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martedì 31 maggio 2011

BiciSì: biciclettata nei quartieri di Lissone

Foto WWF
Domenica 5 giugno 2011:  Partecipa a BICISI', pedalata a sostegno dei referendum del 12/13 giugno.

LIBERA SUI PEDALI LA TUA ENERGIA RINNOVABILE PER DIRE SI' ALL'ACQUA  PUBBLICA ED AL RIFIUTO DELLE CENTRALI NUCLEARI.

Non puoi mancare !

*   RITROVO ORE 16,30 davanti alla biblioteca di Lissone in p.zza IV Novembre
*   Bicliclettata per i quartieri di Lissone
*   Ore 18,30 circa :  Arrivo in Piazza Libertà - Punto  informativo e giochi d'acqua

NB: Ricordati di riempire la tua borraccia con ACQUA PUBBLICA

Diciamo NO all’outlet di Sulbiate, non è necessario sacrificare il territorio per mitigare il passaggio di Pedemontana

Comunicato stampa congiunto di:
- Associazione per i Parchi del Vimercatese
- Coordinamento Insieme In Rete per uno Sviluppo Sostenibile
 
Apprendiamo dalla stampa che l’amministrazione comunale di Sulbiate,  nella persona del sindaco,  sarebbe in procinto di esaminare l’autorizzazione alla costruzione di un nuovo centro outlet su un vasto terreno in località Cà Bianca.
Secondo i dati riportati dalla stampa locale si tratterebbe di una struttura commerciale di ben 40 mila metri quadrati, quattro campi da calcio a 11 all’incirca.
Sempre secondo le anticipazioni di stampa l’intenzione dell’amministrazione sarebbe quella di utilizzare gli oneri di urbanizzazione incassati per pagare l’interramento della  autostrada Pedemontana in prossimità dell’abitato Sulbiatese. 

Le nostre associazioni invitano il sindaco e l’amministrazione comunale di Sulbiate a ripensare in toto la questione per una serie di buoni motivi:

-         La costruzione dell’outlet porterebbe ad un incremento del traffico e dell’inquinamento già oggi poco sostenibili, anche nella Brianza orientale. Si pensi a tal proposito che a poca distanza dal terreno sorgeranno ben presto  i cantieri di Pedemontana, cantieri che porteranno ad un aumento esponenziale del transito di mezzi pesanti a causa dei  lavori per l’autostrada e le opere connesse.

-         Il commercio locale affronta oggi una crisi strutturale molto pesante. L’apertura di nuovi outlet e centri commerciali potrebbe rappresentare il colpo di grazia per tanti piccoli commercianti del comprensorio vimercatese, davvero si vuole questo?  Ricordiamo inoltre che i negozi di vicinato sono fondamentali per il mantenimento di un tessuto urbano vivo e sano, a misura d'uomo.

-         Non crediamo che la realizzazione dell’outlet porti ad un vero incremento dell’occupazione.
In merito citiamo  lo studio della autorevole Associazione Artigiani Piccoli Imprese, CGIA di Mestre del 30 aprile 2009 dal titolo : “i centri commerciali hanno strozzato i piccoli negozi” dove viene esplicitamente dichiarato che : “tra il 2001 e il 2009 ad un aumento di poco più di 21.000 addetti nella grande distribuzione, nelle piccole botteghe commerciali si sono persi quasi 130.000 posti di lavoro. Vale a dire che ad ogni occupato che ha trovato un’occupazione nei centri commerciali, si sono persi 6 posti di lavoro tra i piccoli negozianti”  (fonte CGIA Mestre http://www.cgiamestre.com/portal/articolo.php?id_a=22159 )

-         Infine non bisogna dimenticare che la provincia di Monza Brianza ha un indice di occupazione del suolo altissimo, secondo alcuni avrebbe di recente addirittura superato quello della Provincia di Napoli, divenendo così la provincia più cementificata d'Italia. Le recenti indicazioni della giunta provinciale monzese e del presidente Allevi  vanno nella direzione di porre FINALMENTE uno  stop al consumo di territorio, favorendo l’edificazione SOLO  su aree dismesse e senza consumare altro terreno verde o  agricolo.  La proliferazione di centri commerciali ed outlet  va quindi  contro tutte queste  indicazioni.

-          L’utilità della tratta D di Pedemontana è stata messa più volte in discussione. Di recente anche Legambiente Lombardia ha espresso la convinzione che, visto il flusso atteso di traffico, l’autostrada nel suo tratto da Vimercate ad Osio non presenta i margini di sostenibilità ambientale ed economica ed inoltre andrebbe a danneggiare irreparabilmente un territorio sul quale insistono produzioni agricole di qualità.

Per tutti questi motivi le nostre associazioni invitano il sindaco e  l’amministrazione comunale di Sulbiate non solo ad accantonare l’ipotesi di autorizzazione per l’outlet  ma anche ad unirsi a Noi per richiedere la non realizzazione della tratta D di Pedemontana risolvendo così il problema dell’attraversamento di Sulbiate alla fonte.
Noi crediamo che i cittadini non capirebbero una politica che accetta un insediamento così impattante sul territorio per poi scoprire, alla fine, che l’autostrada  in questo tratto magari non sarà mai realizzata.

domenica 29 maggio 2011

Pedemontana e Plis Brianza Centrale: una strada di troppo


In merito alla realizzazione di una nuova tangenziale all'interno del Parco Brianza Centrale (leggi qui) i circoli del Partito Democratico di Meda e Seregno hanno presentato, nei rispettivi comuni, una  mozione per proporne la modifica.

Ne riportiamo di seguito il testo:

Modifica alle opere di viabilità complementare previste da Pedemontana a confine tra i comuni di Meda e Seveso

"La chiamano città infinita: una rete urbana sempre uguale, tanto fitta che attraversandola non sapresti dire dove finisce un comune e ne inizia un altro; una metropoli dove il patrimonio di uno è la ricchezza di tutti, e dove il problema di uno è un problema per tutti."

Le opere di viabilità complementare di Pedemontana prevedono la realizzazione di un tracciato che interessa i comuni di Seveso, Meda e Seregno, e che è qui sotto rappresentato in rosso:


Il nuovo tratto collega via Vignazzola a Seveso con via Cadore e via Wagner a Seregno, attraversando il parco del Meredo lungo il confine con la città di Meda e scavalcando la ferrovia in elevazione.

Quest'opera è importante per i cittadini dei tre comuni in quanto risolve una parte dei problemi viabilistici dell'area, aggravati dalla costruzione di Pedemontana. Tuttavia la sua realizzazione rappresenta un serio problema, poiché in buona parte la nuova strada è insediata all'interno del parco del Meredo, e ciò comporta:

- nuovo consumo di suolo libero e conseguente riduzione del parco; 
- l'alto rischio di favorire l'espansione del costruito all'interno del parco, in particolare per la
  rotatoria prevista tra Seregno e Meda;      
- un impatto ambientale che peggiora la qualità del contesto.

Per le ragioni di cui sopra riteniamo che l'opera sia accettabile a sola condizione che la sua realizzazione, attraverso la modifica del progetto ed i necessari provvedimenti amministrativi, diventi l'occasione per mettere in sicurezza il margine ovest del parco del Meredo, tutelandolo da ulteriori espansioni del costruito, mitigando e compensando l'impatto ambientale della nuova strada, e garantendo anche ai cittadini di Seveso e di Meda un accesso di qualità al parco, affinché anche loro possano appropriarsene con il giusto utilizzo.

Pertanto il consiglio comunale, chiede che l’ amministrazioni si impegni immediatamente, secondo le modalità necessarie presso le sedi opportune, per:

- modificare il progetto del nuovo tracciato secondo lo schema riportato sotto, rettificando il più possibile il segmento che dal cavalcavia segue il confine tra Seregno e Meda, rimuovendo la rotatoria che insiste su Meda a confine con Seveso e Seregno e raccordando i due segmenti perpendicolari con una semplice curva (rappresentata in giallo);


- integrare il progetto con un percorso ciclo-pedonale lungo il margine est della strada (rappresentato sopra in blu);

- consolidare il margine del parco prolungando il terrapieno necessario per portare la strada alla quota necessaria per scavalcare la ferrovia e prevedendo una fascia boscata di almeno 50 mt ad est della strada stessa; questo al fine di mitigare l'impatto dell'opera sul parco e di prevenire l'espansione del costruito al suo interno in futuro;

- includere gli spazi aperti insistenti su Meda e interessati dal passaggio del nuovo tratto stradale nel Parco della Brianza Centrale (P.l.i.s.), a titolo di compensazione ambientale, anche perché possano servire a realizzare un accesso di qualità al parco, a beneficio dei cittadini di Meda e di Seveso.

-Si chiede infine che tale mozione venga trasmessa immediatamente a Pedemontana e alla Provincia di Monza e Brianza

Commento:

Purtroppo si tratta di un progetto di viabilità secondaria pagato da Pedemontana a cui le amministrazioni comunali interessate hanno già dato il benestare.
A nostro avviso la strada è dannosa in quanto va ad intaccare alcune delle poche aree libere tra Seregno/Meda/Seveso e la sua realizzazione andrebbe contrastata.
Rispetto ai vantaggi che la strada porterebbe, gli unici ad avere (forse) un beneficio sarebbero gli abitanti del Polo di Meda che (forse) vedrebbero il traffico di attraversamento del quartiere diminuire.
Detto tutto questo, considerando che molto probabilmente la strada si farà, speriamo che la mozione proposta serva ad arginare le mire speculative mediante l'inclusione nel Plis Brianza Centrale delle aree rimaste libere nel comune di Meda.


Aggiornamento:
La delibera è stata approvata da C.C. di Seregno all'unanimità (leggi qui).

A Vimercate "Dialogo tra culture - ricercando il bene comune"

Immagine tratta da Limes
A giugno un ciclo di incontri per riflettere sul tema dell’immigrazione "Dialogo tra Culture - ricercando il bene comune“ è il titolo del ciclo di due conferenze promosso dal centro culturale Dimensione Cultura - pensare per agire - di Ronco Briantino, dall’Associazione interculturale Mondo a Colori di Bernareggio, dal Centro Orientamento immigrati di Vimercate e dall'Istituto d'Istruzione Superiore "Virgilio Floriani" con il patrocinio del Comuni di Vimercate, di Bernareggio e di Ronco Briantino.

I rapidi cambiamenti socio-politici, le guerre, le carestie e la disoccupazione muovono migliaia di persone verso altri Stati con la speranza di un futuro migliore.

In due distinte serate, il tema dell'immigrazione verrà affrontato come "un’ultima opportunità per l’Europa di trovare un difficile equilibrio tra il radicamento nella propria identità, la lingua, il modo di pensare e di credere e il rispetto della diversità, per evitare sia il rischio di dare valore assoluto alla propria cultura sia l’impossibilita di giudicare le altre" come afferma il Prof, Del Zanna. Saranno poi messe a confronto diverse politiche migratorie europee, frutto di norme di chiusura o apertura che in entrambi i casi, comunque, progettano una parziale convivenza, ricercano a proprio modo un bene comune.


Una passeggiata lungo il "sentiero della seta" alla scoperta dei tesori del Monte di Brianza

Il Comitato Parco Locale Monte di Brianza, in collaborazione con l’associazione “Chiesa dei santi Filippo e Giacomo” , organizza per domenica 5 giugno 2011 una

VISITA ALLA CHIESA DEI SANTI FILIPPO E GIACOMO di Ello

ovvero una passeggiata, accompagnati dai volontari CAI di Oggiono, alla scoperta dei tesori storici, religiosi ed architettonici del Monte di Brianza. Si percorrerà il “Sentiero della seta” fino a Ello dove una guida illustrerà gli affreschi, la storia e gli aspetti artistici della chiesa.

Il ritrovo sarà per le ore 9.00 presso la chiesa di Dolzago, con rientro previsto per le 12.30.

Si consiglia di indossare degli scarponcini e abbigliamento adatto per un’escursione in ambiente collinare.

L’uscita sarà effettuata con qualsiasi condizione meteorologica.

Info e contatti: monte.brianza@yahoo.it

sabato 28 maggio 2011

Pedalare insieme fa bene al quorum!

Vuoi fargli il quorum?

Pedaliamo insieme per il Referendum.

Domenica 5 giugno 2011

Ore 15.30 in P.zza Concordia, Seregno MB

davanti alla basilica di S.Giuseppe.

Per informare i cittadini sui temi del referendum del 12 e 13 giugno!

mercoledì 25 maggio 2011

Se sei contro l’inceneritore è OK, se sei anche contro il consumo di suolo allora non va bene!

Il WWF di Trezzo ricorre al TAR contro la nuova zona industriale di Grezzago e il sindaco, come ritorsione, emargina l'associazione ambientalista.

Lettera aperta dell'Associazione WWF Foppe Trezzo

Apprendiamo che siamo volutamente esclusi dalla lista delle associazioni alle quali il sindaco di Grezzago Mapelli manda missive e informazioni relative alla questione raddoppio dell’inceneritore di Trezzo.

Premesso che da due anni ci stiamo occupando di questa scellerata proposta di raddoppio, avendo organizzato per primi assemblee pubbliche, osservazioni alla VIA e al SIA , abbiamo raccolto 6000 firme di cittadini che hanno sottoscritto con documento di identità la ns. petizione, abbiamo promosso la più grande manifestazione che ha coinvolto 600 persone e 16 sindaci abbiamo aderito ad altre manifestazioni e sempre presenziato agli incontri in Provincia e in Regione.

Da alcune settimane lo stesso Mapelli asserisce pubblicamente gravi accuse come che il WWF lo ha pugnalato alle spalle e che stiamo lasciando sulla strada i bambini di Grezzago che si trovano senza scuola e che siamo al soldo di bande armate.

La semplice verità è che abbiamo ricorso al TAR contro due devastanti pugnalate al nostro paesaggio e territorio al confine con Pozzo e al confine con Trezzo (nella RER rete ecologica regionale) due colate di cemento che portano altro degrado e inquinamento messe in atto con estrema precisione chirurgica in pochi giorni in tutta fretta una dall’altra lo scorso fine Dicembre.

Come associazione ambientalista è un dovere intervenire e non girarsi dall’altra parte, ma contrastare quello che anche il sindaco Mapelli sta facendo quando lui stesso era all’opposizione si prodigava a combattere e in campagna elettorale prometteva di fare.

Abbiamo difficoltà a credere che la battaglia per la tutela dell’ambiente e la salute con coerenza sia solo contro il raddoppio dell’inceneritore, noi la nostra valutazione l’abbiamo fatta, a voi decidere se siamo più credibili noi che non abbiamo interessi di parte oppure ?


Rassegna Stampa

Piano industriale nel mirino. Comune e Wwf verso il divorzio.
Gli ambientalisti ricorrono al Tar e il sindaco: «Una pugnalata alle spalle». 
Il comune si aspetta 5 milioni in oneri di urbanizzazione

articolo di Monica Autunno, tratto da "Il Giorno"

Grezzago, 30 aprile 2011 - Un ricorso al Tar e un infuocato botta e risposta, il piano industriale spacca l’alleanza amministrazione comunale-ambientalisti, cementata dalla lotta contro l’inceneritore ma polverizzata oggi dalle carte bollate. Il ricorso al Tar presentato dal Wwf Le Foppe chiede l’annullamento dell’iter deliberativo sulla nuova zona industriale di Grezzago, circa centomila metri quadrati di insediamenti previsti su due lotti distinti: uno, più grande, a ridosso dell’autostrada, il secondo, previsto in un secondo tempo, ai confini con l’abitato di Pozzo d’Adda. L’azione legale del Wwf ha mandato su tutte le furie il sindaco Vittorio Mapelli: «Un’azione temo strumentale, e per quanto mi concerne una pugnalata alle spalle: potevano interpellarmi». Non si fa attendere la replica degli ambientalisti, affidata al leader dell’associazione Fabio Cologni: «Siamo ambientalisti, e non guardiamo in faccia nessuno: contrastare questo consumo di suolo senza fine è un nostro preciso dovere».

È stato lungo e tribolato l’iter del piano industriale, previsto dalla passata amministrazione, bloccato a lungo dall’opposizione della Provincia (che aveva presentato anche un ricorso al Capo dello Stato) e arrivato in porto alla fine dello scorso anno. Il progetto prevede l’insediamento di capannoni, alcune ricollocazioni, e l’arrivo di un’azienda collegata alla Tenaris Tubi di Dalmine. In corso d’opera le metrature sono state ridotte e l’amministrazione comunale ha inserito in convenzione divieti d’insediamento per aziende insalubri. Da non trascurare il fattore cassa: circa cinque milioni di oneri di urbanizzazione, che il Comune destinerebbe a opere pubbliche, e in particolare a una nuova scuola. L’iter sembrava sbloccato quando è arrivato, a sorpresa, il ricorso del Wwf. Lungo e articolato, riguarda questioni di impatto ambientale e di consumo di suolo, denuncia la mancata effettuazione della Vas e solleva altre questioni procedurali.

Immediata la levata di scudi del sindaco: «Ho usato parole forti e me ne assumo la responsabilità - spiega - . I rapporti con il Wwf erano buoni, abbiamo lavorato insieme con profitto sull’inceneritore, non mi aspettavo questo gesto. Si sa molto bene che il progetto è ereditato e che abbiamo fatto tutto il possibile per migliorarlo, e si conoscono i problemi economici degli enti locali». Furiosa la replica di Cologni: «Il sindaco Mapelli non può fare l’ambientalista contro l’inceneritore e poi sdoganare questa porcheria. Viene da pensare che con la crociata contro il termovalorizzatore si sia accaparrato un’etichetta ecologista che è solo uno specchietto per le allodole. Siamo noi a essere delusi».


Il futuro dell'acqua. Per un uso equo e solidale delle risorse idriche


Sabato 28 Maggio, Sala Acli,  via della Signora 3 Milano
Giornata di formazione e sensibilizzazione in sostegno al Referendum 
contro la privatizzazione dell’acqua del 12 giugno
Ore 10.00 - APERTURA E SALUTI DI BENVENUTO

·          Guido Leoni, Presidente Altromercato
·          Paolo Petracca, Segretario Acli Milano-Monza-Brianza

Ore 10.30-13.00 - IL BUSINESS DELL’ORO BLU E LA DERIVA DEL BENE COMUNE

Verso un mondo senz’acqua? Le politiche globali di mercificazione delle acque

Rosario Lembo, Presidente Contratto Italiano Contratto Mondiale sull’Acqua

Una deriva progressiva: diritti collettivi, beni comuni e risorse idriche

Ugo Mattei, Università di Torino, Comitato Promotore Referendum Acqua Pubblica

Il quadro normativo internazionale dell’acqua

Paola Brambilla, Presidente WWF Lombardia

Coordina

Vittorio Rinaldi, Altromercato

Ore 13.00-14.00:  RINFRESCO E BUFFET


Ore 14.00-17.00  -  MOBILITARSI.  LE RAGIONI DI UN REFERENDUM

I cambiamenti nella gestione dei servizi idrici in Italia

Giovanni Canitano, Direttore Scientifico Anea

La via italiana alla privatizzazione delle acque

Luca Martinelli, Altraeconomia

Un appuntamento inderogabile: le ragioni per votare e far votare!

Roberto Fumagalli, Comitato Promotore Referendum Acqua Pubblica

Coordina

Giorgio Dal Fiume, Altromercato

Aderiscono
Acli Milano-Monza-Brianza, Agices, Altraeconomia, Banca Etica, Comitato Promotore del Referendum Acqua Pubblica, Contratto Mondiale dell’Acqua, Focsiv, Fondazione Solidarete, Legambiente, Libera, Slow Food, WWF Italia.

Per chi si ferma a pranzo è richiesto un contributo di 5 euro. E' necessaria la prenotazione presso la segreteria organizzativa (Coop. Chico Mendes)
Ombretta Sparacino 3479840747 - ombretta.sparacino@chicomendes.it  
www.acquabenecomune.org

martedì 24 maggio 2011

Arsene Duevi e il coro Iris Versani al Parco Dho di Seveso


E ora il mio occhio ti ha visto
domenica 5 giugno 2011, ore 14
c/o Centro Ricreativo La Petitosa, Seveso Altopiano
entrata libera

Nella cornice di Parco Dho e del Centro Ricreativo La Petitosa di Seveso Altopiano il prossimo 5 giugno 2011 in occasione della Festa del volontariato due appuntamenti con la musica dal vivo.

Il maestro togolese Arsene Duevi propone lo spettacolo E ora il mio occhio ti ha visto e il coro  femminile della scuola Iris Versari di Cesano Maderno fa il bis guidato dal maestro Raffaele Cifani

Sull’onda dell’esperienza corale di Anche le pietre cantano, che ha visto sevesini e non ritrovarsi una volta al mese al Centro Ricreativo La Petitosa di Seveso Altopiano per cimentarsi nel canto accompagnati dal maestro Arsene Duevi, Natur& - Onlus porta a Seveso lo spettacolo E ora il mio occhio ti ha visto.

Grazie alla Fondazione Monza e Brianza (già finanziatrice del progetto Anche le pietre cantano) e all’associazione musicale Musicamorfosi (con cui il maestro Duevi ha realizzato e realizza i suoi spettacoli), nel pomeriggio di domenica 5 giugno La Petitosa ospiterà dunque due cori: il primo che interpreta E ora il mio occhio ti ha visto e il secondo composto da alunne di diverse classi della scuola Iris Versari di Cesano Maderno.

“Questo appuntamento con la musica si inserisce in una doppia collana di eventi” spiega la Presidente di Natur& - Onlus Chiara Zuanetti. “Da una parte è il primo di tre appuntamenti targati Natur& - Onlus e Fondazione Monza e Brianza (insieme al convegno Sostenere la genitorialità del 7 giugno e allo spettacolo Notturno al verde del 25 giugno), dall’altra partecipa al progetto Corpi celesti promosso da Legambiente, Fondazione Monza e Brianza e Ciessevi di Monza e Brianza”.

Corpi celesti, dedicato ai giovani che arrivano dalle più diverse agenzie educative, si articola a sua volta in una serie di eventi dedicati a formare le generazioni più giovani sotto il profilo artistico, con l’obiettivo di trasformare poi questa formazione in attività volontaria attraverso una serie di spettacoli gratuiti da presentare sul territorio.

“Per Natur& - Onlus è stato naturale partecipare attivamente a questo progetto per una serie di ragioni” prosegue Chiara Zuanetti. “In primo luogo perché la nostra associazione presta da sempre grande attenzione agli adolescenti – basti pensare all’esistenza stessa della Casa Aperta, che ospita una piccola Casa Famiglia per ragazze – e Corpi Celesti sposa perfettamente questa vocazione. In secondo luogo perché ci permette di valorizzare luoghi belli come il Parco Dho aprendoli alla popolazione, e non solo a quella sevesina. Infine scegliere questa location ha per noi un valore simbolico di continuità: prima i conti Dho che donarono questo luogo al Comune chiedendo che fosse destinato come luogo dedicato ad attività sociali, poi l’Associazione Anziani e gli Alpini che se ne sono presi amorevole cura, e infine noi – i terzi a raccogliere questo testimone – che ora pensiamo sia giunto il momento di coinvolgere le generazioni più giovani in questa consapevolezza che la capacità di cura è un valore fondamentale: sia verso i luoghi sia verso le persone che li abitano”.

Non a caso questo doppio appuntamento con la musica, che ha ricevuto anche il patrocinio dell’Assessorato alle politiche giovanili del Comune di Seveso, vorrebbe anche essere il primo di una serie di ritrovi che scandiranno l’intero periodo estivo, per aprire il Gruppo Corale della Iris Versari (nato all’interno della scuola con la guida del maestro Raffaele Cifani) a tutte le ragazze che vorranno avvicinarsi a questa esperienza.

Info: Natur& - Onlus, tel. 0362/507944

Foto tratta da Musicamorfosi

lunedì 23 maggio 2011

La Brianza "di Parco in Parco"

Tra il 24 maggio, giornata europea dei Parchi, e il 5 giugno, giornata mondiale per l’ambiente, si svolge l'iniziativa "Di Parco in Parco", volta a far conoscere le aree protette della Lombardia attraverso diversi eventi.

Tra le iniziative previste in Provincia di Monza e Brianza segnaliamo:

Monza: Venerdì 27 Maggio 2011

Serata di osservazione di lucciole nel Parco di Monza
Escursione serale per scoprire i segnali ritmici emessi dalle lucciole.

    * Dalle ore 21.00 alle ore 23.00
    * Ritrovo: Parco di Monza, Cascina Bastia (entrata Porta di Monza).
    * Partecipazione gratuita.
    * Prenotazione obbligatoria.

Info: 0362/970961 int. 2 - michela.zanonepoma@parcovallelambro.it

Seveso - Sabato 4 Giugno 2011 
Nota: La data del 4/6/2011 è stata erroneamente indicata nella brochure "Di Parco in Parco".
Ci scusiamo sia con i lettori di questo blog sia con gli amici di Legambiante di Seveso per aver riportato la notizia senza una ulteriore verifica. Non appena verrà definita la data dell'evento sarà nostra darne notizia su questo blog.
Abbracciamo il parco con Legambiente
Manifestazione culturale per la scoperta e valorizzazione del Bosco delle Querce.

    * Dalle ore 16.00
    * Ritrovo: Via Ada Negri, Sede del Parco.

Info: 345/8800674 - legambienteseveso@gmail.com

Scopri le altre iniziative consultando la brochure online.

domenica 22 maggio 2011

Plis Brianza Centrale: le domande di Sambruni, il silenzio di Gavazzi

Seregno: in verde le aree del PLIS  Brianza Centrale

"Seregno: perchè riperimetrare il Plis?" 

Sono passati 15 mesi da quando ponevamo (su questo blog) la domanda al vicesindaco Gavazzi.

La risposta non è mai arrivata, ma qualcuno dentro il palazzo ha incominciato a porsi il problema.

Infatti l'assessore Sambruni in un recente articolo pubblicato sul "Cittadino" dichiara: "Come responsabile dei parchi non accetto che venga sottratta una superficie a verde di 385.758 metri quadrati pari al 10,02% dell'intero Plis, che comprende aree private e pubbliche come si evince nella previsione del Pgt approntato da De Wolf. Ai consiglieri della Lega non piace questa scelta, tanto meno a me, abbiamo preso una forte posizione, ma non solo la Lega, anche altri partiti. La Lega Nord, se toccano il Plis, è pronta a fare un esposto alla Procura".

Sempre nello stesso articolo l'assessore Sambruni poneva alcune domande: "Chi ha dato le indicazioni a De Wolf per la prima stesura del piano? Come ha fatto a redigerlo? E' stato costruito a caso?".

Commento:

Abbiamo purtroppo la conferma che le preoccupazioni che avevamo espresso a suo tempo erano del tutto fondate visto che la cosiddetta riperimetrazione del Parco riguardava più del 10% della sua superficie.

A questo punto crediamo che il Sindaco di Seregno debba fare chiarezza sull'argomento rispondendo alle domande del suo assessore e garantire che il verde seregnese non verrà veramente toccato nel Pgt evitando qualsiasi cementificazione al suo interno (vedi ad es. qui, qui e qui).

E' uscito il 3° numero di Panda delle Groane!

In occasione della "Festa delle Oasi 2011" il WWF Groane ha pubblicato il terzo numero del notiziario "Panda delle Groane".

Su questo numero potete trovare:
    • Un’avvistamento particolare….
    • Lo scoiattolo rosso al Parco delle Groane
    • Aiuto .…un serpente!
    • Bicinfesta per Seregno
    • Partecipa alla crescita delle Oasi: fai volontariato ambientale
    • Del nuovo sull'antico “Fosso del Ronchetto”
    • I nuovi doni del Fosso del Ronchetto
    • Il poster del IV Convegno “Salvaguardia Anfibi” - Idro 2011 
      Per leggere il nuovo numero di "Panda delle Groane" cliccare qui.
      Per leggere il numero pubblicato nel 2010 cliccare qui.
      Per leggere il numero pubblicato nel 2009 cliccare qui.

      sabato 21 maggio 2011

      L’acqua (non) è una merce

      Ne parliamo con Luca Martinelli redattore di Altreconomia e autore del libro ‘L’acqua (non) è una merce’
      Martedì 31 maggio 2011 alle ore 21,00
      presso l’auditorium Rigoni Stern - Cittadella della Cultura - Via G.M. Ferrario, 53 - Agrate Brianza

      Referendum del 12 e 13 giugno: scegliere per garantire sicurezza e serenità a tutti

      Legambiente Tradate ha organizzato una serie di eventi in occasione dei referendum del 12 e13 giugno 2011, per sottolineare l’importanza dei quesiti referendari.
      Fermare la privatizzazione dell'acqua pubblica e fermare il nucleare sono una scelta fondamentale per garantire sicurezza e serenità a tutti.

      Affinchè tutti possano riflettere ed esprimere il loro parere su questioni che li riguardano così da vicino, come l’energia nucleare, invitiamo i cittadini a una simpatica serata Mercoledi 25 Maggio dalle ore 21,00 presso Villa Truffini.
      Animeranno il dibattito due tradatesi, Maurizio Castiglioni e Maurizio Alberti, e un moderatore di eccezione, il sindaco Stefano Candiani.
      Si affronteranno tutti gli aspetti del nucleare, mettendo in luce sia i lati positivi che negativi, cercando di approfondire le varie tematiche al di là degli slogan e delle "ondate di emotività".

      Nella stessa serata verrà inaugurata la mostra “Dopo Fukushima. Nucleari o alternativi?” realizzata dalla scuola CFP Enaip di Varese.
      La mostra, al piano terra di Villa Truffini, sarà visitabile da giovedì 26 a lunedi 30 Maggio la mattina (solo per le scuole e solo su appuntamento, contattare 338 2240375) e il pomeriggio dalle 16.00 alle 19.00.
      Tale mostra è frutto di una ricerca degli studenti, i quali hanno rielaborato, organizzato e impaginato in alcuni cartelloni il materiale raccolto sul Web relativo all’energia nucleare.
      Il progetto si caratterizza per la collaborazione tra più classi, che hanno messo in campo competenze diverse, e per la committenza esterna di Legambiente Tradate, che ha consentito ai ragazzi di fare una esperienza concreta e realistica.
      Al termine del percorso della mostra, i visitatori potranno esprimere la propria opinione sul tema, votando su una postazione informatica.

      Le iniziative di Legambiente Tradate continueranno fino alla data dei referendum, con “aperitivi in piazza” e biciclettate, anche nei paesi vicini.
      L’obbiettivo è quello di invitare le persone, ora che si presenta l'occasione, ad essere protagoniste del proprio futuro e a tornare a valorizzare lo strumento del referendum come uno dei massimi momenti di democrazia contro i vari opportunismi e scappatoie.

      giovedì 19 maggio 2011

      Brughiera: un parco in cerca di futuro

      Cantù 28 e 29 maggio 2011: biciclettata, mostre, giochi e passeggiate per rimarcare le "Ragioni del Parco"



      di Tiziano Grassi
      portavoce del Comitato per il Parco Regionale della Brughiera

      Alcuni mesi fa come Comitato per il Parco Regionale della Brughiera abbiamo iniziato un percorso di collaborazione con gruppi politici e associazioni ambientaliste locali di Cantù che come noi hanno a cuore il progetto del Parco Regionale.
      Da subito ci si è trovati concordi nel ritenere fondamentali ed indispensabili per la vita e l’esistenza di un Parco, i territori ancora a verde che circondano come una “corona naturale” il nucleo edificato di questa città. Stiamo parlando di boschi e prati di alto pregio ambientale che interessano 24 Comuni delle province di Monza e Brianza e di Como inseriti negli anni novanta da Regione Lombardia, in un Parco Regionale da istituire in accordo con tutti questi Comuni e le loro Provincie. Nella proposta istitutiva del Parco, Cantù è il Comune con la maggior quota complessiva di territorio inserita nel parco: il 15%della superficie totale della Brughiera pari a circa 1.100 Ha.

      Ad oggi, per precisa scelta dell’attuale Amministrazione Comunale, Cantù non ha più riconfermato la propria adesione (per altro ancora presente negli Atti Pubblici) alla proposta del Parco Regionale preferendo una scelta discutibile di gestione esclusivamente locale proponendo un progetto ambiguo e chiamandolo furbescamente “Parco delle Cascine”. Progetto dove all’interno ci possa stare di tutto: confini modificabili in qualsiasi momento a seconda delle “necessità di qualcuno”, sfruttamento immobiliare di realtà storiche (Cascina Santa Naga ecc.), strade che si insinuano nei boschi, progetti di strutture incompatibili con un parco naturale tipo campi da golf, ecc..

      Il Parco della Brughiera è caratterizzato da boschi, brughiere ma anche prati, campi coltivati, laghetti e piccole zone umide, riserve naturali indispensabili per salvaguardare un complesso e prezioso ecosistema per i 24 Comuni inseriti nei suoi confini: Meda, Lentate sul Seveso, Cabiate, Mariano Comense, Novedrate, Carimate, Figino Serenza, Cantù, Carugo, Cermenate, Grandate, Vertemate con Minoprio, Cucciago, Fino Mornasco, Casnate con Bernate, Senna Comasco, Orsenigo, Brenna, Montorfano, Lipomo, Capiago Intimiano, Tavernerio, Alzate Brianza e Como.

      Natura ma anche storia: in un suggestivo contesto forestale, l’Abbazia di Vertemate o l’antica chiesetta romanica di S. Adriano ad Olgelasca, sono alcuni degli esempi del patrimonio storico-architettonico che può essere oggetto di attenzione per un percorso culturale che parte dagli stessi nuclei abitati, come dalla cittadina di Cantù con il complesso monumentale di Galliano, posta al centro dell’anello verde del Parco.

      Elementi di pregio ambientale, naturalistico, paesaggistico e storico, che ancora sopravvivono, consentono, mediante uno strumento di tutela Regionale, di mantenere ancora in vita l’identità secolare di un territorio che, ora più che mai, ha acquisito un enorme valore a causa di un’urbanizzazione che sembra non avere fine.
      Ma anche cascine ed altri edifici della civiltà contadina, rogge, fornaci ed antiche strutture, che se opportunamente valorizzate e salvaguardate contribuiscono ad arricchire il nostro patrimonio storico-culturale.

      PERCHE’ UN PARCO REGIONALE NUOVO QUANDO ANCHE QUELLI GIA’ ISTITUITI SONO SOTTO ATTACCO DA NUOVE NORME LEGISLATIVE PENALIZZANTI IN AGGUATO?
      E’ PROPRIO NELLA DOMANDA CHE TROVIAMO LA RISPOSTA: I NOSTRI SFORZI DEVONO CONVERGERE NELLA DIREZIONE DELLA MASSIMA SALVAGUARDIA. SE NON RIUSCIAMO A FRENARE IL CONSUMO DELLE ULTIME AREE A VERDE RIMASTE IL NOSTRO FUTURO NON POTRA’ CHE ESSERE “GRIGIO CEMENTO”.

      Questo territorio possiede tutte le caratteristiche ambientali, paesistiche e culturali previste dalla legge per la costituzione
      di un Parco Regionale.
      La maggior parte di queste aree naturali è già riconosciuta, dall’attuale legge regionale lombarda, come Area di Rilevanza Ambientale (ARA). Attualmente, però, la gestione e l’uso di questo territorio sono definite dai piani regolatori comunali o dai PGT che, non essendo coordinati fra loro, non ne garantiscono sufficientemente la salvaguardia.
      La creazione di un Parco Regionale introdurrebbe uno strumento di coordinamento con normative appropriate (Piano di Parco e Regolamento) ai quali i PGT comunali dovrebbero adeguarsi, permettendo una gestione armonica ed unitaria di tutto il territorio.

      Inoltre la costituzione di un Parco Regionale, potrebbe fornire regole uniformi anche per tutta una serie di attività e di interventi di grande rilievo sociale, regolamentandole su tutto il territorio interessato.
      Consentirebbe anche l’uso, da parte dei Comuni inclusi nel territorio del Parco, di misure di incentivazione, dando ad essi la priorità per i finanziamenti Statali, Regionali ed Europei richiesti per la realizzazione di: restauri di centri storici, recupero di nuclei rurali, attività culturali connesse al Parco, attività sportive compatibili, strutture per l’utilizzo di energie alternative a basso impatto ambientale.

      UN PARCO IN CERCA DI FUTURO DA OLTRE VENT’ANNI

      Le Amministrazioni locali ed i cittadini hanno confermato la loro volontà di tutela e di valorizzazione di questi territori in diverse occasioni.
      Il primo passo è avvenuto nella prima metà degli anni novanta, quando una petizione aveva raccolto 20.000 firme stimolando la costituzione del Comitato Regionale di Proposta che definì la perimetrazione delle aree, la modalità di gestione e il regime di tutela da applicare al Parco Regionale della Brughiera.

      L’elaborato del Comitato di Proposta venne trasmesso alla Giunta Regionale - Direzione Generale Tutela Ambientale in data 3 giugno 1999.
      Consisteva in una proposta di legge per l'istituzione del Parco con relativa relazione e cartografia.
      Tale Proposta di Legge attende ancora di essere discussa.

      Nella primavera del 2008 si è ricostituito il Comitato per il Parco Regionale della Brughiera. Ne fanno parte associazioni, gruppi politici e singoli cittadini che operano in campo ambientale nelle province di Milano, Como e Monza-Brianza.
      Dopo una nuova campagna informativa e promozionale, il 9 dicembre 2009 il Comitato ha protocollato in Regione Lombardia – destinatario il Presidente della Giunta Regionale, on. Roberto Formigoni - altre 4.000 firme per una petizione che chiede il completamento dell’ iter legislativo per istituire finalmente il Parco Regionale della Brughiera.

      Ovviamente il nostro impegno non poteva e non doveva finire con questa raccolta firme ma anzi questa ci è servita per portare a conoscenza di tante persone il valore il questo Parco e quanto poco è considerato dai loro/nostri Amministratori. In questa fase stiamo cercando a tutti i livelli (Comunale, Provinciale e Regionale) di rimarcare le “Ragioni del Parco”, anche con iniziative come questa che stiamo organizzando in collaborazione con le realtà sensibili alla salvaguardia della Brughiera.


      IL PROGRAMMA DELLE GIORNATE A CANTU’

      SABATO 28 MAGGIO 2011

      MOSTRA e AUDIOVISIVO: “Il Parco Regionale della Brughiera” presso il Gazebo in largo XX Settembre, dalle ore 10,00 alle 19,00

      BICICLETTANDO...... biciclettata con partenza alle ore 16,30 da 5 punti diversi della città e arrivo in piazza Garibaldi ore 17,30 (vedi piantina dei percorsi).

      GIOCHI.... IN ARIA per i più piccoli al Gazebo di piazza XX Settembre ore 17,30 / 19,00

      DOMENICA 29 MAGGIO 2011


      PASSEGGIATA NEI BOSCHI organizzata da Legambiente Cantù con ritrovo presso la chiesa S. Carlo località Fecchio alle ore 8,45 percorso di circa 10 Km.

      PASSEGGIATA BREVE anche per bambini con stesso luogo di ritrovo ma alle ore 9,45 e arrivo per tutti presso la zona di Santa Naga con AQUILONATA finale ore 12,00.


      Contatti:
      tel.: 348 3164844
      tiziano.grassi@alice.it
      www.comitatoparcobrughiera.it

      22 maggio: è qui la festa delle Oasi WWF! Le iniziative in Brianza (e dintorni)

      Giornata delle Oasi - Foto WWF Vanzago
      Domenica 22 maggio tutti invitati alla Giornata Oasi del WWF, la grande festa della natura italiana salvata e protetta dall'Associazione del Panda, che aprirà gratuitamente al pubblico un vero mosaico di meraviglie naturali.

      Moltissime le iniziative per grandi e piccoli organizzate: di seguito il programma delle iniziative in Brianza (e dintorni):


      Fosso del Ronchetto

      Ore 09,00 Visite guidate
      I volontari con cadenza di circa 30 minuti effettueranno le visite lungo l'intero percorso dell'oasi.
      Sarà predisposto un banchetto di accoglienza con materiale e mostre fotografiche.
      L’Oasi si trova nel comune Seveso (MB) vicino al Parco di Villa Dho
      Contatti: WWF Groane tel.: 340.4539547 - fossodelronchetto@wwf.it

      Foppe di Trezzo

      Ore 10,00 Visite guidate ogni 30 minuti fino alle ore 18.00
      Banchetti informativi
      Stand con Magliette, Bat box, nidi artificiali, e altri prodotti a tema ambientale
      Torte artigianali
      Per i bambini:
      Ecoquiz
      Trucca bimbi” siamo tutti animali” ( dalle ore 15.00 alle 18.00 )
      Realizzazione di stampi in rame
      Tavolo per disegno naturalistico dedicato all’oasi le Foppe
      Contatti: tel.: 347 46.68.932 - info@oasilefoppe.it


      Bosco di Vanzago

      Ore 10,00 Apertura e prenotazioni viiste della mattinata;
      Ore 10,00 Apertura stand;
      Ore 10,30 Apertura punto informativo sul progetto “VARZESE” e accesso libero al vasto prato che custodisce la piccola mandria di vacche dell'antica razza Varzese
      Ore 11,30/12,30 Musica tradizionale e racconti  MALAGASY di “ESHA TIZAFY”;
      Ore 12,00 Apertura stand gastronomici;
      Ore 13,00 Apertyura prenotazioni visite del pomeriggio;
      Ore 16,30/17,30 Musica tradizionale e racconti  MALAGASY di  “ESHA TIZAFY”;
      Ore 19,00 Chiusura.

      Le visite guidate si terranno alle ore 10,30 – 11,30 – 12,30 – 14,30 – 15,30 – 16,30 – 17,30 – 18,30.
      Potranno prevedere un massimo di 40 persone per ogni visita
      PER  POTER PARTECIPARE ALLE VISITE GUIDATE GRATUITE E’ ASSOLUTAMENTE NECESSARIO  ESSERE INSERITI  NELL’ELENCO CHE SARA’ APERTO SECONDO GLI ORARI DEL PROGRAMMA.
      Per ulteriori informazioni: tel. 02/9341761
      boscovanzago@wwf.itwww.boscowwfdivanzago.it
      Su come arrivare: http://www.boscowwfdivanzago.it/dovesiamo.htm
      La normativa vigente vieta l’introduzione di cani in tutta l’area della riserva naturale.

      Galbusera Bianca

      ore 11,00-12,00-15,00-16,00-17,00 visite guidate all'Oasi di Galbusera Bianca
      Pranzo all’”Osteria Bio!” dell’Oasi su prenotazione
      Pranzo PIC NIC sul prato sotto la tenda con i nostri cestini e i nostri sapori!
      Animazione per bambini:
      Progetto: "I bambini e la madre terra"
      LABORATORIO MUSICALE ore 14,30 Euro 7 a bambino
      Indicato per un’età compresa fra i 3 e i 99 anni.
      LABORATORI AGRICOLI: 11,00-12,30 / 15,00-16,30 / 17,00-18.30: gratuiti in occasione GDO
      Piccola passeggiata botanica alla scoperta dei mille segreti racchiusi in una mela
      Il mio orto da balcone: seminiamo e trapiantiamo insieme una piccola cassetta di piantine da orto da mettere sul balcone
      Vendita dei nostri prodotti, esperienze di sapori in biodiversità con i nostri nettari e conserve, e soprattutto con i “Sorbetti Bio!” di fiori, verdura e frutta!!!
      Info e prenotazioni: Tel e fax 039-570351  info@oasigalbuserabianca.it


      Per saperne di più sulla giornata delle Oasi cliccare qui.

      E godiamocelo questo Parco!

       
      Domenica 22 maggio 2011
      PIC-NIC AL PARCO NORD
      (nel pratone vicino alla cascina centro-parco)

      PROGRAMMA:
      Ore 11, visita guidata al Parco Nord.
      Chi desidera sarà accompagnato da un botanico esperto del Parco.

      Ore 12.30, sistemazione nell’area Pic-nic.
      I partecipanti porteranno cibi e bevande.Va bene tutto, ma per una volta possiamo anche viziarci con qualche gustosa sorpresa. Non portare troppo!

      Ore 15.30, animazione con giochi, suoni e canti.
      Si esibiranno le nostre amiche TOTINE, che canteranno canzoni della tradizione tipica salentina.

      Dopo la straordinaria vittoria ottenuta evitando la costruzione di un Eliporto commerciale nel Parco Nord, l’Associazione e il Comitato No Eliporto sono ora impegnati ad impedire una riforma stravolgente della legge regionale sui parchi. Al gazebo del pic-nic potrete avere tutte le informazioni necessarie.

      Il Parco è salute, bellezza, socievolezza. Approfittiamo per stare assieme all’aria aperta, in questa stagione meravigliosa, e farci dono di un sorriso, una parola e, volendo, di un qualche allegro brindisi!

      ASSOCIAZIONE AMICI PARCO NORD    
      Viale  Suzzani 273  20162 MILANO

      Biciclettata alla scoperta degli "STRECC" di Lissone

      Domenica 22 maggio 2011 tutti in bicicletta alla scoperta degli "Strecc" di Lissone nella zona nord-est del territorio comunale dove è presente una residua area agricola percorsa da alcuni sentieri sterrati "Strecc".

      Leggi qui il post con la descrizione delle aree interessate dalla proposta di Equibici.

      Il percorso breve e facile è adatto a tutti, specialmente alle famiglie ed ai bambini.

      Ritrovo alle ore 14,30 davanti alla biblioteca di Lissone in P.zza IV Novembre.

      Seregno: bloccato il progetto per il Parco di via Reggio

      Nonostante la sua realizzazione fosse stata annunciata entro il 2010
      il progetto dell'area attrezzata a verde resta al palo
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      di Pino Timpani
      tratto da Vorrei.org

      "Seregno diventerà sempre più città giardino". Così si erano pronunciati nel 2010 il sindaco e l'assessore ai lavori pubblici, enfatizzando un pochino il progetto di riqualificazione dell'area posta vicino al cimitero, precedentemente acquisita dall'ente pubblico tramite lo scambio con un privato. Si tratta di una vasta area utilizzata per molti anni come cava e piattaforma di trattamento per gli inerti. La sua destinazione d'uso era stata a lungo dibattuta già dalla precedente amministrazione di centrosinistra, guidata da Gigi Perego, e infine aveva trovato l'approvazione quasi unanime come spazio a verde pubblico per il quartiere.

      Effettivamente a Seregno le aree verdi hanno trovato nel tempo un incremento sia quantitativo che qualitativo, probabilmente grazie alla "spinta" degli abitanti nata con l'associazionismo ambientalista degli anni '80. Un esempio è il Parco del 2 Giugno, meglio noto come Porada, uno spazio grande quanto il Parco Sempione di Milano e frequentato da migliaia di persone, grazie anche alle numerose possibilità che offre: piste ciclabili, prati, aeree per i giochi, orti per gli anziani, un'area attrezzata per l'educazione ambientale che comprende un centro di promozione dell'ecologia (attualmente anche sede delle guardie ecologiche della provincia di Monza e Brianza).

      L'area di Via Reggio dista dal Porada uno paio di chilometri, tra loro c'è anche un giardino pubblico: Il Parco di Via Stoppani, tuttavia i residenti che ho sentito confermano la necessità di avere un'area più vicino ma anche che il Comune si decida a installare dossi e altre misure per rallentare la velocità delle auto nelle vie adiacenti: il disturbo e il pericolo hanno raggiunto limiti insopportabili, tali da indurre un comitato a raccogliere le firme per una petizione.

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      Parco del 2 Giugno, gli orti
      L'amministrazione comunale attribuisce la colpa del ritardo al “patto di stabilità” ovvero la nota normativa del governo nazionale che impone ai comuni un limite di spesa annuo: il cantiere era di fatto iniziato con la realizzazione del parcheggio davanti al cimitero, ma la spesa per il suo proseguo avrebbe superato il tetto del bilancio annuale e quindi il capitolo di spesa è stato stralciato. Qui c'è una scelta politica: Giusi Minotti, consigliere di minoranza di Rifondazione Comunista, sostiene: “Si è vero, c'è il tetto di spesa imposto dal governo, però mi pare di aver percepito una  scusante da parte della maggioranza, quasi a celare la scarsa sensibilità per l'esigenza sentita dai cittadini di avere spazi pubblici per respirare, incontrarsi e socializzare. Questa sensazione trova peraltro riscontro  nell'idea di costruire le case dei cittadini espropriati dalla Pedemontana proprio a ridosso del Parco del 2 Giugno. Una proposta indecente a cui ci siamo opposti con decisione,  finché è stata poi individuata un'altra area più distante”.

      Soffocate dal cemento, le cittadine a nord di Monza, quelle situate nelle aree urbanizzate al'80% sembrano giunte davvero al collasso urbanistico, fatta eccezione per Seregno, unico comune che si è dotato di un parco di cintura costituendo un Plis (Parco Locale di Interesse Sovra comunale), sommando come un puzzle le aree agricole ai confini del centro abitato, alcune di discrerto pregio ambientale. Un caso unico perché il consorzio è formato solo da Seregno, mentre le altre cittadine contigue sembrano fare a gara per consumare tutto il territorio disponibile, lasciando ridottissimi spazi tra un isolato e l'altro.

      martedì 17 maggio 2011

      Il Bosco delle idee

      Il Bosco delle idee è un progetto di adozione a distanza di alberi e fiori per contrastare l'avanzata del cemento.

      A partire dall’edizione 2011, il concorso artistico letterario dell’associazione culturale Immagina Lomazzo premierà
      gli autori più meritevoli con piante e fiori che saranno interrati nei boschi della zona, sotto la supervisione degli esperti impegnati nel progetto “Orto biologico” e di alcune guardie ecologiche volontarie. 

      E’ una delle rare iniziative umane ad “impatto ambientale positivo”… 

      Ogni partecipante al concorso sarà associato ad un numero, corrispondente all’albero adottato.Su internet sarà possibile vedere l’albero adottato e l’opera collegata. 
      Fra qualche anno sarà possibile passeggiare tra foglie che ricordano racconti, poesie, foto, disegni…


      Scarica il bando (.doc) del concorso artistico-letterario "La pazienza del Pianeta" 
      Scarica il bando (.pdf)
      Il poster A3  
      Il volantino A5
       
      info@immaginalomazzo.org Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
      Immagina Lomazzo su Facebook

      domenica 15 maggio 2011

      Bovisio Masciago: quale futuro sostenibile per l'ambiente?

      Venerdì 20 maggio 2011 alle ore 21.00, presso la scuola elementare di via Cantù 13 a Bovisio Masciago, si terrà un incontro organizzato dal Comitato per l'Ambiente di Bovisio Masciago.

      Il tema della serata sarà "Quale sviluppo sostenibile per l'ambiente?"

      Alla serata interverranno:
      - Legambiente Lombardia (Damiano Di Simine)
      - Comitato per l'Ambiente Bovisio Masciago
      - Comitato per l'Alternativa al nuovo inceneritore di Desio (Corrado Fossati)
      - Comitati Locali Pedemontana.

      Per scaricare il volantino di presentazione dell'iniziativa cliccare qui.

      Seregno: 3° riunione del comitato referendario

      Mercoledì 18 maggio 2011 alle ore 21, presso la sede ACLI di via Carlini 17,  si terrà la terza riunione del comitato referendario di Seregno.

      AGENDA:
      • Definizione del calendario e dei partecipanti ai  banchetti informativi/volantinaggi;
      • Costituzione di un gruppo all'interno del Comitato che si occupi di comunicazione ed eventi;
      • Varie ed eventuali
      E' stato creato un gruppo per facilitare la discussione (cliccare qui).
      La pagina Facebook è reperibile cliccando qui.

      Macherio: un curioso vicino di casa

      Foto di G. Casiraghi
      Qualche giorno fa un timidissimo e curiosissimo volpacchiotto ha fatto la sua comparsa a Macherio.

      Il "Calendario Antinucleare" del circolo Legambiente di Tradate


      Sabato 21 Maggio a Caorso manifestazione "NO NUKE": alle 14.30 UNA CATENA UMANA PER FERMARE IL NUCLEARE partità dalla frazione di Zerbio fino al comune di Caorso, dove si terrà un momento di riflessione e di festa finale con musica ed spettacoli.
      La manifestazione è organizzata congiuntamente dal coordinamento nucleare Lombardia ed Emilia-Romagna (leggi qui il volantino).

      Mercoledì 25 Maggio: Incontro  "Nucleare: la parola ai tradatesi". 
      Alle ore 21.00 presso Villa Truffini- Tradate il Dott. Murizio Alberti e Il Dott. Muarizio Castiglioni si confronteranno esponendo argomenti contro e a favore dell'energia nucleare moderati dal Sindaco Stefano Candiani.

      Nella stessa serata verrà inaugurata anche la mostra dei progetti realizzati dagli studenti dell'Enaip di Varese sull'energia nucleare.
      L'inaugurazione verrà accompagnata da una degustazione di vini piemontesi di prossima contaminazione nucleare.

      26-29 Maggio: La mostra, al piano terrà di Villa Truffini, resterà aperta dalle 16.00 alle 19.00.


      Giovedì 26 Maggio: a Caidate presso il circolo "La Casa di Atena" si parlerà di nucleare ore 21.00

      Venerdì 27 Maggio: Aperitivo Nucleare in Villa Truffini dalle 15 alle 20.

      Venerdì 10 Giugno: durante la serata a Venegono Inferiore, in vista dell'ormai imminente referendum, un banchetto mobile Antinuclearegirerà per il centro del paese.

      mercoledì 11 maggio 2011

      Un nuovo attacco al Parco di Monza: riemerge il distributore di carburanti!


      Nello scorso febbraio il Comitato per il Parco di Monza  "Antonio Cederna" ha chiuso la petizione contro la costruzione di un distributore di carburanti nel Parco con 1449 adesioni e dopo che Provincia di Monza e Brianza, Ente Parco della Valle Lambro, Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici di Milano e Comune di Biassono avevano espresso parere negativo.
      Ebbene, nonostante ciò, il Comune di Monza si è appellato al Consiglio dei Ministri ottenendo il consenso a procedere.


      INACCETTABILE !!!

      Mentre sono in corso altre azioni, quali un ricorso al TAR ed altri allo studio.


      FACCIAMO SENTIRE ANCORA CON PIU' FORZA 
      LA NOSTRA OPPOSIZIONE

      Firmiamo la nuova petizione on-line e divulghiamo il più possibile questa notizia

      Meda e Pedemontana: lo sbancamento non è benvenuto!

      L'8/05/011 è apparso su "Il Cittadino" un articolo che pubblicizza la posizione del Comitato Polo (quartiere Meda Sud) rispetto alla futura autostrada Pedemontana e che potete leggere cliccando qui.
      In risposta a tale presa di posizione pubblichiamo di seguito il Comunicato del Coordinamento Insieme in rete per uno sviluppo sostenibile



      PEDEMONTANA: 
      un problema serio, un’opera complessa, 
      non un pretesto per “etichettare” il nostro impegno.

      Parlare a ragion veduta presuppone una conoscenza diretta delle questioni di cui si vuole trattare. Pedemontana, è sotto gli occhi di tutti, si sta rivelando una grossa questione da gestire. E’ proprio sulla capacità di gestione che INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE, da anni, sta incalzando tutti gli attori istituzionali (regione Lombardia, province e comuni) e non (Società Pedemontana e Cal) coinvolti, per verificare se si sarà davvero in grado di gestire la Pedemontana e la sua realizzazione senza pesare sull’ambiente e i cittadini che subiranno l’opera. 
      Nessun interesse particolare da parte nostra dunque, ma un lavorare per l’interesse collettivo. Pedemontana quindi non è uno scherzo sul quale fare discussioni leggere o sulla quale fare il tifo o la conta fra chi è pro e chi è contro. 
      Il punto vero è un altro: garantire che l’Autostrada Pedemontana venga fatta secondo il principio del minor impatto possibile per l’ambiente ed il territorio. Perché questo si realizzi devono essere applicate le soluzioni tecniche migliori senza badare ai costi. 
      Su quest’opera invece, pare che questo principio non valga. 
      Ad oggi il progetto necessita di moltissime migliorie per minimizzare gli impatti, ma i fondi non paiono sufficienti per realizzarle.

      In questa delicata fase, soggetti vari, tutti smaniosi di veder realizzata l’opera quanto prima, attuano volentieri la strategia del  nascondere sotto il tappeto i problemi per non disturbare il manovratore. 

      Così si vuole sminuire una minaccia per il territorio qual è il rischio di sbancamento della porzione medese del Bosco delle Querce attuato per “raddrizzare” il curvone del tracciato della futura autostrada tra Barlassina e Meda.
      Doppio rischio. 
      Rischio per la riduzione della superficie boschiva e verde del Bosco delle Querce e rischio anche per la salute dei cittadini derivato dalla conseguente movimentazione di terreno ancora inquinato da DIOSSINA. 
      Le zone inquinate da DIOSSINA

      Inquinamento certificato dai rilievi effettuati da ARPA nel 2008 che hanno evidenziato ben 52 superamenti del limiti di legge (0,00001 mg/kg)  per le zone di accesso pubblico  a cui si sommano ulteriori 10 superamenti del limite (0,0001 mg/kg) per le zone industriali.

      Qui inoltre la questione è paradossale. 
      Per consentire ai veicoli alte velocità, su di un tracciato classificato come autostradale e POTER QUINDI FAR PAGARE IL PEDAGGIO AI CITTADINI LOMBARDI, regione Lombardia ha derogato sul vincolo di inedificabilità del Bosco delle Querce, vincolo imposto in origine dalla stessa Regione Lombardia che si era assunta l’obbligo di preservare un MONUMENTO VIVENTE MONDIALE che rappresenta fisicamente il riscatto da un dramma che non va dimenticato e che ancora oggi segna gran parte della nostra terra di Brianza. 
      Il perimetro del Bosco delle Querce ricalca infatti quello della ex-Zona A (la più inquinata), che per molti ha rappresentato e rappresenta una ferita ancora aperta. 
      1976 la fabbrica chimica ICMESA
      Si deve perciò ricordare il disastro dell’ICMESA non solo come ricorrenza tragica, ma come monito per il futuro, perché non vengano ripetuti gli stessi errori. Il comportamento tenuto dalla regione su questo tema è di insensibilità totale. 

      In un PAESE NORMALE, il tracciato che nel progetto definitivo di Pedemontana taglia e sbanca il Bosco verrebbe declassato e in quel tratto l’Autostrada diverrebbe Superstrada, limitando la velocità. Questo semplice accorgimento permetterebbe di salvaguardare questo MONUMENTO e la sua comunità VIVENTE.

      Il risultato sarebbe il salvataggio del Bosco delle Querce dallo sbancamento, una velocità degli automezzi più contenuta e meno pericolosa, assenza di pedaggio. 
      Un’opera insomma meno invasiva. Ma evidentemente è più facile derogare verso una via più semplice per denaro, con buona pace per le banche che finanziano l’opera e della politica che continua a privilegiare il trasporto su gomma rispetto a quello su ferro.

      La vasca di Meda
      Forse infastidisce che la pedemontana si stia configurando come l’autostrada della diossina e delle discariche visto che, oltre al rischio diossina nel Bosco delle Querce e nelle aree limitrofe, il tracciato va ad intersecarsi con le discariche ABUSIVE presenti in molte aree dove passerà l’autostrada.

      Una Brianza quindi non idilliaca ma disseminata da discariche, da aree inquinate e soffocata da asfalto e cemento che già ora sono un problema e che, anche senza Pedemontana, la politica dovrebbe avere il coraggio e l’onore di affrontare e risolvere.

      Per poter discutere le cose poi bisogna anzitutto vederle e conoscerle: la porzione medese del Bosco delle Querce viene dipinta da alcuni come una zona marginale, inaccessibile alla cittadinanza e pertanto inutile.
      Un percorso nel Bosco delle Querce
      Nulla di più falso. La parte medese del Bosco è accessibile e fruibile. 
      Sicuramente necessita di un ponte sul torrente Tarò che dia continuità e ne migliori la fruibilità con la zona del Centro Sportivo, anch’esso nel perimetro del Parco Naturale Regionale. Siamo però ben lontani dall’avere una porzione di verde “residua”, inesistente per la gente, così come alcuni tentano di spacciarla. 
      INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE, sta lavorando anche in questa direzione.
      Sul Bosco i gruppi locali del coordinamento della RETE (la lista civica di Sinistra e Ambiente a Meda ed il circolo di Legambiente “Laura Conti” a Seveso insieme a Legambiente Lombardia), hanno avanzato alle Istituzioni richiesta d’AMPLIAMENTO del Bosco delle Querce sia a Meda sia a Seveso, ed anche alla Provincia di Monza e Brianza nonché alla Regione Lombardia.
      La Rete, insieme di gruppi, associazioni e cittadini che vanno dal territorio di Varese a quello di Como, Lecco e Monza e Brianza, ha fatto anche informazione corretta sulla Pedemontana con una serie di assemblee pubbliche (Road Shock) tenutesi in più comuni interessati al progetto.
      Questo coordinamento mantiene tuttora un confronto serrato con la Soc. Pedemontana sul tracciato e sulle COMPENSAZIONI AMBIENTALI che vengono monitorate costantemente.

      Esercitiamo pressioni continue affinché la prescrizione n°2 del CIPE che prevede svincoli e viabilità locale di superficie sia realizzata FUORI dall’area del Bosco delle Querce (ad EST dell’attuale tracciato) SIA ATTUATA INTEGRALMENTE.

      E’ stata inoltrata anche una Memoria Procedimentale a cura di uno Studio Legale di Milano.
      Nella partita sui corridoi ambientali e i collegamenti tra i Parchi, buona parte delle cose previste ha preso origine anche dalle nostre proposte, che sono state recepite in parte dalle prescrizioni avanzate dal CIPE al progetto definitivo dell’opera.

      I gruppi della Rete sono promotori diretti della battaglia per l’ampliamento del Parco Brianza Centrale che, per chi non lo sapesse, esiste da ben 10 anni e per l’istituzione del Parco Regionale della Brughiera.

      La Rete è poi impegnata sia sul PTCP della provincia di Monza e Brianza con un Osservatorio per contribuire alla riduzione del consumo di suolo sia sullo studio di un piano d’area su Pedemontana che impedisca che ai lati della strada si costruiscano una serie infinita di capannoni inutili (o utili solo per qualcuno) e vuoti.
       
      INSIEME IN RETE NON è un comitato. E’ un coordinamento che ha fatto della TUTELA del Territorio e dell’ambiente il centro della sua azione che supera i localismi e predilige una visione d’insieme.

      Un’azione che probabilmente infastidisce qualcuno (a cui evidentemente questi temi non interessano), ma su cui la Rete continuerà a impegnarsi perché ambiente e qualità della vita siano al centro della scelte e della buona politica in Brianza.

      La mappa che riassume le problematiche del Bosco delle Querce