Mostra "Minerali clandestini. Il vero volto del tuo smartphone"
Fino a mercoledì 6 giugno 2018
Il computer, il telefonino, il tablet, ormai sono diventati parte di noi, del nostro modo di lavorare e di comunicare, delle nostre giornate. Ma conosciamo veramente questi apparecchi tecnologici? Ci siamo mai chiesti da dove provengano i materiali, soprattutto quelli di origine minerale, contenuti nei nostri strumenti di uso quotidiano? La Comunità Pastorale “San Francesco d’Assisi” di Mariano Comense, l’Associazione “Medici con l’Africa”, il Gruppo AGESCI Mariano 1, Garabombo, La Carovana del sale, il GVB e il Gruppo Naturalistico della Brianza, con il patrocinio del Comune di Mariano Comense propongono la mostra “Minerali clandestini. Il vero volto del tuo smartphone” per sensibilizzare l'opinione pubblica sul fatto che nei nostri smartphone, nei computer, persino nelle batterie delle nostre auto elettriche sono presenti minerali “insanguinati”, di provenienza soprattutto africana, frutto di sfruttamento di manodopera, uomini, donne e bambini, sottopagati se non schiavizzati.
“Il caso vuole che molte materie prime indispensabili all’industria dell’elettronica si trovino in paesi molto poveri - spiega Mario Ghiretti, ideatore della mostra -. Sono una ricchezza solo potenziale, che non incide sul benessere delle popolazioni locali. Anzi, sono causa di guerre e devastazione ambientale. Lo scavo, il controllo da parte delle milizie illegali, la guerra per il possesso dei giacimenti, i massacri, il commercio, il trasporto verso le navi per l’esportazione. Minerali clandestini, li abbiamo definiti. E lo sono, perché sono estratti dal sottosuolo nelle peggiori condizioni lavorative e sono oggetto di una speculazione economica che ha provocato e provocherà morti e conflitti. Lo sono, perché di loro non si deve parlare, per non mettere in crisi le aziende che commerciano la nuova elettronica. Minerali che viaggiano senza passaporto, minerali clandestini, soggetti principali di una storia che privilegia la rapina incontrollata delle risorse ed il profitto con un effetto collaterale drammatico, la negazione dei diritti umani. Troppo poco si parla del percorso che parte dalla materia prima ed arriva al prodotto finito e la mostra è nata per seguirlo in tutte le sue fasi”.
La mostra sarà esposta:
- presso il Palatenda (via don L. Sturzo 48, Mariano Comense), nei giorni 30, 31 maggio e 1, 4, 5, 6 giugno 2018, dalle ore 8.00 alle ore 14.00
- in Piazza Roma il giorno di domenica 3 giugno, dalle ore 10.00 alle ore 19.00.
Visite guidate su prenotazione: bottega “La Carovana del sale”, via Risorgimento 36, Mariano Comense, tel. 031.749742; e-mail carovanadelsale@garabombo.it
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