sabato 31 agosto 2024

Tangenziale Meda-Seregno, avanza il progetto della rotatoria Wagner – Einaudi: un segno di efficienza, ma a che prezzo?

La rotonda esistente realizzata con barriere provvisorie

Nei giorni scorsi i Comuni di Seregno e Meda hanno approvato il progetto di fattibilità della nuova rotatoria all’intersezione tra via Wagner (Seregno) e via Einaudi (Meda). E' stato annunciato come un "intervento che migliorerà la sicurezza di un tratto stradale dove, da anni, campeggia una soluzione viabilistica realizzata con barriere provvisorie" segna però anche un passo avanti per la realizzazione della tangenziale Meda-Seregno, parte delle opere complementari legate al progetto di Pedemontana.

La rotatoria prevede una struttura composta da due cerchi intersecati con diametri di 25 e 28 metri. Il progetto, che ha un costo stimato di 321 mila euro, dovrebbe essere completato in circa 290 giorni. La realizzazione della rotatoria è stata necessaria per risolvere un problema viabilistico che persiste da oltre vent'anni, ma è anche strettamente connessa al progetto più ampio della tangenziale Meda-Seregno.

Il progetto della rotatoria approvato

Con l’avvio di questa opera, i Comuni di Meda e Seregno, anticipando le spese che poi richiederanno a Pedemontana, hanno di fatto accettato la realizzazione della tangenziale Meda-Seregno. Questa decisione rappresenta un punto di non ritorno per coloro che si oppongono all’intero progetto della tangenziale.

Le critiche sollevate dai residenti e dalle associazioni e comitati locali, soprattutto riguardo all'impatto ambientale sul Parco del Meredo, hanno forse contribuito a modificare il tracciato della tangenziale spostandolo più vicino all’area artigianale, evitando la costruzione di una rotatoria all'interno del parco stesso. Tuttavia, rimane l'incertezza su come sarà il progetto definitivo e su quali saranno le conseguenze a lungo termine per il territorio.

In rosso il progetto della tangenziale all'interno del parco e in giallo le modifiche proposte

Oltre alle questioni ambientali, una delle principali preoccupazioni riguarda l'innesto della tangenziale su via Cadore e la gestione dei flussi di traffico all’interno del quartiere del Ceredo e sulla già congestionata via Wagner. La nuova rotatoria potrebbe migliorare la fluidità del traffico in un’intersezione critica, ma potrebbe anche portare a un aumento del volume di veicoli che attraversano queste aree residenziali, aggravando i problemi esistenti.

I possibili flussi di traffico generati dalla tangenziale Meda Seregno

Nonostante queste preoccupazioni, i sindaci di Seregno e Meda, Alberto Rossi e Luca Santambrogio, hanno espresso la loro soddisfazione per l’avanzamento del progetto. Hanno sottolineato l'importanza strategica dell'intervento per la viabilità, ma resta da vedere come verranno affrontate le criticità sollevate dai residenti. Come riportato da diversi organi di stampa, l'intervento è stato anticipato dai Comuni proprio per non dover più attendere i tempi incerti di Pedemontana, che avrebbe dovuto finanziare l'opera come parte delle compensazioni. Questa rapidità decisionale è vista da alcuni come un segno di efficienza, ma solleva anche interrogativi sul prezzo che la comunità locale potrebbe pagare in termini di impatto ambientale e di vivibilità. Un segno di efficienza, ma a che prezzo?

2 commenti:

  1. Mi complimento innanzitutto con i Sindaci di Seregno e Meda per l'accordo sul progetto e realizzazione della rotonda di via Einaudi poi con redazione di questo sito che sull'ultima slide, con scopi certamente "tranquillizzanti", aggiunge la parola "possibile" alle direttrici di traffico che CERTAMENTE invece aumenterà trasformando la via Vignazzola collegata alla via Saronno nella nuova gronda (tangenziale) di collegamento veloce tra la Milano/Meda (futura superstrada a pagamento) e Seregno sud dove è prevista una nuovo rotonda in via Nazioni Unite. Quindi una gronda gemella a quella nord esistente di via Wagner. Sarebbe interessante, se ci sono, conoscere le "opere mitigatrici ambientali/naturalistiche" previste a Meda sule vie Tre Venezie, Po, Meredo/Vignazzola e a Seregno via Saronno.

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  2. Il commento solleva un punto cruciale riguardo alle cosiddette "opere compensative" che spesso vengono proposte come soluzioni per mitigare l'impatto di grandi infrastrutture, come le autostrade. Tuttavia, c'è un'ironia evidente nel considerare una tangenziale come un'opera compensativa per un'autostrada. Di solito, le opere compensative dovrebbero migliorare la qualità della vita dei cittadini e preservare l'ambiente, come la creazione di parchi, il potenziamento dei trasporti pubblici o interventi di riqualificazione ambientale. Ma qui, al contrario, si parla di una nuova tangenziale, che di fatto porta con sé ulteriori traffico, inquinamento e consumo di suolo, aggravando invece di mitigare i problemi.

    Immaginiamo la scena: i cittadini si aspettano compensazioni che rendano il loro territorio più vivibile, e cosa ottengono? Una nuova strada che taglia il loro comune, rendendo le zone residenziali ancora più congestionate e rumorose. È come se, per risolvere il problema di una ferita, si decidesse di infliggerne un'altra, magari più piccola, ma sempre dolorosa. Questa "compensazione" sembra più una beffa che un beneficio.

    Ritornando al commento originale, è chiaro che la preoccupazione principale riguarda l'aumento del traffico nelle aree di Meda e Seregno, con la via Vignazzola che rischia di trasformarsi in una sorta di tangenziale sud, replicando i problemi già vissuti con la tangenziale nord di via Wagner. Se la tangenziale è davvero considerata l'opera compensativa, i cittadini hanno ragione a preoccuparsi, perché ciò significherebbe semplicemente spostare il problema da un'area all'altra, senza risolvere le questioni ambientali e di vivibilità che questi interventi dovrebbero affrontare.

    In sostanza, il concetto stesso di "tangenziale compensativa" è un ossimoro che riflette una pianificazione urbana miope, dove l'espansione delle infrastrutture stradali viene giustificata come una soluzione a problemi che essa stessa contribuisce a creare.

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