di Domenico Corrusco
È un giorno qualunque, o quasi, quando Sabato Fusco, direttore generale di Autostrada Pedemontana Lombarda, si affaccia con la placida determinazione di chi sa bene la gravità dei suoi annunci. Nell’intervista rilasciata ieri a MBNews, Fusco svela una consapevolezza quasi predestinata: ha per le mani una vera e propria “gallina d’oro” – il pedaggio della Milano-Meda – e l’idea di rinunciarvi è intrigante, ma solo se qualcun altro (meglio ancora se munito di portafoglio elastico e voglia di beneficenza infrastrutturale) decidesse di caricarsi l’onere. L’ardita proposta riecheggia nelle stanze del potere come il sussurro di un’amara e raffinata diplomazia: rinunciare al pedaggio? Magari. Ma per carità, che si trovino prima i fondi per coprire la “sofferenza economica” che altrimenti graverebbe sull’iniziativa.
E sì, la nobiltà di animo qui pare abbondare, ma con un retrogusto severo: è chiaro, dichiara Fusco, che Pedemontana ha investito, e ora esige il suo tributo. Una narrazione che riecheggia come una tragedia greca, con il suo inevitabile senso di destino già scritto: perché, dice Fusco, quando un progetto si avvia, è tardi per ripensamenti. Le casse devono essere rimpinguate e il pedaggio non è, dunque, che il sacrificio richiesto ai cittadini per onorare tale patto.
Arriviamo quindi all’incontro pubblico, un tema sul quale Fusco mostra la sua peculiare apertura. Aperto agli incontri, sì, ma solo a quelli “costruttivi”. “Costruttivo”, però, è un termine che lascia spazio a varie interpretazioni: nella visione di Fusco, le assemblee vanno bene finché non c’è dissenso. Che i cittadini dunque siedano composti e, magari, silenziosi; che ascoltino con quel tocco di reverenza che si confà a simili occasioni, senza far troppo rumore e, men che meno, esprimere contrarietà. Le preoccupazioni? Accettabili, ma purché si presentino sotto forma di domande educate, non di vibranti appelli.
Con un tono da attore esperto, Fusco si rende disponibile a “rassicurare” chi di dovere, a patto però che nessuno rovini il copione con esternazioni degne di una tragedia popolare. E così, tra una rassicurazione e l’altra, mentre la Pedemontana tira dritta con le sue bonifiche e recinzioni, qualcuno fuori scena continua a sperare che un intervento celeste cali a salvarli dal pedaggio incombente.
Nessun commento:
Posta un commento
Chiediamo gentilmente, a chi usa questo spazio per i commenti, di usare toni costruttivi per mantenere la discussione su un livello di confronto civile e utile per tutti.