Ricordiamo che questi luoghi erano citati in un testamento dell'arcivescovo Ansperto del IX sec., in cui egli lasciava al nipote un ronco "detto dell'Aldepranda, che si trova alla Baragia, sotto il Bosco di Summovico".
Baraggia è un termine derivato dal celtico, che significava zona incolta, landa, ed era molto diffuso dalle nostre parti per indicare aree periferiche non dissodate. Per la verità questo nome non era del tutto appropriato per la zona in questione, visto che vi sono state riconosciute tracce di centuriazione romana.
Comunque sia nella parte occidentale del comune di Macherio e a cavallo del confine con Lissone esistevano ben quattro cascine almeno dal XVI secolo, ma più probabilmente già dal XIV.
Catasto Teresiano 1721 - Le quattro cascine in comune di Macherio: dall'alto a sinistra, in senso orario, le Cascine Torrette (Vetta), Verri, Maldura, Bareggia |
L'Oratorio di Santa Margherita alle Torrette (Macherio) |
La parte lissonese di cascina Bareggia nel Catasto Teresiano - 1722 |
La prima si estendeva sia nel comune di Macherio che in quello di Lissone. Anche questa cascina probabilmente risaliva al XIV secolo, quando apparteneva, insieme alle tre cascine Aliprandi più ad ovest, alla famiglia omonima. Nel '500 passò ai Pellizzoni e all'inizio del secolo successivo ai Bareggi.
Questi costruirono presso la cascina un Oratorio dedicato ai Santi Giacomo e Filippo, poi passato ad uso profano quando all'inizio del '900 fu costruita la nuova chiesa parrocchiale.
Madonna Incoronata (fine '700). Quadro una volta situato nella nicchia di legno sulla parete di via Cantù di una porzione di Cascina Bareggia poi abbattuta |
La parte lissonese della cascina ora appartiene al Comune, che l'ha restaurata.
Cascina Bareggia (Lissone) |
Dipinto del XVIII sec. sulla parete di Cascina Bareggia (Lissone) |
L'edificio che ospita l'oratorio di Sant'Anna (proprietà privata) |
Dipinto sull'altare dell'oratorio di Sant'Anna |
La proprietà della Maldura passò, probabilmente nella seconda metà del '700, alla famiglia Greppi, che trasformò l'antico edificio, già parzialmente utilizzato come abitazione padronale, in villa signorile e fece costruire una nuova cascina più ad ovest. Di fronte a questa, successivamente fu costruito - e c'è tuttora - un forno comune.
Catasto Lombardo Veneto (1855). Nell'angolo in basso a destra è segnato l'oratorio. L'edificio contrassegnato con il n. 297 è stato demolito nel secolo scorso |
Purtroppo l'antica villa non ha avuto un'adeguata manutenzione e l'oratorio seicentesco, sconosciuto ai più, è quasi perennemente chiuso.
La parte lissonese della Maldura - a sud della strada che divide i due comuni - sorse nel XVII secolo, ma è stata abbattuta vent'anni fa.
Villa della Maldura (lato nord) |
Cascina Maldura (lato su via Belgioioso) |
Cascina Maldura - seconda metà sec. XVIII o inizio XIX |
Il forno comune (ora in disuso) di Cascina Maldura (seconda metà sec. XIX) |
Dalla fine del Settecento la cascina venne chiamata Pedresse.
"Cassine Pedres" nel Catasto Lombardo Veneto del 1855 |
Uno degli edifici del complesso Cascina Rivolta/Verri/Pedresse (Macherio) |
Cascina de' Berti/Greppi (Sovico) |
Ad eccezione di alcune piccole aree boschive (per un totale di circa 4 ettari), i terreni erano coltivati a cereali, ma quasi ovunque erano presenti anche gelsi e più di un terzo degli aratori erano "vitati", cioè intervallavano la coltivazione di cereali con filari di viti.
Purtroppo la maggior parte dei begli edifici storici della zona è attualmente soffocata dalle costruzioni moderne e alcuni - soprattutto l'Oratorio delle Torrette ma anche la cascina e la villa della Maldura - dovrebbero essere restaurati e adeguatamente valorizzati.
Villa della Maldura (attualmente l'edificio è frazionato in vari appartamenti) |
Cascina Maldura (vista da via Belgioioso) |
Posizione dei luoghi citati nei due post: C. Aliprandi (1) - C. Bini (2) - C. Santa Margherita (3) - Torrette (4) - C. Bareggia (5) - C. Maldura (6) - C. Pedressi (7) - C. Greppi (8) - Boscone (9) |
Testo di Chiara Ballabio
Fotografie di Zeno Celotto
© riproduzione riservata
Curiosità:
Riceviamo da Gianni C., che ringraziamo, l'immagine dell'antica segnaletica in pietra indicante la località MALDURA posizionata all'inizio di via Roma a Macherio nei pressi dello storico incrocio principale del centro cittadino, in particolare l'indicazione è posizionata sulla facciata nord di Corte Rossa.
Facciamo notare come il segnavia indichi MALDURA, LISSONE e DESIO e non la BAREGGIA...
Riceviamo da Gianni C., che ringraziamo, l'immagine dell'antica segnaletica in pietra indicante la località MALDURA posizionata all'inizio di via Roma a Macherio nei pressi dello storico incrocio principale del centro cittadino, in particolare l'indicazione è posizionata sulla facciata nord di Corte Rossa.
Facciamo notare come il segnavia indichi MALDURA, LISSONE e DESIO e non la BAREGGIA...
Riferimenti bibliografici:
1) G. Sassi - Storia di Macherio - Macherio, 1995
2) E. Bernasconi - Lissonum - Monza, 1926 (riedito dal Comune di Lissone nel 1987)
3) E. Mariani - L'antico comune di Cassine Aliprandi - Milano, 1999
4) AA.VV. - Bareggia cento anni di storia 1902-2002 - Macherio, 2004
5) M. Dolci - "Ager Mediolanensis" e "Ager Comensis": il problema della centuriazione - Pisa-Roma, 2005
6) Museo Civico "Carlo Verri" Biassono - La centuriazione a nord di Monza - Biassono, 2008
:OOO cioè, fatemi capire..io RISIEDO DENTRO la cascina Pedresse? :OOO davvero? :OO ma io pensavo fosse la corte vicino al parcheggio :OO :D cavoli, mi sento in un pezzo di storia! che onore :D ma...secondo voi, perchè non riporta bareggia? :P
RispondiEliminaNelle carte catastali il nome Pedresse viene dato a tutto il complesso di edifici (per maggior chiarezza abbiamo inserito nel post, oltre ad un estratto del Catasto Teresiano, anche un estratto del Lombardo Veneto). Riguardo all'indicazione stradale è difficile spiegare perchè riporti Maldura e non Bareggia senza sapere neanche l'epoca a cui risale.
EliminaSi possono avallare diverse ipotesi perché sulla storica segnaletica è riportato il nome della Maldura e non, viceversa, quello della Bareggia. Una tra le più plausibili è che Cascina Maldura - all'epoca imprecisata del posizionamento dell'indicazione - fosse la prima località di una certa consistenza che si incontrava provenendo da Macherio. Inoltre, può essere interessante sapere che - se si esclude la Casa Caremi (sede dello storico ed omonimo panificio sempre in via Roma) forse in origine sede di un Convento degli Umiliati.- la Corte Rossa è, molto probabilmente, la corte macheriese più antica.
RispondiEliminaGianni C.
Wow, mia famiglia viveva alla cascina maldura prima di venire all'Argentina. Grazie :)
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