Agliate 5 gennaio, ore 18,30
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trent'anni di befana, un fiume di lingue diverse
di M. Vergani
La Befana sul Lambro è arrivata alla sua trentesima edizione e nel tempo ha inventato una forma di lavoro collettivo e un linguaggio poetico inediti che attingono alla cultura popolare delle genti del fiume. Un linguaggio artistico corale, composto di tante parole, grida, risate, borbottii, toni, note, idiomi diversi che sono via via sorti dalle acque del fiume che in esse si sono perduti e sono riemersi, fatto di voci inimitabili e insostituibili di tanti uomini differenti per provenienza, cultura, desideri e destini.
Il tema di quest'anno pertanto non può che essere quello dell'incontro tra le lingue e del loro intrecciarsi e darsi respiro e vita a vicenda, nonostante e grazie alle loro irriducibili differenze. Al di là della pacifica idea della lingua madre o delle pura lingua paradisiaca - false garanzie dell'intesa perfetta - c'è un punto nascosto in ogni uomo e in ogni cultura, un tesoro che è quanto ha di più prezioso, incomunicabile e sorgente di ogni desiderio di avvicinarsi, di comprendersi, di diventare amici. Solo grazie a questa resistenza e solo al prezzo di un lavoro duro, al prezzo della fatica e della sopportazione del fraintendimento, forse impareremo a parlare una lingua di accoglienza.
L'arte e la poesia della Befana sul Lambro sono l'esito di un impegno tenace di tendere l'orecchio per mettersi all'ascolto di una voce muta che ha dato il colore all'avventura: la lingua delle sponde, del cielo sopra i riflessi dell'acqua, la lingua della memoria silenziosa di questa terra. Una voce alla quale corrispondere inventando un linguaggio nuovo che nessuno conosceva prima, che nessuno sapeva di poter parlare.
Ma non è questo il linguaggio della cultura popolare, una voce corale, di tutti e nessuno, di ognuno? Ora naturalmente viene da chiedersi che lingua parla la Befana. In effetti si può dire che nessuno l'ha mai sentita parlare. La Befana parlamuta (non correggete!) la stessa lingua delle oche, dei pesci, delle rane, delle sponde, canne, sassi, fiume.
A cura della Commissione Cultura Alternativa e del Comitato per il diritto al Mito/Festa del Bambino.
In collaborazione con: la gente della Valle del Lambro, Casa di Emma, Coop Demetra, Croce Bianca Brianza, Protezione civile Carate/Verano, Besana Secutores Drum&Bugle Corps, i giovani del Bangladesh ospiti a Carate, Legambiente Seregno, Cooperativa Solaris, Fondo solidarietà Hope - Rete Bonvena.
Testo e immagini tratti dal volantino di presentazione dell'evento.
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