lunedì 28 maggio 2018

Torno (CO): passeggiata alla scoperta del centro storico, dei massi avelli e del parco di Casa Prandoni

Panoramica di Torno (CO) - Foto tratta da Wikipedia
a cura del Gruppo Naturalistico della Brianza

Incontri Lariani
Domenica 3 giugno 2018
Torno (CO): centro storico, massi avelli e Parco di Casa Prandoni

Una bella pagina di Herman Hesse descrive l’emozione suscitata nel visitatore dal paese di Torno, definendola «un amore a prima vista». Il fascino che aveva ammaliato il grande scrittore tedesco si respira ancora nei vicoli e nelle piazzette dell’antico centro storico, nel quale l’eccellenza dei monumenti è fedele specchio dell’importanza raggiunta nel Medioevo dall’«insigne borgata», soprattutto nella lavorazione e nel commercio della lana. Un fascino, quello di Torno, accresciuto dalle numerose e prestigiose ville con i loro verdi parchi e alimentato anche dal mistero che circonda i “massi avelli”, particolari tombe a forma di vasca risalenti probabilmente al V-VI secolo d.C. scavate nei massi erratici.

Proponiamo un’intera giornata alla scoperta di questo affascinante borgo lariano; è possibile partecipare anche solo al mattino o solo al pomeriggio.

Ritrovo del mattino: davanti al Comune di Torno (via Plinio 4), ore 9.15
Partenza ore 9.30. Escursione alla scoperta del centro storico e salita alla località di Piazzaga alla scoperta dei “massi avelli”. Il percorso sarà allietato dalla recita di brani poetici.
Dislivello: 400 m.
Percorso agevole, con difficoltà turistico-escursionistica (TE).
È richiesto l’uso di scarpe comode.
Il rientro nel centro del paese è previsto alle ore 12.30.

Per chi desidera, è possibile un servizio ristoro (a pagamento) organizzato dalla “Canottieri Plinio Torno” presso la sede degli alpini (sulla strada Provinciale); in alternativa, è possibile consumere il pranzo al pranzo al sacco all'interno dei giardini di Villa Zita.

Ritrovo del pomeriggio: davanti al Comune di Torno (via Plinio 4), ore 14.15
Ore 14.30 visita guidata al bellissimo parco a lago di Casa Prandoni, accompagnati da un agronomo, alla scoperta delle antiche e rare essenze botaniche all’interno del suo giardino all’italiana (numero massimo partecipanti 20 persone).
La conclusione della giornata è prevista alle ore 16.30.

Essendoci poche possibilità di parcheggio all'interno del centro abitato si consiglia l’utilizzo di mezzi pubblici.

Orari e mezzi di trasporto per l’escursione del mattino:
- Autobus C30 (Como-Bellagio) con partenza dalla Stazione FS di S. Giovanni a Como alle ore 8.50 oppure alle ore 8.55 accanto alla Stazione Trenord Como Lago; arrivo a Torno ore 9.09 (Piazza Caronti).
- Battello con partenza da Tavernola (frazione di Como in direzione Cernobbio) alle ore 8.53 (ampio parcheggio gratuito); arrivo all’imbarcadero di Torno alle ore 9.09.

Orari e mezzi di trasporto per chi desidera partecipare solo alla visita guidata del pomeriggio:
- Autobus C30 (Como-Bellagio) con partenza dalla Stazione FS di S. Giovanni a Como alle ore 13.50 oppure alle ore 13.55 accanto alla Stazione Trenord Como Lago; arrivo a Torno ore 14.09 (Piazza Caronti).
- Battello con partenza da Tavernola (frazione di Como in direzione Cernobbio) alle ore 13.23 (ampio parcheggio gratuito); arrivo all’imbarcadero di Torno alle ore 13.44.

Per informazioni e iscrizioni (obbligatorie): Fabio Cassinari cell. 339.4577995 (dopo le ore 20.00) fabio.cassinari@tiscali.it; Lena Cavallo cell. 348.8837134 lenaestef@outlook.it


L’uscita verrà annullata in caso di maltempo.

Mariano Comense: mostra "Minerali clandestini. Il vero volto del tuo smartphone"


Mostra "Minerali clandestini. Il vero volto del tuo smartphone"
Fino a mercoledì 6 giugno 2018

Il computer, il telefonino, il tablet, ormai sono diventati parte di noi, del nostro modo di lavorare e di comunicare, delle nostre giornate. Ma conosciamo veramente questi apparecchi tecnologici? Ci siamo mai chiesti da dove provengano i materiali, soprattutto quelli di origine minerale, contenuti nei nostri strumenti di uso quotidiano? La Comunità Pastorale “San Francesco d’Assisi” di Mariano Comense, l’Associazione “Medici con l’Africa”, il Gruppo AGESCI Mariano 1, Garabombo, La Carovana del sale, il GVB e il Gruppo Naturalistico della Brianza, con il patrocinio del Comune di Mariano Comense propongono la mostra “Minerali clandestini. Il vero volto del tuo smartphone” per sensibilizzare l'opinione pubblica sul fatto che nei nostri smartphone, nei computer, persino nelle batterie delle nostre auto elettriche sono presenti minerali “insanguinati”, di provenienza soprattutto africana, frutto di sfruttamento di manodopera, uomini, donne e bambini, sottopagati se non schiavizzati.

“Il caso vuole che molte materie prime indispensabili all’industria dell’elettronica si trovino in paesi molto poveri - spiega Mario Ghiretti, ideatore della mostra -. Sono una ricchezza solo potenziale, che non incide sul benessere delle popolazioni locali. Anzi, sono causa di guerre e devastazione ambientale. Lo scavo, il controllo da parte delle milizie illegali, la guerra   per   il   possesso dei giacimenti, i massacri, il commercio, il trasporto verso le navi per l’esportazione. Minerali clandestini, li abbiamo definiti. E lo sono, perché sono estratti dal sottosuolo nelle peggiori condizioni lavorative e sono oggetto di una speculazione economica che ha provocato e provocherà morti e conflitti. Lo sono, perché di loro non si deve parlare, per non mettere in crisi le aziende che commerciano la nuova elettronica. Minerali che viaggiano senza passaporto, minerali clandestini, soggetti principali di una storia che privilegia la rapina incontrollata delle risorse ed il profitto con un effetto collaterale drammatico, la negazione dei diritti umani. Troppo poco si parla del percorso che parte dalla materia prima ed arriva al prodotto finito e la mostra è nata per seguirlo in tutte le sue fasi”.

La mostra sarà esposta:

- presso il Palatenda (via don L. Sturzo 48, Mariano Comense), nei giorni 30, 31 maggio e 1, 4, 5, 6 giugno 2018, dalle ore 8.00 alle ore 14.00

- in Piazza Roma il giorno di domenica 3 giugno, dalle ore 10.00 alle ore 19.00.

Visite guidate su prenotazione: bottega “La Carovana del sale”, via Risorgimento 36, Mariano Comense, tel. 031.749742; e-mail carovanadelsale@garabombo.it

domenica 27 maggio 2018

Laghetto di Crezzo: giunta al termine la migrazione dei rospi

Rospo e ovature
a cura di Silvia Minutelli

La migrazione dei rospi e degli altri anfibi presso il laghetto di Crezzo è ormai giunta al termine.

Quest’anno abbiamo contato circa 18.500 rospi. Il numero è molto indicativo perché nelle sere di grande flusso non è stato possibile raccogliere tutti i rospi in movimento perché i volontari presenti non erano sufficienti.

Rospo
Comunque, nonostante il tempo anomalo che c’è stato durante questa primavera e la siccità della scorsa estate, a Conca di Crezzo si sono confermati i numeri del 2017 e quindi non sembra esserci stata una diminuzione della popolazione.

Credo che questo sia dovuto anche al fatto che il lavoro di salvataggio, seppure fatto con tante difficoltà, dà un contributo importante alla salvaguardia dei rospi e degli altri anfibi.

Salamandra
Questi animali sono molto preziosi e sicuramente aumentano il valore di Conca di Crezzo, un luogo che ospita molti altri animali autoctoni ed una ricca flora e che meriterebbe sicuramente maggiore attenzione e maggiore tutela.

Tritone

Trenord e la Brianza: in vista la chiusura delle biglietterie di Arcore, Desio e Seveso

Stazione di Desio. Foto tratta da Wikipedia
di Dario Balotta, Liberi e Uguali Lombardia

Trenord lo chiama progetto Closing, si tratta di chiudere, entro la fine dell’anno, 25 biglietterie di stazione lombarde ancora in attività su 50. L’azienda ha pubblicato sul Gazzettino ufficiale un bando di gara per l’ampliamento e la gestione dei punti vendita affidato a terzi. Si tratta di spostare presso bar, edicole o tabaccherie i punti di vendita dei biglietti (spesso lontani dalle stazioni o dai parcheggi).

E’ una scelta strategica sbagliata che avrebbe costi superiori ai risparmi di personale, 50 addetti verrebbero trasferiti per altre attività, e tre impatti sicuramente negativi: in tema sicurezza, la scelta è in netto contrasto con quanto concordato da Trenord e RFI con le autorità istituzionali e di polizia tese a rafforzare tutte le iniziative che possono aumentare la sicurezza a partire dalle stazioni; per quanto riguarda i servizi, anziché ampliare le attività di stazione rese alla clientela e ai pendolari e diventare centri di interscambio dove si trovano informazioni, tourist office, noleggio bici e auto, queste vengono cancellate; infine l’impatto sul turismo, molte località interessate alla chiusura sono infatti luoghi turistici come Iseo, Luino, Chiavenna, Edolo.

Si allunga così il numero di stazioni “desertificate” prive di servizi, inpresenziate, che diventano così luoghi pericolosi per i passeggeri.  Si tratta di un nuovo strappo al contratto di servizio tre Trenord e Regione, per cui l’Assessore Regionale ai Trasporti Claudia Terzi dovrebbe intervenire per evitare che anche i già disastrati   servizi di trasporto metropolitani vengano ulteriormente deponziati. 

Lista delle stazioni facenti parte dal progetto di chiusura:

Abbiaregrasso (MI), Arcore (MB), Bollate (MI), Caloziocorte (BG), Canegrate (MI), Casalpusterlengo (LO), Cernusco S.N. (MI), Chiari (BS), Chiavenna (SO), Desio (MB), Edolo (BS), Iseo (BS), Lomazzo (CO), Luino (VA), Mariano Comense (CO), Novate Milanese (MI) , Parabiago (MI), Rovato (BS), Sesto Calende (VA), Seveso (MB), Stradella (PV), Tradate (VA), Vanzago (MI), Varese FN.

sabato 26 maggio 2018

Bicinfesta per Seregno 2018: la pedalata ecologica arriva alla 21° edizione


Il prossimo 2 giugno prenderà il via la 21° edizione di Bicinfesta per Seregno. Di seguito trovate le indicazioni per le iscrizioni ed il percorso.


Iscrizioni presso:
Colzani, via Milano 40 - SportIT, via Milano 46 - Valigeria Pelletteria Menini, via Cadore - G.S. Dosso, via Dosso 7 - G.S. Respace Biketeam, via San Carlo.
Quota 2 € (somma destinata alla campagna "Seregno Cardioprotetta" per la realizzazione di punti strategici dotati di defrillatori)

Percorso:
Partenza: ore 9,15 da via Pacini (Colzani Bar Velo)
Percorso: via Pacini, via Ripamonti, via Nazioni Unite, via Luini, viale Santuario, piazza S. Valeria, via S. Valeria, via Crlini, via Trabattoni, via Vincenzo da seregno, corso del popolo, via umberto I°(sosta alza bandiera al Municipio), via Colombo, via S. Vitale, via Goberti, via Mercalli, via Don Orione (ingresso Istituto Don Orione), uscita via Verdi, via F.lli Cervi, via Resegone, via Carroccio, via Circonvallazione, via Galilei, via Buonarroti, corso Matteotti, piazza Risorgimento, piazza Concordia, corso del Popolo, piazza Roma, via Milano, via Colzani, viale Edison, via Turati, via Solferino, via Crocefisso, via Nazioni Unite, vicinale del Merè Nord, via Saronno, parco del Meredo, viale Tiziano, arrivo alla Porada (parco 2 Giugno)

Organizzazione:
Città di Seregno in collaborazione con G.S. Respace Biketeam, G.S. Dosso, WWF Insubria

martedì 22 maggio 2018

Mozzate, il mio paese

Ambrogio Guglielmetti
Il 25 agosto 2014 ci lasciava Ambrogio Guglielmetti, rappresentante storico del Comitato Mozzatese “Salute e Ambiente” fino all'ultimo attivista attento alla vita politica e sociale, ambientalista generoso e appassionato sempre in prima linea nelle battaglie per la tutela del territorio mozzatese contro le discariche e le devastazioni portate dall'autostrada Pedemontana Lombarda.

Proprio per contrastare la devastante ed inutile autostrada, Ambrogio e il Comitato "Salute e Ambiente" di Mozzate erano entrati nel coordinamento Insieme in Rete per uno Sviluppo Sostenibile spendendosi con continuità in un lavoro continuo di denuncia ed informazione costante sulle criticità generate dall'infrastruttura.

Ambrogio se ne è andato quasi 4 anni fa ma ci ha lasciato una preziosa testimonianza del suo impegno e del suo amore per il suo Paese e per la Natura.


La moglie, Carla Contardi con il supporto della famiglia e con l'aiuto di Gemma Beretta, anch'essa appartenente ad Insieme in Rete, ha raccolto i suoi scritti e ha pubblicato un libro dove Ambrogio racconta Mozzate  - suo paese natale - negli anni, focalizzando storia, vita sociale e questioni ambientali.

Ciao Ambrogio, sei andato avanti ma ci continui a mostrare come una vita può essere ben spesa per la collettività, cercando un mondo migliore.

A cura di: Sinistra e Ambiente di Meda

Camminata tra i sentieri di Capiago Intimiano


Cesano Maderno: una interessante iniziativa per comprendere i meccanismi che legano la corruzione, la prescrizione e la mafia


domenica 20 maggio 2018

Meda: alla festa del volontariato con il Comitato Groane-Brughiera


a cura del Comitato Parco Regionale Groane-Brughiera

Domenica  27 maggio 2018 veniteci a trovare a Meda (MB) al nostro gazebo alla FESTA DEL VOLONTARIATO dalle ore 10:00 alle 18:00 in zona piazza Cavour. Potremo condividere con voi finalmente il PARCO REGIONALE GROANE-BRUGHIERA che è nato all'inizio di quest'anno. Esporremo la mappa generale del nuovo Parco Regionale su cui si stanno facendo molti ragionamenti per il futuro, che vorremmo condividere con chi fosse interessato.

Avremo materiali e documentazione sui parchi e sopratutto sul parco Groane-Brughiera. Siete tutti invitati a partecipare e a visitare la nostra postazione. Ci sarà la possibilità di fare la tessera di sostegno al Comitato 2018 o di fare il rinnovo.

Di questo appuntamento alleghiamo il programma completo dove sono indicate altre iniziative anche durante la settimana.



venerdì 18 maggio 2018

Cammino di S. Agostino: Pellegrinaggio "della Cintura" da Monticello al Rus Cassiciacum (Cassago Brianza)

"Madonna della cintura" presso la Parrocchiale di S. Agata a Monticello Brianza
Il Cammino di Sant'Agostino è un pellegrinaggio di 620 km che collega 50 Santuari mariani e i luoghi lombardi legati alla figura del celebre “Santo della Grazia”. Uno di questi luoghi in particolare, il Rus Cassiciacum di Verecondo (oggi Cassago Brianza), è particolarmente importante perché ospitò Agostino per circa sei mesi, nel periodo cruciale della sua conversione alla fede cristiana.

La tappa del Cammino proposta per Domenica 27 Maggio 2018 (5 km andata + 14 km ritorno, tutti nel cuore della Brianza) si svolgerà nei luoghi che videro la conversione di Agostinum Hypponiens. Agostino si ritirò nelle terre brianzole nell'estate del 386 d.C., trasferendosi da Milano a Rus Cassiciacum con la madre Monica, il figlio Adeodato e un cenacolo di amici, discepoli e parenti, ospite della villa romana dell’amico Verecondo.

A Rus Cassiciacum Agostino scrisse le prime opere a noi pervenute (il Contra Accademicos, il De Ordine, il De Beata Vita, il De Quantitate animae, il De Immortaltate animae ed i Soliloquia). Ispirato dal “verdeggiante paradiso”, come egli lo chiamò nelle sue Confessioni, dei luoghi egli vi maturò la conversione che lo avrebbe portato, la notte di Pasqua tra il 24 ed il 25 aprile del successivo anno 387, a ricevere il battesimo dalle mani del Vescovo Ambrogio. Il rito battesimale avvenne nel battistero di San Giovanni alle Fonti della Chiesa di Santa Tecla i cui resti possiamo ammirare ancora oggi nel sottosuolo del sagrato del Duomo di Milano.

La memoria del soggiorno di Agostino è tramandata dalle vestigia archeologiche che ricordano la presenza di una villa romana a Cassago e - anche - dalla devozione tutta agostiniana alla Madonna della Consolazione, più nota come Madonna della Cintura, la quale è tuttora assai diffusa nell'Arcidiocesi milanese. Secondo una tradizione medioevale la Madonna sarebbe apparsa a Monica e per consolarla della sua vedovanza le avrebbe fatto dono del suo cingolo, quale simbolo di fedeltà. L’Ordine Agostiniano ha fatto proprio questo simbolo, tant'è che i religiosi agostiniani sono riconoscibili grazie a una caratteristica cintura in cuoio stretta da un anello, che portano al fianco.

Questo importante aspetto devozionale è presente da secoli in numerose Chiese brianzole e lombarde: ancora oggi la devozione alla Madonna della Cintura è viva e presente nelle Parrocchie di Biassono, Ferno, Sirone, Pasturo e Monticello Brianza. In particolare a Monticello, paese poco distante dal Rus Cassiciacum che ospitò Agostino, nel XVI secolo fu fondata una Scuola dei Cinturati, la cui presenza è tuttora ricordata da una grande e bel quadro settecentesco che raffigura la Madonna della Cintura nell'atto di offrire il sacro cingolo a Monica e Agostino. Quest’opera ha, in un certo modo, prefigurato e fortemente influenzato il disegno e la realizzazione del Cammino agostiniano.

Il pellegrinaggio da Monticello Brianza a Rus Cassiciacum di Domenica 27 maggio 2018 intende quindi far riscoprire e conoscere - camminandoli - i territori che videro la conversione del Santo, Padre della Chiesa ma anche filosoficamente il “primo dei moderni”, pensatore grandissimo all'origine del pensiero e della civiltà occidentali.

Questo il programma del pellegrinaggio di Domenica 27 Maggio:
  • ore 8:00 Santa Messa presso la Parrocchiale di S. Agata a Monticello Brianza;
  • ore 8:50 Benedizione dei pellegrini “cinturati” all'altare della Madonna della Cintura;
  • ore 9:00 Consegna della Credenziale del Pellegrino e inizio del pellegrinaggio;
  • ore 10:45 Arrivo a Cassago – Rus Cassiciacum, Timbro della Credenziale;
  • ore 11:00 Benedizione della nuova scultura di S. Agostino in Rus Cassiciacum;
  • ore 12:30 Pranzo al sacco nel parco della villa di Verecondo;
  • ore 14:00 Ripartenza lungo l’antica “Via romana della Busa”, percorsa da S. Agostino;
  • ore 15:15 Visita del Monastero Benedettino di Brugora (Besana Brianza);
  • ore 15:40 Ripartenza per Monticello Brianza lungo la valle del Pegorino;
  • ore 17:00 circa: arrivo a Monticello Brianza.
Totale del pellegrinaggio andata-ritorno: 19 km. E’ suggerito ai pellegrini di indossare visibilmente una cintura, a testimonianza e memoria della antica devozione agostiniana; la partecipazione è gratuita, è gradita un’offerta libera a copertura delle spese organizzative.

Per iscrizioni: info@camminodiagostino.it

Ferrovia Como - Lecco: un binario nel verde


Si continua a parlare della linea ferroviaria Como-Lecco… ecco il nuovo libro di Roberto Ghioldi e Salvo Bordonaro che racconta la storia e le problematiche di questo tracciato dalle grandi potenzialità che, dopo 130 anni dalla sua realizzazione conserva ancora, attraverso le sue stazioni dai marcati caratteri formali, la magia di una linea strategica, affascinante per il suo andamento che rispetta la morfologia dei luoghi, lungo la fascia pedemontana ricca di piccoli laghi e paesaggi stupefacenti…

Venerdi 18 maggio 2018 la presentazione ufficiale del volume in Villa del Soldo, un contesto degno del tema, dalle 20.45 con gli autori, le Amministrazione di alcuni comuni lungo la linea e Legambiente, che con la Green Station, presidio ambientalista presso la stazione di Brenna-Alzate porta avanti da due anni iniziative volte alla valorizzazione e alla promozione del territorio e della mobilità sostenibile.

giovedì 17 maggio 2018

Il giardino delle farfalle all'Oasi Lipu di Cesano Maderno


Domenica mattina 13 Maggio si è svolto - presso l'Oasi Lipu di Cesano Maderno - un evento dedicato alle farfalle: una visita guidata per scoprire il mondo della farfalle, andare alla ricerca dei bruchi e conoscere le piante che attirano e nutrono questi splendidi insetti.

La visita è stata introdotta dalla visione del filmato ”Connessioni in brughiera” realizzato all’interno del progetto FraGenziane, che presenta la particolare vita della farfalla Maculinea alcon, condotta in stretta relazione con la genziana e una formica.


Durante il giro in Oasi i circa venti partecipanti hanno conosciuto le principali specie di farfalle che si possono osservare nei nostri prati e giardini e come costruire un giardino per le farfalle. Hanno anche potuto osservare da vicino diversi bruchi come quelli del Macaone.


Al termine della visita è stata inaugurata la nuova bacheca del “Giardino delle farfalle” che si trova vicino al Centro Visite.


Il pannello didattico è stato realizzato con i disegni vincitori dei bambini della classe 2A della Scuola Primaria L.Minotti dell'Istituto Comprensivo II di Cesano Maderno che ha partecipato e vinto il concorso artistico "La farfalla e la formica". All’insegnante Longoni, presente all’evento, sono stati consegnati i premi per gli alunni della sua classe.

Maggiori informazioni sul Progetto FraGenziane le trovate sul sito www.oasicesanomaderno.it

mercoledì 16 maggio 2018

La forza della natura: concorso fotografico del WWF Lecco


WWF Lecco, in collaborazione con il Parco Monte Barro, con il patrocinio della Provincia di Lecco e del Comune di Galbiate, con il supporto tecnico del Foto Club Lario e il contributo di Softeam SpA, propone il Concorso Fotografico nazionale “La Forza della Natura”.

Il contest fotografico, promosso al fine di sensibilizzare un pubblico sempre più ampio sulle tematiche di salvaguardia ambientale, si svolge a cavallo tra primavera ed estate, stagioni che offrono numerose opportunità dal punto di vista fotografico per chi ha occhi abbastanza attenti da saperle cogliere.

Al premio di fotografia naturalistica possono partecipare tutti i fotografi non professionisti, cittadini italiani o stranieri residenti in Italia. E’ previsto un apposito premio per i fotografi under 18. L’iscrizione e l'invio delle immagini è possibile dal 12 maggio al 31 luglio 2018, mente la premiazione avverrà durante una serata di proiezione di tutte gli “scatti” finalisti, prevista per il prossimo mese di settembre.

Per poter confrontare immagini che siano tra loro il più omogenee possibile, il concorso è suddiviso in tre categorie:

A - AMBIENTI NATURALI D’ITALIA (paesaggi e panorami naturali, fiori, alberi, foreste…)

F - FAUNA SELVATICA D’ITALIA (non saranno ritenute valide immagini di animali in cattività o di animali domestici)

L - LA NATURA DELLA PROVINCIA DI LECCO (per questa categoria sarà necessario indicare il luogo dello scatto)

La quota di iscrizione ordinaria è di 10,00€, ridotta a 6,00€ per i minorenni. Tutti i fondi raccolti, al netto dei costi vivi, sono destinati a sostenere le attività e la mission del WWF. La partecipazione al contest "La forza della natura" rappresenta quindi anche un modo per contribuire alla tutela dell'ambiente naturale. “Proprio per questo motivo” -spiegano dal WWF Lecco- “ci auguriamo che il nostro concorso sia l’occasione per molti fotografi naturalisti, che sicuramente apprezzano la bellezza dell’ambiente che rappresentano nei loro scatti, per partecipare e condividere con le loro immagini le emozioni che la natura regala. Oltre al sostegno diretto alle attività del WWF per la protezione dell’ambiente, sarà comunque anche l’opportunità di poter competere per un prestigioso riconoscimento e per i numerosi premi disponibili”.

Come ogni concorso fotografico che si rispetti sono infatti previsti dei premi per i primi tre classificati di ogni categoria, che includono targhe e Buoni Amazon, iscrizioni annuali al WWF e pubblicazioni offerte dal Parco Monte Barro. È previsto anche un premio speciale per  il miglior fotografo under 18, e un premio speciale WWF Lecco, per lo scatto che meglio avrà saputo rappresentare l’importanza della biodiversità e della sua conservazione.

L’invio delle foto è previsto direttamente dal sito WWF Lecco (https://wwf.lecco.it/concorsofoto), dove è disponibile il regolamento completo per partecipare al concorso.

Una peda(la)ta alla Pedemontana


Riceviamo e pubblichiamo

Il Coordinamento No Pedemontana, Associazione Noi per Cesano, Comitato Cives Seveso, Comitato Cives San Giorgio Desio, Comitato Ambiente Bovisio Masciago, Legambiente Desio e Associazione Seveso Memoria di Parte con la collaborazione di Amici BiCi Desio vi invitano a:

NON VUOI L'AUTOSTRADA?.... PEDALIAMO
Pedalata No PED

DOMENICA 20 MAGGIO 2018

La minaccia di Pedemontana continua ad incombere. Il progetto viene oggi ridimensionato e le modifiche sembrano finalizzate non solo a ridurre i costi (ad oggi insostenibili) tagliando qua e la opere complementari e accessorie, ma anche a ridurre l’impatto sull’opinione pubblica; in questo senso si possono leggere il momentaneo stralcio dell’Area di Servizio di Desio e ancor di più la modifica sul tracciato che ora non toccherebbe il Bosco delle Querce di Seveso, ben sapendo che il problema diossina è molto più ampio e riguarda soprattutto la grande ex zona B tra Seveso Cesano e Desio, area mai bonificata e ancora piena di diossina (dal 1976!!! Eredità del disastro Icmesa) come le stesse analisi effettuate a suo tempo da Strabag (oggi “defenestrata” a seguito della rescissione del contratto da parte di APL) hanno dimostrato.

Non fermiamoci e non abbassiamo la guardia.

Questa iniziativa è una prima risposta a questi  tentativi e alla assurda insistenza della politica (in particolare da parte della Regione) a tenere in piedi un progetto morto e inutile che non raccoglie interesse dagli investitori privati e che potrà continuare solo con un salasso di denaro pubblico. Insomma i costi li pagano i cittadini i profitti li faranno i privati.

SE VOGLIONO RISPARMIARE C’E’ UN SOLO MODO: FERMARE LA REALIZZAZIONE DI PEDEMONTANA E INVESTIRE SU MOBILITA’ SOSTENIBILE E LE TANTE ALTRE VERE NECESSITA’; SCUOLA, SANITÀ, SERVIZI SOCIALI

PARTENZA DA DESIO ore 10.00 Via San Giuseppe e arrivo in Via Icmesa a MEDA (previsto ore 12.00). Nel tragitto tra Desio Cesano Seveso e Meda toccheremo alcuni luoghi significativi del disastro Pedemontana

BioBlitz 208 a Montorfano


lunedì 14 maggio 2018

Passeggiata alla scoperta della chiesa e delle cascine del quartiere Sant'Ambrogio di Seregno


Leggi anche:
Sulle (tenui) tracce del passato nel quartiere Sant'Ambrogio a Seregno

Rischio da esposizione alla diossina dell'Icmesa: Legambiente e Sinistra e Ambiente chiedono lumi alla Fondazione per l'Ambiente.


A cura di Legambiente Seveso e Sinistra Ambiente Meda

Il 6 giugno del 2016 l'allora Giunta Regionale Lombarda ha approvato la deliberazione X/5268 avente argomento e titolo "schema di accordo attuativo tra Regione Lombardia e Fondazione Lombardia per l'Ambiente (FLA) per l'indagine di valutazione di rischio da esposizione alla diossina residua dell'incidente ICMESA".

Ce ne eravamo occupati nel post: REGIONE LOMBARDIA: POCHE RISORSE E QUALCHE DUBBIO PER L'INDAGINE SUL RISCHIO DIOSSINA.

In quella delibera di Giunta Regionale X/5268 era definito uno stanziamento di fondi e previsto un Protocollo d'Intesa con la Fondazione Lombardia per l'Ambiente (FLA con sede a Seveso) per avviare un'indagine che doveva concludersi entro 8 mesi a partire dal ricevimento dei dati delle analisi chimiche sulle concentrazioni di Diossina TCDD e congeneri, presenti nel documento della Caratterizzazione dei suoli portata a compimento dalla soc. Autostrada Pedemontana Lombarda APL nelle aree interferite dal progettato tracciato autostradale in quelle che furono classificate come zone A, B, R dopo la fuoriuscita della Diossina TCDD dall'ICMESA di Meda.

I risultati della Caratterizzazione sono stati resi noti ad Ottobre 2016 e il lavoro di indagine di valutazione del rischio affidato alla FLA avrebbe dovuto concludersi a fine 2017.
A questi risultati - 129 superamenti del limite dei 10 ng/kg e 21 superamenti del limite dei 100 ng/kg e altri punti dove la diossina è stata comunque rilevata anche se con valori più bassi - la DGR prevedeva di aggiungere altri campionamenti e analisi ("almeno 50" è scritto nel testo).
I dati dovevano servire all'elaborazione di un'indagine di valutazione del rischio da esposizione alla Diossina, indagine ritenuta altresì necessaria per un successivo "Studio di Fattibilità Urbanistica" per definire le compatibilità di destinazione d'uso di quei suoli, in funzione del loro livello di contaminazione.

E' passato del tempo e visitando il sito della FLA  e la loro pagina sull'amministrazione trasparente, si evince: che è stata firmata una convenzione con Regione Lombardia con un contributo regionale di 100.000 euro e un cofinanziamento FLA di altri 124.000 euro; che l'attività è compresa tra i progetti in essere, che sono stati affidati alcuni incarichi di consulenza per importi di 25.000 euro, 24.000 euro, 12.00 euro; che s'è costituito un Comitato Scientifico che si riunisce periodicamente con gettone di presenza di 500 euro; che c'è stato un affidamento diretto per un "Servizio di campionamento del suolo progetto ICMESA" ad Aeiforia srl per 4.250 euro.
Quest'ultimo punto ci fa supporre che, purtroppo, le analisi chimiche aggiuntive realmente effettuate siano di molto inferiori al numero delle 50 inizialmente previste.

Una volta verificata l'esistenza di quest'attività disciplinata nel quadro della DGRX/5268, ritenendo importante essere messi a conoscenza dei risultati degli studi effettuati e delle documentazioni prodotte, il gruppo di Sinistra e Ambiente di Meda, e il Circolo "Laura Conti" di Legambiente di Seveso,  hanno deciso di inviare una richiesta di accesso agli atti e di ricezione d'informazioni alla Direzione della FLA.


La richiesta ha ottenuto una prima risposta da parte del Direttore della FLA che ci ha informato sommariamente sullo stato del procedimento.
FLA ha scritto che la metodologia scelta rispetto alle analisi chimiche (quante siano numericamente non ci è stato specificato ndr) effettuate in corrispondenza degli stessi punti di precedenti indagini, ha comportato ritardi e qualche difficoltà.

La Fondazione ha esplicitato di aver scelto di condividere il percorso scientifico con il più ampio numero di soggetti istituzionali del sistema regionale coinvolgibili e anche questo ha di fatto "leggermente rallentato i lavori".

La fase conclusiva è stata dunque prorogata per avere  "la completezza di dati e informazioni che ci sentiamo (FLA ndr) di dover assicurare non solo dal punto di vista scientifico, ma anche etico-morale".

FLA conta di consegnare in Regione i risultati definitivi entro breve tempo e s'è dichiarata disponibile ad incontrarci per informarci sulle attività svolte.

Chiaramente, interessati ad avere maggiori dettagli, Sinistra e Ambiente e Legambiente di Seveso hanno risposto esplicitando la loro volontà positiva per una riunione ove entrare nel merito dello studio sulla valutazione di rischio.
Vi terremo informati.

martedì 8 maggio 2018

Cesano Maderno tra arte e natura: il Palazzo Arese Borromeo e l'Oasi Lipu


Domenica 20 maggio 2018
Tra arte e natura
Nella mattinata: visita guidata alle boscarecce affrescate, alla torre e ai giardini di Palazzo Arese Borromeo
Nel pomeriggio: visita floro-faunistica all'Oasi Lipu di Cesano Maderno

La visita guidata agli ambienti di Palazzo Arese Borromeo al mattino (ore 10.00), organizzata dall'associazione "Vivere il Palazzo", sarà curata da Daniele Santambrogio e sarà un'occasione abbastanza rara per poter visitare alcuni luoghi del palazzo di norma non accessibili, quali la torre (fino a salire sulla terrazza panoramica!) e la secentesca saletta a boscareccia detta la "Covetta", con numerosi animali affrescati sulle pareti e non compresa nelle visite in quanto ufficio privato del prof. Massimo Cacciari. Si potrà poi ammirare il giardino nel culmine della fioritura di maggio dei roseti.

La partecipazione (contributo di € 10,00) è aperta a tutti, con prenotazione entro venerdì 18 maggio presso l'Ufficio cultura e valorizzazione palazzi storici:
cultura@comune.cesano-maderno.mb.it
Telefono (da lunedì a venerdì, orario ufficio ) 0362.513443-455-428-536
Telefono (sabato e domenica,  10.00-13.00 e 15.00-19.00) 0362.553694

lunedì 7 maggio 2018

Dalla natura alla tavola. Buoni da mangiare: erbe e frutti selvatici della Brianza e del Triangolo Lariano

di Pietro Ficarra, Stefania Scaccabarozzi
Ed. youcanprint, 2018


Il lavoro riguarda la Brianza e il Triangolo Lariano per un aspetto molto particolare ma che negli ultimi tempi interessa un numero crescente di persone, ossia la raccolta e l'uso in cucina di erbe e frutti selvatici, ormai un intreccio culinario e gastronomico fra sguardo sul passato, interesse per gli usi degli altri e innovativa curiosità. Si rivolge agli abitanti del territorio non meno però che a coloro che vivono nell'area metropolitana milanese e qui alimentano un quotidiano intenso turismo di prossimità, a quelle persone che amano sempre di più frequentare le campagne e i boschi per camminare e stare a contatto con la natura. Lo fa suggerendo che possono anche farlo per raccogliere erbe e frutti spontanei buoni da mangiare e provare così sapori nuovi, peraltro gratis, godendo inoltre di altri benefici effetti collaterali. La guida, con numerose schede delle specie più interessanti e una ricca proposta di ricette, può tornare utile a molti e non solo agli appassionati del naturale o della cucina creativa, ossia anche a coloro che nel territorio risiedono e sono variamente interessati ad attività divulgative, di educazione ambientale o a un particolare sviluppo turistico.

Anteprima volume >>

Il libro è disponibile presso l'editore ed i principali stores multimediali e presso edicole e librerie che ne hanno fatto richiesta.
Il lavoro è disponibile on line anche in versione e-book.

I rospi di Moregallo si contano!


Prosegue l'attività dei volontari per salvare i rospi di Moregallo. Ad oggi ne sono stati conteggiati in discesa oltre 12.600.




domenica 6 maggio 2018

Salvare le api per salvare noi stessi


Quando l'ultima ape morirà all'uomo resteranno 4 anni di sopravvivenza.
Albert Einstein

Imidacloprid, thiamenthoxam, clothianidin. Si tratta di pesticidi neonicotinoidi impiegati abitualmente dagli agricoltori, in quanto più forti di qualsiasi altro antiparassitario. Il loro utilizzo, però, ha una gravissima conseguenza: mettere a serio rischio la permanenza delle api sul nostro pianeta. Salvarle non significa solo preoccuparsi dell’estinzione di una specie. Significa, anche, allarmarsi per la mancanza di un tassello fondamentale nella catena alimentare. Il loro lavoro ha un apporto sulla produzione agricola totale del 75% e le conseguenze per la nostra alimentazione sarebbero drastiche. Salvare le api dunque significa salvare noi stessi. Dunque è vitale l’eliminazione dei neonicotinoidi. E’ quanto ha deciso l’Unione Europea (cliccare qui). Invece il governo italiano fa l’opposto (cliccare qui). 

Fonte: Rete Ambientalista

Ceredo e Santa Valeria: una passeggiata tra antiche cascine e luoghi di culto


Per approfondire leggi:
  1. L'antico complesso di Cascina Donnetta a Seregno
  2. Ceredo: la ricerca della cascina perduta