giovedì 10 febbraio 2022

Il principio della tutela ambientale entra nella nostra Costituzione: troviamo il modo di renderlo concreto e di evitare ulteriori progetti devastanti per il nostro territorio!


 

di Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”

L’introduzione nella Costituzione della tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli animali, è davvero un ottimo traguardo. Si tratta, adesso, di rendere concrete queste finalità.

L’aver inserito la salvaguardia della natura tra i princìpi fondamentali della nostra Carta costituzionale è una base di partenza, che però, da sola, non è sufficiente. Occorre infatti che tutti gli organismi istituzionali (dallo Stato agli Enti locali) rendano effettiva la tutela ambientale.

Faccio qualche esempio. Non è compatibile che in Costituzione la salvaguardia dell'ambiente sia considerata un elemento imprescindibile, mentre sussistono situazioni come quelle relative all’ex Ilva di Taranto o all’area Caffaro di Brescia, che continuano a rappresentare una pesante minaccia per l'ambiente e per la salute dei cittadini. Non è accettabile che vengano continuamente perpetrati reati contro l'ambiente (i cosiddetti ecoreati), che quotidianamente colpiscono il territorio. Venendo alla nostra regione e alle nostre zone, non è (più) tollerabile la pessima qualità dell’aria che respiriamo, visto che viviamo in una delle aree più inquinate d'Europa – la Pianura Padana – con migliaia di potenziali decessi all’anno per patologie legate allo smog; questo mentre le Istituzioni fanno poco o nulla per un effettivo risanamento dell’aria.

Non è compatibile con la mancata depurazione delle acque in molte aree della provincia, con la conseguenza che i nostri fiumi, i nostri laghi (dal Lario ai bacini briantei), le nostre falde, spesso hanno una concentrazione elevata di inquinanti disciolti nelle acque.
Non è compatibile il principio della tutela dell’ambiente coi nefasti progetti di nuove ‘opere pubbliche’ riproposti a piè sospinto dalle Istituzioni: dal secondo lotto della tangenziale di Como, alla Canturina bis, agli altri malaugurati progetti di nuove tangenziali o strade, fino al pessimo progetto di un nuovo inceneritore di fanghi a Como. 

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