mercoledì 27 settembre 2023

Il Monte San Primo a rischio: l'importanza della Valutazione Ambientale Strategica


Il Coordinamento "Salviamo il Monte San Primo" solleva un urgente allarme riguardo al futuro del Monte San Primo, una preziosa area montana situata nel Comune di Bellagio. Questo appello arriva dopo un'attenta analisi del rapporto preliminare e della relazione illustrativa concernenti la prima variante al Piano dei Servizi e al Piano delle Regole del PGT (Piano di Governo del Territorio), attualmente in vigore a Bellagio.

In particolare, il Coordinamento esorta le autorità locali a riconsiderare la questione con urgenza e a implementare la VAS (Valutazione Ambientale Strategica), come richiesto dalla legislazione in vigore.

La scelta di escludere la VAS, come dichiarato dal Comune di Bellagio nella sua relazione, sembra essere motivata dalla volontà di aprire la strada a "adeguamenti funzionali" delle strutture al fine di adattarle alle esigenze di un turismo internazionale, nonché alla possibilità di creare nuovi complessi alberghieri per ampliare l'offerta turistica. Tuttavia, il Coordinamento mette in guardia sulle conseguenze di questa decisione.


La crescita del turismo e l'espansione delle strutture ricettive comportano un aumento del consumo di suolo, dell'afflusso turistico e del traffico automobilistico. Questi impatti possono risultare devastanti per un territorio montano fragile, caratterizzato da complesse peculiarità geologiche e viabilistiche.

Ciò che preoccupa il Coordinamento è che il piano proposto dal Comune di Bellagio sembra mancare di alcune componenti fondamentali. Non è previsto il ripristino e la manutenzione del territorio, né la valutazione degli effetti diretti e indiretti delle azioni di intervento. Non è stata condotta un'analisi sulla sostenibilità ambientale degli interventi né sulla loro viabilità economica a medio e lungo termine. In altre parole, mancano quegli approfondimenti che costituiscono la sostanza della VAS, la quale mira a proteggere l'ambiente e il bene comune.


Un esempio concreto di questa problematica è il progetto di rilancio turistico chiamato "OltreLario," che prevede la costruzione di nuovi impianti di risalita e innevamento artificiale, piste di tubing e parcheggi aggiuntivi sul Monte San Primo. L'esclusione della VAS potrebbe permettere l'attuazione di interventi senza una sufficiente considerazione della sostenibilità economica e ambientale, potenzialmente portando alla degradazione del territorio e allo spreco di fondi pubblici.

È importante ricordare che la procedura della VAS è stata introdotta nell'Unione Europea dalla Convenzione di Aarhus del 2001 e recepita dalla Regione Lombardia nel 2006, con l'obiettivo di proteggere il diritto di ogni persona, nelle generazioni presenti e future, a vivere in un ambiente che garantisca salute e benessere. Inoltre, qualsiasi cittadino ha il diritto di fare ricorso alla Commissione europea se le autorità responsabili non applicano la VAS. In tal caso, ciò potrebbe comportare la perdita dei finanziamenti europei.

Il Coordinamento "Salviamo il Monte San Primo" ringrazia tutti coloro che hanno collaborato a questo sforzo, in particolare l'Arch. Nunzia Rondanini, promotrice dell'iniziativa, l'Arch. Giorgio Majoli, urbanista e volontario del Circolo Legambiente "Alexander Langer" di Monza, e l'Avv. Paola Brambilla Pievani, Coordinatrice del Comitato Giuridico di WWF Italia, per le loro competenti e appassionate considerazioni.

Il documento contenente le osservazioni, i suggerimenti e le proposte relative alla prima variante al Piano dei Servizi e al Piano delle Regole del PGT di Bellagio è disponibile per la consultazione sul sito web del Coordinamento.


Il futuro del Monte San Primo è una questione di grande importanza, che richiede una valutazione approfondita e responsabile degli impatti delle decisioni sul territorio. La VAS rappresenta uno strumento essenziale per garantire la tutela dell'ambiente e il benessere delle generazioni presenti e future. La sua implementazione dovrebbe essere prioritaria per preservare questa preziosa risorsa naturale.

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