sabato 27 aprile 2019

L'altro non è altro che me stesso. Due mostre del Comitato Unitario Antifascista di Seregno


Naufragio di una speranza

Abbandonarono la loro casa
ormai gravida di morte

Partitono in quel viaggio
arsi di tristezza e terrore
rincorrendo la minuta speranza
dell'incontro di un popolo non nemico
poi, in un attimo, urla pianti, paura, orrore

infine il nulla

                                                                                     Gigi Renga

Seregno - In sala civica Ezio Mariani, “Naufragio di una speranza. Mare Monstrum?” Installazione di Gigi Renga e mostra “Una famiglia, tutti i colori”,  a cura dell’Associazione “Mamme per la pelle” (che resterà aperta tutti i giorni in Galleria Civica Ezio Mariani dal 24 aprile 2019 fino a domenica 5 maggio 2019, dalle ore 16 alle 19, il sabato e domenica anche dalle ore 10.00 alle 12.00, mercoledì 1 maggio chiuso).

 

giovedì 25 aprile 2019

La biciclettata per festeggiare il nuovo parco GruBria è stata posticipata al 19 maggio 2019


ATTENZIONE: Date le pessime previsioni meteo per domenica 19 maggio, la biciclettata del mattino e gli eventi previsti per il pomeriggio, sono annullati.

Domenica 19 Maggio 2019 (nuova data) si terrà la biciclettata per festeggiare l'unione del Parco del Grugnotorto Villoresi con il Parco Brianza Centrale.

Il punto di ritrovo dell'anello principale sarà a Seregno alle 9:30 al Parco 2 giugno - la Porada.
Ci saranno altri 2 punti di partenza, da Nova Milanese alle 9:00 dal piazzale del comune (Piazza Gio.I.A.)  e da Desio alle 10:00  dal piazzale della Stazione.

Cliccando qui potete trovare il percorso della biciclettata.

Invitiamo tutti i frequentatori di questo blog a divulgare e a partecipare alla biciclettata e agli eventi organizzati per presentare questa nuova realtà ai cittadini dei comuni consorziati.

Prenotatevi per i laboratori e per la biciclettata a: info@unacasasullalbero.net


Nati in momenti diversi i due PLIS Grugnotorto Villoresi e Brianza Centrale, hanno salvaguardato i pochi spazi aperti rimasti tra Nord Milano e Brianza centrale. Non solo, nel corso degli anni hanno iniziato una faticosa riqualificazione ecologica e paesistica di questi spazi.

Sono nati boschi, filari, percorsi ciclabili, canali, parchi pubblici, connessioni ecologiche.
Sono stati rimossi usi impropri, hanno avuto sostegno attività di educazione ambientale.

Ora le due esperienze si mettono insieme per partecipare con sempre più forza a bandi europei, nazionali, regionali, per realizzare interventi pubblici più integrati e per incentivare lo sviluppo di attività agro-forestali sempre più ecologicamente virtuose.

Un maggio pieno di iniziative per l'associazione "La Martesana" di Erba

a cura di Antonello Marieni

Il prossimo mese di maggio sarà per noi dell'associazione "La Martesana" un mese pieno di iniziative da non perdere.

Il primo maggio andremo nella mattinata da Lasnigo a Valbrona a piedi alla scoperta del territorio. 


Mercoledì 8 ci sarà in villa Ceriani una serata sulle storie di stregoneria.


Da sabato 11 in villa Parravicino Sossnovsky inizieranno gli incontri dei tesori nascosti in Alta Brianza in collaborazione con l'Accademia Europea di Musica.


Infine domenica 12 maggio il Borgo di Villincino diventerà ancora un angolo di Medioevo con gli antichi mestieri e i gruppi storici che animeranno la via. Vi aspettiamo tutti

martedì 23 aprile 2019

La Favola di Trenno (con lieto fine)


Bosco in Città: meraviglioso! Un’area di mezzo milione di mq di verde agricolo annessa al parco! Il più grande polmone verde agricolo connette il Municipio 8 al sistema verde agricolo metropolitano!

di Enrico Fedrighini

Ero un giovane ecologista che insieme a un gruppo di simpatici, volonterosi e un po’ strambi utopisti del Gallaratese (Mauro, Luca, Vittorio, Gigi, Alberto, Loredana e altri) amava lottare contro i mulini a vento. Spesso riuscivamo a cogliere l’obiettivo: avevamo inventato il Parco Pertini ripulendolo da rifiuti e degrado; avevamo lanciato la mobilitazione per fermare la superstrada nel parco di Trenno (via Mafalda di Savoia, nel tracciato originario, tagliava a metà il parco). Allora i mulini a vento erano rappresentati soprattutto da un potente palazzinaro originario di Paternò, che possedeva quasi tutte le aree agricole della periferia di Milano: le acquistava per poche lire e improvvisamente – non ho mai capito per quale particolare congiunzione astrale – quelle stesse aree si trasformavano dall’oggi al domani in aree edificabili, grazie a una puntuale variante del Piano Regolatore comunale, al Gallaratese come in via Ripamonti e in via dei Missaglia.

Succede un giorno che, dopo avere ripulito insieme l’area verde abbandonata che diventerà poi l’attuale Parco Pertini, entriamo in contatto con i barbudos di Italia Nostra: Sergio e Silvio, agronomi del Centro di Forestazione Urbana in grado di strappare al degrado una discarica a cielo aperto della periferia ovest, trasformandola in quella meraviglia ambientale e paesaggistica oggi nota al mondo come Bosco in Città. “Bisogna stare attenti” ci avvertono Sergio e Silvio “il Palazzinaro ha acquistato tutti i terreni agricoli attorno alla Cascina Melghera. Probabilmente ha in mente qualcosa…”.


Cascina Melghera è un classico edificio rurale lombardo, in mezzo a campi e risaie, dove fino in epoca recente venivano ospitati stagionalmente i braccianti dell’azienda agricola gestita dal sig. Marziali. Agricoltura di qualità, alle porte della città. Un giorno arriva il Palazzinaro: compra tutto e non rinnova più il contratto agricolo con il mezzadro. La cascina viene abbandonata all’incuria e al degrado, un po’ come avviene in quegli stessi anni (fine Ottanta, primi Novanta) alle scuderie dell’adiacente impianto dell’ippodromo del galoppo di San Siro, dove il palazzinaro – sempre lui – sta costruendo palazzi in attesa di lottizzare l’intera area. I terreni agricoli di Trenno e del Gallaratese, con cascina Melghera, possono tornare utili come merce di scambio in una eventuale contrattazione urbanistica…

Ma qualcosa va storto al Palazzinaro. Alcuni ingenui, strambi e volonterosi utopisti - erano anni in cui di “pianificazione urbanistica” pare se ne occupassero sono due categorie di persone: i palazzinari e gli utopisti, su fronti opposti ovviamente…) - intuiscono il disegno e iniziano ad attivare adeguate contromisure. Chiediamo e otteniamo l’estensione del perimetro del Parco Agricolo Sud Milano fino a cascina Melghera, Bosco in Città e Ippodromo di San Siro; grazie a Italia Nostra Milano otteniamo il vincolo monumentale sull’intero Ippodromo del galoppo (1.500.000 mq di verde e scuderie sottratti per sempre alla speculazione); riusciamo ad impedire che l’area di Cascina Melghera venga trasformata in eliporto urbano (!) con un esposto all’Enac.

Il resto è storia recente. L’impero immobiliare del decaduto palazzinaro viene ripartito fra banche, finanziarie e immobiliari; emergono mancati versamenti di oneri di urbanizzazione per lottizzazioni effettuate negli anni ’90 in via Ripamonti, in cambio dei quali la nuova proprietà cede al Comune di Milano l’area agricola di 528.900 davanti a Cascina Melghera.


Il cerchio si chiude, il parco agricolo è salvo, il Bosco in Città non deve più temere per i propri confini, anzi può pensare più in grande.

Ogni tanto le favole hanno un lieto fine. Anche a Milano, zona Ovest, frazione Trenno.
Là dove osano le rane, tornate splendidamente a gracidare grazie alla drastica riduzione di pesticidi e fertilizzanti. E là dove osa anche la volpe insieme ai suoi cuccioli, senza il pericolo dei cacciatori.

venerdì 19 aprile 2019

Cantù. Più di 100 anni di condanne per i 9 imputati per il controllo "mafioso" della piazza centrale della città

di Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente "Ilaria Alpi"

"Aveva ragione la Direzione Antimafia di Milano: quella di Cantù era vera "mafia" e non semplice bullismo di piazza!"

Possiamo commentare così la sentenza emessa oggi dal Giudice del Tribunale di Como che ha comminato condanne per un totale di oltre 100 anni ai 9 imputati per le sparatorie e i pestaggi verificatisi nel periodo 2015-2016 nella piazza centrale di Cantù.

La Procura Antimafia aveva visto giusto fin dall'inizio dell'indagine, partita con l'arresto di alcuni imputati, parlando di fatti di "mafia". A Cantù gli 'ndranghetisti erano liberi di scorrazzare nella piazza centrale della città, senza che nessuno abbia mai denunciato i fatti!

Come associazione che da anni si occupa di antimafia, vogliamo sottolineare che ora nessuno può permettersi di dire che Cantù è un isola felice. Secondo noi questa sentenza deve dare la scossa affinché la cittadinanza si svegli, rinneghi il passato di omertà e inizi a lottare contro la presenza della 'ndrangheta nel nostro territorio. Serve grande senso civico e più coraggio.

Noi come associazione ci abbiamo messo più volte la faccia a Cantù, addirittura prima della retata della DDA, a settembre 2017 organizzammo il "Festival della Legalità", per cercare di svegliare le coscienze dei Canturini, purtroppo con deboli risultati in termini di partecipazione. Poi siamo stati i primi, da soli, a chiedere che il Comune si costituisse parte civile nel processo, anche qui nulla si è mosso.

Ecco, oggi si è sentita molto l'assenza delle Istituzioni, e in particolare del Comune di Cantù e di Regione Lombardia, che avrebbero dovuto costituirsi parte civile nel processo!

Ora, dopo la sentenza odierna, la comunità canturina deve trovare il coraggio di superare questa onta, lottando per far prevalere la legalità nel territorio. E poi scegliendo amministratori pubblici disposti a metterci la faccia nella lotta contro la 'ndrangheta, piuttosto che negarne o sminuirne la presenza, come purtroppo alcuni hanno fatto in passato.

Le mafie vanno sconfitte con la denuncia e la partecipazione civica, come in più occasioni ci hanno ricordato i magistrati impegnati sul campo, a partire dalla dottoressa Alessandra Dolci, responsabile della DDA di Milano, fino al dottor Nicola Piacente, a capo della Procura di Como. Concetto ribadito con enfasi anche dal professor Nando Dalla Chiesa, che è stato nostro ospite a Mariano Comense lo scorso lunedì, in una sala piena con più di 300 persone vogliose di schierarsi dalla parte della legalità.

giovedì 18 aprile 2019

Una biciclettata per festeggiare l'unione del Parco del Grugnotorto Villoresi con il Parco Brianza Centrale


Domenica 19 Maggio 2019 (nuova data) si terrà la biciclettata per festeggiare l'unione del Parco del Grugnotorto Villoresi con il Parco Brianza Centrale.

Il punto di ritrovo dell'anello principale sarà a Seregno alle 9:30 al Parco 2 giugno - la Porada.
Ci saranno altri 2 punti di partenza, da Nova Milanese alle 9:00 dal piazzale del comune (Piazza Gio.I.A.)  e da Desio alle 10:00  dal piazzale della Stazione.

Cliccando qui potete trovare il percorso della biciclettata.

Invitiamo tutti i frequentatori di questo blog a divulgare e a partecipare alla biciclettata e agli eventi organizzati per presentare questa nuova realtà ai cittadini dei comuni consorziati.

Prenotatevi per i laboratori e per la biciclettata a: info@unacasasullalbero.net


Nati in momenti diversi i due PLIS Grugnotorto Villoresi e Brianza Centrale, hanno salvaguardato i pochi spazi aperti rimasti tra Nord Milano e Brianza centrale. Non solo, nel corso degli anni hanno iniziato una faticosa riqualificazione ecologica e paesistica di questi spazi.

Sono nati boschi, filari, percorsi ciclabili, canali, parchi pubblici, connessioni ecologiche.
Sono stati rimossi usi impropri, hanno avuto sostegno attività di educazione ambientale.

Ora le due esperienze si mettono insieme per partecipare con sempre più forza a bandi europei, nazionali, regionali, per realizzare interventi pubblici più integrati e per incentivare lo sviluppo di attività agro-forestali sempre più ecologicamente virtuose.

Post aggiornato il 25 aprile 2019

I colori dell'orto: workshop di acquarello naturalistico al parco del Grugnotorto


Bovisio Masciago: mostra "La scelta della Divisione Acqui"


Cava dismessa di Cesana Brianza: il Sindaco non risponde, il WWF Lecco bussa ancora


a cura del WWF di Lecco

Abbiamo cominciato a novembre 2018, segnalando la situazione dell’Alpetto in Comune di Cesana Brianza, all’interno di un’area industriale di cava dismessa, con tanto di ricca documentazione fotografica fatta pervenire al Sindaco, evidenziando lo stato di degrado dei manufatti in eternit presenti. Il deterioramento e la frammentazione delle coperture comportano ovviamente una polverizzazione delle fibre di amianto, con conseguente incremento delle difficoltà di messa in sicurezza e di pericolosità per l’ambiente e la salute dei residenti nelle aree abitate limitrofe all’area.

Per altro un’analoga segnalazione era già stata fatta nel 2015, da parte del “Coordinamento Cornizzolo”: l’allora vicesindaco rispondeva che “la scadenza più imminente per la bonifica dell’eternit è il 2016: per quella data, crediamo che anche la multinazionale Holcim sarà tenuta a intervenire”, ma visto che dal 2016 nulla si era mosso abbiamo chiesto chiarimenti.

Da novembre 2018 nessun riscontro, per cui un paio di settimane fa abbiamo sollecitato una risposta al Sindaco. La risposta ufficiale è stata del tutto evasiva e insufficiente: “…questa Amministrazione è tempestivamente intervenuta ed attualmente sono in corso dei procedimenti inerenti la problematica in oggetto…”. “Tempestivamente intervenuta”? Quando era stato affermato dall’Amministrazione che entro il 2016 Holcim avrebbe provveduto? E siamo nel 2019! E quali sarebbero i “procedimenti inerenti la problematica”? Ci piacerebbe saperlo.

Abbiamo quindi inviato un’altra PEC al Sindaco e per conoscenza ai Responsabili per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza (RPCT) di ARPA, ATS Brianza e Provincia di Lecco, ricordando che la legislazione vigente (D.lgs. 195/05 e L. 241/90) prevede esplicitamente “il diritto di prendere visione degli atti del procedimento” per ragioni di tutela ambientale e che WWF Lecco, individuata come “Associazione perseguente finalità ambientale” e come “portatore di interessi diffusi”, ha tutto il diritto di richiedere e ricevere copia di questi non meglio specificati procedimenti.

L’Associazione e i cittadini aspettano, visto che nulla si muove per il ripristino ambientale e la tutela della salute, di conoscerne quanto meno le motivazioni di questa inerzia.

martedì 16 aprile 2019

Circolo Ambiente: "L'informazione e la sensibilizzazione sono essenziali per contrastare le mafie in Lombardia"

Grande interesse ha riscosso la serata su "Le mafie in Lombardia" organizzata dal Circolo Ambiente "Ilaria Alpi", col patrocinio dei Comuni di Mariano C.se, Arosio, Carugo, Inverigo e Lurago d'Erba.


Lunedì 15 aprile 2019 una sala gremita con circa 300 persone (alcuni sono purtroppo dovuti rimanere fuori per mancanza di spazio) ha seguito con grande attenzione e interesse gli interventi del prof. Nando dalla Chiesa, uno dei massimi esperti di mafie a livello nazionale e internazionale, e di Monica Forte, presidente della Commissione Regionale Antimafia.


A condurre l'incontro Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente "Ilaria Alpi", ed Ester Castano, giornalista di LaPresse.

Al dibattito è intervenuto anche il Procuratore Capo di Como, dott. Nicola Piacente.

Durante l'incontro sono stati affrontati i temi relativi alla presenza delle mafie, e in particolare della 'ndrangheta, anche nel territorio della provincia di Como. Non sono infatti mancati i numerosi riferimenti al processo, in corso presso il Tribunale di Como, sul controllo "mafioso" della piazza di Cantù, così come agli incendi presso la discarica di Mariano Comense.


Grande soddisfazione per l'esito della serata da parte del Circolo Ambiente "Ilaria Alpi", che intende senza dubbio proseguire con le attività di contrasto alle mafie ed ecomafie, attraverso percorsi di informazione e sensibilizzazione rivolti alla cittadinanza, come le rassegne realizzate in collaborazione con i Comuni e le Biblioteche del territorio.

domenica 14 aprile 2019

Progetto BarroBugBox: una nuova importante partnership per WWF Lecco


I​l Progetto BarroBugBox è una delle più importanti iniziative scientifiche portate avanti dall’Associazione WWF Lecco. Si tratta di un’attività, localizzata all’interno del Parco Regionale del Monte Barro, che si concentra in particolare sulla tutela delle cosiddette “api selvatiche” (Imenotteri Apoidei diversi da Apis mellifera, la ben nota “ape domestica”) per contribuire allo studio e alla salvaguardia di questi insetti e del loro habitat naturale.

Le api selvatiche non producono miele, non sono per nulla aggressive, e ricoprono un ruolo fondamentale nell’impollinazione di molte specie vegetali con un ruolo fondamentale per l'intero ecosistema. Anche le api selvatiche, come le api domestiche, sono spesso minacciate dalla perdita e dalla frammentazione degli habitat. Questi insetti, minacciati da pesticidi, inquinamento, pratiche agricole aggressive, sono un esempio di come in natura tutto sia connesso. Le api in primis consentono la riproduzione di molte piante che nutrono altri organismi, dando equilibrio alla catena alimentare.

Il Progetto BarroBugBox prevede la realizzazione il posizionamento nel territorio del Parco di numerose strutture artificiali per la nidificazione di “api selvatiche solitarie”: bugbox, bugtube e beehive… strutture diverse, sottoposte a controlli periodici per monitorare le colonizzazioni, che risultano utili per motivi di studio e rappresentano inoltre efficaci strumenti per la divulgazione dell’importanza della tutela della biodiversità.

Il progetto, avviato dal WWF lecchese nel 2013, si avvale della collaborazione di Parco Regionale Monte Barro e Apilombardia (Associazione Regionale Produttori Apistici) e ha ottenuto il Patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Lecco, ERSAF Lombardia e CCIAA Lecco.

L’attività di manutenzione ordinaria delle strutture destinate ad ospitare le api selvatiche e l’attività scientifica di monitoraggio sono interamente in carico ai volontari dell’Associazione WWF Lecco. Ci sono però dei costi vivi da sostenere, quali ad esempio l’acquisto dei materiali per il posizionamento e la manutenzione delle bugbox, i costi delle analisi dei pollini raccolti, affidate ovviamente a laboratori indipendenti… Per contribuire alla copertura di questi costi, WWF Lecco potrà contare per il biennio 2019/2020 su una nuova preziosa partnership  con “Cooperativa La Popolare – CONAD”.


La Cooperativa di Consumo La Popolare è un marchio storico del territorio lecchese, che festeggia quest’anno il proprio centenario di attività e che ha recentemente affiancato un altro grande marchio della distribuzione italiana: CONAD. Dalla disponibilità di Mario Camicia, Direttore della Cooperativa La Popolare, e di Nicola Rotasperti, membro del CDA di CONAD Centro Nord, è nata l’idea di sostenere il Progetto BarroBugBox del WWF Lecco.

«Ho conosciuto i rappresentanti di Cooperativa La Popolare e CONAD in occasione di un evento realizzato presso la Scuola De Amicis di Lecco - dichiara Lello Bonelli, Presidente del WWF Lecco - A livello nazionale WWF e CONAD sono già partner nell’ambito del progetto ‘Scrittori di Classe’, una competizione letteraria riservata ai ragazzi tra i 6 e i 14 anni, che ha portato alla realizzazione di otto libri sui temi della sostenibilità ambientale, già in distribuzione nei punti vendita Conad. Inoltre WWF Italia e Conad hanno poi scelto di unire le forze in difesa delle api, realizzando delle aree "amiche delle api" all'interno di Oasi del WWF, il sistema di aree protette creato e gestito dall'Organizzazione ambientalista in Italia. In quest’ambito ho colto subito la disponibilità del Dott. Rotasperti di CONAD per realizzare qualcosa anche sul nostro territorio, anche per festeggiare il centenario della Cooperativa La Popolare, realtà tutta lecchese… L’idea del Progetto BarroBugBox si sposava perfettamente, a livello locale, con la collaborazione già in atto tra WWF e CONAD a livello nazionale ed è quindi stato ‘naturale’ dare via alla partnership.».

Proprio in questi giorni sono in corso le attività di manutenzione primaverile delle casette per le api sul Monte Barro, pronte ad accogliere nuovi ospiti. Nell’occasione sono state anche realizzate le nuove targhette di posizionamento, che testimoniano la collaborazione con il nuovo sponsor del Progetto. Sul sito WWF Lecco, sempre aggiornatissimo, è presente una pagina dedicata al Progetto, con approfondimenti e immagini.

«Cooperativa La Popolare – CONAD entra a far parte  a pieno titolo degli “Amici del WWF Lecco” - conclude Bonelli - aziende, attività commerciali, professionisti… a cui è riservata una pagina del nostro sito web. Realtà vicine allo spirito del WWF, che con i loro contributi e le donazioni ci permettono di sostenere le iniziative e i progetti dell'Associazione, per la tutela dell’ambiente e della biodiversità.»

Leonardo da Vinci e Benedetto da Briosco: il Cenacolo e la storia inedita di un sodalizio

Martedì 16 Aprile 2019 ore 21,00
Sala Polifunzionale c/o Centro Anziani
via Pasino, 26 Briosco

Una serata di curiosità, approfondimento e novità con:
Claudio Fociani, restauratore
Antonio Viganò, ricercatore storico

Seguirà la vernice della mostra "I disegni di Leonardo" a cura di Giuseppe Grammatica
aperta fino al 12 maggio 2019


A cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci (1452-1519), l'Amministrazione Comunale di Briosco offre ai suoi concittadini una proposta culturale che si unisce alle migliaia e migliaia di iniziative di ogni genere e grado, promosse in Italia e in tutto il mondo per celebrare forse il più grande artista di sempre.

Non potendo per ovvi motivi pensare ad eventi mirabolanti, il taglio scelto è stato quello di rendere noto e valorizzare riverberi leonardeschi presenti nella nostra comunità, in modo tale però che fossero comunque garantiti il livello e l'originalità dei contenuti.

Il Cenacolo - capolavoro realizzato a Milano da Leonardo nel convento di Santa Maria delle Grazie con una tecnica innovativa, sperimentale e di fatto estremamente deteriorabile, perché non a fresco, bensì a tempera - è giunto sino ai nostri giorni in uno stato alterato da molteplici e a volte incauti interventi di consolidamento del colore che solo un recente radicale restauro (1977-1999) ha cercato di rimuovere per recuperare quanto più possibile il dipinto originale.

Eccezionale sotto molti aspetti - la durata più che ventennale, l'universale clamore mediatico suscitato, lo sforzo economico e scientico messo in campo - il restauro è legato al nome della sua responsabile Pinin Brambilla Barcilon. Pochi però sanno che, nei primi anni dei lavori, sui ponteggi a anno della Brambilla, quale suo collaboratore, c'era Claudio Fociani, restauratore di chiarissima fama e cittadino brioschese. A lui, il 16 aprile, il compito di farci partecipi delle problematiche, delle responsabilità, delle emozioni, dei retroscena, delle curiosità, delle soddisfazioni vissute in un'esperienza di tale portata.

Benedetto da Briosco, chi era costui? Nel 1964 gli è stata intitolata la locale Scuola Media di Briosco allora appena istituita, ma pure fra i brioschesi la sua figura risulta troppo vaga, quando non del tutto ignota ai più. In maniera ingiusta però, perché Benedetto è stato uno dei principali scultori del Rinascimento lombardo, anche se dobbiamo registrare come negli ultimi tempi, dopo lunghi secoli di oblio, almeno fra i cultori d'arte il suo nome cominci finalmente a ritrovare la considerazione che merita.

Grazie a studi serrati, il catalogo dei suoi lavori si accresce in continuazione, con opere documentate o solo attribuite, ma sempre di elevata qualità. Vissuto fra la fine del Quattrocento e i primi decenni del Cinquecento, fu dunque contemporaneo di Leonardo che senz'altro conobbe e frequentò, forse proprio a Santa Maria delle Grazie, dove pare che nella lunetta del portale della facciata da lui scolpito ci fosse inizialmente un affresco leonardesco, poi irreparabilmente deteriorato e sostituito nel 1700 con quello oggi visibile di Michelangelo Bellotti.

Di certo è a lui che Leonardo si riferisce, in un manoscritto conservato a Parigi, con l'espressione "Compare mio maestro Benedetto scultore", che denota familiarità e amicizia fra i due artisti. Attivo inizialmente a Milano, poi alla Certosa di Pavia, a Cremona e a Saluzzo, nel percorso stilistico di Benedetto si possono cogliere influssi leonardeschi che Antonio Viganò, suo attento studioso, cercherà stasera di evidenziare.

I DISEGNI DI LEONARDO
Sparso in collezioni pubbliche e private in Italia (Milano, Firenze, Venezia, Torino), nel resto d'Europa (Parigi, Londra, Madrid, Vienna) e negli Stati Uniti, l'immenso corpus grafico di Leonardo documenta l'incessante tensione intellettiva e morale che animava il genio vinciano. La mostra, a cura di Giuseppe Grammatica, presenta una ristretta scelta di riproduzioni di disegni leonardeschi, raggruppati in base alle seguenti tematiche: Leonardo fiorentino, Leonardo a Milano, Volti e caricature, Studi di anatomia, Armi e invenzioni.

Cesana Brianza: il WWF segnala il degrado ed il comune rimane senza parole


Lo scorso mese di novembre il WWF Lecco scriveva al Comune di Cesana Brianza per segnalare la criticità ambientale derivante dalle grandi quantità di amianto presente all’interno di  un’area industriale di cava dismessa in località Alpetto (leggi qui).


Non avendo, ad oggi, ricevuto alcuna risposta, Antonello Bonelli, presidente del WWF Lecco, ha inviato un sollecito all'Amministrazione comunale riservandosi l’opportunità di adire alle Autorità competenti per la  tutela della salute e dell’ambiente.

sabato 13 aprile 2019

Da Camilla a Greta: l'onda verde è iniziata, facciamo in modo che arrivi anche in Italia


Riceviamo e pubblichiamo
 
di Enrico Fedrighini

Camilla, la più grande delle mie figlie, compie gli anni il 19 dicembre.
Il 19 dicembre 2006, quel birbante del padre (che poi sarei io) non rientra a casa. Manca da due giorni. E’ ora di cena: Camilla compie nove anni, è pronta la torta con le candeline, il regalo; sua sorellina Carlotta (4 anni) le ha preparato un meraviglioso scarabocchio con tanto di firma autentica. Ma il papà non rientra a casa. Che succede? “Papà sta occupando la sala del Consiglio comunale”  , spiega mamma Gabriella “perché lo smog fa male ai polmoni dei bambini, e nessuno fa nulla. Tante chiacchiere, ma nessuno fa nulla. Ha deciso di rimanere lì, giorno e notte, finchè non verranno decise misure concrete per migliorare le cose”. Camilla, bimba saggia, si incavola come una belva e ha pienamente ragione, dal suo punto di vista. “Se nessuno fa nulla, perché io devo rinunciare al mio papà la sera del mio compleanno?”.

Giangiacomo Schiavi mi dedica un pezzo sul Corriere  grazie al vostro sostegno e alle vostre mail (molti di voi mi seguono da tanti anni); aumenta la pressione sul Comune. Dopo pochi giorni, la sindaca Letizia Moratti annuncia che Milano rompe l’inerzia delle precedenti amministrazioni, avviando un piano di misure antismog senza precedenti in Italia: Ecopass (futura Area C), Bikemi, nuove Isole Ambientali (le future Zone 30), limitazioni al traffico in ingresso (futura Area B), nuove linee metropolitane (M5 e M4). Da quel momento, Milano inizia a diventare un punto di riferimento delle politiche di riduzione delle emissioni inquinanti non solo in Italia, ma nel mondo.
Nessun miracolo, la strada da fare è ancora lunga. Ma la cosa fondamentale era stata ottenuta: rompere l’inerzia. Cominciare ad agire. Per cambiare le cose.

Questo ricordo, misto al senso di colpa per un compleanno non adeguatamente festeggiato, è riemerso limpidamente lo scorso anno quando, il 1 settembre 2018, un insegnante scandinavo mi ha inviato la foto di una sua alunna: una ragazzina svedese, con le trecce, seduta davanti al Parlamento di Stoccolma. “Si porta i compiti nello zaino e li svolge regolarmente” mi scrive “legge, scrive, distribuisce volantini. Non va a scuola, sta protestando perché nessuno fa nulla per ridurre le emissioni inquinanti che modificano il clima, dice che gli adulti stanno sputando sul suo futuro. Se i politici non fanno niente, dice, è mia responsabilità morale fare qualcosa. Ah, dimenticavo: si chiama Greta”.

Greta contro l’inerzia del mondo verso la crisi ambientale. Pochi giorni dopo, il 6 settembre 2018, decido di pubblicare su Facebook la foto di Greta (allora ignota al mondo) e della sua protesta. Inizia il "tam tam" via web; nascono i presìdi del venerdì in piazza Scala; il nome di Greta corre sui social portando un numero crescente di persone, a Milano e in tutto il pianeta, a mobilitarsi per porre le stesse domande a cui Greta pretende adeguate risposte.

E arriviamo al 15 marzo 2019, alla meravigliosa manifestazione mondiale dove migliaia di giovani chiedono, anzi pretendono di dare un futuro verde al pianeta, rompendo l’inerzia della politica. A Milano si registra la maggiore partecipazione rispetto a ogni altra città in Italia e nel mondo: oltre 100.000 studenti provenienti da ogni parte riempiono strade e piazze come non accadeva da molto tempo.


Non penso sia un caso. Milano si trova al centro di quella brutta macchia grigia fotografata dal satellite: ma mentre la Regione Lombardia distrugge quel che rimane del servizio ferroviario regionale (pensando solo a costruire nuove autostrade, cioè nuove emissioni inquinanti), a Milano c’è un’amministrazione e una cittadinanza attiva che si impegnano per cambiare le cose, per ridurre l’inquinamento, per invertire la tendenza che ha portato il pianeta alla crisi climatica. E’ questo ciò che chiedono milioni di cittadini, insieme a Greta.

Adesso bisogna andare avanti. Per costruire un’Europa verde. Per un futuro possibile per tutti. L'onda verde è iniziata, facciamo in modo che arrivi anche in Italia.

A presto, fatevi sentire!

lunedì 8 aprile 2019

Le donne della Biscia

Venerdì 12 Aprile 2019 - ore 21,00

Villa Cenacolo - Piazza S. Vito, 33
Lentate sul Seveso (MB)

Le donne della Biscia
Mogli, madri, figlie, sovrane: l’epopea della famiglia Visconti attraverso otto ritratti femminili, tra storia e leggenda

Conferenza del giornalista e scrittore milanese Luigi Barnaba Frigoli, autore dei fortunati romanzi di ambientazione viscontea "La Vipera e il Diavolo" e "Maledetta serpe", Meravigli edizioni

Un viaggio a ritroso nel tempo, alla scoperta delle storie – appassionanti, tragiche, emblematiche – di otto protagoniste della dinastia che regnò su Milano e la Lombardia tra Tre-Quattrocento.

Con proiezione di immagini e reading

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Info: tel. (Ass. Amici dell’Arte) - 366 45 11 175

domenica 7 aprile 2019

I parchi si uniscono: nasce il nuovo Plis "GruBria"

La riunione con le associazioni a Nova Milanese introdotta da Arturo Lanzani, Presidente del Plis Grugnotorto Villoresi
Giovedì 4 aprile 2019 a Nova Milanese, presso la Sede del Parco del Grugnotorto Villoresi, ha avuto luogo una riunione tra gli organismi dirigenti del Plis e le associazioni ambientaliste del territorio.
Vista l'ormai prossima fusione con il Parco della Brianza Centrale, erano presenti anche le associazioni seregnesi che hanno sostenuto l'unificazione: il Comitato per l'ampliamento del Parco Brianza Centrale, Legambiente Seregno e il gruppo seregnese del WWF Insubria.

La bozza del volantino per i festeggiamenti per il nuovo parco
Argomento clou della serata sono state le iniziative per festeggiare il nuovo parco che dovrebbero svolgersi nel prossimo mese di maggio nei comuni di Nova Milanese (conferenza stampa di presentazione del nuovo parco), Cinisello Balsamo (camminata nel parco), Lissone (laboratori per bimbi dai 5 ai 10 anni) e Seregno (biciclettata e laboratorio per bimbi dai 5 ai 10 anni).

L'estensione del nuovo parco
Già dal 2012 il Plis della Brianza Centrale, il Plis del Grugnotorto Villoresi e il Comune di Desio (entrato successivamente nel Plis Grugnotorto Villoresi) avevano sottoscritto un Protocollo d’Intesa che, muovendo dalla constatazione dell’esistenza di comuni caratteristiche ambientali degli spazi aperti tutelati in questa zona (che è tra le più urbanizzate d’Italia), ma anche di comuni minacce che insistono sulle loro aree (ulteriore urbanizzazione e usi impropri), prefigurava una sempre più stretta collaborazione tra i due enti, fondata sulla convinzione della necessità di lavorare insieme per proseguire, su un territorio più ampio, gli interventi di rimboschimento e agroforestali, di supporto ad un’agricoltura ecologicamente e socialmente sostenibile e sempre più multifunzionale, di promozione, realizzazione e gestione di percorsi di mobilità lenta e di spazi verdi collettivi per la popolazione residente.

Dal Ticino all'Adda attraverso il Canale Villoresi
Il percorso, dopo un periodo di stasi, ha avuto una accelerazione nel 2018, quando il Comune di Seregno (con deliberazione del Commissario straordinario n.24 del 17/02/2018) e il Plis Grugnotorto Villoresi (con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n.12 del 27/03/2018) hanno  approvato l’avvio del processo di fusione dei due parchi nel nuovo Parco Locale di Interesse Sovracomunale Grugnotorto Villoresi e Brianza Centrale (GruBria).

Al Plis del Grugnotorto Villoresi partecipano attualmente 9 comuni e precisamente Bovisio Masciago, Cinisello Balsamo, Cusano Milanino, Desio, Lissone, Muggiò, Nova Milanese, Paderno Dugnano e Varedo. Il Plis della Brianza Centrale insiste sul comune di Seregno.

Dei dieci comuni interessati quelli aderenti al Consorzio del Plis Grugnotorto - Villoresi hanno già deliberato in merito; manca invece la deliberazione del Consiglio Comunale di Seregno che, salvo sorprese, dovrebbe avvenire entro la fine di questo mese.

Il Canale Villoresi ed il Parco Boscherona (Foto tratta dal sito del Plis Grugnotorto Villoresi)

Osserviamo il cielo con Legambiente Seregno


EVENTO ANNULLATO A CAUSA DEL MALTEMPO

Il WWF Lecco è tra le sezioni più attive a livello nazionale

Nella foto un gruppo di attivisti WWF Lecco
Si è svolta giovedì 4 aprile presso l’Hotel “Le Torrette” di Pescate l’Assemblea dei Soci dell’Associazione WWF Lecco.

Dopo la relazione del Presidente Lello Bonelli che ha elencato le numerose iniziative messe in campo nel corso dell’ultimo anno e stato presentato il programma attività 2019 che si è già aperto con due importanti eventi: la serata di presentazione del libro “I figli del bosco” organizzata a marzo con il CAI Lecco e il corso di birdwatching “Ali intorno a noi” in corso di svolgimento, sempre a Lecco, realizzato in collaborazione con CROS Varenna.

“La collaborazione con le realtà associative del territorio è sempre più caratterizzante nelle attività del WWF lecchese” -spiega il Presidente Bonelli- “oltre al CROS Varenna e al CAI Lecco, recenti iniziative sono state portate avanti in collaborazione con Parco Monte Barro, Parco della Grigna Settentrionale, con gli istituti scolastici De Amicis e IMA Lecco, con la ReteGasAcliLecco, con il Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero… sono occasioni importanti per avvicinare realtà e sensibilità diverse e accomunarle sui temi della tutela ambientale”.

Dopo l’approvazione della relazione, del bilancio consuntivo e del preventivo 2019, l’Assemblea ha proceduto al rinnovo del Consiglio Direttivo per il biennio 2019/2020, riconfermando Lello Bonelli alla carica di Presidente, la giovane Benedetta Barzaghi alla carica di vicepresidente, Stefania Berna, Jessica Bellingardi e Antonio Rigamonti Consiglieri.

“Lecco è tra le sezioni WWF più attive a livello nazionale” -dichiara il riconfermato Presidente Bonelli- “siamo lanciatissimi con nuovi progetti scientifici e monitoraggi faunistici, con interventi nelle scuole, con l’organizzazione di serate e eventi su temi ambientali, con denunce e segnalazioni per episodi di inquinamento di diversa tipologia, con una particolare attenzione al nostro territorio ma senza dimenticare di essere rappresentanza della più grande associazione ambientalista del pianeta. E quindi di continuare a lavorare sulla provincia lecchese ma con una visione allargata ai cambiamenti climatici, al consumo di suolo, alla tutela della biodiversità, per un futuro in cui l’uomo possa vivere in armonia con la natura. In questo impegno, oltre alla collaborazione determinante dei volontari, ci sono di grandissimo aiuto gli ‘Amici del WWF Lecco’, aziende, attività commerciali, professionisti… realtà vicine allo spirito del WWF, che con i loro contributi e le donazioni ci permettono di sostenere le iniziative e i progetti dell'Associazione”.

La relazione completa delle attività 2018 è disponibile sul sito WWF Lecco nell’area Multimedia-Documenti, insieme a tante informazioni sui Progetti e le attività dell’Associazione.

sabato 6 aprile 2019

Le mafie in Lombardia. Come combattere la presenza mafiosa nel nostro territorio


Lunedì 15 aprile 2019 l’incontro pubblico, organizzato dal Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”, sulla presenza mafiosa nel nostro territorio.

Si parlerà anche degli incendi nella discarica di Mariano Comense e del controllo “mafioso” della piazza centrale di Cantù, nel corso dell'incontro dal titolo “Le mafie in Lombardia” che si terrà la sera di lunedì 15 aprile a Mariano Comense. Ad organizzare il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”, col patrocinio dei Comuni di Mariano C.se, Arosio, Carugo, Inverigo e Lurago d'Erba, ovvero la stessa compagine che da alcuni anni organizza le rassegne sulle mafie dal titolo “5 colpi alla ‘ndrangheta”.

Protagonista dell’incontro del 15 aprile sarà un relatore d’eccezione: il prof. Nando dalla Chiesa, uno dei massimi esperti di criminalità organizzata, a livello nazionale e internazionale.

Parteciperà all’evento anche Monica Forte, presidente della Commissione Regionale Antimafia.
“Come combattere la presenza mafiosa nel nostro territorio” è il sottotitolo che gli organizzatori hanno voluto dare alla serata, sottolineando così l’intento di mobilitare i cittadini del territorio ad azioni concrete per contrastare la criminalità organizzata, purtroppo presente da decenni anche nel territorio marianese e canturino.

Nando dalla Chiesa è professore di Sociologia della criminalità organizzata presso la facoltà di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Milano, di cui dirige anche l’Osservatorio sulla criminalità organizzata; parlamentare per tre legislature, ha scritto numerosi libri di analisi e denuncia del fenomeno mafioso.

Monica Forte è presidente Commissione speciale Antimafia, anticorruzione, trasparenza e legalità, istituita in seno al Consiglio Regionale.

A moderare l'incontro Ester Castano, giornalista de La Presse.

Le finalità dell’incontro del 15 aprile sono così espresse da Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”: “L'incontro servirà ad affrontare il tema della presenza mafiosa in Lombardia, con un focus particolare sul nostro territorio. Infatti nel corso della serata si parlerà anche degli incendi verificatisi presso la discarica di Mariano Comense (l’ultimo, molto esteso, dello scorso 25 marzo), oltre che dei fatti di Cantù, per i quali è in corso il processo presso il Tribunale di Como, la cui sentenza è attesa proprio per il giorno successivo all’incontro, ovvero il 16 aprile”.

L’incontro del 15 aprile si terrà alle ore 20,45 presso la Sala “San Carlo” di via E. D’Adda, 17 - Mariano Comense.

Concludono gli organizzatori: “Invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare alla serata del 15 aprile: infatti l’obiettivo che ci proponiamo è quello di approfondire la conoscenza del fenomeno mafioso in Lombardia, ma soprattutto trovare soluzioni per contrastare la presenza della criminalità organizzata nel nostro territorio”.

Altre informazioni sul sito www.circoloambiente.org

Rete seregnese delle associazioni: "Le mafie sul territorio seregnese sono presenti e confermate da diverse operazioni"


Comunicato stampa del Collettivo "Rete seregnese delle associazioni - Legalità, giustizia sociale e tutela dei diritti"

Recentemente è stata ricordata in Consiglio Comunale, come pubblicato un anno fa (23 maggio 2018) sulla Gazzetta Ufficiale, la conclusione del procedimento che avrebbe dovuto accertare una correlazione diretta tra le mafie e la macchina comunale.

Archiviazione nota e scontata, perché in caso contrario non ci sarebbero state elezioni, ma un commissariamento straordinario della durata prorogabile fino a 2 anni; inoltre riteniamo che la conclusione non abbia giovato né leso nessuna delle formazioni politiche in corsa, perché se fosse stato altrimenti poco ci avrebbero messo i partiti politici a mettere la notizia a conoscenza dei candidati, rendendola argomento di campagna elettorale (ricordiamo che si è votato a giugno, su due turni).

Quanto preme al Collettivo della "Rete seregnese delle associazioni - Legalità, giustizia sociale e tutela dei diritti" è ricordare che le mafie sul territorio seregnese sono presenti e confermate da diverse operazioni:
  • 2006 operazione Sunrise (scoperta di un deposito d'armi);
  • 2008 operazione Star Wars (scoperta di una discarica abusiva, anche se di dimensioni minori rispetto a quanto scoperto a Desio);
  • 2010 operazione Infinito (scoperta di una 'locale' di ndrangheta su Seregno, oltre ad alcune attività legate alla 'locale' di Desio);
  • 2012 operazione Ulisse (chiarimenti sulle attività della 'locale' di Seregno e delucidazioni su fatti avvenuti negli anni '90)
Non entriamo nel merito delle operazioni e delle vicende avvenute fra il 2013 e il 2017, in quanto i relativi processi sono ancora in corso.

E' invece confermata l'esistenza di 46 beni confiscati, segno di una presenza consistente della criminalità organizzata in termini di patrimonio.

E' per questo importante non minimizzare il problema in quanto, a fronte dei dati emersi, è evidente il rischio potenziale di condizionamento dell'attività politica sul territorio.

Annullata la Festa del Parco delle Groane e della Brughiera


AGGIORNAMENTO 11/04/2019
Purtroppo ci troviamo ancora a comunicarvi l'annullamento dell'iniziativa di domenica alla Cascina Mordina e l'escursione prevista, a causa delle previsioni di pioggia che danno per questo fine settimana.
Speriamo di poterla riproporre nei prossimi mesi.

COMITATO PARCO REGIONALE GROANE - BRUGHIERA 


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Gli uccelli della Brughiera, sabato 6 aprile ad Alzate Brianza


Dopo il successo della Notte della Civetta dello scorso 2 marzo 2019, il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” torna a proporre una seconda serata con a tema l’avifauna: l’incontro ha per titolo “Gli uccelli della Brughiera” e si terrà sabato 6 aprile alle ore 20,45 presso l’Oratorio di Fabbrica Durini (via Volta). 

Si tratta di un incontro di conoscenza dell’avifauna presente nella nostra zona, attraverso la proiezione di foto, video e documenti.

Il relatore sarà l’esperto Walter Sassi, studioso ed appassionato di avifauna, che presenterà un video fotografico intitolato "Ali sul Zoc", in cui verranno illustrati gli uccelli che vivono stabilmente o temporaneamente nell’area del PLIS "Zoc del Peric" e nei territori adiacenti.

L'elenco delle specie osservate è frutto di un rilevamento ornitologico effettuato dal 2016 al 2018 dallo stesso Sassi, che ha avuto modo di avvistare un centinaio di varietà. 


Solo per citare alcune delle specie nidificanti nell'area del Zoc:
Tuffetto (nella foto sopra), Cannaiola verdognola, Germano reale, Gallinella d'acqua.

Tra le specie svernanti, ossia che si possono osservare durante la stagione invernale:
Migliarino di palude, Passera scopaiola, Cesena, Lucherino, Peppola.


Tra le specie più comuni si osservano:
Merlo, Pettirosso, Scricciolo, Picchio verde (nella foto sopra), Poiana, Sparviere, Taccola e Fringuello.

Durante il periodo migratorio si possono infine osservare:
Tordo bottaccio, Culbianco, Stiaccino, Prispolone, Lui verde e Gruccione.

L’iniziativa del 6 aprile, aperta ad adulti e bambini, ha ottenuto il patrocinio dei Comuni di Alzate Brianza, Lurago d'Erba e Inverigo: i primi due fondatori del PLIS, mentre Inverigo ha già adottato la delibera per annettere al Parco una parte del proprio territorio verde.

Il campo estivo "I guardiani del pianeta" di Legambiente Seregno


mercoledì 3 aprile 2019

Incendio di Mariano Comense: la discarica ha la parola FINE già scritta


Comunicato del Comune di Mariano Comense

Lunedì 25 marzo poco dopo le 13.30 si è sviluppato un incendio presso il sito di Cascina Settuzzi, discarica di proprietà comunale e in gestione alla società Ambiente Futuro srl. Prima delle 14.00 erano già sul posto diverse squadre di Vigili del Fuoco. L’incendio ha interessato la zona sud/sud-ovest e ha riguardato “rifiuti speciali non pericolosi di natura eterogenea”.

Nel pomeriggio sono arrivati sul posto pattuglie della Polizia Locale, i Carabinieri, ambulanze, la Protezione Civile, la Polizia Stradale, i tecnici dell’Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) e della ASST (Azienda Socio Sanitaria Territoriale). Abbiamo consigliato alla cittadinanza di tenere le finestre chiuse e alle associazioni sportive di evitare allenamenti all’aperto nella serata di lunedì, dato il fumo persistente su tutta la città.
Le operazioni di contenimento e di spegnimento dell’incendio sono proseguite senza sosta fino alla giornata di martedì. Le attività della contigua piattaforma ecologica non hanno subìto interruzioni del servizio per i cittadini.

I primi rilievi fatti da Arpa nel pomeriggio di lunedì 25 vengono comunicati nel primo bollettino emesso dall’Agenzia stessa: “Le verifiche speditive, effettuate dai tecnici della squadra emergenze a partire dalle prime fasi dell’intervento, non hanno dato riscontri significativi dal punto di vista ambientale”. I campionamenti successivi provengono dai campionatori ad alto volume, posizionati in maniera fissa in città, per il monitoraggio in continuo degli elementi microinquinanti. Le analisi dei dati provenienti da questi campionamenti sono state rese disponibili da Arpa nella giornata di martedì 2 aprile”.

Riportiamo dalla loro nota: “Le concentrazioni delle diverse diossine (PCDD) e furani (PCDF), rilevate tramite il campionatore posizionato sull’edificio del municipio di Mariano, hanno toccato nelle prime fasi dell’incendio valori di 2.40 pgTEQ/m³ (picogrammi, espressi in termini di tossicità equivalente alla cosiddetta “diossina di Seveso”, per metrocubo), per poi scendere a 0.07 pgTEQ/m³ il giorno successivo e a 0.06 pgTEQ/m³ il terzo giorno. Si nota quindi che, grazie anche all’operato dei Vigili del Fuoco e alle condizioni atmosferiche favorevoli alla dispersione delle sostanze rilasciate dalla combustione, già dal secondo giorno i valori dei contaminanti atmosferici nell’abitato sono rientrati nei livelli normalmente registrati nella zona, nel medesimo periodo dell’anno. È importante ricordare che per i PCDD-DF non è previsto un limite di legge. Infatti, come riportato nelle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: non viene proposta una linea guida per la qualità dell’aria relativamente a diossine e furani, poiché l’esposizione per inalazione diretta costituisce solo una piccola proporzione dell’esposizione totale, generalmente inferiore al 5% di quanto l’uomo assume normalmente ogni giorno attraverso il cibo. Le concentrazioni nell’aria di 0.3 pgTEQ/m³, o più alte, sono indicative di una sorgente locale che necessita di essere individuata e controllata. Tale valore è indicato come riferimento non per gli effetti sanitari diretti da inalazione, ma al fine di evitare la dispersione prolungata di questi inquinanti nell’ambiente e da qui, nel tempo, all’uomo. Gli IPA, altri inquinanti monitorati per tutto il periodo emergenziale, non sono traccianti specifici delle combustioni di un incendio ma sono emessi da diverse sorgenti antropiche. Di conseguenza, le concentrazioni osservate nel centro di Mariano nel corso dell’evento (< 0.27 nanogrammi per metro cubo di benzo[a]pirene il 25 marzo, 0.89 ng/m³ il giorno successivo e 0.54 ng/m³ il terzo giorno) non possono essere attribuite esclusivamente all’incendio e in, in ogni caso, si sono attestate su valori in linea con le rilevazioni medie effettuate nella zona tra la stagione invernale e quella primaverile, come dimostra il confronto tra i valori rilevati dal campionatore e i dati provenienti dalla postazione fissa della rete di rilevamento della qualità dell’aria di Meda”.
A conclusione della sua relazione, Arpa scrive: “Si può affermare che il primo giorno dell’evento l’incendio ha avuto un impatto nel centro abitato di Mariano Comense che, se confrontato con i dati disponibili negli archivi di ARPA Lombardia, è da classificarsi tra quelli di rilevanza contenuta rispetto ad altri eventi che hanno riguardato incendi di rifiuti di varia natura in Regione Lombardia. Già dal secondo giorno, grazie all’operato dei Vigili del Fuoco, l’inquinamento dell’aria nell’abitato di Mariano Comense è rientrato nella normalità della zona e del periodo dell’anno”.

Alla luce di questi risultati attiviamo un confronto con ATS, ente deputato alla salvaguardia della salute pubblica. Quali sono il presente e il futuro della discarica di Cascina Settuzzi? Come noto, siamo nel percorso di chiusura definitiva dell’impianto (impianto aperto e attivo dal 1982). Il conferimento di materiale per la riprofilatura e la copertura – operazioni necessarie per la chiusura – lunedì 25 era al 92% del completamento.

Il percorso comunque non si ferma: la discarica ha la parola FINE già scritta. Dal giorno della chiusura partirà poi il periodo di cosiddetta “post-gestione”, un monitoraggio della durata di 30 anni. Vogliamo qui ringraziare tutti coloro che si sono spesi senza sosta per gestire questa emergenza – sia in loco che sulle strade: Vigili del Fuoco, Polizia Locale, addetti dell’impianto, Carabinieri, Protezione Civile, Polizia Stradale, ambulanze, Arpa, ASST, ufficio Ambiente del Comune, Regione Lombardia e la Provincia di Como.

Incendio discarica di Mariano Comense: pronti i risultati delle indagini ambientali


Fonte: Arpa Lombardia 

​È stata rilasciata ieri, 2 aprile 2019, la relazione sui risultati dei campionamenti effettuati dai tecnici di Arpa Lombardia durante l'incendio divampato lo scorso 25 marzo nella discarica di Mariano Comense.

Si tratta della rappresentazione completa dell'evoluzione dello stato dell'ambiente a seguito dell'evento, dalla quale emerge che l'impatto di questo incendio - se confrontato con altri casi simili avvenuti nel recente passato in Lombardia - può essere classificato tra quelli di rilevanza contenuta.

Le concentrazioni delle diverse diossine (PCDD) e furani (PCDF), rilevate tramite il campionatore posizionato sull'edificio del municipio di Mariano, hanno toccato nelle prime fasi dell'incendio valori di 2.40 pgTEQ/m³ (picogrammi, espressi in termini di tossicità equivalente alla cosiddetta "diossina di Seveso", per metrocubo), per poi scendere a 0.07 pgTEQ/m³ il giorno successivo e a 0.06 pgTEQ/m³ il terzo giorno. Si nota quindi che, grazie anche all'operato dei Vigili del Fuoco e alle condizioni atmosferiche favorevoli alla dispersione delle sostanze rilasciate dalla combustione, già dal secondo giorno i valori dei contaminanti atmosferici nell'abitato sono rientrati nei livelli normalmente registrati nella zona, nel medesimo periodo dell'anno.

È importante ricordare che per i PCDD-DF non è previsto un limite di legge. Infatti, come riportato nelle raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità: non viene proposta una linea guida per la qualità dell'aria relativamente a diossine e furani, poiché l'esposizione per inalazione diretta costituisce solo una piccola proporzione dell'esposizione totale, generalmente inferiore al 5% di quanto l'uomo assume normalmente ogni giorno attraverso il cibo. Le concentrazioni nell'aria di 0.3 pgTEQ/m³, o più alte, sono indicative di una sorgente locale che necessita di essere individuata e controllata. Tale valore è indicato come riferimento non per gli effetti sanitari diretti da inalazione, ma al fine di evitare la dispersione prolungata di questi inquinanti nell'ambiente e da qui, nel tempo, all'uomo.

Gli IPA, altri inquinanti monitorati per tutto il periodo emergenziale, non sono traccianti specifici delle combustioni di un incendio ma sono emessi da diverse sorgenti antropiche. Di conseguenza, le concentrazioni osservate nel centro di Mariano nel corso dell'evento (< 0.27 nanogrammi per metro cubo di benzo[a]pirene il 25 marzo, 0.89 ng/m³ il giorno successivo e 0.54 ng/m³ il terzo giorno) non possono essere attribuite esclusivamente all'incendio e in, in ogni caso, si sono attestate su valori in linea con le rilevazioni medie effettuate nella zona tra la stagione invernale e quella primaverile, come dimostra il confronto tra i valori rilevati dal campionatore e i dati provenienti dalla postazione fissa della rete di rilevamento della qualità dell'aria di Meda.

"Migranti, la sfida dell'incontro" al Museo Vignoli di Seregno


martedì 2 aprile 2019

Festa del Parco Regionale delle Groane e della Brughiera - 2° edizione

AGGIORNAMENTO 11/04/2019
Purtroppo ci troviamo ancora a comunicarvi l'annullamento dell'iniziativa di domenica alla Cascina Mordina e l'escursione prevista, a causa delle previsioni di pioggia che danno per questo fine settimana.
Speriamo di poterla riproporre nei prossimi mesi.
 
di Tiziano Grassi, Presidente del Comitato Parco Regionale delle Groane Brughiera

Domenica 14 aprile 2019 si terrà, presso la Cascina Mordina di Mariano Comense (CO), la seconda edizione della Festa per il Parco Regionale delle Groane e della Brughiera. Sarà una domenica piena di iniziative, laboratori e momenti di approfondimento per festeggiare l'inizio di primavera nel Parco Regionale.

Come Comitato siamo tra i gruppi che hanno collaborato all'organizzazione della giornata al fianco del Comune di Mariano Comense e delle altre associazioni locali.

Seguiremo, con chi vorrà partecipare, l'escursione della mattina in Brughiera per poi aprire nel pomeriggio, negli spazi esterni alla Cascina Mordina, un laboratorio per bambini dei nostri "famosissimi" aquiloni e paracaduti realizzati con materiali di recupero.

Saremo presenti con un nostro gazebo e con materiali vari e cartelloni informativi sul parco e sui "nostri" nuovi obbiettivi che vedono tra le attività principali future, quella di promuovere l'ampliamento del Parco Regionale verso i territori dei Comuni a nord che non hanno aderito al nuovo Parco delle Groane e della Brughiera.

Per chi partecipa la mattina all'escursione, il ritrovo è al parcheggio di via Porta Spinola a Mariano Comense (CO) alle ore 8.45. E' possibile (...e anche più eco-sostenibile...) arrivare con le Ferrovie Nord scendendo alla stazione di Mariano C. consultando l'orario dei treni e il tragitto a piedi per raggiungere il ritrovo. La stazione è a soli 7 minuti a piedi!

L'escursione della mattina in Brughiera sarà un momento importante per i piccoli e grandi partecipanti, e visiteremo luoghi, percorreremo sentieri tra Mariano Comense, Meda, Cabiate e Lentate sul Seveso: i quattro comuni che dal 1984 tutelano le aree a verde prima nel PLIS Brughiera e ora nel Parco Regionale Groane - Brughiera.

A conclusione dell'evento poi ci si sposterà alla Cascina Mordina e ai laghetti dove si concluderà l'escursione intorno alle ore 12.00.
Il rientro a piedi dalla Cascina Mordina al punto di ritrovo della mattina, sarà organizzato in un paio di momenti differenti della giornata a seconda delle esigenze che gli organizzatori raccoglieranno dai partecipanti.

Più "impegnativo" è arrivare invece in auto presso la Cascina Mordina da via Sant'Agostino, in quanto si trova proprio nel cuore della brughiera marianese e quindi bisogna fare attenzione a dove lasciare l'auto lungo le vie strette nelle vicinanze del luogo (per es. lungo la stradina indicata in mappa come "Cascina Cottina").

Ovviamente anche per il pomeriggio in Cascina, consigliamo di arrivare a piedi, con una bella e breve passeggiata, dai vari punti di ingresso al Parco per esempio da Meda in via Varese, da Cabiate in via Monte Grappa seguendo i sentieri segnalati del Parco Brughiera Briantea con destinazione "Laghetti della Mordina" o "Cascina Mordina".

Dopo il momento "ufficiale" del saluto delle Amministrazioni Comunali della Brughiera e dei responsabili del Parco Groane che sarà alle ore 12.00, è possibile prenotare per il pranzo all'aperto nell'aia della Cascina con grigliata organizzata dalla Croce Bianca di Mariano Comense al costo di €. 10,00 a persona.

La prenotazione per la grigliata è meglio farla subito e comunque entro mercoledì 10 aprile 2019 al seguente numero telefonico: Eugenio Secchi - 335 705 9667

Se avete un piatto un bicchiere e posate tipo da campeggio o comunque recuperabili e lavabili, portateli! E' un modo, magari banale, ma semplice per ridurre il carico di rifiuti che produciamo anche in iniziative pubbliche dove si "festeggia" l'ambiente come questa.

Sarà una domenica piena di sorprese, di iniziative organizzate dalle altre associazioni, di laboratori per grandi e piccini e di condivisione di un traguardo che fino all'ultimo non è stato assolutamente scontato!

PARTECIPATE NUMEROSI E VENITE A TROVARE E CONOSCERE LE TANTE ASSOCIAZIONI CHE DA ANNI SONO IMPEGNATE NELLA TUTELA DEI NOSTRI BOSCHI

COMITATO PARCO REGIONALE GROANE - BRUGHIERA
www.comitatoparcobrughiera.it