecipante: €8; € 5 Soci Lipu.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO (12-15 anni)
Sabato 12 Marzo, ore 14.30
Sabato 9 Aprile, ore 14.30
Sabato 14 Maggio, ore 14.30
Inizio attività ore 14.30, ritrovo presso il Centro Visite “Langer” 15 minuti prima dell’inizio per la registrazione dei partecipanti. Durata attività circa 2 ore.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA.
Donazione minima richiesta a partecipante: €8; € 5 Soci Lipu.

Tutte le attività si svolgeranno nel rispetto delle normative vigenti sulla sicurezza sanitaria.
Maggiori informazioni in Oasi:
Tel 0362.546827, da mercoledì a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17
Email: oasi.cesanomaderno@lipu.it

Pedemontana. La BEI (Banca Europea degli Investimenti) ha preso in esame il reclamo degli ambientalisti


a cura di Sinistra e Ambiente, Meda

Giudicando impropria l’autorizzazione della Banca Europea per gli Investimenti (BEI) per un prestito di 550 milioni di euro concesso dall’istituto per completare l’autostrada Pedemontana Lombarda, i gruppi e le associazioni ambientaliste della Provincia di MB avevano inoltrato il 15/11/2021 una segnalazione all’istituto europeo.
 

In data 29/11/2021, è arrivato un primo riscontro da parte dei responsabili BEI della "Division Complaints Mechanism" (Settore Reclami) e dalla "Unit Complaints Handling & Admissibility" (Unità Trattamento dei reclami e loro ammissibilità) ove si comunicava che avrebbero preso in esame la segnalazione, catalogata come un “complaint”, un “reclamo”.
 

Il 2/2/2022, alcuni rappresentanti dei firmatari della lettera hanno avuto un confronto formale online con gli incaricati dell'organismo BEI avente la funzione di operare come “meccanismo di trattamento dei reclami inoltrati”. 

 
Tale confronto rientra nelle procedure fissate dall'Istituto per affrontare casi simili. Nell’incontro sono stati dettagliatamente illustrati i vari passaggi che la procedura prevede, comprensivi della tempistica.
La procedura è nella fase iniziale di valutazione. La BEI, oltre ad interfacciarsi con gli ambientalisti autori del reclamo, sta interloquendo anche con i promotori del completamento autostradale. La valutazione iniziale dovrebbe concludersi entro 40 giorni lavorativi, estendibili qualora non sufficienti.
Sulla base dei contenuti raccolti, una volta chiusa la prima fase, verrà redatto un primo rapporto che sarà pubblicato e sarà accessibile sul sito della BEI. Seguirà una fase di indagine con un rapporto conclusivo. L’intero processo dovrebbe concludersi entro 170 giorni.
 

Durante l’incontro sono stati chiesti approfondimenti su alcuni punti del “reclamo”, con l’aggiunta di alcune specifiche osservazioni da parte ambientalista. In particolare abbiamo fornito elementi riguardanti la criticità diossina TCDD sulla tratta B2 e il connesso Piano Operativo di Bonifica (POB) da noi ritenuto insufficiente. Ci siamo soffermati sui contenuti dei documenti di analisi paesaggistica ambientale, elaborati dalla stessa APL con il progetto definitivo aggiornato 018/019, evidenziando l'elenco di pesanti criticità per l’ambiente su entrambe le tratte B2 e C anche per le parti comprese nelle aree tutelate a Parco. Si sono ripresi gli aspetti rigurdanti il consumo di suolo e i problemi derivanti dal pedaggiamento sull’attuale e gratuita superstrada Milano-Meda, che indurrà il traffico veicolare di corta percorrenza a prediligere le strade locali e intercomunali. Abbiamo denunciato la mancata rispondenza da parte dei Ministeri alle nostre richieste di confronto. Agli incaricati sono stati inviati documenti aggiuntivi a supporto dei punti trattati.

Sulla "partita Pedemontana", intendiamo esserci affinchè il territorio non subisca passivamente gli impatti pesantissimi che il completamento autostradale causerebbe.

Appello per costruire una "Rete per la politica sociale"


a cura del Gruppo di lavoro per la costituzione della Rete per la politicità sociale

Martedì 22 febbraio 2022 alle ore 21, il gruppo promotore della Rete per la politicità sociale presenterà online l’appello con cui si invitano persone, associazioni, gruppi e liste civiche a costruire in rete un fronte comune per risvegliare il mondo politico e istituzionale affinché si indirizzi verso cambiamenti radicali che rigenerino la democrazia, le forme di partecipazione e l’etica politica.

La Rete prende le mosse dal documento “Politicità sociale: le nuove frontiere della politica” scritto recentemente da Pino Polistena, studioso delle forme della politica e fondatore del Centro studi “Forme e riforme” (www.formeeriforme.it).

I promotori hanno deciso di rivolgersi a tutti, perché il fulcro del cambiamento sta nella attivazione della politicità sociale, intesa come l’insieme di luoghi e strumenti indispensabili alla società civile per formarsi, confrontarsi, esprimere le proprie istanze e proposte ridando in questo modo senso e concretezza alla sovranità popolare prevista dalla Costituzione.

La Rete sarà organizzata in modo orizzontale e le decisioni saranno assunte con il metodo del consenso ovvero “si lavora su ciò che unisce e si continua a discutere su ciò che divide”.

L’incontro on line prevede due interventi principali.

Sergio Bagnasco, esperto in materia elettorale e costituzionale, illustrerà il processo che ha trasformato i partiti da strumenti organizzativi nelle mani dei cittadini per partecipare alle scelte politiche a centri di potere nelle mani di pochi.

Pino Polistena, illustrerà le patologie della politica italiana e i motivi per cui quanti vogliono operare più efficacemente al miglioramento della nostra società, dovrebbero mettere tra i loro punti prioritari la partecipazione alla rete per cambiare le modalità di fare politica.

Grande spazio sarà dedicato agli interventi dei partecipanti.

Il gruppo promotore propone inoltre di impegnarsi da subito in tre campagne nazionali.

  • La prima e più urgente per sostenere i ricorsi presso la Corte Costituzionale contro il Rosatellum, la legge elettorale che impedisce alla cittadinanza di eleggere liberamente i propri rappresentanti.
  • La seconda per migliorare gli strumenti di partecipazione a disposizione della cittadinanza come il referendum.
  • La terza, per diffondere in Italia il concetto di politicità sociale: sarà l’occasione per analizzare le disfunzioni della politica dimostrando che è possibile uscire da un sentiero obbligato in cui ci costringe una classe politica che sembra soprattutto interessata alla propria autoconservazione, restando indifferente e sorda rispetto ai problemi della nostra società, generando malcontento e disinteresse alla partecipazione, come ormai dimostra il livello di astensione dal voto.


Pino Polistena, uno dei promotori della Rete della Politicità Sociale, pone al centro delle riflessioni le patologie della politica italiana. E afferma: “ Le modalità e le regole con cui si fa politica nel nostro Paese sono malate e tutti noi siamo talmente abituati a queste disfunzioni che non siamo più capaci di immaginare scenari diversi e di renderci conto dei danni enormi che provocano alla società italiana. Dobbiamo aprire una nuova era per invertire questa deriva”.

Invitiamo a far parte della Rete compilando il modulo su www.reteperlapoliticitasociale.org e partecipando alla serata portando il proprio contributo.

La serata si svolgerà martedì 22 febbraio ore 21 al link https://meet.google.com/oof-kcyk-bfj

Per informazioni contattare: Rete per la Politicità Sociale info@reteperlapoliticitasociale.org

Paola Monti 329 861 330 o Roberto Brambilla 338 88 03 715

TESTO DELL'APPELLO

“Quando i poteri pubblici violino le libertà fondamentali ed i diritti garantiti dalla Costituzione, la resistenza all'oppressione è diritto e dovere del cittadino"

COSTRUIAMO INSIEME UNA RETE PER LA POLITICITÀ SOCIALE

È l’ora giusta!
Fondiamo una nuova forza politica per una diversa idea di mondo

Una sintetica premessa
La scarsità e le sofferenze sono una realtà non uno spettro

Un numero crescente di cittadine e cittadini italiani vive una condizione di disagio economico, sociale e politico e di grande preoccupazione per il futuro dell’Italia e dell’Europa. Riteniamo che una delle principali cause sia individuabile nel degrado delle istituzioni politiche, minate da antiche patologie mai curate. Per dare solo alcuni esempi delle “patologie” citiamo:

L’accentramento in un’unica persona di due o più cariche diverse che non dovrebbero essere sovrapponibili (come Presidente del Consiglio e segretario di partito). La commistione dei ruoli istituzionali (governo, parlamento) con quelli propri della società civile (tra cui il partito).

La forte instabilità dei governi dalla fondazione della Repubblica ad oggi. Ci sono stati infatti 67 esecutivi in 75 anni con la conseguente inefficacia dell’azione di governo.

Il mancato rispetto della carica attribuita col voto dai cittadini abbandonandola per poter essere eletti in mansioni più prestigiose o meglio remunerate.

La politica intesa come occupazione permanente delle istituzioni grazie a successivi passaggi da un’istituzione pubblica a società partecipate e viceversa, al fine di mantenere la propria posizione di potere e di reddito.

Questo progressivo degrado insieme ad altri fattori destabilizzanti ha svilito la vita politica italiana privando di fatto la cittadinanza di strumenti e spazi adeguati per partecipare alle scelte che riguardano il nostro futuro.

Per superare tutto ciò vogliamo favorire l’affermazione di un modello per “fare politica” alternativo a quello vigente e che rimetta al centro della politica le persone.

Per perseguire questo obiettivo ti/vi invitiamo a costruire insieme una rete nazionale che valorizzi oltre alle singole persone anche la vivacità dell’associazionismo, del volontariato e delle liste civiche locali. Se queste realtà collaborassero si creerebbe una significativa massa critica per il cambiamento.

La necessità di una rete per la politicità sociale
Una rete politica per ricostruire valori, rigenerare coscienza collettiva e partecipazione.

Per attuare questi obiettivi ti/vi invitiamo a costituire insieme a noi una rete paritetica, orizzontale, a conduzione condivisa.

Gli/le aderenti alla rete saranno sempre “protagonisti” e decideranno in modo democratico e trasparente le linee generali d’azione, gli obiettivi pratici, le regole e le modalità interne di organizzazione con il metodo del consenso: lavorare su ciò che unisce e discutere su ciò che divide.

La rete, nel pieno rispetto delle specificità di ciascuna componente, oltre a effettuare campagne di pressione sulle istituzioni e di sensibilizzazione della cittadinanza, non escluderà la possibilità di utilizzare la politica, con forme e metodi radicalmente nuovi, come utile e positivo strumento.

Il nostro obiettivo è avviare un processo di crescita culturale e politica che consenta di praticare la politicità sociale. A questo proposito citiamo la frase dello psicologo sociale Kurt Lewin “Non cambiare qualcosa combattendo la realtà esistente. Per cambiare costruisci un modello nuovo che renda la realtà esistente obsoleta”.

Alcune proposte
Sviluppare la democrazia del ragionamento e dei poteri liberi e trasparenti

Per realizzare una democrazia compiuta occorre sviluppare ciò che definiamo “politicità sociale”, dando alla società civile lo spazio politico e gli strumenti necessari per formarsi, confrontarsi, esprimere le proprie istanze e proposte e, quindi, per ridare senso e concretezza alla sovranità popolare.

Una delle sedi naturali per poter sviluppare la politicità sociale è il partito a patto che questo preveda procedure democratiche, partecipative e trasparenti, e non sia più uno strumento utilizzato per fini personali o al servizio di gruppi di potere bensì una struttura al servizio della comunità.

È necessario inoltre che l’attività del partito sia ben distinta da quella delle istituzioni dello stato e che tra i due ambiti si crei un continuo confronto e un efficace controllo, oggi inesistenti.

Proposte di attività d’immediata attuazione
Se vuoi guardare in alto volgi prima lo sguardo verso il basso

Alla luce di quanto detto sino ad ora, in considerazione del quadro politico e della possibile fine anticipata dell’attuale legislatura, riteniamo prioritarie alcune azioni affinché cittadine e cittadini possano, sin dalle prossime elezioni, scegliere i loro rappresentanti e interagire efficacemente con le istituzioni.

Ci sembra quindi opportuno proporre tre campagne nazionali per ottenere migliori strumenti per facilitare la partecipazione della cittadinanza all’attività politica, sociale ed economica.

Campagna affinché la prossima legge elettorale ridia rappresentanza alla cittadinanza. L’Italia rischia di andare ancora una volta al voto con il “rosatellum”, che in più punti appare in aperto contrasto con la Costituzione: al riguardo è in atto una campagna di ricorsi per la sua verifica di costituzionalità, tesa a impedirne l’uso per le prossime elezioni e obbligare il Parlamento a rivedere la legge.

Campagna per lo sviluppo degli strumenti complementari di democrazia partecipativa: revisione della legge 25 maggio 1970, n. 352 “Norme sui referendum previsti dalla Costituzione e sulla iniziativa legislativa del popolo” in modo che la relazione tra i rappresentati e i rappresentanti in Parlamento non si limiti al solo momento del voto. Detta campagna deve anche mirare a facilitare alla cittadinanza l’utilizzo degli strumenti di democrazia partecipativa.

Campagna per sensibilizzare la cittadinanza, i gruppi, le associazioni e le liste civiche sull’importanza della ”politicità sociale” e per la creazione della Rete per la politicità sociale. Nei primi mesi del 2022 sarà realizzata la “Settimana della politicità sociale” che prevederà una serie di conferenze locali per proporre il concetto di “politicità sociale” e per ampliare le adesioni a detta rete politica.

Il popolo che soffre e non agisce per rimuovere le cause della sua infelicità diventa complice del potere che l’opprime.

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Ci rendiamo conto che questo documento non esaurisce tutte le problematiche. La loro individuazione sarà fatta nel prossimo futuro dalla rete con i metodi già delineati più sopra.

In attesa di definire insieme un indirizzo per l’iniziativa, chi fosse interessato contatti la persona da cui ha ricevuto l’appello e i due documenti per approfondire: “La politicità sociale come nuova frontiera della politica” e “Bozza di un’Arca per l’Italia”.

Gruppo di lavoro per la costituzione della Rete per la politicità sociale

sabato 19 febbraio 2022

Legambiente Seregno: "Stop alle potature selvagge!"


 

Nei giorni scorsi, in seguito alle potature effettuate dall'amministrazione comunale seregnese nei giardini pubblici di via Ripamonti nel quartiere San Carlo, è intervenuta in maniera decisa Legambiente. Sul sito dell'associazione possiamo infatti leggere: "I cittadini di Seregno possono dire addio ad un altro pezzo delle alberature della città. Dopo le potature, o meglio capitozzature, di molti viali importanti della città a partire dal 2020, dopo le aggressioni ad alberi monumentali nel parco 2 Giugno (tra cui il famoso “murun”) e recentemente a molte piante che infastidivano il discusso progetto di illuminazione a giorno dello stesso parco alla Porada, area di valore naturalistico all’interno del Parco Grubrìa, dopo la distruzione dei filari di carpini trentennali al cimitero di San Carlo, in questi giorni assistiamo alla distruzione degli alberi del parco che si affaccia su Via Ripamonti nel popoloso quartiere di San Carlo"

 



Pubblichiamo qui alcune foto dell'intervento ed alcuni brani tratti dalle "Linee guida per il governo sostenibile del verde urbano. Comitato per lo sviluppo del verde pubblico. MATTM, 2017". Poi ognuno tragga le considerazioni che ritiene più opportune.

 



"Gli interventi di potatura rappresentano la pratica colturale che maggiormente impatta le condizioni di vegetazione degli alberi. Una potatura male eseguita, che nei casi migliori è inutile, può danneggiare irreparabilmente un albero, accorciandone il ciclo vitale, indebolendolo, anche al punto di renderlo instabile e quindi pericoloso. Ad ogni stagione l’esecuzione di potature scorrette provoca danni economici enormi, oltre al danno paesaggistico ed all’erosione del nostro patrimonio arboreo. Essendo la potatura un intervento che influisce sulle condizioni energetiche dell’albero, e può essere anche fonte di diffusione di patologie, è necessario che venga svolta solo da personale qualificato e che le Amministrazioni Comunali adottino Capitolati specifici, mettendoli a disposizione anche dei privati che ne facessero richiesta."

 


 

La capitozzatura "consiste nel drastico raccorciamento del tronco o delle branche primarie (sbrancatura) fino in prossimità di questo. Tale operazione è una delle principali cause delle cattive condizioni in cui versano molti alberi ornamentali. Il tronco capitozzato viene, infatti, lasciato dal taglio senza difese e così i tessuti, anche nelle specie con buona capacità di compartimentalizzazione, iniziano a morire dalla superficie del taglio stesso verso l’interno. La corteccia, inoltre, viene improvvisamente esposta ai raggi solari, con un eccessivo riscaldamento dei vasi floematici più superficiali, che sono danneggiati. La capitozzatura è, perciò, un’operazione che deve essere evitata ogni volta che sia possibile. Nel caso in cui non esistono alternative, si dovrà operare in modo da ridurre al massimo i danni per la pianta. Si crede erroneamente che un albero capitozzato richieda interventi minori: in realtà è l’opposto. Se l’albero sopravvive richiederà costanti potature per diversi anni; se l’albero muore dovrà essere abbattuto e rimosso.
Infine, considerato che un albero capitozzato è predisposto a rotture e può essere pericoloso, e che quindi la capitozzatura è riconosciuta come una pratica inaccettabile di potatura, ogni danno causato dalla caduta dei rami può essere riconosciuta come negligenza presso un tribunale."

 

Il parco prima delle potature. Immagine tratta da Google Maps


Donne in satira. Mostra documentaria


 

Dal 23 febbraio al 20 marzo 2022, l'Unione femminile nazionale, ospiterà nella sede di Milano, Corso di Porta Nuova 32, la mostra Donne in satira, con documenti originali da settimanali umoristici, strenne, periodici e riviste databili tra il 1900 e il 1950, provenienti dagli Archivi dell’Unione Femminile e della Fondazione Anna Kuliscioff.

Inaugurazione Mercoledì 23 febbraio, ore 16.30. Unione femminile nazionale, Corso di Porta Nuova 32, Milano
Intervengono: Anna Maria Imperioso, Concetta Brigadeci, Marina Cattaneo

La mostra presenta pubblicazioni tra la seconda metà dell’800 e la prima metà del ‘900. Se nel secondo Ottocento la caricatura sulle donne è bonaria e punta alle virtù femminili, con l’arrivo del nuovo secolo il timbro si fa più acre: sono gli anni delle grandi battaglie emancipazioniste e suffragiste, quando la partecipazione alla vita politica e sociale delle protagoniste del tempo viene dileggiata e irrisa. Durante il ventennio fascista la satira risente della propaganda di regime, che la utilizza in modo strumentale. È indubbiamente alle donne che negli anni dell’autarchia viene richiesto il maggior sacrificio in termini economici, familiari e sociali e proprio in ragione di questo suo nuovo e gravoso compito diviene oggetto di interesse per i disegnatori. Dal secondo dopoguerra in poi la satira sulle donne sarà sempre incentrata, in maniera diversamente pungente, sulla loro partecipazione alla politica. Agli occhi di osservatori non abituati alla presenza delle donne nella sfera pubblica, la donna che partecipa alla vita politica è, come nei primi del Novecento, una donna “virilizzata”, in particolare nelle vignette di Giovanni Guareschi.

Ingresso gratuito con prenotazione: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-donne-in-satira-mostra-documentaria-270963247367.

La mostra diffusa

L’esposizione è una delle tre che compongono la “mostra diffusa” con cui la Fondazione Anna Kuliscioff ha inteso valorizzare alcune raccolte milanesi di importanza storica e artistico-documentaria di non facile consultazione, parte integrante della memoria storica della città. L’intenzione è di fornire spunti di approfondimento per la storia dell’umorismo e della satira in Italia, con particolare riferimento al capoluogo milanese, anche in relazione ai cambiamenti del gusto e delle tecniche disegnative e di stampa.

Dal 1848. A Palazzo Moriggia | Museo del Risorgimento, tra il 17 febbraio e il 20 marzo, la mostra ripercorre centocinquant’anni di storia italiana, lungo un arco temporale che va dal 1848 al 2000, raccontando anche i momenti più difficili della crescita di Milano e più in generale del tessuto socio-politico d’Italia attraverso una selezione di testate periodiche contenenti vignette e tavole dovute alle firme più interessanti del periodo. Esemplari di riviste, periodici, almanacchi differenti per impostazione grafica e finalità editoriali, in gran parte provenienti dalla Biblioteca specialistica delle Civiche Raccolte Storiche di Milano, accompagneranno visitatori e visitatrici in un viaggio tra le diverse posizioni politiche con particolare attenzione al periodo compreso tra il 1925 e il 1945.

Scalarini e la satira politica a Milano è allestita alla Casa della Memoria dal 1 al 27 marzo. Una panoramica della rappresentazione satirica dedicata ai protagonisti dell’epoca dal grande vignettista Giuseppe Scalarini, milanese d’adozione. Presenti in mostra, oltre al materiale appartenente alla famiglia dell’artista, pagine d’epoca della Fondazione Anna Kuliscioff. Un viaggio attraverso la storia nella satira politica di Giuseppe Scalarini, con i volti di Mussolini, D’Annunzio, Anna Kuliscioff, Vittorio Emanuele III, Cavour e tanti altri famosi protagonisti della vita politica e sociale italiana.

Informazioni

Tutte le mostre sono ad ingresso libero.
Per l'inaugurazione è necessario registrarsi.
Orari di apertura della mostra all’Unione femminile: dalle 10 alle 17 dal lunedì al venerdì. Per informazioni: tel. 02.6599190
Le scuole possono richiedere visite guidate all’indirizzo info@fondazioneannakuliscioff.it

Le associazioni ambientaliste: il nuovo PTCB della provincia di Monza e Brianza mantiene un indice edificatorio ancora troppo alto. Serviva più coraggio!

Il consumo di suolo in Brianza

a cura del Coordinamento ambientalista Osservatorio PTCP di MB

Lo scorso 15 febbraio 2022 si è conclusa in sede di Consiglio della Provincia di Monza e Brianza la discussione relativa alla variante al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) per l'adeguamento alla soglia regionale di riduzione del consumo di suolo, così come definito nella Legge Regionale 31/2014. La maggioranza di centrodestra ha approvato il testo della Variante al PTCP nella versione precedentemente adottata e con sole pochissime modifiche conseguenti all'accoglimento di alcune osservazioni. Il gruppo Brianza Rete Comune si è espresso con un voto contrario.

Il Coordinamento Ambientalista Osservatorio PTCP il 28 marzo 2021, aveva protocollato una serie di osservazioni atte a rendere più stringente e incisiva la variante. Le osservazioni presentate sono state controdedotte dai tecnici della Provincia e, purtroppo, respinte con la motivazione di non essere pertinenti e/o tecnicamente non accoglibili. Le controdeduzioni si trovano qui. Un'impostazione tecnica rigida che non ha tenuto conto della necessità politica impellente di andare verso una riduzione significativa del consumo di suolo nella nostra Provincia.

Per poter dare voce alle nostre argomentazioni in sede di Consiglio Provinciale durante il momento di discussione delle osservazioni, delle controdeduzioni e della valutazione finale sui documenti della Variante, ci siamo interfacciati direttamente con i Consiglieri Francesco Facciuto e Giorgio Garofalo di di Brianza Rete Comune con cui abbiamo fatto un lavoro di approfondimento e commento sul nostro lavoro e anche su altri contributi. Come era prevedibile, la Provincia di MB non ha saputo o voluto mettere in campo un provvedimento coraggioso e deciso per invertire la tendenza in un territorio dove il consumo di suolo, il degrado e la perdita delle funzioni dei nostri ecosistemi continuano a un ritmo insostenibile, che nemmeno questi due anni di pandemia hanno frenato. Con una superficie urbanizzata attualmente stimata al 51% e la previsione di un'estensione al 54%, è dunque sul 3% di nuove previsioni edificatorie e di nuova urbanizzazione che interverranno di fatto i complessi meccanismi di applicazione della soglia di riduzione regionale previsti nella Variante. Per la Provincia, questa introduzione della soglia ha l’obiettivo di riduzione dell’indice di consumo di suolo nel 2025 del 1% (da 54% a 53%). Un valore irrisorio, decisamente insufficiente e puramente simbolico. Il provvedimento di Variante approvato non è sufficiente per affrontare i gravi problemi ambientali e climatici che abbiamo di fronte.

Non possiamo infatti dimenticare che consumare nuovo suolo significa anche privarci dei servizi ecosistemici quali la riduzione della permeabilità dei suoli, le perdite di produzione agricola e di materiali, il minor contenimento dell'inquinamento e dell'erosione,la riduzione dell'assorbimento di CO2 e della capacità di mitigazione dei cambiamenti climatici la perdita di impollinazione etc che le aree libere e/o boscate offrono.

Il dibattito in Provincia ha portato anche all'approvazione di un O.d.G. che chiede il rafforzamento del sistema di tutele della Rete verde di ricomposizione paesaggistica, degli Ambiti agricoli strategici (AAS) e degli Ambito di interesse provinciale AIP) agendo su aspetti quantitativi e qualitativi. Per ora e fino alla programmazione e approvazione di altri provvedimenti normativi, rimane una mera "dichiarazione d'intenti" che necessiterà di atti applicativi dipendenti dalla volontà politica di chi amministra la Provincia di MB.

 

Precisazione
 
WWF Insubria e il WWF Lombardia, che fanno parte del coordinamento ambientalista Osservatorio  PTCP di MB, non hanno partecipato (o meglio, non sono stati invitati a partecipare) alla stesura delle osservazioni delle "associazioni ambientaliste" che per lo stile e i contenuti sono state respinte e, quindi, sono risultate inefficaci. Hanno invece partecipato (anche in rappresentanza e con i contributi di altre associazioni ambientaliste tra le quali Italia Nostra, LIPU, FAI, Fiab, Monza in Bici, Amici della Natura, Consiglieri Creda, e altri gruppi della Valle del Lambro e del Parco delle Groane-Brughiera) ai tavoli tecnici della Provincia e alle conferenze di VAS proprio per la variante relativa al consumo di suolo e per quella relativa al Piano della Mobilità Sostenibile ottenendo importanti modifiche della versione definitiva della variante del PTCP approvata il 15 febbraio 2022 dalla Provincia di Monza. 

venerdì 18 febbraio 2022

Mariano Comense. Sabato 19 febbraio 2022 si raccolgono le firme contro la Canturina bis


 

a cura del Comitato NO Canturina bis

 

Sabato 19 febbraio 2022 saremo a Mariano Comense in Piazza Roma dalle 14 alle 18 con un banchetto e materiale informativo sulla Canturina Bis e la Tangenzialina di Mariano. Passate a trovarci, ci sarà la possibilità di firmare la petizione contro la costruzione della strada e di scambiare quattro chiacchiere in merito agli scenari futuri della mobilità del nostro territorio.

 


Perché la Tangenziale ovest di Mariano?
La tangenziale ovest di Mariano, così come dichiarato dallo stesso sindaco, Giovanni Alberti, servirà per "governare" il traffico indotto dalla progettanda "Canturina Bis" che secondo gli studi eseguiti incrementerà di circa 2000 auto all'ora il traffico alle porte della città.
Dunque, sarà l'ennesima striscia di asfalto larga sei metri che avrà il solito effetto di spostare il problema da un posto ad un altro, e non di risolverlo.

Quanto dovrebbe costare?
Il progetto della nuova tangenziale costerà 16 milioni di euro. Soldi che verranno per l'ennesima volta investiti in un tipo di mobilità che ormai ha presentato tutta una serie di criticità ambientali. Vogliamo davvero finanziare l'ennesima opera che non porterà ad un beneficio sul lungo termine per la comunità?

Che impatto avrà sul territorio?
Distruttivo. Gli impatti ambientali causati dalla strada saranno numerosissimi. Infatti, questa attraverserà aree agricole e boscate, torrenti e habitat protetti all'interno del Parco delle Groane.
Causerà nuovo inquinamento acustico, luminoso ed atmosferico. Consumerà ulteriore suolo, i pochi prati rimasti. Nessuna ridicola "opera di mitigazione" renderà l'opera sostenibile, ma servirà solo a camuffare l'ennesima colata di cemento.

Ci sono alternative?
Per risolvere il problema del traffico si devono favorire le alternative all'auto. Perché si parla di mobilità sostenibile e poi non si fa nulla di concreto quando se ne ha l'opportunità? Perché questi soldi non vengono investiti per potenziare il trasporto pubblico? Migliorare le coincidenze e sistemare le stazioni fatiscenti? I treni e gli autobus dovrebbero essere la scelta più efficiente ed economica per gli spostamenti quotidiani. Costruire nuove strade favorirà solo l'immissione di
nuovi veicoli, in un circolo vizioso senza via d' uscita.

Cosa può fare il Comune?
Cercare di impedire che un progetto assurdo come questo rovini il proprio territorio. Gli ultimi prati e boschi tra il torrente Terrò, Cascina Belvedere e la Roggia Vecchia verranno distrutti, una galleria verrà scavata e la comunità non trarrà alcun beneficio da quest'opera.

Cosa puoi fare tu cittadino?

Informati e tieniti aggiornato, attraverso i media, i documenti ufficiali dei Comuni e della Provincia e le pagine social delle numerose associazioni che stanno lavorando per contrastare questo progetto. Firma la nostra petizione rivolta alle amministrazioni comunali e fai sentire la tua voce! 

 

SEGUICI E RIMANI INFORMATO!
No alla strada nel parco
@noallastradanelparco
noallastradanelparco@gmail.com

giovedì 17 febbraio 2022

Trenord e Malpensa Express: risultati modesti a danno del trasporto pendolare

di Dario Balotta, presidente Osservatorio Nazionale Infrastrutture e Trasporti

Trenord, sotto attacco da parte di tutti i comitati pendolari lombardi, ha reso noti in questi giorni i risultati del traffico del Malpensa Express, il collegamento aeroportuale Milano-Malpensa, come se fossero un risultato strabiliante.

In un anno, dice l’azienda, sarebbero stati trasportati da Milano Cadorna e Centrale all'aeroporto e viceversa 1,5 milioni di passeggeri. Un risultato modesto, visto che si parla di 4.109 passeggeri al giorno, su un totale di 33.350 posti a sedere disponibili sui 145 convogli che percorrono quotidianamente la tratta: un coefficiente di utilizzo solo del 12,3%. Solo grazie alle lotte dei pendolari della linea Busto-Milano i treni sono accessibili a lavoratori e studenti previo pagamento di biglietto solo di prima classe.

La compagnia ferroviaria, che ha annunciato anche di aver chiuso il 2021 con un disavanzo di decine di milioni di euro, deve affrontare, oltre ai consueti ritardo e soppressioni, una ristrutturazione dei turni del personale che ha generato uno sciopero al mese l'anno passato (e il 2022 è cominciato allo stesso modo, con già due scioperi): presentando i dati del Malpensa Express ha cercato di togliersi dall'angolo in cui si è cacciata per una pessima gestione organizzativa.

Manutenzione e inefficienza gestionale sono infatti le cause degli innumerevoli disservizi: non lo è certo la carenza di contributi d’esercizio, che assieme ai ricavi da tariffazione superano gli 800 milioni di euro l'anno pur scontentando tutti o quasi i pendolari.

Tornando al Malpensa Express, esso è nato come treno commerciale, quindi senza contributi d'esercizio come quelli del trasporto pendolari. Le sue tariffe, infatti, sono il doppio di quelle del trasporto locale. Secondo le intenzioni, come tutti i treni commerciali, il collegamento avrebbe dovuto mantenersi con i proventi dei passeggeri (oggi ben 13 euro a corsa) e dei ricavi degli abbonamenti mensili (obbligatori) di prima classe. Così però non è stato. E quindi, nel contratto di servizio prorogato per un anno  tra regione Lombardia e Trenord  sono previsti consistenti contributi  d'esercizio (art.9) proprio per il Malpensa Express, che nulla hanno a che vedere con un treno a regime di mercato.

Il treno per Malpensa sottrae, oltre che risorse economiche, anche preziosi treni nuovi e macchinisti ai pendolari lombardi che continuano a viaggiare su treni obsoleti. Tutto ciò per continuare a garantire un'offerta eccessiva dato lo scarso utilizzo, visto che chi deve recarsi all’areoporto preferisce gli autobus in partenza dalla stazione Centrale, che in 50 minuti arrivano a destinazione al costo di 8 euro (5 in meno del treno), e soprattutto non costano niente ai contribuenti, perché le corse sono davvero a mercato.

Non è in base al numero di Treni che lo scalo di Malpensa si sviluppa, come pensano Trenord e Sea, ma in base alla sua efficienza (scarsa fin dalla sua apertura) e ai suoi costi (da sempre troppo elevati).

mercoledì 16 febbraio 2022

Pinocchio ha il naso lungo come... la Pedemontana


 

La Rete Civica Brianza, con le liste civiche Cittadini per Lentate e Sinistra e Ambiente di Meda, organizza il 21 febbraio 2022 alle ore 21 presso la Cooperativa di via Borgazzi 8, affacciata sulla piazza Fratelli Cervi a Camnago di Lentate, un incontro pubblico intitolato "Il naso lungo di Pedemontana" sul tema del progetto autostradale nelle tratte B2 e C che sventrerà nei prossimi anni il territorio brianteo.

L'incontro seguirà di qualche giorno l'appuntamento dei Sindaci sul tema, convocato presso la Provincia di Monza e Brianza, per fare il punto sulle criticità e sulle risposte non date da Regione Lombardia e società Pedemontana. Sarà un'occasione per raccontare direttamente ai cittadini cosa sarà emerso in quella discussione e per illustrare il progetto attuale - diverso da quello del 2009 - e il suo impatto.

È giusto che i cittadini briantei sappiano che li aspettano tempi difficili anche soltanto per spostarsi da una frazione di Lentate ad un'altra; a causa di un'opera che sulla carta dovrebbe risolvere i problemi di congestione e in realtà non solo non li risolverà, ma ne creerà di nuovi: ecco perché "il naso lungo di Pedemontana".

Ne parleranno l'ambientalista e attivista Alberto Colombo, l'ex Direttore del Parco delle Groane Fabio Lopez Nunes, il Presidente del PLIS GruBria Arturo Lanzani e il Consigliere provinciale Giorgio Garofalo, moderati da Giada Nardozza, Consigliera comunale.

Green Pass obbligatorio.

giovedì 10 febbraio 2022

Alzate Brianza: ancora rifiuti abbandonati nell’ambiente! La protesta del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”


 

Nei giorni scorsi un gruppo di volontari del Circolo Ambiente "Ilaria Alpi", coordinati da Franco Invernizzi, ha provveduto a ripulire dai rifiuti alcune zone del territorio alzatese. Tra queste, alcune aree lungo i cigli della strada provinciale da Alzate a Cantù, anche in prossimità del sentiero del 'Piantun'.  Gli attivisti del Circolo hanno raccolto diversi sacchi di rifiuti e, quello che fa ancora più rabbia, è che si tratta, in parte, delle stesse zone già ripulite alcuni mesi fa dallo stesso gruppo di volontari.

 



Roberto Fumagalli, presidente dell'associazione ambientalita ci ha dichiarato: "Come Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" denunciamo ancora una volta l'inciviltà dei cittadini che abbandonano i rifiuti nell'ambiente, anziché conferirli correttamente nei sacchi della raccolta porta a porta o presso le apposite piattaforme comunali. Ribadiamo la richiesta, rivolta alle Istituzioni, per intensificare i controlli, anche attraverso l’estensione del numero delle fototrappole nelle zone più a rischio. Sappiamo, in ogni caso, che è una minoranza quella degli incivili che abbandonano i rifiuti, inquinando il territorio. Ma come associazione chiediamo che si mettano in campo iniziative di educazione ambientale rivolte ai cittadini. A tal proposito si ricorda il progetto ‘Brianza Senza Plastica’ (di cui il Circolo Ambiente è capofila), che include proprio momenti di informazione e sensibilizzazione – allo scopo di ridurre la produzione dei rifiuti e della plastica monouso – in cui sono previsti anche interventi nelle scuole del territorio."  


Il principio della tutela ambientale entra nella nostra Costituzione: troviamo il modo di renderlo concreto e di evitare ulteriori progetti devastanti per il nostro territorio!


 

di Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”

L’introduzione nella Costituzione della tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli animali, è davvero un ottimo traguardo. Si tratta, adesso, di rendere concrete queste finalità.

L’aver inserito la salvaguardia della natura tra i princìpi fondamentali della nostra Carta costituzionale è una base di partenza, che però, da sola, non è sufficiente. Occorre infatti che tutti gli organismi istituzionali (dallo Stato agli Enti locali) rendano effettiva la tutela ambientale.

Faccio qualche esempio. Non è compatibile che in Costituzione la salvaguardia dell'ambiente sia considerata un elemento imprescindibile, mentre sussistono situazioni come quelle relative all’ex Ilva di Taranto o all’area Caffaro di Brescia, che continuano a rappresentare una pesante minaccia per l'ambiente e per la salute dei cittadini. Non è accettabile che vengano continuamente perpetrati reati contro l'ambiente (i cosiddetti ecoreati), che quotidianamente colpiscono il territorio. Venendo alla nostra regione e alle nostre zone, non è (più) tollerabile la pessima qualità dell’aria che respiriamo, visto che viviamo in una delle aree più inquinate d'Europa – la Pianura Padana – con migliaia di potenziali decessi all’anno per patologie legate allo smog; questo mentre le Istituzioni fanno poco o nulla per un effettivo risanamento dell’aria.

Non è compatibile con la mancata depurazione delle acque in molte aree della provincia, con la conseguenza che i nostri fiumi, i nostri laghi (dal Lario ai bacini briantei), le nostre falde, spesso hanno una concentrazione elevata di inquinanti disciolti nelle acque.
Non è compatibile il principio della tutela dell’ambiente coi nefasti progetti di nuove ‘opere pubbliche’ riproposti a piè sospinto dalle Istituzioni: dal secondo lotto della tangenziale di Como, alla Canturina bis, agli altri malaugurati progetti di nuove tangenziali o strade, fino al pessimo progetto di un nuovo inceneritore di fanghi a Como. 

martedì 8 febbraio 2022

Pedemontana Lombarda: i ritardi non finiscono mai!


 

di Dario Balotta, presidente Osservatorio Nazionale Infrastrutture e Trasporti

L’apertura del cantiere di Pedemontana per la realizzazione delle tratte B2 (da Lentate a Cesano Maderno) e C (da Cesano a Vimercate) è rinviata almeno fino al 2023: il consorzio giunto secondo nella gara per l’assegnazione della maxi-commessa da 1,3 miliardi di euro, composto da Saipem, Technimont, Società italiana per Condotte d'acqua e Rizzani de Eccher, ha infatti presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale di Milano.

I motori accesi dal consorzio che riunisce Webuild, Pizzarotti e Astaldi dovranno per il momento essere spenti.
I lavori sono fermi dal 2015 (anno in cui, in occasione di Expo, l’opera avrebbe dovuto essere conclusa) e lo resteranno per almeno un altro anno.

Pedemontana, che nel frattempo è passata in mano a Ferrovie Nord Milano (controllata di Regione Lombardia), era riuscita con un colpo di mano e con il silenzio colpevole del Ministero dei Trasporti a farsi prorogare gli espropri dalla concedente CAL (stessa proprietà di Pedemontana, ovvero Regione Lombardia, con gravissimo conflitto di interessi e di competenze) che il CIPE si era ben guardato di prorogare essendo già scaduti ben due volte, contro legge, contro logica, contro etica e soprattutto contro l'interesse di migliaia di interessati.

Gli espropri interessano quasi 25 mila porzioni di territorio di privati cittadini e imprese che da 12 anni, e ancora almeno per un altro, saranno privati della disponibilità dei loro terreni e fabbricati senza essere indennizzati. Intanto, cittadini e imprese, hanno intrapreso una class action per liberarsi dalla scomoda posizione di ‘ostaggi’ di un’infrastruttura che non si completerà mai.

Se il contenzioso che si è aperto tra i due potenti consorzi di imprese durerà quanto il precedente, che dal 2015 al 2019 aveva coinvolto Strabag e l’appaltatore Pedemontana, vincitrice dell’appalto della prima tratta (lotto A), si prevedono tempi lunghi e costi di costruzione altissimi, visto anche il balzo all’insù del costo delle materie prime. O più probabilmente l'effetto sarà che l'appalto si fermerà prima ancora di partire o meglio ancora appena dopo essere partito, che è la classica situazione italiana ideale per l'appaltatore quanto pessima per la parte pubblica. Durante gli anni di quel contenzioso, Pedemontana ha rischiato il fallimento per insolvenza: ora corre lo stesso rischio. Per stare in piedi, negli ultimi 10 anni la società  ha cambiato un presidente l’anno, e dopo il soccorso economico e politico della regione Lombardia ha dovuto ricorrere all’appoggio anche dei ministeri dei Trasporti e dell’Economia. Ora però ci si trova davanti ad uno scontro sorprendente tra i colossi delle costruzioni. Scontro che non riguarda come mitigare l’impatto ambientale devastante che l’opera avrebbe, ma sull’accaparramento della maxi-commessa.

Tra gli azionisti del consorzio  ricorrente c’è Saipem (società sotto stretto controllo pubblico), una evidente dimostrazione che prima prevalgono gli interessi d’impresa e poi gli interessi pubblici. Interessi che oramai, peraltro, sono solo sulla carta, visto che la realizzazione dell’autostrada è fuori tempo massimo. Il ritardo nella sua realizzazione è tale che la provincia di Monza è costretta a spendere 540 mila euro per le manutenzioni ordinarie di 4 ponti che dovrebbero  essere abbattuti proprio per far passare la Pedemontana e e da questa pagati.