Da più parti, non solo dagli ambientalisti, viene rimarcato che è fondamentale affrontare l'emergenza ambientale e climatica con azioni concrete e mirate. In questo contesto, i dati recentemente pubblicati dal Coordinamento Ambientalista Osservatorio PTCP di MB indicano chiaramente la necessità di proteggere il suolo non consumato nei comuni della Provincia di Monza e Brianza. Questi dati rappresentano un campanello d'allarme, sottolineando l'urgente bisogno di adottare misure efficaci per limitare ulteriori perdite di territorio naturale.
Sono 16 i comuni della Provincia MB che hanno consumato più del 50% di suolo |
Ecco i dati dei comuni meno virtuosi elencati nel report, insieme alla percentuale di suolo consumato:
Lissone: 71,39%
Muggiò: 61,94%
Nova Milanese: 59,59%
Varedo: 58,14%
Verano Brianza: 57,22%
Villasanta: 56,87%
Cesano Maderno: 56,01%
Brugherio: 54,67%
Bovisio M.: 54,37%
Seregno: 53,80%
Giussano: 53,70%
Meda: 53,10%
Biassono: 52,30%
Sovico: 51,94%
Vedano L.: 51,40%
Desio: 50,71%
Questi dati non solo evidenziano l'entità del problema, ma anche la necessità di adottare politiche urbane sostenibili che proteggano il suolo rimanente. L'urbanizzazione e il consumo di suolo non solo minacciano la biodiversità e gli ecosistemi locali, ma aggravano anche i rischi legati ai cambiamenti climatici, come l'inondazione e l'erosione del suolo. Pertanto, è imperativo che i comuni adottino misure di conservazione del suolo, promuovendo pratiche di sviluppo urbano sostenibile e pianificazione territoriale che limitino l'espansione delle aree urbane e proteggano le aree naturali rimanenti.
La tabella diffusa dall'Osservatorio PTCP di Monza e Brianza |
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