martedì 3 giugno 2014

Parco del Meredo: quale futuro?


Le ferrovie che hanno salvato il Meredo dall'edificazione ora lo distruggeranno? I timori, purtroppo, non sono infondati. Vediamo di fare un po' di chiarezza sull'argomento.

La scorsa settimana, durante la seduta della commissione consiliare "Politiche di pianificazione territoriale", l'assessore Mazza ha presentato una osservazione delle Ferrovie Nord tendente a far recepire nel PGT il nuovo tracciato ferroviario della linea Seregno-Saronno. Tale osservazione, secondo l'assessore Mazza, dovrebbe essere obbligatoriamente recepita in quanto inserita nel vigente PTCP di Monza e Brianza.

Cartina tratta dal PTCP Monza e Brianza (tav. 13T_F6)
Il nuovo tracciato, come si può vedere dalla sovrastante cartina, prevede che, all'altezza del confine comunale con Cesano Maderno e Seveso, la linea ferroviaria (tratteggiata in verde al centro della cartina) devii verso nord per andare a ricongiungersi, scavalcandola, con la linea Como-Milano. L'impatto sul parco sarebbe sicuramente devastante.

A suo tempo, la Regione Lombardia, in fase di approvazione del progetto preliminare, rendendosi conto del grave impatto ambientale richiedeva "opere di compensazione e valorizzazione ambientale, con la realizzazione di una vasta area boschiva".


Dalla pubblicazione "Atlante dei PLIS" risulta che a suo tempo il Comune abbia chiesto compensazioni e valorizzazioni ambientali "attraverso l’acquisizione e l’impianto di un ambito di almeno 40 ettari". Inoltre " la costruzione dello scavalcamento ferroviario dovrebbe permettere la dismissione dell’attuale linea per Saronno fino all’intersezione con il nuovo tracciato, riportando ad unità le aree meridionali dell’ambito" (cioè le aree del Parco poste attualmente a sud della ferrovia).

In fase di discussione del PTCP, il Comune di Seregno ha presentato un'osservazione per stralciare dalla cartografia provinciale tale tracciato senza ottenere risultati.

Non sappiamo se il mancato inserimento del nuovo tracciato ferroviario nel PGT di Seregno sia voluto. In questo caso però l'amministrazione dovrebbe spiegare pubblicamente le sue ragioni e portare fino in fondo i suoi intenti bocciando l'osservazione delle Ferrovie Nord con le stesse motivazioni portate nell'osservazione del Comune al PTCP (vedi sotto il riquadro dei documenti).

Qualora si ritenga inevitabile l'accoglimento dell'osservazione delle Ferrovie Nord, questo dev'essere però subordinato alla dismissione dell'attuale linea per Saronno fino all'intersezione con il nuovo tracciato e al ripristino ambientale della superficie risultante. Naturalmente la realizzazione del nuovo tracciato dovrebbe avvenire nel modo meno invasivo possibile garantendo la fruibilità e le connessioni ecologiche tra le due zone che verrebbero divise dalla ferrovia (evitando ad esempio un tracciato in superficie o in trincea scoperta) e con la realizzazione delle aree boschive previste dalla Regione.

Documenti

dall'Atlante dei PLIS in Provincia di Milano

"Le previsioni per la linea Monza-Chiasso riguardano, invece, il quadruplicamento della tratta (con progetto preliminare in fase di approvazione da parte del CIPE, sempre nell’ambito delle opere della Legge Obiettivo), che consentirà, da un lato, di rafforzare il sistema delle relazioni internazionali (grazie alla connessione con la nuova direttrice ad alta velocità Alptransit Gottardo, in fase di realizzazione per la parte svizzera) e, dall’altro, di incrementare il servizio lungo la linea esistente, dedicata ai servizi di tipo regionale. Questo intervento, prevalentemente in affiancamento alla linea storica, ma con nuovi rami di scavalco ed interconnessione all’altezza del nodo di Seregno, interessa alcune aree del PLIS, in particolare il Meredo, per il quale la Regione Lombardia (nella sua delibera di approvazione del progetto preliminare) ha richiesto specificatamente la previsione di opere di compensazione e valorizzazione ambientale, con la realizzazione di una vasta area boschiva."
(...)
"A compensazione degli interventi previsti sulla linea per Chiasso-Gottardo, che risultano di grande impatto per l’ambito del Meredo, sia da un punto di vista ambientale, sia per le abitazioni esistenti che si affacceranno sul nuovo scalo e sulla ferrovia nel punto in cui entra in galleria, il Comune ha chiesto a RFI di prevedere opere di compensazione e valorizzazione ambientale nell’ambito Meredo, attraverso l’acquisizione e l’impianto di un ambito di almeno 40 ettari. La costruzione dello scavalcamento ferroviario dovrebbe inoltre permettere la dismissione dell’attuale linea per Saronno fino all’intersezione con il nuovo tracciato, riportando ad unità le aree meridionali dell’ambito."



Osservazione presentata da Comune di Seregno al PTCP di Monza e Brianza

"In merito alle infrastrutture di trasporto pubblico si rileva la presenza del tracciato della linea ferroviaria indivituato con il n. 003 “Gronda ferroviaria di Nord- Est Seregno Bergamo” che attraversa il Parco del Meredo.
Da verifiche effettuate presso Rete ferroviaria Italiana si è evidenziato che tale tratto non risulta incluso nel progetto Gronda ferroviaria di Nord- Est Seregno Bergamo”, ma nelle previsioni del “Quadruplicamento Monza Chiasso”, in modo marginale (semplice tratteggio) e il relativo progetto preliminare non risulta approvato dal CIPE.
Si chiede pertanto lo stralcio dalla cartografia del PTCP del tracciato della linea Ferroviaria che attraversa il Meredo."

4 commenti:

  1. E' facile pensare che il vecchio tracciato non verrà mai abbandonato perchè in caso di raddoppio della linea, da Baruccana a Seregno lo scavalco servirebbe solo a fare entrare i treni al binario 1 mentre il tracciato esistente continuerà a servire i restanti binari.Meglio non credere alle compensazioni ambientali.

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  2. Com'è finita poi questa cosa? Il Parco del meredo rischia ancora? Grazie

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  3. Purtroppo il Parco del Meredo rischia ancora. Il Comune di Seregno ha infatti recepito nel PGT l'osservazione di Trenord.

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  4. Passeranno tutti i merci dal Sempione e dalla Val di Susa (50 nuovi merci dal Sempione e indefiniti merci dalla Franci. Si tratta della Gronda Novara-Saronno-Seregno-Bergamo.

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