A distanza di poche settimane dal nostro ultimo aggiornamento e dall’assemblea pubblica del 22 luglio, abbiamo ripercorso il tracciato della futura tangenziale Meda-Seregno per verificare l’avanzamento dei lavori.
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Vista del cantiere dalle villette di via forlì (Meda) |
Il primo tratto, da via Cadore (Seregno) fino alle villette di via Forlì (Meda), non ha visto significativi progressi: lo stato dei lavori è sostanzialmente invariato rispetto a metà luglio. Tuttavia, proprio nei pressi delle villette, il cantiere ha ripreso vigore: nel terreno appena a sud, i filari di alberi che costeggiavano via Po (in corrispondenza delle abitazioni) e via Lecco (Seveso) sono stati completamente abbattuti. Al loro posto, la consueta rete arancione in plastica delinea già l’area dove sorgerà una nuova rotonda.
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I filari di alberi abbattuti (via Po, Meda e via Lecco, Seveso) |
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Via Lecco, Seveso |
Proseguendo lungo via Lecco, abbiamo constatato un cambiamento ancora più radicale. Il tratto di bosco cresciuto lungo l’antico percorso della Roggia Borromeo – un elemento di pregio paesaggistico e storico – è stato completamente abbattuto. Ora, lo sguardo corre libero fino alle prime case della frazione Meredo di Seveso. Dove prima c’era una cortina verde che raccontava una storia, oggi resta solo un varco aperto nel paesaggio.
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Via Vignazzola, Meda / Via Meredo, Seveso |
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Il boschetto che "proteggeva" le case è sparito. Al suo posto le reti arancioni che delimitano la nuova rotonda |
Raggiungiamo quindi via Vignazzola e via Meredo, nel punto dove è prevista la rotonda che collegherà la prosecuzione di via Lecco a Seregno. Anche qui, il panorama è cambiato in modo drastico e, per certi versi, ancor più impressionante: il boschetto che fungeva da barriera naturale tra le abitazioni e il prato è stato raso al suolo. Da questa prospettiva, si scorge chiaramente, attraverso la breccia nel verde, l’area delle villette di via Forlì. Un cambiamento significativo, soprattutto per chi vive in queste zone e fino a poco tempo fa poteva contare su una “quinta verde” che proteggeva le case non solo dal traffico, ma anche dal vento, dalle polveri e che offriva rifugio alla piccola fauna locale.
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In basso a sinistra: la rotonda di via Vignazzola / via Meredo |
A questo proposito, ci preme ricordare un passaggio importante contenuto nella Raccomandazione n. 3 delle Prescrizioni Tecniche e Ambientali per la realizzazione dell’autostrada Pedemontana Lombarda (Gazzetta Ufficiale n. 40 – Suppl. Ord. n. 34 del 18/02/2010), secondo cui:
"Relativamente alle fasi di cantiere, si raccomanda di definire puntuali piani temporali delle opere che tengano adeguatamente conto di cercare di evitare lo svolgimento dei lavori nel momento riproduttivo della fauna."
Sorge spontanea una domanda: è stato effettuato uno studio aggiornato delle specie presenti nelle aree interessate dai recenti abbattimenti? In un momento tanto delicato per gli equilibri ambientali, non possiamo permetterci ulteriori leggerezze.
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Cartelli di divieto di sosta per "taglio alberi" |
I lavori della tangenziale continuano ad avanzare, spesso in silenzio, ma con effetti sempre più evidenti e spesso irreversibili sul territorio. Continuare a documentare, vigilare e far sentire la voce di chi questo territorio lo vive ogni giorno è oggi più importante che mai.
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