giovedì 29 settembre 2011

Seregno: c'era una volta il Parco Brianza Centrale


Riceviamo e pubblichiamo la sottostante interpellanza presentata mercoledì 28/9/2011 in consiglio comunale da Giuseppina Minotti (FdS).  
Nonostante le promesse elettorali del Sindaco Mariani e la presa di posizione dell'Assessore Sambruni di non consentire edificazioni nei parchi siamo costretti a rimarcare un nuovo attacco al Plis Brianza Centrale. Dopo la tangenziale nel Parco del Meredo, le case di via Ancona, l'eventuale svincolo della S.S. 36 e l'eventuale capannone a San Carlo l'attuale amministrazione sembra intenzionata a concedere l'edificazione di un nuovo edificio all'interno del Parco 2 Giugno.

Testo dell'interpellanza:

Parco 2 Giugno? Forse è meglio chiamarlo, in variante, “Parco edilizio 2 Giugno”. O no?

L'amministrazione comunale di Seregno avrebbe intenzione di concedere all’oratorio “Don Bosco” la costruzione di un fabbricato di 700 mq (che potrebbero diventare 2100 utilizzabili tenendo conto di seminterrato e primo piano non esclusi dalla variante proposta) a margine del campo sportivo del suddetto oratorio che è parte del PLIS “Parco Brianza Centrale”.
Il tutto attraverso una apposita variante del Piano Particolareggiato.
Le immagini sottostanti illustrano la situazione attuale e dopo l’intervento, le indicazioni del PRG in vigore ed una visione aerea (tratta da Google Earth):

Situazione attuale
Progetto. In rosso la nuova edificazione

Stralcio dal PRG in vigore
Visione aerea (tratta da Google Earth)
Come FDS noi siamo sempre stati contrari a interventi edilizi all’interno del Parco 2 Giugno e dunque non possiamo che essere contrari alla variante proposta.

Sforzandomi, mio malgrado, di entrare nella logica di chi potrebbe essere più disponibile ad edificare mi sembra che comunque ci siano delle ossevazioni che qualsiasi persona di buon senso solleverebbe.
  1. Perché non si opera attraverso una convenzione come in genere si fa quando non si ha “un diritto” a costruire ma solo una “concessione” e le due parti concordano in modo da ottenere vantaggi reciproci. Quale sarebbe in questo caso il vantaggio collettivo?
  2. Perché non si prevede, magari all’interno della convenzione di cui sopra, il completamento dell’allineamento stradale della via Wagner con la creazione della pista ciclabile fino alla rotonda di Meda?
  3. Sono state valutate altre ipotesi (magari a lato della casa denominata BP1 o altre ancora) meno invasive oppure si procederà all’approvazione della variante sotto dettatura della Parrocchia?
  4. E’ stato valutato l’impatto visivo dell’opera?
  5. E’ stata valutata la capienza dei parcheggi esistenti oppure ci troveremo tra un po’ a doverne realizzare di nuovi ovviamente su terreno pubblico?
  6. Perché nella richiesta di variante si fa cenno ad una destinazione oltre che sportiva anche per improbabili “attività oratoriali”? Assomiglia stranamente al pretesto che la chiesa cattolica accampa quando si tratta di eludere l’ICI …
  7. Come siamo messi con gli oneri di urbanizzazione?
  8. Che fine faranno le piante che attualmente ci sono (ignare della loro sorte) nell’area di futura edificazione?
Secondo lei questa frase: "Il verde pubblico (e con esso intendiamo sia parchi e giardini che terreni agricoli e zone piantumate e/o boschive) non dovrà essere minimamente "eroso" da nuove edificazioni o da opere che ne possano compromettere l'attuale natura", tratta dal suo programma elettorale come candidato sindaco di Seregno, è o non è in evidente contraddizione con la delibera che la sua giunta si appresta ad approvare?

Probabilmente se ne potrebbero aggiungere altre, di domande ma lascio che altri se ne occupino. Sarei contenta se l’amministrazione rispondesse in modo convincente a quelle che ho posto.

Giuseppina Minotti
(capogruppo della FdS)

Leggi qui la risposta all'interpellanza.

1 commento:

  1. ciao! solo per dirvi che ho inviato un appello ad SOS Gabibbo in difesa del Plis Brianza Centrale quale spunto per una più ampia difesa del territorio Brianzolo dai continui provvedimenti in contrasto alla tutela delle ultimi aree verdi.
    Dobbiamo accendere i riflettori e far sentire la ns voce! è ora di dire basta!
    Christian Brambilla

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