Abbiamo ricevuto da Massimiliano Morelli, residente nel Meredo di Seregno, alcune fotografie accompagnate da un testo poetico che pubblichiamo con piacere.
Il Meredo
per noi casa e rifugio.
Tesoro di emozioni che in uno splendido giorno di primavera diventano certezza e conforto per i momenti meno sereni.
In questa primavera rinnovata sensazioni proibite rincorrono
emozioni possibili.
Una magica essenza
condisce piacevoli brezze.
Meredo,
fragile tesoro,
di azzurro intenso espande i suoi orizzonti,
di calore avvolge
occhi e anima.
Qui ti aspetto amore mio,
nel rifugio ritrovato,
nella natura alleata,
nella “terra di nessuno”
Patria del nostro amare.
Sarà certezza,
giardino perenne nel proprio cuore.
Sarà ricordo, conforto
nel buio di un giorno di gelo.
È profondamente preoccupante constatare come un'area verde preziosa come il parco del Meredo a Seregno rischi di essere irrimediabilmente ridotta a causa della Pedemontana e dei lavori ferroviari. Questo scenario solleva serie questioni sulla pianificazione territoriale e sulle priorità di sviluppo.
RispondiEliminaLa progressiva erosione di spazi naturali in contesti urbani densamente popolati come la Brianza è un trend allarmante. I parchi non sono semplici "optional" verdi, ma infrastrutture vitali che contribuiscono alla qualità dell'aria, al benessere psicofisico dei cittadini, alla biodiversità e alla mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici.
Sacrificare una parte significativa del parco del Meredo in nome di infrastrutture viabilistiche e ferroviarie, pur riconoscendone l'importanza, impone una riflessione critica. Ci si chiede se siano state valutate a fondo tutte le alternative possibili per minimizzare l'impatto su quest'area. È fondamentale che i benefici attesi da tali opere siano attentamente bilanciati con la perdita di un bene comune insostituibile.
La cittadinanza e le amministrazioni locali dovrebbero vigilare attentamente sulle modalità di realizzazione di questi progetti. È cruciale garantire la massima trasparenza e partecipazione nel processo decisionale, esplorando misure di compensazione efficaci per la porzione di parco che andrà perduta e per la comunità che ne usufruisce.
In definitiva, la riduzione del parco del Meredo rappresenta un potenziale impoverimento del tessuto ambientale e sociale di Seregno. Ci auguriamo che si possa ancora intervenire per limitare i danni e per ripensare un modello di sviluppo che ponga maggiore attenzione alla tutela del territorio e alla qualità della vita dei suoi abitanti.
Viste le considerazioni riportate nel commento, che riteniamo particolarmente importanti e meritevoli di attenzione, abbiamo deciso di dare maggiore visibilità ai suoi contenuti ricavandone un post con le nostre riflessioni. Potete leggerlo al seguente link.
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