giovedì 3 febbraio 2022

Seregno ripudia il fascismo. Revocata la cittadinanza onoraria a Mussolini. La soddisfazione dell'ANPI e della Rete delle Associazioni Legalità e Giustizia sociale


Comunicato dell'ANPI sezione “Livio Colzani” Seregno 

 

La sezione ANPI di Seregno, con i suoi tesserati, esprime grande soddisfazione per la decisione, presa a maggioranza dal Consiglio Comunale di Seregno il 1° Febbraio, di revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini.

Un ringraziamento particolare va ai consiglieri Davide Ripamonti, Renato Minotti e Luca Lissoni per il puntuale e prezioso lavoro svolto nella preparazione e presentazione della mozione discussa e votata. Questa decisione, insieme ad altre prese dalla Amministrazione Comunale, connota sempre di più la nostra Seregno come città antifascista e democratica, perché questo è il significato profondo della revoca della cittadinanza onoraria al dittatore Benito Mussolini.

Non si tratta di cancellazione o revisione della Storia bensì ribadisce e ricorda, attraverso la Memoria collettiva, un periodo buio e oscuro della storia Italiana. Ridà giustizia alle vittime, a chi ha subito le persecuzioni, la sopraffazione e la violenza del regime fascista e onora la lotta partigiana e del popolo Italiano che lo ha combattuto e vinto, consegnandoci così libertà, democrazia e la nostra Costituzione Repubblicana.

Questa decisione è inoltre una chiara e netta dichiarazione che nella nostra città oggi non c’è posto né spazio per nostalgie e nostalgici di un regime barbaro che portò l’Italia alla rovina.



Comunicato Rete Associazioni Legalità e Giustizia sociale - Seregno

 

La "Rete Associazioni Legalità e Giustizia sociale  - Seregno ", composta dalle seguenti Associazioni (che aderiscono all'iniziativa):


● Anpi Seregno
● Collettivo AG!TAmente
● Comitato Unitario Antifascista
● Acli Seregno Aps
● Gruppo Scout Agesci Seregno1
● Dare un'anima alla Città
● Amici Cinema Roma
● Casa della sinistra
● Cgil Monza Brianza
● Cisl Monza Brianza
● Legambiente Seregno
● Libera Monza Brianza


esprime grande soddisfazione per la revoca, decisa dalla maggioranza del Consiglio Comunale di Seregno, della Cittadinanza Onoraria conferita dal nostro Comune in data 12 maggio 1924 a Benito Mussolini.


I nostri ringraziamenti all’iniziativa dei consiglieri D. Ripamonti, L. Lissoni e R. Minotti.
Vogliamo ribadire la soddisfazione che  proviamo per rispetto di tutti i seregnesi che contribuirono, anche a costo della propria vita, alla liberazione dalla dittatura fino a consegnarci la Democrazia come descritta dalla Costituzione della Repubblica Italiana.


Ricordiamo a tutti che qualcuno, pochi anni fa, ha deposto una lapide al Cimitero di Seregno in onore dei militanti della Repubblica Sociale di Salò che combatterono con la finalità di perpetuare violenza e sopraffazione. 
 

La Politica non è tutta uguale. Ieri, come oggi, è intollerabile che vi siano consiglieri comunali che, dietro a balbettanti “se e ma”, nascondono il disprezzo per la propria storia ed il non riconoscimento, a partire dal ripudio del fascismo, dei valori democratici fondanti la nostra Costituzione.


Conoscenza e memoria siano ingredienti per i patrioti del presente e del futuro. 


Si è recentemente celebrato il Giorno della Memoria per rafforzare il ricordo di coloro che contribuirono, anche a costo della loro stessa vita, a liberare il nostro Paese dalla schiavitù del nazifascismo. Ogni giorno vogliamo testimoniare, insieme all’ANPI che è custode della pratica antifascista, l’impegno per la Legalità e la Giustizia Sociale. 


Nessuno spazio nella nostra città, nessuna autorizzazione di raduni o manifestazioni, patrocini o contributi di qualsiasi genere ad organizzvazioni che siano in contrasto con i valori fondanti della nostra Costituzione Italiana. Essere democratici significa inevitabilmente essere antifascisti, lo dobbiamo per rispetto dei nostri patrioti che ci consegnarono la libertà. 

 


 

Il testo della delibera approvata dal Comune di Seregno
 

PREMESSO

che, quanto previsto dall’articolo 3 “Finalità” comma 1 lettera b dello Statuto del Comune di Seregno recita “favorire una cultura di pace, di accoglienza di tolleranza di solidarietà riconoscendo i diritti inviolabili della persona umana e le prerogative di una società multiculturale capace di garantire eguali diritti e doveri senza operare discriminazioni;
 che, quanto previsto dall’articolo 8 “Il titolo di Città e le onorificenze” dello statuto del Comune di Seregno che recita “..le civiche benemerenze e onorificenze, simbolo della Città di Seregno, a persone, associazioni o enti che si siano distinti nella loro attività in campo nazionale o internazionale per particolari azioni meritorie e per il perseguimento dei principi e delle finalità ispiratori del presente Statuto”
che dalla caduta del regime fascista e dalla lotta di Liberazione nacque la Costituzione della Repubblica Italiana, fondata su valori di uguaglianza, solidarietà e libertà nell’esercizio di diritti civili, sociali, politici, economici; che sancisce la dignità sociale di tutti i cittadini, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali come espresso dall’ articolo 3 della Costituzione;
che il regime fascista, la sua ideologia e i suoi alti esponenti incarnarono quanto di più opposto e contraddittorio rispetto a tali principi costituzionali, sopprimendo la libertà di espressione e manifestazione del pensiero ed emanando il 17 novembre 1938 il Regio Decreto Legge n. 1728 recante “Provvedimenti urgenti per la difesa della razza italiana”;

CONSIDERATA

La volontà di promuovere i valori fondanti e la storia della Repubblica Italiana presso le nuove generazioni


IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

  • A coinvolgere sempre più le scuole della Città ed i giovani seregnesi con iniziative volte alla testimonianza e alla trasmissione dei valori repubblicani contenuti ed espressi nella Costituzione, anche alla luce dello Statuto Comunale della Città, nelle forme e nelle modalità più opportune, con particolare riguardo alle giornate e alle celebrazioni delle Feste Nazionali;
  • A non concedere edifici comunali, autorizzare raduni o manifestazioni, patrocini o contributi di qualsiasi genere ad organizzazioni che siano in contrasto con i valori fondanti della nostra Costituzione Italiana;
  • A revocare la Cittadinanza Onoraria conferita da questo Comune in data 12 maggio 1924 a Benito Mussolini nella Casa Comunale di Seregno dal Grande Ufficiale Dott. Federico Spariani regio Commissario per la straordinaria amministrazione del Comune, assistito dal segretario Cav. Defabritiis Nicola, “ interpretando i sentimenti della popolazione di Seregno a manifestare in suo nome un sentito omaggio al capo del governo pura espressione della generosa stirpe italiana che guida mirabilmente la nazione nella via maestra del suo grande avvenire…..” ; non con l’intento di censurare o cancellare un ventennio di storia italiana, ma una presa d'atto nei confronti di quanto ha significato la dittatura fascista per le libertà personali, politiche e collettive della nostra Nazione, con lo scopo di pretendere il massimo rispetto e dignità all’onorificenza della Cittadinanza Onoraria del nostro Comune, risultando questa onorificenza totalmente opposta e incompatibile con la figura di Benito Mussolini;
  • A dare opportuno riconoscimento a questo atto di revoca, riportandolo in allegato alla documentazione relativa agli insigniti della Cittadinanza Onoraria e delle pubbliche benemerenze.


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