martedì 18 gennaio 2011

"Strecc del Lison": alla scoperta degli scorci di campagna Lissonese

L’associazione eQUIbici di Lissone, opera da anni per promuovere una mobilità sostenibile incentrata sull’uso della bicicletta per gli spostamenti in città e sulla realizzazione di una rete di piste ciclabili che renda agevole l’utilizzo della bici soprattutto per gli spostamenti casa-lavoro-scuola. Ha inoltre, tra i suoi obiettivi, quello di sensibilizzare i cittadini allo sviluppo di una coscienza ambientale ed alla fruizione degli spazi verdi anche in un’ottica di svago e divertimento.

Verificata la penuria di aree verdi e percorsi naturalistici all’interno della città, di concerto con l’Ufficio Ecologia del Comune di Lissone, eQUIbici ha effettuato la ricognizione degli sterrati (strecc) ancora presenti sul territorio comunale, allo scopo di mapparli e proporre all’Amministrazione comunale l’adeguamento dei sentieri, la realizzazione di percorsi segnalati e la loro promozione presso i cittadini lissonesi affinché ne possano usufruire quali percorsi ciclo-pedonali.

"A nord-est del territorio comunale di Lissone - ha dichiarato Maurizio Mariani, presidente di eQUIbici - residua un’area a verde agricolo sopravissuta all’urbanizzazione e alla cementificazione degli ultimi 40 anni. Tale area è percorsa da sentieri sterrati, in dialetto “strecc” che in passato collegavano le cascine del territorio fra loro e con  i paesi limitrofi. Un proverbio calabrese recita: "CHI POCU TENE,CARU TENE" (chi ha poco,fa molta attenzione a ciò che possiede). Lissone ha ormai pochissimo territorio verde non edificato, quindi dobbiamo tenercelo caro e proteggerlo. Il nostro progetto “ STRECC DE LISON” ha lo scopo di rendere fruibili dai cittadini i sentieri sterrati presenti su questo territorio come percorsi ciclo-pedonali, da utilizzare per attività di svago o sportive, anche al fine di disincentivare la speculazione edilizia su tali terreni."

Il progetto comprende diverse fasi operative sui sentieri: mappatura, ripulitura, apposizione segnaletica, valorizzazione e pubblicizzazione.


Nell'immagine:
Mappa del 1856 con i tracciati dell’epoca

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