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domenica 30 ottobre 2011

Atti del convegno "L’uso del suolo in Lombardia negli ultimi 50 anni"

L'Ersaf ha pubblicato sul proprio sito sia il volume che gli atti del convegno "L’uso del suolo in Lombardia negli ultimi 50 anni" che si è tenuto lo scorso 29 settembre a Milano.

Per scaricare gli atti ed il volume cliccare qui.

Ferma il cemento a Macherio, presenta le tue osservazioni al documento di piano del PGT entro il 18/12/2011

E' stata pubblicata ed è disponibile per la visione presso l'Ufficio Tecnico del Comune di Macherio la proposta definitiva di Documento di Piano del PGT, Rapporto Ambientale, Sintesi non tecnica e Studio Geologico.

La documentazione può essere consultata fino al 18/12/2011 nei seguenti orari: lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9,00 alle ore 12.00.

Entro la stessa data chiunque può presentare proprie osservazioni, anche fornendo ulteriori elementi conoscitivi e valutativi, inviandole al Comune di Macherio, Via Visconti n. 39, 20846 Macherio.

Per informazioni:
Ufficio Tecnico
tel. 0392075622
e-mail: tecnico@comune.macherio.mb.it

Case nel Parco delle Groane: le osservazioni si possono presentare entro il 4/2/2012

La variante parziale al Piano Territoriale di Coordinamento in Comune di Lentate sul Seveso che permette l'edificazione di nuove case all'interno del Parco delle Groane verrà depositata, in libera visione, presso la sede del Consorzio Parco (Solaro via della Polveriera, 2)
dal 7/11 al 6/12/2011
nei seguenti orari: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 9,00 alle ore 12,00 e martedì dalle 14,30 alle 16,30.

La variante generale completa di ogni elaborato è altresì visionabile sul sito internet www.parcogroane.it

Dal 7/12/2011 fino al 4/2/2012, gli Enti e i privati che ne abbiano interesse possono presentare le proprie osservazioni al protocollo consortile, in bollo competente (salvo esclusioni di legge).

Leggi anche:
- L'avviso pubblicato sul sito del Parco
- Perchè costruire case nel parco quando ce ne sono molte altre vuote?

sabato 29 ottobre 2011

Molgora: un parco amico dei pipistrelli


di Claudio Valsecchi, Presidente Consorzio Parco del Molgora

Era il 2007 quando il Consorzio Parco del Molgora ha iniziato a promuovere azioni volte a far conoscere i pipistrelli, animali utilissimi nel contenere insetti dannosi o fastidiosi (vedi zanzare), e sfatare molti miti negativi che li circondano.
Nell’autunno 2009 è poi iniziato anche un progetto di posizionamento nel Parco di bat-box (cassette rifugio per pipistrelli) e la distribuzione di altre (costruite da volontari) a cittadini residenti nei comuni consorziati; tutte sono numerate per un puntuale tracciamento. L’iniziativa ha un duplice significato: sia di studio dei comportamenti di questi animali di cui si conosce relativamente poco, che di sensibilizzazione della popolazione con il coinvolgimento attivo nel monitoraggio.

Ad oggi sono state distribuite circa 130 bat-box (da una ventina ci sono tornate segnalazioni sul posizionamento) di cui 30 posizionate nel territorio del Parco.

L’occupazione delle bat-box da parte degli animali avviene solo nel tempo (anche dopo 6-7 anni) e con percentuali che non superano generalmente il 40-50%. Inoltre l’occupazione può essere temporanea e sfuggire all’osservazione.

Eppure qualcosa si muove. Forse anche i pipistrelli hanno saputo che per il biennio 2011-2012 è stato proclamato l’Anno Internazionale del Pipistrello da Eurobats (istituzione che si attiva per coordinare l’accordo del 1994 tra stati europei per la conservazione delle popolazioni di pipistrelli in Europa) e dalle Nazioni Unite, allo scopo di rendere consapevoli delle necessità di tutela di questi animali, che in molti casi sono a rischio di estinzione.

Sta di fatto che sono cominciate ad arrivare ad inizio autunno segnalazioni di tre occupazioni: una a Bussero, una a Usmate e una a Vimercate (vedi foto sotto il titolo). Vi presentiamo dunque “ALBO” (così abbiamo chiamato l'occupante della bat-box), giovane maschio (con ogni probabilità) della specie Pipistrello albolimbato (Pipistrellus kuhlii). Con novembre ALBO e gli altri pipistrelli lasceranno i loro rifugi primaverili ed estivi per recarsi in luoghi dalla temperatura più costante (vecchie soffitte o cantine, grotte) ed entrare in letargo.

Quest’anno sono poi proseguiti i monitoraggi dei pipistrelli nel Parco con l’ausilio di bat-detector (l’apparecchio in grado di captare gli ultrasuoni) in collaborazione con l’Associazione FaunaViva (www.faunaviva.it).

Oltre alle 5 specie individuate l’anno scorso, approfondendo la ricerca nei dintorni dei ponti sul torrente Molgora (che si prevedevano essere possibili siti di rifugio) è stata individuata un’ulteriore specie del genere Myotis. Si tratta probabilmente del Vespertilio di Daubenton (Myotis daubentonii), ma per il genere Myotis non è possibile avere la certezza della specie con l’utilizzo del solo bat-detector.

C’è quindi l’intenzione di proseguire gli studi con catture (e successivo rilascio) tramite il posizionamento di apposite reti nelle zone in cui l’animale è stato rinvenuto; operazione per la quale proseguirà la proficua collaborazione con l’Associazione FaunaViva composta da personale esperto ed autorizzato (i pipistrelli, almeno sulla carta, sono tutelati quanto l’orso e il lupo).

Educazione alimentare ed ambientale per le scuole della Brianza


Sono aperte le iscrizioni alle attività didattiche che la Scuola Agraria del Parco di Monza ha messo a punto per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria e secondaria di I e II grado.
La scelta è ampia, e comprende quattro itinerari di educazione ambientale (Arte e Natura, Viaggi d’acqua, Giardini della Villa Reale, Natura e Biodiversità) e quattro laboratori di educazione alimentare (OrtiCulturalMente, Antiche storie di erbe ed erbacce, Il mondo delle api, Terranostra).

Ciascuno di essi propone laboratori pratici che conducono i bambini in esperienze che forniscono nuove conoscenze e abilità, inducono a migliorare il rapporto con la natura, a conoscere il valore culturale e ambientale del territorio ed il ruolo sociale dell’agricoltura.

Grazie ad una situazione logistica favorevole, il complesso Parco-Villa Reale permette di affrontare le tematiche naturalistiche e storico-geografiche degli itinerari di educazione ambientale con un approccio pratico e, nello stesso tempo ludiforme. I percorsi di educazione alimentare, invece, possono venir realizzati sia presso la Scuola Agraria del Parco di Monza - una cornice che, pur essendo in ambito urbano, emoziona grazie ai suoi aspetti naturalistici e al suo legame con il contesto del Parco – sia direttamente all'interno del plesso scolastico degli Istituti che ne fanno richiesta.

Centro accreditato presso la Regione Lombardia in Formazione Professionale, Servizi al Lavoro e Fattoria Didattica, con decennale esperienza in percorsi di educazione ambientale dedicati a bambini ed adolescenti, la Scuola Agraria del Parco di Monza è a disposizione per chiarimenti e per concordare il programma più adatto ai contatti: fattoriadidattica@monzaflora.it - Tel. 039 230 2979 int. 201.

Desio: il PGT sul TG3

Il TG3 regionale del 27 ottobre scorso ha mandato in onda un servizio sul nuovo PGT di Desio.

Per chi se lo fosse perso può guardarlo cliccando sull'immagine oppure qui.

mercoledì 26 ottobre 2011

Desio: il collegamento possibile tra i PLIS del Grugnotorto e della Brianza Centrale


Contenere il consumo di suolo riqualificare i suoli non urbanizzati come beni comuni capaci di dare qualità ecologica e ambientale

Il contenimento del consumo di suolo nel cuore più urbanizzato della provincia di Monza e della Brianza, collocata al secondo posto tra quelle italiane per livelli di urbanizzazione (ma che a differenza di quella di Napoli non è circondata ne da mare ne da provincie con bassi livelli di urbanizzazione, ma da ogni lato da provincie con elevatissimi livelli di urbanizzazione), è l’obiettivo prioritario che deve guidare la revisione degli strumenti di governo del territorio. In questo contesto della Brianza è infatti ancor più evidente quanto il suolo  inedificato sia un bene comune e che, in quanto tale, sia necessario limitarne il più possibile il “consumo”, valorizzando pur entro ruolo, funzioni e condizioni proprietarie differenti il suo contributo ad un equilibrio ecologico e/o alimentare degli insediamenti e la sua funzione fruitiva e di qualificazione paesistica (1).

Il contenimento di consumo di suolo non è infatti che la meta di una politica che individua lo spazio inedificato, anche intercluso nel territorio urbanizzato, come la risorsa fondamentale per la riqualificazione ecologica, paesistico, abitativa della Brianza centrale (e per questa via della sua stessa capacità competitiva). L’altra meta di questa politica è la costruzione di un progetto articolato di suolo nelle forme della suddivisione, nelle modalità delle coperture agroforestali nei terreni coltivati, nella creazione di spazi verdi e boscati a fruizione collettiva degli spazi aperti residui, nella ricostruzione di una rete continua di percorribilità pedonale e ciclabile evitando che essi si riempiano invece di usi del tutto impropri in questo territorio così urbanizzato come è diffusamente avvenuto a Desio, ossia di cave, impianti di lavorazione degli inerti, discariche, depositi a cielo aperto edifici, ecc, il tutto in forme discutibilmente legalizzate (ad esempio con condoni edilizi, ecc..) o del tutto illegali.

Questi spazi aperti si definiscono quasi tutti a livello sovra comunale e per essere oggetto di una politica attiva richiedono regole e politiche sovra comunali. Per questa ragione sarà fondamentale il loro inserimento nei Plis contigui, per una parte più rilevante nel Plis del Grugnotorto, più limitatamente nel Plis della Brianza Centrale (cercando di promuovere una loro fusione investendo spazi del tutto simili per natura ecologica, paesistica ed urbanistica).

Tali spazi in ogni caso assumono ormai la figura di tante “radure” inedificate nella foresta tutta edificata della Brianza centro occidentale. In particolare attorno a Desio possiamo riconoscere la radura relativamente integra verso Nova Milanese, la radura fortemente aggredita da usi impropri ad ovest tra Desio, Varedo e Bovisio Masciago, la radura attorno alla area di servizio dell’autostrada pedemontana, la radura di villa Buttafava e la radura a sud della frazione di San Giorgio, nonché dei non sempre ampi e presenti corridoi che le connettono tra loro. Entro questo più complessivo disegno di spazi aperti andranno definite le aree che più specificatamente vanno organizzate come grandi parchi urbani: in particolare cinque aree in connessione con il polo scolastico ad occidente, dell’ospedale a Nord, della Frazione San Giorgio ad est, dell’area attorno al nuovo cimitero a sud-est, e a corona della frazione Spaccone a sud-ovest.

Nota (1): Il suolo, allo stesso livello dell’aria, dell’acqua e del clima, costituisce fattore da prendere in considerazione per verificare l’impatto di determinati piani e programmi sull’ ambiente ( v. art. 4 comma 3 del D.L.vo 3 aprile 2006 n. 152), tra i quali quelli nei settori della pianificazione territoriale ed urbanistica (art. 6 comma 2 – v. anche allegato VI f).
Tali disposizioni, che attuano direttive comunitarie ( in part. Direttiva 2001/42//CE ) , consacrano, anche sotto il profilo normativo , il valore del suolo e l’esigenza della sua tutela.


Tratto da: Comune di Desio | Piano di Governo del Territorio | Relazione tecnica

Per visionare i documenti relativi alla Variante di Piano di Governo del Territorio cliccare qui.

WWF Lecco: "Area Beretta, possiamo dire la nostra?"


a cura dell' Associazione WWF Lecco 

Infuria la polemica riguardo alla questione relativa alla cosiddetta area Beretta in comune di Rovagnate (LC). Già nel dicembre dello scorso anno si era assistito ad un’offensiva mediatica, durata alcune settimane, contro l’Amministrazione comunale e il Sindaco di Rovagnate, colpevoli di non cogliere l’occasione di un grosso investimento sul territorio, con conseguenti ricadute occupazionali (per altro senza chiare garanzie da parte dell’azienda riguardo a qualità e quantità dei posti di lavoro).

Come è noto il progetto è stato bocciato dall’Amministrazione comunale con motivazioni di natura puramente economica.

L’aspetto ambientale e paesaggistico è stato solamente sfiorato dalla discussione e considerato come problema marginale. Una dimenticanza? In tempi di crisi non bisogna andare troppo per il sottile? Cosa importa se il PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) prevede nell’area del progettato intervento un corridoio ecologico di connessione tra il Parco del Curone e il Parco del Monte Barro, attraversando il San Genesio? Una variante, una delibera e tutto è sistemato...

Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale è “lo strumento con il quale la collettività provinciale si impegna a perseguire lo sviluppo del proprio territorio in forme ambientalmente responsabili e socialmente eque”. Solo belle parole per le brochure in carta patinata dell’Amministrazione Provinciale?

Le località Zerbine e Francolino, frazioni del comune di Rovagnate, sono state sede di allevamenti suinicoli per diversi anni, con relativi problemi legati agli scarichi nel torrente Bevera ed emissioni maleodoranti. L’area, attualmente in stato di abbandono, costituisce un raccordo tra un rilievo boscato (su cui corre la SR 342) ed una vasta zona pianeggiante percorsa dal torrente Bevera.

L’abbandono, se da una parte ha creato problemi per la degradazione dell’Eternit delle coperture, dall’altro ha dato luogo ad una rinaturalizzazione spontanea del luogo. L’assenza quasi totale di traffico veicolare, di illuminazione artificiale, e in generale di attività antropica ha favorito la riconquista da parte di flora e fauna di tutta l’area. Sono presenti diverse tipologie di ambiente naturale, con una biopermeabilità elevata: zone umide e canneti, ambiti boscati di diversa composizione, prati stabili destinati a foraggicoltura. Nelle zone in abbandono sono presenti incolti e coperture arbustive, cespugliose ed arboree, in evoluzione.

Oltre ai due rami del torrente Bevera, sono presenti diversi corsi d’acqua secondari, che raccolgono le acque provenienti dalle risorgive del versante collinare in territorio di Perego.



Questo polmone verde è ora minacciato da un progetto che prevede, tanto per cominciare, l’adeguamento della strada di accesso al comparto produttivo che attualmente corre lungo un pendio boscato, sviluppandosi per circa 800 metri per 3 metri di larghezza con fondo sterrato; dovrebbe essere dimensionata per permettere il transito contemporaneo dei mezzi pesanti in entrambi i sensi di marcia. Naturalmente l’allargamento della carreggiata su terreno in pendenza comporta il taglio di una notevole superficie boscata, l’escavazione a monte o la creazione di terrapieni a valle.

Ulteriori criticità viabilistiche sarebbero introdotte dal collegamento tra la SR 342 e la SP51, che dovrebbe svilupparsi dal comparto produttivo delle Zerbine fino alla zona industriale di Castello Brianza per innestarsi nella SP51 all’altezza di via Valmara, con scavalcamento del torrente Bevera in uno o più punti e attraversamento di zone umide di grande pregio.

I volumi di traffico della SR 342, relativi a Rovagnate, sono già oggi tra i più elevati della Brianza Meratese, con 19.500 veicoli al giorno di cui il 20% commerciali (tabella 11 Relazione illustrativa PTCP- dati anno 2000).

Il tratto da Bevera a Rovagnate della SR 342 non presenta alternative di tracciato che evitino il centro abitato. Tramite il collegamento previsto, il traffico relativo alle zone industriali verrebbe incrementato dal traffico della SP51, bypassando l’incrocio di Bevera. Inoltre il traffico veicolare generato dal previsto insediamento di oltre 50 unità abitative in via del Pascolo a Castello Brianza, avrà come sbocco preferenziale il suddetto collegamento.

Oltre a tutti questi problemi viabilistici non è chiaro quale dovrebbe essere il tipo di attività produttiva che si dovrebbe insediare e quale il suo impatto ambientale dovuto a rumore, scarichi liquidi ed in atmosfera, inquinamento luminoso e consumi idrici.

Il già citato Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale classifica la SR 342 da Bevera a Rovagnate come “tratto in cui gli insediamenti sono in contrasto con gli interessi paesaggistici ed ecologici”. Sempre della serie “belle parole”...

La stessa classificazione comprende la SP 52 da Castello Brianza a Rovagnate: nonostante il disturbo visivo rappresentato dalla zona industriale di Castello, attualmente quest’area è ancora pregevole dal punto di vista paesaggistico. I vecchi allevamenti suinicoli situati a Zerbine e Francolino, tutto sommato, non arrecano un eccessivo disturbo visivo e si inseriscono discretamente nel paesaggio agricolo. Le porcilaie sono costruzioni basse: gli unici manufatti di una certa altezza sono i silos. Aspettano ancora un soluzione le migliaia di metri quadri di eternit che costituivano le coperture dell’allevamento.

Una superficie industriale di 80 mila metri quadri metri, con annessi parcheggi e strada di accesso, rappresenterebbe un dissennato consumo di suolo, un ennesimo ecomostro sul nostro territorio con prevedibili effetti devastanti sull’ambiente e sul paesaggio.

L’attuale crisi economica può rappresentare un alibi per passare sopra a regole e diritti. In nome del lavoro (o più probabilmente del profitto ad ogni costo...) si vorrebbe avere carta bianca e non avere intralci, soprattutto in campo ambientale e paesaggistico. Questo è il metodo che va per la maggiore ed il dibattito di questi mesi rischia di fare scuola e creare un pericoloso precedente.

I problemi dell’industria italiana non sono sempre da attribuire alla burocrazia ed alle regole troppo restrittive oppure alla mancanza di infrastrutture ed insediamenti. Fanno pensare alcuni casi che interessano il nostro territorio: Candy, Beton Villa, Perego Strade… I problemi, a volte, sembrerebbero ben altri.

A livello politico è vincente la scuola di pensiero per cui l’ambiente è solo un entità da sfruttare e gli ambientalisti un intralcio al progresso ed alla creazione di posti di lavoro.

Ma il tempo è galantuomo ed ha dato ragione a chi da sempre porta avanti certe idee. Il recente risultato dei referendum su acqua e nucleare cono una delle prove del cambio di mentalità e di una nuova sensibilità dell’opinione pubblica. Di questo qualcuno dovrà tenerne conto.

E-mail: sezione@wwf.lecco.it

Il fiume di Milano

Tappeto di rifiuti  e siringhe a 900 metri da Piazza Duomo a Monza, presso il Lambro
Riceviamo dall'Associazione Domà Nunch , che ringraziamo, le seguenti considerazioni di Luciano Erba, ricercatore ed ecologista brianzolo, amico del fiume Lambro.

Una bella canzone di G.Gaber dedicata simbolicamente a Milano recita...com’è bella la città, com’è grande la città, di gente che lavora, di gente che produce...note condivisibili (e, in questo periodo, auspicabili). Tutto questo positivismo ha però senso e sostenibilità se dietro c’è il bosco e la rugiada (la fotosintesi, il bios in termini tecnici), se alle quinte ci sono i monti, magari innevati e per essi i fiumi, magari puliti.

Quando il termine ecologia non era ancora coniato e l'ultima lontra abbandonava elegiacamente un habitat, ormai diventato - secondo un disegno irresponsabile più che preterintenzionale - un deposito di organo-clorurati, annotavo gli scarichi che deturpavano il mio fiume, le aziende che se ne servivano come pattumiera industriale e gli argini impropri che cancellavano un paesaggio indescrivibile e forse incomprensibile a chi non l’ha vissuto. Poi mi resi conto che il degrado (morale e materiale) è fattore dinamico, in rapporto spesso esponenziale al modello di sviluppo e assai più subdolo e complesso di quanto possa a prima vista apparire.

Milano allora esportava verso quelle sorgenti e quei colli (in Brianza) le "ville di delizia", ora esporta uno squallido paesaggio sub-metropolitano, del fiume lucente restano gli effluvi cloacali, dei salici riversi e dei boschi di alneta un tappeto esotico di humulus scandens a coprire, pietosamente, cementi o lapidi trapezoidali, - incomunicabili al caos deterministico dell’ambiente lotico - dei silenzi, il rombo delle tangenziali, alla fine e al più, un’acqua abiotica, spenta.

Salvare un fiume non è come intervenire su di un canale; anche i Navigli hanno la loro storia, la loro economia, la loro funzione e la loro poesia, ma sono acque passive che necessitano di una fonte e una dinamica primaria, quella che sta solo nel ciclo e nell’energia cosmica dell’acqua e che oggi è gravemente minacciata di destabilizzazione.

A quel ciclo (naturale) il Lambro va riconsegnato, sollevandolo non solo dai tensioattivi o dai sublimati industriali di turno, ma da tutte le nefandezze, sperequazioni, abusi, corruzioni, incompetenze quotidiane che lo affliggono. Un disamore che nasce dalla disconoscenza e da una miope visione urbanistico-strumentale che cancellerà, per sempre, quelle linfe e quell’ambiente dall’elenco delle risorse primarie di una terra modellata e dissetata dalle stesse fonti che avrebbero fornito l’energia per lo sviluppo e la cognizione, e che sono invece adusate alla misconoscenza e alla cultura del vilipendio.

domenica 23 ottobre 2011

Centro servizi nel Plis Brianza Centrale: le osservazioni si possono presentare entro il 16/12/2011

La Variante n.2 al Piano Particolareggiato PLIS “Brianza Centrale”, che consente l'edificazione di un centro servizi all'interno del Centro Sportivo Don Bosco (Parco 2 Giugno) è stata depositata in libera visione al pubblico presso la Segreteria del Comune di Seregno fino al 16/11/2011, nei seguenti orari (lun.-mer.-ven. 8,30-12,30; mart.-giov. 8,30-12,30 e 17,00-18,00; sabato e festivi 10.00-12.00 presso il locale Comando Polizia Municipale).

Le osservazioni alla Variante n. 2 al Piano Particolareggiato PLIS “Brianza Centrale” dovranno essere presentate all’Ufficio Protocollo del Comune in Via Umberto I° 78 entro le ore 12.00 del 16/12/2011, in triplice copia ed in pari numero devono essere gli eventuali elaborati grafici allegati.

Detto termine è perentorio, pertanto, le osservazioni che perverranno oltre tale termine non saranno prese in considerazione.

Per informazioni:
Servizio Qualificazione Urbanistica
tel. 0362263.308 – fax 0362263.245
e-mail: info.urbanisticaqualificazione@seregno.info

Fonte: Comune di Seregno 

Leggi anche:
- Per Mariani e Sambruni edificare nel Parco non "erode" il verde pubblico
- Seregno: C'era una volta il Parco Brianza Centrale

- La delibera on-line

venerdì 21 ottobre 2011

Un espropriato: "Vi racconto il mio dramma!"


Il post "Avviata la costruzione di villette nel Parco Brianza Centrale" ha ricevuto diversi commenti critici verso le nuove edificazioni. Ci ha scritto anche un "espropriato". Pensiamo sia giusto, per far comprendere il dramma vissuto, pubblicare con maggiore risalto il suo commento.

Sono un espropriato per la costruzione della tangenziale nord (anni fa). Bene solo due cose: massima solidarietà alle famiglie perchè solo chi si vede togliere la casa sa cosa vuol dire!
Agli "indignati indignati indignati" e ai "blocchiamo il cantiere" posso solo dire che provo compassione per loro...perchè? perchè non vi indignate e scrivete alle famiglie? sapete cosa deve passare una famiglia "che non ha conoscenze" (e non sto parlando di conoscenze culturali...intendiamoci bene!) per poter ricostruire A SUE SPESE una cosa che ha già!!!! che è sua!...no, mi rispondo da solo, credo proprio di no...altrimenti invece di indignarvi, andreste a dare una mano a finire il cantiere, non a bloccarlo!

Parlo sempre del mio caso: 2 anni prima l'avviso di esproprio, 3 anni per avere risposta dal comune...intanto scaduti i due anni 1 anno di affitto! (affitto!! a Milano!!! e parte dei mobili venduti perchè non ci stavano nella casa in affitto!)....accettata la riscotruzione, 1 anno e mezzo per costruire la mia casa (tempo record)...totale 2 anni e mezzo di affitto, spese per costruire una casa nuova tutte mie. Indennizzo NON a valore commerciale della mia vecchia casa, ma 30% in meno...soldi presi 50% dopo l'esproprio (lo scadere dei due anni di preavviso) ed i rimanenti ho quasi finito di prenderli (sapete di quand’'è la tangenziale no?)...poi ci sono oneri di urbanizzanione che vanno al comune, fogna, analisi del terreno, permessi di costruire, dia, progetto presentato da professionista...e non finisco nemmeno...ok numeri nudi e crudi...ma...siete abbastanza indignati ora? ospitate voi le famiglie nel frattempo? E' certo il mio racconto da "povero cittadino derubato" come può essere un racconto del "fortunato cittadino arricchito grazie all'esproprio che ha la casa nuova"...me ne rendo conto, e non voglio convincere nessuno, solo io so quello che ho passato, quello che ho perso, quello che ho dovuto fare, e quello che ho...e non lo auguro a nessuno.

Ho seguito la vicenda Pedemontana, e comuni come quello di Biassono che ha aiutato i cittadini espropriati sono da prendere ad esempio...ma, anche lì, meglio sentire le famiglie espropriate prima, non mi permetto di parlare per loro!...ma l'approccio del comune di Biassono è sicuramente stato diverso da come sono stato trattato io e la mia famiglia anni fa! Basta paragonare i tempi di inizio lavori/permessi/realizzazione miei e poi quelli dei cittadini di Biassono...

E se non volete prendere il mio caso (tangenziale, contro Pedemontana): lì come mai le case sono finite e qui iniziano il cantiere ora?... Qualche dubbio mi viene...in questo caso sempre dello stesso ente espropriante si parla.

Invece a tutti gli altri "dategli una casa vuota" dico solo perchè non vi fate portare via l'auto per 4 soldi dallo stato e poi andate a prenderne una dallo sfascia carrozze?? per pochi soldi la "ristrutturate" ed avete un'auto nuova!..ovviamente è una metafora...ma se avete capito il senso..invece di scrivere andate ad informarvi su cosa comporta un esproprio, i soldi che il cittadino deve sborsare...e magari invece di scrivere fesserie che si sentono spesso "gli hanno rifatto la casa nuova con la piscina" o "ha preso un sacco di soldi" venite ad aiutarmi a estinguere il mutuo che ho dovuto fare alla tenera età di 52anni con una figlia da sposare, o magari a dare sostegno alle persone del cantiere.

Saluti, da....un indignato...ma per davvero, contro chi scrive certe cose senza nemmeno sapere cosa si prova, cosa si perde, CON CHE TIPO DI GENTE "ci si confronta" (e sono stato buono a scrivere confronta, visto che la prevaricazione è all'ordine del giorno) per avere la ricostruzione a SPESE dell'espropriato.

Leggi anche:
- Pedemontana e gli espropri sottocosto 
- Perchè costruire case nel parco quando ce ne sono molte altre vuote? 
- Seregno: gli espropri di Pedemontana fanno spuntare le case nel parco
- Chi ha consigliato l'acquisto dell'area all'interno del parco?

Quattro passi per Biassono


Domenica 23 ottobre 2011
dalle ore 10 alle 12,30


Letture itineranti nel centro storico 
per ritrovare il Paese che fu e quello che sarà

Se vuoi sapere come cambierà Biassono alla luce del nuovo Piano Generale del Territorio (ex piano regolatore), Lista per Biassono organizza un giro guidato in compagnia di Gianfranco Pertot, ricercatore del Gruppo ricerche archeostoriche del Lambro

Ritrovo: Macina di via S. Martino - Piazza Italia

1° Passo: CORTE DEL CASTELLO
2° Passo: P.ZZA S. FRANCESCO
3° Passo: CA’ BOSSI/ORATORIO MASCHILE
4° Passo: CORTE DEL LAZZARETT

CHE COSA CAMBIERÁ?

I sette ambiti d’intervento previsti dalla giunta leghista e su cui puoi far conoscere ancora la tua opinione!

1)   Trasformazione di un’area di 180mila metri quadrati sul confine con Lissone per finalità economiche e residenziali, con aggiunta di un impianto di cogenerazione a servizio del complesso.
2)   Rafforzamento e ampliamento del polo scolastico di via Locatelli, con conseguente abbandono del plesso primario di Sant’Andrea.
3)   Realizzazione di parcheggi interrati nell’area dell’oratorio maschile, sia pubblici che privati, con accesso e uscita su via Parco.
4)   Creazione di un nuovo sistema viabilistico nell’area di via Pessina/Delle Vigne/Sant’Antonio, con nuovi parcheggi e piste ciclopedonali.
5)   Rilocalizzazione delle attività produttive interessate dalla creazione della Pedemontana.
6)   Individuazione ed offerta di nuovi spazi per servizi alla persona nella frazione di San Giorgio.
7)   Completamento degli insediamenti residenziali di San Giorgio.

Nelle prossime settimane Lista per Biassono organizzerà presidi informativi in ciascuna delle sette zone d’intervento, dove potrai raccogliere dati sui progetti e confrontarti o lasciare proposte in merito.

Documentazione e spazi d’intervento sono messi a disposizione anche sul blog Biassono in progress.

Lissone: in/forma col Piedibus

Domenica 23 ottobre 2011
dalle 10.00 alle 12.00

in Piazza Libertà (lato farmacia)
Lissone

Equibici organizza un gazebo informativo sul servizio PIEDIBUS 2011/12. Sarà inoltre possibile associarsi o rinnovare l'iscrizione per l'anno 2012.

giovedì 20 ottobre 2011

Per Mariani e Sambruni edificare nel Parco non "erode" il verde pubblico


Seregno - Nel post C'era una volta il Parco Brianza Centrale abbiamo pubblicato l'interpellanza che la consigliera Giuseppina Minotti (FdS) aveva presentato in merito alla deliberazione di adozione della variante n.2 al Piano Particolareggiato del PLIS Brianza Centrale. Tale variante modificando le Norme Tecniche di Attuazione consentono l'edificazione, all'interno del Centro Sportivo S. Giovanni Bosco sito nel Parco 2 Giugno alla Porada, di un centro servizi con spogliatoi per campi sportivi ed attività oratoriali per complessivi 700 mq di copertura per un'altezza di 7 m.

Nel sito del Comune di Seregno è stata pubblicata la risposta data dal Sindaco Mariani e dall'Assessore Sambruni.

Per una comodità di lettura la riproponiamo a mo' di intervista.


DOMANDA. Perché non si opera attraverso una convenzione come in genere si fa quando non si ha “un diritto” a costruire ma solo una “concessione” e le due parti concordano in modo da ottenere vantaggi reciproci. Quale sarebbe in questo caso il vantaggio collettivo?

RISPOSTA. Si premette che la deliberazione di adozione della variante n.2 al Piano Particolareggiato del PLIS Brianza Centrale, è una variante urbanistica e pertanto in quanto tale non autorizza direttamente interventi edilizi: nel caso in oggetto in cui si prevede l'individuazione di un area di concentrazione fondiaria a Nord della Via Wagner (nel parco 2 Giugno), per poter edificare dovrà essere richiesto un permesso di costruire convenzionato, così come previsto dalle norme vigenti del Piano Particolareggiato del PLIS. In tale convenzione potrà essere valutato, ad esempio, la richiesta di cessione di aree per percorsi ecologici, piste ciclabili ecc.

D. Perché non si prevede, magari all’interno della convenzione di cui sopra, il completamento dell’allineamento stradale della via Wagner con la creazione della pista ciclabile fino alla rotonda di Meda?

R. Si potrà valutare il proseguimento della pista cíclopedonale fino alla rotatoria con il comune di Meda in seguito ad analisi tecniche più dettagliate che tengano conto dell'effettiva sezione stradale disponibile (in particolare in corrispondenza della proprietà privata azzonata in BP1) ed il relativo innesto con la rotatoria.

D. Sono state valutate altre ipotesi (magari a lato della casa denominata BP1 o altre ancora) meno invasive oppure si procederà all’approvazione della variante sotto dettatura della Parrocchia?

R. L'area di concentrazione fondiaria è stata localizzata in corrispondenza di fabbricati esistenti di cui è prevista la demolizione, inoltre è funzionale al vicino parcheggio nonché all'ingresso del parco con le relative piste ciclabili di collegamento. L'eventuale localizzazione più a ovest in adiacenza all'area privata azzonata in BP1, oltre ad essere meno funzionale avrebbe comportato la soppressione di un campetto di allenamento.

D. E’ stato valutato l’impatto visivo dell’opera?

R. Per l'impatto visivo/paesaggistico, non è al momento possibile fare valutazioni in merito, in quanto trattasi solo di variante urbanistica. In ogni caso si evidenzia che il permesso di costruire dovrà essere sottoposto alla commissione edilizia per la relativa valutazione sull'impatto paesistico ambientale (come previsto dalle "Prescrizioni generali" delle NTA del Piano Particolareggiato).

D. E’ stata valutata la capienza dei parcheggi esistenti oppure ci troveremo tra un po’ a doverne realizzare di nuovi ovviamente su terreno pubblico?

R. Le attività che si andranno a svolgere nella nuova struttura sono sostanzialmente le medesime che vengono svolte ad oggi: si ritiene pertanto che i parcheggi esistenti siano sufficienti.

D. Perché nella richiesta di variante si fa cenno ad una destinazione oltre che sportiva anche per improbabili “attività oratoriali”? Assomiglia stranamente al pretesto che la chiesa cattolica accampa quando si tratta di eludere l’ICI …

R. Si specifica che l'area in oggetto è destinata dal vigente PRG come S/CR5 “zone per servizi e attrezzature di interesse collettivo – centri oratoriali” e del Piano particolareggiato del PLIS come zona 2 “Parchi urbani, attrezzature sportive e ricreative”. Le destinazioni previste dalla variante n.2 del PLIS non fanno altro che riproporre le destinazioni già previste dagli strumenti di pianificazioni vigenti.

D. Come siamo messi con gli oneri di urbanizzazione?

R. In merito agli oneri di urbanizzazione, le opere di interesse pubblico non sono soggette alla corresponsione.

D. Che fine faranno le piante che attualmente ci sono (ignare della loro sorte) nell’area di futura edificazione?

R. In seguito alla presentazione del permesso di costruire sarà possibile valutare l'esatta collocazione dell'immobile e la conseguente necessità di abbattere delle alberature. Nel caso di abbattimenti il regolamento edilizio prevede al Titolo VIII art. 3.5 la messa a dimora di nuovi esemplari in sostituzione di quelli abbattuti. Inoltre, come previsto dalla modifica al regolamento edilizio di cui alla delibera di C.C, n. 134/2008 – art. 6 “ per le nuove costruzioni è prevista la piantumazione... in ragione di un albero ogni 300 mc da edificare”.

D. Secondo lei questa frase: "Il verde pubblico (e con esso intendiamo sia parchi e giardini che terreni agricoli e zone piantumate e/o boschive) non dovrà essere minimamente "eroso" da nuove edificazioni o da opere che ne possano compromettere l'attuale natura", tratta dal suo programma elettorale come candidato sindaco di Seregno, è o non è in evidente contraddizione con la delibera che la sua giunta si appresta ad approvare?

R. Alla luce di quanto sopra esposto si ritiene rispondere negativamente al quesito dell'interpellanza.

mercoledì 19 ottobre 2011

Seregno e circhi con animali: una promessa mancata

E' passato quasi un anno da quando il Sindaco di Seregno Giacinto Mariani, in seguito alle richieste di diversi cittadini, si impegnava ad istituire una apposita Commissione per regolamentare la presenza degli animali nei circhi.

Come al solito... , purtroppo, nulla è stato fatto.


Leggi i precedenti post sull'argomento:


Nelle foto: Il manifesto del circo, presente in questi giorni a Seregno, che pubblicizza la presenza di oltre 100 animali e uno dei manifesti oscurati dal gruppo "100% animalisti"

Sovico: "Ecopacifismo e territorio"



I laboratori formativi dell’Ecocentro dei cittadini del fiume.

Venerdì 21 ottobre 2011, primo incontro del
CORSO DI FORMAZIONE - LA PACE E I LUOGHI
Partecipazione libera
Ore 15 ­ presso il co-wo di Sovico,
via Giovanni da Sovico 96, Sovico (MB)

Per partercipare agli incontri successivi di venerdì 28 ottobre, 4 e 11novembre 2011 dalle 14.30 alle 17.30 è necessario invece iscriversi.

ORGANIZZAZIONE
L’ecocentro dei cittadini del fiume è promosso da Istituto Green Man di Monza in collaborazione con l’associazione il Cuculo di Sovico, insieme organizzatori del corso.

PER INFORMAZIONI: info@greenman.it

La Lipu si mobilita per salvare il Parco del Roccolo


La LIPU di Parabiago segnala:

Il Parco Locale di Interesse Sovracomunale "del Roccolo" in Provincia di Milano è minacciato dal progetto di un nuovo insediamento produttivo composto da tre giganteschi capannoni, lunghi più di cento metri. Come è possibile un tale scempio all'interno di un parco? Semplice: l'impianto produrrà uova, per mezzo di 320.000 galline ovaiole in batteria, e questo gli consente di qualificarsi come azienda agricola e di andare ad occupare un'area libera caratteristica del paesaggio dell'area protetta, a breve distanza da una strada provinciale destinata, secondo un altro progetto, a trasformarsi in una superstrada, la cosiddetta "Sempione bis".

La popolazione del Comune interessato, Busto Garolfo, e degli altri Comuni del Parco del Roccolo, si sta mobilitando contro questo progetto che avrebbe effetti dannosi per il paesaggio, per l'integrità della Rete Ecologica Regionale, ed anche per la salute e la qualità della vita dei residenti.

La Sezione LIPU di Parabiago parteciperà e invita a partecipare alle manifestazioni previste per questa settimana:

Giovedì 20 ottobre 2011, ore 21:00
Sala consiliare del Municipio di Busto Garolfo
Assemblea cittadina

Sabato 22 ottobre 2011, ore 15:00
Piazza Armando Diaz, Busto Garolfo
Manifestazione con corteo che raggiungerà il Parco del Roccolo"

martedì 18 ottobre 2011

Costa Masnaga: Uno sguardo sulla natura

GIOVEDI' 20 OTTOBRE  
alle ore 21,00
 
presso le sale della biblioteca di Costa Masnaga
 
 
siete tutti invitati a visitare la mostra di oltre 60 foto ed alla proiezione -della durata di 40 minuti- di fotografie di Francesco Renzi..



Per avere un assaggio delle foto esposte, date un'occhiata al sito: www.francescorenzi.com
 

lunedì 17 ottobre 2011

Il cemento si fa strada nel Parco Brianza Centrale

Seregno, via Ancona. La strada di servizio al cantiere  delle villette in costruzione all'interno del Parco Brianza Centrale
Dettaglio della strada di servizio
Leggi anche: Perchè costruire case nel parco quando ce ne sono molte altre vuote?

domenica 16 ottobre 2011

Sbroja e desfescia alla Petitosa di Seveso

Vuoi liberarti di giochi, vestiti, libri, oggetti per la casa, regali non azzeccati, piccolo mobilio, elettrodomestici?
O, al contrario, ti farebbero comodo?

Torna lo SBROJA e DESFESCIA

DOMENICA 30 ottobre 2011
dalle 11.00 alle 17.00
alla PETITOSA di Seveso
in via dei Castagni, 1
tel. 0362-541800

(FATE ATTENZIONE AL CAMBIO DELL'ORA... SI DORMIRA' UN'ORA IN PIU')

Tutto quello che ci porterete sabato 29 ottobre nel pomeriggio e la domenica stessa verrà poi esposto e lasciato al LIBERO e GRATUITO ACCAPARRAMENTO

PUOI AIUTARCI PARECCHIO PORTANDO GLI OGGETTI GIA' SUDDIVISI PER CATEGORIE (GIOCHI, VESTITI, OGGETTI PER LA CASA, LIBRI...)

L'iniziativa è organizzata da N.A.T.U.R.&-onlus in collaborazione con il circolo Legambiente "Laura Conti" - Seveso

Escursione naturalistica nel parco dei Colli Briantei


DOMENICA 20 NOVEMBRE
A PIEDI D'AUTUNNO
NEL PARCO DEI COLLI BRIANTEI

CAMMINATA NATURALISTICA DI 10 KM

L'escursione sarà guidata dall'esperto di fotografia naturalista dott. Luca Fantoni, autore col figlio Alberto e con Danilo Porta del volume fotografico dedicato al Parco dei Colli Briantei "Natura delle nostre contrade"

Il percorso toccherà alcuni dei punti più suggestivi del parco sovracomunale che prossimamente si amplierà anche alla Provincia di Lecco con la nuova adesione del Comune di Casatenovo costituendo, di fatto, una sorta di ponte (corridoio) ecologico tra i parchi regionali della Valle del Lambro e di Montevecchia e Valle del Curone.


Durata dell'escursione: 4 ore circa, il percorso non presenza difficoltà, si consigliano abbigliamento sportivo e scarpe adatte per andare nei boschi per chi volesse prolungare autonomamente la gita, la colazione è al sacco a carico dei partecipanti.

Ritrovo in auto a Macherio ore 8.15 parcheggio dei Combattenti di via Milano, a Camparada ore 8.45 parcheggio scuola primaria di via Colombo

Iscrizione gratuita chiamando i seguenti numeri:
Gianni 339.8446553 - Luciano 0362.919479 - Raffaele 0362.918274

E' un'iniziativa promossa da:
Associazione Torrette Bini Dosso Boscone di Macherio
Associazione Amici della Natura di Triuggio
Associazione per i parchi del Vimercatese

In caso di maltempo l'escursione verrà rimandata

Info chiamando i numeri sopra indicati e sui seguenti siti web:
http://brianzacentrale.blogspot.com/
http://amicidellanatura.wordpress.com/ 
http://www.parchivimercatese.it/

sabato 15 ottobre 2011

Dove c'era un bosco ora c'è Pedemontana



Il video rientra in un progetto di comunicazione del coordinamento di associazioni "Insieme in Rete per uno Sviluppo Sostenibile" e documenta l'avanzamento dei lavori della Pedemontana nella zona di Mozzate (Co).

Carcasse di furgoni e auto, tra due mega discariche chiuse, ma non ancora bonificate...
Dove c'era un bosco ora c'è uno "spazio polifunzionale al servizio del territorio, destinato a rispondere non solo alle necessità degli utenti del sistema autostradale, ma anche alle esigenze dell’intero contesto urbano, attraverso un efficiente sistema di svincoli e connessioni con le reti stradali ordinarie" (http://www.pedemontana.com/news_view.php?id=79).

Intanto i soldi per le compensazioni ambientali si sono volatilizzati... Ambrogio Guglielmetti, principale animatore del Comitato Salute e Ambiente di Mozzate, parla di alcuni retroscena realtivi all'infrastruttura in arrivo.

venerdì 14 ottobre 2011

Seregno: l'amministrazione ha perso il treno


In merito al documento del PD sulle infrastrutture ferroviarie previste a Seregno (leggi qui il documento integrale) riportiamo di seguito, per dare spazio al dibattito, la replica dell'amministrazione comunale e il successivo comunicato stampa del Partito Democratico.

Infrastrutture: l’amministrazione comunale è vigilante
articolo di p.col. – tratto da “Il Cittadino” dell’8/10/2011

L’amministrazione comunale è vigile sul tema delle infrastrutture e non si sta limitando ad agire di rincorsa. E’ la risposta a stretto giro di posta alla polemica sollevata in proposito dal Partito Democratico lo scorso 29 settembre.

“Siamo consapevoli dell’importanza che l’ampliamento delle infrastrutture esistenti o l’arrivo di altre nuove avrà sul nostro territorio - spiega l’assessore all’urbanistica Edoardo Mazza -. Lo prova il fatto che, nell’iter di revisione della prima versione del Piano di governo del territorio, abbiamo sempre sottolineato come la zona della stazione, quella che più di altre è destinata a sopportare il peso delle novità, avrà un ruolo fondamentale per il futuro della città”.

La definizione delle realizzazioni e però legata al merito effettivo di quanto verrà fatto: “Siamo ad esempio in attesa di capire l’articolazione delle opere che riguarderanno la linea ferroviaria Milano-Chiasso. Lo stesso estensore del Pgt Giorgio DeWolf ha escluso nella commissione consiliare Politiche tetritoriali che si procederà al quadruplicamento  inizialmente ipotizzato: oggi si parla di un potenziamento, ma ancora non c’e stato comunicato come verrà declinato”.

Concorde l’assessore ai Lavori pubblici Gianfranco Ciafrone: “Con gli enti interessati siamo in contatto diretto e, laddove possiamo, cerchiamo di essere propositivi e non ci limitiamo a recepire e stop. Per quanto riguarda i passaggi a livello, quello di San Giuseppe sarà senz’a1tro chiuso, anche se rimane un punto interrogativo sulla data”.


Seregno: infrastrutture ferroviarie e risposte mancate
Comunicato stampa del Partito Democratico di Seregno

In replica alla risposta dell'Amministrazione Comunale di Seregno riportata sul Cittadino del 8.10.2011 a seguito delle osservazioni del Partito Democratico Seregnese circa le mancate informazioni sulle Infrastrutture Ferroviarie, constatiamo che NESSUNO dei due Assessori ha risposto in merito al vero oggetto della nostra Conferenza Stampa del 29.9.2011 che era lo stato dei lavori in esecuzione ed in ultimazione della linea ferroviaria delle Nord.

Siamo stati noi del PD i primi ad affermare, nella Confererenza Stampa, che il progetto del quadruplicamento FFSS era sospeso e che si aspettavano notizie in merito.
Inoltre non ci è stato ribadito, come avevamo chiesto, che il centro interscambio merci non si farà.

Le affermazioni degli assessori sono vaghe e non pertinenti riportando ovvietà note, come l'importanza del ruolo della stazione di Seregno ("Polo attrattore") che già tutta la popolazione conosceva fin dal 2008 con la pubblicazione dello "Scenario strategico di Piano" e la variazione del quadruplicamento in "potenziamento" della linea FFSS . Non viene detto che non ci sarà ma che varierà. Come, quando?

Tutto ciò ci costringe a richiedere con maggior insistenza risposte certe e documentate .

Se ci fossero contatti veri diretti, come dice il vicesindaco, con gli "enti" si conoscerebberero e si pubblicherebbero per informare la città che ne è all'oscuro.

Prendiamo atto che l'assessore ai lavori Pubblici "laddove può...cerca di essere propositivo.."
Ci può dire se e quando ha potuto espletare questa sua buona volontà propositiva per rispondere a qualche questione ancora non a conoscenza della cittadinanza quale per per esempio:
- date dei lavori relativi alla linea delle FNM
- data di chiusura del passaggio a livello di via Seveso
- date progetto e lavori per il sovrappasso ciclopedonale previsto nel progetto delle FNM sulla ferrovia
delle Nord come da deliberazione della Giunta Regionale n° VII/13517 seduta del 30 giugno 2003
- date ed iniziative correlate circa l'attivazione della linea FNM

L'Amministrazione Comunale ritiene che l'attivazione della linea ferroviaria FNM, dopo la fine lavori prevista per giugno 2012, sia ininfluente sulla città e quindi ne possiamo riparlare a luglio 2012?

FAI festa alla piazza: gli eventi in Brianza

Sabato 15 e Domenica 16 ottobre, proprio nel cuore della campagna nazionale di raccolta fondi del FAI “Ricordati di salvare l’Italia”, i volontari delle Delegazioni FAI della Brianza accoglieranno i cittadini a Vimercate e a Canzo, animando la giornata con visite guidate originali e coinvolgenti organizzando “FAI festa alla piazza”.

Sabato 15 Ottobre, ore 10.00 – 17.30
Evento a cura della Delegazione FAI di Monza
Vimercate (MB)
PIAZZA SANTO STEFANO
 Visite guidate fino alle ore 17.00

 Attività didattiche per bambini in collaborazione con Museo MUST
ore 17.00 – 17.30: concerto presso la Chiesa di Santo Stefano. Andante e allegro opus 2 n. 1 Handel. Trisonata la follia op. 1 n. 12 Vivaldi. Sonata II di Giuseppe Sammartini per flauto, oboe e fagotto.


Domenica 16 Ottobre, ore 10.30 – 16.30
Evento a cura della Delegazione FAI di Brianza Laghi
Canzo (CO)
PIAZZA GARIBALDI
Visite guidate

giovedì 13 ottobre 2011

Seregno e l'aggressione degli agenti atmosferici


Il post "Seregno: un comune sul lastrico" è stato oggetto di una interpellanza (leggi qui) che ha avuto la seguente risposta:

Con riferimento all'interpellanza in oggetto, si precisa quanto segue:
Il degrado della pavimentazione e degli arredi in pietra della piazza Monsignor Gandini è stato determinato negli anni da una serie di concause, quali azioni vandaliche, utilizzi impropri (skater etc.) e aggressione degli agenti atmosferici. Alcune lastre in pietra dei rivestimenti si sono staccate, coinvolgendo quelle adiacenti con un effetto "domino". Un intervento di riqualificazione complessiva risulta essere piuttosto urgente e sarà eseguito quanto prima, compatibilmente con le possibilità di spesa dell'Ente Comune in relazione al Patto di Stabilità.


IL SINDACO
Giacinto Mariani

ASSESSORE ALLE INFRASTRUTTURE E QUALITA' URBANA
Gianfranco Ciafrone

mercoledì 12 ottobre 2011

Perchè costruire case nel parco quando ce ne sono molte altre vuote?

 
 

In merito alla vicenda relativa alla costruzione di villette all'interno del Parco Brianza Centrale un lettore di questo blog ci ha inviato foto di diverse case vuote a Seregno chiedendoci come mai non potevano essere utilizzate per gli espropriati di Pedemontana.

La risposta è semplice e molto probabilmente la possiamo trovare, per una vicenda simile, nel rapporto preliminare della VAS del Parco delle Groane. Ne riportiamo di seguito il testo:

A tal proposito la Società Pedemontana Lombarda ha osservato a titolo collaborativo che:
  • la determinazione della indennità di esproprio da parte di Pedemontana avviene quotando il valore venale del fabbricato comprensivo dello jus edificandi relativo al terreno su cui sorge mentre l’area di pertinenza dell’immobile viene valutata a valore agricolo o al più a giardino pertinenziale;
  • stante le caratteristiche degli immobili da riedificare e l’evoluzione dei prezzi delle aree edificabili e delle aree agricole non soggette a vincolo, che la riedificazione degli immobili è verosimile solo ove l’area di destinazione abbia un valore d’acquisto equiparabile al valore agricolo, quali quelle interne al parco, essendo quelle esterne a questo normalmente non in vendita, o qualora lo siano, a valori significativamente superiori a quelli agricoli
  • tentativi negoziali condotti dalla società su indicazione della amministrazione comunale si tradussero in un a richiesta di € 100/mq evidentemente non accoglibile e inefficace;  analogamente una verifica condotta con il supporto dell’Agenzia del territorio rispetto ad aree a standard che l’Amministrazione comunale avrebbe potuto cedere ha recentemente evidenziato un valore non inferiore a € 80/mq altrettanto inefficace
  • quanto sopra menzionato porta ad attestare che non risultano esternamente la perimetro del parco aree alternative disponibili a valori che rendano praticabile la riedificazione
  • la normativa di riferimento pare favorire l’individuazione di aree altrimenti non edificabili, riconoscendo l’eccezionalità dei casi applicabili e la necessità di andare incontro con tale opportunità alle esigenze degli interessati
Foto di Christian Brambilla

martedì 11 ottobre 2011

Una passeggiata di 21 km per conoscere e promuovere il Parco Regionale della Brughiera


di Tiziano Grassi, Presidente del Comitato per il Parco Regionale della Brughiera

Domenica 9 ottobre 2011 si è svolta la ormai storica "Passeggiata Meda-Montorfano" di km. 21 che da più vent'anni il CAI e la SEM di Meda organizzano con successo.
E questa edizione ha goduto di un successo ancora maggiore degli altri anni con la partenza da Meda di oltre 130 persone (compreso alcuni bambini/e e ragazzi/e)
E' stata l'ultima iniziativa dell'edizione 2011 del programma "Le stagioni del Parco" ed ha chiuso una stagione di uscite molto intensa che ha visto un totale di oltre 600 partecipanti distribuiti sulle 10 passeggiate organizzate.



La novità di questa edizione della Meda - Montorfano è che per i più allenati è stato organizzato anche il rientro a piedi a Meda lungo il sentiero di ritorno che come Comitato per il Parco Regionale della Brughiera abbiamo individuato da poco passando a ovest di Cantù.

Anche il rientro, che ha visto la partecipazione di una ventina di persone, si è dimostrato molto interessate in quanto abbiamo attraversato zone bellissime della brughiera di cui secondo noi è importante creare un legame attraverso l'istituzione di un sentiero continuo.   Questa è stata solo la prima uscita per verificare l'effettiva attuabilità di un sentiero continuo e il risultato è stato molto positivo. Sicuramente l'anno prossimo la inseriremo come passeggiata nel programma uscite 2012 così da poterla proporre a tutti e non solo ai "più allenati".

Inutile dire che questa ultima uscita è stata un' occasione unica per i partecipanti per apprezzare le zone attraversate e che sono li a testimoniare l'altissimo valore ambientale e storico di questi territori che DEVONO essere protetti istituendo SUBITO il Parco Regionale della Brughiera.... Non si può più aspettare.

Non si può più aspettare anche perché ormai gli attacchi a questo importantissimo polmone verde chiamato Brughiera arrivano da ogni parte. Ora proprio Regione Lombardia, che dovrebbe proteggere questi siti di elevato valore naturalistico, ha invece in progetto di sventrare prati coltivati e boschi bellissimi per far passare una inutile autostrada: la Varese - Como - Lecco.


E' contro questo assurdo progetto che anche domenica in occasione del passaggio della camminata Meda - Montorfano, è stata organizzata un'installazione sui prati e nei boschi in zona Capiago - Intimiano. Obiettivo di questa iniziativa organizzata dall' associazione "L'Ontano" di Montorfano, dal Comitato per il Parco Regionale della Brughiera e da Salvabrughiera,   è di informare chi frequenta questi territori verdi e li apprezzano per il loro indubbio valore, dell'enorme rischio che corre la Brughiera se venisse approvata la realizzazione di un'opera devastante come la VA.CO.LC.

Siamo convinti che progetti simili si possano fermare solo continuando a informare i cittadini dei danni che provocano al territorio e dello spreco di risorse economiche sottratte anche alla ristrutturazione e ampliamento delle infrastrutture per il trasporto pubblico su ferro ( per es. la linea Como - Lecco delle FF. SS./Trenitalia attualmente fortemente sotto utilizzata per non dire inesistente...). Le iniziative come la camminata Meda - Montorfano hanno in se proprio questa voglia di esprimere un forte dissenso nei confronti di chi ci vuole circondati da solo cemento e strade asfaltate oltre a quelle da cui siamo ormai sommersi nei nostri Comuni.

Lambro da vivere 2011


All’interno della campagna nazionale di Legambiente e del Dipartimento della Protezione Civile “Operazione Fiumi”, dedicata alla salvaguardia dei bacini fluviali, alla prevenzione di frane e delle alluvioni, a Monza ritorna “Lambro da vivere 2011”.

Recenti studi hanno evidenziato che, in un anno e mezzo, sono stati rilevati, all’interno del bacino idrografico del fiume brianzolo, una decina di scarichi inquinanti che hanno pesantemente inciso sulla sopravvivenza della fauna e della flora presenti lungo l’alveo del Lambro.

“Con questa iniziativa”, ricorda Atos Scandellari, presidente del locale Circolo Legambiente, “vogliamo riportare all’attenzione dei cittadini e delle amministrazioni locali il difficile stato di salute del nostro fiume, perchè adottino tutte le iniziative necessarie per riportare la qualità delle sue acque, come richiede la Comunità Europea, almeno allo stato di buono”.
A questo scopo il circolo monzese di Legambiente apre le porte dell’Oasi Ambientale di Piazza Castello ed invita i propri concittadini alla scoperta del Lambro, della sua storia e degli habitat, della vegetazione ripariale e dell’avifauna. Solo conoscendolo è possibile amare e rispettare il proprio fiume.

L’appuntamento è fissato per Domenica, 16 Ottobre, 
dalle ore 14,30 alle 17,30.

Una giornata di volontariato in cui si vuole coinvolgere i cittadini in opere concrete di pulizia, di prevenzione e di tutela dei corsi d’acqua. L’oasi inizia già a proporre i suoi colori autunnali nelle foglie e nelle bacche di molte piante.
Ai partecipati verranno dati: guanti, berretti, gadget vari, copertura assicurativa e materiale informativo sull’iniziativa.
Per l’ultima apertura del 2011 dell’oasi è prevista anche una golosa conclusione di giornata.

L’iniziativa ha ottenuto il contributo della Circoscrizione 2 di Monza.

Per informazioni:
Circolo Legambiente Alexander Langer
e-mail: monza@legambiente.org ;

Seregno: "Non c'è più terra!"

Seregno - Edificazione di villette nel Parco Brianza Centrale


Lunedì 17 ottobre 2011 - ore 21
Sala Mons. Gandini - Via XXIV Maggio - Seregno MB

Quali regole urbanistiche se...
NON C’È PIÙ TERRA!


Obiettivo: un PGT sostenibile per Seregno

Incontro - dibattito con:
Edoardo Mazza, Assessore all’Urbanistica
Damiano Di Simine, Presidente Legambiente Lombardia

Organizzazione:
Associazione culturale "Dare un'anima alla città" - Seregno

Foto scattata il 9/10/2011 in via Ancona

Desio: un milione di metri quadri salvati dal cemento


Desio - Il 4 ottobre 2011, l'Assessore al Governo del Territorio Daniele Cassanmagnago ha presentato alla Commissione Urbanistica il progetto di variante al Piano di Governo del Territorio vigente della Città di Desio.

Dal documento presentato alla Commissione Urbanistica emerge una nuova idea di Città nella quale il territorio è un 'bene comune' che non va più consumato e dove vengono privilegiati gli interessi diffusi.

Di seguito riportiamo uno stralcio della parte introduttiva della presentazione.

(...) "Il Piano di Governo del Territorio (PGT) è per noi un processo in continua evoluzione, che va adeguato al mutare delle situazioni e delle condizioni socioeconomiche e territoriali. Il piano è lo strumento di governo delle trasformazioni di un territorio, inteso come conformazione fisica di una struttura sociale, economica e culturale che lo vive, lo usa, lo modifica, lo consuma."

"Questa Variante è una tappa di un più ampio percorso. Una tappa ed un percorso con cui si intende dare una svolta nelle politiche di governo del territorio di Desio e alla cui fine prenderà forma e si consolideranno un’idea ed un progetto di città. I contenuti della Variante al PdR e al PdS segnano già una discontinuità col passato."

"La città non è solo un «luogo nello spazio», ma un «dramma nel tempo» (Patrick Geddes). La città è inserita in un processo di sviluppo dinamico e la natura della sua trasformazione è data dal manifestarsi di rapporti, relazioni e interessi spesso conflittuali tra loro. Le scelte urbanistiche non sono mai imparziali, decidono quali interessi privilegiare. Per questa Amministrazione sono gli interessi diffusi. L’incontro con gli interessi privati avviene nel quadro di un sistema di scelte riguardanti il territorio autonomamente definite dal soggetto pubblico che rappresenta gli interessi dell’intera comunità. ... L’obiettivo primario è l’affermazione dei diritti dei cittadini, in termini di requisiti di vivibilità che devono essere garantiti a tutte e a tutti: diritto all’ambiente, ad abitare, ai servizi, al lavoro, all’istruzione, al tempo libero, alla salute, alla mobilità, ecc.

Il nostro punto di partenza: il Piano urbanistico non può essere un patto esclusivo con gli imprenditori immobiliari da cui escludere la grande massa degli altri cittadini, la maggior parte dei quali vuole una città funzionante e vivibile e che mai chiederà un permesso di costruire. E’ un’idea che rifiutiamo perché antiliberale, antisociale, in definitiva antiurbana, che pretende di privatizzare scelte che riguardano beni per loro natura “collettivi” . IL SUOLO E’ UN BENE COMUNE. "


"Questo diverso approccio, unitamente a scelte urbanistiche diverse da quelle del passato, rappresenta quel segnale di discontinuità che la comunità desiana si attende.
L’istituzione comunale ha la necessità di recuperare una credibilità, spesso venuta meno proprio nel campo delle scelte urbanistiche, ai più apparse come risultato di pressioni e di interessi particolari che conseguenza di progetti per la città. Con le tappe successive a questa Variante vogliamo estendere progressivamente il ricorso agli strumenti di partecipazione, ben oltre a quanto già individuato dalla legislazione vigente. La partecipazione alla formazione delle scelte è lo strumento per la sottrazione dell’iter decisionale al terreno scivoloso dell’esclusiva contrattazione tra operatore privato e vertici dell’amministrazione (politici e/o tecnici) e per affermare il primato dell’interesse pubblico su quello privato e dell’interesse diffuso su quello particolare."
"Il Piano di Governo del Territorio è per noi l’occasione con la quale la collettività riflette e decide circa le modalità sociali con cui la comunità insediata utilizza il proprio territorio. "


Per leggere il documento completo cliccare qui.

Leggi anche:
Desio, una variante che cancella 1 milione di mq edificabili. (Vorrei)
Desio: «corretto» il Pgt Mariani. 60% in meno di nuove case. (Il Cittadino)