venerdì 27 agosto 2021

La Canturina Bis e le ambiguità del centrosinista


 

a cura del gruppo Fridays For Future Como

In seguito alla pubblicazione del Parco Groane-Brughiera del nuovo Piano Territoriale di Coordinamento si è riacceso il dibattito politico attorno alla famigerata Canturina Bis.

L'ente parco, stando alle relazioni tecniche contenute nel nuovo PTC, si accontenta di dire che "basta che la nuova strada la si faccia in trincea e con determinate opere di mitigazione ambientale e poi ci va bene".

Plaude alle scelte del parco Vincenzo Latorraca, capogruppo di PD - Unire Cantù - Cantù con noi, reclamando come invece il comune di Cantù non si sia ancora espresso su quale sarà il tracciato della nuova grande opera.

 



Il centrosinistra dimentica così, ancora una volta, che oltre agli impatti ambientali dell'opera, c'è anche da considerare che la Canturina Bis incentiverà un modello di mobilità incentrato sull'uso delle auto, che tanto inquinano. Capite bene che questo significa l'esistenza di un totale appiattimento di idee di un'opposizione che opposizione non è.

Come al solito i rappresentanti del centrosinistra dimostrano di saper fare proclami a favore dell'ambiente solo quando fa comodo (e giusto per raccogliere qualche consenso elettorale). Poi però affrontano le tematiche inerenti ai trasporti con tanta superficialità che gli unici a trovarne consenso potrebbero essere solo i loro amici leghisti.


Articolo apparso su "La Provincia" di Como

Le alternative alla Canturina Bis ci sono. I soldi pubblici messi da parte per l'opera possono essere stanziati fin da subito per il potenziamento dei servizi di trasporto pubblico, il miglioramento dell'accessibilità ai mezzi collettivi e l'integrazione ferro-gomma, la costruzione di piste ciclabili e la pianificazione della logistica merci in città.

No alla Canturina Bis (in tutti i suoi possibili sviluppi)! Sì alle alternative a un modello di mobilità vecchio e pensato per un'altra epoca!


mercoledì 25 agosto 2021

Da Milano a Cassago Brianza: viandando sulle orme di Sant'Agostino (edizione 2021)


Riceviamo e pubblichiamo

 

Un gruppo di pellegrini salirà da Milano a Cassago in ricordo del Cammino che Sant'Agostino compì con un gruppo di familiari ed amici nell’ estate del 386 d.c.

Programma

Sabato 28 Agosto 2021 – ore 9.00 

Per chi lo desidera Santa Messa nella Basilica di Sant’ Ambrogio. Al temine, visita della Chiesetta di Sant’ Agostino in via Lanzone ove si ricorda la conversione di Agostino e partenza in direzione di piazza Cordusio: quindi, per via Brera raggiungeremo la chiesa di San Marco, e quella di San Simpliciano. Daqui lungo Corso di Porta Nuova in direzione nord, sino alla Porta omonima, uscendo dai confini della Città di Milano in epoca romana. Proseguiremo su vie tranquille poste tra la trafficata via Melchiorre Gioia ed il percorso ferroviario sino alla ciclabile lungo il Canale della Martesana attraverso la quale arriveremo alla salita su Viale Monza. Percorrendo Viale Monza giungeremo in Viale Italia all’inizio del quale faremo sosta per il pranzo presso un giardino pubblico attrezzato ed ombreggiato. Dal Viale ombreggiato da tigli, raggiungeremo il quartiere San Rocco di Monza e di qui lungo il Canale Villoresi, fino a Monza in prossimità del “Binario 7“.
Non sarà possibile dormire a Monza dai Frati delle Grazie perchè l'Ostello è chiuso per lavori . Se qualcuno vorrà fermarsi dovrà trovare una sistemazione che gli aggrada e se rimarranno in diversi a Monza organizzeremo in giornata "Cammin Facendo" di mangiare assieme alla Grotta Azzurra, come solito. Arrivando presto a Monza avremo il piacere di poter fare una visita alla Città.
In questa giornata, ed in quella di domenica, cammineremo per circa 5 – 6 ore al giorno con brevi visite ed una sosta per il pranzo al sacco.
Questa parte del percorso, come quello di domenica, lambisce e tocca, casualmente, molte delle linee ferroviarie, della metropolitana e delle autolinee, che permetteranno a chiunque di raggiungerci o di salutarci anticipatamente per i motivi più diversi, sicuri comunque che gradiremmo maggiormente la loro presenza vicino a noi, piuttosto che il loro abbandono.

Domenica 29 Agosto 2021 – ore 8.00 

Ritrovo presso il Convento delle Grazie a Monza, anche per chi, impossibilitato nella giornata di sabato, desideri unirsi al Cammino, con possibilità far apporre presso il Santuario il timbro sulla credenziale.
Inizieremo il Cammino nel Parco dall’ingresso pedonale in prossimità del Santuario uscendo sul Viale Cavriga in direzione di Villa Mirabellino e di Vedano e quindi di Biassono, uscendone nel suo confine nord. Visiteremo brevemente in questo paese alcuni luoghi testimoni della presenza di Comunità che vivevano sotto la Regola di Sant’Agostino ed il Santuario della Madonna della Brughiera con vidimazione della credenziale. Da Biassono ci dirigeremo verso Canonica di Macherio, dove sosteremo per il pranzo al sacco, quindi Tregasio e Montesiro, per giungere a Besana, ed infine, dal territorio di Cortenuova e Renate, alla meta finale di Cassago Brianza, il possibile Rus Cassiciacum di Verecondo che ospitò tra l’autunno del 386 a la primavera del 387 Agostino, giuntovi dopo la conversione nella sua casa in Milano per la preparazione al battesimo. All’arrivo sarà possibile far apporre il timbro sulla credenziale. Per chi lo desidera sarà inoltre possibile una breve Visita Guidata ai luoghi di interesse storico e agostiniano del paese.
Possibilità di rientro a Monza e Milano dalla stazione di Cassago–Nibionno-Bulciago (15 minuti a piedi dal centro del paese)
 

Orari Treni per Milano con cambio a Monza: 

  • Partenza: 17.40 arrivo a Monza 18.24 – Milano Centrale 18.50
  • Partenza: 18.40 arrivo a Monza 19.24 – Milano Garibaldi 20.08

Per info: massimo.didoni@virgilio.it oppure 339.36.70.748 con relativo contatto whatsApp
 

Per visualizzare l’intero percorso da Milano a Cassago Brianza cliccare qui.



Settimana Agostiniana 2021: da venerdì 27 agosto a domenica 5 settembre. Per visualizzare il programma cliccare qui.

sabato 21 agosto 2021

Sentiero Meda - Montorfano: arrivano i nuovi pannelli promozionali


 

A cura del COMITATO PARCO REGIONALE GROANE-BRUGHIERA

Ad inizio agosto è stato presentato il progetto definitivo di un pannello promozionale per il Sentiero Meda - Montorfano. Il pannello (vedi sopra) ha ottenuto il patrocinio di tutti i sette comuni nei quali passa il sentiero e di altri 4 Enti Regionali o privati coinvolti nel progetto da noi associazioni.

Questo lavoro, prezioso per la promozione turistica dei nostri territori, è stato voluto e realizzato dalle tre Associazioni storiche promotrici della Meda-Montorfano: CAI Meda, SEM Meda - Società Escursionisti Medesi e il nostro Comitato.

Confidiamo che possa aiutare tutti gli Enti coinvolti a far conoscere un sentiero diventato ormai punto di riferimento per cittadini e turisti provenienti da tutta la Regione.
I primi pannelli saranno posizionati a settembre all'inizio del sentiero (Meda) e alla fine (Montorfano) con la convocazione di conferenze stampa di cui comunicheremo date e luoghi, a cui siete tutti invitati a partecipare..... sempre con distanziamento e norme di sicurezza anti Covid rispettate.

Sempre per il Sentiero Meda - Montorfano (ME-MO 2021) martedì 17 agosto 2021 è stato presentato un progetto nell'ambito del Bando "Bilancio Partecipato" promosso dal Comune di Meda nella fascia dei progetti da €. 15.000,00. Il progetto presentato dall'associazione CAI-MEDA in collaborazione con il nostro Comitato Parco Regionale Groane-Brughiera e con SEM - Società Escursionisti Medesi con il titolo di SENTIERO MEDA - MONTORFANO: CONOSCERLO, FRUIRLO E BENEFICIARNE propone la realizzazione di video promozionali con contenuti idonei anche per attività didattiche nelle scuole, che possano rilanciare nella comunità medese (e non solo) i valori e le bellezze di un percorso nella Brughiera importantissimo per questo territorio e che ha avuto origine nei primi anni ottanta proprio per volontà e impegno di queste associazioni medesi. Si prevede nel progetto anche la creazione di un sito WEB dedicato e specifico per il sentiero con pagina Face Book sempre aggiornata sulle novità della ME-MO.
Come da regolamento, il nostro progetto è già stato presentato con più di 50 firme di sottoscrizione raccolte tra cittadini residenti e votanti a Meda, e quindi ora dobbiamo aspettare che venga ammesso come progetto da sottoporre alla scelta della cittadinanza medese che avverrà tra il 27 settembre e il 27 ottobre 2021 tramite piattaforma WEB organizzata dal Comune di Meda.
Se il progetto verrà ammesso, chiederemo ai cittadini medesi di votarlo e farlo votare a partire dal 27 settembre! Noi ci crediamo e quindi speriamo che possa riscontrare l'interesse della città.
Quando i progetti potranno essere pubblicizzati, vi invieremo il nostro nel dettaglio per capire meglio di cosa di tratta.

Sempre nell'ambito di questo Bando promosso dal Comune di Meda ma nella sezione dei progetti da €. 85.000,00, aderiamo ad un altro progetto presentato dal WWF dal titolo  Riforestazione urbana, bosco e frutteto didattico, orti sociali - collegamento ciclopedonale tra Parco della Brughiera e Bosco delle querce anche a servizio delle Scuole Diaz e A. Frank. Anche questa proposta, se verrà ammessa dagli organizzatori del Bando, poi potrà essere pubblicizzata e votata sul WEB.

Questo il LINK del Bando in generale:
https://www.comune.meda.mb.it/news-e-iniziative/dettaglio/Bilancio-Partecipato-2022/

Dal 1° dicembre 2021 Milano sarà più distante da Lecco


 

di Dario Balotta, presidente Osservatorio Nazionale Liberalizzazioni Trasporti e Infrastrutture

Dal prossimo 1° dicembre e non più dal 1° settembre, uno dei treni più frequentati del lecchese, il Colico - Lecco - Milano Centrale, con orario di partenza da Colico alle 6.09, da Lecco alle 7.19 e ora di arrivo alle 8.07, verrà dirottato a Milano Rogoredo. Nei piani di Regione Lombardia, di Trenord e di RFI, in futuro è prevista la stessa sorte anche  per le altre tre corse tra Lecco e Milano (delle 8.21, delle 17.50 e delle 18.48). Questa modifica all’orario che allunga i tempi di percorrenza sulla tratta era stata sospesa dalla Regione a causa del Covid. Il treno Colico - Lecco - Milano Rogoredo è la soluzione più inefficiente che ci sia perché tra Monza e Greco deve tagliare la linea Chiasso, tra Greco e Lambrate deve tagliare come minimo le due linee per Brescia, tra Lambrate e Rogoredo deve tagliare le due linee Bologna e la linea Genova per arrivare ai binari tronchi. In totale fa 10 binari piuttosto trafficati, senza nessun piano di struttura di scavalco all'orizzonte. Dietro le Alpi, a Zurigo, Francoforte e Monaco sono grovigli di scavalchi che evitano di dover fermare dei treni dalla direzione opposta. Basterebbe vedere come vanno quei treni che già oggi hanno questo strano istradamento. Per esempio, alla coppia EC Zurigo - Genova (307 e 308) nei ultimi mesi non sono mai bastati i 26 minuti programmati e questi hanno due tagli in meno rispetto ai Lecco - Milano Rogoredo Tronco.

Milano Centrale negli anni è diventata sempre più la stazione dei treni ad Alta Velocità, e nel tempo sono stati espulsi i treni di altre direttrici locali, con attestazioni a Lambrate, Garibaldi, Greco Pirelli o Sesto S.Giovanni. Attualmente non ci sono previsioni di incrementi di treni veloci, ma dopo le pessime performance degli anni passati i ritardi sono aumentati anche in questo segmento commerciale del trasporto passeggeri: per questo, gli spazi liberi in stazione e le minori ‘interferenze’ dei treni regionali servono per aumentare la puntualità di quelli AV.

Se l’organizzazione di RFI (gestore dell’infrastruttura noleggiata a caro prezzo) non brilla per efficienza al punto che per avere più puntualità necessità di avere meno treni, anche Trenord non scherza in quanto a scelte inefficienti. Anziché tenersi i costosi ma strategici ‘slot’, finestre d’ingresso noleggiate in stazione Centrale e offrire almeno qualche servizio di qualità ai pendolari, li cede per risparmiare sui costi dei pedaggi e tappare qualche buco finanziario. Buchi che Trenord, nonostante l’enorme volume di risorse pubbliche trasferite dalla Regione alla ‘sua’ azienda, continua a mietere.

La scelta è miope per ambedue le aziende, inoltre, perché per alimentare i passeggeri dell’alta velocità servono anche i treni che arrivano dalle province alla stazione Centrale.

giovedì 12 agosto 2021

Anche la Brianza si deve mobilitare per salvare Casa Raphael e gli orti di Albaro



In questi giorni è salita all'onore delle cronache nazionali la triste notizia delle suore sfrattate da altre suore. La vicenda si svolge a Genova Albaro ma lo sfratto è partito dalla Brianza e precisamente da Seregno. Il tutto per realizzare, al posto del monastero e della casa di riposo per anziani una grande RSA e al posto degli orti un parcheggio.  


Per approfondire:


Gli abitanti del quartiere hanno promosso una petizione a favore delle suore sfrattate che in pochi giorni ha raccolto più di 26.000 firme. Sotto il testo ed il link per firmare la petizione.


"Nel bellissimo complesso monasteriale di Via Byron risiedono dal 2012 le suore di Casa Raphael che affrontano percorsi riabilitativi psico-fisici e spirituali e forniscono assistenza e supporto a tantissime persone bisognose, come l’accoglienza di giovani migranti, la distribuzione di generi alimentari, il servizio di dog sitter ed altro ancora. Nelle aree verdi annesse al monastero sono via via nati diversi progetti sociali tra i quali la riqualificazione degli appezzamenti di terreno pertinenziali divenuti orti collettivi e didattici. Inoltre sono stati organizzati piccoli spettacoli teatrali in collaborazione con la Scuola Media Barrili.


Se la cittadinanza non si fa sentire, molto probabilmente tutto ciò scomparirà a causa di un’ingiunzione di sfratto (esecutiva dal prossimo 30 settembre) eseguita dalla proprietà del complesso, ossia l’Ordine delle Suore Sacramentine di Milano, le quali pare abbiano in progetto di realizzare al posto del monastero e della casa di riposo per anziani adiacente “Villa Albaro” una grande RSA  che vedrebbe la realizzazione di parcheggi al posto di una delle due fasce verdi e renderebbe inaccessibili gli orti ai cittadini, oltre a lasciare le suore e il loro progetto sociale senza una dimora.


Questo prezioso luogo sociale deve essere tutelato cercando una mediazione con la proprietà ed un sostegno da parte del Comune e del Municipio per eventualmente trovare una ricollocazione in zona a Casa Raphael e agli Orti.


Tutti coloro che credono nell'importanza di preservare aree fertili in città e nel valore dei progetti sociali possono firmare la petizione per salvare questa bellissima realtà."


Per firmare la petizione "SALVIAMO CASA RAPHAEL E GLI ORTI COLLETTIVI DI ALBARO" cliccare qui.

martedì 3 agosto 2021

Laghetto di San Carlo (Seregno): spostati i giochi per salvaguardare la piccola fauna. Allo studio la riqualificazione dell'intera area.

L'area come si presentava oggi, 3 agosto 2021

L'area come si presentava fino al 1° di agosto 2021

Lo scorso mese di marzo l'amministrazione comunale seregnese provvedeva ad installare e a riqualificare le aree giochi per bambini in diversi parchi cittadini. L'opera, senz'altro meritevole, in un caso non teneva però conto delle interferenze con una piccola oasi naturale posta all'interno del parco Falcone e Borsellino nel quartiere di San Carlo. Partivano sui social diverse proteste (ne abbiamo parlato qui) che portavano nelle settimane successive alla formazione di un tavolo di confronto e lavoro tra l'amministrazione comunale e le associazioni ambientaliste, WWF e Legambiente, che hanno in convenzione la gestione della piccola area naturale.

 

La nuova localizzazione dei giochi
 

I primi frutti di questo confronto si possono osservare in questi giorni. Sono stati, infatti, spostati di una ventina di metri i giochi che erano stati, in precedenza, installati a ridosso del laghetto di San Carlo. Dovrebbero seguire tutta una serie di lavori di manutenzione per riqualificare l'area naturale. Non solo: nei giorni scorsi Legambiente con l'appoggio del WWF ha presentato alla Fondazione Cariplo un progetto per una completa rinaturalizzazione del laghetto che ci auguriamo ottenga i fondi necessari.


I lavori visti dal laghetto

Giù la mani dai tigli del Lungolago di Como


 

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato/Esposto che il WWF Insubria ha inviato al Sindaco, alla Giunta e ai Consiglieri Comunali di Como

A seguito dell'intervista all'agronomo Angelo Vavassori, pubblicata su La Provincia del 24 luglio, siamo venuti a conoscenza del fatto che, per portare a termine il progetto delle paratie, verranno sacrificati 13 tigli sul lungolago. La motivazione è di tipo tecnico: le piante, infatti, interferiscono con la necessità di raccordare le quote della pavimentazione del marciapiede con la quota della nuova passeggiata.

Ci preoccupa molto la leggerezza con cui l'amministrazione ha deciso l'abbattimento di queste 13 piante, come se fosse un destino ineluttabile e non un problema tecnico al quale potrebbero essere trovate delle soluzioni tecniche. E ci preoccupa ancora di più il fatto che gli alberi tagliati non potranno essere sostituiti, così come non potranno essere collocati alberi sulla nuova passeggiata a lago, perché al termine dei lavori per le paratie mancherà lo spazio sottostante per le radici. Siamo, quindi, destinati ad avere un lungolago tristemente spoglio e, in estate, una lunga striscia arroventata dal sole? Una prospettiva deprimente per i comaschi e per i turisti che, dopo una quindicina di anni, potranno finalmente ritrovare la gioia di godere della vista del nostro amato lago.

Ma non è solo un problema estetico. Oggi, infatti, tutti gli esperti riconoscono l'importanza fondamentale del verde urbano nei processi di rigenerazione delle città. Gli alberi portano grandi benefici, dalla riduzione dell'inquinamento alla mitigazione del calore e dei rumori, oltre a regalarci piacevoli oasi di benessere all'ombra delle loro chiome. Per questo in tutte le città si sta lavorando per aumentare il verde urbano, mentre a Como sembra che questo tema non interessi. A noi cittadini e cittadine, invece, interessa molto e non vogliamo arrenderci all'idea di eliminare 13 piante e neppure alla prospettiva di un lungolago senza alberi.

Chiediamo, quindi, che il Sindaco e tutta la Giunta considerino la presenza degli alberi sul lungolago una priorità e, di conseguenza, impegnino gli uffici nella ricerca di soluzioni tecniche che permettano la sopravvivenza di tutti i tigli esistenti e, in ogni caso, la piantumazione di nuove essenze. In assenza di altre possibili soluzioni, chiediamo che l'amministrazione comunale si confronti con la Regione e con Aria spa, portando una richiesta esplicita di salvaguardia dei tigli del lungolago e della necessità di apportare le modifiche tecniche necessarie al progetto paratie affinché nel sottosuolo ci sia lo spazio sufficiente per le radici, al fine di poter collocare degli alberi sulla nuova passeggiata, anche in sostituzione dei tigli da abbattere, qualora non possano assolutamente essere salvati.

Chiediamo ai consiglieri e alle consigliere, di maggioranza e di opposizione, di sostenere questa richiesta, impegnandosi con spirito di collaborazione per trovare una soluzione che possa rispettare le esigenze tecniche del progetto paratie, che tutti noi auspichiamo vada a buon fine nei tempi previsti, con l'obiettivo di salvaguardare gli alberi esistenti e di poterne piantumare altri sulla futura passeggiata a lago.

Vogliamo un lungolago verde e alberato!

Circolo Ambiente: "La discarica di Mariano Comense va chiusa definitivamente e subito"

Il 31 luglio 2021 doveva essere la data della fine dei conferimenti di rifiuti nella discarica di Mariano Comense, invece è intervenuta l’ennesima proroga! Una beffa!
A tal proposito, ecco la dichiarazione del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”: “La proroga per altri 2-3 mesi circa è una beffa! I conferimenti dei rifiuti nell’impianto di Cascina Settuzzi avrebbero dovuto cessare definitivamente il 31 luglio. Invece il Comune ha preferito procrastinare ancora una volta la scadenza, cosa che purtroppo abbiamo visto troppo spesso negli anni passati, proroghe paradossalmente arrivate, in passato, dopo i numerosi incendi. Ribadiamo le nostre richieste: cessazione immediata dei conferimenti di rifiuti e inizio della messa in sicurezza del sito, con le opportune verifiche che dovranno continuare per anni, soprattutto sul percolato che potrebbe interessare il terreno sottostante e, da qui, le falde sotterranee”.

Si ricorda che l’impianto di Cascina Settuzzi è attivo dal 1982 e molte volte la discarica di Mariano è stata protagonista di incendi, nel 2014, nel 2018 (per ben due volte) e, ultimo in ordine di tempo, a marzo 2019, con un rogo che ha interessato una vasta porzione della discarica.

La discarica è un metodo obsoleto e pericoloso per lo smaltimento dei rifiuti, perché crea un pesante impatto ambientale (percolato, emissioni in atmosfera, odori, rischio incendi, ecc.).

Prosegue Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”: “La discarica di Mariano Comense va chiusa definitivamente e, subito dopo, deve essere avviato un serio programma di monitoraggio per la messa in sicurezza del sito, anche per il futuro. Infatti la discarica, anche una volta chiusa, può costituire un pericolo per l'ambiente, sia per eventuali incendi che dovessero svilupparsi, sia per la tenuta dei fronti, sia per il percolato che dovesse fuoriuscire dal fondo della discarica. In tutti gli anni in cui è stata attiva, nel sito sono state interrate diverse tipologie di rifiuti, in grado di sviluppare un percolato potenzialmente pericoloso per il terreno e per le falde sottostanti. Per tutti questi motivi è necessario avviare un piano di monitoraggio e di messa in sicurezza. Ricordiamo che nella stessa Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.), emanata dalla Provincia, il monitoraggio deve essere fatto sulle acque sotterranee e sul percolato”.

In definitiva, a giudizio del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”, occorre chiudere subito la discarica e scongiurare ogni possibile ripercussione sull’ambiente e sulla salute delle persone.