Le aree del Parco GruBrìa a Cinisello Balsamo |
La decisione dell’Amministrazione comunale di Cinisello Balsamo, annunciata lo scorso 8 ottobre, di abbandonare definitivamente l'ipotesi di realizzare la "Campana" è stata accolta con soddisfazione dalle associazioni ambientaliste e dai cittadini. La cosiddetta "Campana" era una proposta di strada autoveicolare che avrebbe collegato via Risorgimento, all'ingresso di Cinisello Balsamo, con la tangenzialina di via Alberti - via Togliatti, attraversando una parte del Parco Grubrìa. Il progetto, risalente a oltre trent'anni fa, era stato concepito per decongestionare il traffico cittadino, ma avrebbe avuto un impatto significativo sull'area verde del Parco.
Il sindaco Giacomo Ghilardi ha confermato che non verrà costruita alcuna nuova strada in quell'area, spegnendo così le preoccupazioni dei residenti e le polemiche politiche. Il vicesindaco Giuseppe Berlino ha sottolineato l'importanza del passaggio delle aree cinisellesi del Parco Grubrìa sotto la protezione del Parco Nord Milano, vincolando così il territorio alle normative regionali e bloccando qualsiasi futura espansione urbanistica.
Nonostante questa vittoria ambientale, resta un disappunto: l’Amministrazione comunale e il Comitato Grande Parco hanno spinto per includere nel Parco Nord solo i territori di Cinisello, senza estendere la proposta all’intero Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) Grubrìa. Questa decisione ha di fatto indebolito il PLIS Grubrìa nel suo complesso, riducendone le possibilità di un rafforzamento definitivo.
Il Comitato Grande Parco, promotore della petizione per il trasferimento al Parco Nord, si è comunque dichiarato soddisfatto della cancellazione della "Campana", un'opera che avrebbe deturpato il verde richiamando traffico e inquinamento. Il comitato ha anche proposto soluzioni di mobilità sostenibile, come la realizzazione di una ciclovia a doppia carreggiata che colleghi Cinisello Balsamo e Nova Milanese, offrendo un'alternativa economica e a basso impatto per i cittadini.
Tuttavia, la mancata proposta di includere l’intero PLIS Grubrìa nel Parco Regionale resta una decisione discutibile, lasciando una parte importante del parco esposta a potenziali rischi futuri.
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