Pedemontana: lo svincolo di Meda. |
La recente pubblicazione sul sito Medainforma di una lettera di Enrico Radice (link) ha ripreso il dibattito intorno alla controversa "tangenziale" di Meda-Seregno, un progetto complementare alla Pedemontana che ha suscitato diverse critiche da parte di gruppi ambientalisti e di quartiere. In linea con tali preoccupazioni è stata rispolverata una proposta del 2014, aggiornata nel 2019, avanzata dall'Associazione Cittadini Quartiere Polo di Meda e il Centro Promozione Brianza di Cabiate, in collaborazione con lo studio di pianificazione territoriale Logos Loci, che mirava a conciliare le esigenze di mobilità con la tutela dell'ambiente e la riduzione dei costi. Secondo Radice, questa soluzione conserva l'obiettivo di preservare il verde e di sfruttare le infrastrutture viarie già esistenti per alleggerire il traffico e ridurre i costi complessivi.
In particolare la proposta prevede la realizzazione di una rotatoria a corona dello svincolo di Meda, con un breve collegamento alla via Vignazzola. Questo collegamento di soli 100 metri consentirebbe di evitare il percorso attuale di 1500 metri attraverso la rotatoria di via Tre Venezie e la trafficata via Marco Polo, riducendo significativamente il traffico su quest'ultima.
Planimetria con la proposta alternativa avanzata da Radice. |
L'alternativa proposta sfrutterebbe, quindi, l'uscita dalla nuova rampa in Comune di Seveso (prevista dall'Autostrada Pedemontana), inoltrandosi sulle già esistenti via Marco Polo, via Gorizia, via Ferrara (parallele alla ferrovia FFSS) per raggiungere il previsto sovrappasso ferroviario in direzione della nuova rotatoria. Questo nuovo tracciato alternativo ridurrebbe il traffico delle vie Indipendenza/Einaudi di Meda e delle vie Cadore e Wagner di Seregno.
Radice sottolinea alcuni vantaggi della proposta alternativa rispetto al progetto Pedemontana, elencando, tra gli altri, la tutela delle residenze, una riduzione significativa dei costi e tempi di realizzazione più brevi. D'altra parte, si evidenziano gli svantaggi del progetto originario, come la viabilità invasiva delle residenze e l'incremento dell'impatto ambientale.
La proposta dell'Amico Enrico Radice si collega ad una proposta/progetto per una mobilita' sostenibile dal Bosco delle Querce di Seveso e Mesa al Parco GruBria in Seregno presentata gia' da qualche anno dallo stesso Radice, anche come rappresentate dei Cittadini Meda Sud, con il WWF Insubria per contrastare con intelligenza i miopi e invasisi interventi legati a Pedemontana
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