domenica 15 settembre 2024

Berizzi non è solo: Seregno isola Forza Nuova e difende i valori antifascisti

Il numeroso pubblico alla presentazione del libro di Paolo Berizzi

Durante la presentazione del libro di Paolo Berizzi "Il ritorno della bestia", tenutasi ieri presso la Sala Gandini di Seregno con la partecipazione di circa 120-130 persone, si è inevitabilmente parlato della concomitanza con il banchetto informativo di Forza Nuova, autorizzato nella vicina Piazza Italia. Se da un lato le autorità hanno cercato di difendere la propria posizione, dall’altro, la cittadinanza ha dato una risposta chiara, isolando completamente i 3 o 4 militanti neofascisti presenti e portando il proprio sostegno a Berizzi.

Da sinistra a destra: Paolo Berizzi, Roberto Galliani (presidente del Comitato Antifascista) e Alberto Rossi (Sindaco di Seregno)

Il Sindaco di Seregno, Alberto Rossi, ha chiarito la posizione del Comune, dichiarando che l’autorizzazione al banchetto di Forza Nuova era stata concessa in precedenza rispetto all'organizzazione dell'evento con Berizzi. In base alle norme vigenti, il Comune ha inoltrato la richiesta alla Questura, responsabile dell'ordine pubblico, che non ha sollevato obiezioni sulla coesistenza dei due eventi, disponendo i relativi servizi di vigilanza.

Rossi ha sottolineato inoltre che la dichiarazione necessaria per ottenere il permesso di occupazione del suolo pubblico – inclusiva del ripudio del fascismo e del nazismo – è stata firmata dai richiedenti. Un paradosso che evidenzia, ancora una volta, come le norme e la burocrazia possano essere aggirate persino da movimenti neofascisti come Forza Nuova.

Paolo Berizzi e Roberto Galliani

Lo stesso Berizzi, durante la presentazione, ha espresso il proprio disappunto per la concomitanza degli eventi, lamentando l'assenza di sensibilità da parte delle istituzioni. "Un segno di riguardo lo avrei gradito", ha dichiarato. Ma la sua vera preoccupazione è stata un'altra: il significato simbolico dell'autorizzare Forza Nuova a manifestare proprio in concomitanza con un incontro in cui si discute del ritorno della destra neofascista. Per Berizzi, questo episodio passa un messaggio inquietante: che Forza Nuova possa "fare i fascisti in democrazia", perpetuando quel progetto di sovversione che storicamente cerca di sfruttare le libertà democratiche come "cavallo di Troia" per far rivivere ideologie che la storia ha già condannato.

Berizzi ha evidenziato come concedere l’autorizzazione a una formazione neofascista, proprio durante un evento in cui si discute di come queste forze stiano riemergendo, rappresenti un grave errore. "La Bestia", come la definisce nel suo libro, è proprio il simbolo di quel rigurgito fascista che movimenti come Forza Nuova cercano di legittimare.

Firmacopie al termine della presentazione

Mentre le autorità si sono limitate a giustificare la propria posizione con motivazioni di carattere burocratico, la cittadinanza ha dimostrato di avere le idee chiare. I pochi militanti di Forza Nuova presenti in piazza Italia sono stati completamente isolati, ignorati dai cittadini e confinati in una sorta di bolla d’invisibilità. Al contrario, l’evento con Berizzi ha riempito la Sala Gandini, dimostrando un forte senso di solidarietà nei confronti del giornalista, l’unico in Europa a vivere sotto scorta per le minacce ricevute dai gruppi neofascisti.

È evidente che la comunità ha compreso l'importanza del messaggio di Berizzi, portando avanti quei valori antifascisti che costituiscono il fondamento della nostra democrazia. La scelta di dare spazio a chi, pur di ottenere un permesso, ha persino firmato un assurdo impegno a dichiararsi antifascista e antinazista, dimostra quanto il cinismo e la burocrazia possano essere manipolati per fini propagandistici.

I ringraziamenti di Paolo Berizzi

Resta il fatto che, grazie alla compatta reazione della cittadinanza, l’iniziativa di Forza Nuova si è risolta in un clamoroso fallimento. Ancora una volta, è stato dimostrato che la vera forza risiede nella partecipazione attiva della comunità, che ha saputo isolare i neofascisti e proteggere chi, come Paolo Berizzi, continua a denunciare con coraggio le pericolose derive di una galassia politica che non ha mai smesso di minacciare la nostra democrazia.

Il blog Brianza Centrale esprime la sua piena solidarietà a Paolo Berizzi, riconoscendo il suo fondamentale ruolo di sentinella contro il pericolo neofascista. Continuare a raccontare con tenacia ciò che molti vorrebbero nascondere è un servizio prezioso non solo per la libertà di stampa, ma per la salute democratica del nostro Paese.

 

Estratto Delibera di Giunta Comunale di Seregno n. 114 del 3/10/2023

DELIBERA
...
di prescrivere che in tutte le richieste di autorizzazione all’occupazione del suolo pubblico sussista l'obbligo di allegare alla domanda di concessione - oltre ai dati e alle informazioni già richiesti - una dichiarazione esplicita che contenga i seguenti impegni del beneficiario:
a) di riconoscersi nei principi e nelle norme della Costituzione italiana e di ripudiare il fascismo e il nazismo;
b) di non professare e non fare propaganda di ideologie neofasciste e neonaziste, in contrasto con la Costituzione e la normativa nazionale di attuazione della stessa;
c) di non perseguire finalità antidemocratiche, esaltando, propagandando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la Costituzione e i suoi valori democratici fondanti;
d) di non adottare comportamenti o manifestazioni esteriori inneggianti o univocamente riconducibili alle ideologie fasciste e/o naziste. 
 
Maglietta in vendita sul sito di Forza Nuova

 

Immagini tratte dal web

3 commenti:

  1. Faccio una domanda senza nessuna volontà di polemica ma solo per capire...il Funzionario/Assessore/Sindaco che ha ricevuto la richiesta di FORZA NUOVA (NON di PAPERINO) a occupare il suolo pubblico per fare proselitismo, nella voce barrata di dichiarazione di ANTIFASCISMO, non ha sentito il dovere di entrare nel merito della veridicità delle affermazioni fatte? Da ora come cittadino sono più tranquillo...tanto basta che dichiaro la qualsiasi che nessuno controlla!

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    1. I funzionari comunali sono tenuti a verificare che la documentazione presentata sia formalmente corretta. Nel modulo per la richiesta di occupazione del suolo pubblico, non viene richiesta una professione di antifascismo, ma il ripudio del fascismo e del nazismo, come previsto dalla Costituzione. Si tratta di una differenza lessicale importante: ripudiare il fascismo significa rifiutare espressamente l’ideologia fascista, mentre dichiararsi antifascisti implica un impegno attivo contro qualsiasi forma di fascismo, anche nelle sue manifestazioni contemporanee.

      Questo tema è stato ampiamente discusso durante la conferenza di Paolo Berizzi. Molti esponenti della destra politica sostengono che dichiararsi antifascisti sia superfluo, in quanto il fascismo storico non esiste più. Tuttavia, parallelamente a questa affermazione, promuovono politiche e proposte che ricalcano valori tipici del fascismo, come l'intolleranza razziale e il sovranismo.

      In questo contesto, è difficile dimostrare che una dichiarazione di ripudio del fascismo non sia veritiera, anche quando chi la firma promuove posizioni politiche che ne evocano i principi. Quello che forse ci saremmo aspettati dall’amministrazione comunale, dato il "sabato antifascista", era una presa di posizione più forte, oltre alla semplice gestione burocratica. Va comunque detto che all’evento antifascista, dove il Sindaco ha portato i saluti, erano presenti almeno tre assessori e diversi consiglieri comunali della maggioranza, dimostrando una partecipazione istituzionale significativa, anche se non esplicitata nei toni che forse la situazione richiedeva.

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