sabato 31 dicembre 2016

Befana 2017 sul fiume Lambro

Agliate 5 gennaio, ore 18,30
.....lambralalanguabangla.....
trent'anni di befana, un fiume di lingue diverse

di M. Vergani

La Befana sul Lambro è arrivata alla sua trentesima edizione e nel tempo ha inventato una forma di lavoro collettivo e un linguaggio poetico inediti che attingono alla cultura popolare delle genti del fiume. Un linguaggio artistico corale, composto di tante parole, grida, risate, borbottii, toni, note, idiomi diversi che sono via via sorti dalle acque del fiume che in esse si sono perduti e sono riemersi, fatto di voci inimitabili e insostituibili di tanti uomini differenti per provenienza, cultura, desideri e destini.

Il tema di quest'anno pertanto non può che essere quello dell'incontro tra le lingue e del loro intrecciarsi e darsi respiro e vita a vicenda, nonostante e grazie alle loro irriducibili differenze. Al di là della pacifica idea della lingua madre o delle pura lingua paradisiaca - false garanzie dell'intesa perfetta - c'è un punto nascosto in ogni uomo e in ogni cultura, un tesoro che è quanto ha di più prezioso, incomunicabile e sorgente di ogni desiderio di avvicinarsi, di comprendersi, di diventare amici. Solo grazie a questa resistenza e solo al prezzo di un lavoro duro, al prezzo della fatica e della sopportazione del fraintendimento, forse impareremo a parlare una lingua di accoglienza.


L'arte e la poesia della Befana sul Lambro sono l'esito di un impegno tenace di tendere l'orecchio per mettersi all'ascolto di una voce muta che ha dato il colore all'avventura: la lingua delle sponde, del cielo sopra i riflessi dell'acqua, la lingua della memoria silenziosa di questa terra. Una voce alla quale corrispondere inventando un linguaggio nuovo che nessuno conosceva prima, che nessuno sapeva di poter parlare.

Ma non è questo il linguaggio della cultura popolare, una voce corale, di tutti e nessuno, di ognuno? Ora naturalmente viene da chiedersi che lingua parla la Befana. In effetti si può dire che nessuno l'ha mai sentita parlare. La Befana parlamuta (non correggete!) la stessa lingua delle oche, dei pesci, delle rane, delle sponde, canne, sassi, fiume.

A cura della Commissione Cultura Alternativa e del Comitato per il diritto al Mito/Festa del Bambino.
In collaborazione con: la gente della Valle del Lambro, Casa di Emma, Coop Demetra, Croce Bianca Brianza, Protezione civile Carate/Verano, Besana Secutores Drum&Bugle Corps, i giovani del Bangladesh ospiti a Carate, Legambiente Seregno, Cooperativa Solaris, Fondo solidarietà Hope - Rete Bonvena.

Testo e immagini tratti dal volantino di presentazione dell'evento.

sabato 17 dicembre 2016

Come aiutare gli uccelli a resistere al freddo e alla neve

Briciole dolci e pezzetti di grasso per aiutare gli uccelli a resistere al freddo e alla neve. L’appello è della LIPU: senza un piccolo aiuto da parte dell’uomo pettirossi, merli, cince, passeri e verdoni non sopravvivranno nei prossimi giorni alla mancanza di cibo.

Il miglior sistema inventato dalla natura per combattere il freddo è quello di nutrirsi – sottolinea la LIPU – E’ molto utile quindi in questi giorni esporre le mangiatoie (già pronte in legno o realizzate in casa con materiali di recupero quali bottiglie di plastica, retine per agrumi o ortaggi o cartoni del latte) su davanzali e balconi o in giardino collocate su un palo di ferro, con pezzetti di grasso e carne, croste di formaggio, frutta fresca e secca, briciole dolci, miscele di semi. Le mangiatoie vanno rifornite regolarmente, senza riempirle con quantità eccessive di cibo che potrebbe deteriorarsi. Non esporre mai cibo salato o piccante in quanto tossici per gli uccelli.

Numerose specie di uccelli insettivori cambiano in inverno per necessità la propria dieta: ecco allora che merlo, pettirosso, capinera e passera scopaiola si nutrono di briciole dolci (per esempio panettone e plum-cake), biscotti e frutta fresca; cinciarella, cinciallegra e picchio muratore di arachidi non salate, semi di girasole, pinoli sgusciati, frutta secca tritata (noci e nocciole). Per uccelli granivori come passera d’Italia, fringuello, verdone e cardellino miscele di semi vari (miglio, canapa, avena, frumento), semi di girasole, mais spezzato.

Il periodo di installazione – spiega la LIPU - deve obbligatoriamente essere limitato ai di mesi novembre-febbraio. Al di fuori di questi mesi di questi mesi le mangiatoie non vanno utilizzate.

COSA METTERE NELLE MANGIATOIE (se non avete delle mangiatoie già pronte, potete utilizzare dei vasetti di yougurt, gusci di noci di cocco, vaschette di plastica che, una volta riempite, andranno attaccate o appese agli alberi con uno spago o filo di ferro).

RICETTA PER MANGIATOIA UCCELLI

Ingredienti :

Grasso (margarina, burro, lardo, strutto)
Frutta secca
Frutta fresca
Semi di girasole
Granaglia
Mangime per insettivori
Uvetta
Panettone o dolciumi vari
Croste di formaggio

Come preparare il pastone per riempire i contenitori:

Far sciogliere sul calorifero o a bagnomaria il grasso e, una volta diventato liquido, aggiungere il resto del materiale, amalgamare il tutto e versare nei contenitori. Metterli in frigorifero per qualche ora e appenderli o posizionarli all'aperto.

domenica 11 dicembre 2016

Lecco: l'appello delle associazioni ambientaliste per salvare la valle del Fraina

Immagine tratta dal blog malatidimontagna
WWF  Lecco  e Legambiente  Lario  Sponda Orientale e Lecco  entrano in campo e scrivono agli enti: Regione, Provincia e Comune chiamati a prendere una decisione in ordine alla derivazione idroelettrica in Val Fraina.

La Regione ha rilasciato nel 2011 un provvedimento di esclusione sulla base di criteri non in linea con le normative  comunitarie  in  materia  di  V.I.A.  (Valutazione  di  Impatto  Ambientale)  che  richiedono  la valutazione  degli  effetti  cumulativi  di  più  derivazioni  sullo  stesso  bacino  idrografico.  Il  provvedimento dovrebbe aver validità quinquennale ed è scaduto. Il datato provvedimento regionale inoltre non rispetta le previsioni della direttiva quadro sulle acque, che vieta utilizzi suscettibili di peggiorare la qualità delle acque superficiali: e la qualità delle acque del bacino idrografico a cui appartiene il  Fraina, tributario del Varrone, sono peggiorate anche a causa delle decine di impianti e dighe che hanno invaso quest’angolo di Valsassina.

Il recente  Piano di bilancio idrico della Provincia di Lecco, valutato il deterioramento della qualità delle acque del Varrone a valle del Fraina, e l’elevatissimo e insostenibile prelievo del bacino, conclude affermando che in tale caso NON possono essere attuate nuove derivazioni.

La Provincia di Lecco, pur richiamata dalla Regione, a valutare se in considerazione del tempo trascorso dalla valutazione del contesto ambientale e idrico di riferimento, e del suo mutamento, sia opportuno procedere a rinnovazione della verifica di valutazione di impatto ambientale, ad oggi non vi ha provveduto. Il Comune di Premana, altra istituzione chiamata in  causa,  è chiamato a pronunciarsi prossimamente  sullo sgravio degli usi civici dei suoi cittadini a uso e consumo del privato; il Consiglio Comunale deve decidere se chiedere alla Regione, a favore della società interessata allo sfruttamento del Fraina,  lo sgravio dall’uso civico dei pascoli, boschi e terreni dei suoi cittadini su cui dovrebbe essere realizzata la centrale e le opere di presa; opere  per  la  cui  realizzazione  sono  previsti  scavi e sbancamenti imponenti, anche in aree instabili geologicamente e oggi paesaggisticamente incontaminate.

Stiamo  assistendo  a un vergognoso e inaccettabile rimpallo di competenze, in cui le Pubbliche Amministrazioni, che devono rispettare il diritto comunitario in materia ambientale e ripristinare la legalità dell’azione  amministrativa, fanno  finta  di non vedere la drammaticità  della  situazione  dell’arco  alpino: costellato  da  migliaia  di  domande  di  derivazioni idroelettriche  insostenibili  ambientalmente, valutate in modo non conforme a quanto richiede la direttiva VIA  2014/52/UE  e la direttiva acque  2000/60/CE, come ben chiarito dalle procedure di pre-infrazione che pendono avverso l’Italia, EU Pilot 6011/14/ENVI e 7304/15/ENVI.

Mancano valutazioni di impatto cumulativo, non si considera  lo stato di qualità delle acque e il divieto di ogni azione che ne causi il peggioramento  (Corte di Giustizia,  sentenza C-461/13  del 1/7/2015:  la direttiva acque  osta all’autorizzazione di un progetto che possa provocare un deterioramento dello stato del corpo idrico interessato e non  è applicabile alcuna deroga), né  si vuole tener conto dei dati e delle indicazioni del Piano di bilancio idrico provinciale, che esclude la sostenibilità di ogni ulteriore prelievo sull’asta del Fraina.

Quanto agli incentivi pubblici, il Gestore dei Servizi Energetici ha proprio in questo mese reso noto che che per l’idroelettrico sono pervenute, nel termine di legge del 28 ottobre 2016, circa 565 domande di incentivo pari ad una potenza complessiva di 249 MW, il triplo rispetto al contingente disponibile di 79 MW messo a bando  con  il  D.M.  23  giugno  2016,  con  conseguente  ed  anticipato  saturamento  degli  incentivi  pubblici: segnalando anch’esso l’insostenibilità del prelievo.

Anche la recentissima Direttiva c.d. Derivazioni adottata, a seguito dell’intervenuta notifica allo Stato italiano della procedura di infrazione della Commissione Europea (EU PILOT 6011/14/ENVI), dall’Autorità di Bacino del Fiume Po nel dicembre 2015 ed avente ad oggetto la valutazione del rischio ambientale connesso alle derivazioni  idriche  in  rapporto  agli  obiettivi  di  qualità  definiti  dal  Piano  Distrettuale  Idrografico  Padano, conferma ancora una volta la contrarietà a ogni principio di tutela di ogni ulteriore derivazione sul bacino a cui appartiene il Fraina.

Le associazioni chiedono dunque:
  1. al Comune  di Pemana:  di rifiutare lo sgravio degli usi civici a favore di un’iniziativa insostenibile ambientalmente,  come  dimostrano  tutti  i  dati  ufficiali,  e  di  difendere  i  beni  comuni,  ambiente, acqua,  salute  richiedendo  a  Provincia  e  Regione  la  ripetizione  della  VIA  secondo  criteri  legali  e secondo le attuali condizioni del torrente ed ambientali in genere, tra cui la drammatica riduzione delle precipitazioni;
  2. alla Provincia  di Lecco:  di richiedere d’imperio e in attuazione della normativa comunitaria, oltre che sulla scorta  delle indicazioni Regionali, una nuova procedura di V.I.A.  che tenga conto degli impatti cumulativi delle diverse derivazioni sul Fraina e sul bacino a cui appartiene il torrente;
  3. alla  Regione  Lombardia:  di  adempiere  al  proprio  ruolo  di  istituzione  chiamata  a  dare  attuazione corretta al diritto comunitario, ai principi di prevenzione e precauzione e alle direttive UE, di disporre ai sensi della Legge 5/10 ogni azione in autotutela per il ripristino della legalità violata.
Le Associazioni procederanno a segnalare il caso alla Commissione UE,  quale ulteriore oggetto di infrazione delle direttive V.I.A. ed acque, nell’ambito delle procedure di infrazione già aperte, e si riservano ogni azione legale,  nel caso in cui non si assista  a una netta e doverosa azione  pubblica  a difesa dei beni ambientali a rischio.

giovedì 8 dicembre 2016

Seregno. La nuova viabilità del quartiere Sant'Ambrogio sarà contorta? Non importa, l'amministrazione comunale tira dritto

Uno dei temi che sta agitando il quartiere Sant'Ambrogio è la proposta della nuova viabilità di contorno al Piano Attuativo PAc-1. Gli abitanti lamentano diverse criticità che potrebbero "ostacolare" alcune attività commerciali della zona o creare percorsi tortuosi e pericolosi per raggiungere le proprie abitazioni.

Su questo argomento è stata presentata in Consiglio Comunale una interpellanza. La trovate di seguito insieme alla "non" risposta dell'amministrazione comunale.


Revisione della viabilità connessa al PAc-1
interpellanza presentata lo scorso 10 ottobre da Leonardo Sabia, consigliere comunale del PD di Seregno

Tra le pesanti criticità e inopportunità del PAc-1 (amnito di via Milano e via alo Stadio), va stagliandosi sempre più il progetto di modifica della viabilità attuale dell'area, che prevede la trasformazione a senso unico di percorrenza antioraria dell'anello composto da via Milano, via allo Stadio e via Toselli.

Considerato che:
  • l'area in questione è caratterizzata da intenso traffico continuativo con picchi nelle ore di punta, trattandosi del principale snodo meridionale di uscita e accesso alla città e meritando quindi quante più valvole di sfogo del flusso veicolare possibili;
  • l'area in questione si trova nelle immediate vicinanze di tre plessi scolastici (Mercalli, Rodari, Sant'Ambrogio) e dell'Ospedale di Desio, servendone direttamente gli enormi flussi di utenza;
  • molteplici,  sparse e sopratutto storiche sono le attività commerciali presenti nell'area in questione;
Rilevato che:
  • né la popolazione seregnese nè adddirittura i resisdenti del quartiere Sant'Ambrogio più prossimi e interessati dal piano attuativo sono stati informati e interpellati sulla trasformazione della viabilità nell'area in questione e sugli effetti conseguenti;
  • grande parte dei suddetti residenti si è allarmata non appena venuta a conoscenza del progetto di trasformazione viabilistica e dei suoi difetti, lanciando una raccolta firme che, al 10 ottobre 2016 e in poschi giorni di attività, vede come dato parziale l'adesione di già 130 persone, destinate ad aumentare;
Si interpella l'Amministrazione:
  • affinché il progetto di trasformazione viabilistico connesso al PAc-1 venga ridiscusso e profondamente revisionato, in modo da consentire una gestione razionale del traffico presso tale snodo cruciale, un deflusso veicolare con più soluzioni e a doppio senso di marcia lungo tutte le vie in oggetto, un collegamento rapido ed efficiente ai plessi scolastici e al presidio ospedaliero, e un'equa distribuzione dei vantaggi viabilistici tra tutti gli attori commerciali che insistono da lungo tempo sull'area e sul quartiere.

Risposta dell'amministrazione comunale del 24 novembre 2016
di Marco Formenti, assessore alle politiche ambientali e della mobilità
ed Edoardo Mazza, sindaco

Il Consiglio Comunale ha adotatto con delibera n. 67 del 3/11/2016, il PAc-1, basandosi su uno studio del traffico veicolare predisposto da una Società specializzata.
Ai sensi degli artt. 13 e 14 della L.R. 12/2005 gli eleborati costituenti il Piano attuativo saranno depositati nella segreteria comunale per un periodo continuativo di 30 giorni, ai fini della presentazione di osservazioni nei successivi 30 giorni.
Tali osservazioni saranno obbligatoriamente sottoposte all'attenzione del Consiglio comunale che dovrà analizzarle e votarle una ad una nella deliberazione che, approvando le controdeduzioni alle stesse, potrà apportare modifiche anche agli aspetti viabilistici accogliendo quelle eventuali proposte di modifica della viabilità che, inserite nelle osservazioni, dovessero meritare l'accoglimento purché, essendo adeguatamente motivate, siano rispondenti all'interesse pubblico.
Pertanto la deliberazione di approvazione definitiva del Piano risulta essere la sede istituzionalmente deputata per valutare, in un unico atto e sotto ogni aspetto, le legittime istanze dei cittadini residenti nella zona per migliorare gli aspetti viabilistici connessi all'approvazione del Piano attuativo in oggetto.


Seregno: una serata sulla Metrotramvia

Il Novimento 5 Stelle di Seregno organizza il 16/12/2016 alle ore 21 in Sala Monsignor Gandini in via XXIV Maggio una serata informativa sulla Metrotramvia.

"Lo scopo della serata - precisa il M5S - è quello di spiegare perché un'opera all'apparenza ambientalmente sostenibile e difendibile non ci convince in quanto presenta numerosi punti critici".

All'incontro saranno ospiti i Comitati di Seregno che hanno organizzato la petizione "No Metrotramvia".

martedì 6 dicembre 2016

C'è un'aria pesante... in Brianza


(gdp) C'è un'aria pesante....e non è solo un modo di dire. Da inizio mese il Pm 10 alla centralina ARPA di Meda: 59, 46, 64, 95 e 102. Il limite di legge è 50. Non siamo ancora in provincia di Pechino ma quasi. Inutile dire che oltre a continuare con le nostre emissioni non facciamo nulla per contrastarle.

Da pochi giorni, in tutti i comuni della provincia, avendo aderito ad un protocollo con regione, i sindaci dovrebbero essere obbligati, dopo 7 giorni consecutivi di superamento dei limiti delle polveri sottili a disporre il divieto di bruciare all'aperto, anche per i tradizionali falò, a vietare i fuochi d'artificio e ad imporre limitazioni per gli impianti di riscaldamento, la combustione delle biomasse e la circolazione automobilistica. Ma nulla vieta di farlo anche prima, con ordinanze sindacali, vista la pessima qualità della nostra aria: l'ultimo valore registrato è il doppio del limite di legge!

lunedì 5 dicembre 2016

La "Befana sul Lambro" compie 30 anni: incontri, dibattiti ed una mostra per celebrarla


a cura della C.C.A e del Comitato per il diritto al Mito/Festa del bambino

Torna anche quest'anno "La befana sul Lambro" arrivata alla sua trentesima edizione. L'iniziativa, che nel tempo ha inventato una forma di lavoro collettivo e un linguaggio poetico inediti che attingono alla cultura popolare delle genti del fiume Lambro, si presenta con una mostra aperta al pubblico dal 7 di dicembre. Sabato 10 dicembre giornata di presentazione della Befana 2017.

Il tema di quest'anno sarà quello dell'incontro tra le lingue e del loro intrecciarsi e darsi respiro e vita a vicenda, nonostante e grazie alle loro irriducibili differenze. Al di là della pacifica idea della lingua madre o delle pura lingua paradisiaca - false garanzie dell'intesa perfetta - c'è un punto nascosto in ogni uomo e in ogni cultura, un tesoro che è quanto ha di più prezioso, incomunicabile e sorgente di ogni desiderio di avvicinarsi, di comprendersi, di diventare amici. Solo grazie a questa resistenza e solo al prezzo di un lavoro duro, al prezzo della fatica e della sopportazione del fraintendimento, forse impareremo a parlare una lingua di accoglienza.

L'arte e la poesia della Befana sul Lambro sono l'esito di un impegno tenace di tendere l'orecchio per mettersi all'ascolto di una voce muta che ha dato il colore all'avventura: la lingua delle sponde, del cielo sopra i riflessi dell'acqua, la lingua della memoria silenziosa di questa terra. Una voce alla quale corrispondere inventando un linguaggio nuovo che nessuno conosceva prima, che nessuno sapeva di poter parlare.

Ma non è questo il linguaggio della cultura popolare, una voce corale, di tutti e nessuno, di ogni uno?

e allora via ad inventare anche quest'anno nuove parole, a parlare sempre in altre parole ...

... lambralalanguabangla ...

Programma:

Mostra sui trent'anni della Befana sul Lambro

Mercoledì 7 dicembre INAUGURAZIONE MOSTRA
  • ore 11.00: Presentazione mostra. Apertura dalle 15.00 alle 18.00
Sabato 10 dicembre LA POETICITA' DELL'INFANZIA
  • ore 15.30: dibattito "L’immaginario, i bambini e il fiume" relatrice Dott.ssa Francesca Antonacci, pedagogista e ricercatrice presso l'Universitá degli studi Milano Bicocca
  • ore 15.30: (piano terra) laboratorio creativo per bambini e bambine, condotto da Narima Mason e gli operatori della CCA
  • ore 16.30: convivialità, presentazione e animazione del tema della Befana 2017: LAMBRALALANGUABANGLA, trent'anni di Befana, un fiume di lingue diverse.

lunedì 28 novembre 2016

Passeggiando in autunno tra i fontanili della Fontana del Guercio e Cascina Sant'Ambrogio

Domenica 4/12/2016 il Comitato per il Parco Regionale della Brughiera in collaborazione con il Parco Brughiera Briantea e con l' Associazione Amici della corsa di Carugo organizza una visita storico-naturalistica nella Riserva Naturale della Fontana del Guercio.

Accompagnati da “appassionati” del luogo e dalle Guardie Ecologiche Volontarie del PLIS Brughiera Briantea, verranno percorsi i sentieri fra boschi silenziosi e massi erratici nella Riserva Naturale della Fontana del Guercio fino a raggiungere il fontanile più importante: la Testa del Nan.

Si arriverà quindi alla Cascina Sant'Ambrogio dove alle ore 11,30 si svolgerà l'inaugurazione della nuova bachecha all'ingresso della corte della cascina, e dove si potrà partecipare al programma di festa della giornata (leggi qui).

Ritrovo:
ore 8.45 a Carugo (CO) al parcheggio delle scuole di Via XXV Aprile
Percorso su sentieri segnalati di circa 5 km (durata 2 ore e mezza)
Scarpe idonee per escursionismo.

Cascina Sant'Ambrogio a Carugo: lassù... in cascina fra arte, ambiente e cultura


Idea regalo natalizia dal WWF Lecco


Oltre 5 milioni di persone in tutto il mondo, con il loro aiuto, permettono al WWF di portare avanti le sue sfide: più di 1300 progetti, dall’Italia all’Artico, dall’Africa alla Cina. Ma le minacce continuano, da ogni fronte: la deforestazione, il bracconaggio e il commercio illegale di specie vegetali e animali, i cambiamenti climatici. E’ fondamentale il contributo di ogni persona per difendere la Vita del nostro Pianeta, per salvare migliaia di specie animali e vegetali che rischiamo di perdere per sempre.

Per questo motivo, per consolidare l’azione del WWF nel mondo e consolidarne la presenza sul nostro territorio, l’Associazione WWF Lecco propone un’idea regalo natalizia originale, lanciando l’operazione “Regala il WWF - Un regalo per chi ami e per il mondo”. L’appuntamento con i lecchesi è per il prossimo 3 e 4 dicembre presso la Libreria Cattaneo a Lecco, in via Roma, dove l’Associazione sarà presente con un corner per raccogliere le iscrizioni. Sarà possibile diventare Socio WWF oppure, per chi già lo fosse, regalare l’iscrizione a una persona cara.

Oltre a potere ritirare immediatamente la tessera di Socio WWF, da mettere magari sotto l’albero, e che permette tra l’altro di entrare gratuitamente in tutte le Oasi WWF in Italia, per quanti si iscriveranno nel prossimo weekend presso il corner Cattaneo di via Roma, WWF Lecco riserva un dolcissimo omaggio offerto da ICAM, da tanti anni partner WWF in queste iniziative natalizie. Si tratta di una elegante scatola di cioccolati assortiti da degustazione del prestigioso marchio Vanini, dagli accattivanti profumi e straordinari sapori. I nuovi Soci potranno quindi ritirare la tessera e il “dolce omaggio”, ma non solo. Sempre in omaggio con l’iscrizione sarà consegnato il calendario illustrato da parete realizzato per il WWF da Reale Mutua Assicurazioni, una copia dell’ultimo numero della rivista Panda (o Panda Junior per i ragazzi fino a 14 anni) e altri simpatici gadgets offerti da WWF Lecco.

“Ma il più bel regalo” -commenta il Presidente WWF Lecco, Lello Bonelli- “sarà la consapevolezza di avere fatto qualcosa di concreto per se stessi e per l’ambiente, per la natura che ci circonda, per sostenere l’impegno quotidiano di tanti volontari WWF che in tutto il mondo, in Italia e anche nel nostro territorio si battono ogni giorno per Costruire un mondo in cui l'uomo possa vivere in armonia con la natura”.

La promozione è valida fino ad esaurimento dei materiali omaggio. Per chi volesse, dal sito WWF Lecco è possibile prenotare e pagare comodamente l’iscrizione, ricevendo una mail con allegato un coupon nominativo. Sarà a quel punto sufficiente recarsi il prossimo weekend al corner WWF presso la Libreria Cattaneo per ritirare tutto il materiale riservato al nuovo Socio.

mercoledì 16 novembre 2016

Monza contro le mafie ricorda Lea Garofalo


Il curioso della Brianza

Saggi, articoli, spigolature tra le pieghe della storia
di Domenico Flavio Ronzoni
Bellavite Editore, Pagine 248, Euro 15

Storie e microstorie di Brianza, personaggi e alberi, il Lambro con le sue acque e i suoi campari, frati “zocolanti” ed esperimenti sui “formenti”, ville e villeggianti, preti alpinisti e un brianzolo che rimane invischiato, in Sudan, nella prima jihad dell’era moderna.

Presentazioni

Mercoledì 23 novembre BRIOSCO
Sala Comunale, Via Pasino Brioschi ore 21

Giovedì 24 novembre SEREGNO
Collegio Ballerini, Via Verdi 77 ore 21

Mercoledì 14 dicembre BARZANÒ
Open University – Liceo Linguistico “G.Parini”
Via Garibaldi 20/A ore 16.15

Mercoledì 21 dicembre CARATE BRIANZA
Presso UniTre, Piazza Cesare Battisti 2 ore 17

lunedì 14 novembre 2016

Le questioni irrisolte della metrotramvia Milano Seregno


Interpellanza di Mario Nava, Consigliere comunale per il MoVimento 5 Stelle

Al Presidente del Consiglio Comunale, al Sindaco e agli Assessori del Comune di Seregno

Premesso che:
  • Le precedenti amministrazioni che hanno guidato la città nell’ultimo decennio hanno approvato il progetto per la realizzazione della Metrotranvia il cui costo preventivato ammonta a circa 232 milioni di Euro.
  • A distanza di oltre 6 anni dalla delibera di approvazione sarebbero state inserite e in fase di approvazione alcune varianti.
  • Che il progetto esecutivo e’ in fase di valutazione per l’approvazione.
Tutto ciò premesso si chiede:
  1. Questa amministrazione è a conoscenza del fatto che alcune di queste richieste, presentate da altro comune, avranno fondamentali risvolti economici? Quali richieste sono state presentate al Comune di Seregno dai cittadini? Quali sono state presentate dal Comune di Seregno agli enti preposti? Quali quelle non presentate con quali motivazioni? Quali sono state accolte? Quali quelle, invece, respinte e con quali motivazioni?
  2. E’ stata fatta una proposta tecnico/economica dal Comune di Milano che prevede l’utilizzo di 8 tram bidirezionali (anzichè 18) e di ridotta capacità (26 m invece di 35 m) e che questo comporterebbe lo stravolgimento dei parametri trasportistici ed economici dell’opera che hanno contribuito al parere favorevole positivo ministeriale in sede di conferenza dei servizi. Che posizione intende assumere l’Amministrazione di Seregno su questo punto? Inoltre visto che il progetto definitivo è stato approvato, con varie e precise prescrizioni, che devono essere rispettate, a tal proposito chiediamo:
  3. La prescrizione n. 15 dell’allegato 1 alla delibera del CIPE del 2008 recita: “La rimozione/abbattimento di alberature lungo il percorso dovrà essere compensata con la piantumazione di un numero di essenze arboree autoctone almeno doppio di quelle estirpate, da porre a dimora anche nelle aree limitrofe al percorso tranviario.” Ha provveduto, questa Amministrazione, ad indicare, in seguito di specifica richiesta, i luoghi dove provvedere alla piantumazione e il numero, quali sono i luoghi e quante sono le essenze arboree?
  4. La prescrizione n. 26 dell’allegato 1 alla delibera del CIPE del 2008 recita: “Dovranno essere stabiliti, in apposite convenzioni, gli oneri di manutenzione degli impianti e della sede stradale e i soggetti a carico dei quali saranno posti tali oneri.” A quanto ammontano questi oneri e quali sono i soggetti?
  5. La prescrizione n. 57 dell’allegato 1 alla delibera del CIPE del 2008 recita: “In corrispondenza del terminale di Seregno FS, dovrà essere valutata la realizzazione di un sottopasso per la migliore connessione della metrotranvia con la stazione ferroviaria e con l'autostazione.” A quanto ammonta il costo di questa opera e chi se ne assumera’ l’onere?
  6. La prescrizione n. 60 dell’allegato 1 alla delibera del CIPE del 2008 recita: “Dovranno essere definite e adottate, in accordo con gli Enti locali interessati, adeguate opere di mitigazione e compensazione ambientale per l'area, in parte destinata a Parco locale di interesse sovraccomunale della Brianza Centrale, in cui è inserito il deposito per il ricovero e la manutenzione dei mezzi. Gli interventi sono da coo rdinarsi con quelli connessi alla realizzazione del sistema viabile pedemontano.” Quali sono gli interventi che verranno realizzati?
  7. L’appaltatore emetterà un’unica revisione del progetto esecutivo, risolutiva di tutte le non conformita’ e delle eventuali richieste del RUP, che sarà sottoposta alla approvazione dei Soggetti preposti per legge e al benestare / approvazione ad altri soggetti previsti. Quali sono questi soggetti? Il Comune di Seregno ne fa parte? Questa Amministrazione intende partecipare, a che titolo e con che poteri?
  8. Dal momento che l’aggiudicazione dell’appalto risale al 2013 e l’inizio dei lavori è previsto, se il progetto esecutivo sarà approvato, nel 2017, l’impresa potrà chiedere la revisione dei prezzi. In questo caso gli ulteriori costi verranno ripartiti tra i vari partecipanti, tra i quali appunto il Comune di Seregno. Tale quota, già da oggi, rappresenta un debito occulto fuori bilancio che sarebbe doveroso prevedere o quantomeno annotare come evenienza. Come intende operare questa Amministrazione?
In attesa di risposta scritta, porgo distinti saluti.

Mario Nava, Consigliere comunale per il MoVimento 5 Stelle

sabato 12 novembre 2016

Un parco per Piero Ronzoni


La Brughiera è in lutto. Ci ha lasciato Piero Ronzoni.
di Gianni Del Pero

Un amante appassionato della natura, del suo territorio, della sua Brughiera. Di cui aveva la fortuna di viverci "dentro", e della Brughiera di Cabiate aveva voluto fare un museo vivente, accessibile e fruibile. Tutelato e valorizzato. Dopo gli ottant'anni lo ritrovo ancora a fare manutenzione forestale nei suoi boschi, del Bosco del Crocefisso, del "Boscaccio". Con quel suo fare critico, ma sempre portare a "fare". Lui artefice e realizzatore del percorso pedonale protetto di Cabiate che, già dal 1983 accompagnava il riconoscimento dell'area di rilevanza ambientale D10, il nostro, il suo, Parco della Brughiera! Con le splendide passerelle coperte, prima ancora che fossero autorizzate, lui le aveva fatte!

Con Giorgio Achermann fonda la costola di Cabiate del Gruppo Naturalistico, con tanti "giovani" amici infonde la passione per la Brughiera. Da novelli carbonari a casa sua con Michele, Nuccio, Maurizio, e poi Eugenio, Marino, Giuseppe ci fa costruire il sogno del Parco, il nostro Parco, il suo Parco.

Ed è presente alla mostra itinerante del 1983, al convegno di Cantù del 1991, alla prime riunioni del Comitato per il Parco della Brughiera. Ma ha sempre lavorato, concretamente, per "costruire" il Parco:  Ed è stato presente finchè le forze lo hanno sostenuto, e forse anche un po' dopo.

Grazie Piero. Ciao Piero.

Propongo al Comune di Cabiate di intitolare alla sua memoria i giardini di Villa Padulli, che dovrebbero essere ristrutturati con il contributo di un finanziamento "conquistato" anche dagli amanti della Brughiera e di Cabiate, come lo era lui.

Salviamo il territorio e creiamo un grande polmone verde tra i comuni di Carate Brianza, Seregno, Giussano e Verano Brianza

di Galliani Marzio 
segretario Adiconsum Brianza Lecco

Adiconsum Brianza lancia il progetto salviamo il territorio e salvaguardiamo i presidi occupazionali, sempre più abbiamo bisogno che il territorio brianzolo venga preservato e non consumato, tutti lo dicono e nessuno lo fa, anzi.. Ed è proprio la politica che deve prendere una posizione precisa, netta, inconfutabile. Ed allora voi Sindaci di questi territori, lei Presidente della Provincia, lei Presidente della Regione, che più volte avete decantato il non consumo del suolo; non aspettiamo ancora, agiamo, è urgente. “Stoppiamo i pgt con edificazioni inutili e speculative solo per alcuni”, che ognuno torni a fare il suo mestiere con deontologia, impegno, sobrietà e che ci si rimetta al servizio del bene comune; non tentenniamo altrimenti ancora una volta dovremmo dire: “la dove c’ era l’ erba ora non c’è!”. Bisogna costruire subito il progetto che da tempo affermiamo.

Il POLMONE VERDE di oltre 1 milione di metri quadrati, un progetto a salvaguardia del territorio (lungo la statale 36, Valassina). Ogni giorno spuntano strade, centri commerciali, centri servizi; questa politica miope e tante volte collusa sta trasformando la fisionomia dell’ area brianzola deturpandola per sempre. Chi non capisce o non vuol capire queste cose non ha territorialità e non ha a cuore la Brianza. La Brianza non deve più essere aggredita e disponibile all’ aggressione. I nostri comuni diventano velocemente un unico agglomerato urbano con tutti i problemi delle grandi città, più altri del tutto nuovi, mentre intorno il degrado dell’ ambiente prosegue senza tregua. Si raddoppia il numero degli abitanti nei comuni con quello che ne comporta, soprattutto sulla vivibilità e nei servizi sociali. Bisogna quindi fermarsi, riflettere e domandarci come andare avanti o con chi possiamo condividere la necessaria speranza per continuare a reggere l’ ordinario lavoro del vivere.

Spetta tutti noi lasciare un posto migliore per vivere ai nostri figli come hanno tentato di farlo i nostri padri uscendo da una sanguinosa guerra. Aspettiamo di vedervi e soprattutto che agiate e risposte... immediate.

venerdì 11 novembre 2016

Camminata nel Parco del Lura

 
Domenica 13 novembre, con partenza fissata per le 9.15 presso la chiesa di S. Anna ad Albiolo, si terrà la prima passeggiata autunnale organizzata dal Parco Sorgenti del Torrente Lura.

La camminata prevederà un giro ad anello attraverso i territori più a nord del Parco. Sarà l'occasione per ammirare le bellezze naturali  ed i colori tipici di questa splendida stagione. Il percorso è semplice ed agevole.

Info alla mail info@parcosorgentilura.it
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giovedì 10 novembre 2016

Quale sarà la "Sorte" di Pedemontana?


di Dario Balotta, responsabile trasporti Legambiente Lombardia

Ogni occasione è buona per l’Assessore ai trasporti lombardo Alessandro Sorte, anche una gita a Bruxelles, per battere cassa in favore di Pedemontana rimasta a corto di risorse.

Il mercato finanziario non ne vuole sapere di un progetto che non potrà mai  ripagarsi con i pedaggi. Lo confermano i deludenti dati di traffico dopo l’apertura dei primi tre monconi di 25 km di rete (tratta A Cassano Magnago-Lentate e parzialmente le tangenziali di Como e Varese). Non solo, ma Pedemontana ha già avuto il massimo dalle casse pubbliche: un contributo in iniziale di 1,2 miliardi di euro (già spesi) su 4,2 di costi complessivi e una defiscalizzazione di 350 milioni di euro.

Va ricordato che le eventuali risorse del piano investimenti Junker cui fa riferimento Sorte non sono a fondo perduto ma sarebbero un prestito,  pertanto servirebbe un santo in paradiso che obblighi gli istituti di credito a finanziarlo. Non solo ma questo eventuale finanziamento  dovrebbe essere sempre garantito dal tanto vituperato Stato centrale.

Difficile prendere atto che Pedemontana è priva di speranze per il suo completamento per un assessore che cita Eupolis (Istituto di Ricerca di Regione Lombardia) per affermare la cosa più incredibile del mondo: “che il 65 per cento dei lombardi apprezza, e promuove, la nostra viabilita' (su ferro e su gomma)”. Sorte è come la strega davanti allo specchio nella favola di Biancaneve che chiede a se stessa chi è la più bella del reame.

mercoledì 9 novembre 2016

La Brianza che vuoi tu sceglie Villa Padulli di Cabiate

Il maestoso carpino monumentale all'ingresso del Parco
1023 persone hanno spinto al primo posto del sondaggio web Scegli la Brianza che vuoi tu il progetto per il recupero del Parco Monumentale di Villa Padulli di Cabiate.

Al secondo posto, con 527 voti, si è classificato il progetto per il potenziamento dell'Auditorium di Seregno.

Il progetto riguardante il restauro conservativo degli affreschi della “Stanza del Castello” di Palazzo Borromeo Arese di Cesano Maderno si è classificato invece al terzo posto con 460 voti.

Ai progetti vincitori saranno consegnati i contributi nelle forme previste dalla normativa Art Bonus, messi in palio da Retipiù, e quindi € 60.000 al vincitore, € 30.000 al secondo e € 10.000 al terzo classificato.

Descrizione dei progetti

Villa Padulli e il suo Parco Monumentale.
Manutenzione e restauro delle aree perimetrali e del Parco di Villa Padulli.

Il complesso di Villa Padulli comprende oltre alla Villa padronale edificata nella prima metà dell’Ottocento, una fattoria scuderia e il parco botanico, con alberi di gran pregio quali carpini, querce , cedri, faggi e tassi. La struttura della villa è quella tipica della residenza di campagna, con i soffitti interni affrescati e i pavimenti realizzati a mosaico. Il parco si estende per 20.000 mq su una superficie a piani sovrapposti, con la Villa in sommità di una collina. L’impalcatura del giardino ricalca i canoni del giardino inglese.A oggi Parco e villa sono chiusi al pubblico e in stato di abbandono: il recupero del complesso vuole iniziare dal parco, restituendolo alla cittadinanza con un intervento conservativo e rispettoso dell’architettura originaria.

Auditorium Seregno - Potenziamento della struttura con inserimento di dotazioni tecnologiche atte a migliorarne la fruibilità.

L’Auditorium nasce con una vocazione culturale finalizzata a consolidare e rafforzare una realtà già presente sul territorio, e che si estrinseca in numerose attività di carattere storico culturale: Concorso Pianistico Internazionale “Ettore Pozzoli”, Concorso pianistico per giovani musicisti “Il Pozzolino”, sede del lascito “Luca Crippa” – circa 3000 opere di arte contemporanea; Concerti, eventi musicali e culturali, convegni.

L’intervento previsto riguarda l’inserimento di tutte le dotazioni tecnologiche piu’ moderne finalizzate a un uso poliedrico della sala: internet point, free wi fi, diffusione eventi in streaming su sito dedicato, oppure dispositivi di filodiffusione, registrazione, mixer, luci e suoni.

Palazzo Borromeo Arese - Restauro conservativo degli affreschi della “Stanza del Castello”.

Palazzo Borromeo Arese, inserito nel suo parco, è uno degli esempi meglio conservati di architettura aristocratica lombarda del ‘600. La stanza del Castello, attigua alla “Stanza della Giustizia”, prende il nome da uno dei quattro grandi dipinti con cornici di varie forme che decorano il centro delle pareti, databili intorno al 1660.

Un primo intervento di restauro è stato effettuato dieci anni fa, tuttavia le opere necessitano di ulteriori cospicui interventi per poter tramandare questo tesoro di arte e storia: una volta restaurata, la sala potrà tornare nel giro delle visite guidate diventando fruibile per cittadini e estimatori del patrimonio culturale.

L’intervento, preceduto da una accurata fase conoscitiva anche di tipo strumentale, è costituito dalle attività di recupero concordate con la Soprintendenza alle Belle Arti, quali la rimozione dei depositi superficiale incoerenti, il consolidamento della superficie affrescata, degli stati preparatori e della pellicola pittorica, pulitura e stuccatura delle fessurazioni e risarcitura delle lacune mediante tecnica idonea a restituire l’unità cromatica.

Risultati definitivi

Totale votanti: 3.190

CABIATE: 1.023
SEREGNO: 527
CESANO MADERNO: 460
DESIO: 267
FIGINO SERENZA: 230
SOVICO: 219
LENTATE SUL SEVESO: 169
MUGGIO’: 148
LISSONE: 118
VAREDO: 29

venerdì 4 novembre 2016

Il ritorno della genziana nella Brughiera


di Silvia Baldo, Responsabile Oasi LIPU Cesano Maderno

Si è svolta con grande successo Venerdì 28 ottobre l’uscita didattica nella brughiera di via Cisnara a Limbiate nei pressi del laghetto del Marcellino, coinvolgendo circa 60 persone di cui 35 ragazzi e ragazze dell’istituto d’istruzione superiore “Luigi Castiglioni”.

All’evento hanno partecipato anche i rappresentanti dei Parchi coinvolti nel progetto.
Per il Parco delle Groane vi erano il presidente Roberto della Rovere, il direttore Mario Girelli e una decina di Guardie Ecologiche Volontarie mentre per il Parco Monte Barro era presente il vice presidente Renato Grillo.

I docenti dell’istituto “Castiglioni”, tra cui Lia Mantegazza e Filippa Puglisi referenti di progetto, insieme ai ricercatori, Roberta Ceriani del Centro Flora Autoctona della Regione Lombardia e Simon Pierce dell’Università degli Studi di Milano, hanno coordinato i ragazzi nelle diverse attività.

Come previsto, prima di iniziare la giornata, i ragazzi affiancati dalle GEV del Parco Groane hanno rimosso numerosi rifiuti abbandonati nell’area per poi proseguire nella preparazione delle zone di piantumazione mediante lo sfalcio del brugo e della molinia.


In totale sono stati realizzati 6 “nuclei” di ricolonizzazione ciascuno con 25 piantine di Gentiana pneumonanthe per un totale di 150 esemplari.
I nuovi "nuclei” serviranno da base di partenza per la ricolonizzazione dell'area da parte della pianta e verranno monitorati nei mesi successivi dai ricercatori.


L’evento rientra in una delle azioni previste nel “Progetto FraGenziane Fragmented Gentiana pneumonanthe populations, habitats and associated fauna in local ecological network” iniziato nel 2015 i cui capofila sono  il Parco Regionale del Monte Barro e il Centro Flora Autoctona della Regione Lombardia affiancati da Parco Regionale delle Groane, Consorzio Parco Brughiera Briantea, Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Milano Bicocca, Università degli Studi di Pavia, Associazione LIPU onlus e Istituto di Istruzione Superiore Luigi Castiglioni oltre a degli Distretto Florovivaistico Alto-Lombardo WWF Lombardia.

Birdgarden fai da te all'oasi Lipu di Cesano Maderno


Giochiamo con il bosco all'Oasi Lipu di Cesano Maderno


I colori dell'autunno all'Oasi Lipu di Cesano Maderno

mercoledì 2 novembre 2016

I mercoledì de "La Martesana": trekking sul Lario occidentale


Mercoledì 9 novembre 2016 - ore 21 
Villa Ceriani di Crevenna d'Erba, via Foscolo 23 

I percorsi presenti lungo l'alto Lario
Relatore: Antonello Marieni
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martedì 1 novembre 2016

Monza. Se son rose fioriranno: 200 anni di storia della rosa per Villa Mirabellino


Se son rose fioriranno
200 anni di storia della rosa per Villa Mirabellino

4-14 novembre 2016
Saletta Reale della Stazione di Monza
Inaugurazione 4 Novembre ore 18.00
orari mostra: 10.00 12.00 / 15.30/ 19.00

in collaborazione con Museo di Storia Naturale di Milano

La mostra si colloca nel contesto delle iniziative volte a destinare Villa Mirabellino a osservatorio agro-naturalistico del Parco, sede di conservazione e consultazione della documentazione relativa alle passate realtà produttive del Parco, centro studi della conservazione e manutenzione del verde storico, del verde urbano, delle alberature di pregio e degli alberi monumentali, sede di corsi, indagini, studi dedicati a questi settori.


Nel corso dell'iniziativa verrà attivata una raccolta fondi per l'acquisto di uno scanner planetario da donare al Museo di Storia Naturale di Milano per la gestione elettronica dei reperti conservati.

Associazione Amici dei Musei di Monza e Brianza
Associazione Mazziniana Italiana onlus sezione di Monza e Brianza
Centro documentazione Residenze Reali Lombarde
Comitato La Villa Reale è anche mia
Comitato per il Parco A. Cederna


Info:
Associazione Amici dei Musei Monza - info@amicimuseimonza.it   
Comitato per il Parco A. Cederna -  http://www.parcomonza.org/mostra-villa-mirabellino.htm

lunedì 31 ottobre 2016

La strada dei Visconti nella Corte di Casale

Domenica 13 Novembre 2016

Percorso lento e gradevole lungo la via dei Visconti nella Corte del Casale, per meglio conoscere il nostro territorio nei comuni di Eupilio, Canzo, Castelmarte e Proserpio.

Sono previste  tre visite straordinarie (Torre del  Castello di Eupilio - Villa Baroggi di Proserpio - Salita sulla torre di Castelmarte); tre realtà private che aprono per l'occasione.

Una  giornata da non perdere

Programma
  • Ore 8 Ritrovo al parcheggio del Lido Lago del Segrino
  • Ore 8,30 Visita alla torre del Molvesio ad Eupilio
  • Ore 9 Lago Segrino lato est
  • Ore 9,30 Canzo Villa Meda - battistero - teatro
  • Ore 10,30 Strada del ferro verso Castelmarte
  • Ore 11,30 Visita Castelmarte - Torre del Municipio
  • Ore 12,30 Pranzo al sacco nel salone del Municipio
  • Ore 14,00 Strada per Proserpio
  • Ore 14,30 Visita Proserpio e Villa Baroggi
  • Ore 15,30 Strada per Inarca
  • Ore 16,30 Merenda Località Inarca
  • Ore 17,30 Rientro Lido Segrino
Per Informazioni: cell. 3348754952 - 3355933505  LA MARTESANA
In caso di pioggia l’uscita sarà rinviata alla domenica successiva

sabato 29 ottobre 2016

Alla scoperta del "mondo della terra" con Legambiente Seregno


a cura di Legambiente Seregno

Nei giorni scorsi i bambini dell'asilo Maria Immacolata di Seregno hanno trascorso un bel pomeriggio presso il Centro di Educazione Ambientale Legambiente di Via Gran Sasso, oggi diventato anche asilo famiglia durante tutto l'anno.


Con i mezzani e i grandi delle sezioni abbiamo organizzato la gita per tuffarsi nel "mondo della terra": dalla scoperta dell'argilla alla semina, poi allo scavo e raccolta degli elementi che vivono sul terreno.


WWF Lecco: il problema cinghiali non si risolve con le doppiette

Immagine tratta da resegoneonline.it
a cura dell'Associazione WWF Lecco

Studi scientifici e l’esperienza di altre realtà locali hanno ampiamente dimostrato l’inefficacia e l’inutilità dei “piani di abbattimento”.

Via libera alle doppiette per la caccia al cinghiale, specie non autoctona, bensì introdotta negli anni passati nei nostri territori a scopo venatorio e oggi considerata dannosa e troppo invasiva. Questo è quanto deciso lunedì 24 ottobre dalla Giunta di Regione Lombardia, con approvazione della delibera che affida di fatto ai cacciatori il compito di contenere la popolazione dei cinghiali presenti sul nostro territorio.

Se è pur vero che esiste un’emergenza degna di considerazione relativa ai danni causati dai cinghiali alle colture e allo stesso ecosistema nel quale si muovono, è anche vero che delegare i cacciatori nella gestione di questo complesso problema è molto rischioso sotto diversi punti di vista oltre che essere praticamente inefficace nel medio- lungo termine se non addirittura controproducente.

Pur riconoscendo pienamente la necessità di mettere in atto un piano di gestione volto alla riduzione del numero di individui presenti nel lecchese, siamo fermamente convinti che una tale operazione non possa e non debba essere affidata ai cacciatori.

Una qualsiasi attività di gestione del cinghiale non può prescindere dai principi fondamentali di ecologia, biologia e dinamica di popolazioni, ma al contrario deve essere subordinata ad uno specifico piano di prelievo derivante da uno studio tecnico preciso che prenda in considerazione i parametri fondamentali che caratterizzano una popolazione di cinghiali in un determinato territorio. Tra essi è necessario conoscere la distribuzione e la consistenza della popolazione nelle varie stagioni, le classi di età, il rapporto numerico maschi/femmine. Importante anche conoscere i tassi riproduttivi per classi di età nonché i tassi di sopravvivenza.

Affidare ai cacciatori l’azione contenitiva, significa voler ignorare completamente le linee guida da seguire in situazioni come queste. I diversi ricercatori che si sono occupati di fenomeni di “eccessiva proliferazione” di questi ungulati sono tutti concordi nell’affermare che l’espansione delle loro popolazioni non può essere controllata tramite prelievo venatorio che risulta essere totalmente inefficace nel ridurne l’accrescimento.

É stato invece osservato dai ricercatori che un esasperato prelievo venatorio, quindi non selettivo, pur portando nell’immediato ad una riduzione degli individui, determinerebbe anche un aumento del tasso di incremento utile annuo della specie che compenserebbe in tempi brevi la riduzione subita. Questo significa che l’abbattimento non selettivo fornirebbe soltanto una “soluzione apparente” ma che in capo a breve tempo ci si troverebbe di fronte ad una popolazione altrettanto numerosa rispetto all’attuale, se non ancor di più. Dovrebbe far scuola quanto avvenuto nei Colli Euganei dove,  nonostante le massicce azioni di abbattimento dei cinghiali, la popolazione non è affatto diminuita, con conseguente inutile sperpero di denaro pubblico per organizzare e autorizzare centinaia di cacciatori di cinghiali ed ottenere come conseguenza l’aumento dei danni a spese delle aziende agricole.

Oltre alla provata inefficacia del metodo consentito dalla delibera regionale, bisogna considerare anche che la caccia al cinghiale, per i metodi con cui viene praticata, è quella a cui le statistiche attribuiscono il maggior numero di vittime, tra decessi e ferimenti gravi. Quindi consentire una simile metodica significa mettere in serio pericolo tutti coloro che nelle nostre zone sono soliti passeggiare nei boschi e sulle montagne e quindi costituisce un grave pericolo per l’incolumità pubblica.

Siamo altresì convinti che nell’immediato il contenimento per abbattimento possa essere considerato accettabile solo se strutturato e selettivo, come operato finora dall’Amministrazione Provinciale di Lecco mediante trappolaggio, metodica di gestione sicuramente più controllabile e affidabile.

Riteniamo inoltre che nel prossimo futuro debbano essere prese in considerazioni metodiche di contenimento alternative che agiscano sulla natalità e non sulla mortalità della fauna selvatica ritenuta invasiva, metodiche che garantiscano un’efficacia duratura nel lungo termine che limiti al minimo le azioni periodiche di cattura e abbattimento.

In merito, un’attenta osservazione andrebbe riservata ai recenti progetti messi in opera sperimentalmente non soltanto all’estero ma anche nella Maremma toscana, progetti che utilizzano la sterilizzazione farmacologica come metodo sicuro e non cruento per ridurre la popolazione a livelli del tutto accettabili in modo duraturo nel lungo termine.

Tale metodo messo a punto da una ricercatrice italiana molto esperta in materia, la dottoressa Giovanna Massei, prevede l’utilizzo di un vaccino che blocchi la fertilità dei cinghiali. Tale vaccino viene somministrato sotto forma di esche posizionate in appositi distributori apribili soltanto dai cinghiali stessi. Questo nuovo approccio alla sterilizzazione degli animali selvatici permetterebbe di abbattere i costi che in passato prevedevano la cattura e la successiva sterilizzazione ad opera di un veterinario, e quindi rendevano di fatto la sterilizzazione stessa poco conveniente. Oggi questo ostacolo, alla luce di questo nuovo metodo di somministrazione del farmaco, parrebbe superato.

Tutti gli studi condotti finora sulla dinamica di popolazione della fauna selvatica dimostrano scientificamente che il controllo della fertilità è più efficace dell’abbattimento e che solo utilizzando tale metodica è possibile ridurre davvero il numero degli individui di una popolazione di cinghiali in un determinato territorio.

mercoledì 26 ottobre 2016

Un mese per la Brughiera: geologia e regime delle acque nel bacino Seveso / Tarò


Dopo il successo della serata di venerdì 21 ottobre scorso proseguono gli incontri con la Brughiera.

Venerdì 28 ottobre 2016, ore 21,00 presso la sala Civica del Comune di Mariano Comense (CO), Piazza Roma 52 si parlerà di:

Geologia e regime delle acque: le cause delle alluvioni del Seveso/Tarò e gli interventi per ridurne gli effetti 
Relatori: Gianni Del Pero e Umberto Guzzi.

Una interessante occasione per discutere e conoscere la storia geologica del nostro territorio e le problematiche ambientali che causano purtroppo le ripetute esondazioni del torrente Tarò e del Seveso. Uno sguardo sarà rivolto dai due geologhi relatori della serata, anche alle scelte che si stanno facendo per cercare di contenere i danni causati dalle piene dei fiumi e a quello che si dovrebbe fare ancora sia come cittadini che come Amministrazioni Comunali.

Prossini incontri:

Venerdì 4 Novembre 2016   Titolo della serata: Storia del paesaggio agricolo lungo i sentieri del parco.
Relatori: Zeno Celotto, Giancarlo Montorfano

Venerdì 11 Novembre 2016   Titolo della serata: Flora del parco, gestione del bosco e connessioni ecologiche.
Relatori: Angelo Biacoletto, Daniele Piazza

COMITATO PER IL PARCO REGIONALE DELLA BRUGHIERA