domenica 30 novembre 2014

L'Istituto Green Man continua la mobilitazione in difesa dei lavoratori italiani del fotovoltaico

Lo scorso mese di maggio, su questo blog, davamo notizia della petizione lanciata da Green Man a sostegno del fotovoltaico italiano.

Ci scrive ora Robero Albanese per aggiornarci sulla situazione.

"Il 2 dicembre 2014 come primo firmatario della petizione al Parlamento Europeo 1331/2012 in difesa dei lavoratori del fotovoltaico italiano sarò ricevuto a Roma dal Ministero del Lavoro al quale presenterò la proposta di progetto europeo FEG "da operaio a energy manager" elaborata dall'Istituto Green Man. Questo non è la vittoria ma comunque rappresenta un risultato. Insistiamo! Fate sottoscrivere ad altri amici, conoscenti, simpatizzanti la petizione in change.org! Grazie e un bel saluto."

mercoledì 26 novembre 2014

Legge sul consumo di suolo in Lombardia: accolte le principali modifiche chieste dal WWF

La Regione Lombardia si è dotata di una nuova normativa sul contenimento del consumo di suolo; Paola Brambilla Delegata Wwf Lombardia  esprime “grande apprezzamento per la responsabilità di tutto il Consiglio Regionale che ha deciso di impegnarsi su una tematica cruciale e di primaria importanza: fondamentale il faticoso lavoro sui contenuti che le minoranze hanno portato avanti, e il confronto aperto tra tutte le forze politiche, grazie al quale sono state accolte le principali modifiche al PDL chieste dal WWF sin dall’audizione in commissione territorio, all’inizio dell’iter.”
 

Si tratta di un risultato davvero importante, dice la delegata regionale “che dovrebbe ora stimolare il governo , nell’esercizio delle sue competenze ambientali, a velocizzare l’emanazione di una legge nazionale che superi gli aspetti urbanistici e riconosca il valore ecologico ed ecosistemico del suolo, come dal WWF formulato nella proposta di legge elaborata nell’ambito del programma Riutilizziamo l’Italia, e che incentivi la rigenerazione urbana e il riuso dei greyfields, oltre a spingersi alla delocalizzazione di quanto costruito nelle aree di esondazione e a rischio idrogeologico”.

Ecco in sintesi cosa prevede la legge approvata:
  1. tra 30 mesi (contro i 36 originari del pdl) lo stop all’edificazione dei suoli agricoli inedificati, anche se attualmente oggetto di previsioni edificatorie.
  2. Nel computo del suolo edificato e consumato andranno conteggiate anche le infrastrutture sovracomunali, diversamente da quanto previsto dal testo originario, che consentiva una deroga per questa categoria di opere, spesso responsabili delle maggiori distruzioni del suolo agricolo e delle fragili connessioni ecologiche della pianura lombarda sopravvissute alla cementificazione pubblica e privata.
  3. Il PTR, piano paesaggistico regionale, dovrà prevedere criteri vincolanti per i PGT, che dovranno cancellare quelle previsioni di trasformazione del suolo non compatibili con altre soluzioni di riuso del suolo o con i reali indici demografici: anche qui l’ancoraggio agli indici demografici ISTAT, frutto degli emendamenti approvati in aula grazie anche al lavoro della minoranza, impedirà agli enti locali di barare e di fingere incrementi fantascientifici demografici.
  4. Penalizzato con maggiorazioni dei contributi e non più favorito con incentivi, come nel testo originario, il consumo di suolo realizzato nel periodo transitorio.

WWF Lecco in piazza con i prodotti bio


Sabato 29 novembre WWF Lecco in piazza con le idee regalo per il Natale 2014. L’evento rientra nella campagna internazionale del WWF “STOP ai Crimini di Natura”.

Distruzione illegale di habitat, prelievo e commercializzazione di specie selvatiche, taglio illegale delle foreste, pesca illegale, estrazione illegale di risorse minerarie e più in generale prelievo e uso di risorse naturali, fra cui lo scarico illegale di rifiuti tossici: sono questi i Crimini di Natura che stanno mettendo a rischio le sorti del nostro Pianeta.

Si tratta di azioni che ignorano e calpestano le leggi che le comunità nazionali e internazionali si sono date per preservare questo pianeta e la nostra esistenza.  Un vero e proprio saccheggio illegale di natura che produce localmente sofferenza, povertà e soprusi e che vale 213 miliardi di dollari all’anno, come denunciato dall’Unep (il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) e dall’Interpol.

Tra questi, il solo traffico di specie, che fa viaggiare da un continente all’altro avorio, corni di rinoceronte, pelli e legname, alimenta un giro di affari di 23 miliardi di dollari all’anno, ed è il 4° mercato illegale mondiale dopo droga, armi e esseri umani.

I crimini ambientali negano diritti umani, sicurezza, pace e sviluppo: sconfiggerli è la nuova vera sfida per la conservazione di questo pianeta e per il benessere delle generazioni future. Scegli da che parte stare.

COSA FA IL WWF IN ITALIA

L’Italia è un Paese ad alto tasso  di illegalità e criminalità ambientale, ma anche il Paese in Europa a più alto  tasso di “ricchezza di biodiversità”.
Oltre ad attivare ogni anno centinaia  di azioni legali, giudiziarie e di lobby , finalizzate all’applicazione ed al rispetto delle leggi internazionali,  europee ed italiane sulla tutela dell’ambiente, della Natura e della fauna selvatica , il WWF Italia da oltre 30 anni ha creato dei Centri di Recupero Animali Selvatici (CRAS) e Centri di Recupero Animali Selvatici Esotici (CRASE): veri e propri Pronto Soccorso che ogni anno accolgono migliaia di animali in difficoltà.
Ogni giorno vengono curati nei CRAS aironi, cicogne, gru, ricci, ghiandaie, caprioli, tassi, poiane, civette, lupi, aquile... Sono feriti da fucili da caccia, dai bocconi avvelenati, dall'impatto con automobili o con i fili dell'alta tensione. Spesso sono vittima delle trappole dei bracconieri. Sono anch’essi vittime dei Crimini di Natura.

Il CRAS WWF Valpredina, in provincia di Bergamo, è una struttura realizzata dal WWF Italia che ha lo scopo di recuperare animali selvatici feriti o in difficoltà per curarli e rimetterli in libertà.

I TAVOLI NATALIZI DEL WWF LECCO

Per sostenere la campagna “STOP ai Crimini di Natura” il WWF lecchese propone anche quest'anno i tavoli natalizi di raccolta fondi.
Grazie alla disponibilità di ICAM Cioccolato, a fronte di una piccola offerta sarà possibile ritirare una delle confezioni regalo proposte dal WWF Lecco contenente cinque tavolette di cioccolato GoDo,  un marchio che offre prodotti organici e naturali.

Oltre al cioccolato ICAM quest'anno sui tavoli WWF saranno presenti anche altre idee regalo natalizie, con i prodotti biologici dell'Azienda Agricola Valpredina, realtà costituita nel gennaio 2006 per la gestione della Riserva Naturale di Valpredina che svolge attività di  gestione agro-forestale e produzioni eco-consapevoli.

L’Azienda Agricola Valpredina è produttrice di miele e di olio di oliva extravergine entrambi di certificazione biologica. L’orto delle erbe officinali, il cui impianto è stato realizzato nel 2011, fornisce specifiche essenze essiccate per ottime tisane, infusi e altri usi, calendula, menta, issopo, melissa, ecc.. Vengono prodotti anche sacchetti profumati (lavanda, canfora...) delicati e profumati accessori per armadi e ambienti casalinghi.

Tutte le donazioni raccolte quest'anno saranno destinate alla campagna del WWF Italia "STOP ai Crimini di Natura". Il primo appuntamento con i tavoli WWF è previsto per sabato 29 novembre in via Roma a Lecco.

Se vuoi diventare una "Tartaruga Verde" vieni a Montorfano!


Legambiente Desio: "Siete tutti invitati alla Festa dell'albero"


Un convegno per difendere i Beni Comuni


La storia del falco sparato due volte


E’ il simbolo dell’accanimento dei bracconieri contro le nostre specie protette la storia del falco pellegrino colpito nel marzo del 2013 da fucilate in piena stagione di silenzio venatorio, recuperato dal WWF, operato presso il Centro dell’Oasi di Valpredina e liberato dopo un delicato intervento di trapianto di penne danneggiate dai pallini. Lo sfortunato animale, che aveva probabilmente scelto per nidificare  l’area delle cave di Zandobbio (provincia di Bergamo), nei giorni scorsi è stato di nuovo colpito dai colpi di veri e propri ‘rambo’ armati che frequentano da tempo la zona industriale del Comune di Zandobbio e la Frazione Selva. Le analisi radiografiche eseguite dai veterinari del WWF hanno impietosamente riscontrato, oltre alle decine di pallini da caccia in tutto il corpo, fratture multiple ad entrambe le ali (foto 1 allegata), con una diagnosi di irrecuperabilità. Ogni intervento per mantenerlo in vita è risultato vano e il falco è deceduto dopo due giorni. Un vero e proprio crimine di natura dato che si tratta di una specie particolarmente protetta.


Proprio in questi giorni il WWF ha chiesto di inasprire le sanzioni per i reati contro la fauna protetta con una proposta innovativa di modifica del Codice Penale che introduca la categoria giuridica di "fauna selvatica protetta" da tutelare con specifiche figure delittuose, anziché di mere contravvenzioni oggi in vigore. In Italia i reati contro la fauna  selvatica protetta  rappresentano il 22% del totale del reati ambientali. La proposta legislativa del WWF, già sottoscritta da oltre 55mila cittadini, è uno dei passaggi della Campagna Crimini di Natura per la quale chiede il sostegno di tutti: l’invito è quello di aiutare le centinaia di Ranger, Guardie e volontari del WWF, attivi in Italia e nel mondo, per dotarle di attrezzature tecnologiche, medicine, fuoristrada, gps, camera-traps, binocoli, radiotrasmittenti e altri equipaggiamenti indispensabili a monitorare il territorio per sorprendere bracconieri e trafficanti.

Sul sito http://criminidinatura.wwf.it/ chiunque può informarsi sul fenomeno e sostenere la campagna del WWF con una donazione libera; diffondere a sua volta le informazioni e sottoscrivere la petizione “Sanzioni più severe contro chi uccide specie selvatiche”.

Per sostenere la Campagna è attivo anche il NUMERO VERDE 800.990099.

Insieme in rete denuncia: "Le prescrizioni del Cipe sulla tratta B1 di Pedemontana non sono state ottemperate"


Riceviamo e pubblichiamo

Il 24/11/2014, presso il Centro Visite del Bosco delle Querce a Seveso, s'è tenuta la conferenza stampa promossa ed organizzata da INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE sugli aggiornamenti concernenti l'infrastruttura autostradale pedemontana.
Con i rappresentanti di Insieme in Rete Gianni Del Pero e Alberto Colombo al tavolo dei relatori erano presenti il Sindaco di Seveso Paolo Butti e il Consigliere Regionale Gianmarco Corbetta.
Le comunicazioni di Insieme in Rete erano centrate sugli aspetti degli incontri del coordinamento ambientalista con ARPA e con Concessioni Autostradali Lombarde (CAL).
In particolare si sono riportate informazioni sul ruolo di ARPA, sulla caratterizzazione dei suoli contaminati da TCDD e sui contenuti del rapporto della Commissione di Valutazione Impatto Ambientale del Ministero dell'Ambiente ove vengono segnalate alcune mancate ottemperanze alle prescrizioni CIPE per la Tratta B1.
Alla conferenza stampa erano presenti anche Rosella Rivolta, Sindaco di Lentate Sul Seveso, Giuliano Soldà, Sindaco di Bovisio Masciago e l'Assessore Luca Vaghi per il Comune di Cesano Maderno.

I dettagli sono esplicitati nel comunicato di Insieme in Rete che proponiamo unitamente al corposo materiale relativo alle mancate rispondenze delle prescrizioni CIPE per la tratta B1 e ai dettagli sulle analisi di ARPA del 2008/09.

Link:
Presentazione a cura di Gianni del Pero
Copia del documento VIA del Ministero Ambiente
Elenco delle prescrizioni non ottemperate e loro contenuto



Il coordinamento ambientalista INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE continua la sua attività di monitoraggio sull’inutile e dannosa infrastruttura autostradale Pedemontana.

Il 14 ottobre 2014 Insieme in Rete  s’è incontrata con il Direttore ed i Tecnici del Dipartimento di Monza e Brianza dell’ARPA per un aggiornamento  sulle criticità legate alla presenza di Diossina (TCDD)  sul territorio  della tratta B2 e di parte della tratta C dell’autostrada Pedemontana (nei comuni di Barlassina, Seveso, Meda, Cesano Maderno, Desio e Bovisio). 
Da questo confronto, Insieme in Rete ha acquisito alcune informazioni che ritiene utile condividere e rendere accessibili a  un più vasto uditorio.
Tra queste informazioni, quella che il giorno 25 settembre 2014 è stato istituito in Regione Lombardia  un tavolo di confronto sulla delicata questione delle procedure ambientali da adottare nelle zone contaminate da TCDD, degli obblighi di caratterizzazione e della bonifica.
Sembrerebbe (il condizionale è d’obbligo) che, dopo molteplici solleciti, anche Regione Lombardia si stia finalmente preoccupando di come affrontare la questione della movimentazione della terra contaminata dall’incidente del 1976.
A completamento della documentazione già in possesso del coordinamento ambientalista, l'ARPA, su nostra richiesta puntuale, ci ha fornito copia di alcune comunicazioni intercorse con Regione Lombardia.

Insieme in Rete ha poi trasmesso formalmente ai Sindaci dei Comuni di Meda, Seveso, Barlassina, Cesano Maderno (ex aree A,B e Rispetto)  e ai Sindaci di Desio e Bovisio Masciago (ex aree B e Rispetto) la relazione, i dati e la localizzazione delle analisi ambientali effettuate tra il 2008 ed il 2009 e validate da ARPA, sui terreni delle ex aree A,B e Rispetto interessati dal tracciato della pedemontana.
Questi dati erano in parte già stati resi pubblici dalla soc. Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) e in parte costituivano materiale di lavoro dell'ARPA che dal 2008 attende di essere nuovamente chiamata in causa per affrontare la questione del passaggio di Pedemontana nelle aree contaminate da TCDD.

E’ significativo che ARPA abbia scritto e trasmesso a Regione Lombardia  questa documentazione, a seguito della campagna stampa (alimentata anche dalle nostre iniziative) dello scorso aprile.
Campagna stampa che ha riportato all’attenzione pubblica il rischio diossina in relazione alla pedemontana.
L'ARPA è quindi ben consapevole delle  criticità e lo segnala alle Istituzioni, rinnovando la sua disponibilità operativa.
Come da tempo diciamo, sul tema TCDD (diossina) non c’è da star tranquilli e bisogna fare molta attenzione.

In data recente, i responsabili di CAL (Concessioni Autostrade Lombarde) a seguito di pressanti richieste hanno incontrato il Consigliere Regionale Corbetta che si è avvalso del supporto, della consulenza e della presenza di Insieme in Rete.
Nell’incontro sulla Tratta B2, i responsabili  di CAL hanno riferito che APL  ha dovuto rivedere la proprie posizioni in merito al rischio diossina e arrivando a dover considerare la necessità di un piano di caratterizzazione delle zone contaminate da TCDD.  Secondo CAL il piano di caratterizzazione è in via di predisposizione.  Vedremo.
Sono passati i tempi in cui i vertici di Pedemontana definivano infondate le sollecitazioni e le preoccupazioni degli ambientalisti, anche se non è ancora certo  se dalle parole si passerà ai fatti.
L’iter di realizzazione della Tratta B1, attualmente in fase di completamento per quanto riguarda il solo nastro d’asfalto autostradale, non lascia pensare bene.
Infatti, l’incontro con CAL ha permesso di verificare che i lavori erano già in fase avanzata prima che il parere del Ministero dell’Ambiente sul rispetto all’ottemperanza delle prescrizioni del CIPE su questa tratta fosse pervenuto.

Insieme in Rete ha inoltrato anche ad alcuni Sindaci della tratta B1, il documento di cui recentemente è entrata in possesso a seguito di istanza di accesso agli atti, denominato “procedura di Verifica di Attuazione” redatto dalla Commissione VIA del Ministero dell'Ambiente e riguardante le prescrizioni del CIPE per la tratta B1.

Il documento evidenzia alcune prescrizioni ad oggi, non sono ancora state ottemperate.
Per questo CAL dovrà rispondere alla nota della Commissione Valutazione Impatto Ambientale (VIA) del Ministero con le motivazioni e con le azioni che intende attuare per adempiervi.

Per accedere alla rassegna stampa cliccare qui.

domenica 23 novembre 2014

A Mezzago gli asini ti accompagnano a scuola


Compagni di b(r)anco

Tratto da: comunivirtuosi.org 

Andare a scuola è diventato molto più divertente, per gli alunni delle elementari di Mezzago (MB).

Ad accompagnare i bambini del Pedibus, infatti, ci sono due ospiti speciali: Natalino e Neve. I due asinelli, zaini in groppa, offrono un aiuto ai piccoli studenti in cambio di coccole e di qualche carota e rendono il tragitto casa - scuola più allegro e socievole.

L’iniziativa si ripete ogni mercoledì mattina, quando una delle 6 linee del pedibus cammina con i quadrupedi dalle orecchie lunghe.

Il progetto “Compagni di b(r)anco” è nato dalla collaborazione tra i volontari del pedibus, l’amministrazione comunale, la pro loco e la city farm SBA-Raglio, quest’ultima gestita dall’associazione Passo trotto galoppo, che organizza numerose attività formative fondate sullo speciale rapporto tra bambino e animali.

Sono 38 le specie di libellule censite nel Parco delle Groane

Venerdì 21 novembre 2014, presso la sede del Parco delle Groane, è stato presentato, a cura dell'autore Matteo Elio Siesa, l'Atlante delle libellule.

L'atlante presenta le 38 specie di libellule che sono state censite all'interno del Parco, per ognuna delle quali è presente una scheda con la carta di distribuzione nel parco completata da una descrizione della specie, da approfondimenti riguardanti la biodiversità e la conservazione nonché da una ricca documentazione fotografica.

Il libro è reperibile presso il Centro Parco Polveriera, via della Polveriera 2, Solaro (MI).
Per contatti: www.parcogroane.it


Seveso: esploriamo le comete!


Stelle cadenti al Parco Valle del Lambro


Comunicato stampa del Parco Valle Lambro

Gli eventi proposti dal Parco Valle Lambro per il 2014 si chiudono con l'ultima osservazione astronomica del programma Il cielo del Parco.

Questa osservazione riguarda un fenomeno affascinante per tutti e facilissimo da osservare: le stelle cadenti.
Attorno alla metà di dicembre lo sciame delle Geminidi raggiunge il suo massimo. Si tratta di meteore veloci, luminose e abbondanti, poco note solo perché si hanno in un periodo freddo, in cui nessuno è fuori ad osservare il cielo, ma per bellezza sono senz'altro alla pari delle Perseidi, quelle di agosto.

L'osservazione si terrà sabato 13 dicembre all'Oasi di Baggero – Merone (CO) (seguire il link  http://goo.gl/maps/Tyqs8 ) e inizierà alle ore 21 con una breve spiegazione, dopodiché osserveremo, oltre alle stelle cadenti, le costellazioni invernali e gli oggetti più belli in esse, favoriti dall'assenza della Luna.
Come sempre saremo coadiuvati dai telescopi degli amici del Gruppo Astrofili di Villasanta e del Gruppo Amici del Cielo di Barzago.

L'osservazione è come sempre gratuita; sarà però possibile fornire un contributo volontario  per l'organizzazione.
L'iscrizione non è obbligatoria ma vivamente consigliata; iscrivendovi (inviando una mail e comunicando il numero di partecipanti all’indirizzo La Famiglia Adams:  ilcieloenoi@famigliadams.it ) riceverete poco prima dell'appuntamento informazioni aggiornate e sarete avvertiti nel caso si debba rimandare l'osservazione per maltempo.

sabato 22 novembre 2014

Parco degli Aironi di Cernusco: quasi quasi me lo sposo!


ll Forum Area Metropolitana Parco Est delle Cave organizza per domenica 23 novembre alle 10,30 un evento per consentire ai tantissimi cittadini che ancora non conoscono il Parco degli Aironi a sud di Cernusco di riscoprire la bellezza di questa area verde sposandone la difesa!

Gli organizzatori invitano a portare fischietti, torte, tè caldo, cioccolata e manicaretti da condividere.
Ritrovi: Carugate 10.00 in piazza Manzoni o presso il Parco alle 10,30 sulla SP121 davanti al cancello di ingresso.

"Io sposo il parco" è il tema scelto, per affermare la volontà dei cittadini dei comuni residenti nel Parco Cave (Brugherio, Carugate, Cernusco, Cologno e Vimod...rone) di non vedersi defraudati da Beni Comuni come il laghetto degli Aironi e per affermare quanto è importante la difesa di zone di territorio verdi non soffocate dal cemento e dall'aumento di strade e traffico a causa dell'ampliamento del Centro commerciale Euromercato.
Durante la mattinata è previsto un Flash Mob di sensibilizzazione, un momento di allegria con torte, the e cioccolata e raccolta fondi e l'allestimento di segnaletica costruita dai cittadini che indica la presenza di questo luogo.

Ad oggi, dopo che anche gli ultimi pescatori se ne sono andati, la scelta dell’Amministrazione Comunale di Cernusco sul Naviglio è di non valorizzare il Parco degli Aironi ma di trasformarlo in un oggetto di scambio, buono solo per essere venduto al grande centro commerciale.
L'iniziativa del 23 novembre vuole essere la prima di una serie di iniziative che il Forum e di quanti denunciano lo stato d’abbandono dell’area. L’evento é organizzato dal Forum per riappropriarsi di questo importante pezzo di verde con l’intento di trasformarlo in un parco pubblico urbano con il suo lago e i percorsi ciclo-pedonali alla scoperta dei suoi ambienti naturali.

La scelta della data non è causale: cade proprio alla fine della settimana del XXV° anniversario della dichiarazione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza indetta dall’O.N.U. e vuole richiamare l’attenzione sul tema di ciò che lasceremo alle generazioni future. Custodire l’ambiente per le prossime generazioni o deteriorarlo è una scelta che dipende da noi e dalle scelte che facciamo. Se non si interviene con forza e decisione, alle prossime generazioni resterà solo un mondo distrutto dalla nostra miopia.

Il Forum, nelle settimane precedenti e successive alla iniziativa, sarà presente con dei banchetti informativi a Cernusco tutti i mercoledì dal 19 novembre al 17 dicembre (area mercato dalle 9.00 alle 12.00) e a Carugate tutti i sabato mattina dal 15 novembre e al 20 dicembre (area mercato dalle 9.00 alle 12.00) e tutti i mercoledì dal 19 novembre al 17 dicembre (centro sportivo dalle 14.00 alle 16.00).

venerdì 21 novembre 2014

Ogni tanto le buone notizie ci sorprendono: fermata la colata di cemento su Lissone

I due lotti dell'AT7 bocciati
Lo scorso 6 novembre 2014 il TAR della Lombardia ha respinto il ricorso presentato da Sofim Società Finanziaria S.p.a., Impresa Edile Fratelli Faletra S.r.l. e Pierluigi Bresciani,  contro il Comune di Lissone che non aveva approvato l'ambito di trasformazione AT7 dove si prevedeva un volume edificabile pari a 72.520mc suddivisi su due lotti, a destinazione residenziale e terziario, con 4 edifici di 10 piani (altezza 32mt) sul lotto A e 6 edifici a 4 piani più due  torri di 10 piani sul lotto B. 

Per scaricare la senteza del TAR cliccare qui.

Leggi anche: Il coraggio di Lissone blocca la colata di cemento su Santa Margherita

giovedì 20 novembre 2014

Maroni e Pedemontana: "L'apertura della tratta B1non aumenterà il traffico sulla Milano-Meda" (è già intasata di suo)


Comunicato stampa di INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE

Nei giorni scorsi i Sindaci di Lentate, Seveso, Meda, Barlassina, Cesano Maderno – e quest’ultimo anche nella veste di Presidente della Provincia di Monza e Brianza – sono stati nuovamente ricevuti dal presidente di Regione Lombardia per parlare delle difficoltà inerenti la realizzazione di Pedemontana nella tratta che corrisponde a questi comuni e che nella topografia della futura autostrada si chiama B2.
Quanto riferito dagli stessi Sindaci attraverso il comunicato stampa emesso dalla Provincia di Monza e Brianza lascia intendere che, ancora una volta, non c’è da stare tranquilli.

In primo luogo i Sindaci chiedono al Presidente della Regione Lombardia di non aprire al traffico la Tratta B1 prima che sia realizzata la riqualificazione della Tratta B2.
Maroni risponde che la Tratta B1 deve essere aperta, per rispettare i tempi programmati e non subire ulteriori danni economici.

Il Presidente di Regione Lombardia garantisce quindi che l’autostrada sarà aperta fino a Lentate sul Seveso entro il prossimo maggio 2015, mentre a Lentate sul Seveso, i tecnici di Pedemontana e l’appaltatore Strabag hanno invece informato  che verranno sforati i tempi previsti dal crono programma e che la B1 (solo nastro autostradale senza connessioni) non potrà essere completata prima dell’apertura di Expo.

Inoltre per rassicurare i Sindaci, Maroni accompagna le sue parole con uno studio sull’aumento di traffico: questo studio dice che il traffico non aumenterà e quindi che c’è da stare tranquilli perché anche se un’autostrada si riverserà su una superstrada già congestionata e al tracollo, non dovremo aspettarci niente di peggio di quello che accade ora.

Infine, ultimo ma non per importanza, il Presidente della Regione congeda i Sindaci dopo essersi impegnato con loro a trovare i soldi per anticipare la realizzazione delle misure compensative per rendere più mite l’impatto dell’autostrada sulla viabilità locale.
Ed ecco qui un capolavoro all’italiana, un vero pasticciaccio che dice tutto e il contrario di tutto.

Proviamo a srotolare la matassa e a vedere le cose nella luce in cui vanno viste.
Che cosa sono le misure compensative (e non compensazioni come erroneamente sono state da alcuni giornali definite)?
Si tratta di opere di miglioria della viabilità secondaria ma non solo, definite nella  prescrizione CIPE n. 51 la cui realizzazione è a carico della soc. Pedemontana.
I Sindaci di Barlassina, Seveso, Meda, Lentate sul Seveso, Cesano Maderno inseguono questi famosi 60 milioni di euro da circa tre anni, senza grande successo, ci viene da dire.
Infatti ancora oggi Maroni li può promettere ed essere ringraziato per questa promessa.

Ma come credergli visto che non c’è nessuno stanziamento economico a sostegno della realizzazione della B2? E perché ringraziare visto il disastro per il territorio e l’ambiente conseguente alla realizzazione delle tratte d’autostrada ?
Questa operazione di Maroni sembra piuttosto ancora una volta un modo per vincolare i Sindaci a essere indulgenti su altre gravi mancanze e a concedere spazio al pensiero della bontà della realizzazione dell’autostrada Pedemontana e a non alzare troppo la voce per il fatto che l’autostrada, come promette Maroni, sarà aperta nella tratta B1 anche prima della “riqualificazione” (detto per inciso, cosa vuol dire riqualificazione ?) della tratta successiva, la B2, che Maroni & C si ostinano a volere, continuando ad ignorare il rischio connesso alle criticità ad essa collegate.

Avanti tutta quindi verso l’obbiettivo dell’apertura della tratta B1 e con l’inquietante prospettiva dei cantieri anche per la B2 dal 2016.

Una promessa, con sottointeso che ai Sindaci della B2 succederà quanto è successo ai Sindaci della B1 e cioè l’opera sarà fatta partire di fatto prima delle necessarie autorizzazioni e ottemperanza delle prescrizioni CIPE.

Come giustamente ricorda il Sindaco di Seveso sulle pagine de Il Cittadino, però, sulla tratta B2 sussiste un problema di natura ambientale insormontabile: la contaminazione dei terreni da diossina TCDD, frutto dell’incidente ICMESA del 1976.

La prescrizione CIPE n. 3 puntualizza quanto necessario realizzare prima dell’approvazione   del progetto esecutivo della B2, ma mentre dell’ottemperanza di questa prescrizione ancora non c’è traccia, ai Sindaci si dice che il progetto della B2 è in fase esecutiva.

Non ci stanchiamo di dirlo ancora una volta: questa infrastruttura autostradale è inutile ed è opportuno fermarsi.

mercoledì 19 novembre 2014

Seregno: Il mondo di Luca Crippa

Sabato 22 novembre, alle ore 9,30 a Seregno via XXIV Maggio, in Sala Mons. Gandini ci sarà la presentazione dell'esposizione delle opere dell'artista Luca Crippa.

La mattinatà sarà articolata in diverse interessanti iniziative e si concluderà con un aperitivo preparato dall'Istituto Alberghiero del Collegio Ballerini di seregno.

Nel pomeriggio alle ore 16, nel palazzo Landriani  Caponaghi, in piazza della Libertà, avrà luogo l'inaugurazione della mostra "Luca Crippa. Il mio mondo".

martedì 18 novembre 2014

Sono 81 i siti lecchesi e brianzoli in cui è stato censito il gambero di fiume italiano

Ricerca del WWF Lecco sul Journal for Nature Conservation

Il WWF Lecco, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, ha recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale di conservazione "Journal for Nature Conservation” (numero di Dicembre 2014) i dati di una ricerca mirata alla tutela dei gamberi di fiume.

In particolare in 81 siti  lecchesi e brianzoli si è valutata la presenza del raro gambero di fiume italiano (Austropotamobius pallipes) e del temibile gambero rosso della Louisiana (Procambarus clarkii). Quest’ultima specie per svariate cause, alterazione degli ambienti umidi e inquinamento, immissioni illegali, pescatori scriteriati... si sta infatti diffondendo sempre di più mettendo a grosso rischio la sopravvivenza dei gamberi di fiume italiani.

La specie americana è infatti portatrice sana di una grave malattia, legata al fungo Aphanomyces astaci e nota con il nome di “peste del gambero”, che in pochi giorni può estinguere intere popolazioni di gamberi nostrani.
Episodi simili sono stati drammaticamente documentati anche dal WWF di Lecco l’anno scorso, all'interno del Parco Regionale del Monte Barro dove in meno di due settimane, a causa di un'introduzione del gambero alloctono tutti i gamberi italiani presenti nel sito sono stati infettati e la specie è risultata estinta in un intero corso d’acqua.

Gambero di fiume
La ricerca, coordinata dal vicepresidente del WWF Lecco dott. Raoul Manenti, ha evidenziato come comunque le due specie abbiano anche nel territorio lecchese esigenze ecologiche diverse e che, almeno durante i primi anni di colonizzazione, la diffusione del gambero americano si limita alle zone più pianeggianti e  ai corpi idrici stagnanti.

Di fondamentale importanza risulta quindi, pur cercando di evitare l’isolamento delle popolazioni di gambero nostrano, mettere in atto azioni e interventi per impedire che i gamberi di fiume americani possano arrivare più a monte nei nostri bacini idrografici.


Fonte: WWF Lecco

Sono 2720 le firme raccolte per chiedere di fermare i lavori di Pedemontana


Comunicato stampa del Comitato No Pedemontana

Lunedì 17 novembre 2014, presso gli uffici della Regione Lombardia è stata protocollata la petizione popolare per fermare la realizzazione dell’autostrada Pedemontana Lombarda.
In totale sono 2.720 le firme raccolte per chiedere lo stop dei lavori.

Non spaventeranno di certo Maroni ma sono un risultato più che positivo se si pensa che sono state raccolte non su internet, dove il clic di adesione porta via pochissimo tempo, ma con dei banchetti in piazza, nei mercati comunali e davanti alle chiese. E in un territorio che fatica a esprimere dissenso, significa che 2720 persone si sono fermate per dare la propria adesione alla petizione a riprova del fatto che quando le idee si mettono in movimento, le idee stesse possono cambiare.

A queste vanno poi aggiunte le 2744 firme di un'altra petizione, quella promossa dalla Lista civica italiana e indirizzata al Presidente della Repubblica, a cui hanno aderito una trentina di soggetti tra associazioni, comitati e gruppi politici, dove si chiede al Governo una moratoria sul comparto delle grandi opere (dal momento che non è possibile pensare di rilanciare l'economia italiana con opere nate vecchie come Pedemontana) e di non concedere a società Pedemontana alcuna agevolazione pubblica sotto forma di defiscalizzazione. Inoltre si chiede di conoscere i bilanci delle grandi opere, di avere un quadro preciso sul concorso economico dello Stato per delle iniziative che vengono presentate come a carico dei privati, di fare uno studio di tutti i debiti nascosti nei bilanci delle società miste pubblico-private (che saranno la causa di un ulteriore debito pubblico) e di predisporre una analisi indipendente dei costi-benefici di queste opere. Insomma richieste assolutamente ambiziose e degnissime di attenzione

Monza: convegno "Educazione alla gestione sostenibile dei beni paesaggistici"


Giovedì 27 novembre 2014 presso la Sala Convegni del teatrino della Villa Reale a Monza, la Scuola Agraria del Parco di Monza, nell’ambito della settimana UNESCO di Educazione allo Sviluppo, organizza il Convegno “Educazione alla gestione sostenibile dei beni paesaggistici”.

Una giornata sul tema, molto attuale, della sostenibilità ecologica ed economica dei parchi storici e dei beni paesaggistici, laddove essi sono al contempo patrimonio storico/culturale e naturalistico.

La partecipazione è gratuita con iscrizione obbligatoria (programma e scheda adesione – da compilare e inoltrare via fax 039-325309 o mail segreteriacorsi@monzaflora.it).


martedì 11 novembre 2014

Le libellule del Parco delle Groane

Venerdì 21 novembre 2014 alle ore 21, presso la sede di Solaro del Parco delle Groane, via della Polveriera 2, si terrà la presentazione dell’atlante delle libellule.

L'atlante, curato dal biologo Matteo Elio Siesa, presenta uno studio organico e dettagliato delle diverse specie di libellule presenti sul nostro territorio.

Dopo i volumi dedicati ai mammiferi, agli uccelli, alle farfalle, alla flora e agli anfibi, la collana “I quaderni del Parco delle Groane” si arricchisce di questa nuova pubblicazione.

La serata sarà allietata dal repertorio musicale del coro dei Genitori in Marcia di Cesate.

Leggi anche: Le libellule del caloggio

Le aree verdi di Meda Sud saranno accorpate al Parco Brianza Centrale?


"Le aree verdi di Meda Sud saranno accorpate al Parco Brianza Centrale?" 

La domanda è stata posta in un'interrogazione dal consigliere Alberto Colombo di Sinistra e Ambiente all'amministrazione comunale di Meda. Arrivano ora sia la risposta dell'assessore Simona Buraschi che la replica dello stesso consigliere.

Per una comodità di lettura riproponiamo i vari interventi a mo' di intervista.

Interrogazione (Alberto Colombo): Si chiede se siano o meno state prese (dall'amministrazione comunale) in considerazione le collegate proposte (protocollate il 19/12/2013) per la Variante al PGT laddove si chiede da parte del coordinamento ambientalista Osservatorio PTCP di MB e dell’Ass. Brianza Centrale di tenere conto della valenza, definita nel PTCP provinciale, delle aree verdi ove è previsto il passaggio della tangenzialina nella configurazione del progetto definitivo di pedemontana. Aree verdi comprese in alcuni capitoli del PTCP quali Rete Verde, AIP, RER, Ambiti di Riqualificazione e pertanto meritevoli di tutela, miglioramento e conservazione e quale ampliamento dell’esistente PLIS Brianza Centrale.

Risposta (Simona Buraschi): Le proposte protocollate il 19/12/13 dal consigliere in vista della Variante generale al PGT sono state prese in considerazione. Le linee di indirizzo della Variante, attualmente in corso, approvate nella delibera di giunta del 7/11/13 contengono espressamente l’obiettivo della “connessione delle aree verdi“ comprendendo anche il PLIS Brianza centrale.
Inoltre, la presente Amministrazione, come noto al consigliere, in sede di stesura del PTCP ha espressamente richiesto alla Provincia di Monza e Brianza rispondendo ad un’osservazione del proprietario dell’aree suddette, che le aree siano considerate aree agricole strategiche, come sono state poi azzonate nell’attuale PTCP.
L’Amministrazione nel PGT comunale approvato nel 2012 ha previsto tali aree “agricole” al fine di assicurare la più ampia tutela ambientale per le stesse ed il loro inserimento nel contesto verde limitrofo.
Il tracciato dell’opera connessa non comporta alcuna criticità in relazione alla tutela ambientale accordata ed alla continuità delle aree verdi del PLIS Brianza centrale, peraltro già attraversate da altre strade e collegamenti

Replica (Alberto Colombo): Siamo a conoscenza che le aree verdi su cui è previsto il transito della tangenzialina sono tutelate nel PTCP (l'abbiamo evidenziato nella nostra interrogazione) e proprio per questo motivo, spezzarne la continuità con NUOVA VIABILITA' non può che essere un fattore negativo che non può essere ignorato o sminuito solo per il fatto che il vicino PLIS Brianza Centrale risulta essere "peraltro già attraversato da altre strade e collegamenti". Vero, ma queste strade e collegamenti erano preesistenti alla creazione del PLIS, la tangenzialina è strada “AGGIUNTIVA”.


Interrogazione (Alberto Colombo): Si chiede se sia stata formulata richiesta al PLIS Brianza Centrale per l’ampliamento dello stesso su queste aree verdi e, in caso di risposta affermativa, con quali comunicazioni, di cui si chiede copia, e comunque informazioni sull’esito della richiesta.

Risposta (Simona Buraschi): La richiesta al PLIS Brianza Centrale per l’ampliamento dello stesso su queste aree è oggetto di valutazione, in quanto l’Amministrazione sta condividendo con gli altri Comuni del PLIS delle Brughiere la richiesta di adesione al Parco Regionale delle Groane al fine di una maggiore tutela ambientale e della creazione di aree verdi di connessione tra i PLIS esistenti.

Replica (Alberto Colombo): Nel calderone delle “imprecisioni” ... evidenziamo il passaggio relativo alla richiesta di accorpamento dei territori di Brughiera al Parco Regionale delle Groane (che Sinistra e Ambiente aderente al Comitato per il Parco Regionale della Brughiera ha promosso direttamente, caldeggiando da tempo azioni concrete da parte della “nuova” amministrazione) con l'idea di chiedere l'ampliamento del PLIS Brianza Centrale alle aree verdi di Meda Sud.
Il Parco della Brughiera, che noi auspichiamo, ha rango Regionale mentre il Brianza Centrale è Parco Sovraccomunale, quindi non vi sarebbe alcun conflitto, anche per il fatto che le aree di Meda interessate sono contigue Plis Brianza Centrale e non alla Brughiera.
E’ pertanto al PLIS BRIANZA CENTRALE che quest’ultime aree libere di Meda Sud vanno accorpate, con un atto di richiesta e disponibilità in tal senso da parte dell’Amministrazione medese.

Il testo dell'interpellaza lo potete trovare in questo post. Di seguito troverete, invece, il testo integrale sia della risposta data dall'Amministrazione comunale sia della replica di Sinistra e Ambiente.

Risposta all’interrogazione del 22/10/2014, prot. 19917 presentata dal Gruppo Consigliare “Sinistra e Ambiente” relativa alla “tangenzialina” in quartiere Meda Sud (viabilità complementare alla Pedemontana).

di Simona Buraschi, Assessore alla Pianificazione Territoriale e ai Lavori Pubblici



Il Comune di Meda ha richiesto alla Società Autostrade Pedemontana la realizzazione di opere complementari viabilistiche al fine di mitigare l’impatto del possibile maggior traffico generato dall’infrastruttura e di rendere più fluida ed efficiente la circolazione stradale cittadina.


Tali opere hanno l’obiettivo di conseguire per la città di Meda la risoluzione delle problematiche viabilistiche esistenti, particolarmente avvertite dalla popolazione, con la previsione di nuove strade o di nuove opere di completamento che evitino la penetrazione del traffico nella viabilità cittadina interna e prevedano importanti attraversamenti delle infrastrutture delle linee ferroviarie che generano criticità, secondo un percorso tangente al centro abitato.
In particolare i collegamenti previsti attuano gli attraversamenti in senso est/ovest nella parte sud della città (collegamento via Vignazzola, sovrappasso FS, via Einaudi e comparto industriale), sud/nord (collegamento via Cadorna, sottopasso FN, via Seveso - direz. nord città), est/ovest nella parte nord della città e tutela piazza V. Veneto (collegamento via Fornaci), nord/sud nella parte est della città (via Trieste, sottopasso FN collegamento comparto industriale a riprendere via Einaudi).
Tali opere che verranno sostenute con costo integralmente a carico di Pedemontana, sono state inserite nel Piano sovra-comunale del Traffico.


Nel corso dei precedenti anni e anche recentemente, l’Associazione Cittadini Quartiere Polo ed il Centro Promozione Brianza di Cabiate si sono confrontati più volte con la presente Amministrazione richiedendo l’eliminazione del collegamento viabilistico di via Vignazzola (che prevede come detto l’attraversamento est/ovest della parte sud della città in modo tangente all’abitato dall’uscita di Pedemontana con sovrappasso delle FS Milano-Chiasso e collegamento con via Einaudi ed il
comparto industriale) proponendo che il traffico in uscita da Pedemontana attraversi le vie del quartiere Polo esistenti, in particolare via Marco Polo e via Gorizia oltre a via Vignazzola.


Si evidenzia al Consigliere richiedente che essa propriamente non è una soluzione ma, di fatto, il mantenimento della viabilità esistente, con rinuncia a fronte della realizzazione dell’infrastruttura Pedemontana all’opera viabilistica di completamento (sovrappasso FS) e alla riqualificazione dell’attuale via Vignazzola. Il riferimento alla continuità delle aree a verdi interrotte dal tracciato non risulta espressa dai soggetti proponenti.


Si evidenzia inoltre che la popolazione residente al quartiere Polo ha espresso a questa Amministrazione piena contrarietà alla rinuncia a tale opera connessa, volendo al contrario evitare il passaggio del traffico generato dall’infrastruttura Pedemontana sulle vie esistenti del quartiere (via Marco Polo, via Gorizia, via Tre Venezie, via Maroncelli), sottolineando peraltro che in via Gorizia insistono strutture pubbliche con uscita di bambini dalle scuole esistenti.

Da ultimo, corre obbligo precisare che l’opera connessa è in questa fase esecutiva essendo già inserita nel progetto esecutivo dell’infrastruttura Pedemontana.
In ordine ai quesiti posti dell’interrogazione si precisa:
- La soluzione proposta è stata presa in considerazione dall’Amministrazione e già discussa con i proponenti anche con un incontro presso l’Associazione tenutosi nel 2012 e a differenza di altre proposte condivisibili indicate dalla stessa Associazione cittadini quartiere Polo e dal Centro Promozione Brianza di Cabiate, essa non è migliorativa in relazione agli obiettivi di risoluzione delle problematiche viabilistiche derivanti da Pedemontana a cui è funzionale l’opera come attestato dal Piano sovraccomunale del traffico, comportando addirittura la rinuncia per i cittadini di Meda, in particolare per i residenti dello stesso quartiere Polo, ad un’opera viabilistica funzionale all’eliminazione del traffico dalle vie interne esistenti e che costituisce un importante collegamento viabilistico strutturale con un sovrappasso alle linee ferroviarie.


L’Amministrazione negli ultimi due anni ha inoltre richiesto a Pedemontana un’ottimizzazione del percorso dell’opera connessa in oggetto, ottenendo una migliore fluidità del tracciato, riducendo i bracci delle rotatorie previste nella parte finale, aumentando la distanza del sedime stradale dall’abitato in corrispondenza di via Forlì (problema in realtà più significativamente rappresentato dai proponenti), conseguendo la riqualificazione della via Vignazzola con creazione di rotatoria, percorso protetto e alberature nel tratto finale prima del sovrappasso della FS.
- L’Amministrazione ha dato ampia disponibilità alla convocazione della Commissione consigliare territorio e ambiente per approfondimenti e aggiornamenti sull’infrastruttura Pedemontana, benché non ne sia previsto a livello istituzione alcun obbligo di convocazione. Come noto al consigliere che ne è Presidente, si sono svolti tre incontri nei quali tra i diversi punti è stata posta anche la questione delle opere connesse discusso dai presenti.
- La presente opera connessa è inserita nelle opere connesse individuate prima del Collegio di vigilanza del 27/04/12 ed inserite nel progetto dell’infrastruttura Pedemontana approvato dal CIPE. Tale opera è inserita nel Piano sovra-comunale del traffico del quale costituisce un’opera funzionale e necessaria per la risoluzione delle criticità. La soluzione dell’eliminazione della medesima opera non risulta coerente con l’obiettivo di escludere quanto più possibile il centro di Meda e l’abitato di Meda sud con particolare riguardo le zone scolastiche di via Tre Venezie e Gorizia da un attraversamento di passaggio di veicoli diretti verso altri Comuni.
 

Si precisa che la presente opera connessa non ha alcuna attinenza con la questione del miglioramento dello svincolo di Meda, con la quale sempre a favore dei residenti del quartiere Polo si è richiesto e ottenuto da Pedemontana in condivisione con il Comune di Seveso, Provincia e Regione di evitare ulteriore ingresso del traffico da tale svincolo nel quartiere. Come
ricorderà il consigliere richiedente, la questione del miglioramento dello svincolo nasce dall’esigenza espressa in passato dal Comune di Meda su proposta delle Associazioni ambientaliste di non realizzare un nuovo svincolo, ma di adattare l’esistente, al fine di limitare la movimentazione e lo sbancamento delle aree coinvolte nell’incidente “Icmesa”.
 

- Le proposte protocollate il 19/12/13 dal consigliere in vista della Variante generale al PGT sono state prese in considerazione. Le linee di indirizzo della Variante, attualmente in corso, approvate nella delibera di giunta del 7/11/13 contengono espressamente l’obiettivo della “connessione delle aree verdi“ comprendendo anche il PLIS Brianza centrale.
Inoltre, la presente Amministrazione, come noto al consigliere, in sede di stesura del PTCP ha espressamente richiesto alla Provincia di Monza e Brianza rispondendo ad un’osservazione del proprietario dell’aree suddette, che le aree siano considerate aree agricole strategiche, come sono state poi azzonate nell’attuale PTCP.
L’Amministrazione nel PGT comunale approvato nel 2012 ha previsto tali aree “agricole” al fine di assicurare la più ampia tutela ambientale per le stesse ed il loro inserimento nel contesto verde limitrofo.
Il tracciato dell’opera connessa non comporta alcuna criticità in relazione alla tutela ambientale accordata ed alla continuità delle aree verdi del PLIS Brianza centrale, peraltro già attraversate da altre strade e collegamenti
 

- La richiesta al PLIS Brianza Centrale per l’ampliamento dello stesso su queste aree è oggetto di valutazione, in quanto l’Amministrazione sta condividendo con gli altri Comuni del PLIS delle Brughiere la richiesta di adesione al Parco Regionale delle Groane al fine di una maggiore tutela ambientale e della creazione di aree verdi di connessione tra i PLIS esistenti.

"Imprecisioni" nella risposta all'interrogazione di Sinistra e Ambiente sulla tangenzialina a Meda Sud

di Alberto Colombo, consigliere di Sinistra e Ambiente - Meda

E' pervenuta, anche in questo caso "last minute" (06-11-014) cioè alla fine dei termini previsti dal regolamento comunale, la risposta dell'assessore Buraschi all'interrogazione formulata da Sinistra e Ambiente relativamente alla "tangenzialina di Meda Sud" - viabilità accessoria e complementare all'autostrada Pedemontana.

Una risposta che contiene molte imprecisioni.
A partire dal tentativo di far credere che si sia discusso e analizzato le opere complementari in Commissione Consiliare Territorio e Ambiente. La realtà è, purtroppo, differente visto che attendono ancora una risposta le sollecitazioni del nostro Consigliere Comunale, che è anche Presidente della Commissione, al Sindaco ed all’Assessore affinché si rendano disponibili, in quella sede, a dettagliare e ad esaminare congiuntamente ai componenti della Commissione i progetti di opere complementari locali (compresa dunque la tangenzialina).

Contrariamente a quanto scrive l'Assessore Buraschi, non ci risulta che la proposta avanzata dall'Associazione Cittadini Quartiere Polo e dal Centro Promozione Brianza comporti la rinuncia alla realizzazione dello scavalcamento della linea FS Milano Chiasso e alla riqualificazione di Via Vignazzola, considerato che la proposta in oggetto non contempla l'eliminazione di tali previsioni progettuali.

Nella risposta, si parla di "progetto esecutivo di pedemontana". Un progetto "esecutivo" che però formalmente ancora non c'è, tant'è che né la soc. Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) né Concessioni Autostradali Lombarde (CAL) lo definisco in tal modo, visto che le fasi di validazione ancora non sono state né completate né ufficializzate, e per alcuni contenuti neppure la progettazione "esecutiva" in quanto tale è stata elaborata (vedi, per l’appunto, gli aspetti della viabilità medese).
Ciò significa che esistono ancora spazi di confronto con APL sulla configurazione delle opere di viabilità accessoria e complementare, come del resto dimostrato dal tavolo tecnico tra i Comuni di Meda e Seveso con APL, al quale Meda ha chiesto una modifica all'accesso allo svincolo di Pedemontana di Meda, con l'aggiunta di una rotonda, all’interno del Parco Naturale del Bosco delle Querce ed in una zona dove ancora non è stata effettuata nessuna analisi del livello di contaminazione da Diossina TCDD. Il cosiddetto "miglioramento" dello svincolo, definito nel 2012, cui accenna l'Assessore aveva ed ha invece lo scopo di non intaccare il perimetro del Bosco delle Querce, non prevedeva tale modifica ed è stato il prodotto di un’attività intensa dei gruppi e delle associazioni ambientaliste.

Sinistra e Ambiente ha la conoscenza che le aree verdi su cui è previsto il transito della tangenzialina hanno gradi di tutela nel PTCP (l'abbiamo proprio evidenziato nella nostra interrogazione) e proprio per questo motivo, spezzarne la continuità con NUOVA VIABILITA' non può che essere un fattore negativo che non può essere ignorato o sminuito solo per il fatto che il vicino PLIS Brianza Centrale risulta essere "peraltro già attraversato da altre strade e collegamenti". Vero, ma queste strade e collegamenti erano preesistenti alla creazione del PLIS, la tangenzialina è strada “AGGIUNTIVA”.
Nel calderone delle “imprecisioni” o “maleinformazioni” evidenziamo il passaggio relativo alla richiesta di accorpamento dei territori di Brughiera al Parco Regionale delle Groane (che Sinistra e Ambiente aderente al Comitato per il Parco Regionale della Brughiera ha promosso direttamente, caldeggiando da tempo azioni concrete da parte della “nuova” amministrazione) con l'idea di chiedere l'ampliamento del PLIS Brianza Centrale alle aree verdi di Meda Sud.
Il Parco della Brughiera, che noi auspichiamo, ha rango Regionale mentre il Brianza Centrale è Parco Sovraccomunale, quindi non vi sarebbe alcun conflitto, anche per il fatto che le aree di Meda interessate sono contigue Plis Brianza Centrale e non alla Brughiera.
E’ pertanto al PLIS BRIANZA CENTRALE che quest’ultime aree libere di Meda Sud vanno accorpate, con un atto di richiesta e disponibilità in tal senso da parte dell’Amministrazione medese.

domenica 9 novembre 2014

Parco della Spina Verde: una passeggiata tra natura e storia a 100 anni dalla Prima Guerra Mondiale


Oltre 50 persone hanno partecipato all'ultima escursione del 2014 organizzata dal Comitato per il Parco Regionale della Brughiera, che si è svolta nel Parco della Spina Verde. Gli escursionisti si sono ritrovati a Parè e, accompagnati delle Guardie Ecologiche Volontarie del parco, hanno visitato i siti di interesse naturalistico e le trincee e le fortificazioni erette durante la prima guerra mondiale.


Una delle zone più suggestive dal punto di vista naturalistico è stata l'area umida di Parè, suddivisa in più pozze dove trovano rifugio la rana di Lataste, la rana comune e le salamandre.


Gli escursionisti, attraversata la frontiera con la Confederazione Elvetica, si sono recati nel punto più a sud della Svizzera, segnalato da una statua di Helvetia.


Riattraversato il confine, dopo un breve tratto, si è fatta tappa alla sorgente del Seveso dove si è brindato con le sue acque che quì risultano pulite.

Tiziano Grassi, presidente del Comitato mentre brinda con le acque del Seveso
Durante il percorso è stato possibile visitare numerosi resti delle imponenti fortificazioni della Linea Cadorna.

Trincea con fondo acciotolato e canale di scolo
Ingresso del ricovero con areazione realizzato in caverna
Maniglie di ferro sporgenti per facilitare l'uscita del soldato dalla trincea
Le nicchie quadrate (in alto) servivano per contenere le munizioni. Le nicchie rettangolari contenevano invece le riserve di munizioni per le mitragliatrici delle vicine piazzole.
Scaletta di uscita in cambrette di ferro
Fontanin della Pobbia. Fontana ad angolo retto con duplice funzione: abbeveratoio su un lato e lavatoio sull'altro. Sul fondo si noti la targa del Genio Milatare con la data del 1917.
Ingresso di uno dei camminamenti in galleria per accedere alle postazioni per mitragliatrici
I colori autunnali e gli scorci panoramici (peccato per le nuvole!) hanno allietato il percorso.

 
 

La bella passeggiata ha trovato un gustoso epilogo al ristoro "Il mughetto" del Centro Polifunzionale del Parco.


Arrivederci alle passeggiate del 2015