giovedì 15 agosto 2019

L'estate calda dei tagli ai trasporti pubblici

di Dario Balotta, Europa Verde

L’estate calda dei tagli, dei disservizi (treni e bus senza aria condizionata), dell’aumento delle tariffe a Milano e nell’hinterland e della pasticciata integrazione tariffaria non riguarda solo i pendolari di Trenord ma anche quelli che usano l’autobus.

Le soppressioni estive delle corse su autobus nel mese di agosto, raggiungono quota 17 mila corse giornaliere (-50%) sulle 34 mila operanti nel periodo scolastico solo nell’area di competenza dell’agenzia metropolitana milanese comprendente  anche Pavia, Lodi e Monza.  Mentre Trenord nel mese di agosto sta tagliando circa 500 treni al giorno  (-22%) non tutti sostituiti con autobus sui 2.200 totali. Nell’area metropolitana ma anche nelle altre provincie lombarde sono quindi ridimensionati i servizi per i pendolari  e per i turisti (laghi e valli alpine). La Regione  però lancia un improbabile pacchetto di promozione turistica «Discovery Train».

Il trasporto pubblico soddisfa  3,2 milioni di passeggeri al giorno di cui 2,5 milioni su autobus e 700 mila sul treno, ma potrebbero essere il doppio gli utenti se ci fossero servizi e tariffe davvero integrate. Trenord taglia treni  per evitare il collasso gestionale vista la carenza di personale e di treni nonostante possa disporre, a differenza delle autolinee extraurbane,  di maggiori risorse pubbliche regionali.

I tagli estivi pesano in particolare sulle provincie di Milano e Monza ma anche nella bassa cremonese, bresciana, nell’oltrepò pavese e nel varesotto con gravi ripercussioni  sociali, aumento della congestione stradale e dell’inquinamento atmosferico. Oltre i rincari la beffa dei tagli con un’offerta di corse non coerente con i bisogni di mobilita' del territorio che non va in vacanza come la regione crede.

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