sabato 30 novembre 2013

Storie di galline, uova, diossine, Lupi e Maroni

Immagine tratta da Sapere n. 848 del 1982
Intervento di Insieme in rete per uno sviluppo sostenibile

E' di qualche giorno fa la notizia che alcune ASL hanno rilevato presenza di DIOSSINA e PCB (Policlorobifenili) oltre i limiti previsti dalle normative nelle uova di gallina di alcuni autoproduttori.
I superamenti riguardano 23 pollai tra Milano, Sesto San Giovanni e Monza Brianza, 15 allevamenti di Cerro al Lambro e 9 di Mantova e hinterland.

Vediamo di capire meglio.

Innanzi tutto non si tratta di analisi finalizzate a testare alimenti della distribuzione ma di controlli previsti in una campagna del Ministero della Salute nell’ambito di un piano triennale, di verifica su siti di pregresse contaminazioni industriali. I siti sono 57 di cui 7 sono localizzati in Lombardia.
I controlli prevedono un monitoraggio di piccoli allevamenti non industriali di galline, che producono uova destinate all’autoconsumo e quindi non destinate alla vendita al dettaglio o all’ingrosso.
Le uova delle galline, allevate a terra e all’aperto sono anche considerate, analizzandone la componente dei grassi, indicatori del livello di diffusione degli inquinanti al suolo di aree prossime ai SIN.

Cos'è un SIN?

SIN è un acronimo che sta per Siti Interesse Nazionale. Sono siti molto estesi contaminati da varie sostanze, (diossine, idrocarburi policiclici aromatici, metalli pesanti, solventi, policlorobifenili) e classificati pericolosi dallo Stato Italiano.
Sono aree che necessitano di interventi di bonifica del suolo, del sottosuolo e/o delle acque superficiali e sotterranee per evitate danni ambientali e sanitari.

In Lombardia, i pollai con uova contaminate sono situati in zone vicine ai SIN di Sesto S. Giovanni (area ex FALCK), di Cerro al Lambro (discariche ABUSIVE) e di Mantova (laghi e polo chimico).

Nella nostra regione i SIN catalogati sono: (dal sito di regione Lombardia)
  • SIN Comune di Cerro al Lambro: aree inquinate interessate da discariche abusive di melme oleose a forte acidità, croste bituminose e terre decoloranti esauste, poste in sponda destra del fiume Lambro.
  • SIN di Broni: area denominata ex Fibronit, suddivisa in aree ex Fibronit, ex Ecored, ex Fibroservice. La costruzione del nucleo originale risale al 1932.
  • SIN Brescia Caffaro: include le aree del Comune di Brescia che sono state interessate da contaminazione diffusa da PCB, PCDD-PCDF, arsenico e mercurio SIN Sesto San Giovanni, Milano: comprende un territorio di circa 255 ha nel Comune di Sesto S. Giovanni e include interamente le aree occupate a partire dal 1906 dall’attività dagli stabilimenti siderurgici della Società Falck (dismessa nel 1995) e una parte delle aree dismesse della Breda e della Marelli.
  • SIN Milano - Bovisa Gasometri: il sito ex-Gasometri, denominato anche Officina del gas della Bovisa, è di proprietà del Comune di Milano, che lo ha acquistato da Montedison nel 1981.
  • SIN Pioltello e Rodano: include interamente il Polo chimico industriale ubicato tra i due comuni. E' delimitato a nord dal tracciato ferroviario Milano-Treviglio e a sud dalla S.S. Rivoltana e dal Parco Agricolo Sud.
  • SIN Laghi di Mantova e Polo chimico: include l'area del Polo industriale, lago di Mezzo e lago Inferiore, la Vallazza, alcuni tratti del fiume Mincio e relative sponde, con estensione di circa 1027 ha, in gran parte ricompresa all'interno del Parco del Mincio.
Ma ... tra i siti inquinati (SIN) non rientrano le aree o ex zone A-B-R del disastro ICMESA, tuttora contaminate dalla TCDD, la più tossica della famiglia delle diossine. Eppure .... eppure ...... un analisi condotta nei laboratori certificati Svizzeri per conto del registra MARCO TAGLIABUE, autore del documentario di Falò "Pedemontana, uscita Seveso" e citata nel documentario stesso e nella relazione di EDOARDO BAI durante l'evento organizzato da INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE a Seveso il 14/12/012, evidenziava la presenza di DIOSSINA nel grasso delle uova delle galline di un allevatore locale di Seveso con valori decisamente superiori ai limiti di legge previsti (2 pg/g per tabelle EFSA -European Food Safety Autority-, 6pg/g di grasso secondo regolamento CE 1881/06 poi ridotto a 5pg/g nel 2011)

A parte i congeneri, l'analisi trova 15,1 picogrammi di TCDD per grammo di grasso e 17,2 pg/gr di grasso del suo omologo furano. Il TEQ, cioè la misura dell'effetto complessivo della somma di tutti i congeneri presenti, è pari a 20,5 pg/gr di grasso, cioè a più di 10 volte il limite di sicurezza.

Insomma, stante la situazione sebbene le aree investite dalla ricaduta della nube sprigionatasi dal reattore dell'ICMESA, ufficialmente risultano essere stato oggetto di una bonifica, attuata sulle ex zone da A1 ad A5 con asportazione di terra contaminata e riporto di nuova terra, sulle ex zone A6 e A7 dei primi 25cm e sul resto del terreno contaminato più arature per remix del terreno, andrebbe valutata con attenzione la necessità di un monitoraggio nello stile di quello effettuato per i Siti di Interesse Nazionale.

In primo luogo per confermare o meno la presenza di diossina nelle uova, poi per togliersi il dubbio sull'origine della contaminazione delle uova (Uso di contenitori per mangimi o di mangimi "sporchi" ? Terreno ancora con diossina in superficie ? E' diossina del disastro ICMESA o di altra sorgente successiva di contaminazione ?).
Questo ricordando e tenendo presente che nelle ex zone B ed R, nessuna bonifica venne mai effettuata, tantè che la TCDD è ancora presente nel terreno, negli strati superficiali, con concentrazioni superiori alle normative, anche laddove passerà la tratta B2 della futura AUTOSTRADA PEDEMONTANA, (analisi certificate ARPA) con i connessi sbancamenti che riporterebbero in superficie la pericolosa TCDD.

Purtroppo, l'attenzione delle Istituzioni invece di essere rivolta ad approfondimenti atti a cercare di dare risposta alle legittime preoccupazioni e dubbi dei cittadini d'un territorio, quello di Seveso, Meda, Barlassina, Cesano Maderno, Bovisio Masciago e Desio, che ha già subito un disastro ambientale, si concentrano invece su altri obiettivi, facendoci correre un rischio aggiuntivo. Maroni e Lupi si stanno dando molto da fare (leggi qui), affinchè l'intera (e per noi inutile e dispendiosa) autostrada Pedemontana, compresa la critica tratta B2, sia realizzata. Si fanno roboanti annunci ma si continua a svicolare sulla prescrizione CIPE n 3 che obbliga a ulteriori monitoraggi ambientali e di caratterizzazione del grado di contaminazione di diossina nel suolo. Al Presidente Maroni, vorremmo ricordare che anche una Mozione del Consiglio Regionale chiede approfondimenti e che quanto lì dentro scritto va attuato quanto prima. Trovi tempo, invece di ripetere il solito mantra sulla "strategicità" di pedemontana, e dia disposizioni per dare rispondenza alle prescrizione e alla mozione facendo magari, anche qualche riflessione sull'effettiva utilità dell'opera.


Leggi anche: La terra (e il cielo) dei fuochi nel Nord Italia (da Il Fatto Quotidiano)
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Premiazione Concorso fotografico "Scatti in Brianza - il nostro territorio attraverso l'obiettivo fotografico"


Un concorso fotografico per raccontare la Brianza attraverso gli scampoli di natura (talvolta di una bellezza insperata) che ancora oggi il nostro territorio sa regalarci. Ben 90 i fotografi, dilettanti e non, che hanno aderito al concorso inviando tre foto ciascuno.
Un grande lavoro per la giuria vista anche la qualità del materiale inviato, sarà davvero difficile selezionare i vincitori.
Venerdì 13 Dicembre alle ore 21.00 c/o la sala consiliare del comune di Camparada avverrà la premiazione del concorso alla presenza del comitato esecutivo del parco dei Colli Briantei e dell’Associazione Gruppo Valle Nava di Casatenovo che insieme hanno organizzato l’iniziativa.

Alla serata sono stati invitati i sindaci dei comuni del parco  Arcore, Camparada, Casatenovo ed Usmate Velate oltre al sindaco di Lesmo, comune con il quale il parco ha avviato una positiva collaborazione in vista di una possibile adesione al PLIS.

venerdì 29 novembre 2013

Custodi della biodiversità in Brianza



In un territorio come la Brianza, con un consumo di suolo pari al 55%, i giardini privati rappresentano una risorsa fondamentale per conservare la natura e aumentare la biodiversità. Sono proprio questi terreni a rappresentare un’opportunità di connessione ecologica tra le aree naturali rappresentate dai parchi regionali e locali.

Il primo seminario, dal titolo "Agricoltura e biodiversità. La nuova Politica Agricola Comunitaria e i Distretti Rurali" si terrà a Usmate Velate (MB) martedì 3 dicembre 2013 (per scaricare il volantino cliccare qui).

Il percorso si svilupperà attraverso:
  • 3 incontri di formazione per scoprire come gestire al meglio il proprio giardino allo scopo di potenziare la biodiversità e la connessione ecologica;
  • laboratori pratici per offrire momenti di approfondimento e proposte di interventi da effettuare nei giardini privati dei partecipanti;
  • 1 visita a un vivaio per imparare insieme attraverso lezioni pratiche;
  • 3 seminari di approfondimento con la partecipazione di esperti in campo ambientale, agronomi e florovivaisti.
Tali attività verranno svolte in 3 Comuni (Usmate Velate, Arcore, Camparada) nel periodo febbraio 2014/ottobre 2014.

La partecipazione è gratuita e prevede la disponibilità da parte dei proprietari ad avviare azioni di cambiamento nella gestione del proprio giardino (piantumazione di specie autoctone, attenzione alla concimazione chimica, segnalazione parassiti, ecc.) e a individuare delle modalità di conduzione della proprietà più adeguate alla costituzione delle rete ecologica. Verrà anche lanciato un concorso che premierà il giardino più biodiverso!


Per scaricare il programma dell'iniziativa cliccare qui.

Per scaricare il "Manuale dei custodi del territorio" cliccare qui.

Entra anche te a far parte della rete di custodi della biodiversità!
Info e iscrizioni (entro il 15 Dicembre 2013):
02.87386480
legambiente@custodiadelterritorio.it

Immagini tratte dal volantino dell'iniziativa

giovedì 28 novembre 2013

Danni ambientali inestimabili in molti cantieri della Brianza!

Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” ha depositato lo scorso 26 novembre, in Tribunale a Lecco, la richiesta di costituzione come parte civile nel processo contro i presumibili danni ambientali causati dalla Perego Strade (impresa infiltrata dalla ‘ndrangheta) nei cantieri delle province di Lecco e di Como.

Sono allarmanti i dati contenuti nel decreto di rinvio a giudizio dei titolari della Perego Strade (insieme ad altre persone): si parla di circa 2.600 tonnellate di rifiuti di diversa origine (provenienti da vari cantieri, tra cui alcuni di Canzo, Como e Milano) che sarebbero stati depositati abusivamente, ovvero senza autorizzazione, nell’area della ex cementeria di Cassago Brianza. Si parla inoltre di circa 110 mila metri cubi di macerie da demolizione provenienti da 78 cantieri (per un totale di più di 6 mila trasporti con camion!), depositati dapprima a Cassago e poi portati in alcuni cantieri della zona, tra cui quello del nuovo Ospedale S. Anna di Como, del raddoppio ferroviario Carnate-Airuno, dello svincolo stradale di Lurago d’Erba, e poi cantieri di Orsenigo, Nibionno ed altri ancora. Il tutto si sarebbe verificato nel periodo che va dal 2008 al 2009.

Proprio qualche anno prima, nel 2006, il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” lanciò un allarme sui possibili danni ambientali derivanti dal deposito di inerti nella miniera di Cassago Brianza, annessa all’area dell’ex cementificio. Così scrivevamo nello specifico “… non è chiaro chi e come eseguirà i controlli sul materiale conferito. La preoccupazione è infatti che i controlli vengano delegati … alle stesse imprese edili che conferiranno i loro scarti”, e paventavamo possibili conferimenti di “materiali inquinanti” nell’area adiacente la ex cementeria di Cassago.

Per questi motivi il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” ha depositato, in occasione dell’udienza del 26 novembre, la richiesta di costituzione di parte civile, presupponendo un danno ambientale inestimabile (questo nel caso si rivelassero fondati gli elementi raccolti dalla Procura). Occorre infatti considerare che una parte dei rifiuti risulterebbe tutt’ora interrata in corrispondenza di importanti strutture pubbliche come appunto il nuovo Ospedale S. Anna o opere viabilistiche e ferroviarie realizzate negli ultimi anni.

Nella prossima udienza, fissata per il 10 dicembre, il Giudice deciderà in merito al riconoscimento della costituzione di parte civile del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”, associazione che da più di 20 anni combatte gli scempi ambientali nel territorio compreso tra le province di Como, Lecco, Monza-Brianza.

CIRCOLO AMBIENTE “Ilaria Alpi” 


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Rassegna stampa sulla richiesta del "CIRCOLO AMBIENTE Ilaria Alpi" di costituzione di parte civile al processo sui danni ambientali causati dalla Perego Strade.

http://www.casateonline.it/articolo.php?idd=81285
http://www.erbanotizie.com/cronaca/crac-perego-strade-gli-ambientalisti-si-costituiscono-parte-civile-16668/
http://www.giornaledilecco.it/notizie/cronaca-nera/cassago-brianza-processo-perego-strade-il-circolo-ilaria-alpi-si-costituisce-parte-civile-3122557.html
http://www.giornaledimerate.it/notizie/cronaca-nera/cassago-brianza-processo-perego-strade-il-circolo-ilaria-alpi-si-costituisce-parte-civile-3122557.html
http://www.nadirpress.net/peregoilariacivileli.html
http://www.altracomo.com/index.php/component/content/article/20-notizie/como/1046-perego-strade-iniziato-il-processo-sui-reati-ambientali-gli-ambientalisti-danni-ambientali-inestimabili-in-molti-cantieri-della-brianza 
http://www.laprovinciadicomo.it/stories/Cronaca/veleni-sotto-il-santanna-richiesta-danni-al-processo_1034768_11/  (in questo articolo l'associazione viene definita Legambiente; il Circolo Ambiente hasegnalato l'errore alla redazione)
http://www.corrierecomo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=56360:traffico-illecito-di-rifiuti-al-via-il-processo&catid=21:cronaca&Itemid=28
http://ecoinformazioni.wordpress.com/2013/11/28/processo-per-smaltimento-illecito-di-rifiuti-circolo-ilaria-alpi-parte-civile/
articolo de "Il Giorno": www.circoloambiente.org/vertenze/perego_strade_ilgiorno_27.11.2013.pdf

Pedemontana: presentata in Regione una risoluzione a 5 stelle


Dopo la Mozione Regionale, dopo l'audizione in V Commissione, il tema della Pedemontana torna ad essere posto all'attenzione dell'Istituzione Regione Lombardia.

Giovedì 05/12/013, di nuovo in sede di V Commissione Regionale Territorio ed Infrastrutture, è stata infatti calendarizzata la discussione sulla PROPOSTA DI RISOLUZIONE sull'AUTOSTRADA PEDEMONTANA presentata dai Consiglieri del Movimento Cinque Stelle su cui ha lavorato il Consigliere Gianmarco Corbetta.
E' una Risoluzione che raccoglie gran parte dei punti su cui da tempo, opera il Coordinamento Ambientalista di INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE.

Nel rispetto dei ruoli e delle autonomie reciproche, INSIEME IN RETE, ha chiesto alle forze politiche presenti in Regione con cui si rapporta, di appoggiare questa Risoluzione, ritenendo necessario che la Politica e l'Istituzione Regione Lombardia si rendano conto delle numerose criticità indotte dall'infrastruttura e dell'opportunità di fermare l'opera alla sola tratta A, quella in fase di completamento, quella, per intenderci che ha pure essa pesantemente contribuito alla devastazione del territorio, con la pressochè totale distruzione del Bosco della Moronera di Lomazzo.

I sei punti cardine della risoluzione presentata in Consiglio Regionale:

Il Consiglio Regionale Lombardo
....
IMPEGNA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE E LA GIUNTA REGIONALE LOMBARDA
  1. Intervenire presso gli enti competenti al fine di limitare la realizzazione dell’opera infrastrutturale “Collegamento autostradale tra Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere connesse” – Pedemontana Lombarda – alla tratta A (tra lo svincolo di Cassano Magnago sulla A8 e lo svincolo di Lomazzo sulla A9) e le tangenziali di Varese e Como così come individuate nel contratto sottoscritto il 26 agosto 2008 tra società Autostrada Pedemontana Lombarda e la società di progetto denominata Pedelombarda Scpa, spostando le risorse economiche destinate alle tratte B1, B2, C e D verso investimenti di messa in sicurezza del territorio, di potenziamento del trasporto pubblico su ferro e di messa in sicurezza/risanamento della rete stradale esistente.
  2. A prevedere un tavolo di verifica dell’effettiva realizzazione di tutte le compensazioni ambientali previste per le tratte già in essere;
  3. A elaborare un Piano d’Area – per il territorio interessato dal passaggio di Pedemontana – che preveda un buffer di inedificabilità sui due lati dell’infrastruttura, degli svincoli, delle opere di viabilità accessoria;
  4. Ad istituire, al fine di realizzare e tutelare la rete ecologica regionale (in particolare il corridoio ecologico n. 28) e di rafforzare il grado di tutela su di un territorio fortemente edificato, nuovi Parchi Regionali, a partire da quello della Brughiera (il cui iter era già in fase avanzata a fine anni ’90) e da quello definito dall’unione dei PLIS della Brianza Centrale e del Grugnotorto –Villoresi, fortemente voluto dai Comuni della zona, in primis il Comune di Desio.
  5. Ad adottare provvedimenti precauzionali diretti alla tutela della salute pubblica attraverso il monitoraggio dal punto di vista sanitario e urbanistico delle modalità di trasformazione e trattamento dei suoli, intervenendo con opportuni atti sugli strumenti di pianificazione regionale, provinciale e comunale, sulla base di rinnovate campagne di caratterizzazione del livello di contaminazione da TCDD, Diossine e Furani sui terreni delle ex zone A-B ed R dell’incidente Icmesa che dovranno essere condotte direttamente dagli enti pubblici sovraordinati (Regione – Provincia) in coordinamento con tutti gli enti locali interessati.
  6. A prevedere l’ampliamento del Bosco delle Querce ad est, con l’inserimento nei suoi confini delle aree site nel Comune di Seveso prospicienti via della Roggia. 
Per scaricare il testo completo della risoluzione cliccare qui.

Aggiornamento 5/12/2013 
Cliccando qui trovate il racconto di quel che è successo in commissione territorio questo pomeriggio. 

Una petizione per salvare Villa Mirabellino di Monza


Dopo l'iniquo bando per la Villa Reale, continuano gli attacchi all'integrità del Parco di Monza.

Il Governo Letta ha annunciato la vendita di molti immobili pubblici, inclusa la Villa Mirabellino nel Parco di Monza. Molte associazioni locali e nazionali stanno costituendo un fronte comune e trasversale per opporsi all'alienazione di questo bene pubblico.

Per sottoscrivere la petizione del Comitato per il Parco di Monza cliccare qui. Dalla pagina del sito cliccando sulla foto del Mirabellino, si verrà indirizzati direttamente alla petizione.

www.parcomonza.org

Arte e salute a Barzanò

"Angelo" del pittore Vanni Saltarelli
E’ fissata per venerdì 29 novembre alle ore 18,30 l’inaugurazione della preview della XXIV edizione della mostra pittorica collettiva Vita a colori organizzata dall’associazione Genitori e Amici degli Handicappati di Barzanò onlus.

La sede di Cab Polidiagnostico di via IV Novembre 26 ospiterà  in anteprima le opere di cinque firme molto apprezzate nel panorama artistico contemporaneo: Angelo Bartesaghi (recentemente scomparso), Angelo Bellini, Livio Cazzaniga, Vanni Saltarelli e Anna Silenzio. La mostra Vita a colori proseguirà dal 7 al 15 dicembre nella canonica romanica di San Salvatore in via Castello.

“L’idea di realizzare questa iniziativa” spiega il direttore del centro Dr. Paolo Godina “è nata dalla collaborazione con la onlus che gestisce due centri diurni per disabili, uno per adulti gravissimi a Barzanò e uno per bambini gravissimi a Robbiate, e con altre prestigiose realtà imprenditoriali e associative del nostro territorio. Il nostro desiderio è di contribuire a promuovere i fini sociali della mostra Vita a colori che nel nostro comune rinnova il suo appuntamento da oltre vent’anni. Inoltre è un tentativo concreto di avvicinare l’utente all’arte in un luogo inusuale, a volte carico di qualche leggero stato emotivo, prima di un esame o di una visita. La presenza di opere d’arte di questo calibro, la bellezza delle forme e dei colori infonde un senso di serenità nell’osservatore ed è assolutamente positiva”.

L’apertura straordinaria del centro polidiagnostico nel corso del weekend permetterà al pubblico di visitare la preview della mostra d’arte con i seguenti orari: venerdì 29 novembre 18.30-21.00, sabato 30 novembre 8.00-19.30, domenica 1 dicembre 11.00-19.30. Tutti i visitatori riceveranno in omaggio il calendario 2014 dedicato a questa iniziativa.

Sono previsti anche due incontri di carattere medico specialistico, gratuiti ed aperti a tutti. Il primo avrà luogo sabato 30 novembre alle ore 18 ed il secondo domenica 1 dicembre, stesso orario. Il Dr. Paolo Godina, biologo e nutrizionista, affronterà il tema della corretta alimentazione come condizione fondamentale per godere di buona salute e prevenire patologie anche gravi. Nel corso degli incontri al pubblico presente verrà offerta una degustazione di frutta e verdure biologiche.

Da segnalare, l’iniziativa Cena con gli artisti (Time Out Ristorante, venerdì 29 novembre ore 20:30) aperta a tutti, in particolare agli appassionati d’arte. Un’occasione unica ed esclusiva per proseguire la serata a tavola e degustare un pasto bilanciato insieme ai protagonisti della mostra. Posti disponibili 30. Informazioni e prenotazioni entro il 27 novembre al 3408967170.

L’iniziativa Cab Open Weekend è realizzata in collaborazione con: Associazione Genitori e Amici degli Handicappati di Barzanò onlus.
con il patrocinio di: API Lecco, CNA Como-Lecco, Confcommercio Lecco, Confindustria Monza e Brianza, Lions  Club Brianza Colli, Rotary Club Colli Briantei
e con la collaborazione dei partner: Fratelli Beretta, DF Sport Specialist, Next Comunicazione, SenzadubBIO, Sicura, Time Out Café, Vivere AG Bellavite.





Creare lavoro e risparmiare soldi a Concorezzo in tempo di crisi

"Lista civica italiana - Concorezzo" ha organizzato per martedì 3 dicembre  (ore 21 in sala di rappresentanza - piazza pace 1, Concorezzo) un incontro per invitare i cittadini a reagire alla crisi creando posti di lavoro e risparmi per le famiglie grazie all'obiettivo di attenuare  il problema del nostro secolo: il cambiamento climatico di cui parlerà in apertura l'ing. Stefano Caserini docente di mitigazione dei cambiamenti climatici al Politecnico di Milano.

Lista civica italiana, in questo senso,  ha una strategia precisa e a lungo termine:
1) aiutare le piccole e medie aziende ad abbassare i propri impatti ambientali,
2) mettere al centro della politica i bisogni delle persone stimolandole a collaborare tra loro
2) creare attività economiche che siano mirate a diminuire il consumo di risorse e a contenere gli effetti del cambiamento climatico.

Lista civica italiana, continua Garofolo, considerando che a Concorezzo ci sono molte famiglie con problemi economici causati dalla crisi, ha quindi deciso di organizzare questo incontro tra i cittadini/e che abbiano voglia di reagire (e di risparmiare) e alcuni esperti, invitando tutti a portare i propri suggerimenti per poi valutare insieme cosa si può fare. Le idee non mancano, ad esempio...

Per creare lavoro e spendere intelligentemente: riqualificazione energetica degli edifici per dare lavoro alle imprese edili locali (a partire dagli edifici comunali), creazione di filiere corte per fare grano e verdura biologici usando meglio i terreni che circondano Concorezzo, installazione di pannelli solari e fotovoltaici, sistema di monete locali per incrementare la spesa nei negozi di Concorezzo e attivazione di un piccolo servizio di trasporto per aiutare gli anziani a socializzare incrementando la spesa in paese.

Per risparmiare: abbandono dell'auto privata (soprattutto per chi fa meno di 8.000 km all'anno) e passaggio all'auto “a ore” adottando il car sharing (auto in condivisione), auto organizzazione per la cura dei bambini come avviene a Milano, diffusione di contratti di energia elettrica da fonti rinnovabili, occasioni di scambio di oggetti che non si usano più.

Crediamo che da un sereno confronto possano nascere molte idee valide per creare lavoro utile e per permettere alle persone di risparmiare. Perchè non  provarci insieme?

www.listacivicaconcorezzo.org
www.listacivicaitaliana.org

lunedì 25 novembre 2013

Sabato 30 novembre il WWF Lecco ritorna in piazza per i tavoli di raccolta fondi in occasione del Natale


Grazie alla rinnovata collaborazione con ICAM, il WWF propone anche quest’anno il cioccolato certificato “Organic Fairtrade”: a fronte di una piccola offerta per il WWF, sarà possibile ritirare una delle confezioni proposte dal WWF Lecco contenente due tavolette da 100grammi, una al latte e una fondente, dimostrando una doppia attenzione per l'ambiente: per la preferenza riservata a un prodotto puro, equosolidale e incredibilmente buono... e per il fatto che tutto il ricavato della raccolta fondi sarà interamente utilizzato per i fini istituzionali e la mission del WWF.

In particolare il ricavato di quest’anno sarà destinato al CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) dell’OASI WWF di Valpredina (BG) e contribuirà alla realizzazione di due voliere: una per il recupero di piccoli rapaci e l’altra per anatre e uccelli limicoli.
Il CRAS Valpredina è una struttura realizzata dal WWF Italia che ha lo scopo di recuperare animali selvatici feriti o in difficoltà per curarli e rimetterli in libertà.

Altri appuntamenti con i tavoli WWF-ICAM sono previsti a Merate e a Lecco per i weekend  14/15 e 21/22 dicembre. Maggiori informazioni sono disponibili nell’area News del sito WWF Lecco.

sabato 23 novembre 2013

Pedemontana: la confusione asfalta la provincia di Monza e Brianza


PROVINCIA MB: LA RISPOSTA DELL'ASSESSORE GIORDANO ALL'INTERROGAZIONE SULL'ITER DI PEDEMONTANA

Il 21/11/013, in sede di consiglio Provinciale, l'Assessore alle opere pubbliche, viabilità e trasporti e mobilità sostenibile Francesco Giordano ha dato risposta all'interrogazione del Consigliere Elio Ghioni del PD, con cui spesso e volentieri INSIEME IN RETE si interfaccia, sulla PEDEMONTANA.

Eravamo presenti e ve ne riportiamo brevemente la premessa verbale fatta e la risposta scritta data.
L'assessore Giordano è rimasto piacevolmente colpito dalla tempestività delle interrogazioni di Ghioni e dai suoi contenuti che chiedono risposte puntuali (che, purtroppo, non giungono ndr), centrando i temi degli OdG dei Collegi di Vigilanza Regionali.

Merito anche di INSIEME IN RETE, gli suggeriamo ora noi e del costante lavoro di monitoraggio sulla Pedemontana fatto congiuntamente con Ghioni.

Le dichiarazioni di Giordano, nel riportare lo stato dell'iter, lasciano però sconcertati per il livello di confusione totale che traspare da parte di chi gestisce la realizzazione dell'infrastruttura.
Ed è proprio lui ad affermarlo, parlando di difficoltà nel capire chi possa essere un interlocutore VERO per gli opportuni chiarimenti.

Si sbilancia persino nel dire che la situazione economica risulta di difficile comprensione avendo ricevuto risposte diverse a seconda della persona interpellata in APL e in Regione Lombardia.

Per quanto riguarda il ruolo di Regione Lombardia, fa notare che l'Assessore Regionale alla partita Del Tenno è poco integrato nel processo decisionale sull'opera, auspicando quanto prima un suo ruolo più attivo.
Aggiunge che la Provincia, spesso, non ha informazioni dirette e che le stesse, sono apprese a mezzo stampa, come quelle a cui fa riferimento il Cons. Ghioni nella sua interrogazione.

Riportiamo di seguito la risposta scritta dell’Assessore Giordano

giovedì 21 novembre 2013

PTCP Monza e Brianza: accolte le proposte di tutela del Paleoalveo e dell'area agricola a est di Bernareggio


Intervento delle associazioni "Un Parco per Bernareggio" e "La Parola al Cittadino"
 

E’ diventato operativo dopo la pubblicazione sul BURL dello scorso 23 ottobre 2013, il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Monza e Brianza. Le due osservazioni presentate per chiedere che il Paleoalveo di Bernareggio e la zona limitrofa alla nuova tangenzialina siano considerate Aree Agricole strategiche SONO STATE IN BUONA PARTE ACCOLTE. Grazie a questa iniziativa, gran parte di queste aree sarà più tutelata.

Era il 19 marzo 2013 la scadenza per presentare le osservazioni al piano adottato nel mese di dicembre del 2012. Molti soggetti hanno presentato i loro documenti, chi per chiedere la tutela del territorio, soprattutto associazioni e comitati, chi, in direzione opposta, per chiedere di svincolare aree da destinare all’urbanizzazione. Le richieste che avrebbero portato nuovo cemento sono purtroppo arrivate da molte amministrazioni comunali tra cui anche quella di Bernareggio.

Vediamo nel dettaglio come si è espressa la Provincia sulle osservazioni riguardanti il territorio di Bernareggio.

L’osservazione n. 69 proponeva l’inserimento nelle Aree Agricole strategiche della parte sud del Paleoalveo di Bernareggio. Proposta accolta quasi tutta tranne un’area interclusa, quella della vasca volano, e quella del giardino della Villa De Azzi-Lanfranconi di Villanova.
L’obiettivo è comunque raggiunto: aree agricole già inserite a est e a ovest del tracciato del Paleoalveo non saranno più separate ma in continuità, come si può vedere nell’immagine sotto riportata.

Anche l’osservazione n. 70, che aveva come obiettivo quello di tutelare la fascia interna dell’area agricola ad est del centro abitato, è stata in  buona parte accolta. L’area in questione sarà irrimediabilmente tagliata in due dalla nuova tangenzialina connessa alla Pedemontana, se questa verrà realizzata. Con la nuova strada e nessuna tutela la parte verso il centro abitato sarebbe stata fortemente a rischio espansione di completamento. A parte un insediamento commerciale a nord, già previsto nel precedente PRG di Bernareggio e un’area “di espansione subordinata a Piano Attuativo”, il resto è stato inserito nelle Aree Agricole strategiche. Il “cuscino verde” di protezione dalla nuova tangenzialina sarà così più esteso, anche verso ovest.

In verde le aree inserite tra quelle Agricole Strategiche grazie alle osservazioni n. 69 e n. 70
Non sono state accolte, ed è anche questo un segnale positivo, tutte le richieste di stralcio dalle Aree Agricole Strategiche avanzate dal Comune di Bernareggio che contrastavano con gli ambiti di trasformazione previsti nel PGT. Anche le richieste di stralcio dalle Rete Verde di Ricomposizione Paesaggistica non sono state accolte.

C’è anche un’altra buona notizia: respinto lo stralcio dell’area al confine con il Parco del Molgora oggetto della richiesta del privato che intendeva collocare in quell’area un impianto industriale.

Accolta invece la richiesta di inserire nella Rete Verde di Ricomposizione Paesaggistica il corridoio ecologico tra Villanova e Bernareggio, proseguimento del Paleoalveo e già individuato dal PTCP della Provincia di Milano, anch’esso a rischio estinzione per l’espansione di un’area produttiva.

mercoledì 20 novembre 2013

Monza. Paesaggi della bellezza oggi tra arte ed ecoletteratura


Istituto Green Man (Monza) in collaborazione con Co-Ra (Sovico) nell’ambito del progetto “Il Mulino dei cittadini del fiume. Ecosito storico / artistico / letterario della valle del Lambro” e in occasione della Settimana UNESCO di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2013 organizza il programma di animazione culturale “Fiumi dell’Eden – Fiumi dell’Apocalisse” che prende avvio a Monza sabato 23.11.2013 con l’evento:


PAESAGGI DELLA BELLEZZA OGGI TRA ARTE ED ECOLETTERATURA

CONFERENZA DI PRESENTAZIONE DEL CORSO CIVICO DI STORIA AMBIENTALE ED ECOLETTERATURA
(da dicembre 2013 ad aprile 2014 una lezione a settimana il mercoledì h.19-20.30)
Sabato - 23.11.2013. h 10,30-12,30
Centro civico di via Lecco 7 – Monza

Interventi di Vito Ciriello, Anna Levis, Roberto Albanese. Durante la conferenza verrà presentato il quadro realista a basso rilievo dell’artista monzese Rosalba Guadagno “Il Roseto della pace”.
Sarà presente l’autrice.

Iniziativa realizzata per la Settimana UNESCO di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2013 e con la collaborazione di:
- Società Europea di Storia Ambientale (ESEH)
- Comune di Monza
- Comune di Sovico
Info: info@greenman.it

martedì 19 novembre 2013

Grazie al WWF nuove ali solcano i cieli lecchesi

Lo stagno di Prà Pozzetto
Un’intera giornata “spesa” per la natura quella di sabato 16 novembre per gli attivisti del WWF Lecco, impegnati in una serie di attività all’interno dell’area protetta del Parco Regionale del Monte Barro.

Suddivisi in gruppi e coordinati dal vicepresidente dell’Associazione, Raoul Manenti, la mattina è stata dedicata a tre distinte attività:
  • monitoraggio delle casette per insetti posizionate in primavera in quattro diversi punti all’interno dell’area protetta. Il progetto, denominato BarroBugBox, gode del contributo dell’associazione di apicoltura Apilombardia, per favorire la presenza e la diffusione di insetti impollinatori;
  • campionamento dei macroinvertebrati in alcuni ruscelli, nell’ambito del progetto per la tutela del Gambero di fiume;
  • manutenzione naturalistica dello stagno di Prà Pozzetto;
Proprio nell’area di Prà Pozzetto, nel cuore del Parco del Monte Barro, il momento più emozionante della giornata con il rilascio di alcuni rapaci (tra cui una poiana, tre gheppi e uno sparviere), che gli attivisti del WWF Lecco hanno restituito alla vita libera.

Poiana
Gheppio
Sparviere
Erano stati ritrovati feriti, centrati da colpi di fucili da caccia e recuperati con i pallini di piombo conficcati nello sterno, alcuni con lesioni alle zampe o alle ali. Animali protetti dalla legislazione italiana ed europea ma ugualmente vittime di cacciatori senza scrupoli che il più delle volte, dopo averli presi a fucilate, li abbandonano agonizzanti in quanto il rischio di essere sorpresi con un esemplare abbattuto è troppo alto...
Dopo lunghe cure e terapie riabilitative presso il CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) dell’Oasi WWF di Valpredina (BG), hanno ripreso il volo dalle pendici del Monte Barro, in una bella giornata autunnale, seguiti dagli sguardi ammirati di numerosi presenti all’evento.

Nel pomeriggio, in un luogo più idoneo nei pressi del lago di Annone, la liberazione di uno splendido gufo di plaude, vittima di avvelenamento e anch’esso recuperato al volo dalle cure dei veterinari del CRAS WWF.

Gufo di palude


A seguire il Consiglio Direttivo dell’Associazione e gli attivisti si sono riuniti per una prima programmazione delle attività 2014. Tante le idee, dai corsi naturalistici al monitoraggio delle specie aliene, dalle tradizionali uscite alla ricerca della salamandra nera al progetto di un giardino per farfalle, alle possibili sinergie con aziende agricole e produttori locali per la promozione di cibi a kilometro zero... oltre alla quotidiana attenzione per la tutela del territorio lecchese e della sua naturalità.

“Le idee non ci mancano –dice il presidente Lello Bonelli- la loro possibile realizzazione dipenderà poi da tempo, risorse, e soprattutto dalle persone che ci vorranno dare una mano a concretizzarle. Ma giornate di impegno come quella di oggi e la presenza di tanti attivisti e persone che per la prima volta sono venute a conoscerci sono un segnale positivo per la continuità e la crescita dell’Associazione.”

Intanto nuove ali solcano i cieli lecchesi, segno concreto dell’impegno del WWF sul territorio.

Le iniziative di Legambiente Seregno

Le iniziative di Legambiente Seregno:

Buongiorno a tutti,

Siamo molto dispiaciuti ma dobbiamo sospendere la Festa dell'Albero di sabato 23 causa maltempo.

Per quanto riguarda la raccolta dei beni per la Siria potete passare sabato 23/11 in qualsiasi orario ma in Via Piave 58 a Seregno, nella nostra sede.

Lo staff di Legambiente Seregno


  • Sabato 23 Novembre dalle ore 10.00 alle ore 16.00, Via Gran Sasso, Seregno:
    Arrampicata per i bimbi dai 4 anni ai 12 anni sul Cedro dell' Himalaya  alla "Festa dell'Albero" .
  • Alle ore 17.00 proiezione del film animato tratto del meraviglioso libro di Jean Giono "L'uomo che piantava gli alberi".
  • Raccolta di generi alimentari, medicine e altro per i profughi Siriani.
LISTA BENI E MEDICINE

Medicinali
Atropina, Antibiotici, Antipiretici, Antidolorifici, Sciroppi per la tosse, Antiemorragici, Farmaci per la scabbia, Antifungini (antimicotici) in creme' Shampoo anti pidocchi, Cortisone, Burrocacao lemitivo e protettivo, Creme antifreddo.

Alimenti
Cibo liofilizzato, Frutta secca, Frutta liofilizzata, Latte condensato in tubo, Barrette proteiche, Latte in polvere tipo "0"

Altro
Sacchi a pelo, Coperte pile o termiche

sabato 16 novembre 2013

PGT Seregno: le modifiche "costruttive" che piacciono all'assessore Mazza

Seregno, via delle Valli - In rosso l'area di proprietà comunale
Sono passati ormai 7 anni da quando l'attuale maggioranza ha dato l'incarico per l'estensione del PGT. Ora è stato presentato in Consiglio Comunale e in dicembre se ne prevede la discussione e l'adozione.

L'assessore Mazza ogni volta che può, come un mantra, ripete che il nuovo PGT "intende preservare il suolo non costruito, il mantenimento e l'ampliamento del Parco Brianza Centrale"(1).

Su questo punto in particolare le associazioni ambientaliste locali (Comitato per l'ampliamento del Parco Brianza Centrale, Legambiente, Osservatorio PTCP e WWF) hanno presentato in Comune diverse proposte (leggi qui) che andavano in tale direzione.

Tra le altre veniva chiesta la cancellazione della previsione edificatoria del terreno, di proprietà comunale, di via delle Valli in quanto facente parte di un più vasto complesso di aree libere, tuttora agricole, di notevole rilevanza ecologica.

Il terreno di via delle Valli infatti dal PTCP di MB risulta inserito negli ambiti d’interesse provinciale comunque da preservare (art. 48 delle NTA). Inoltre è all'interno di un corridoio primario, della Rete Ecologica Regionale, di connessione con il Parco Regionale della Valle del Lambro.

Elementi di caratterizzazione ecologica del territorio - Immagine  PTCP di Monza e Brianza  (adottato) Tavola 2
Siccome tra il dire ed il fare c'è di mezzo il cemento l'amministrazione comunale ha respinto tale richiesta (2).

L'assessore Mazza, tradendo le reali intenzioni dell'Amministrazione Comunale, ha poi dichiarato: "Siamo comunque aperti a modifiche che siano migliorative e costruttive"(1).

Non abbiamo dubbi che le modifiche "costruttive" incontreranno la sua approvazione!

(1): Dichiarazione rilasciata a "Il Cittadino" del 9/11/2013
(2): No al verde di via Valli nel parco. "Il Cittadino" del 26/10/2013


Pedemontana: così scompare il bosco della Moronera

Lo svincolo d'interconnessione con la A9  della Pedemontana
Tratto da Sinistra e Ambiente - Meda

La dove c'era un bosco ora c'è.........

Pubblichiamo e vi proponiamo una serie di foto degli amici dell'Associazione Immagina Lomazzo sui cantieri della Tratta A e inizio B1 dell'Autostrada Pedemontana.
A Lomazzo si sta costruendo uno svincolo enorme di collegamento con la A9 . Quest'inutile autostrada ha sventrato un bosco secolare, quello della Moronera.

Ma non è finita qui.

Nella tratta lomazzese sono pure previste una serie di vasche di laminazione e un canale di gronda di raccolta delle acque.
E poi e poi ..... un devastante progetto dal costo di 8 milioni di euro che prevede altre vasche di laminazione per contenere le piene del LURA (leggi qui e qui).

Il progetto delle vasche di laminazione per le "piene" del Lura

venerdì 15 novembre 2013

Seregno: una città sotto il treno


di G. Chinellato, tratto da "altra_SEREGNO" ott-nov 2014

Parliamo di infrastrutture, reali o progettate che siano: parliamo di quelle che dividono (o si prevede divideranno) il territorio del nostro comune nel prossimo futuro. Perché paradossalmente strade e ferrovie, che servono per unire, quasi sempre diventano motivo di isolamento e divisione per le città che ne sono attraversate.

In aggiunta alla Chiasso-Monza, alla Seregno-Bergamo e alla Seregno-Saronno infatti altre linee in progetto potrebbero solcare il suolo seregnese: la Gronda ferroviaria, che attraverserà il Parco del Meredo per collegare la linea di Como con quella di Saronno, la Metrotranvia e la Pedemontana. Altri interventi invece amplieranno in futuro le linee ferroviarie esistenti: raddoppiando la Seregno-Bergamo e quadruplicando la linea Chiasso-Monza.

Quando, dove e come il Sindaco farà conoscere questi progetti? E non ci dica di non preoccuparci perchè “non si farà mai poiché mancano i soldi” o perchè “sarà da fare in un lontanissimo futuro (ovvero non sarà un problema mio)”, perchè dopo quanto è successo in questi anni non ci fidiamo più. Cosa sta facendo l’amministrazione? Tutto è fermo (a Seregno, perchè fuori tutto si muove): i passaggi a livello continueranno a essere chiusi e l’unica connessione nord-sud realizzata (via Nazioni Unite) risale ormai a 20 anni fa.

Se è vero che mancano i soldi, è pur vero che anche soltanto su informazione, progettualità e presidio questa Giunta si è dimostrata pigra e incompetente, e alla fine i cittadini ne hanno pagato il prezzo.
Quando il centrodestra si degnerà di illustrare ai cittadini le specifiche legate alle nuove infrastrutture previste, così che essi possano farsi un’idea delle conseguenze? (All’idea che chi ci governa possa applicarsi al problema con qualche risultato abbiamo rinunciato).

martedì 12 novembre 2013

Alla ricerca delle strade perdute. Le Vie medievali della Brianza Collinare


I mercoledì culturali della Martesana

Alla ricerca delle strade perdute
Le Vie medievali della Brianza Collinare
A cura di: Luigi Perego -Paolo Bianchi-Elio Pozzoli

Mercoledì 13 Novembre 2013 ore 21
Sala Civica -Villa Ceriani Bressi:
Via Foscolo 24 - Crevenna d'Erba(Co)
Ingresso Libero

Nell’ambito delle manifestazioni organizzate dall’associazione “LA MARTESANA”, il 13 novembre 2013 alle ore 21.00 presso la sala civica di villa Ceriani Bressi in via Foscolo, 24 a Crevenna d’Erba (Co) verranno presentati gli esiti delle ultime ricerche documentarie sulle strade medievali che attraversavano la Brianza.
E’ un’occasione per parlare del passato ma anche per riflettere sulle opportunità che offre il nostro territorio per il futuro.

Si segnala che il FAI delegazione Brianza Laghi ha organizzato per il 17 novembre 2013 un’escursione su questi percorsi medievali.

Passeggiata sulle antiche strade medievali della Val Francia e Valsorda 

insieme alla delegazione FAI Giovani – accompagnati da Luigi Perego e Paolo Bianchi.

Ritrovo alle 8.45 a Lurago per terminare alle 12.00/12.30 ad Arosio; percorso di circa 5km

E' un’occasione per riscoprire due strade antiche del nostro territorio, rimaste finora sconosciute. Erano sicuramente vie maestre di epoca medioevali ma è supponibile datarle anteriormente alla tarda romanità. Documenti del ‘400, recentemente ritrovati all’Archivio di Stato di Milano, attestano una ‘Strata per Mediolanum’ ed una per ‘Cumas’ (Como) le quali si incrociavano a Fabbrica Durini. Fortunatamente queste antiche via conservano ancora tratti osservabili che percorreremo fra paesaggi tuttora boschivi ed agresti della Brianza. Lo scopo di questa passeggiata è quello di proporre una lettura storica inusuale di quest’area briantea; l’iniziativa è rivolta a chi per lavoro o per passione è interessato alla storia del territorio ed alla cultura locale.

Il ritrovo è presso piazzale Carlo Porta (scuole elementari) di Lurago d’Erba alle ore 8.45. Il percorso si snoda per 5 Km circa e si consiglia di indossare calzature ed indumenti adeguati ad un escursione campestre. Ore 9.00 Lurago d’Erba, ore 9.50 Fabbrica Durini, ore 10.40 Cremnago d’Inverigo, ore 11.30 Arosio-Carugo. Si prevede di terminare la passeggiata alle 12.15/12.30 presso località Pilastrello ad Arosio.

Alcuni volenterosi con auto parcheggiate nei pressi riporteranno i partecipanti in piazzale Carlo Porta a Lurago.

Contributo €10

domenica 10 novembre 2013

Seregno: Legambiente dedica la "Festa dell’Albero 2013" all’accoglienza


di Fatima, Legambiente Seregno

Quest’anno vogliamo dedicare la diciannovesima edizione nazionale di Festa dell’Albero all'accoglienza e ai diritti dei migranti. La tragedia di Lampedusa ci impone di riflettere non solo sul dramma umano di migliaia di persone che si espongono al rischio della morte pur di avere una minima speranza di vita e umanità ma anche sul dramma di una sopravvivenza degna che il nostro Paese continua a ostacolare.

Vogliamo lanciare un messaggio di accoglienza!

Vogliamo celebrare una Festa dell’Albero interculturale!


Invitiamo tutti i cittadini a partecipare alla nostra festa che si terrà il 23 novembre in Via Gran Sasso a Seregno dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle ore 14.00 alle 16.00. Alle 17.00 proiezione del film di Frédéric Back "L'uomo che piantava gli alberi".

Inoltre durante tutta la giornata raccoglieremo generi alimentari e soprattutto medicine che manderemo in Siria per aiutare i profughi.

Info:
Cell.: 3206464209 - e-mail: info@legambienteseregno.it

Buongiorno a tutti,

Siamo molto dispiaciuti ma dobbiamo sospendere la Festa dell'Albero di sabato 23 causa maltempo.

Per quanto riguarda la raccolta dei beni per la Siria potete passare sabato 23/11 in qualsiasi orario ma in Via Piave 58 a Seregno, nella nostra sede.

Lo staff di Legambiente Seregno

giovedì 7 novembre 2013

Brianza Energia Ambiente: un piano industriale che non convince


Comunicato stampa di Sinistra e Ambiente - Meda

SUL PIANO INDUSTRIALE DI BEA E SUL FORNO INCENERITORE DI DESIO

Si torna a parlare del forno inceneritore di Desio e del Piano Industriale di BEA (Brianza Energia Ambiente).

Venerdì 8/11/013 si terrà infatti l'Assemblea dei Soci, cui partecipano i Sindaci (o loro delegati) dei 12 Comuni facenti parte del Consorzio e aventi una quota in BEA (vedi a fianco).

Sarà una riunione atta a decidere sul Piano Industriale presentato da BEA, rivisto rispetto alla precedente versione su cui alcuni Comuni del Consorzio avevano sollevato contrarietà e perplessità.
Tra le 4 soluzioni previste da BEA, pare che vada per la maggiore quella ove gli aggiustamenti sono relativi agli investimenti strutturali per 15 milioni di euro (a fronte dei 25 previsti nel precedente Piano) da cui rientrare in 15 anni (anziché in 20 come previsto nel precedente).
I rifiuti da incenerire salirebbero fino a 88 mila tonnellate annue.
Il tutto garantirebbe – secondo quanto elaborato da BEA – riduzioni nelle tariffe per i Comuni: di 12 euro a tonnellata nel 2014 e di 25 euro a tonnellata dal 2020.
I lavori di adeguamento riguarderebbero il potenziamento del trattamento fumi, l’efficientamento elettrico e termico.

Al momento attuale, il forno inceneritore opera su di un volume di 56mila t/a di rifiuti solidi bruciati, pari a circa il 71% della sua capacità annua.
Siamo quindi ben lontani dalle 88mila tonnellate previste con il potenziamento.
Ancora una volta, pur prendendo atto che le modifiche introdotte sono sicuramente migliorative rispetto al Piano Industriale originario, non possiamo far altro che evidenziare le nostre perplessità rispetto ad alcuni punti critici.
Primo fra tutti, la mancata correlazione rispetto a quello che si prevede con quanto stabilito nella deliberazione della Giunta Regionale lombarda X/497.

La Lombardia, nel campo degli inceneritori, risulta già ampiamente oltre la soglia di autosufficenza. Negli 11 impianti presenti in regione, si rileva anzi un surplus pari a 112mila tonnellate.
Vi vengono trattate 2.408.731 t a fronte di una capacità potenziale di 2.521.600 t.
Oltretutto, dal 2010, è stata registrata una stabilizzazione del volume di rifiuti prodotti con una tendenza ad una riduzione pari al -2%.

Quindi, il potenziamento previsto nella scenario n° 4 che si prospetta nel piano BEA, è poco aderente alla realtà territoriale, ma esclusivamente legato alla compatibilità economica.
Allora perchè questo potenziamento (a 88mila t) quando il bacino di utenza dei 12 Comuni consorziati arriva solo a 56mila t ? Dove si reperirà il quantitativo mancante ? Si vuole ampliare il bacino di utenza ? Si vuole entrare in competizione con gli altri inceneritori lombardi ?
In questo caso lo "spegnimento" e la riconversione dell'inceneritore desiano non sarebbe evidentemente un opzione considerabile nel breve/medio termine, anzi.

Anche l'apertura di BEA ad un patner privato è un altro aspetto critico poichè si rischia di dare preminenza al solo aspetto economico sulla partita rifiuti. Il privato avrà evidentemente quale priorità, il solo guadagno. Questo a discapito di valutazioni e pianificazioni atte al superamento della tecnica d'incenerimento.

Nel Piano Industriale in oggetto, manca, purtroppo, uno scenario che preveda e quantifichi tempi, costi e tecnologie per una graduale dismissione dell'impianto d'incenerimento, attuato con l'implementazione di altre tecnologie per il recupero spinto di tutte le frazioni differenziabili e recuperabili.

Vogliamo però anche essere chiari rispetto a posizioni atte a semplificare o a malcelate volontà che porterebbero inevitabilmente ad una situazione di rischio determinato da mancati adeguamenti (sottolineiamo ADEGUAMENTI, non potenziamenti) dell'impianto di Desio.
Non vogliamo correre il rischio di una DEREGULATION di fatto nella gestione del ciclo dei rifiuti regionale.
Non fare adeguamenti tecnici, (dettati anche da obblighi normativi) comporterebbe nel breve termine la chiusura del forno di Desio, PRIMA che sia pronto e avviato qualsiasi progetto di recupero dei rifiuti trattati, alternativo all'incenerimento.
Ne conseguirebbe il trasporto dei rifiuti altrove, dando fiato al businnes della movimentazione del rifiuto, con problemi sul controllo della filiera e "scarico" su altri impianti d'incenerimento del "prodotto" del consorzio brianzolo.

Insomma, una non soluzione, atta ad aprire alla "privatizzazione" del trasporto e delle piattaforme di raccolta, con tanto di messa in gara di crescenti pezzi del settore gestione rifiuti. Una strada pericolosa che, serpeggia sottotraccia in Regione Lombardia.
Dietro le scelte del Piano Industriale di BEA vi sono quindi aspetti molto complessi e delicati che meritano adeguati approfondimenti.

In alcuni Comuni del Consorzio vi sono stati alcuni momenti di approfondimento e dibattito.
A Cesano Maderno, SEL aveva posto in votazione una mozione (respinta) sul tema.
Sono seguiti incontri d'approfondimento in Commissione Urbanistica (l'ultimo in data 4/11/013).
A Desio è in atto un dibattito acceso che coinvolge sia la maggioranza sia la minoranza.
I gruppi di maggioranza hanno addirittura formalizzato un documento e una mozione d'indirizzo per il Cons. Comunale del 07/11/013.

E a MEDA ?

A Meda, (quota del 7,34% in BEA) nonostante le nostre sollecitazioni, come gruppo consigliare di Sinistra e Ambiente, si continua a non dare la corretta rilevanza e trasparenza pubblica alla vicenda e ai suoi contenuti.

La Giunta Caimi giustifica il mancato dibattito/confronto adducendo di aver già il mandato decisionale determinato da una delibera del  19/12/2011 (con delega al Sindaco per gli adempimenti conseguenti). Alla sopracitata delibera ne seguì una successiva in data 29/5/2013 per chiedere un sospensiva del precedente piano industriale in attesa di una nuova versione, che tenesse conto di alcune criticità .
Entrambe le delibere erano espressione della maggioranza di Taveggia.

Il nuovo Consiglio Comunale non è stato quindi minimamente investito della facoltà di valutare ed esprimere un parere.

Il richiamo alle delibere, ci pare una giustificazione molto debole, una giustificazione che non può esautorare chi amministra dai corretti e opportuni passaggi di discussione e confronto sia tra tutte le forze della coalizione di maggioranza sia verso il Consiglio Comunale.
Oltretutto, nel Piano Industriale di BEA sono previste 4 possibilità di scelta e quindi, non c'è nemmeno stato un passaggio che definisse su quale scenario attestarsi nell'espressione di voto in sede di Assemblea dei Soci.

Evidentemente, un'illustrazione posteriore all'approvazione del Piano Industriale, avrebbe il sapore di sola e pura informazione.

SINISTRA E AMBIENTE  - MEDA

sabato 2 novembre 2013

Report dell'incontro avvenuto in Regione Lombardia sulla proposta di Parco Regionale della Brughiera



a cura del Comitato per il Parco Regionale della Brughiera

In data 24/10/013, si è tenuto in Regione Lombardia un incontro presso gli uffici dell’Assessorato all’Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile alla cui guida è l’Assessore Claudia Terzi. Presenti all’incontro, in rappresentanza dell’assessore, c’erano l’arch. Massimo Rossati, il dott. Franco Binaghi, e una terza collaboratrice.

Presenti come richiedenti dell’incontro per il Comune di Cantù: l’Assessore al territorio Vincenzo Latorraca, l’architetto Giuseppe Ruffo Dirigente area territorio e il consigliere comunale Marco Moscatelli. Presente per il Comune di Lentate sul Seveso l’assessore al Territorio Iolanda Negri, e per il Comitato: Tiziano Grassi, Andrea Brugnani, Gianni Del Pero e Alberto Colombo.

A inizio di seduta è stata fatta una breve illustrazione dell’attività passata e recente del Comitato per il Parco Regionale della Brughiera, dopodiché il Comitato e i rappresentanti del Comune di Cantù e di Lentate hanno chiesto quale fosse la posizione di Regione Lombardia, e in particolar modo dell’assessore Claudia Terzi, riguardo alla nuova e recente richiesta di 11 Amministrazioni Comunali per l’istituzione del Parco Regionale della Brughiera; e quindi la parola è passata ai tecnici regionali.

Questi ultimi hanno sottolineato che le attuali politiche regionali sono ora improntate, causa mancanza di fondi, ad escludere la nascita di nuovi Parchi Regionali, ma sono invece ben disposte a favorire sia l’accorpamento tra loro di enti di tutela di aree a verde sia il loro ampliamento, con l’inserimento di nuove aree attualmente non tutelate dalla legge regionale sui parchi.
Proprio questo sarebbe, per Regione Lombardia, il caso delle aree della Brughiera.

Sul percorso di annessione di dette aree ad un Parco Regionale già esistente (Lambro, Groane o Spina Verde) i tecnici di Regione Lombardia hanno dichiarato, a nome dell’Assessorato, la loro disponibilità e il loro accordo, auspicandola come una soluzione percorribile già da subito.
In tale prospettiva, sarebbero anche disposti ad incontrare sia i Comuni sia la struttura dell’attuale PLIS Brughiera Briantea per illustrare questa proposta e le attribuzioni proprie di un Parco Regionale.

Al Comitato e al Comune di Cantù, come capofila delle amministrazioni comunali che ritengono importante inserire le loro ultime aree a verde in un parco regionale, i responsabili della Regione hanno chiesto di proseguire con la raccolta delle delibere di adesione al progetto di Parco Regionale, sollecitando quei Comuni che ancora non hanno attuato questo passaggio.

L’assessore Vincenzo Latorraca, in rappresentanza del Comune di Cantù, ha espresso qualche perplessità relativamente alla procedura di inglobamento dell’area della Brughiera in un Parco Regionale già esistente, perplessità dovuta all’ampliarsi dei soggetti da coinvolgere che potrebbe generare ulteriori ritardi o incomprensioni a discapito di una veloce risoluzione della questione che si trascina ormai da alcuni decenni.

Anche da parte dei componenti del Comitato per il Parco Regionale è stato più volte evidenziato che il territorio cui fa riferimento la Brughiera è un territorio che ha una propria specificità e che questa sarebbe meglio valorizzata nell’istituzione di un ente di gestione autonomo regionale teoricamente composto da 24 comuni, dimensione amministrativa già considerevole.
Questo, di fatto, è stato l’obbiettivo fino ad oggi rincorso, ma, come esposto durante l’incontro, è risultato non essere più una priorità di Regione Lombardia che sceglie invece la strada, forse più complessa, dell’accorpamento della Brughiera ad altro ente parco regionale.

L’assessore Latorraca, l’assessore Negri e il Comitato, prendendo atto delle posizioni attuali della Regione in materia di Parchi, hanno chiesto, a conclusione dell’incontro, che l’assessorato regionale invii all’amministrazione comunale di Cantù un documento ufficiale dove si evidenzi concretamente la volontà espressa a nome dell’assessore Terzi: di essere cioè disponibili da subito ad attivare le procedure amministrative per poter arrivare prima possibile a tutelare, con una legge regionale, i territori della Brughiera attraverso l’accorpamento ad un ente Parco Regionale esistente con cui ci sia una continuità territoriale ed una omogeneità geo-morfologica.
In detta comunicazione, che verrà ufficialmente chiesta dal Comune di Cantù, la Regione Lombardia avrà l’opportunità di articolare la proposta di accorpamento della Brughiera ad un Parco Regionale già esistente.

Il Comitato ribadisce comunque che la soluzione più adeguata alla “questione Brughiera” era, ed è, l’istituzione di un Parco Regionale specifico come prospettato e deciso da ormai trent’anni!
Ma proprio per l’indecisione o la contrarietà dimostrata in questi decenni da alcune passate amministrazioni (locali, provinciali o regionali) che non hanno saputo cogliere l’occasione, alla fine degli anni novanta, di istituire una tutela su questo parco quando ciò era possibile, si ritiene indispensabile ora proseguire seguendo e incalzando l’indirizzo prospettato da Regione Lombardia per l’accorpamento ad altro ente senza ulteriori indugi o “finte” delusioni.

L’obbiettivo deve essere quello della tutela e della gestione Regionale di queste ultime aree verdi a nord di Milano e ai piedi delle Prealpi, indipendentemente da come si chiamerà il parco o da dove sarà collocata la sede (o le sedi) amministrative dello stesso.

LE 11 AMMINISTRAZIONI COMUNALI CHE AL 24 OTTOBRE 2013 HANNO APPROVATO LA DELIBERA PER IL PARCO REGIONALE DELLA BRUGHIERA SONO:

Cabiate (comune aderente al PLIS della Brughiera Briantea)
Cantù
Carugo (comune aderente al PLIS della Brughiera Briantea)
Cermenate
Figino Serenza (comune aderente al PLIS della Brughiera Briantea)
Grandate
Lentate sul Seveso (comune aderente al PLIS della Brughiera Briantea)
Meda (comune aderente al PLIS della Brughiera Briantea)
Montorfano
Orsenigo
Senna Comasco

LE 13 AMMINISTRAZIONI COMUNALI CHE AL 24 OTTOBRE 2013 NON HANNO ANCORA APPROVATO LA DELIBERA PER IL PARCO REGIONALE DELLA BRUGHIERA SONO:

Alzate Brianza
Brenna (comune aderente al PLIS della Brughiera Briantea)
Carimate (comune aderente al PLIS della Brughiera Briantea)
Capiago - Intimiano
Casnate con Bernate
Como
Cucciago
Fino Mornasco
Lipomo
Mariano Comense (comune aderente al PLIS della Brughiera Briantea)
Novedrate (comune aderente al PLIS della Brughiera Briantea)
Tavernerio
Vertemate con Minoprio