martedì 29 ottobre 2024

Un parco fluviale e territoriale nel medio bacino del fiume Seveso


a cura di Sinistra e Ambiente, Meda


Il 26 ottobre 2024, a Milano, presso l'Auditorium Teresa Sarti Strada, si è tenuto un interessante incontro a più voci sul tema della costituzione del "Parco Fluviale e Territoriale del Seveso", organizzato dall'Associazione Amici Parco Nord.

Hanno partecipato al convegno Raffaella Vimercati, Presidente dell'Associazione Amici Parco Nord; Anita Pirovano, Presidente del Municipio 9 di Milano; Gianfranco Cermelli e Daniela Gasparini dell'Associazione Amici Parco Nord; Arturo Lanzani, Presidente del Parco GruBria; Marzio Marzorati, Presidente del Parco Nord Milano; e, tra i contributi istituzionali, Gigi Ponti, Consigliere della Regione Lombardia; Francesco Vassallo, Vice Sindaco della Città Metropolitana di Milano; e Gianluca Comazzi, Assessore al Territorio e Sistemi Verdi della Regione Lombardia. Come invitati, Sinistra e Ambiente di Meda e il Circolo Legambiente "Laura Conti" di Seveso hanno seguito attentamente l'incontro.

LE BASI DEL CONFRONTO E DELLA PROPOSTA

Il 25 luglio 2024, il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che sostiene la proposta di creare il Parco Fluviale del Seveso, affidandone la progettazione e realizzazione al Contratto di Fiume.

Alla base della proposta c’è la necessità di potenziare i depuratori del bacino per migliorare la qualità delle acque e di intervenire sulla gestione delle sempre più frequenti piene dovute alla crisi climatica, puntando a incrementare le superfici drenanti e filtranti su tutto il bacino del Seveso.

La proposta di un Parco Fluviale e Territoriale, che richiederà un lungo percorso di confronto e atti amministrativi per concretizzarsi, apre alcune importanti opportunità. Tra queste, vi è l’obiettivo di considerare il fiume Seveso come una risorsa attraverso un progetto di rigenerazione ambientale e territoriale, accompagnato dalla creazione di un Parco Regionale che connetta aree simili in termini di conformazione e vocazione: spazi liberi residuali nel contesto urbanizzato, su cui intervenire per riqualificarli tramite piantumazioni, corridoi verdi e faunistici, piste ciclabili e appropriati interventi di ingegneria ambientale per creare spazi di naturalità.

IL SISTEMA DEI PARCHI NEL MEDIO BACINO DEL SEVESO

Nella parte del bacino del medio Seveso, in un territorio fortemente antropizzato, da Meda a Niguarda esiste un sistema di parchi costituito da:

  • Parco Regionale Naturale del Bosco delle Querce;
  • Parco Locale Sovracomunale GruBria;
  • Parco Regionale Nord Milano.

Nelle vicinanze di questi parchi vi sono aree da tutelare, composte da zone lungo il fiume Seveso e il suo affluente, il torrente Certesa/Tarò, nonché da spazi di connessione tra i due corsi d’acqua e le superfici dei tre parchi. Su questo tema, e sulla creazione di un Parco Fluviale in contesto metropolitano, ha contribuito Arturo Lanzani, urbanista e docente al Politecnico, nonché attuale Presidente del PLIS GruBria, illustrando la sua visione tramite una serie di slide.

 

 



L'AGGREGAZIONE DEI PARCHI ESISTENTI

La configurazione del Parco Fluviale e Territoriale del Fiume Seveso non potrà che essere un’aggregazione e una fusione dei parchi già esistenti, poiché la legge regionale non consente la creazione di nuove istituzioni. Naturalmente, l’ipotesi di aggregazione a un Parco Regionale esistente dovrà prevedere un congruo dimensionamento sia del personale sia dei fondi a disposizione della nuova entità per garantirne l’efficacia operativa.

Sarà necessario costituire un tavolo di concertazione che includa le strutture gestionali dei tre parchi, la Regione Lombardia, i comuni interessati, i gruppi e le associazioni, per avanzare proposte che definiscano anche possibili ampliamenti.

IL RUOLO DEL BOSCO DELLE QUERCE DI SEVESO E MEDA

Dopo questo convegno, è previsto un nuovo incontro dedicato alle associazioni e ai gruppi del territorio che desiderano contribuire all’avvio del progetto, valorizzando la loro conoscenza e il lavoro svolto sul campo. Questo lavoro collettivo dovrà tenere conto delle peculiarità di tutti i parchi coinvolti.

In particolare, per il Bosco delle Querce di Seveso e Meda, simbolo e testimonianza del disastro della diossina del 1976, minacciato oggi dal progetto dell'Autostrada Pedemontana Lombarda che prevede il disboscamento di circa due ettari e l'abbattimento di circa 3.000 alberi, è fondamentale assicurare la continuità del suo ruolo di memoria attraverso il "Ponte della Memoria" e un progetto ambientale lungimirante per restituire questo bene alla collettività. Le associazioni ambientaliste locali si impegnano a proporre attività in linea con la storia del luogo, affinché questo patrimonio non venga disperso.

Il messaggio e l’esempio di costruzione della naturalità, uniti al costante impegno per mantenere viva la consapevolezza del danno ambientale e della necessità di rigenerazione operata nel contesto di Seveso e Meda, possono diventare un modello in una Brianza sempre più segnata dal cemento e dall'asfalto.

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