Vista aerea della Provincia di Monza e Brianza; la più cementificata d'Italia |
Il Coordinamento Ambientalista Osservatorio PTCP di Monza e Brianza ha recentemente contattato tutti i 55 Sindaci dei Comuni della provincia, evidenziando i preoccupanti dati sul consumo di suolo, in continuo aumento nonostante gli sforzi per ridurlo, e i costi pubblici ad esso associati, spesso trascurati.
Basandosi sui dati ufficiali dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) dal 2006 al 2022, le lettere inviate riportano il consumo di suolo nel 2022 e l'andamento del consumo nel periodo considerato, oltre al valore economico delle perdite di servizi ecosistemici.
L'obiettivo è sensibilizzare gli amministratori comunali affinché rivedano le strategie urbanistiche e contrastino efficacemente l'espansione del cemento e dell'asfalto. Ridimensionare le previsioni urbanistiche del passato non è sufficiente; occorre affrontare le ingenti perdite economiche, ambientali ed ecosistemiche causate dall'incremento dell'impermeabilizzazione del suolo.
La provincia di Monza e Brianza si trova in una situazione critica, con il 40,72% del suolo consumato nel 2022. Questi dati sono allarmanti e richiedono azioni concrete.
I comuni che hanno registrato i maggiori incrementi nel consumo di suolo dal 2021 al 2022 sono Carate Brianza e Bovisio-Masciago, seguiti da Desio, Monza, Lentate sul Seveso, Caponago e Arcore.
In termini di percentuale di superficie artificiale complessiva, Lissone e Muggiò sono tra i comuni con le percentuali più elevate di suolo già consumato, insieme ad altri 14 comuni che superano il 50% di suolo urbanizzato.
Per ulteriori dettagli sui dati e sui risultati, è possibile consultare i seguenti link:
Scheda: I dati di Meda e Seregno
A Meda, il consumo di suolo nel 2022 è stato di 0,98 ettari, mentre a Seregno è stato di 0,21 ettari. Dal 2006 al 2022, sono stati consumati rispettivamente 14,17 ettari e 19,98 ettari di suolo libero.
Secondo i calcoli nazionali, le perdite di servizi ecosistemici addebitabili ammontano rispettivamente a:
A Meda, il consumo di suolo nel 2022 è stato di 0,98 ettari, mentre a Seregno è stato di 0,21 ettari. Dal 2006 al 2022, sono stati consumati rispettivamente 14,17 ettari e 19,98 ettari di suolo libero.
Secondo i calcoli nazionali, le perdite di servizi ecosistemici addebitabili ammontano rispettivamente a:
- Meda: 27.947.480,00 €
- Seregno: 50.993.800,00 €
Il
bilancio ambientale dovrebbe registrare, a partire dal
2024, una perdita annuale di servizi ecosistemici pari a:
- Meda: 1.246.960,00 €
- Seregno: 1.758.240,00 €
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