venerdì 9 febbraio 2018

Brenna: alla ricerca del parco perduto

Giovedì 15/02/2018 ore 21
Palazzina civica "A. Colombo
Brenna
Alla ricerca del tempo perduto ed in controtendenza a quanto hanno fatto i confinanti comuni aderenti al Grande Parco Regionale delle Groane e della Brughiera, il Comune di Brenna ha annunciato la sua preadesione al Parco della Valle del Lambro, che nulla ha a che fare da un punto di vista storico, ambientale e paesaggistico con l'Altopiano della Brughiera al quale appartiene.

Ancora più incomprensibile, a questo punto, la sua uscita dal PLIS della Brughiera e la mancata adesione al Parco Regionale delle Groane e della Brughiera.

Queste le motivazioni, tratte dalla premessa alle varie delibere approvate dai comuni aderenti, per cui riteniamo che Brenna avrebbe dovuto aderire al Parco Regionale Regionale delle Groane.

"Ritenuto che, date le caratteristiche territoriali, ambientali e paesaggistiche del Parco Regionale delle Groane, il Comune intende proporre di includere nel perimetro del Parco che risulterà dall’accorpamento del territorio della “Brughiera” indicativamente già delimitato, come area di rilevanza ambientale D10, all’interno della Legge Regionale 86/83, le aree individuate nella specifica tavola di Piano del P.G.T, per le motivazioni qui di seguito fornite:
  • L’area protetta compresa nel perimetro del Parco delle Groane ed il territorio della “Brughiera”, sono il risultato dei medesimi fenomeni di evoluzione geologica e geomorfologica che hanno prodotto i terrazzi fluvioglaciali dell’Alta Pianura.
  • La comune fase evolutiva - la gran parte dei territori di Groane e Brughiera sorgono sull’altopiano generato dalle fase fluvioglaciale del periodo Mindel - ha determinato la formazione del tipico suolo rossastro, argilloso e impermeabile, denominato “ferretto”, che ha consentito lo sviluppo dell’attività estrattiva che ulteriormente accomuna, con le fornaci a caratterizzare il paesaggio antropizzato. Il suolo è quindi acido, ha pochi nutrienti e risulta quindi inadatto ad attività agronomiche, ma, al contrario, ha agevolato l’insediamento della brughiera, praterie caratterizzate dalla presenza del brugo, arbusto della famiglia delle ericacee, scientificamente chiamato Calluna vulgaris.
  • Ad ulteriore sostegno dell’omogeneità degli aspetti naturalistici anche la considerazione che il termine “Groana” significa anch’esso “Brughiera”, a confermare un legame assoluto tra i due territori, divisi solo a causa del differimento nei tempi della tutela in forma di Parco Regionale.
  • Elementi comuni, oltre a quelli geomorfologici, pedologici e vegetazionali, si ritrovano anche nell’assetto forestale, con la tipica associazione a querco-carpineto che si affianca ad ampie pinete, ambiti boscati con evoluzione naturale ed in parte prodotti da rimboschimenti della brughiera, a partire da quelli favoriti da Maria Teresa d’Austria"

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